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[VIDEO] Scoperti due canili lager in meridione, le immagini di denuncia

Un fenomeno sempre più diffuso, quello dei canili e allevamenti abusivi. Solo negli ultimi giorni ne sono stati scoperti due, uno in Calabria e uno in Sardegna. Attenzione, immagini forti.

Scoperti due canili dell’orrore in Italia, dove i cani venivano tenuti in condizioni pietose, costretti a vivere accanto ai cadaveri dei loro compagni e tra letame e insetti. Avevamo già parlato dell’allevamento abusivo a Roma, trovato dai volontari dell’OIPA; oggi, invece, l’orrore arriva dalla Calabria e dalla Sardegna.

Una realtà terribile che è stata smantellata, grazie all’intervento dei volontari.

Canile lager in Calabria

Il primo canile abusivo scoperto è stato quello paradossalmente chiamato Oasi del randagio, dove in realtà si nascondeva l’inferno. La struttura abbandonata è stata trovata tra Rosarno e Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, dove alcuni volontari animalisti sono riusciti a entrare per documentare tutto. All’interno c’erano cani denutriti che giacevano immobili vicino ai cadaveri di altri animali che non ce l’avevano fatta.

Come si può vedere nelle immagini, molti cuccioli erano morti, probabilmente a causa della gastroenterite, mentre i cani che erano ancora vivi, presentavano segni di un grave denutrimento. Tanti non riuscivano neppure a tenersi sulle proprie zampe e per la fame si divoravano tra loro.

Non solo. La struttura, totalmente lasciata nel degrado, era piena di carcasse di elettrodomestici rotti e all’interno di un freezer spento c’erano dei bustoni neri con i corpi senza vita di alcuni cani. Una situazione terribile che i volontari dell’ENPA di Gioia Tauro hanno prontamente denunciato, con la speranza che qualcuno intervenga.

Canile lager in Sardegna

Un altro caso terribile è stato scoperto nel sud della Sardegna, a Gesturi. Una turista francese stava facendo un piccolo tour della zona con la sua bicicletta quando, in prossimità di una fontanella, ha visto un cane malconcio sdraiato a terra.

Guardando meglio, ha trovato una situazione inaspettata e sconcertante, che ha denunciato su Facebook: «un cane era legato con una campana al collo, un altro che stava morendo, un altro ancora legato a una catena, a pochi metri si intravedevano una decina di cani incatenati ad alberi, con corde di un metro circa, che continuavano ad abbaiare. Nessuno di loro aveva l’acqua a disposizione».

Il post, con tanto di galleria di immagini e video, è diventato subito virale ed è arrivato alla polizia locale che, intervenendo sul posto, ha trovato 13 cani in pessime condizioni e senza microchip. Quattro di loro sono stati ricoverati, gli altri sono stati affidati ai volontari della Lega nazionale per la difesa dei cani. Il canile abusivo era stato attrezzato all’interno di un ovile e il proprietario è stato denunciato.

Fonte: Wamiz

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