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Bracco italiano

Caratteristiche / Prezzo / Allevatori / Curiosità & Cuccioli in vendita

Peso, altezza e aspettativa di vita della razza Bracco italiano

Altezza
55- 67 cm
Peso
25- 40 kg
Vita
12- 13 anni

Bracco italiano, tratti e caratteristiche della razza

Vita in Famiglia

Affettuoso con la Famiglia
     
Si tratta del livello di affettuosità che una razza può mostrare verso la sua famiglia, anche se può variare per caratteristiche, abitudini e temperamento del singolo esemplare.

Buono con gli altri cani!
     
Misura l'interazione che può avere una razza verso i suoi simili. Non tutti i cani sono particolarmente propensi a concedere la sua amicizia al primo venuto, e questo riguarda sia gli uomini che i cani.

Buono con i bambini
     
Il livello di tolleranza e pazienza di una razza con il comportamento dei bambini. I cani dovrebbero essere sempre sorvegliati intorno ai bambini piccoli o ai bambini di qualsiasi età che hanno avuto poca esposizione ai cani.

Fisico

Caduta del Pelo
     
Quanti peli e pelucchi puoi aspettarti che la razza lasci in giro per casa. Le razze con un'elevata perdita di pelo dovranno essere spazzolate più frequentemente e hanno maggiori probabilità di scatenare alcuni tipi di allergie.

Frequenza della toilettatura
     
Con quale frequenza una razza ha bisogno del suo bagnetto, la spazzolatura, un taglio o altri tipi di manutenzione del mantello. Considera quanto tempo, pazienza e budget hai bisogno per questo tipo di sforzo necessario.

Punteggio Grado di salivazione
     
Tendenza a essere una razza incline alla sbavatura. Se sei un maniaco delle pulizie, i cani che possono lasciare corde di bava sul braccio o grandi macchie bagnate sui vestiti potrebbero non essere la scelta giusta per te.

Tipo di pelo
Pelo ispido
Senza pelo
Pelo liscio
Pelo grezzo
Pelo a corde
Pelo doppio
Pelo riccio
Pelo ondulato
Pelo setoso
I mantelli canini esistono in molti tipi diversi, a seconda della razza. Ogni tipo di pelo ha diverse esigenze di toelettatura, potenziale di allergeni e livello di caduta. Potresti anche preferire l'aspetto o la sensazione di alcuni tipi di peli rispetto ad altri quando scegli un animale domestico.

Lunghezza del pelo
Corto
Medio
Lungio
Quanto dovrebbe essere lungo il mantello della razza. Il pelo, inoltre, risente dello stato fisico dell’animale, e costituisce un indicatore importante di salute. Ad alcune razze li si può dare una “sistematina” per accorciarlo o sfoltirlo, ma meglio se fatto da un professionista se non siamo pratici.

Socievolezza

Rapporto con gli estranei
     
Probabilità che una razza sia accogliente nei confronti degli estranei. Alcune razze sono più riservate e caute nei confronti degli estranei, mentre altre sono felici d'incontrare e fare festa a qualsiasi nuovo umano che sia nei paraggi!

Livello di adattabilità
     
La facilità con cui una razza gestisce il cambiamento. Ciò può includere cambiamenti nelle condizioni di vita, rumore, tempo, programma giornaliero e altre variazioni nella vita quotidiana.

Predisposizione al gioco
     
Probabilità che una razza sia entusiasta al gioco, anche dopo la fase da cucciolo. Alcune razze continueranno a voler giocare al tiro alla fune o andare a prendere oggetti, mentre altre saranno felici di rilassarsi sul divano con il suo padroncino per la maggior parte del tempo.

Cane da guardia - territorialità
     
Tendenza di una razza ad avvisarti della presenza degli estranei. Queste razze hanno maggiori probabilità di reagire a qualsiasi potenziale minaccia, che si tratti del postino o di uno scoiattolo fuori dalla finestra.

Personalità

Bisogno di stimolazione mentale
     
Quanta stimolazione mentale ha bisogno una razza per rimanere felice e in salute. I cani allevati ad uno scopo possono svolgere lavori che richiedono capacità decisionale, risoluzione dei problemi, concentrazione o altre qualità, e senza l'esercizio cerebrale di cui hanno bisogno, creeranno i propri progetti per tenere occupate le loro menti, sviluppando talvolta dei comportamenti aggressivi.

Capacità di addestramento
     
Quanto sarà facile addestrare il tuo cane e quanto sarà disposto a imparare cose nuove. Alcune razze vogliono solo rendere orgoglioso il loro padrone, mentre altre preferiscono fare ciò che vogliono, quando vogliono e dove vogliono!

Vitalità
     
La quantità di esercizio e stimolazione mentale di cui una razza ha bisogno. Le razze ad alta energia sono pronte a partire e desiderose della loro prossima avventura. Passeranno il loro tempo a correre, saltare e giocare durante il giorno. Le razze a bassa energia sono come i pantofolai: felici di sdraiarsi e sonnecchiare.

Rumorosità dell'abbaio
     
Frequenza con la quale questa razza vocalizza, che si tratti di abbaiare o ululare. Mentre alcune razze abbaiano ad ogni passante o uccello alla finestra, altre abbaiano solo in particolari situazioni.

Scopri di più su: Bracco italiano

Quando pensiamo ai cani da caccia la nostra mente vola quasi automaticamente Oltremanica, in Inghilterra. Certo, le campagne britanniche sono state teatro di spettacolari battute di caccia durante le quali i protagonisti indiscussi erano dei cani di razza locale.

In altre parole la Gran Bretagna ha certamente una eccellente tradizione di segugi. Tuttavia non si deve pensare che tutti i cani da caccia debbano per forza sfoggiare un accento british. In questa scheda monografica, ad esempio, parleremo di uno dei più abili e rispettati cacciatori nostrani.

Il Bracco italiano è un cane che ha origini antiche, ed è sempre stato apprezzato all’interno delle corti rinascimentali.

Il Bracco Italiano è un segugio che non ha nulla da invidiare ai colleghi inglesi che godono tuttavia di fama maggiore. È un po’ meno veloce, come vedremo nel corso della nostra analisi, va a compensare qualche Km/h in meno con altre qualità, dimostrandosi un cane da caccia estremamente dotato e versatile. Ma cosa lo differenzia dai suoi cugini inglesi e cosa invece lo rende unico e speciale?

In questo articolo forniremo una panoramica su questa razza Made in Italy, tanto amata quanto forse in parte sottovalutata. Partiamo ovviamente dalle origini della razza. Non è sempre facile scavare nell’albero genealogico delle razze canine, tuttavia il Bracco vanta una tradizione di un certo prestigio e fortunatamente fino noi sono giunte delle testimoniante anche piuttosto illustre.

Tra quelle accreditate la più antica è probabilmente quella di Senofonte, che dimostra come la razza fosse diffusa già nella Magna Grecia. A nominare il Bracco tricolore ci ha pensato anche il letterato italiano per eccellenza: Dante.

Sonar bracchetti, e cacciatori aizzare,
lepri levare, ed isgridar le genti,
e di guinzagli uscir veltri correnti,
per belle piagge volgere e imboccare

 Sonetto (Rime LXI)

Il Sommo Poeta lo cita infatti in una sua composizione poetica. La sua fama ad un certo punto ha però valicato i confini nazionali. Nel XV secolo infatti il Bracco Italiano era diffuso anche in terra d’Oltralpe, alla corte del Re di Francia. Ovviamente in patria si affermò nel corso di tutto il Rinascimento, macinando consensi in varie Corti nostrane: le famiglie che più si affezionarono a questa razza furono i Gonzaga e i Medici.

C’è stato anche un momento di tensione nello sviluppo di questa razza di per sé abbastanza forte e stabile. Dobbiamo spostarci con la macchina del tempo tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, quando il Bracco italiano ha addirittura rischiato di estinguersi. Tuttavia dopo qualche anno di negligenza si è corsi ai ripari, riuscendo a rimpinguare la razza, che da allora ha poi conosciuto una costante ascesa, sia in numero che in celebrità.

Il lavoro di recupero degli allevatori, in questo senso, è stato prezioso e certosino, tant’è che la razza non solo è aumentata notevolmente ma ne è stata ripristinata anche la sua versione originale, più “pura”. Un plauso dunque a tutti gli addetti del settore che sono riusciti non solo a mantenere a anche a migliorare le condizioni di una razza che ha poi conosciuto tanta fortuna.

Ma tornando di molto indietro nel tempo, quale potrebbe essere il reale antenato del Bracco Italiano? C’è chi dice che dovrebbe trattarsi addirittura del cane da corsa egizio, mescolatosi negli anni con vari tipi di molosso, fino a generare anche il nostro bel segugio italiano.

Bracco italiano: caratteristiche fisiche

Come si presenta il nostro segugio per eccellenza? All’apparenza il Bracco italiano potrebbe non sempre un cane particolarmente agile. Diciamo che non ha il fisico di un Levriero, ma si tratta di una razza molto tonica e scattante, che in campo aperto vi stupirà sicuramente per agilità e prontezza di riflessi.

Non fatevi ingannare dal suo aspetto placido o dalla palpebra calante: il Bracco non si è certo guadagnato per caso la fama di cacciatore provetto. Analizziamo meglio la sua corporatura: si presenta come un cane ben piazzato ma non eccessivamente massiccio. Nel complesso le sue proporzioni sono piuttosto equilibrate.

Infatti, volendo fare una media tra maschi (leggermente più grandi) e femmine (un tantino più minute) possiamo misurare un altezza al garrese che oscilla tra i 55 e i 67 cm, mentre per quanto riguarda il peso – fatte nuovamente le opportune sottili distinzioni tra esemplari maschili e femminili – sulla bilancia si alterneranno delle cifre che fanno dai 25 fino anche ai 40 Kg.

Il tutto distribuito su una corporatura che come anticipato potrebbe non sembrare troppo “aerodinamica” ma non preclude al Bracco di lanciarsi in scatti notevolissimi. Anche la sua muscolatura rispecchia un po’ lo stesso principio: non si tratta di una razza troppo massiccia, ma sicuramente il Bracco sa come ” mostrare i muscoli” ad un eventuale avversario, dimostrandosi senza ombra di dubbio un cane “di peso”.

Il pelo è in genere corto (soprattutto su testa e arti) e fitto, dotato di una deliziosa lucentezza. Ma quali sono i colori ammessi? Gli standard attuali prevedono il roano marrone (il più diffuso) e il bianco-arancio (volendo utilizzare la dicitura ufficiale si parla di “bianco punteggiato di marrone e bianco punteggiato di arancio pallido”). Non può essere presente nel contesto di concorsi ufficiali alcun tipo di focatura.

Facciamoci ora stregare dal musetto di questo simpatico segugio: il tartufo grosso e pronunciato è praticamente inconfondibile. Può essere marroncino o rosato, in base al mantello dell’animale. Gli occhi hanno spesso delle sfumature ocra e hanno un’espressione da un lato un po’ malinconica dall’altro anche molto intelligente.

Bracco italiano: carattere

Abbiamo delineato fino ad ora il quadro di una razza molto pacata, sensibile e fidata. In effetti si tratta proprio di un cane dall’indole buona: un cacciatore che quando non è “al lavoro” non farebbe male ad una mosca! In questo senso possiamo affermare che il Bracco Italiano è un cane che va d’accordo un po’ tutti: dai suoi simili all’essere umano, basta non importunarlo ovviamente.

Non solo un segugio, dunque: anche un cane da compagnia, adatto alla vita in famiglia. Il Bracco può stare anche in appartamento, tuttavia avrà bisogno di sfogare la sua propensione alla caccia attraverso passeggiate e più in generale grazie ad una costante attività fisica all’aria aperta.

Momento curiosità: vi state chiedendo cosa lo differenzia principalmente da molti dei suoi colleghi inglesi? Indubbiamente il Bracco Italiano è un po’ più lento, tuttavia è abilissimo come segugio “da ferma” e in questo senso non ha nulla da invidiare alle razze britanniche. Non è un velocista dunque, ma state certi che saprà come accalappiare la sua preda!

Bracco italiano: allevamenti e prezzo

In relazione agli allevamenti del Bracco italiano, trovandoci di fronte ad un “campione a chilometro zero”, possiamo parlare addirittura di una rete di allevatori dedicata esclusivamente alla diffusione del Bracco in tutta la Penisola. Si tratta della S.A.B.I., sigla che sta per Società Amatori del Bracco Italiano.

È una società fondata a Lodi sul finire degli Anni Cinquanta, da Camillo Valentini e Paolino Ciceri, insieme ad alcuni cacciatori e giudici cinofili. Senza scopi di lucri, la S.A.B.I. nasce con l’intento di preservare una razza che è considerata un patrimonio per il nostro Paese, ma senza relegarla ai patri confini: infatti la S.A.B.I. monitora e coadiuva anche l’esportazione del Bracco Italiano, infatti vanta soci provenienti da Nazioni sparse ovunque nel mondo.

Ma quanto può venirci a costare un esemplare di segugio nazional-popolare? Premettiamo che siamo dinnanzi ad una razza che non ha bisogno di troppe cure, piuttosto versatile e longeva, per di più abile e veloce nell’apprendimento quindi facilmente addestrabile.

Ecco allora che il prezzo di un Bracco Italiano può variare dai 650 ai 1.200 euro, tenendo conto che gli allevamenti sul territorio sono parecchi potrete sicuramente contare su varie fasce di prezzo.

Questa razza rientra nel gruppo dei cani da ferma continentali, perciò potrebbero interessarti anche:

Prezzo

Il prezzo di un Bracco Italiano può variare dai 650 ai 1.200 euro. Premettiamo che siamo dinnanzi ad una razza che non ha bisogno di troppe cure, è piuttosto versatile e longeva.

Allevamenti

È fondamentale che acquisti da un allevatore di fiducia, in modo da essere sicuro che il tuo cucciolo sia stato:

  • Ben allevato;
  • Ben selezionato;
  • Adeguatamente socializzato;
  • Vaccinato e ben curato.

Curiosità

In relazione agli allevamenti del Bracco italiano possiamo parlare addirittura di una rete di allevatori dedicata esclusivamente alla diffusione del Bracco. Si tratta della S.A.B.I., Società Amatori del Bracco Italiano.

Cuccioli in vendita

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