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Tg cinofilo, degrado a roma: un cane muore di overdose in piazza vittorio

News Redazione -

Un pastore tedesco è morto dopo aver addentato una bustina di droga nell'area cani di piazza Vittorio, nel quartiere Esquilino, a Roma. La protesta dei residenti: la piazza è in mano ai pusher.L’ultima vittima del degrado nella Capitale è un pastore tedesco di appena sei mesi. Si chiamava Ziggy, in omaggio a David Bowie, ed è morto dopo aver addentato una bustina contenente una sostanza stupefacente nell’area cani di piazza Vittorio nel quartiere Esquilino, a Roma. Cocaina o eroina, comunque “droga”, come racconta la padrona del cane, Elia Cevoli, sentita al telefono da ilGiornale.it. “L’ho visto vomitare droga, almeno cinquanta grammi”, racconta la padrona di Ziggy, che spiega come il cane potrebbe avere addentato una bustina contenente una sostanza stupefacente, magari caduta per sbaglio ad uno dei tanti pusher che di notte spacciano proprio nell’area cani di piazza Vittorio. Tutti i tentativi dei medici per salvare Ziggy sono stati inutili: il cane è morto letteralmente di overdose, in preda alle convulsioni, dopo un’agonia durata ore. Quella che sarebbe dovuta essere una passeggiata come tante al parco, si è trasformata in un incubo, a causa delle condizioni di degrado estremo in cui versa la piazza nel centralissimo rione Esquilino. “Ziggy era un cucciolo, probabilmente ha trovato la bustina in mezzo al fogliame e l’ha addentata per gioco”, spiega Elia, “nessuno si occupa di pulire in questa parte della piazza, e tra le foglie si trovano anche molte siringhe”. L’area cani di piazza Vittorio, infatti, secondo quanto racconta Elia e gli altri residenti, è in mano agli spacciatori. “Anche i pusher del Pigneto si sono trasferiti qua, ma nessuno fa niente: se intervenisse la polizia con i cani anti-droga e se ci fossero più controlli, magari gli spacciatori lascerebbero la piazza”, spiega Elia. Ma i controlli non ci sono e, scrivono i residenti su Facebook, la piazza rimane preda di spacciatori, tossici e senzatetto. “E intanto, i miei bambini hanno perso il sorriso”, racconta la padrona di Ziggy parlando dei due figli di sette anni, che al loro cane erano molto affezionati. “Non si può fare questo ai bambini”, continua Elia, “fuori dalla clinica, quando ha capito che per il cane non c’era più nulla da fare, mio figlio ha mimato una pistola con le mani”. “È pesante come gesto per un bambino di sette anni”, si sfoga Elia al telefono, “fa capire a che livello ti portano, e i bambini sono sensibili e fragili”. Da quest’estate, scrive una signora in un post pubblicato nel gruppo di Facebook creato dai residenti del quartiere Esquilino, ci sono stati almeno tre distacchi dolosi della centralina elettrica da parte dei pusher, che approfittano del buio per operare più tranquillamente. “Mi hanno detto che anche l’area giochi per i bimbi è piena di siringhe”, denuncia la padrona di Ziggy. E se la bustina che ha addentato il cane fosse capitata invece nelle mani di qualche bambino? L'epilogo sarebbe stato ben più tragico. Per questo Elia e gli altri residenti del quartiere hanno organizzato un flash-mob di protesta, giovedì prossimo, per chiedere al Comune e alle istituzioni di intervenire contro degrado ed illegalità. Fonte: ilgiornale.it

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Tg cinofilo, torino: würstel imbottiti di chiodi, morti quattro cani

News Redazione -

Torino - E' allarma bocconi killer anche "sotto la Mole": negli ultimi cinque mesi sono infatti morti quattro cani. Il punto maledetto è sempre lo stesso, ovvero l'aiuola di Lungo Dora Napoli, poco prima di Corso Vercelli. La sorte di questi poveri quattrozampe è stata segnata da würstel imbottiti di chiodi. E' un bassotto l'ultimo della lista, morto venerdì. La padrona, inconsolabile, è una signora ottantenne che portava ogni giorno il suo cagnolino per fare la passeggiata. Purtroppo non aveva notato la presenza di quei bocconi killer, quando si è accorta che il cane si stava lamentando era troppo tardi. Pietro Stevano, residente della zona racconta: "Ho provato ad aiutarla, ma era troppo tardi. Quella povera signora piangeva disperata. Una scena straziante". Un altro signore residente della zona va nel dettaglio del problema: "Da maggio sono morti cinque cani, una cosa incredibile".E' perciò scattato l'allarme, come conferma lo stesso Stevano: "Venerdì ho chiamato Polizia e Vigili urbani, ma non sono intervenuti. Mi avevano suggerito di buttarli via, ma ci tenevo a far vedere a qualcuno queste esche maledette. Non si può far finta di nulla". Per prevenire altri spiacevoli incidenti, ha deciso di agire in prima persona. Ha preso pennarelli, carta e nastro adesivo e ha affisso due cartelli sui tronchi degli alberi all’angolo con il ponte di via Borgo Dora, in cui avverte del pericolo. "E altri ne attaccherò nei prossimi giorni - assicura - perchè questa strage di animali deve finire. Subito".Anche lui ha un piccolo Bull terrier, è molto preoccupato, e cerca di spiegare razionalmente i motivi di questo gesto orribile: "Forse dipende dal fatto che, troppo spesso, chi porta a spasso i cani poi non raccoglie i loro bisogni".

Tg cinofilo, torino: cani uccisi da veleni invisibili sparsi nell'erba

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Numerosi casi d'avvelenamento sono stati registrati nel quartiere Parella, ma non solo. Il veleno è praticamente invisibile e molto spesso mortale TORINO - E' allarme tra i proprietari di cani in zona Parella: nell'ultimo periodo infatti gli episodi di avvelenamento si susseguono con una frequenza davvero preoccupante, tanto da scatenare l'ira e le proteste dei residenti, oltre che dei padroni degli animali. L'ultimo (tristissimo) episodio è toccato a Golia, un bellissimo esemplare di pastore tedesco: il cane ha ingerito il veleno ed è morto a causa della presenza di quest'ultimo nel pancreas, nel fegato e nei reni. Il veleno "invisibile" sparso nell'erba Chi compie questi gesti ignobili pare aver studiato tutto nei minimi particolari: la sostanza velenosa è una polvere diluita nell'acqua e sparsa nell'erba. I cani non ingeriscono nulla, ma annusando inalano il veleno e rischiano la vita. Numerosi episodi sono stati riscontrati in zona Parella, vicino a corso Telesio, alla Pellerina, alla Tesoriera e in altre zone della città. Purtroppo prevenire questo tipo d'attività criminosa è difficilissimo. L'allarme, oltre che per i cani è esteso anche ai bambini: la presenza del veleno è stata riscontrata persino vicino ad alcune aree giochi. I residenti si mobilitano per porre fine alle barbarie Numerose le telefonate e le mail all'Enpa, mentre anche il presidente della Circoscrizione 4 Claudio Cerrato è stato avvisato. I residenti stanno organizzando anche una raccolta firme per smuovere la situazione, ma non è escluso che qualche padrone esasperato possa prendere iniziative solitarie, "pattugliando" la zona in cerca del responsabile degli avvelenamenti. I padroni di cani si sentono impotenti di fronte a simili brutalità e per questo motivo stanno cercando di fare rete tra loro. Si consiglia dunque la massima attenzione, nella speranza che qualcuno ponga fine a questi atti ignobili. Fonte: http://www.diarioditorino.it/torino/articolo/?nid=20161004_392392

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Tg cinofilo, pavia: due cani avvelenati e uccisi

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A pochi km da Pavia è successo un fatto increscioso: due cani avvelenati e uccisi. GRAVELLONA LOMELLINA - Due cagnolini uccisi e la paura di una persona che vuole fare del male ad altri si diffonde. L'allerta è a Gravellona, dove due cuccioli meticci sono stati trovati senza vita nel giardino di una villetta dai proprietari, che hanno subito denunciato quanto successo all'autorità dal momento che uccidere un animale è un reato. Non si conoscono ancora le cause che hanno portato al decesso dei due meticci, ma sembra probabile che si possa trattare di un caso di avvelenamento, visto che entrambi sono morti quasi in contemporanea e che non c'erano tracce di percosse o di tagli. I proprietari hanno subito sporto denuncia, dal momento che nel giardino spesso girano anche dei bambini che avrebbero potuto ingerire le stesse sostanze che hanno ucciso i due cagnolini. Anche se non sono stati trovati dei resti, i proprietari dei due animali trovati morti sembrerebbero indirizzati a pensare che si tratti di qualcuno che ha lanciato loro delle polpette avvelenate. Nel frattempo però tra i proprietari di cani gravellonesi è salita la preoccupazione, dovuta al fatto che sono arrivate segnalazioni simili. In particolare alcune sono arrivate da alcuni cacciatori che hanno segnalato la presenza di bocconi avvelenati nelle campagne attorno a Gravellona. Il cane di uno di loro le avrebbe mangiate, ma fortunatamente il proprietario se n'è accorto in tempo riuscendo a intervenire e a salvare l'animale. Fonte: La Provincia Pavese

Tg cinofilo: allarme bocconi killer e topicidi, alcuni cani avvelenati

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Sono già molti i cani avvelenati da esche topicide e bocconi killer in tutta Italia. Ne avevamo parlato in questo articolo (clicca qui) con riferimento a Milano, ma adesso è allarme nazionale per tutti i proprietari che portano i loro cani a spasso per le vie delle città e non solo: disseminate soprattutto nei parchi e nelle piste ciclabili, le esche topicide, bocconi killer e polpette di carne impastate con dentro chiodi e lame hanno già causato la morte di alcuni cagnolini. Uno di questi è morto una decina di giorni fa tra le braccia del suo padrone per un'emorragia interna provocata da topicida: erano insieme al Prino (in provincia di Imperia), il cane ha inghiottito qualcosa. La notte si è sentito male, ha vomitato sangue e pochi minuti dopo è morto, tra lo sconforto del suo proprietario: "La mia denuncia serve per tenere alta la guardia: vicino a dove è avvenuto il fatto ci sono una spiaggia per cani e un parco a loro riservato". Le cliniche veterinarie si vedono arrivare spesso cani avvelenati in gravi condizioni se non addirittura in fin di vita. La veterinaria Alessia Muraglia ha dichiarato alla stampa: "Per salvare la vita di un cane o di un gatto avvelenato da topicidi, diserbanti e bocconi killer occorre individuare subito il problema e rivolgersi immediatamente a un veterinario: spesso il tempo è il fattore decisivo". L'esperta ci tiene anche a non fare allarmismi: "Capita spesso che arrivino in studio proprietari disperati, con gatti e cani al seguito, che sostengono che il loro animale sta male, respira affannosamente o vomita, a causa di un presunto, ipotetico avvelenamento. Posso dire che non sempre è così: cani e gatti possono presentare sintomi e problemi fisici che farebbero pensare a una diagnosi di questo tipo, salvo poi scoprire che magari si tratta di tutt’altra cosa". Tuttavia il problema esiste, e Muraglia dà i suoi consigli per affrontare al meglio i sintomi dell'avvelenamento e per prevenirli: "I veleni agiscono con rapidità e se non diagnosticati velocemente diventano mortali. Come primissimo soccorso casalingo suggerisco di far vomitare il cane somministrandogli acqua abbondantemente salata. La prevenzione è il miglior antidoto: massima attenzione a quello che prende in bocca il cane durante la passeggiata per strada o al parco: se ingerisce qualcosa farlo subito sputare o, se il caso, asportarlo con le mani". Intanto, come reazione a queste pratiche killer e vigliacche, gli amanti degli animali hanno aperto una pagina facebook che trovate qui. Le denunce virtuali si possono fare anche attraverso la mail segnalazionebocconiavvelenati@gmail.com