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Sardegna – Catturano e impiccano due cuccioli: ma perchè tanta crudeltà?

Erano due cuccioli amici di molti turisti e bambini che vengono in vacanza a Budoni, vicino a Sassari.

Due cuccioli, beniamini del borgo di Tanaunella e amici di tutti i turisti che venivano a Budoni per passare le loro vacanze, sono stati catturati e impiccati da due pastori spietati, convinti che fossero stati loro ad azzannare i loro agnelli.

Ma andiamo con ordine: in questo piccolo paradiso vicino a Sassari, dove le attività balneari convivono con quelle agricole, è avvenuto un episodio da incubo. Due pastori della zona hanno teso una trappola e catturato i due meticci: li hanno così legati e poi impiccati, infine appesi alla rete metallica del terreno in cui il loro proprietario li lasciava liberi di correre e giocare.

Una scoperta macabra per il loro padrone, che altro non ha potuto fare che chiamare immediatatamente i carabinieri. Gli uomini della stazione di Budoni, che già in passato hanno svolto lunghe indagini per punire i responsabili di reati contro gli animali, hanno fatto scattare subito gli accertamenti e in pochi giorni hanno individuato gli autori di questa spietata esecuzione. Due giovani di 31 e 35 anni che ora sono accusati di uccisione di animali e rischiano una pena fino a due anni di carcere.

Intanto sull’accaduto l’Ente Nazionale Protezione Animali chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento contro i due uomini: «Su questo fronte hanno messo a segno molte importanti operazioni dandoci così la possibilità di intervenire nei procedimenti giudiziari a carico degli imputati – dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – Ricordo il caso del gabbiano fatto esplodere in volo con un petardo o quello dei gatti avvelenati con liquido refrigerante per aerei. Come non dimenticare, poi, la gattina raggiunta da un proiettile di carabina e finita con il calcio dell’arma? Ringrazio tutti i militari perché, con la loro attività meritoria, hanno quanto meno reso giustizia a tanti animali uccisi dalla crudeltà dell’uomo».

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