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[VIDEO] Tg cinofilo: trasforma il pelo dei cani in maglioni, guanti e poncho

Pelo dei cani trasformato in indumenti? Jeannie Sanke lo fa, e ha anche molto successo.

Jeannie Sanke, di Evanston nell’Illinois, ha iniziato due anni fa a produrre maglioni, guanti e molti altri capi di abbigliamento partendo da un materiale molto insolito: il pelo dei cani. Le sue produzioni hanno molto successo, Jeannie crea i suoi capi partendo dal pelo che gli viene fornito dai suoi clienti, e il primo problema è quello di rendere il pelo dei cani adatto ad essere filato: non tutte le razze di cani hanno un pelo che si può prestare ad essere filato facilmente, ed in qualche caso è necessario mescolarlo anche con lana tradizionale, di alpaca o di pecora.
Uno dei passaggi fondamentali della lavorazione è anche il lavaggio, che viene effettuato in tre fasi diverse per assicurare che le fibre non mantengano quell’odore “di cane”, che è una delle principali preoccupazioni di chi è interessato ai capi creati da Sanke: “Le persone sono sempre molto preoccupate che i vestiti sappiano di cane, ma perché non lo sanno, esattamente come un maglione di lana non odora di pecora”, spiega la ragazza. L’uso del pelo di cani come lana (una pratica chiamata “chiengora”) in realtà non è una novità assoluta, anzi risale a migliaia di anni fa ed è talvolta usata da comunità che vivono in luoghi con climi molto freddi, in particolare in vicinanze al circolo polare artico (apparentemente il pelo dei cani è molto più caldo della lana tradizionale), ma oggettivamente è poco diffusa a livello globale, anche perché non tutti apprezzano ai giorni nostri l’idea di un capo realizzato in pelo di cane.
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