Skip to main content

Video: cane salva il suo proprietario da una rapina a mano armata

News Redazione -

Un cane randagio adottato da una stazione di servizio protegge il suo nuovo proprietario da una rapina a mano armata. I proprietari di una stazione di rifornimento hanno salvato un cane randagio e la loro gentilezza è stata premiata. Ha cacciato alcuni ladri che hanno aggredito uno degli operai alla stazione di servizio. E il video ha fatto il giro del web.Ma partiamo dalla sua storia. Due anni fa, un cane randagio spaventato e malnutrito ha iniziato a frequentare una stazione di servizio a Tamaulipas (Messico). Quando lo staff si rese conto che era sempre lo stesso animale, decisero di guadagnarsi la sua fiducia e stare con lui. Quello che non sapevano è che qualche tempo dopo sarebbe diventato un eroe.Il cucciolo mostrava segni di maltrattamento e i proprietari della stazione di servizio hanno avuto difficoltà affinché lui non mostrasse paura e iniziasse a fidarsi di loro: "Gli abbiamo dato da mangiare, fatto il bagno e lo abbiamo vaccinato”, ha detto il proprietario della stazione di servizio, Gerardo Aguilar. "Ora vive qui e ci prendiamo cura di lui tra tutti i lavoratori".Randy (è così che i proprietari hanno chiamato il cane) avrebbe presto restituito il favore ai suoi soccorritori. Una notte, due ladri armati hanno aggredito il titolare della stazione di servizio e lo hanno intimato di aprire l'ufficio dove teneva i soldi, colpendolo e gettandolo a terra.Fu in quel momento che Randy, che stava dormendo nel magazzino, fu svegliato dai colpi e iniziò a fronteggiare i ladri. Il salvataggio stato catturato dalle telecamere di sorveglianza: "Siamo rimasti sorpresi nel vedere come ha reagito, siamo orgogliosi di lui", ha detto Aguilar. "Se non fosse per Randy, chissà come sarebbero andate le cose, ci mostra quanto sia grato e felice con noi".Oltre ad essere diventato un eroe e a rendere felici i proprietari della stazione di servizio, Randy si occupa anche dei clienti abituali. Uno di loro, Nuria Arellano, ha dichiarato che sceglie quella stazione di servizio perché Randy lo mette di buonumore: "Lo chiamo sempre e lui entra nella porta del mio furgone e mi dà baci, sarebbe meraviglioso se la cultura cambiasse e ci fossero più cani randagi salvati in altre stazioni di servizio e in altri negozi", ha detto.Ecco il video con Randy protagonista:

La forza dell'amicizia di un cane che si è preso cura di un vitellino

News Redazione -

Lincoln è un cane di razza Australian Shepherd, e Calvin era un vitellino quando si sono conosciuti al rifugio «Black Goat Farm and Sanctuary», in Ontario. Si tratta di un’organizzazione formata da volontari che dedicano le loro vite a salvare gli animali da destini atroci.Il cane viveva in questo rifugio prima che arrivasse Calvin, il quale è stato salvato da un allevamento intensivo, dove era destinato al macello, ed è entrato nella struttura alcuni mesi dopo Lincoln. I volontari ci raccontano che tra di loro è nato fin da subito un legame fortissimo, un rapporto molto bello che solo due “animali” sanno creare.Esattamente come accade con gli umani, tra gli animali si possono creare dei legami indissolubili. Ma nessuno conosce la forza di una vera amicizia più di un cane: perché loro sono fedeli e leali e soprattutto non tradiscono mai.Il cane per indole o per istinto si è sempre comportato in un modo molto protettivo nei confronti di Calvin: «Lincoln lo teneva d’occhio mentre lui esplorava la sua nuova casa - racconta Megan Mostacci, co- fondatrice dell’associazione - e gli faceva compagnia durante i pisolini. Aveva quasi preso il ruolo di sua madre».Un anno dopo il loro rapporto non è cambiato e possiamo dire che se fossero stati separati l’uno dall’altra per qualsiasi motivo, entrambi avrebbero pianto forte fino a quando non si fossero riuniti.Anche se adesso Calvin è diventato un bellissimo toro, Lincoln si comporta ancora come un fratello maggiore nei suoi confronti. «Il cane è convinto di doversene ancora prendere cura - raccontano i volontari del rifugio - prende le sue responsabilità molto seriamente, e l’amicizia che è nata tra i due è davvero unica».Se sei originario di uno di questi paesi: España, Argentina, México, Venezuela, Uruguay, Chile, Perù, Colombia, Bolivia o Centro Amèrica. Potresti leggere articoli in spagnolo come: Dogo de Burdeos o il Mastín Español u otros molosos come Perro de montaña de los pirineos o el Mastín napolitano.O potrebbero interessarti magari:Perros Perro Perros pequeños Razas de perros Los perros más inteligentes del mundoOppure:Los perros más grandes del mundo Las razas ideales para vivir en apartamento Los mejores perros guardianes Enfermedades comunes y peligrosas en los perros Los perros más bellos del mundo Los perros más caros del mundo ¿Cuánto tiempo vive un perro? Nombres para perros los perros más temidos del mundo Los perros huelen los tumores

La storia di peppino, il cane mutilato da un petardo nel naso

News Redazione -

E' salvo per miracolo, trovato in condizioni terribili dai volontari dell'APAC, e ora dovrà essere operato: stiamo parlando di Peppino, un cagnolino dal pelo grigio-nero che è stato soccorso sanguinante per i boschi vicino a Campobasso.Come ha fatto a farsi male? Purtroppo da una prima ricostruzione pare che non sia stato un incidente: al quattro zampe sarebbe stato piazzato un petardo dentro il naso, poi fatto scoppiare senza pietà. Per ora i delinquenti che avrebbero compiuto questo gesto orribile sono ancora ignoti. Peppino, il cane multilato da un petardo A trovarlo mentre girovagava per i boschi molisani è stata Maria Luisa Ricciardi, volontaria dell'APAC (Associazione Protezione Animali Campobasso). Ecco le sue parole: "Ha avuto un trauma molto grave, la causa più plausibile è un petardo messo nel naso, n quanto i lembi di pelle erano tutti bruciati e si spiegherebbe anche il tipo di frammenti che rimanevano nella parte esposta».Il veterinario dell'associazione ha fin da subito dichiarato la gravità della condizioni di Peppino, ma c'è ottimismo dal momento che un'operazione chirurgica risulta «fattibile per chiudere in parte la ferita e dargli una vita dignitosa».Come si può vedere nel video di seguito postato sul profilo Facebook dell'APAC, ora Peppino mangia già nonostante le gravissime ferite:Vuoi aiutare Peppino? E' partita la raccolta fondi! Ieri sulla pagina Facebook dell'Associazione è stato pubblicato questo post: «Carissimi tutti, in tanti vi state mobilitando per Peppino e noi e lui vi siamo estremamente grati. Abbiamo però bisogno di darvi alcune delucidazioni. La raccolta fondi che abbiamo iniziato sta prendendo dimensioni consistenti. Non abbiamo ancora pubblicato un preventivo perché attualmente non è possibile farlo. Si tratta di un’operazione delicata e complessa quella che il nostro veterinario si accinge ad effettuare. Vi assicuriamo che è un professionista esperto e cauto, che si è documentato molto, si è consultato con specialisti e ha già operato cani o gatti e altri animali con problemi se non uguali simili, perché purtroppo come Peppe non ce ne sono molti se non nessuno».«Vi ringraziamo quindi per starci dando tanti ottimi consigli e riferimenti di veterinari specializzati- continuano i volontari-. Ci stiamo attivando per contattarli tutti ed avere più informazioni possibili (...).L’operazione è fissata per il 3 gennaio. In quel momento potremo fornirvi correttamente tutti i numeri e ovviamente diremo se con i soldi che stanno arrivano riusciremo a coprire tutto (...). Per la massima trasparenza ed onestà è solo l’Apac, la pagina ed i numeri tra le informazioni della pagina a cui bisogna chiedere informazioni sullo stato di salute di Peppe e su come poterlo aiutare (...)».«Inoltre, ringraziamo tantissimo tutti coloro che vogliono andare a trovare Peppe.. state diventando tantissimi, e siamo contentissimi di questa vicinanza, ma capirete che in un ambulatorio veterinario tutta questa attenzione potrebbe creare alcuni problemi nello svolgimento del lavoro quotidiano. Saremo felici di aggiornarvi noi su ogni progresso di Peppe con video, foto, dirette ed ogni comunicazione a lui relativa».Ecco il link della pagina Facebook dell’Apac dove trovare tutte le informazioni per contribuire alla raccolta fondi. Anche su micachorro.net si è parlato del argomento.Potrebbe interessarti magari leggere un articolo in spagnolo come ad esempio:Perros Perro Perros pequeños Razas de perros Los perros más inteligentes del mundoOppure:Los perros más grandes del mundo Las razas ideales para vivir en apartamento Los mejores perros guardianes Enfermedades comunes y peligrosas en los perros Los perros más bellos del mundo Los perros más caros del mundo ¿Cuánto tiempo vive un perro? Nombres para perros los perros más temidos del mundo Los perros huelen los tumores

Jovanotti dal cuore d'oro: donazione record per i cani del canile di cortona

News Redazione -

Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ha donato 23 quintali di cibo alle volontarie del canile di Cortona. Un gesto bellissimo da parte del cantautore, che ancora una volta dimostra di essere un cuor d'oro anche quando si tratta dei nostri quattro zampe preferiti.Per questo Natale il Jova nazionale ha recapitato dunque al canile una quantità record di mangime (sia crocchette che cibo umido in scatola). Le volontarie non potevano credere a tanto ben di Dio, anche se appunto Jovanotti aveva già donato in passato. Jovanotti: un cuor d'oro per i quattro zampe Lorenzo infatti, insieme alla moglie Francesca Valiani, ospita nella sua casa al Poggio di Cortona molti cani e gatti abbandonati. Alcuni di essi sono stati adottati proprio prelevandoli dalla struttura di Cortona. E oltre a questo l'artista ha anche offerto la propria immagine al canile di Vasto per un calendario con cui raccogliere fondi per la struttura. Anche da quest'altro canile la famiglia Cherubini ha preso due cani: Mou e Orma (quest'ultima è una cagnolina paraplegica che ha bisogno di cure speciali).Stefania Bistarelli, responsabile del canile di Ossaia, ha parlato così ai microfoni del quotidiano La Nazione: “La generosità di Lorenzo e della sua famiglia ci riempie ogni anno di gioia e ci aiuta in maniera concreta nelle necessità quotidiane dei nostri amici a 4 zampe. Qui i bisogni sono sempre di casa e oltre al cantante cortonese ci teniamo a ringraziare anche le tantissime persone che ogni anno raccolgono i nostri inviti a contribuire partecipando alle collette alimentari, alle cene e agli aperitivi solidali e anche con donazioni dirette, anche durante il mercatino solidale che stiamo portando avanti nel centro della città in occasione del Natale”.In questi giorni al Canile di Ossaia sono nati anche 7 cuccioli che tra poche settimane saranno pronti ad essere adottati. “Siamo piuttosto soddisfatte delle adozioni che si sono concretizzate nel 2018. La sensibilità dei cittadini cresce e tante famiglie scelgono di venire a conoscere i nostri amici a quattro zampe”.

whisper corgi

Addio a whisper, l'ultimo corgi della regina elisabetta

News Redazione -

Addio all'ultimo corgi della regina a Buckingham Palace. Il cane, che aveva 12 anni, era stato un dono che Elisabetta II aveva accettato molto volentieri nel 2016 dopo la morte del padrone, Bill Fenwick, ex guardacaccia di Sandringham.Whisper, in effetti, era molto amato ed era l’unico ammesso in tutte le stanze della regina: la seguiva ovunque si spostasse e saltava anche sul suo letto. Il suo caro amico si sarebbe ammalato quest’estate durante la vacanza a Balmoral di un tumore, e poi sarebbe morto al castello di Windsor.La dinastia reale dei corgi era iniziata con Dookie, il primo cane entrato a Buckingham Palace nel 1933 quando Elisabetta era ancora una bambina, ma apparteneva al padre Giorgio VI. Poi all’età di 18 anni a Elisabetta II futura sovrana fu donata anche Susan. Sugar e Honey, suoi primi cuccioli, hanno segnato l’inizio di una nuova dinastia reale.Da allora si sono succedute 14 generazioni di corgi (de todas las razas de perros): una trentina in settant'anni. Uno degli ultimi amici a quattro zampe della sovrana è stato Willow, che aveva recitato in un filmato del regista Danny Boyle. Nel 2019, intanto, uscirà un film d’animazione “The Queen’s Corgi”. Un tributo alla più grande passione di Elisabetta II: i suoi amati corgi, cani da pastore del Galles, di piccola taglia, che accompagnano la famiglia reale britannica dagli anni Trenta.Elisabetta II è profondamente triste: quanta compagnia e quanta allegria è in grado donare un amico a quattro zampe, e il vuoto che lasciano quando se ne vanno è incolmabile.Potrebbe interessarti magari leggere un articolo in spagnolo come ad esempio:Perros Perro Perros pequeños Los perros más inteligentes del mundoOppure:Los perros más grandes del mundo Las razas ideales para vivir en apartamento Los mejores perros guardianes Enfermedades comunes y peligrosas en los perros Los perros más bellos del mundo Los perros más caros del mundo ¿Cuánto tiempo vive un perro? Nombres para perros los perros más temidos del mundo Los perros huelen los tumores

cani antidroga nelle scuole

Cani antidroga nelle scuole, partono i blitz dei carabinieri

News Redazione -

Con l'aiuto di Mia, un pastore tedesco, i carabinieri, unitamente a personale del Nucleo Cinofili di Chieti, hanno svolto controlli all'ingresso di un liceo.Il dilagante uso di droghe tra i giovani sta distruggendo le nuove generazioni. La droga altera la personalità, può potare alla violenza e vanifica qualsiasi tipo d'istruzione. I carabinieri, unitamente a personale dei Nuclei Cinofili, con l'impiego di cani altamente addestrati conducono una serie di controlli all'interno dei plessi scolastici, controllando diversi ragazzi.Con l'aiuto di Mia, un cane da pastore tedesco, hanno svolto controlli all'ingresso di un liceo. Successivamente, durante le lezioni, le forze dell'ordine e il cane antidroga hanno fatto un controllo in un istituto professionale, dove due ragazzi, studenti, di 17 e 18 anni, sono risultati positivi al controllo.Il primo ha consegnato ai carabinieri spontaneamente 3 grammi di marijuana, nascosta nei pantaloni, mentre il secondo ha provato a disfarsi di un grammo di hashish, che custodiva all’interno di un pacchetto di sigarette e che ha gettato dalla finestra. I carabinieri, avendo notato il gesto, hanno recuperato lo stupefacente. Il giovane ha poi ammesso di farne uso.Entrambi gli studenti verranno segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti ed assegnati ad un programma educativo. E non è finita qui: anche a Venezia è successa una cosa simile. Sono stati infatti segnalati due studenti in possesso di sostanze stupefacenti, ma anche una professoressa ne è risultata in possesso.La scuola è la piazza principale dello spaccio, avverte Gabriele Toccafondi, sottosegretario all’Istruzione, e lancia un appello: «Questa è una vera e propria emergenza, non si tratta più ormai solo di casi sporadici, ma della normalità. Siamo impreparati, serve l’aiuto di tutti, deve essere una vera e propria alleanza tra famiglia, scuola e Stato».

cani pericolosi

Regno unito come l'italia: basta divieti a certe razze canine

News Redazione -

La nuova filosofia sembra essere quella divulgata dagli appassionati cinofili di tutto il mondo: punire il fatto e non la razza.Punire il comportamento irresponsabile o illecito, non la razza, e soprattutto prevenire, perché la prevenzione richiede una maggiore cultura cinofila, per i padroni una migliore conoscenza del cane, delle sue esigenze, del suo comportamento e dei suoi limiti. E’ necessaria una maggiore responsabilità dei proprietari, di qualunque cane e di qualunque razza. Il dietrofront del Regno Unito sui divieti a certe razze Dopo quasi trent’anni il Regno Unito fa dietrofront: la Commissione ambiente di Westminster, con un dettagliato rapporto parlamentare, punta a rivedere il Dog Dangerous Act del 1991. E' la prima legge emanata per il controllo dei cani pericolosi, diventata effettiva in tutta la Gran Bretagna.Questa legge vieta il possesso di razze di cani pericolose, incoraggia la loro distruzione o l’esportazione esistenti e mette sotto stretto controllo i proprietari che non rinunciano al loro cane. Lo scopo della legge era quello di eliminare in pochi anni queste razze dal territorio nazionale.Come indicato nell’Atto tra le razze di cani vietate ci sono: Pitbull, Tosa Giapponese, Fila Brasileiro, Dogo Argentino e gli incroci di Pit Bull.La normativa tedesca ha avuto un effetto imprevisto: per reazione al tentativo di imporre questo suo approccio alla comunità europea, alcune nazioni hanno iniziato a porre in discussione la validità delle leggi tedesche che bandiscono alcune razze.In Svizzera, in seguito a un lungo dibattito che ha coinvolto politici e esperti cinofili, si è deciso di non vietare una o più razze. In Olanda le norme sul divieto di alcune razze (tra cui il Rottweiler) sono state emendate. Anche qui in Italia l’articolo che prevedeva il divieto di vendita e allevamento di alcune razze è stato emendato.Il modello di prevenzione italiano, grazie all’intervento dei medici veterinari italiani, in particolare degli specialisti in medicina veterinaria comportamentale, non si basa sul divieto di razze, bensì sull’educazione dei proprietari. Ma anche il modello italiano va rivisto, come sottolinea L'Anmvi (Associazione nazionale medici e veterinari italiani) in una nota, ritenendo inefficace l’offerta formativa volontaria da parte dei comuni italiani e inattuabili le misure di intervento ad episodio già avvenuto.Alcuni strumenti di controllo esistono da tempo, dovrebbero essere semplicemente applicati: l’anagrafe canina, l’obbligo di tatuaggio e denuncia del cane, l’obbligo di museruola per i cani lasciati liberi in aree urbane, l’obbligo di guinzaglio in aree urbane.Secondo l'Anmvi a questo si dovrebbe aggiungere la possibilità di frequentare dei corsi di educazione con il cucciolo, a costi accessibili, la disponibilità dei comuni alle aree verdi in città e la possibilità di ottenere aiuto e consulenza nella gestione del cane.Lo sapevate? siamo presenti anche in spagnolo, ci sono delle razze che potrebbero interesarti se parli la lingua o eres de España, Argentina, México, Venezuela, Uruguay, Chile, Perù, Colombia, Bolivia o Centro Amèrica como el Cavalier King Charles Spaniel, Grifón belga, Cotón de Tuléar, Bichón Habanero, u otros perros de compañía como el Bichón Maltés, Jack Russell Terrier, Pequeño perro león, Bichón boloñés o el Caniche.

vestiti per cani

Da milano un guardaroba alla moda per fido e tutta la famiglia

News Redazione -

Se è vero che i cani somigliano ai padroni, una collezione di moda coordinata a tutta la famiglia non poteva mancare Ci ha pensato Giovanna Temellini a lanciare una collezione per tutta la famiglia abbinata a quello di fido. Completa così l'origine del progetto fatto di accessori iniziato nel 2017: borse e cinture per lei e guinzagli e collari per lui, con colori e materiali rigorosamente en pendant.La nuova collezione Temellini Dog è una linea di abbigliamento total look, dedicata a tutta la famiglia e ai loro cani. Trench, impermeabili, mantelle e spolverini, ma anche bluse, gonne, pantaloni e abiti.Proposte versatili, dai tagli sartoriali impeccabili, tutto realizzato con materiali di pregio, in una raffinata palette sui toni naturali del rosa cipria, verde menta, beige o azzurro polvere per lei e una collezione maschile nella versione Dog-à-Porter con una collezione in eco-cashmere di maglieria a righe rosso e giallo da abbinare al collare coordinato, e con modelli più casual, come le felpe nelle stesse nuance di grigio.L’ispirazione nasce dall’amore per gli animali e dallo sguardo aperto sul mondo. Giovanna Temellini, creatrice di abiti dal gusto raffinato, ha pensato ad una collezione per cani di tutte le tipologie, includendo un’offerta su misura per quelli affetti da disabilità o altri problemi.Una sensibilità che si evidenzia nello spazio aperto da Giovanna in Brera (via dell’Orso 5), nel cuore di Milano: la prima boutique per la donna e il suo cane, dove i modelli sono realizzati su misura sul “canichino”, lo speciale manichino appositamente creato per Fido.

cani antidroga

Due cani labrador e pastore tedesco permettono di sequestrare 7 kg di droga

News Redazione -

Si chiamano Bacon e Pakros questi due cani che hanno sequestrato un ingente quantitativo di droga. Due storie diverse: il primo è un labrador in forza alla GDF di Ventimiglia, mentre il secondo è un pastore tedesco che lavora insieme alle Fiamme Gialle.Ecco le storie di questi quattro zampe infallibili! Ecco come questi due cani hanno permesso il sequestro della droga L'infallibile fiuto di Bacon ha consentito in primis di rinvenire e sequestrare 109 ovuli di eroina che un nigeriano di 40 anni aveva nascosto in due calzini che si trovavano nel suo zaino. Erano 1,1 i kg di droga presenti, ora lo spacciatore è stato arrestato.Ma non è la prima impresa di Bacon: in passato aveva fiutato la macchina di un romeno che trasportava decine di migliaia di euro non dichiarati. I finanzieri, che erano sulle tracce dell'individuo, hanno fermato il veicolo e lo hanno ispezionato insieme al labrador. Ed è grazie a quest'ultimo che sono state trovate le banconote.Pakros è invece uno stupendo pastore tedesco che lavora insieme alle Fiamme Gialle, e ha individuato su un bus diretto a Monaco di Baviera un trolley con ben 6 kg di marijuana. Il proprietario non è stato individuato. Anche lui in passato aveva già risolto alcuni casi, come quello che aveva portato all'arresto di due nigeriani, che avevano nel loro corpo 117 ovuli di cocaina.Ancora una volta i nostri quattro zampe preferiti si rivelano anche utilissimi.

area cani napoli

Tremila metri quadri per cani e padroni: ecco l'iniziativa del comune di napoli

News Redazione -

Tremila metri quadri destinati a cittadini e cani, all'interno del vasto parco della Mostra d'Oltremare. E' questa l'iniziativa dell'ente fieristico napoletano, che poche ore fa ha pubblicato il bando per l'affidamento in locazione dell'area (che sarà completamente ristrutturata) per la "sgambatura libera e attività cinofile".Il termine per il bando è il 10 dicembre, ed è indirizzato ad associazioni e operatori del settore cinofilo, che avranno a disposizione un contratto di sei anni. Donatella Chiodo, presidente di Mostra d'Oltremare, ha dichiarato: "Il nostro parco è molto frequentato anche dai nostri amici cani. Per questo ci siamo impegnati per dedicare loro uno spazio per poter giocare liberamente e in sicurezza. Speriamo che ci sia una ampia partecipazione in modo da poter assegnare l’area al miglior progetto". Area cani di tremila metri quadri a Napoli: il progetto L'area sarà ristrutturata e divisa in due parti: alla libera sgambatura dei cani verranno dedicati 1750mq, invece per le attività cinofile organizzate da associazioni o società autorizzate 1350mq.“Il nostro parco - spiega Donatella Chiodo - è molto frequentato anche dai nostri amici a quattro zampe. Per questo ci stiamo impegnando per dedicare loro uno spazio per poter giocare in sicurezza e liberamente e speriamo che ci sia una ampia partecipazione in modo da poter assegnare l’area al miglior progetto presentato”.Il vincitore del bando dovrà allestire a proprie spese sia l’area sgambatura (con i costi che saranno scalati dai canoni di locazione) e sia il campo di educazione cinofila, entrambe recintate, presentando un progetto che sarà esaminato dagli uffici di Mostra d'Oltremare e dall’Asl. “Sono molto soddisfatto – afferma Giuseppe Oliviero, il consigliere delegato di Mostra– perché per questa manifestazione d’interesse abbiamo scelto di attivare un percorso di analisi approfondito che ci ha permesso di verificare innanzitutto quali fossero le aree maggiormente utilizzate per far passeggiare i cani".L’importo annuale per l’affidamento è di 12.000 euro e l'affidatario si occuperà anche della pulizia, della manutenzione ordinaria e straordinaria e del controllo di accesso.Mostra d'Oltremare è un patrimonio dove cittadini e turisti possono fruire di una straordinaria area monumentale del ‘900, sicura e innovativa nel formato per vivere il tempo libero, lo sport e la cultura. Il Parco è caratterizzato anche da un prezioso spazio arboreo, con alberi d’alto fusto e specie mediterranee e tropicali.Luigi de Magistris sindaco di Napoli esprime soddisfazione: “Il Parco di Mostra d’Oltremare – afferma – è dei napoletani e quindi anche dei loro animali domestici. Apprezzo l’iniziativa di aprire una grande area dedicata proprio ai cani, con uno spazio per correre liberi e svolgere attività cinofile".

maltrattamenti animali

In aumento i casi di maltrattamento degli animali: ecco i dati

News Redazione -

Molte sono le storie di ignoranza e sadismo accompagnate da un profondo disagio sociale dei padroni che si ripercuotono sul destino dei loro animali da compagnia. Il Nucleo Tutela Animali della polizia locale di Milano, coordinato dal Commissario Liliana Mauri, da inizio 2015 ha risolto più di 180 casi di violenze e maltrattamenti su animali.L’Unità, formata da agenti specializzati, è nata nel 2014 e si occupa prevalentemente di emergenze, indagini ed interventi su situazioni che hanno come vittima un animale, sulle segnalazioni dei cittadini per animali abbandonati, feriti, maltrattati, ed opera con l’aiuto di veterinari della ATS e delle associazioni animaliste. Maltrattamenti sugli animali: un po' di numeri La maggior parte degli interventi hanno riguardato animali randagi, denunce di maltrattamento e chiamate per animali feriti, ed altri chiusi in appartamento per giorni. Diversi sono stati i casi quest’estate di maltrattamenti: il labrador Paco lasciato legato a un palo per 40 giorni, oppure un altro labrador rimasto 3 giorni sul balcone sotto il sole, entrambi accolti poi al Parco Canile del Comune di Milano, ma anche molti sono gli abbandoni di gatti e perfino c'è stato il caso di un gallo.Per dare delle risposte concrete e mirate ai tanti cittadini che chiedono protezione e rispetto per il mondo animale, il Comune di Milano e l’Ordine degli Avvocati hanno organizzato l'evento MilAnimal: “una città con la coda”, che si conclude oggi.Lo scorso anno gli interventi sono stati 384, e hanno coinvolto cani (269), gatti (43) e volatili, ma anche pesce, anfibi e rettili. Si tratta di maltrattamenti, abbandoni e addirittura uccisioni. Ecco le parole amare di Mauri: "Il trend di episodi è in aumento. Perché sono di più gli animali in città ed è in crescita il disagio sociale". Nei primi mesi del 2018 i casi di maltrattamenti sono stati 67, mentre 23 quelli di cani abbandonati.

cani in pediatria

Cani in pediatria per aiutare i bambini: succede al sant'anna di como

News Redazione -

I cani in pediatria sono un'iniziativa dell'ospedale Sant'Anna di Como: così si aiutano i bambini malati. Nel giugno scorso una malattia rara stava portando via Arianna, una bambina di 9 anni, ed il suo ultimo desiderio è stato quello di avere a suo fianco un cane, e così è arrivata Janet, una cagnolina color miele, paziente ma sopratutto molto dolce.Il progetto di terapia con animali è interrotto dal 2016, ma ieri un gruppo di benefattori e personale del reparto pediatrico del Sant'Anna di San Fermo della Battaglia (Como) sono andati a prendere la dolce Janet, scodinzolante nel corridoio di pediatria è stata accarezzata dai pazienti portando allegria e felicità tra i piccoli. La terapia con animali è normata da un decreto ministeriale del 2003.La pet therapy porta dei benefici scientifici ai bambini ricoverati: «I cani non rifiutano, non giudicano, si donano completamente -ha spiegato Alfredo Caminiti, direttore del Dipartimento Materno Infantile- stimolano il sorriso dei piccoli attraverso il gioco, aiutano i bambini a socializzare anche tra loro. Le ansie, le tensioni diminuiscono, la creatività e l’autostima aumentano».Una barriera è presentata dall'aspetto organizzativo di un sistema sanitario e immunologico, gli interventi con animali necessitano di un sostegno economico e richiedono la preparazione e selezione di un accompagnatore, ma lo sforzo vale la pena per i benefici riscontrati sui pazienti.Chi rende sostenibile il Progetto Arianna sono: gli Amici di Como ed il Lions Club Plinio Il Giovane. Le volontarie di Abio Como, appena onorate dell’Abbondino d’oro, collaboreranno nell’organizzazione, e Bennet Spa ha donato dei cagnolini pupazzi da regalare ai bambini. Il Club Amici del Randagio mette a disposizione la sua esperienza, perché gli animali saranno selezionati per indole e temperamento tra gli ex ospiti del canile, lo stesso canile dal quale proviene la meticcia Janet che dal mese di novembre sarà in reparto.Lo sapevate? siamo presenti anche con una pagina in spagnolo, ci sono delle malatie canine che potrebbero interesarti se parli la lingua o eres de España, México, Argentina, Venezuela, Uruguay, Chile, Perù, Colombia o Centro Amèrica como la Conjuntivitis en el perro, Leishmaniasis, Hernia de disco en el perro, Garrapatas en el perro, Dermatitis en el perro, Desparasitación en los perros, Diarrea en el perro, u otras enfermedades como el Parvovirus en el perro, El perro no hace caca, Moquillo en el perro, Leptospirosis en el perro o la Pioderma en el perro

traffico di cani

Cani venduti in centro a milano e torino, c'è l'ombra del racket

News Redazione -

La vendita di un husky nel centro di Torino ha dato il là ad una serie di eventi sospetti: l'Aidaa ha già sporto le prime denunce. Sull'asse Milano-Torino potrebbe essersi sviluppato un vero e proprio traffico di cani. La notizia non è ancora confermata, e per il momento non c'è ancora un'indagine in corso, ma l'associazione Aidaa pare avere le idee molto chiare.Lorenzo Croce, presidente dell'associazione, ha esaminato diverse segnalazioni provenienti dai cittadini del capoluogo piemontese, e ha dichiarato che ci sono individui che «acquistano i cani di razza a prezzi irrisori e poi li rivendono».Le denunce sono partite quando alcuni cittadini hanno visto dei clochard in Via Roma (pieno centro della città) vendere un un husky per 300 euro circa. Ad acquistarlo pare essere stata la stessa donna che lo aveva precedentemente dato al clochard: questa signora sarebbe protagonista di traffici di cani di razza, specialmente in Svizzera.Pare che quel clochard prima non avesse mai avuto husky, e ora è stato segnalato in possesso di un meticcio e di un bassotto. Un alternarsi di animali molto sospetto, nonostante i controlli dei vigili effettuato ieri ne abbia appurato l'effettiva proprietà. Ma l'husky, intanto, è svanito nel nulla.AIDAA SMASCHERA IL TRAFFICO DI CANIAidaa che punta il dito contro il presunto traffico di cani, smaschera i finti sequestri e presunti salvataggi che troppo spesso avvengono sia a Milano che a Torino: « Il sistema è sempre quello, si presentano come guardie finte eco zoofile, esibendo i tesserini falsi e fanno dei finti sequestri ma che in realtà sono furti di cani ai clochard, che vivono in strada a Torino e Milano, oppure acquistano i cani a prezzi molto irrisori, in ogni caso sono cani di razza».Questa la prima fase, a cui segue ovviamente la seconda fase. Quella del piazzamento di questi cani: «Dopo averli acquistati mettono annunci su alcuni siti specializzati italiani ed anche della vicina Confederazione Elvetica o addirittura della Germania, spacciando i cagnolini rubati o fraudolentemente acquistati per propri o sennò per cani salvati dalla strada da adottare e facendo, ovviamente, pagare spese inesistenti» spiega Lorenzo Croce.Sta di fatto che nelle ultime settimane sei signore sono state segnalate alle forze dell’ordine per i reati furto e sottrazione fraudolenta di animali. «Tutte le donne segnalate sono residenti a Milano, Torino, in provincia di Pavia e Monza Brianza, non giovanissime note alle varie liste nere e conosciute nel mondo del volontariato come truffatrici e furbette». Una cosa è certa: i tantissimi amanti degli animali vigileranno su queste situazioni.Ci sono delle curiosità se parli lo spagnolo che potrebbero interesarti come Los perros más grandes del mundo, Las razas ideales para vivir en apartamento, Los mejores perros guardianes, Enfermedades comunes y peligrosas en los perros e tante altre come: Miedo hacia los perros, El perro no hace caso, El perro tira de la correa, El perro tiembla, El perro tiene miedo o questo molto importante El perro tiene fiebre, speriamo che ti siano piaciuti.

cane sordo e cieco

Cane cieco e sordo scompare cinque anni fa: ieri è ritornato a casa

News Redazione -

La storia incredibile di Lady, che dopo cinque anni è di nuovo insieme alla sua famiglia Lady è un bassotto a pelo lungo che ha compiuto la veneranda età di 17 anni, ma che da cinque era come scomparso nel nulla. Tuttavia ieri è ritornato dalla sua famiglia. Ma andiamo con ordine.Ora potrà trascorrere l'ultimo periodo della sua vita insieme ai suoi cari, che ovviamente dopo anni e anni di assenza avevano ormai perso ogni speranza. Quando se la sono vista davanti, non ci potevano credere e sono tutti scoppiati a piangere. Ancora non si conosce dove abbia trascorso davvero questi anni di solitudine, ma quello che importa è che Lady ora sia a casa.Era il 2013 quando la cagnolina, già cieca e sorda, è scomparsa nel nulla a Brooklyn, nel Connecticut. E' stata trovata cinque anni dopo nel Mohegan Park di Norwick. I suoi soccorritori, la Connecticut Animal House, pensavano che fosse stata abbandonata. Ecco le parole del fondatore dell'associazione Chris: "È cieca e sorda. Ed era molto triste"». L'ha così trasferita dal canile in una casa di accoglienza d'emergenza.A quel punto, mentre i volontari gli facevano il bagno, è stato trovato il microchip. E poi l'incredibile scoperta: Lady non mancava da casa da giorni, ma da anni! "Pensavamo che non volessero più prendersi cura di lei. E invece qualcuno in questi anni l'ha trovata e l'ha tenuta con se".La sua famiglia originaria, non appena ha ricevuto la notizia, è andata a prenderla: "Non ci potevano credere. Sono subito saliti in macchina per venire a prendere". Ad aspettarla a casa c'era anche il Golden Retriever con cui Lady è cresciuta: "Erano grandi amici. E appena l'ha vista le è andato incontro scodinzolando con un'aria come per dire "Dove diavolo sei stata per tutto questo tempo?".

cane guida

Napoli, locale vieta l'ingresso ad un cane guida: in arrivo la multa

News Redazione -

A Napoli lo storico Caffè Gambrinus sarà multato per non aver acconsentito all'ingresso di un cane guida. Uno dei locali più noti di Napoli, il Caffè Gambrinus, è stato sanzionato per aver impedito che un cane guida accedesse al locale insieme alla sua padrona non vedente. E così la cliente non è potuta entrare, nonostante il quattro zampe fosse tenuto regolarmente a guinzaglio e con museruola.La donna ha così denunciato il locale alla Polizia Municipale: la multa è stata verbalizzata e comminata per un importo di 833 €. I proprietari hanno spiegato però che si tratterebbe di un equivoco: lo zio del proprietario infatti non si sarebbe accorto di trovarsi di fronte ad una persona ipovedente.Quando se n'è accorto, la donna ha preferito rifiutare le scuse, e così si è rivolta ai vigili. Michele Sergio, portavoce della famiglia del Gambrinus, ha così commentato: "Si è trattato di uno spiacevole equivoco. Mio zio non si è reso conto subito che si trovava di fronte ad una ipovedente, e quando lo ha capito ha invitato la signora a entrare ma ha rifiutato rivolgendosi ai vigili. I cani possono entrare in alcune sale e in altre no; siamo disponibili verso tutti, specie nei confronti dei disabili. Valuteremo il ricorso, ma siamo pronti a incontrare la signora magari davanti ad un bel caffè".Per il momento la multa resta, ma com'è andata davvero? Semplice incomprensione, o atto intenzionale? Seguono aggiornamenti.

Cani toy cosa c'è da sapere su: alimentazione, comportamento e carattere

Cani toy: cosa c'è da sapere su alimentazione, comportamento e carattere

News Redazione -

I cani toy, ovvero quattro zampe di piccola taglia, sono una delle mode più diffuse e di tendenza del momento. Ormai si sente parlare sempre più spesso dei cani toy, ma di cosa si tratta? Stiamo parlando di un fenomeno nato negli Stati Uniti d'America e che si è ben radicato anche in Italia.Nel corso degli ultimi anni, sempre più persone, dai Vip alle persone comuni, li preferiscono; seppur la taglia può ingannare, questa tipologia specifica di cani ha bisogno di molte cure, quindi cosa c'è da sapere per poter offrire al nostro piccolo amico le migliori attenzioni possibili?A tal proposti abbiamo chiesto lumi a un esperto del settore e cioè al Dott. Sergio Canello, Veterinario, esperto in patologie legate all'alimentazione, omeopatia e medicina naturale, fondatore di SANYpet, azienda specializzata nella produzione di alimenti specifici per le malattie d'origine alimentare. Ecco quindi il modo migliore per approcciarsi ai nostri piccolissimi amici a quattro zampe: Piccoli ma con un carattere molto forte Come il mito ci insegna, Davide non aveva paura, prima dello scontro, di affrontare Golia e cosi, spesso, i cani di piccola taglia, chiamati per comodità "toy" non temono ne gli altri esseri viventi che li circondano ne gli ambienti dove vivono.Nonostante la piccola stazza, questi cani hanno molto spesso un carattere forte e un'indole molto intraprendente.Un errore infatti comune, che la maggior parte dei padroni commette, è quello di trattarli come se fossero dei giocattoli: si tende infatti a tenerli molto sotto controllo o a stringerli in braccio o addirittura a spostarli portandoli con se in piccole borsette; tutte queste azioni, se ripetute, divengono per il cane motivo di stress e frustrazione.Ricordiamo infatti, per chi se ne potesse dimenticare, che non si tratta di un peluche, ma di un cane a tutti gli effetti e che per tal motivo ha le stesse identiche esigenze degli altri: il bisogno di poter socializzare e la necessità di poter esplorare oltre al suo territorio sono delle vere priorità che vengono prima di ogni altra cosa. Taglie piccole ma esigenze di spazio a disposizione I cani di stazza piccola sono l'ideale per chi vive in un appartamento e ha a disposizione spazi non molto grandi, ma anche per chi viaggia molto in aereo e quindi li può portare con sè facilmente. Ma seppur piccoli, i cani toy hanno comunque bisogno di "spazio".Lasciarli infatti costretti tra le mura casalinghe pensando che lo spazio di casa sia per loro sufficiente, viste le dimensioni dell'animale, è un grosso errore.Portarli a spasso è fondamentale: le passeggiate, anche se più corte, ci devono essere perchè sono necessarie sia per farli svagare ma anche per tenerli allenati.Una domanda da porci sempre è se il nostro cane stia vivendo serenamente, sicuramente rinchiuderli in casa non è il modo migliore per garantirgli un esistenza felice e serena. La corretta alimentazione Il primo fattore da tenere in considerazione è lo sviluppo dal punto di visto fisico del cane.Dopo gli otto mesi, infatti, si possono già considerare perfettamente formati, ed è dunque importante nonché necessario un cambio nel regime alimentare regolando la razione della pappa in base al consumo calorico giornaliero del nostro piccolo amico.La corretta alimentazione è fondamentale, in particolare, per poter rispondere ad alcune pericolose patologie che caratterizzano questa tipologia di cani, come ad esempio: alitosi, il tartaro o la lacrimazione (si pensi allo Shih-Tzu).E' un bene evitare di viziare il cane dandogli il nostro stesso cibo: occorre scegliere la giusta alimentazione, fatta di cibi con ingredienti puliti, privi di ossitetraciclina (nemico numero uno della salute dei nostri amici a quattro zampe) e arricchiti possibilmente con estratti fitoterapici dalle proprietà immunostimolanti, detossificanti e antiossidanti.Questi sono consigli utili non solo per i cani toy, ma anche per tutte le altre tipologie (fatta eccezione dei nutraceutici, mirati a patologie specifiche e alle dosi del cibo).Non bisogna poi trascurare il loro sviluppo muscolare e scheletrico: infatti, seppure hanno un cranio piccolo, anch'essi possono incorrere in patologie osteorticolari proprio come i cani di taglia grande.Ad esempio, la lussazione della rotula, tipica dei Pinscher, viene molto spesso sottovalutata.La corretta alimentazione, in particolar modo gli alimenti specifici chiamati nutraceutici (parola nata dalla fusione tra nutrizionali e farmaceutici) possono ridurre la gravità di queste patologie e aiutare il processo di guarigione da un intervento, nel caso fosse necessario ricorrere a questa estrema soluzione. Infine è importante fare attenzione alle dosi.Non è una cosa da poco dire che questi cani necessitano di porzioni piccole, rapportate giustamente alla loro stazza. Il biscottino in più in questi casi può fare davvero la differenza.

Addio a kyra, il cane del volontariato che faceva sorridere bambini e anziani

News Redazione -

Buon ponte, Kyra! Kyra, il pastore tedesco che insieme a Mario Bartoli ha fatto del volontariato la sua vita, si è spenta all'età di 17 anni. Tantissime le imprese di questa cagnona, che nel corso della sua vita ha aiutato i terremotati dell'Aquila e dato conforto e compagnia ed anziani nelle case di cura e ai bambini negli asili.L'amicizia fra lei e Mario è nata dopo la morte di suo figlio Christian, scomparso all'età di 17 anni per via di un'aneurisma. Una vicenda drammatica e terribile, che aveva devastato la famiglia Bartolini. Quest'ultima però si è prodigata per donare gli organi del figlio, cosa che ha permesso di salvare la vita a Teresa, una ragazza di Monterosso.La madre della ragazza ha contattato la famiglia Bartoli, ringraziando per aver salvato la vita a Teresa con quel gesto straordinaria. Ecco le parole di Mario, ovviamente commosso: "Ci aveva scritto, e poi telefonato e per noi era stato un gesto straordinario, che ci aveva colmato di gioia". In Italia la legge non prevede contatti fra chi dona e riceve, ma Mario - con i suoi appelli sui social - era riuscito a incontrare più di un beneficiario: "Volevo solo sentire ancora il battito del cuore di mio figlio".Tragica anche la ricostruzione di quel 17 gennaio 1998: "Mario, Mario, corri: mi avevano chiamato così, quella notte. Erano le 23.45. Era il 17 gennaio del 1998. Christian era ad una festa di compleanno. Mi dissero che stava male. Arrivai, lo vidi immobile. I soccorritori lo portarono via. Cinque ore di intervento, poi la dottoressa ci guardò, con gli occhi lucidi. Non c’era più niente da fare. Non per lui. Avremmo però potuto fare qualcosa per gli altri, per qualcuno che nemmeno conoscevamo, ma che attendeva un organo, per salvarsi la vita…".I Bartoli iniziano a fare volontariato: l'incontro con Kyra nasce proprio così, e per Mario diventa un punto di riferimento. Il suo cuore, devastato dalla perdita del figlio, trova un po' di pace: "Kyra era il mio angelo custode". Ogni volta che andavano a trovare la tomba di Chrys, Kyra ci si accoccolava sopra, come se volesse proteggerlo.Dopo aver aiutato per anni e anni la protezione Civile, fatto visita ai disabili, anziani e bambini, Kyra ora ha raggiunto Christian. Buon ponte, bella!

Due cani bruciati vivi a sondrio, il motivo di questo orribile gesto lascia senza parole

News Redazione -

Ieri la proprietaria ha trovato la cuccia di Bobo e Lea incenerita, purtroppo i suoi cani erano dentro. Per appiccare l'incendio sono stati diversi litri di combustibile: è così che due cani ad Albaredo per San Marco, vicino a Sondrio, sono stati uccisi nella notte tra sabato e domenica. La proprietaria, in mattinata, si è svegliata e ha visto la cuccia di Bobo e Lea totalmente incenerita, con i poveri resti degli animali lì in mezzo.Adesso i carabinieri di Sondrio stanno indagando, dal momento che ovviamente i proprietari dei due poveri quattro zampe hanno denunciato tutto. Hanno anche lanciato un appello su Facebook cosicchè "chi ha visto qualcosa parli. Chi ha commesso questa meschinità non può considerarsi una persona ma chiamarlo bestia sarebbe un’offesa verso i nostri cani. Chi ha ucciso questi animali per cattiveria gratuita merita disprezzo".La donna racconta quello che ha vissuto: "Il box si trova a circa 200 metri dalla casa più vicina, sopra l’abitato di Albaredo, e a circa 150 dalla strada sappiamo che intorno alle 2.30 della scorsa notte chi è transitato in zona non ha visto alcun segno dell’incendio, ma alle 5.30 una persona che si trovava nel prato vicino ha notato il fumo e i resti di quella che era la casa dei nostri cani".Come dicevamo, per appiccare l'incendio sono stati utilizzati molti litri di combustibile. Del box dei cani non è rimasto praticamente nulla. Le motivazioni di questo orribile gesto? Sembrerebbe che i cani abbaiassero troppo. Che tristezza.

Torna il festival della carne di cane a yulin, mentre dalla sudcorea arriva una storica decisione

News Redazione -

Appuntamento tristemente noto quello del Festival di carne di cane a Yulin, in Cina. Ma dall'Oriente arrivano buone notizie.E' arrivato anche quest'anno il festival della carne di cane (e gatti) a Yulin, in Cina: ogni volta questa crudele manifestazione toglie la vita a migliaia di quattro zampe. Da molti anni l'opinione pubblica e le associazioni di tutto il mondo si stanno battendo per eliminare o quanto meno limitare il fenomeno, ma non sempre ci riescono.I cani qui vengono torturati, uccisi e cucinati: una fine atroce. Sul posto gli appelli della comunità internazionale e le milioni di firme raccolte e inviate al governo cinese non hanno fatto effetto. Un raggio di sole arriva però dalla Sudcorea: un tribunale locale ha dichiarato illegale l'uccisione di cani ad uso alimentare.Si tratta di una sentenza che potrebbe essere fondamentale per creare quella sensibilità anche nell'opinione pubblica locale, che non sempre c'è. In Corea infatti negli ultimi anni sempre meno persone consumano carne di cane, perchè quest'ultimo viene ritenuto un animale d'affezione.Leggi anche la storia di Davide Acito, l'attivista italiano che ogni anno va a Yulin per salvare centinaia di cani.Ma come è arrivata la sentenza coreana? Grazie ad un ricorso del gruppo animalista Care contro un allevatore di cani di Bucheon, accusato di “uccidere animali senza una ragione propria” e di aver violato regole d’igiene.Queste le parole dell'avvocato di Care: "E’ vergognoso. Non possiamo accettare l’idea che uccidere i cani per il consumo di carne equivalga a uccidere animali per capriccio". Invece arrivano parole diverse da Cho Hwan-ro, rappresentante di un'associazione di allevamenti di cani: "I cani per il cibo e i cani come animali d’affezione devono essere separati. Bovini, maiali, polli e anatre sono tutti allevati per essere consumati. Perché non i cani?".

Donna trova cane bagnato e abbandonato: quando scopre cos'ha intorno al collo, scoppia a piangere e poi lo salva

News Redazione -

Inizialmente Audra non aveva capito perchè questo cagnolino avesse una pietra intorno al collo. Inizialmente Audra non aveva capito cosa avesse trovato: stava facendo una tranquilla passeggiata nel suo paesino in Lituania, quando ha notato un cagnolino tutto solo, completamente bagnato e con quella che sembrava essere una corda appesa al collo. A quel punto la donna si è avvicinata e ha fatto la scoperta che non avrebbe mai potuto preventivare.Il cagnolino aveva una catena di ferro con una pietra attaccata intorno al collo! C'è poco da fantasticare: qualcuno voleva uccidere il quattro zampe annegandolo. Ecco le parole della ragazza: “Quando ho capito cosa fosse, mi è venuto da piangere e ho capito che dovevo subito fare qualcosa: il piccolo se ne stava lì abbandonato e con uno sguardo così triste da spezzare il cuore”.Audra lo ha così recuperato e portato a casa sua: lo ha per prima cosa lavato, subito dopo ha deciso di portarlo dal veterinario. Il cucciolo per fortuna era in buon condizioni, nonostante tutto. La ragazza ha pubblicato la storia di questo cagnolino e le immagini, e il proprietario si è fatto vivo!Sembra che quanto accaduto non sia riconducibile al padrone del pet, come racconta Audra: “Mi è sembrato una brava persona e sicuramente vuole bene al suo cane”. Resta da capire chi ha tentato di ucciderlo.Nel frattempo Audra ha affidato il cane ad un rifugio, in attesa che la situazione venga chiarita del tutto.

Alghero, cane bastonato e lanciato da un ponte: le immagini del salvataggio

News Redazione -

Calik ha i denti spezzati e la colonna vertebrale fratturata, ma è vivo grazie all'intervento di un pescatore e dei veterinari. Arriva una brutta storia dalla Sardegna, precisamente da Alghero: un pastore maremmano di nome Calik è stato prima picchiato con un bastone, poi rinchiuso in un sacco e infine lanciato da un ponte alto sei metri.L'impatto è stato molto violento, ma nonostante questo il cagnone è incredibilmente rimasto sopravvissuto. Merito anche di un pescatore che ha visto la scena ed è subito intervenuto in suo soccorso.L'uomo ha per prima cosa chiamato subito le forze competenti e il Taxi Dog che ha trasportato il povero quattro zampe in una clinica veterinaria di Sassari, dove è stato curato: aveva molti denti rotti (per via delle bastonate) e la colonna vertebrale spezzata.Nella foto, Calik viene assistito dalla clinica di Sassari E' stato poi portato al canile Primavera di Santa Maria La Palma, di proprietà di Silvia Tintus, che ha così commentato: "Lo abbiamo adottato perché se non lo avessi fatto avremmo dovuto chiedere sempre al Comune di Alghero il permesso per le cure. Martedì pomeriggio mi hanno comunicato che Calik non rischia la morte. L’intervento è durato parecchie ore perché nella caduta il quattro zampe si è fratturato la colonna vertebrale. Resterà da capire se nei prossimi giorni potrà ancora camminare o sarà necessario l’uso del carrellino".E chi lo ha lanciato dal ponte? E' stata presentata una denuncia, e sui social è partito un appello per la ricerca di eventuali testimoni. Aggiornamenti nelle prossime ore.Il ponte dove è stato lanciato Calik

Cane denutrito e maltrattato, viene salvato e si trasforma completamente: le immagini

News Redazione -

Questo cagnolino ne aveva passate tante, ed era ridotto davvero male. Per fortuna è stato salvato, e la sua trasformazione in pochi mesi è stata incredibile. Alzi la mano chi, guardando le foto di questo cagnolino quando è stato trovato, sospettasse che fosse un Husky. Ebbene lo è, solo che era talmente scheletrico che non si capiva: è stato trovato in condizioni gravissime da Rico, un ragazzo d'oro che non ha saputo essere indifferente di fronte ad un cucciolo così malridotto.Questa storia arriva da Bali, dove per le strade dell'isola Rico ha trovato questo cagnolino imprecante aiuto e lo ha così accolto in casa: il quattro zampe era evidentemente malnutrito, e aveva la rabbia. La sua pelle era lacerata in molti punti e si vedevano le ossa. Si vedevano però anche i suoi occhi blu che brillavano ancora.Ecco il racconto di Rico: "L'ho trovato per strada, mentre tornavo a casa dal lavoro. Me ne sono subito innamorato". Riuscire a salvare il pet però non è stato facile: infatti Rico, insieme alla sua famiglia, ha dovuto allattarlo come se fosse un cucciolo, oltre a somministrargli molte medicine e medicare le sue ferite.Lo ha chiamato Hope, ovvero "Speranza": un nome davvero azzeccato per la storia di questo cagnolino, che ora ha un aspetto completamente trasformato. Ecco la gallery fotografica:[gallery link="file" columns="2" size="medium" ids="9041,9042,9043,9044"]

[video + intervista] davide acito: "ecco come salvo i cani dal festival cinese della carne"

News Redazione -

Davide Acito è un attivista che nel corso dei suoi viaggi in Cina ha salvato centinaia di cani destinati al mercato della carne. Dieci giorni di cani e gatti cucinati al vapore per essere mangiati in Cina al “festival di Yulin”. Inutile scriverlo in maniera diversa: le cose stanno così. E per arrivare a essere il cibo per cui si svolge questo evento, gli animali prima di diventare un piatto attraversano un percorso di soprusi e violenze.Una manifestazione che dal 2009 va avanti secondo una “tradizione” che viene puntualmente smentita dalle autorità cinesi e sminuita come un “fenomeno locale non autorizzato”.Ma i cani e i gatti che vengono uccisi per essere poi appunto destinati ai banchetti per le strade di questa cittadina nel sud del paese, ancora di più per questa tolleranza e assenza di controllo, arrivano da traffici clandestini in cui gli animali al di là della loro fine vengono brutalmente catturati e segregati.Il modo più corretto per raccontare cosa accade ogni 21 giugno da nove anni, però, al di là di quanto puntualmente compare in Rete su articoli dedicati e sui Social network, è quello di porre le domande a chi sta combattendo da cinque anni una battaglia proprio sul territorio e lo fa partendo dall’Italia.Lui è Davide Acito, ha 31 anni, originario di Matera ma vive sul lago di Garda. Due settimane prima di questa intervista è stato in avanscoperta, come fa ogni volta, a Yulin e ci tornerà i primi di giugno anche quest’anno.Della sua storia abbiamo già parlato qualche tempo fa, e recentemente è uscita questa bella intervista fatta dal Secolo XIX. A lui la redazione ligure ha posto delle domande su quello che viene chiamato il “Dog day” come se fosse un evento di sensibilizzazione e invece è una delle mattanze più note e insopportabili compiute da una specie su un’altra che accadono sul nostro Pianeta.Partiamo da te e da dove tutto è iniziato. Ovvero da come è nata la tua passione per gli animali."L’amore per gli animali è qualcosa che ho avuto sin da bambino. Poi, durante un viaggio in Asia ho scoperto di come i cani e i gatti vengono trattati in quella parte di mondo. E da lì ho preso a cuore il loro destino, in un posto dove non vige nessuna legge di tutela per gli animali. Io sono un “dialogatore”, ovvero svolgo campagne informative per varie ONG che si occupano principalmente di diritti umani. Da anni ho però deciso di attivarmi appunto anche per i diritti delle altre specie. Amo i cani e i gatti ma anche tutti gli animali, in loro vedo quello che l’uomo non ha ancora imparato: l’amore incondizionato".E come sei arrivato a Yulin?"Sarebbe da raccontare come non ci sono arrivato prima di... arrivarci veramente. Avevo letto un articolo su un giornale svizzero di una donna del posto che spiegava quello che accadeva. Non sapevo altro e decido di attivarmi. Avrei voluto mandare dei soldi a questa persona ma online non trovavo nulla. Era l’inizio della diffusione delle informazioni e da posti così lontani da noi ne arrivavano e ne arrivano, in fondo, ancora poche. Alla fine decido di fare un viaggio con degli amici ma si tirano indietro per un motivo o per un altro. E allora sono partito da solo ma finendo in un’altra città nel nord della Cina. Un errore dovuto a due nomi molto simili: Yo-Lin e Yulin. L’ho capito solo quando sono riuscito a comunicare con una persona, ero finito nel nord del paese: «Qui non mangiamo i cani, devi andare da un’altra parte». Non mi sono arreso, nemmeno quando sono finalmente arrivato a Yulin e solo dopo aver girato come un matto, portato avanti e indietro da un tassista che alla fine mi ha abbandonato al terzo macello di cani, lì incredibilmente ho incontrato una giornalista, anche lei attivista, che ha voluto sapere da dove arrivavo e perché. Beh, la sua referente sul territorio era proprio quella signora di cui avevo letto sul giornale".Che cosa succede a Yulin prima e durante i giorni del Festival?"Yulin è il nono girone dell’inferno per chi ama gli animali ma, soprattutto, per questi ultimi. Durante i primi giorni di festival c’è molta tensione. Da parte del governo si percepisce, proprio nel tenere sotto controllo gli stranieri, la paura che siano divulgate le informazioni a livello internazionale. La città è barricata da agenti in divisa e in borghese, locali e governativi. A me, visto che sanno che sono lì proprio per salvare i cani e far sapere quel che succede, mi hanno pedinato, seguito in tutto quello che facevo e interrogato, come mi è successo l’anno scorso. C’è una brutta energia in quei giorni. E ogni volta che ci vado non sono neanche libero di piangere in pubblico: devo farlo di nascosto per non essere “notato”. Ci sono zone dove macellano cani a cielo aperto, zone dove li vendono vivi. Ristoranti di fortuna improvvisati in strada dove servono zuppa di cane. Di solito quando mi vedono mi deridono. Mi fanno foto video mentre mi batto per i cani, come se fossi un alieno. Però lo voglio dire: non sono tutti così e una cosa che non mi piace è quando si generalizza su tutta la Cina. Ci sono dei cinesi sul posto che si fanno in quattro per aiutarmi nel progetto".Che cosa fai insieme agli altri attivisti per salvare gli animali?"Fino allo scorso anno abbiamo speso energie su diversi fronti. Andiamo a riscattare i cani , cioè paghiamo per liberarli, direttamente all’interno delle cosiddette “slaughterhouse”, ovvero i macelli improvvisati. Oppure abbiamo bloccato i camion che andavano a portare i cani al mercato. Il lavoro di preparazione e quello diretto sul territorio sono indispensabili proprio per capire come funziona il tutto: dove si trovavano i venditori, le slaughterhouse e dove passano i camion. Quest’anno punteremo a fare blocchi forzati dei mezzi con i cani stipati all’interno all’inverosimile, oppure a compiere direttamente blitz nei macelli. E’ un’attività complessa, emotivamente devastante e molto pericolosa. L’anno scorso mi sono venuti a cercare anche nella stanza d’albergo dove stavo. Mi hanno sottoposto, come raccontavo, a un vero e proprio interrogatorio allo scopo di intimidirci e fermarci".E ora state costruendo un centro..."Sì, è la nostra priorità: ospiterà i cani che salviamo. È un villaggio per i cani, un’isola felice senza box o restrizioni che abbiamo infatti chiamato “Island Dog Village E. F.”: un progetto pilota che verrà proposto come modello in Italia. La sigla finale sta per Elisabetta Franchi, la stilista. Il centro è dedicato a lei che ha deciso di essere al nostro fianco in questa missione. E’ da anni che si attiva per la tutela degli animali e ha detto no alle pellicce nella sua collezione da tempo. E una delle poche persone che ha dato una mano concreta sin da subito mettendo a disposizione quel che serve non solo col centro: anche con l’acquisto di medicinali e altri sostentamenti sia dall’estero che sul territorio".La tua associazione si chiama “Action Project Animal” e ora c’è un progetto proprio dedicato a quello che succede a Yulin."Sì, il progetto si chiama “Operazione Yulin” e l’associazione si batte per tutelare, difendere e salvare gli animali. Per noi è importante sottolineare che siamo in prima linea, che andiamo dove serve la nostra presenza. Non conosciamo confini, riconosciamo il dolore e la sofferenza che provano queste anime sulla Terra: salviamo gli animali combattendo nel luogo dove le ingiustizie accadono. E’ intollerabile che ci sia ancora così tanto accanimento da parte degli esseri umani su altre specie che dovrebbero poter convivere serenamente su questo pianeta con noi e come noi".Chi è in Italia come può contribuire a dare una mano concreta?"Si può partire come volontario: ci servono professionisti e attivisti in tutti campi. Per chi avesse intenzione di farlo può scrivere un email a actionprojectanimal@gmail.com. Oppure si può anche dare un contributo economico, indispensabile per le operazioni sul posto, attraverso il nostro sito (qui)".Pensi che Yulin possa mai davvero essere fermato?"La situazione sembra nettamente migliorare di anno in anno. La sensibilità delle persone sta cambiando e il numero degli attivisti cresce sempre di più. Tutto questo mi fa capire che presto le cose inizieranno a muoversi per il verso giusto".Il video reportage pubblicato dall’Action Project Animal:

Cane maltrattato cresciuto con le zampe deformi: il video del salvataggio

News Redazione -

E' stato maltrattato per mesi e mesi, ma ora il povero Ping ha cambiato vita. Quando è stato trovato e salvato, Ping era in condizioni terribili: le sue zampe infatti con il tempo si sono deformate gravemente. Questo povero cagnolino è stato rinchiuso in una gabbia per mesi, ma ora è tornato a vivere una vita libera.Ping è un dolcissimo pet di nove mesi: purtroppo non riesce a camminare bene, dal momento che le sue zampe non sono riuscite a crescere nel modo corretto. I veterinari sostengono che abbia vissuto recluso praticamente sin da quando è nato. Insomma, non ha mai visto l'esterno, l'erba e la luce.Come si può vedere nel video, a salvarlo sono stati alcuni animalisti del  rifugio ‘Wags 2 Wishes’ di stanza a Chicago. Terry Crotty, fondatrice del rifugio, ha dichiarato che Ping non riesce a usare le zampe posteriori perchè avverte un forte dolore. Nonostante questo, il rifugio lo sta curando molto affinchè superi tutte le sue difficoltà.Ora per camminare bene ha bisogno di supporti, ma i volontari sono sicuri che entro qualche settimana riuscirà a farne a meno: "Per Ping, usare le sue zampe posteriori è estremamente doloroso. Stiamo provando però ad aggiustare la sua corporatura. È emozionante salvare cani come Ping che sono stati così duramente maltrattati. Lui è un essere molto amichevole e amorevole. Sembra fidarsi così tanto degli umani, nonostante tutto quello che ha passato. Adesso è totalmente dipendente dalle persone, ma siamo fiduciosi sul fatto che si riprenderà quasi del tutto”.Ora, in attesa di una famiglia che lo adotti, Ping vive insieme a Terry in Illinois insieme agli altri cinque suoi cani e ad un gattino: "Si sta davvero divertendo con la nostra famiglia. Spero che un giorno possa correre in giro come tutti gli altri cani".

“accudisco da sola 100 cani randagi a gela, aiutatemi” | video

News Redazione -

Le Iene hanno raccolto l'appello di Jessica, lasciata sola da tutti ad accudire i cani randagi di Gela. E che per via di una legge della Regione Sicilia non può nemmeno dare via. La trasmissione Le Iene, in onda su Italia Uno, ha raccontato la storia di Jessica, che vive a Gela e con la sua associazione "Proteo" ha salvato la vita a numerosi cani abbandonati o nati randagi e li ha accolti nella sua struttura.Ecco le sue parole: "Ho iniziato a occuparmi dei cani vent'anni fa, facevo il giro del paese dando loro da mangiare. I randagi erano, e sono, tantissimi. Qui non c’è un canile, né un rifugio per questi animali. Solitamente quelli trovati per strada vengono portati al canile di Caltanissetta, con cui il comune di Gela ha una convenzione, ma ora sono diventati troppi e non riescono a far fronte alla situazione”.E' stato quindici anni fa il momento in cui Jessica ha comprato la sua casa in campagna e ha deciso di accogliere i randagi: "Accudisco circa cento cani. Una sessantina sta dentro la mia tenuta, ma non riesco a ospitarli tutti e gli altri quaranta stanno fuori, cerco di dare loro almeno il cibo. Ho chiesto spesso al Comune di aiutarmi per accudire questi animali. Per cinque anni il Comune di Gela ha contribuito con 1500 euro all’anno.  Ma io spendo circa 1200 euro al mese per il cibo e i medicinali er questi cani. Perfino dal Comune mi mandavano i cuccioli quando li trovavano. Ma con la nuova amministrazione non mi danno più nemmeno quei soldi”.Nel corso di questi anni Jessica è stata aiutata da qualche associazione, ma a febbraio 2017 ha dovuto fare i conti con un grave incidente motociclistico: "Non riesco più a sostenere la situazione né economicamente né fisicamente”, spiega Jessica. “Continuo a chiedere aiuto al Comune e ai cittadini, ma tutti si ricordano di Jessica solo quando trovano un cane e a quel punto o mi chiamano per portarmi il cane, e io rifiuto perché non ce la faccio più, oppure se me li lasciano al cancello non riesco ad abbandonarli”.La donna non può nemmeno regalare questi cuccioli per via di un decreto emanato lo scorso 3 novembre dall'ex assessore Baldo Gucciardi: con esso viene vietato alle associazione di volontari o ai privati cittadini soccorrere e salvare i cani randagi nel territorio. Chi lo fa incappa in una multa che può andare dagli 86 ai 520 euro.Jessica perciò si trova bloccata, senza alcun aiuto da parte del Comune. E, come si può vedere nel video, la situazione non è delle migliori: "Io non voglio un centesimo, ribadisce Jessica, ma chiedo al Comune di non lasciarmi sola e di aiutarmi con cibo, acqua e medicinali per questi animali. Se avete voglia, venite a darmi una mano”.Chiunque voglia mettersi in contatto con lei, può scrivere a i4zampedijess@gmail.com.

Addio a scarck, il cane dei vigili del fuoco di grosseto

News Redazione -

Scarck ha passato la sua intera vita a salvare le persone. E' deceduto dopo un'operazione Dopo nove anni di salvataggi, Scarck ci ha lasciato. Questo pastore tedesco, che durante la sua vita e carriera ha portato in salvo moltissime persone, è mancato dopo aver perso la sua battaglia più dura, quella contro un male che lo ha sconfitto.Era uno dei cani-vigili del fuoco al servizio del comando provinciale della città di Grosseto. Sempre insieme al suo conduttore Matteo Angeloni, fin da cucciolo aveva superato brillantemente tutto il periodo di addestramento obbligatorio. Era infallibile quando si trattava di cercare e trovare persone sotto la macerie.Purtroppo però Scarck è stato sottoposto ad un'operazione dopo che aveva riscontrato una malattia molto grave, e non ce l'ha fatta.Questo cagnone vanta qualcosa come più di 50 interventi, che molto spesso hanno consentito di salvare decine di vite. Angeloni racconta un aneddoto sulle pagine de La Nazione, tra le lacrime: "Eravamo stati chiamati per cercare una anziana donna tedesca con problemi di Alzheimer che si era allontanata improvvisamente da casa. In quell’occasione operammo in una zona molto difficile da perlustrare, non solo per la complessità del terreno ma soprattutto per il caldo del mese di agosto. Ricordo che Scarck fu instancabile in quella occasione, tanto che rischiò parecchio a causa di un colpo di calore, nonostante io avessi continuato a farlo bere. Il suo contributo fu importante nel ritrovamento della signora che, purtroppo, morì nel corso della notte".Buon ponte, Scarck.

Lui al volante, il cane al guinzaglio: succede vicino a lodi

News Redazione -

Pioveva troppo, e così quest'uomo ha deciso di portare a spasso il suo cane guidando la sua auto. In passato c'erano già stati dei casi sporadici, ma questa mattina ci siamo imbattuti nuovamente in una notizia di questo tipo: un uomo alla guida della sua auto ha portato a spasso il cane sporgendo il braccio fuori dal finestrino e tenendo il guinzaglio attaccato.Come si può vedere dall'immagine scattata da alcune telecamere di sorveglianza, la vettura procede a passo d'uomo con il quattro zampe in mezzo alla strada e il conducente impegnato da un lato a tenere il povero cagnolino e dall'altro a guidare.Si tratta di una pratica folle, oltre che pericolosa per tutti. E inoltre fa riflettere e porre numerose domande: come potrà fare i bisogni il cane se l'auto non si ferma? E se si ferma il conducente scenderà in mezzo alla strada per raccogliere la deiezione? Le risposte sono retoriche, perchè ovviamente una persona che porta a spasso il proprio cane mentre guida è follia pura.La foto ha ovviamente creato polemica, soprattutto sui social, e il sindaco di Credera Rubbiano (dove è avvenuto il fatto) ora vuole vederci chiaro. In ogni caso non c'è una norma ad hoc che disciplini questa situazione, quindi l'uomo potrebbe anche restare impunito.io però potrebbe essere multato per guida pericolosa (cinquemila euro di sanzione).Staremo a vedere, anche perché chi ha scattato la foto è sicuro che non sia la prima volta che l'uomo decide di portare a spasso il proprio cane così.

Area cani a firenze dedicata a diesel, il cane poliziotto morto durante gli attentati di parigi

News Redazione -

Diesel fu ucciso durante gli attentati di Parigi del 2015, e ora a Firenze un'area cani è stata intitolata a suo nome. Diesel è semplicemente un cagnolino di razza pastore belga divenuto un vero e proprio eroe: è infatti morto durante gli attentati terroristici di Parigi del 2015. Poche ore fa, in suo onore, è stata inaugurata l'area cani del parco dell'Anconella di Firenze.Il capoluogo toscano non è nuovo a queste iniziative: infatti lo scorso 3 novembre è stata intitolata un'altra area cani a Laika, la celebre quattro zampe cosmonauta russa. Non è da escludere che nei prossimi mesi queste intitolazioni vengano replicate per Hachiko, Fido e Balto.L'assessore Vannucci ha spiegato i motivi di questa iniziativa: "È un modo per dare identità e riconoscimento a luoghi molto apprezzati e frequentati dai cittadini e dai loro cani. Un gesto di attenzione a quella larga parte di cittadinanza che fa dell’amore per gli animali un pezzo importante della propria vita. La scelta del nome di Diesel è nata da un confronto con i residenti della zona, molto affezionati a quest’area e a tutto il parco dell’Anconella, restituito a nuova vita dopo la tromba d’aria dell’agosto 2015".Tornando indietro di tre anni, ripercorriamo insieme la storia di Diesel, che di fatto fu l'unica vittima tra le forze di polizia durante la retata nel covo dei jihadisti. Un agente aveva così raccontato quegli attimi tragici: "Gli hanno sparato, ma è tornato indietro per morire vicino al padrone. Era ferito a morte, ma è tornato indietro per morire vicino al suo collega".Diesel è stato il primo ad entrare nel covo, ma gli hanno subito sparato ferendolo mortalmente.

Cagnolina murata viva nel garage senza finestre: ecco com'è avvenuto il salvataggio

News Redazione -

Una piccola cagnolina è stata salvata da Polizia e Vigili del Fuoco in piena notte a Trapani: era stata rinchiusa in un garage, senza finestre. Siamo a Trapani, in Via Archi, dove ignoti hanno rinchiuso dentro un garage una povera cagnolina. Fortunatamente in piena notte passava di lì un ragazzo, che ha sentito i lamenti della piccolina. Ha così mandato un messaggio sulla pagina facebook di Enrico Rizzi, Presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali Onlus.Rizzi ha così chiesto aiuto alla Polizia di Stato, che in pochissimi minuti è arrivata sul posto e ha constatato la presenza dell'animale, che di fatto si ritrovava murato vivo. A questo punto gli agenti hanno per forza di cose dovuto chiamare i vigili del fuoco.Grazie a quest'ultimi la cagnolina è stata liberata dal suo supplizio (era immersa nel buio totale, in compagnia di topi e scarafaggi), e che l'avrebbe portata di lì a breve alla morte. Gli agenti hanno raccolto numerose testimonianze, e il proprietario dello stabile è già stato denunciato all'Autorità giudiziaria per i reati di abbandono e maltrattamento di animali.Sul posto è arrivato anche lo stesso Rizzi, che ha dichiarato: "Gli agenti della Squadra Volante intervenuti, che conosco ormai da anni, sono stati magnificamente professionali ed hanno gestito l'attività di polizia giudiziaria in maniera davvero eccellente, con l'unico obiettivo di interrompere una flagranza di reato e mettere in salvo la vita dell'animale, riuscendoci perfettamente. Rinnovo il mio sincero ringraziamento e la mia più profonda stima".

shih tzu

Joe, il cane eroe: si immola per salvare la vita ai suoi padroni

News Redazione -

E' successo a Lecco, dove questo piccolo grande cagnolino si è immolato per salvare i suoi padroni. Il pitbull e il boxer del vicino sono entrati nel loro giardino, purtroppo aggressivi e senza controllo. Mamma e figlio per fortuna sono rimasti illesi, ma solo grazie all'intervento di Joe, il loro piccolo shih tzu.Si è frapposto tra i suoi padroni e i due cani, facendo guadagnare minuti preziosi alla sua famiglia umana. Purtroppo però è stato sbranato dalla furia dei molossoidi. E' successo a Sirtori, un piccolo paesino vicino a Lecco.A raccontare il fatto è stato Enrico Nocera, 35 anni, il marito che vive insieme alla moglie e ai suoi due figli in una villetta condominiale. Insieme a loro viveva da tre anni Joe, che era diventato uno di famiglia.Ecco le parole di Enrico: "Mia moglie e mio figlio più grande erano in giardino quando i due cani del vicino sono sbucati dal nulla, dopo aver scavato un buco sotto una triplice rete che separa il loro recinto dalla nostra proprietà. I due grossi cani si sono diretti subito contro mio figlio, il nostro Joe però si è messo in mezzo, permettendo prima a mio figlio di salvare la mamma e poi di correre insieme al riparo".Anche i carabinieri non hanno potuto far nulla, tanto che per placare pitbull e boxer hanno dovuto chiamare veterinario e accalappiacani. Orai due cani si trovano sotto sequestro inun canile, mentre per Joe purtroppo non c'è stato nulla da fare: "È stata una scena straziante, lo hanno fatto a pezzi, non riusciamo a dormire la notte per il dolore, l’orrore e la paura che proviamo".Già in passato la famgilia aveva segnalato la pericolosità dei due cani e l'addestramento aggressivo a cui sono stati sottoposti: "Eppure in Italia deve sempre succedere qualcosa di brutto prima che qualcuno intervenga. Non oso neppure immaginare se fosse stato presente anche mio figlio più piccolo o se il nostro Joe non si fosse sacrificato. Mi auguro che almeno quello che è capitato a noi serva per risparmiare lo stesso ad altri".

Gemelle di 4 anni si perdono nel bosco, si salvano grazie al loro pitbull

News Redazione -

Sono state ritrovate le gemelline scomparse nel bosco in Friuli. Le parole dei soccorsi: "Dormivano vegliate dal loro cane Margot". Per ritrovarle si era attivata l'intera comunità di Tarcento, un paesino vicino ad Udine: stiamo parlando delle due gemelline scomparse la sera del 24 aprile verso le 18.30. Elisabetta e Adele stavano giocando con i due cani della famiglia (un pitbull e un pinscher) mentre la madre stava preparando la cena.Ad un certo punto le ha perse di vista, e non le ha più trovate. Da lì è scattato ufficialmente l'allarme: sono stati mobilitati più di 300 unità di soccorso per la ricerca, con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, volontari della Protezione Civile Regionale e cittadini friulani in prima fila.Per fortuna dopo sei ore le due bimbe sono state ritrovate insieme che dormivano abbracciate al loro pitbull Margot. Il quattro zampe vegliava come una sentinella mentre proteggeva le due gemelline, che si erano fermate ai piedi di un aspro declivio.Ecco le parole dei soccorritori: "Erano accovacciate, con il cane accanto che quando ci ha visto ci è corso incontro per leccarci. Avevano fame e freddo ma non erano agitate [...] Dicevano di essersi addormentate. Abbiamo provato a portarle via in braccio ma a era impossibile, troppo fango e troppo ripido".Più passavano le ore e più si temeva per il peggio: infatti i dintorni del Monte Stella sono impervi, ricchi di grotte e salti di roccia ripidi e pericolosi. Alla fine però tutto è bene quel che finisce bene, come conferma anche la madre: "Stavano giocando in giardino, hanno aperto il cancello con un bastone e Margot è uscita. Volevano riprenderla e così sono entrate nel bosco, con un altro cane e lì si sono perse. Margot è rimasta con loro, non le voleva più lasciare".

Uccide il cucciolo del figlio lanciandolo dalla finestra: ecco la condanna

News Redazione -

Un 44enne romano ha lanciato dalla finestra di casa sua la cagnolina di suo figlio. E' stato condannato, ma non per maltrattamento di animali. Lo scorso 18 aprile aveva lanciato la povera Lilly dalla finestra: la cucciolina, una piccola Jack Russell, è morta dopo essere caduta dal settimo piano di un palazzo a Roma. A compiere questa gesto criminale è stato un 44enne romano, che ha ucciso Lilly proprio davanti agli occhi del suo proprietario, ovvero il figlio 18enne.Sul posto sono arrivato i poliziotti, che sono stati accolti da pugni e calci, con frasi come: "Tutte ste pagliacciate, è solo un cane". Portato in centrale, l'individuo è stato condannato con rito abbreviato ad un anno e 8 mesi, oltre alla custodia in carnere.Pena giusta, questo si, ma solo per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento. Infatti per il reato di maltrattamento contro animali serve una denuncia della vittima, che in questo caso sarebbe il figlio, ovvero il proprietario di Lilly.Per il momento dunque la situazione è questa. Incredibile comunque quello che è accaduto: per via dell'ennesima lite tra l'uomo e la compagna, a farne le spese è stato un povero quattro zampe che nulla ne poteva. Quando le Forze dell'Ordine sono arrivate hanno trovato il ragazzo accucciato in terra mentre stringeva Lilly in lacrime.Secondo le ricostruzioni degli agenti l'uomo, appena ha visto le guardie, ha iniziato a minacciare: "Che c state a fa tutte ste pagliacciate. È solo un cane. Io ve sfonno a tutti. A guardie di m... Io vi ammazzo tutti. Fate schifo". Dopo di che è partito alla carica con calci e pugni, ferendo due agenti. Alla fine è stato ammanettato grazie all'utilizzo dello spray al peperoncino, anche se l'uomo ha continuato a dimenarsi e a sputare in direzione degli agenti.Nessuno però ha voluto testimoniare contro l'uomo. L'unico testimone oculare in commissariato non ha risposto alle domande degli investigatori. Inoltre, l'uomo è stato interrogato e ha risposto così alle domande: "Ma le pare che uccido un cane io?". Di certo i suddetti reati per i quali è stato condannato dovranno essere scontati per forza, mentre speriamo che anche Lilly abbia giustizia.

La storia di benny, il beagle rimasto incastrato nel bosco e trovato vivo dopo nove giorni

News Redazione -

Benny si era perso nel bosco e il suo guinzaglio era rimasto incastrato in un tronco. Brutta disavventura per Benny, un beagle rimasto in un bosco per nove giorni. Ma andiamo con ordine: questo quattro zampe vive con i suoi padroni Matt e Grace in Nuova Zelanda. Ora sta bene, ma negli scorsi giorni la coppia era disperata.Letteralmente scomparso dopo una gita nel parco regionale di Belmont, Benny non è più tornato a casa. I due padroni, preoccupati per la situazione, hanno creato un gruppo su Facebook per far si che qualunque avvistamento potesse essere segnalato.La ricerca è durata nove giorni, e ha coinvolto soccorritori e volontari, che hanno trovato Benny lo scorso 15 aprile. Ecco le parole di Grace sempre sul social network: "I soccorritori hanno compiuto una vera e propria missione. Hanno superato un burrone, scalato una cascata e messo a rischio la propria incolumità nella speranza di incontrarlo".Hanno trovato Benny impossibilitato a procedere per via del fatto che era incastrato con il suo guinzaglio sotto un tronco, anche se per fortuna vicino a lui c'era appunto la cascata e in qualche modo è riuscito a bere un po' d'acqua, come racconta sempre Grace: "Per fortuna tutto ciò non gli ha impedito di arrivare alla cascata e poter bere, riuscendo a rimanere piuttosto idratato. In fin dei conti è uscito dal suo calvario in ottima salute".Una volta recuperato (anche grazie all'aiuto di un elicottero), Benny è stato portato in un centro veterinario: aveva perso 3 kg, ma nel complesso stava bene. In questi giorni si è rimesso in forma ed è tornato dalla sua famiglia.

Mangia alluminio e sassi per sopravvivere, poi il salvataggio: la storia di molly

News Redazione -

Incredibile come questa cagnolina sia riuscita a sopravvivere per mesi nei boschi. Ecco le immagini del salvataggio. Quando hanno trovato Molly, i volontari non potevano credere ai loro occhi: questa cagnolina era in condizioni davvero disperate, come racconta Susan, la ragazza che ora si sta occupando temporaneamente di questa povera quattro zampe.Ma andiamo con ordine: Molly intanto con ogni probabilità è sopravvissuta a settimane nei boschi. Quando è stata trovata era così scheletrica e con la pelliccia tutta rovinata ed emaciata che si pensava non ci fosse più nulla da fare.Alcuni operatori del Wilson Country Humane Society si sono così adoperati subito per salvare la piccola, portandola innanzitutto dal veterinario. Non solo Molly era magrissima, ma addirittura all'interno del suo stomaco c'erano pezzi di oggetti non commestibili, tra cui anche alluminio.I volontari hanno voluto raccontare la sua storia: "Ha dovuto mangiare immondizia, viveva ingerendo pietre, alluminio, ossa di pollo. E’ un miracolo che sia sopravvissuta e che non abbia avuto bisogno di essere operata". Hanno però dovuto sedarla per riuscire a tosarla: aveva infatti troppo sporco incrostato.Finita la tosatura, Molly pesava solo dieci chili, esattamente la metà del suo peso forma. Se non altro il pet è riuscito ad espellere gli oggetti non commestibili autonomamente, senza dover ricorrere appunto a chirurgia. Dopo un periodo di delicate cure, arriva la prima buona notizia, ovvero Susan, che si offre per adottarla temporaneamente: "È una cagnolina dolcissima, all’inizio era molto timida anche nei confronti degli altri cani. Abbiamo lavorato insieme per aiutarla a sentirsi più a suo agio".Dopo tre settimane di coccole e cure, Molly era pronta per incontrare Cheryl, la sua nuova proprietaria: "Abbiamo avuto un giorno di prova, ma ci siamo tutti innamorati di questa cagnolina. All’inizio aveva paura di tutto, anche del divano che scricchiolava. Ora però è tutto passato ed è una cagnetta piena di energia e in salute. Gioca e corre con gli altri miei due cani ed è lontana anni luce dal cane spaventato salvato nel bosco".Del suo passato non si sa nulla, ma per fortuna il futuro di Molly sembra essere radioso.

La storia di miro, il cane sequestrato perchè abbaia "troppo"

News Redazione -

La storia del cane Miro sta facendo il giro del mondo. 240mila firme: in tanti hanno supportato la causa di Miro, un pastore maremmano che vive in una casa con giardino a Roverè della Luna, un paesino vicino a Trento. Peccato che negli ultimi giorni questo quattro zampe sia stato sequestrato dalle Forze dell'Ordine.Il motivo? Il vicino della proprietaria l'ha denunciata perchè secondo lui il cane "abbaia troppo". In realtà, stando alle dichiarazioni di chi vive a sua volta vicino alla casa, Miro non disturba per niente (come si può vedere anche nel video). E' lui l'unica persona a lamentarsi, e i proprietari degli altri animali della zona sono pronti a portare in tribunale le loro dichiarazioni di solidarietà (anche perchè temono che la stessa sorte possa capitare ai loro cagnolini).Ecco il testo della petizione: "Più volte le Forze dell’Ordine sono accorse sul posto in seguito alle chiamate del mio vicino e tutte le volte hanno constatato che Miro non stava abbaiando  Nonostante questo la vicenda è andata avanti con due querele, trasformate poi in due decreti penali di condanna, per l’abbaiare del cane che non permetterebbe loro di dormire. Un’accusa infondata, dal momento che il cane di notte viene fatto entrare in casa, proprio per evitare ogni possibile disturbo".Miro è stato portato via dai Carabinieri lo scorso 22 marzo: è stato sequestrato e portato in un canile a Rovereto. I proprietari della struttura lo descrivono così: "E' fra i più tranquilli cani del canile. Abbaia quando vede qualcuno che non conosce, ma è normale".La sua proprietaria ha dichiarato anche al sito IlDolomiti.it: "Non sono una di quelle persone che mette gli animali al di sopra degli uomini in fatto di diritti, ma ci si deve rendere conto che sequestrare un cane o un gatto non ha lo stesso peso che sequestrare un cellulare o un motorino".

Conto corrente per cani e gatti: da oggi è possibile farlo

News Redazione -

Si tratta del primo servizio bancario destinato ai quattro zampe: andiamo ad approfondirlo meglio. Interessante iniziativa da parte di Banca di Piacenza: da oggi cani e gatti possono aprire il loro conto corrente. Non vi stiamo prendendo in giro, perchè questa soluzione è prospettata per tutti quei padroni che quotidianamente spendono soldi per i loro cagnolini o gattini.Il nome dell'iniziativa è Amici Fedeli: con sei euro al mese potrete avere il conto corrente per il vostro animale domestico, con tanto di home banking e offerte per sfruttare promozioni in negozi oppure in cliniche veterinarie.A raccontare i motivi di questa operazione è Corrado Sforza Fogliani, presidente della Banca di Piacenza: "Un cliente ci ha domandato di intestare un conto al suo cane per accentrarvi tutte le spese relative all’animale. Non era possibile soddisfarlo subito, ma ci abbiamo riflettuto e studiando la questione ci siamo accorti che molti altri spendevano cifre importanti per i loro beniamini e avevano l’esigenza di separare le spese del cane dalle loro".Lo stesso presidente ha un cane: si chiama Sun ed è un Cocker Spaniel. Assieme a lui molti altri potranno aprire il conto (che sarà intestato sia al cagnolino o gattino e al suo proprietario). In realtà già un centinaio di piacentini lo hanno aperto, staremo a vedere se nei prossimi giorni anche gli altri istituti bancari seguiranno le orme della filiale emiliana.Anche perchè in Italia sono stati registrati qualcosa come più di 60 milioni di animali domestici. Cifre da capogiro, come quelle che molti cittadini spendono per i loro pet: "A volte le spese che certe persone fanno per gli animali domestici raggiungono cifre incredibili", racconta Fogliani.Per maggiori info clicca qui.

Addio a jimmy, il cane militare italiano schierato in libano

News Redazione -

Dopo dieci anni di servizio, Jimmy è stato stroncato da un malore: ecco la sua incredibile storia, fianco a fianco con i militari italiani. Jimmy se n'è andato: dopo oltre 10 anni di onorato servizio a fianco dei militari del Contingente italiano schierato in Libano, questo Pastore belga è stato stroncato da un malore durante uno dei suoi tanti controlli con cui fiutava eventuali tracce di esplosivo sui mezzi che entravano nella base militare di Shama, Comando del Settore Ovest di UNIFIL, controllata attualmente dalla Brigata Paracadutisti "Folgore".Questo cagnone era cresciuto al Gruppo Cinofilo del Centro Militare Veterinario di Grosseto (fondato nel 2002), ed è deceduto ieri mattina: si è accasciato al suolo all'improvviso, nemmeno il suo conducente è riuscito a fare qualcosa.Sarebbe andato in pensione a breve, adottato dal suo stesso conducente. Dopo essere stato impiegato in sei missioni all'estero (tra cui Kosovo e Afghanistan), questo cucciolone non è riuscito a vincere la sua battaglia più grande.Quante vite avrà salvato nel corso di questi anni? Tantissime. Infatti è appurato che le unità cinofile ogni anno scongiurano il pericolo dell'esplosione di ordigni: fiutarli per questi quattro zampe è un gioco, e i cani sono addestrati proprio come se stessero giocando. Non ci sono metodi coercitivi nè vengono maltrattati.La scomparsa di cani così eroici ci rende un po' tristi, ma sicuramente ora anche questo cagnone starà in un posto migliore. Buon ponte, Jimmy.

Pasqua e pasquetta con il cane: dove andare e cosa fare

News Redazione -

Ci avviciniamo alle festività pasquali: cosa fare e dove andare insieme al nostro cane? Ci siamo, manca poco alle festività pasquali e in queste ore ci stiamo organizzando per passare due giorni in totale tranquillità, anche per staccare da lavoro e stress quotidiano. E cosa c'è di meglio di passare Pasqua e Pasquetta con il cane che tanto amiamo?C'è una buona notizia: in Italia stanno sempre più aumentando le strutture e offerte pet-friendly, anche per soggiorni non troppo prolungati. Quest'anno c'è un po' l'imbarazzo della scelta: strutture di accoglienza si, ma anche strutture alberghiere, residence e agriturismi.Tra itinerari marittimi, montanari e campagnoli, potrete passare una giornata oppure più giorni in compagnia del vostro cagnolino. Ma dove trovare le offerte più vantaggiose? Nel web si sono sempre più sviluppate alcune piattaforme che mettono sul piatto alcune tra le migliori proposte provenienti dalle strutture di tutta Italia, che vengono incontro alle più variegate esigenze.Il portale viaggiconilcane è fatto apposta per programmare la propria vacanza insieme a Fido: è un sito ad hoc, con pacchetti fatti a misura di... cane! Oltre a questo vengono anche forniti alcuni consigli su come passare la vacanza con il pet in tutta tranquillità, oltre a tutti i documenti del caso che verranno richiesti (specialmente se la destinazione è estera).Pasqua con il cane: ecco altre idee per una vacanza perfetta Un altro portale molto ben studiato in tal senso è zampavacanza, che per Pasqua 2018 ha individuato una top 10 di offerte che vanno dalla Toscana alla Puglia. Come accennavamo prima, ci sono possibilità di scelte molto variegate, dal mare della Liguria alle montagne Aostane.Non da meno il sito di vacanzeanimali, che propone varie offerte e pacchetti last minute per chi ha piacere di passare le vacanze pasquali con il proprio cagnolino. Stesso discorso degli altri portali: anche qui possiamo scegliere ad esempio tra suggestivi agriturismi umbri e pensioni complete a Rimini.Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti e per tutti i prezzi. C'è ancora tempo per prenotare!

La storia di salvatore, l'uomo che viveva in macchina per non lasciare il suo cane

News Redazione -

Salvatore e Spank hanno avuto il loro lieto fine: hanno trovato finalmente una casa dove stare. Alcune notizie non possono che restituirci un po' di positività e sorrisi: la storia di Salvatore e Spank è una di quelle. Fino a qualche giorno fa infatti l'uomo, accompagnato dal suo fedele cagnone, viveva in macchina.Le disavventure dei due iniziano a gennaio, quando Salvatore si separa dalla convivente: è malato, e non può far altro che tornare insieme a Spank nell'appartamento di famiglia. La madre però, dopo qualche giorno, inizia ad accusare i primi sintomi di allergia al pelo del cane.Impossibile vivere così, ma Salvatore proprio non vuole separarsi da Spank, e per questo motivo decide di andare a vivere in macchina. Non ci sono alternative, nonostante l'inverno e il freddo polare di questi mesi. La loro storia però ha iniziato a fare il giro dei social: in molti li hanno aiutati, ma non in maniera decisiva.Fino a quando una coppia ha offerto a Salvatore un piccolo appartamento a costi molto contenuti. C'era anche posto per Spank! L'uomo ha così accettato, ringraziando infinitamente i due coniugi, che hanno dichiarato ai media: "Abbiamo letto su La Nazione la sua storia e le difficoltà nel trovare un alloggio in affitto con il suo piccolo stipendio. Ci siamo commossi tantissimo. Quando abbiamo visto che dopo tanti mesi non era ancora stata trovata soluzione, ci siamo sentiti in dovere di intervenire. Lo abbiamo rintracciato grazie a un parente, perché a furia di parlare di questa storia, abbiamo scoperto che conoscevamo un suo zio e così, nel giro di qualche tempo, siamo riusciti a rintracciarlo e a presentarci. Ci è sembrata subito una brava persona, come tante che attraversano un periodo difficile. D’altronde, chi non ne ha avuti?".Adesso Salvatore e Spank vivono nella loro nuova casa, con un po' più di speranza verso il futuro.

Lasciano il cane dal dog-sitter e non tornano più a riprenderlo: la storia di pablo

News Redazione -

Pablo è stato abbandonato, ma grazie all'intervento di persone con un cuore ora è amato e sta bene. Un tenero Chihuahua di nome Pablo è stato abbandonato dalla sua famiglia, che ha deciso di lasciarlo da un dog-sitter e non è mai più andata a riprenderselo. Purtroppo però le peripezie di questo cucciolino non sono finite.Si, perchè dopo qualche settimana anche il dog sitter ha scritto un post su Facebook dove annunciava che Pablo sarebbe stato presto ospite di un rifugio: infatti era intrattabile, impaurito e abbaiava in continuazione. Il rifugio in questione però con ogni probabilità lo avrebbe soppresso oppure cercato di vendere su internet.Michele Walsh, coordinatrice del gruppo di salvataggio AMA Animal Rescue, non ci ha pensato due volte ed è intervenuto: "Abbiamo saputo che Pablo era costretto a vivere in un armadio perché abbaiava molto. Siamo subito andati a recuperarlo".Il cagnolino era salvo, ma rimaneva pauroso di tutto, e non smetteva un secondo di abbaiare, come racconta sempre Walsh: "Era particolarmente spaventato dalle persone. Non sappiamo con esattezza cosa gli sia accaduto ma supponiamo che non sia nulla di buono".Il timore di Michele era quello che nessuno avrebbe mai adottato Pablo, fin quando però non si è palesata Alexia Perimone: "È stato incredibile vedere la scena. In appena 15 minuti Pablo era diventato un cagnolino socievole ed ha iniziato a leccare la mano di Alexia. Le ha chiesto di diventare la sua mamma adottiva".Lo scorso dicembre, dopo alcuni mesi di terapia, Pablo era pronto per essere adottato definitivamente. E' stata Maura McHale a prenderlo in custodia definitiva: "Ho visto Pablo in una foto e non ho resistito. Desideravo un Chihuahua da parecchio tempo e lui era perfetto. Quando sono andato a prenderlo mi ha leccata per tutto il viaggio. Tutto ciò che vuole è qualcuno con cui stare, ha una splendida personalità. Ama ballare: si alza sulle zampe posteriori e inizia a ballare".Dopo tutti i guai che ha passato, ora Pablo è felice, e McHale è contenta già così: "E’ una sensazione incredibile vedere quanto è felice. Sa che ormai è al sicuro".

Muore il suo proprietario, cane cade in depressione e si nasconde da tutti

News Redazione -

La storia di Rio è quella di un cane caduto in depressione dopo la morte del suo proprietario. Rio è un Golden Retriever che dopo la morte del suo amico umano è rimasto pervaso di una tristezza infinita: è letteralmente caduto in depressione, anche perchè la famiglia del suo proprietario ha deciso di non poterlo più tenere e lo ha portato in un canile.Rio lì ha iniziato a non voler vedere più nessuno, a non muoversi più e a non mangiare. In pratica non faceva nulla, non voleva nemmeno essere toccato. Aveva deciso di lasciarsi morire, perchè pensava che nessuno lo amasse più veramente.Così i volontari del canile hanno chiamato l'associazione Detroit Dog Rescue. Kristina Millman Rinaldi, la responsabile, ha raggiunto il centro e ha preso subito Rio con sè. Ha cercato di coccolarlo, ma lui non ha reagito. Ormai la depressione aveva preso il sopravvento, peggiorava ogni giorno di più tanto da non rispondere più nemmeno al suo nome.A questo punto Kristina ha giocato la sua ultima carta: provare a farlo ambientare in una nuova famiglia. Ha pensato subito a due volontari che lavorano insieme a lei: avevano già due cani, ma sentendo la storia di Rio lo hanno accolto nella loro casa senza pensarci due volte.Ora finalmente Rio sta bene, e soprattutto le sue condizioni psicologiche sono migliorate notevolmente. Per farlo sentire ancora più a suo agio Tashia e Ryan, i suoi due nuovi padroni, gli hanno allestito una stanza solo per lui. Il quattro zampe è di nuovo felice.

Cane cade in mare e nuota per dieci km, poi il finale inaspettato: ecco le immagini

News Redazione -

Straordinaria impresa da parte di questa cucciolona, che ha attraversato il mare e il bosco per tornare dai suoi proprietari che la avevano persa. Come abbiamo visto nel nostro approfondimento sulle dieci imprese memorabili firmate da quattro zampe eroi, i nostri cagnolini sanno sempre come stupirci. E dagli Stati Uniti arriva una storia che sarà destinata ad essere oggetto di studio.Rylee è un Pastore belga di soli dieci mesi, ma questa cucciolona è stato protagonista di un'avventura che poteva trasformarsi in tragedia. Infatti, in un giorno di sole già primaverile, la cagnolina si trovava insieme ai suoi proprietari su una barca per una gita.Edward e Kristin però hanno avuto un problema con l'imbarcazione: un guasto meccanico che li ha tenuti impegnati per qualche minuto. Rylee non ci ha pensato due volte: si è tuffata in acqua ed è scomparsa nel nulla.La coppia l'ha cercata ovunque, ma il loro pet non si trovava. Hanno allertato i pescatori della zona oltre che la guardia costiera. Hanno fatto anche un post su facebook ma niente: di Rylee nessuna traccia.Alla fine è tornata a casa, si, ma ha fatto tutto da sola: ha nuotato per ben dieci km, per poi attraversare qualcosa come 20 km di bosco prima di giungere ad un alpeggio molto vicino alla casa dei suoi proprietari.Insomma, un viaggio pazzesco, ed ecco le parole finali di Kristin: “Una signora ha visto il cane entrare tranquillo nella pineta riservata alle tende e poco dopo, mentre Edward stava facendo suonare uno dei giocattoli preferiti di Rylee, il cucciolone si è diretto scodinzolante verso la sua casa e ha fatto un sacco di feste ai suoi proprietari, che se lo sono coccolato tra abbracci e singhiozzi”.

Insegna al suo carlino il saluto nazista, ora rischia il carcere: il video

News Redazione -

Per questo gesto Mark Meehan rischia fino a sei mesi di carcere: ecco il video del fatto incriminato. Mark Meehan pensava di fare una bravata, nulla di più, ma il suo gesto potrebbe costargli molto caro. Attualmente è sotto processo per aver insegnato al Carlino della sua ragazza il saluto nazista. Non contento lo ha anche filmato e pubblicato un video online.Inoltre il quattro zampe rispondeva a comandi come "Heil" e "gli ebrei in camera a gas" alzando la zampa. Su Youtube i suoi video hanno raggiunto le 3 milioni di visualizzazioni, attirano anche le attenzioni della Polizia, che lo ha arrestato per aver commesso un crimine di odio razziale.Durante il processo, l'imputato ha dichiarato che il video era stato pubblicato per infastidire la sua ragazza, ma la decisione del pm è stata netta: lo ha incriminato per aver violato il Communications Act che prevede che sia condannato chi diffonde contenuti offensivi di natura antisemita e razzista.Ecco le parole del pm O'Carroll: "Descrivere il video come comico non è una bacchetta magica. La corte ha considerato l’importanza della libertà di espressione, ma questa viene con delle responsabilità, l'imputato sapeva che il materiale era offensivo e perché lo era, ma lo ha girato ugualmente".Il difensore di Meehan ha sostenuto che il video fosse stato caricato erroneamente, e la fidanzata ha dichiarato che non aveva mai avuto comportamenti antisemiti. David Badile, comico ebreo, ha difeso il ragazzo: "Il video non è per tutti i gusti ma alcuni ne possono vedere il lato satirico. I giudici dovrebbero assolverlo anche solo per dimostrare che è il 2018 e non il 1984”.Questione complicata, ma di una cosa siamo sicuri: il video non ci ha fatto ridere. Ora resta da capire se Meehan sarà effettivamente condannato: in questo caso potrebbe passare fino a sei mesi in carcere e pagare una multa molto salata.

Addio a negro, il cane che aiutava i vigili del fuoco

News Redazione -

Negro era un cane da guardia che a vissuto fianco a fianco ad alcuni vigili del fuoco per più di dieci anni. La storia che vi raccontiamo oggi arriva da Iquique, una città cilena, dove ogni giorno i vigili del fuoco aiutano la comunità mettendo a rischio la propria vita. Le loro vicende sono salite alla ribalta della cronaca oggi, quando tristemente hanno dovuto dare un dolce addio ad un loro collega speciale.Si chiamava Negro ed era un cagnone che per più di dieci anni aveva tenuto loro compagnia. Il suo compito era importante: doveva tenere sotto controllo la stazione centrale nel momento in cui i suoi amici pompieri dovevano intervenire per salvare qualche vita.Una volta che rientravano, venivano accolti dagli scodinzolii del quattro zampe, che così riusciva ad essere una presenza amica nei grossi momenti di stress che i vigili dovevano sopportare. Negro però ora non c'è più.Ecco le parole accorate dei vigili attraverso una nota online: "Questo pomeriggio, uno dei nostri colleghi ha lasciato la terra - il nostro pompiere a quattro zampe. Grazie mille per tutti gli anni che sei stato con noi. Ti ricorderemo per sempre".Non si sono limitati alle parole, visto che Negro è diventato ufficialmente "pompiere onorario" e gli è stato organizzato un funerale d'onore."Negro era uno di noi, uno di questa famiglia, era rispettato, amato - ha detto il comandante del fuoco Jorge Tapia -. Ci siamo salutati in una cerimonia molto emozionante perché stavamo salutando uno dei nostri, che era una parte importante di questa compagnia".Portato in una bara, affiancato dai colleghi, il corpo di Negro è stato deposto non lontano dalla caserma ed è stato piantato un albero per ricordarlo.

Salvati quattro cuccioli ricoperti di vernice: le immagini del salvataggio

News Redazione -

Quattro cuccioli sono stati trovati totalmente ricoperti di vernice: ecco il salvataggio. La polizia locale di Raytown, un sobborgo della cintura urbana di Kansas City (USA), ha trovato quattro cagnolini cuccioli ricoperti di vernice. Sprovvisti di microchip, inizialmente i cuccioli non sono stati identificati (e quindi non si è reperito nemmeno il proprietario).Fortunatamente però un residente della zona ha testimonia, e il padrone dei poveri cuccioli è già stato arrestato. Ora i quattro pets stanno bene, ma come si può vedere dalle immagini non è stato affatto semplice pulirli.Dopo averli trovati, la polizia ha immediatamente chiamato un team di veterinari, che ha rilasciato queste dichiarazioni: "Quando li abbiamo trovati erano sporchi e terrorizzati, ci hanno fatto una tenerezza infinita".Hanno appena otto settimane, e la vernice stava iniziando ad asciugarsi. I veterinari hanno dovuto lavorare duramente per salvarli: "L’operazione è durata quattro ore e i cani sono stati distratti per tutta la durata del lavaggio con alcuni giocattoli. Qualcuno si è addirittura addormentato per qualche minuto".Purtroppo la tosatura è stata inevitabile, ma Pablo Picasso, Frida Kahlo, Bansky e Jackson Pollock (così sono stati rinominati) ora stanno bene. Addirittura tre su quattro hanno già trovato una nuova famiglia: "Sono stati adottati quasi subito, nel giro di appena una settimana, la loro storia ha commosso e intenerito un po’ tutti, perché da queste parti non era mai accaduto un episodio del genere. Ci auguriamo che anche il quarto trovi presto una nuova famiglia".

Sciatore delle olimpiadi salva 90 cani dal mercato della carne in corea: la sua storia

News Redazione -

Ha salvato 90 cani destinati alle tavole coreane: ecco la storia di Gus Kenworthy, sciatore americano freestyle. Gus Kenworthy ha partecipato alle Olimpiadi invernali in Corea del Sud: è uno sciatore freestyle americano, ma in terre coreane non si è dedicato solo allo sport. Infatti il suo nome è finito al centro dell'attenzione anche e soprattutto per un suo gesto davvero nobile.Già nel 2014, alle olimpiadi di Sochi, aveva trovato vicino al villaggio Olimpico due cuccioli randagi, Jake e Misshka: era riuscito ad adottarli non senza difficoltà. Ma è stato solo il primo passo.Infatti Gus nelle Olimpiadi coreane non si è limitato a lottare per una medaglia: non è riuscita a portarla con sè in America, ma in compenso ha fatto ritorno con un cane in più nella sua famiglia, salvato da un allevamento dove gli animali venivano fatti crescere per essere poi commerciati nel mercato della carne.Gus ha scritto così sul suo profilo Instagram: "Stamattina Matt e io abbiamo fatto una visita straziante in uno dei 17000 allevamenti di cani della Corea del Sud. In tutto il paese ci sono 2,5 milioni di cani allevati per il cibo in condizioni molto più inquietanti di quanto possiamo immaginare. Il modo in cui questi animali vengono trattati è completamente disumano e la cultura non dovrebbe mai essere un capro espiatorio per la crudeltà. Nonostante le convinzioni di alcuni, questi cani non sono diversi da quelli che chiamiamo animali domestici altrove".Potrebbe interessarti anche la storia di Davide Acito, il ragazzo italiano che ha salvato dalla pentola 400 cani.Gus nella foto è insieme al suo fidanzato Matt Wilkas (noto attore) e a Beemo il cane che è riuscito a salvare. Ma il cucciolo non è l'unico fortunato: grazie al suo intervento infatti altri 90 cani dell'allevamento sono stati salvati e portati in USA e Canada, anche grazie all'aiuto di Human Society International.Insomma, Gus è tornato in patria con ben 90 medaglie sul petto. Una storia straordinaria che però ha alimentato anche delle polemiche, perchè alcuni suoi follower gli hanno fatto notare che la sua campagna sarebbe unilaterale rispetto ai tantissimi altri animali macellati e mangiati nei paesi occidentali.A noi non resta che dire però che intanto Gus è riuscito a salvare tantissimi cagnolini, contribuendo a salvarli da morte certa in maniera decisiva. E non è poco.