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TG cinofilo, Malnate: Il Dna dei cani per multare i padroni maleducati

Malnate, una città pulita e proprietari consapevoli

A Malnate, piccolo comune di Varese, hanno una grande sensibilità per l’ambiente e, come succede un po’ in tutte le città, sono soliti affrontare il problema delle deiezioni canine che vengono lasciate a terra con tutte le problematiche che ne conseguono.

Da qui parte l’idea della giunta comunale, sulla scia di una sperimentazione effettuata nel quartiere del Vomero a Napoli, quella di creare una banca dati del dna di tutti i cani del comune così da risalire ai padroni indisciplinati.

Ovviamente le polemiche non mancano, sia sui costi di tale operazione che sull’obbligare i padroni a portare i loro cani al prelievo del dna. Ma dal comune fanno sapere che i costi non sono esagerati, si parla di 15-20 euro a prelievo, e che saranno pagati dall’azienda che raccoglie i rifiuti.

L’azienda dei rifiuti avrà un ritorno da questa operazione in quanto, sino ad oggi, tutte le uscite straordinarie per le pulizie delle deiezioni canine in suolo pubblico sono a suo carico e se consideriamo i risultati della sperimentazione a Napoli, 70% in meno di deiezioni canine, si tradurrà in costi minori per la azienda ed anche i cittadini avranno il suo ritorno trovando una città più pulita.

Il comune sta elaborando un regolamento in cui verrà dato 8 mesi di tempo per recarsi, con il proprio cane, presso un ambulatorio veterinario autorizzato. La schedatura della banca dati verrà effettuata tramite prelievo salivare e sarà a costo zero per il proprietario del cane.

Il comune si sta già adoperando per capire come gestire la banca dati e le procedure. L’abbandono di deiezioni canine è abbandono di rifiuti urbani su suolo pubblico e la procedura prevede che l’operatore ecologico, affiancato da un agente di polizia locale che provveda alla notifica, effettui il campionamento della deiezione. Il campione verrà inviato al laboratorio che effettuerà un confronto con la banca dati, a quel punto si potrà risalire al cane e sanzionare il proprietario indisciplinato.

Al netto di tutte le polemiche e le giuste perplessità avanzate da tutti i soggetti chiamati in causa, l’obbiettivo che si pongono al comune è di avere strade più pulite e padroni più consapevoli.

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