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ACCESSORI PER CANI

conigliera

Accessori cane

Come scegliere la conigliera

Redazione -

Chi possiede uno o più conigli può accudirli in tutta sicurezza nelle gabbie appositamente create per loro, meglio conosciute come conigliere. I conigli infatti hanno bisogno di avere un posto tutto per sé, dove in genere trascorrono gran parte della giornata. Avere un coniglio in casa tutto il giorno potrebbe essere rischioso, i simpatici pelosetti infatti sono piuttosto rinomati per le loro abilità nel rosicchiare tutto ciò che trovano (specie fili e suppellettili in legno).Per questo è fondamentale avere un luogo dove rinchiuderlo quando non si ha la possibilità di controllarlo. La dimensione della conigliera Il primo aspetto da prendere in considerazione se si ha intenzione di acquistare una gabbia per conigli adeguata, è la dimensione necessaria. Affinché i conigli possano stare a proprio agio nella gabbia, è fondamentale garantirgli una piena libertà di movimento e spazio a sufficienza.Sono altresì fondamentali delle aree dedicate allo “svago” degli animali con scivoli e passatempo. Gli esperti infatti sottolineano che questi animali devono avere a disposizione uno spazio adeguato per saltare, correre e riposare.Quando un coniglio non ha a disposizione un’area con tali caratteristiche, la sua salute è messa seriamente in pericolo. Una delle conseguenze derivanti dalla mancanza (o dall’insufficiente) movimento dell’animale è l’obesità, l’osteoporosi, il deterioramento muscolare ecc.Per questo è consigliabile consultare soggetti qualificati se si ha intenzione di acquistare una conigliera, su www.ferrantinet.com ad esempio c’è un’ampia varietà di scelta. La legge, inoltre, prevede una dimensione minima per le gabbie, esse infatti devono essere almeno 180x60x60 centimetri.Se non viene rispettato questo standard ci si espone a possibili sanzioni pecuniarie. Inoltre, possedere una gabbia ampia è anche un’ottima soluzione se non si ha molto tempo per le pulizie, una conigliera di ridotte dimensioni necessita di essere pulita più spesso. I materiali utilizzati Le conigliere presenti sul mercato sono davvero tantissime, è possibile optare per una gabbia costruita interamente in legno, in plastica, in metallo a seconda delle singole esigenze e dei propri gusti. La scelta ovviamente non è casuale ma può essere influenzata da svariati fattori.Se ad esempio si ha intenzione di posizionare la gabbia all’interno della propria casa è consigliabile optare per un materiale classico e che sia bello alla vista, ovvero il legno. Se invece si vuole posizionare la conigliera all’esterno, il legno non è una soluzione ideale visto che a causa delle intemperie potrebbe deteriorarsi rapidamente.La via di mezzo è sicuramente quella in plastica, materiale estremamente versatile che non necessita di particolare manutenzione. Le gabbie in plastica infatti sono molto semplici da pulire ed estremamente durevoli nel tempo. Dove posizionare la conigliera La scelta non è del tutto casuale, anzi, posizionare la conigliera in modo corretto garantisce il benessere del proprio coniglio. In genere è possibile posizionarla sia all’interno che all’esterno, se si ha intenzione di metterla all’interno però, è consigliabile scegliere luoghi non troppo frequentati o caotici.I conigli infatti necessitano di tranquillità per potersi riposare al meglio. Per questo, se si possiede un giardino, è preferibile posizionare la conigliera all’esterno, ovviamente al riparo dalla pioggia, dal vento e dal sole.

IGIENE E BELLEZZA

Cane in giardino o in appartamento consigli e come proteggerlo (1)

Igiene e bellezza

Cane in giardino o in appartamento: consigli e come proteggerlo

Redazione -

Fin dal primo momento in cui il nostro amato cane mette una zampa dentro casa, si innesca un bellissimo processo empatico tra noi e lui che può solo aumentare nel corso del tempo. Tra un gioco di sguardi e una leccata sulla mano, il rapporto con Fido cresce fino a che quest’ultimo per noi diventa inseparabile: una vera e propria ombra con la coda.Le attenzioni che riserviamo agli animali domestici qualificano la nostra personalità: prendersi cura e proteggere a dovere cani, gatti e altri cuccioli è un presidio di civiltà assoluto. La routine quotidiana e l’importanza del benessere dell’animale Molte volte quando si sceglie di adottare un cucciolo oppure un cane adulto la prima cosa da fare è mettere a fuoco se la nostra casa possieda o meno uno sfogo verso l’esterno (un balcone più o meno ampio, un giardino privato o condominiale e così via).Non sempre vi è la possibilità di scegliere, ad ogni modo il fatto di vivere in un appartamento inserito all’interno di un contesto urbano e senza accessi outdoor non deve far ritenere che la scelta di prendere un cane sia sbagliata.Semplicemente vi occorrerà, almeno tre volte al giorno, uscire con Fido per fare una bella passeggiata e magari recarvi nelle aree verdi, dove potrà giocare e fare attività fisica. D’altra parte il cane ha un solo grande desiderio: poter stare il più tempo possibile a contatto con il suo amico umano, vero e proprio punto di riferimento nell’arco di tutta sua vita.Ci sono poi altre situazioni in cui la famiglia possiede invece un cortile oppure un fazzoletto di giardino privato più o meno grande, dove il cane può sempre uscire per muoversi un po’. Vediamo allora alcuni consigli utili per rispondere a una domanda che spesso chi prende un animale per la prima volta si pone e, cioè, se il cane stia meglio dentro casa oppure fuori.Sempre tenendo presente che al centro bisogna comunque mettere il benessere dell’animale. Le sue necessità primarie vanno sempre garantite, a cominciare dalla corretta alimentazione e dalla socializzazione, passando per le coccole e la possibilità di recarsi a fare i bisogni più volte - scandite negli orari - durante il giorno.Sia che teniate l’animale in giardino oppure in casa, e dunque lo portiate a passeggio all’esterno, ricordate che ci sono alcuni insetti e parassiti sempre pronti ad aggredirlo (pulci e zecche in primis). Ecco perché tra le prime preoccupazioni da tenere a mente ci sono quelle relative alla scelta dei migliori prodotti antiparassitari come Advantix. Il rapporto con il cane che vive all’esterno e come gestirlo Nel caso in cui si abbia la possibilità di tenere il cane all’esterno, per esempio quindi in un bel giardino, sarà felicissimo. Potrà infatti dedicarsi ad attività che gli interessano moltissimo: annusare qualsiasi cosa e dormire al sole.Attenzione a che non prenda il brutto vizio di scavare buche, inoltre c’è da dire che l’abitudine di far dormire il cane all’esterno è piuttosto diffusa nei contesti periferici e di campagna.E’ chiaro che comunque l’animale non potrà mai essere lasciato del tutto incustodito: Fido dovrà essere sempre protetto e qualsiasi possibile tentativo di fuga dovrà essere scongiurato dalla presenza di un recinto ad hoc.Anche se il nostro cane vive molte ore del giorno fuori casa, non dovete mai dimenticare quanto sia importante prendersi cura di lui e del vostro legame affettivo. Insomma le attenzioni devono essere mantenute costanti, per evitare la comparsa di problemi del comportamento.Potrebbe crearsi una sorta di barriera invisibile, una distanza che lo porterà a disubbidire e diventare in un certo senso selvatico. Attenzione alla ciotola dell’acqua che deve essere sempre piena e pulita, dotate lo spazio verde di una struttura nella quale possa ripararsi in caso di necessità, inoltre assicuratevi proprio nell’ottica di scoraggiare i parassiti - che non vanno mai in vacanza - che il giardino sia sempre pulito. Il rapporto con il cane che vive in casa e come gestirlo Sono in molti a concordare sul fatto che il rapporto più bello tra umano e cane sia quello che si crea quando l’animale vive nel contesto domestico. La possibilità di uscire insieme per quella passeggiata nel verde, che consentirà a Fido di correre e giocare, va intesa come una splendida occasione per rafforzare il vostro legame.Anche se possedete un giardino o un accesso outdoor nell’appartamento, ritagliatevi sempre del tempo da passare con il vostro amico a quattro zampe en plein air: l’iniezione di felicità è assicurata.Un cane in casa richiede all’interno di quest’ultima tutta una serie di accorgimenti relativamente all’organizzazione degli spazi. I benefici che l’animale è in grado di portare nella vita dei familiari sono impagabili, sempre nel nome di allegria e spensieratezza.Individuate la ‘nicchia’ che il cane predilige in casa e fatene il suo rifugio, inserendo cuccia e cuscino. L’educazione è importante, soprattutto l’animale dovrà imparare ad adattarsi ai vostri ritmi.Spazzolare Fido sarà un antistress per voi e un piacere per lui, inoltre sarà l’occasione - al netto di collari antiparassitari e altri prodotti ad hoc - per verificare l’assenza di ospiti indesiderati su manto e cute.Attenzione poi ad alcuni step chiave che potranno orientare la scelta di prendere un cane per poi tenerlo in casa. In primis fate mente locale sul fatto che perderà i peli - e ne perderà moltissimi in certi periodi dell’anno - oltre che sulla necessità, specie quando ad arrivare in casa sia un cucciolo, di eliminare tappeti e altri oggetti a cui tenete.Il cane infatti può distruggere molte cose, mordicchiare le gambe dei tavoli e rovinare la copertura dei divani. Quando piove e rientrate a casa dalla passeggiata abbiate cura di pulire e asciugare bene il cane. Ne va della sua salute e dell’igiene nell’ambiente domestico.Concludiamo questo approfondimento sottolineando il fatto che, come spesso avviene, la via di mezzo tra questi due stili di vita sarebbe l’ideale. Ovvero assicurare al cane di poter trascorrere qualche ora del giorno in giardino ma anche di stare a lungo dentro casa.

ULTIME NEWS

cane da salvataggio terranova

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Cane da salvataggio terranova: ecco perchè è speciale

Redazione -

Il cane da salvataggio Terranova, una razza di grande taglia proveniente dall'isola di Terranova in Canada, è stato storicamente impiegato dai pescatori locali per diverse mansioni marittime, come il recupero delle reti e il salvataggio di individui in pericolo in acqua.Questi cani, con una storia che risale almeno al 1700, sono presumibilmente discendenti dei Mastini e dei cani da pastore portoghesi. Nel tempo, la razza ha acquisito fama mondiale per la sua lealtà, intelligenza e forza. Si crede che il Terranova sia nato dall'incrocio di varie razze portate sull'isola dai coloni europei, con alcuni esperti che suggeriscono una parentela con il Labrador Retriever, anch'esso originario della stessa area. Le caratteristiche del cane da salvataggio Terranova Le prime mostre canine con esemplari di Terranova risalgono al 1800, e da allora la razza ha guadagnato ampio riconoscimento e stima a livello globale. Questi cani hanno un'altezza alla spalla compresa tra 63 e 71 cm e un peso tra 45 e 70 kg. La loro struttura robusta è completata da una muscolatura forte e un manto lungo, denso e idrorepellente, che li protegge dal freddo e dall'umidità. Il loro pelo può essere nero, bianco, marrone o grigio, spesso con macchie bianche.Il Terranova ha un volto dall'espressione gentile e acuta, con occhi ovali di colore marrone scuro o ambra. Le orecchie, di media grandezza e pendenti, sono posizionate in alto sulla testa. La testa è grande e robusta, con un muso corto e quadrato e una mascella forte. Il collo muscoloso conduce a spalle larghe e inclinate, sostenendo un torace ampio e profondo.Le sue zampe sono dritte e robuste, con ossa solide e articolazioni flessibili, permettendo movimenti eleganti e potenti. I piedi sono larghi e ben imbottiti, con dita arcuate e una membrana interdigitale che agevola il nuoto. La coda è lunga e si assottiglia verso la punta, portata orizzontalmente o leggermente curva verso l'alto in movimento.Il manto del Terranova è distintivo, contribuendo sia alla sua bellezza che alla sua funzionalità. Il pelo è lungo, denso e leggermente ondulato, con un sottopelo morbido che fornisce protezione dal freddo e dall'umidità. Impermeabile, il manto permette al cane di nuotare e lavorare in acqua senza problemi. La sua manutenzione richiede attenzione regolare per prevenire nodi e mantenere la salute della pelle e del pelo. Perchè è indicato per nuotare e salvare le persone Le caratteristiche fisiche del Terranova sono il risultato di una selezione naturale e adattamento alle condizioni ambientali dell'isola di Terranova. La sua forza, resistenza e abilità nel nuoto lo rendono un eccellente cane da lavoro e da soccorso, mentre la sua imponente presenza e aspetto maestoso lo hanno reso un simbolo nel mondo cinofilo.In sintesi, il Terranova è una razza canina affascinante e unica, con una storia ricca e un'eredità di lavoro e fedeltà che continua a incantare gli amanti dei cani in tutto il mondo. Le sue qualità fisiche e il suo temperamento amorevole e protettivo lo rendono un ottimo animale domestico per molte famiglie, a condizione che ci sia impegno nella sua cura, addestramento e benessere generale.Se stai pensando di accogliere un Terranova nella tua vita, considera queste informazioni per assicurarti di poter fornire l'amore, il sostegno e l'attenzione necessari per una vita lunga e felice insieme. I Terranova sono cani versatili e adatti a una varietà di attività e sport, sia in acqua che su terra. Tra le discipline più adatte a questa razza spicca il salvataggio in acqua, che sfrutta le loro capacità natatorie e la loro forza fisica. Questo sport, che può essere praticato sia a livello amatoriale che professionale, consiste nel salvare persone o oggetti dall'acqua, partecipando a competizioni e dimostrazioni.

SALUTE E BENESSERE

Salute & Benessere

Naso asciutto nel cane: possibili cause

Redazione -

Se il cane ha il naso asciutto non è per forza malato Chi ha un cane, o ne ha avuto uno nel corso della propria vita, almeno una volta si è sicuramente lasciato coinvolgere dalla leggenda del tartufo: il naso asciutto nel cane è sintomo di un problema di salute. Un naso umido è al contrario segno che il cane gode di buona salute. Questa teoria non è però del tutto vera perché il nostro amico a quattro zampe può avere il naso asciutto per svariati motivi che, spesso, non hanno nulla a che fare con la sua salute. Prima di precipitarci dal veterinario quindi, è bene verificare il comportamento del nostro cane e valutare se ci sono stati cambiamenti evidenti. Perché è vero che un naso asciutto nel cane, secco caldo o freddo, può nascondere problemi anche gravi ma è anche vero che il nostro amico peloso può averlo così ed essere perfettamente in salute.Naso asciutto nel cane: possibili cause Di seguito proviamo a vedere insieme quali sono le possibili motivazioni di un naso asciutto nel cane. Una delle prime motivazioni che dobbiamo prendere in considerazione è sicuramente il caldo. Spesso durante l’estate, quando le condizioni climatiche tendono a temperature elevate, i nostri cani presentano questa caratteristica per via della mancanza del ricircolo dell’aria. Ricordiamo che i cani con il naso chiaro o rosa sono più soggetti a secchezza e screpolature, quindi in questo periodo dell’anno si può fare ricorso a creme dermatologiche che aiutino il nostro amico in tal senso.  Anche durante l’inverno però il caldo può far seccare il naso del cane dato che loro amano dormire accanto a fonti di calore.Il cane può trovarsi con il naso asciutto anche mentre dorme.  Questo perché durante il riposo il cane non ha la tendenza a leccarsi il muso quindi il naso potrebbe asciugarsi. Solitamente dopo il risveglio la situazione si normalizza senza problemi. Il nostro amico può soffrire inoltre di allergie che possono incidere sulla secchezza del naso. Per contenerla è possibile utilizzare della vasellina o degli oli naturali di modo da mantenere il naso idratato. Nell'uomo spesso l’allergia porta al cosiddetto “naso che cola”. Se questo succede anche nel cane, allora è bene portarlo dal veterinario perché potrebbe indicare una lesione del condotto o la presenza di un corpo estraneo. Nel caso in cui il naso asciutto nel cane capiti con una certa frequenza allora sarebbe bene osservare il suo comportamento, per verificare sintomi quali stanchezza, perdita di vivacità o dell’appetito. In questi casi è bene anche controllare il naso per individuare eventuali macchie o croste. Ricordiamo anche che alcuni cani, e parliamo in questi casi di quelli con i muso schiacciato come il Bulldog o il Carlino, avendo dei problemi respiratori genetici hanno sempre il naso asciutto e secco.Perché il naso del cane è umido? Come abbiamo detto inizialmente, la leggenda vuole che il naso umido sia sintomo di buona salute. Ma a questo punto viene da chiedersi perché il cane ha il naso umido. In realtà, forse non tutti sanno che il tartufo del cane non è umido di natura. E’ proprio l’abitudine del cane di leccarlo di continuo che lo rende umido.  La spiegazione di questo comportamento non è del tutto chiara ma si presume che il cane lo faccia per aumentare la percezione degli odori che gli consentono anche di gestire lo spazio e di spostarsi e per mantenere una temperatura corporea stabile.  Ricordiamo infatti che il cane non presenta un sistema di controllo del calore quindi non può eliminarlo mediante la sudorazione. Mantenere il naso bagnato gli permette appunto di ovviare a questa mancanza. Leggi anche https://www.razzedicani.net/naso-del-cane-tartufo-la-sua-salute/

ALIMENTAZIONE

frutta e verdura nel cane

Alimentazione

Dare frutta e verdura nel cane: quali prodotti scegliere

Redazione -

Possiamo dare frutta e verdura al nostro cane? Sappiamo bene quanto siano fondamentali per l’alimentazione dell’uomo ma questo vale anche per i nostri amici a quattro zampe. Prima di tutto occorre sapere che anche la frutta e verdura per il cane sono essenziali. Sono alimenti dissetanti oltre ad essere ricchi di vitamine e sali minerali. Sono altresì utili per purificare l’organismo e l’intestino. Spesso questi alimenti è possibile trovarli tra gli ingredienti di crocchette e bocconcini. In realtà, soprattutto per ciò che concerne la frutta, non parliamo di veri e propri pezzi ma solo degli elementi che vengono aggiunti al cibo. Questo significa che possiamo dar loro questi alimenti direttamente preparandoli noi stessi. Come per tutte le cose non bisogna esagerare e ci sono dei piccoli accorgimenti che è bene conoscere a partire dal fatto che la percentuale di frutta e verdura giornaliera non dovrebbe superare il 10-15%.  Vediamo ora nel dettaglio cosa possiamo dare ai nostri migliori amici.Verdura per il cane: quale scegliere Vanno benissimo zucchine, cetrioli, fagiolini e carote che purificano l’intestino. Va bene anche la patata purché sia cotta e data al cane con moderazione in quanto molto ricca di carboidrati. Ma veniamo agli alimenti assolutamente da evitare.  Tanto per cominciare spinaci, bietole, cicorie, lattughe che contengono acido ossalico. Queste verdure fissano il calcio a livello intestinale rendendo difficoltoso l’assorbimento e favorendo la comparsa dei calcoli renali. Dannosi per il nostro amico peloso anche aglio, cipolle e cavoli che contengono disolfuro di n-propile che favorisce la distruzione dei globuli rossi e causa l’anemia.  Assolutamente no anche per i funghi che risultano tossici per il fegato. No anche a peperoni, pomodori e melanzane perché risultano essere cibi complessi da digerire.Frutta per il cane: ecco quale dare al nostro quattro zampe La frutta è un alimento dissetante, ricca di sali minerali importanti per il corpo e i tessuti. Data la sua alta percentuale di fibre ha il compito di purificare l’organismo e l’intestino. Per quanto concerne le frutta fresca, alimenti assolutamente da evitare nell’alimentazione del nostro amico c’è l’uva perché contiene una tossina che danneggia i reni, l’avocado che risulta essere tossico sia per il cuore che per i polmoni, le pesche, le pere, le ciliegie e le albicocche perché la buccia contiene una quantità minima di cianuro Inoltre la buccia può bloccarsi nell’intestino e causare blocchi intestinali. Non succede nulla se il nostro cane mangia accidentalmente una ciliegia o un albicocca, l’importante è che non ne mangi tante e che questi alimenti non facciano parte della sua regolare alimentazione. I fichi vanno bene ma devono essere dati al cane con molta moderazione a causa dell’elevata quantità di zuccheri che contengono. Vanno bene anche arance e anguria, purché vengano rimossi i semi, e banane. Anche in questo caso le dosi devono essere moderate. Una frutta che fa bene all’uomo e anche al cane è la mela che aiuta nella pulizia dell’intestino e dei denti. Per quanto attiene alla frutta secca sono assolutamente da evitare le noci, fortemente tossiche per i nostri animali. In conclusione ben vengano frutta e verdura nel cane anche perché il nostro amico a quattro zampe ne gradirà particolarmente il sapore, l’importante è non esagerare e ricordarsi che il nostro cane non può mangiare tutto ciò che mangiamo noi.

ADDESTRAMENTO

Addestramento

Zuffe tra cani: cosa fare per prevenirle

Redazione -

ZUFFE TRA CANI: PERCHÉ I CANI LITIGANO TRA LORO? Le zuffe tra cani non sono così rare, anche se oggi si tende a pensare che i quattrozampe siano tutti naturalmente animati da sentimenti di fraternità reciproca. In realtà non è proprio così e non perché i cani che si azzuffano siano tutti squilibrati, ma perché la loro natura, al contrario, li rende sì animali sociali, ma all’interno del loro branco. Non bisogna dimenticare che il nostro adorato e giocherellone Fido è pur sempre un discendente del lupo e, sebbene la millenaria convivenza con l’uomo lo abbia reso domestico, ha comunque conservato nel proprio DNA (e per fortuna!) alcune caratteristiche comportamentali ereditate dal suo progenitore. È normale dunque che quando un cane incontra per strada o al parco dei propri simili, che spesso per lui sono poco più che degli estranei, non sia sempre animato da sentimenti amichevoli nei loro confronti, perché li vede come dei rivali o dei competitori che invadono uno spazio che magari il cane considera suo; è da queste situazioni che possono nascere delle risse. Ciò avviene tra cani adulti e dello stesso sesso, in particolare tra i maschi che, per motivi territoriali o per contendersi una femmina, hanno una probabilità di azzuffarsi tre volte superiore rispetto ai cani del sesso opposto. È vero che socializzare il cane da cucciolo è importante, ma per quanto abituato a giocare con i propri simili, non vuol dire che, una volta divenuto adulto, non possa manifestare segni di aggressività intraspecifica; e non necessariamente ciò significa che sia un cane “cattivo”. Per quanto possa non piacerci, che cani adulti dello stesso sesso si azzuffino rientra nella normalità! Fa parte del loro essere animali che vivono in società gerarchiche, in cui devono necessariamente esistere dei soggetti dominanti e dei gregari e dove ciascun membro deve avere e rispettare il proprio ruolo. Le zuffe tra cani non avvengono esclusivamente tra animali che non si conoscono, ma possono verificarsi anche tra quelli che magari si incontrano tutti i giorni: spesso siamo portati a pensare che i cani che si vedono sempre al parco finiscano per costituire una vero e proprio branco. Non è così: anche tra loro, come tra noi umani, ci sono simpatie e antipatie e può bastare uno sguardo “storto” o un segnale che noi neppure cogliamo perché anche cani che si conoscono da tempo si azzuffino. A volte infatti sono “soltanto” gli odori la causa scatenante di una rissa: il nostro olfatto è infinitamente meno sviluppato di quello canino, quindi ignoriamo completamente i segnali olfattivi, dietro ai quali invece per i nostri cani si nasconde un mondo!COME COMPORTARSI SE DUE CANI SI AZZUFFANNO Per prima cosa dobbiamo cercare in ogni modo di evitare che si arrivi alla zuffa: prima di “attaccare briga” infatti il nostro cane, così come il suo “avversario”, darà dei segni di nervosismo che dobbiamo imparare a cogliere perché, se prima che la rissa incominci, possiamo ancora avere influenza sul nostro cane e far sì che ci obbedisca, una volta che la “lite” è incominciata non c’è più nessuna speranza che ci dia ascolto. Bisogna essere consapevoli del fatto che spesso il guinzaglio e il modo in cui lo teniamo può essere una causa scatenante di zuffe tra cani: l’animale si sente “trattenuto”, impossibilitato a scappare in caso di necessità, e questo può indurlo a dimostrarsi rissoso quando incontra i propri simili, perché pensa che non gli rimanga altro da fare che attaccare per primo. Non è inusuale infatti vedere quattrozampe che al guinzaglio si comportano come se volessero “sbranare” tutti gli altri cani che incontrano e che, invece, una volta lasciati liberi, sono molto meno aggressivi e tendono ad evitare il conflitto. Inoltre il cane sente il nostro stato d’animo, quindi se quando vediamo venire verso di noi un altro quattrozampe tendiamo il guinzaglio e, magari senza accorgercene, entriamo in uno stato di apprensione (modificando il ritmo del respiro o irrigidendoci), spingiamo ancora di più il nostro cane a diventare aggressivo nei confronti del suo simile. Per evitare che i cani si azzuffano a volte basta un po’ di attenzione e qualche accorgimento in più: ad esempio può essere sufficiente deviare momentaneamente dal proprio percorso, allontanarsi un attimo o magari mettersi tra due auto parcheggiate quando vediamo avvicinarsi quell’esemplare canino che sappiamo essere proprio “intollerabile” alla vista del nostro quattrozampe. Ciò vale sia per i cani di grandi dimensioni che per quelli piccoli: questi ultimi talvolta assumono un atteggiamento provocatorio nei confronti dei “cagnoni”, non curanti della differenza di dimensioni, magari perché spinti dall’atteggiamento inconsapevole dei padroni a sentirsi dei leader, con il problema però che in caso di zuffa sono quelli che inevitabilmente rischiano di farsi davvero male. Comunque, se due cani arrivano ad azzuffarsi, di solito è bene che i proprietari non intervengano sia perché rischiano seriamente di uscirne con una bella morsicata sia perché la maggior parte delle volte i cani, da buoni discendenti del lupo, ritualizzano molto; quindi fanno una gran sceneggiata, con ringhi spaventosi, pelo alzato e canini “spianati”, ma alla fine della contesa ne escono con qualche ciuffo di pelo in meno o al massimo con qualche buchetto in un orecchio. Soprattutto quando si affrontano cani che più o meno si equivalgono per corporatura, lasciamo che se la sbrighino tra loro: otto volte su dieci sarà una dimostrazione di forza, senza gravi conseguenze.

COMPORTAMENTO

sgridare il cane

Comportamento

Come sgridare il cane quando fa qualcosa di indesiderato

Redazione -

SGRIDARE IL CANE : E' UNA COSA CHE VA FATTA? Quante volte il nostro cane ha combinato una marachella e noi lo abbiamo sgridato, cercando di fargli capire che aveva “sbagliato” e non doveva più ripetere quel comportamento? Probabilmente molte volte, ma spesso ci siamo resi conto che non riuscivamo ad ottenere il risultato sperato e che il nostro messaggio sembrava entrargli da un orecchio per poi uscire dall’altro… Questo accade quando non riusciamo a comunicare in modo efficace col cane perché ci rivolgiamo a lui con parole e gesti come se avessimo davanti un nostro simile; ma non è così! I cani usano tra loro dei metodi comunicativi molto diversi dai nostri, perciò molte volte, per quanto si sforzino di capirci, proprio non ci riescono, non perché non siano intelligenti, ma perché siamo noi a “sbagliare linguaggio”. Uno degli errori più diffusi quando vogliamo sgridare il cane è quello di usare il giornale arrotolato per dare qualche pacca sul “sedere”: una comune leggenda metropolitana sui metodi di addestramento canino infatti ne suggerisce l’uso, perché non farebbe alcun male al quattro zampe, ma allo stesso tempo lo farebbe desistere dal comportamento sbagliato perché il rumore lo spaventerebbe. Ecco appunto la parola chiave: “spaventare”… È proprio quello che non va fatto quando si educa un cane, soprattutto se è cucciolo. Il cane infatti deve imparare a non compiere determinate azioni sgradite (rosicchiare ciabatte, mobili o saltare addosso) solo per compiacere il suo padrone, non perché ha paura di lui. In natura il capobranco non compie mai “azioni di forza”, ma tutti lo rispettano e gli “obbediscono” perché riconoscono in lui una guida per la sua saggezza, la sua equità e la sua calma. Agli occhi del nostro cane noi dobbiamo essere proprio questo: deve fare o non fare ciò che gli chiediamo spontaneamente perché vede in noi un leader naturale, non perché teme la nostra punizione! E allora come bisogna sgridare il cane? Non va proprio sgridato, almeno per come lo intendiamo noi, ma al contrario, va applicato il metodo del rinforzo positivo, premiando i comportamenti voluti. Quando il cucciolo combina un guaio anzitutto dobbiamo fargli capire in cosa ha “sbagliato”, mentre molte volte finiamo per urlare, gesticolare o dargli una “sculacciata”: in questo modo però il cane capisce solo che siamo arrabbiati, ma non collega questo nostro comportamento al gesto compiuto.COME EVITARE DI SGRIDARE IL CANE Se il cane fa qualcosa che noi non vogliamo, invece di sgridarlo, per prima cosa dobbiamo mantenere un atteggiamento pacato, dicendogli un “no” deciso nel momento stesso in cui lo cogliamo sul fatto, ma senza gridare o alterarci. Il capobranco, se proprio deve redarguire un suo subalterno, lo fa con una ringhio o con uno sguardo eloquente, ma senza mai dimostrare la sua forza fisica; anche noi non dobbiamo perdere la calma e dimostrarci equilibrati – è questa la prerogativa del soggetto dominante! In secondo luogo dobbiamo far capire al cane qual è il comportamento che a noi è sgradito, ad esempio togliendogli la ciabatta che sta cercando di rosicchiare, mentre gli diciamo “no”, in modo che intenda per associazione che è proprio quello che non vogliamo che faccia. Non perdiamo tempo in veri e propri discorsi rivolti al cane sul perché non deve fare una determinata azione, tanto non capirebbe e non faremmo altro che confonderlo! Soprattutto, ogni volta che il cucciolo cessa il comportamento indesiderato (ad esempio lascia andare la ciabatta di cui sopra) premiamolo immediatamente con un bocconcino goloso e sperticate lodi e carezze: così capirà che tutte le volte che farà quello che gli chiediamo ne otterrà una gradita ricompensa. E poi, non da ultimo, siamo pazienti! È normale che il cane sbagli: non dimentichiamo che un cucciolo fino ai quattro mesi ha una limitata capacità di autocontrollo, quindi diamogli il tempo di imparare e capire cosa vogliamo da lui, senza pretendete troppo in poco tempo.