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Allergie nei cani: cosa fare, sintomi e rimedi

Allergie nel cane

Una guida su tutte le possibili allergie nei cani, e come affrontare il problema.

Così come noi esseri umani, anche i cani possono sviluppare allergie a diverse sostanze con cui vengono in contatto più o meno abitualmente nel corso della loro vita quotidiana. L’allergia infatti non è altro che una risposta eccessiva del sistema immunitario ad un componente di per sé innocuo nei soggetti non allergici.

Esistono quattro principali categorie di allergie nei cani, classificate a seconda della tipologia di allergene che scatena la reazione di ipersensibilità. La più diffusa è la dermatite allergica da pulci: è causata dal morso del parassita, che inocula sottocute la propria saliva, contenente una proteina che scatena la reazione avversa nell’organismo del nostro amico a quattro zampe.

Può essere sufficiente anche il morso di una sola pulce a provocare i sintomi di allergia nel cane: sono infatti proprio i cani che meno frequentemente vengono in contatto con le pulci a sviluppare più spesso ipersensibilità, mentre quelli che vivono in ambienti dove la presenza delle pulci è comune, si “abituano” e diventano in un certo senso tolleranti al loro morso.

Tra le allergie nei cani, la seconda per incidenza è la dermatite atopica: interessa una percentuale compresa tra il 10 e il 35% dei cani ed ha una componente ereditaria; se è vero che nessun cane nasce allergico, esistono però alcuni soggetti che hanno una predisposizione genetica a sviluppare allergie.

Allergie nel cane

L’atopia non è facile da diagnosticare anche per il veterinario perché è multiforme e consiste nella risposta allergica a sostanze differenti che vanno dalla polvere, alle cellule epiteliali (le squame della pelle per intenderci), alle muffe, alle piume di uccello fino ad arrivare ai pollini e alle erbe.

Sono sempre più frequenti anche le allergie e intolleranze alimentari del cane: si tratta di reazioni di ipersensibilità ad alcuni cibi di cui il cane si nutre, in particolare carboidrati (frumento, mais e soia) e proteine (soprattutto pollo, agnello, manzo, latticini, pesce).

Esistono infine le allergie da contatto nel cane, che sono le meno diffuse e si verificano quando l’animale entra in contatto appunto con specifiche sostanze, come alcuni componenti chimici presenti negli shampoo e nei detersivi per pavimenti oppure fibre di cotone o di lana di tappeti e coperte.

Allergie nei cani: sintomi

Le allergie nei cani danno tutte sintomi molto simili, qualunque sia l’allergene che scatena l’ipersensibilità. Il primo e più evidente sintomo è il prurito: il cane inizia a leccarsi con insistenza, talvolta fino a spelarsi e a procurarsi delle lesioni cutanee, in alcuni punti specifici del corpo: spazi interdigitali, gomito, cavità ascellari, interno coscia, dorso, muso, orecchie.

A ciò si accompagnano spesso arrossamenti, eritemi della pelle o edemi. Ma i sintomi si estendono molte volte anche ad altre zone ed apparati dell’organismo, dando origine ad affezioni respiratorie (tosse, asma, sinusite, mancanza di respiro), gastrointestinali (vomito e diarrea), oculari (persistente lacrimazione) o otiti ricorrenti.

Allergie nel cane

Allergie nei cani: diagnosi

La diagnosi delle allergie canine non è sempre facile e può richiedere anche tempi lunghi. L’individuazione delle dermatiti da pulce è la più immediata e spesso può essere fatta dallo stesso proprietario, che con un po’ d’attenzione potrà notare sul materasso del cane o sul giaciglio dove è solito stare, la presenza di puntini neri, simili a grani di terra, che altro non sono che le feci della pulce, composte da sangue digerito; se inumiditi con un panno-carta rilasciano un inconfondibile colore rossastro.

Per debellare questo parassita sarà necessario anzitutto applicare al cane appositi prodotti, che sarà il veterinario a consigliare, in vendita in farmacia e in tutti i negozi per animali, sotto forma di spot-on, collari o anche compresse. Occorrerà inoltre una vera e propria opera di disinfestazione all’interno della casa, o comunque dell’ambiente in cui il cane vive, con il lavaggio accurato di tappeti, coperte, tende e di tutto ciò che può costituire un ambiente ideale per la proliferazione del parassita.

L’allergia atopica del cane è invece difficile da diagnosticare per la sua eterogeneità, anche se ci sono alcuni segni clinici che possono indirizzare il veterinario: oltre ai sintomi comuni quali prurito, eritemi, ecc, spesso compaiono anche alopecia (perdita di pelo), iperpigmentazione (pelle più scura), lichenificazione (ispessimento della cute). Un’attenta raccolta dei dati anamnestici, assieme a test sierologici, spesso rappresenta la strada migliore per giungere alla diagnosi.

Le allergie alimentari nel cane, includendo una vasta gamma di allergeni, di solito vengono individuate procedendo per esclusione: progressivamente si provano ad eliminare dall’alimentazione del cane i cibi potenziale fonte di allergia e si vede la risposta nel tempo. Occorrono generalmente almeno dodici settimane di dieta per capire con chiarezza se vi sono dei giovamenti. Si arriverà in questo modo ad individuare l’alimento da bandire totalmente dall’alimentazione del cane.

Per la diagnosi della dermatite da contatto di solito occorre osservare la concatenazione tra contatto con l’allergene e conseguente reazione allergica nel cane. Il ripetersi di questa sequenza porta all’individuazione della causa scatenante.

Allergie nei cani: cura

Una volta individuati i fattori determinanti le allergie del cane, la cura consiste anzitutto nell’allontanare, laddove possibile, l’animale dall’allergene, e nella somministrazione di farmaci volti ad eliminare o a tenere sotto controllo i sintomi.

Vengono impiegati spesso cortisonici per placare il prurito, la cui somministrazione deve però essere ciclica e limitata nel tempo, anche se recentemente sono stati messi a punto farmaci a base di oclatinib, che inibiscono il senso del prurito, ma devono essere utilizzati solo dietro stretto consiglio veterinario. Sono consigliati anche shampoo e lozioni apposite da applicare periodicamente per migliorare la dermatite sulla pelle.

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