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Questi cani segugio hanno salvato 45 rinoceronti dai bracconieri in sudafrica

News Redazione -

Un branco di cani addestrati a proteggere la fauna dai bracconieri in Sudafrica ha salvato 45 rinoceronti in via di estinzione. Quarantacinque rinoceronti sono salvi grazie a un branco di cani, addestrati a proteggere la fauna dai bracconieri in Sudafrica. I segugi addestrati dalla nascita stanno dando un contributo importantissimo per la conservazione e la salvaguardia di animali sempre più sotto attacco come rinoceronti, giraffe ed elefanti, tanto per citare alcuni esempi.I segugi erano arrivati al Kruger National Park nel 2018 a sostegno della ricca fauna selvatica del Mozambico, non a caso il parco stesso è la più grande roccaforte del rinoceronte e per questo, è preso di mira da bracconieri che gestiscono un traffico illegale di prodotti derivanti da animali ed esportati nei paesi asiatici.Alcuni scatti di Sean Viljoen raccontano proprio di questi cani in azione al Southern African Wildlife College nel Greater Kruger National Park. I segugi sono stati addestrati da Johan van Straaten e dal febbraio 2018 hanno salvato 45 rinoceronti“Nell’ultimo decennio oltre 8mila rinoceronti sono stati persi a causa del bracconaggio, e il nostro è il paese più colpito da questo assalto. Nelle aree di pattuglia del Southern African Wildlife College, il tasso di successo dei cani è di circa il 68% utilizzando sia cani da inseguimento liberi che da guinzaglio, rispetto al 3-5% che avremmo senza il loro aiuto”, spiega Johan van Straaten.I cani che sono di varie razze, dai segugi a beagle, svolgono un ruolo fondamentale nel monitoraggio, incursione, rilevamento e pattugliamento. “Riuscendo a correre velocemente, riescono a inseguire i bracconieri e impedirgli di portare a termine il loro lavoro”, dice ancora l’addestratore.Salvare 45 rinoceronti non è da poco e il progetto sta contribuendo a garantire la sopravvivenza della ricca biodiversità dell’Africa meridionale e della sua fauna selvatica. Il Sudafrica detiene quasi l’80% della specie di rinoceronte.Sono 8mila i rinoceronti uccisi dal 2008 al 2018 sia per il loro corno usato nella medicina tradizionale cinese, sia come trofeo da caccia che negli anni, in Cina e Vietnam ha assunto il ruolo di status symbol per le classi sociali emergenti. Per questo, il rinoceronte nero è entrato a pieno titolo nella lista di animali in via d’estinzione e secondo le stime ci sarebbero, in generale circa 20mila rinoceronti bianchi e poco più di 5mila i rinoceronti neri.Fonte: greeme.it

Ragazzo di 17 anni apre un rifugio speciale per animali: ha già salvato 22 cani e 4 gatti

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Si chiama Eduardo e in questi mesi ha già salvato diversi cani e gatti, realizzando il sogno che aveva fin da bambino. Eduardo Caioado è un ragazzo di 17 anni che vive ad Anápolis, in Brasile, e che fin da piccolo ha sempre avuto una missione: aiutare gli animali in difficoltà. All'età di 9 anni ha cominciato a soccorrere i cani e gatti randagi della sua città, e un mese fa insieme alla sua famiglia ha fatto qualcosa di più.Ha aperto un rifugio speciale per accogliere i quattro zampe che non hanno una casa. L'ha chiamato «EduPaçoca Institute» e a oggi grazie a questo progetto ha già salvato 22 cani e 4 gatti. «Cerco di rendere il mondo un posto migliore - ha detto il ragazzo - e quest'anno ho realizzato uno dei miei sogni».Con l'aiuto della sua famiglia ha affittato una casa, ed è qui che accoglie i randagi, «che d'inverno da queste parti muoiono spesso per il freddo e non ricevono aiuti pubblici - ha detto -. È per questi motivi è nato il mio progetto».Lui va al rifugio, che dista 30 chilometri da casa sua, tutti i giorni. A volte in autostop, altre volte in bici, e desidera che gli animali qui si sentano a casa. L'obiettivo di Eduardo è che i cani e i gatti vivano nel rifugio a tempo determinato, in attesa di essere adottati da una famiglia. «Una delle sfide più difficili è decidere chi portare al rifugio e chi lasciare per strada - continua - perché la casa purtroppo non è abbastanza grande per accogliere tutti».Ma per il futuro vuole ingrandirsi e salvare e riparare dal freddo ancora di più animali anziani e randagi. Ha già trovato degli sponsor che lo stanno aiutando con le spese, e ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere la sua struttura. I soldi serviranno per l'acquisto di acqua e cibo, per l'affitto e per le spese veterinarie. A oggi sono stati raccolti 14.390 real che corrispondono a quasi 2300 euro.Questa non è la sua prima azione benefica: a 15 anni è stato eletto come una delle 50 persone più giovani che sono di ispirazione per l'Onu. In quell’occasione aveva ideato un progetto per riutilizzare l’acqua piovana per un ecovillaggio.A 15 anni si è occupato di trovare una casa ai gatti randagi della sua città, e lo scorso Natale ha fatto dei regali a 52 anziani che vivono in alcune case di riposo brasiliane. Il suo profilo Instagram è «Megaedu1» e lui utilizza i social network per parlare soprattutto di ambiente, diritti umani e animali, i temi che gli stanno più a cuore.Fonte: lastampa.it

Cane legato e trascinato a siracusa, l'arrivo dell'uomo in caserma: video

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Ha legato un cane all’auto e lo ha trascinato per metri nelle campagne di Priolo, in provincia di Siracusa. Il responsabile sarebbe un 69enne che è stato convocato in caserma nelle ore successive ed è stato denunciato per maltrattamenti.Un cane legato a un’auto e trascinato per metri. Il video di questo orrore avvenuto a Priolo, in provincia di Siracusa, sta facendo il giro d’Italia. A compierlo sarebbe stato un 69enne che è stato convocato in caserma, come potete vedere nel video qui sopra nel video dell'Oipa, l'Organizzazione internazionale per la protezione degli animali.Ancora non è chiaro per quale motivo il pensionato avrebbe trascinato un randagio per decine di metri nelle campagne siracusane, dove il randagismo è molto diffuso. La foto di questa scena tanto orribile quanto ingiustificata è stata pubblicata online.Nel frattempo alcuni passanti hanno soccorso il cane ormai esanime dalla sofferenza. Nonostante il rapido intervento di un veterinario, la bestiola è morta.Intanto le immagini sono state viste anche dai carabinieri che hanno avviato le indagini risalendo all’intestatario dell’auto. Si tratta di un pensionato che è stato convocato nelle ore successive dai militari ed è stato denunciato per maltrattamenti. Qui su Iene.it vi mostriamo il suo arrivo in caserma.“Se fosse successo in Svizzera lo andavano a prendere a casa, in Italia invece si viene convocati in tutta calma”, dice Davide Acito, attivista di Action Project Animal, che abbiamo conosciuto per le sue battaglie contro i mercati di carne di cane in Cina.“Siamo abituati a sentire notizie simili in Asia dove trascinano cani con le macchine, qui invece siamo in Italia dove però le leggi sulla protezione degli animali non sono ancora state inasprite e il massimo che rischia è una denuncia per maltrattamento”.Proprio per chiedere pene più severe, il 29 marzo Acito assieme a decine di associazioni animaliste sarebbe dovuto scendere in piazza, ma tutto è stato sospeso per il coronavirus.“Un atto vergognoso che merita verità e giustizia”, ha commentato il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che ha presentato denuncia.Fonte: leiene.it

Fase 2, brambilla al governo: “sbloccare adozioni di cani e gatti”

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L'on. Brambilla ha riportato al premier Conte una lettera di un gruppo di associazioni. “In una lettera indirizzata al premier, al ministro della Salute e al direttore generale della sanità animale resa pubblica il 24 aprile – scrive l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente – un gruppo di associazioni chiedono un intervento istituzionale urgente.Le adozioni di cani e gatti, praticamente bloccate a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, devono pienamente riprendere, come già previsto in Francia fin dal 16 aprile scorso, con l’applicazione delle misure di sicurezza ritenute necessarie”.E per “sbloccare”, s’intende consentire gli spostamenti necessari alle adozioni, ovvero i controlli preaffido e il trasferimento degli animali nelle abitazioni delle famiglie adottanti.Nella lettera le associazioni ricordano che negli ultimi due mesi il carico di animali in strutture pubbliche e private ha superato ogni bilancio registrato in periodi di normale attività (oltre centomila cani l’anno nei soli canili censiti e decine di migliaia di gatti) e che la ripresa delle adozioni si rende necessaria non solo per tutelare la salute e il benessere degli animali ma per la funzione sociale, morale e di pubblico risparmio delle adozioni stesse.“Dal punto di vista delle associazioni – osserva ancora l’interrogante – il testo del Dpcm 26 aprile 2020, pubblicato nella stessa data sul sito del governo, non presenta sostanziali novità”. Di qui l’esigenza di un ulteriore intervento per sbloccare le adozioni e decongestionare quindi i rifugi italiani.

Vi presentiamo maximus, il cane più vecchio del mondo (?)

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Con i suoi 24 anni, Maximus potrebbe essere il cane più vecchio del mondo. Si chiama Maximus, ha 24 anni, ed è uno dei cani più vecchi del mondo. Vive insieme ai suoi proprietari a Cleethorpes, nella contea del Lincolnshire, in Inghilterra, ed è un incrocio tra un Bull Terrier inglese e uno Staffordshire.Oggi la sua vita è felice insieme a Lisa Hezzell e Rick Winter, ma il suo passato è stato traumatico. Maximus è stato infatti salvato da una casa in cui lo maltrattavano e lo picchiavano con una mazza da baseball.I volontari del rifugio «The Ark Animal Rescue» raccontano che prima che arrivasse nella loro struttura il cane era stato in una clinica veterinaria per delle costole rotte e che in passato veniva nutrito con una sostanza acida. «Per questo non può abbaiare e fa un verso simile ai maiali», spiegano.I veterinari sono riusciti a ricostruirgli il muso, ma lui non ha ancora superato il trauma dell'accento dello Yorkshire. I suoi precedenti proprietari avevano infatti questo accento, e tutte le volte che lui lo sente ha ancora paura che qualcuno possa maltrattarlo.«Evitiamo anche di portarlo in spiaggia a Cleethorpes per paura che ci siano persone provenienti dallo Yorkshire - raccontano i proprietari - e le poche volte che lo facciamo cerchiamo di distrarlo».Lui ama le diete casalinghe: adora i toast, i kebab e gli avanzi di pranzi e cene dei suoi proprietari. «Gli vogliamo molto bene e gli permettiamo anche di dormire nel nostro letto», ha detto Lisa, che spera di poterlo inserire nel libro del Guinness dei Primati prima del 2021, che è anche la data in cui si sposerà con Rick.A oggi il record del cane più vecchio del mondo è di un quattro zampe australiano che si chiamava Bluey. Era stato adottato nel 1910 e dopo avere lavorato come cane da gregge per circa 20 anni è stato soppresso il 14 novembre 1939 all'età di 29 anni e 5 mesi. Un record che nessuno ha mai battuto.Fonte: lastampa.it

Tiziano ferro adotta due cani e li strappa al canile: il video dell'arrivo a casa è commovente

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Dopo la scomparsa delle cagnoline Piper e Penny, il cantante e il marito Victor Allen accolgono due Doberman: "Sono stati abbandonati perché non sapevano cacciare e aggredire". "Ellie e Beau, tranquilli che in canile non ci tornate più". Tiziano Ferro pazzo d'amore per i suoi due nuovi cani, due meravigliosi Dobermann che da oggi accoglierà nella casa in cui vive con il marito Victor Allen, a Los Angeles, in California.Proprio qualche giorno fa è venuta a mancare Penny, la cagnolina che la coppia aveva adottato in passato insieme alla sorellina Piper.Su Instagram il video dell'arrivo dei due nuovi arrivati in casa. Ferro li abbraccia, li immortala mentre si rotolano sull'erba e non trattiene l'emozione. I cagnolini si lasciano coccolare e poi vanno a divertirsi sul prato.La clip è immortalata proprio da Victor, il produttore che Tiziano ha sposato la scorsa estate a Latina, dopo tre anni d'amore vissuto in gran segreto (e oggi gridato al mondo)."Niente ci consolerà dal dolore della perdita di Penny e Piper", scrive Ferro nella didascalia del post, "Ma abbiamo voluto guardare avanti, dare nuove opportunità ad altri angeli e siamo corsi in canile. Vi presento Ellie e Beau: 7 e 8 anni, abbandonati perché non sapevano cacciare, aggredire e perché non essendo puri Dobermann non potevano concepire cuccioli da 3000€.La dolcezza più infinita, l’amore e la gratitudine che solo queste anime sanno dare. Anche questo può salvare vite insieme al lavoro dei nostri eroi negli ospedali. Perchè abbiamo bisogno anche di queste cure, di amore in più".Infine, un appello a quanti in questi giorni stanno diffondendo fake news  a proposito del rapporto tra animali e coronavirus. "Gli animali domestici non contagiano nessuno", ribadisce Ferro, "In compenso ti migliorano la vita. Pensateci se potete e magari considerate cani adulti che nessuno vuole. Ellie e Beau, benvenuti a casa".Fonte: today.it

Cani addestrati potrebbero sentire il coronavirus: lo studio

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Da sempre considerato il migliore amico dell'uomo, ora il cane potrebbe aiutarci nella lotta contro il coronavirus sniffando la malattia. A rivelarlo è lo studio di un gruppo di ricercatori del London School of Hygiene and Tropical Medicine, del Medical Detection Dogs e della Durham University che si stanno preparando «ad addestrare in maniera intensiva i cani in modo tala che possano essere pronti in sei settimane».I cani sono già in grado di scoprire malattie come il diabete, il Parkinson e perfino il cancro. «Il nostro precedente lavoro ha dimostrato come i cani siano in grado di individuare l'odore degli umani con un'infezione di malaria e con un'accuratezza incredibilmente alta, oltre gli standard dell'Organizzazione mondiale della sanità», spiega in un comunicato il professore James Logan.Viene precisato che la rilevazione dell'odore per il Covid-19 è ancora nella fase iniziale e non è neppure detto che il coronavirus abbia un odore specifico. «Sappiamo però che altre malattie respiratorie modificano l'odore del corpo e dunque esiste la possibilità che lo faccia anche il Covid-19».Se funzionasse (il condizionale è d’obbligo) sarebbe una svolta, assicurano gli scienziati, perché i cani potrebbero testare fino a 250 persone all'ora con uno screening decisamente non invasivo.I cani verrebbero addestrati come per la rilevazione delle altre malattie, segnala la dottoressa Claire Guest, Ceo di Medical Detection Dogs, che è un'organizzazione benefica. L'obiettivo è quello di fargli scoprire anche gli infettati asintomatici. «In linea di principio siamo sicuri che i cani possono rilevare il Covid-19 - dice Guest in una nota - stiamo lavorando a come cogliere l'odore dei pazienti per farlo sniffare ai cani».Questi incredibili mammiferi sono in grado di mettere in evidenza anche minimi cambiamenti della temperatura corporea e dunque possono potenzialmente dirci se qualcuno ha la febbre, giocando un ruolo fondamentale nel prevenire una nuova pandemia.Fonte: Secolo XIX

I cani riconoscono il volto del proprietario anche in foto: lo studio dell'università di padova

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Una ricerca del laboratorio "DogUp" è giunta a questa conclusione: i cani riconoscono il volto del proprietario anche in fotografia. I cani riconoscono il volto del proprietario anche in fotografia. E’ questa la conclusione a cui è arrivato il laboratorio "DogUp" dell'Università di Padova con uno studio appena pubblicato sulla rivista "Animal Cognition", in cui i cani venivano temporaneamente separati dal loro proprietario.A quel punto, per ritrovarlo, gli animali dovevano osservare due fotografie con due volti, uno del proprietario e l'altro di una persona estranea, in due punti diversi della stanza.La maggior parte dei cani si è avvicinata alla foto con il volto del padrone, dimostrando che le loro capacità di riconoscimento prescindono da movimento e informazioni tridimensionali.Gli studi condotti finora avevano già dimostrato che i cani riconoscono i volti delle persone dal vivo, ma non avevano mai chiarito se questo valeva anche per le fotografie.«Molti pensano che i cani usino prevalentemente l'olfatto per riconoscere persone o altri animali. Eppure, le informazioni visive sono altrettanto, se non più importanti dell'olfatto – spiega Paolo Mongillo, professore di Fisiologia ed Etologia Veterinaria all'Università di Padova, tra gli autori dello studio – . Per gli umani il volto contiene informazioni speciali, elaborate da meccanismi specifici e dedicati del nostro sistema nervoso. Questi studi pongono le basi per capire se anche i cani utilizzino gli stessi meccanismi di elaborazione visiva».Fonte: Il Secolo XIX

Servizio di trasporto cani e cuccioli: ecco a chi rivolgersi

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Sei alla ricerca di un servizio che possa trasportare i tuoi cagnolini in sicurezza? Trasporto Cuccioli può essere la soluzione più adatta alle tue esigenze. Se stai cercando un servizio che si occupi del trasporto di un cane o di un cucciolo, una delle proposte migliori sul mercato è sicuramente quella di Trasporto Cuccioli. Si tratta di un'azienda che fa parte della società Regiardo e Speroni Ncc, che dal 2007 si occupa di noleggio con conducente.È partner di soggetti importanti del mondo dei trasporti via auto, in particolare di Limo Green Service e Fai NCC (l'associazione dei noleggiatori di bus e autovetture). Affidabile e sicura, nel corso degli anni la società ha trasportato diverse volte passeggeri con cagnolino al seguito.Ed è da questa esigenza che è nata Trasporto Cuccioli, che assicura il trasporto dei tuoi cani e cuccioli in tutta Italia. Grazie ad una fitta rete di partner, l'azienda viaggia per tutto lo Stivale, per brevi e lunghe tratte.La sicurezza sui mezzi di questo servizio è garantita al 100%. In primis grazie ai driver: sono tutti professionisti qualificati,  in possesso dei requisiti di legge per svolgere la professione di autista, CAP KB, Iscrizione al Ruolo dei conducenti e anni di esperienza nel settore trasporti.Sono amanti degli animali e hanno esperienza nello stare a contatto con loro. Si prenderanno cura del tuo cucciolo come fosse il loro, mantenendo la temperatura del veicolo ad un livello idoneo ed effettuando stop lungo il percorso che permettano di verificare le necessità dei nostri piccoli tesori.In secondo luogo, Trasporto Cuccioli sanifica regolarmente tutti i mezzi con dispositivo ad Ozono. I cuccioli inoltre vengono trasportati all’interno dell’abitacolo adottando tutti gli accorgimenti di sicurezza previsti dal Codice della Strada.Per quanto concerne i veicoli, il tuo amico a quattro zampe viaggerà a bordo di un minivan o di una berlina di lusso, dotata di assistenza alla guida, frenata di emergenza, attention assist e possibilità di regolare la temperatura in base alla zona del veicolo.Se lo desideri, può anche essere posizionato un dispositivo webcam a bordo che permetta di vedere come sta il tuo cucciolo durante tutto il tempo del viaggio. Potrai anche richiedere all’autista di fermarsi ogni volta che lo ritieni opportuno, senza doverlo contattare telefonicamente e distrarlo dalla guida.Riassumendo, le peculiarità principali di Trasporto Cuccioli sono:Veicoli sanificati con dispositivo di sicurezza certificato dal Ministero della Salute Autisti professionisti, gentili, disponibili ed amanti degli animali Acqua fresca a bordo, offerta da noiL'aspetto davvero interessante è che Trasporto Cuccioli privilegia la qualità rispetto alla quantità: sui loro mezzi viaggiano pochi cagnolini (mai più di tre a bordo di un minivan). La priorità dell'azienda è infatti quella di far viaggiare i quattro zampe comodi e sicuri.Ok, ora dovresti avere una panoramica completa ed esaustiva del servizio offerto dall'azienda. Per usufruirne basta mandare una email a info@trasportocuccioli.it.

Shenzhen è la prima città cinese a vietare il consumo di carne di cani e gatti: “un gesto di civiltà umana”

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Storica decisione da parte della città cinese di Shenzhen. Ecco tutti i dettagli. La città cinese di Shenzhen, alle porte di Hong Kong, ha vietato il consumo della carne di cani e gatti, dopo che a febbraio scorso, nel pieno dell'epidemia di coronavirus in Cina, venne vietato il commercio e il consumo di animali selvatici. Lo riferiscono le stesse autorità locali, precisando che il divieto entrerà in vigore dal prossimo 1 maggio.«Cani, gatti e animali domestici hanno stabilito una relazione molto più stretta con gli umani di qualsiasi altro animale e vietare il consumo di cani, gatti e altri animali domestici è una prassi comune nelle nazioni sviluppate, a Hong Kong e a Taiwan.Questo divieto risponde all'appello e allo spirito della civiltà umana», recita l'ordinanza emanata e ripresa dal quotidiano locale Shenzhen Daily, citando il direttore della Commissione Affari Legislativi della locale Assemblea del Popolo, Liu Shugang.«Non ci sono prove che gli animali selvatici siano più nutrienti del pollame e degli animali d'allevamento» che si possono continuare a consumare e che soddisfano i fabbisogni alimentari dei residenti, ha poi dichiarato un funzionario per la Sicurezza Alimentare del Centro per la Previsione e il Controllo delle Malattie della città, Liu Jianping, sempre ripreso dal quotidiano locale.Ora, chi contravverrà alla disposizione sugli animali selvatici, mangiandoli, sarà multato da 5 a 30 volte il valore degli animali e le persone che gestiscono attività di fauna selvatica per la vendita saranno multate da 3 a 10 volte il loro reddito illecito.

Veterinario a pomeriggio 5: "lavate le zampe dei cani con la candeggina dopo la passeggiata"

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Una dichiarazione incauta di un veterinario a Pomeriggio 5 ha scatenato moltissime polemiche. Come se non bastasse la necessità di ripetere, anche a livello istituzionale, che i cani e gli animali d'affezione in generale non trasmettono il coronavirus, da giovedì pomeriggio appassionati cinofili e veterinari sono dovuti scendere in campo, sul web, per avvisare il più possibile le persone che «la candeggina non va assolutamente usata per disinfettare la zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua».Un consiglio teoricamente non necessario considerato che detergenti di questo tipo, come si legge sulla confezione, sono sostanze tossiche che possono provocare irritazione alla pelle e agli occhi e la cui inalazione o ingestione può provocare gravi lesioni ma forse necessaria dopo l'intervista andata in onda a Pomeriggio 5 giovedì 26 marzo.L'allarme è nato poco dopo la diretta in cui, Enrico Zibellini, veterinario intervistato in streaming da Barbara D'Urso – visibile sulla pagina Facebook di Pomeriggio 5 - spiega come pulire le zampe dei propri cani di ritorno da una passeggiata qualora se ne sentisse la necessità.«Basta una normale detersione e disinfezione delle zampe stando attenti ai polpastrelli per non irritarli quindi usando materiali disinfettanti molto diluiti a base di clorexidina o banalmente con della candeggina ma molto diluita e tamponare poi le zampe – ha spiegato il veterinario che, alla richiesta della conduttrice se fosse necessario farlo anche sul muso dell'animale ha risposto che – per il muso è meglio stare attenti a parti delicate come occhi e mucose perché tutti i detergenti sono molto irritanti».La spiegazione ha sollevato dissenso e preoccupazione tra gli animalisti che ora temono risvolti tragici per la dichiarazione incauta del professionista, soprattutto per l'ampio pubblico che segue solitamente la trasmissione. Da giovedì sera sono iniziati a comparire molti messaggi di colleghi veterinari che hanno voluto avvisare i propri clienti e contatti, anche sui social, affinché evitino assolutamente di usare la candeggina. E molte sono state le richieste di smentita inviate alla redazione della trasmissione, soprattutto sulla pagina Facebook ufficiale, proprio nei commenti del post dove viene riproposta l'intervista.«La candeggina non va assolutamente usata neanche diluita – spiega Luca Robutti, presidente dell'ordine dei Medici Veterinari della provincia di Savona - Si rischia di fare dei danni anche molto seri. I cuscinetti nelle zampe sono molto sensibili, si potrebbero generare abrasioni o anche effetti peggiori qualora ad esempio l'animale poi si leccasse le parti trattate. Sul muso ancora più risolutamente no. Tra gli effetti nocivi potrebbe portare a vomito, erosioni della mucosa, del tartufo – il naso ndr - e delle labbra».Il coronavirus che provoca la Covid-19 è molto labile esposto all'ambiente esterno, anche i soli raggi del sole e la pioggia lo eliminano dall'asfalto e dai marciapiedi: «La possibilità che capiti un passaggio dalle zampe alla casa e infine all'uomo è altamente improbabile – prosegue Robutti - Se proprio si ha la necessità di pulire la zampe del proprio cane si possono usare acqua e un poco di sapone neutro sciacquando accuratamente. In commercio, anche se in questi giorni può essere più difficile reperirle, esistono anche salviette e detergenti appositi a base di clorexidina sicuri e certificati».L'istituto Superiore della Sanità ha redatto un elenco di risposte ai quesiti dei cittadini sulle modalità di contagio tra cui quella dedicata proprio al comportamento da tenere di ritorno da un passeggiata con il proprio cane:«La sopravvivenza del nuovo coronavirus negli ambienti esterni non è al momento nota con certezza. Se il cane viene a contatto con le zampe con secrezioni respiratorie espulse a terra da persone infette è teoricamente possibile che possa trasportare il virus anche se non vi sono al momento evidenze di contagi avvenuti in questo modo.Quindi, si tratta di osservare l’igiene accurata delle superfici e delle mani lavando i pavimenti con soluzioni a base di cloro all’0.1% (la comune candeggina o varechina), le altre superfici con soluzioni a base di cloro allo 0,5% e le mani con acqua e sapone per oltre 20 secondi o con soluzioni/gel a base alcolica, per uccidere i virus.È possibile al rientro a casa lavare le zampe del cane con acqua e sapone, analogamente a quanto facciamo con le nostre mani, avendo cura di asciugarle bene e comunque è opportuno evitare di farlo salire con le zampe su superfici con le quali veniamo a contatto (ad esempio su letti o divani)».Articolo tratto da lastampa.it

Donna salva i suoi tre cani dal morso velenoso di un serpente tigre: il video

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Una donna di Melbourne ha salvato i suoi tre cani dal morso velenoso di un serpente tigre che era entrato nel giardino di famiglia.Tutto è avvenuto di pomeriggio quando l'attenzione di Debbie è stata attirata dall'insistente abbaiare di Karma, Monty e Milo, i suoi tre quattrozampe che in quel momento si trovavano in giardino.Quando la donna è uscita li ha visti tutti e tre puntare qualcosa che si trovava su un lato. Come si può vedere nel video, non appena si è avvicinata si è resa conto che c'era un serpente tigre in atteggiamento aggressivo e uno di loro, Karma, lo aveva anche morso per difendere gli altri due quattrozampe.Immediatamente dopo il morso è intervenuta la proprietaria che per evitare ripercussioni sul cane si è messa in mezzo tra il serpente e i suoi amati cani lasciando che il rettile si allontanasse senza provocare danni.L'RSPCA locale, l'ente benefico per la protezioni animali della zona, avverte che quel tipo di rettili non sempre si trovano solo nelle zone paludose, ma possono anche entrare nelle zone abitate e ricorda che se si sospetta che il proprio cane sia stato morso da un serpente, dovrebbe essere portato immediatamente dal veterinario:"Le possibilità di recupero sono molto maggiori se l'animale domestico viene curato in tempo, con alcuni animali che effettuano un recupero entro le prime 48 ore. Gli animali domestici non trattati hanno un tasso di sopravvivenza molto più basso e molti muoiono".Fonte: lastampa.it

Si può uscire con il proprio cane? i negozi per animali rimarranno aperti? ecco le risposte dopo le decisioni del governo anti-coronavirus

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Dopo le ultime decisioni del Governo, molti proprietari di cani si stanno facendo diverse domande. Proviamo a dare le risposte. In questi giorni di incertezza e di misure straordinarie che stanno cambiando le abitudini degli italiani per combattere la diffusione del coronavirus, in tanti si stanno interrogando sulle regole di convivenza da adottare nei confronti degli animali domestici.La domanda più frequente è: “Posso uscire con il mio cane?”. La risposta è «Si, per la gestione quotidiana delle sue esigenze fisiologiche e per i controlli veterinari» ed è contenuta al punto 11 del vademecum che il governo ha diffuso per fare chiarezza sui tanti dubbi che sono nati in questi giorni.E’ bene sottolineare che la passeggiata è finalizzata alle esigenze fisiologiche dell’animale e dunque deve avvenire nelle vicinanze della propria abitazione e per il tempo strettamente necessario.Il tutto dotandosi dell'autodichiarazione scariabile QUI dal sito del Ministero dell’interno. Documento che bisogna portare con sè anche quando ci si reca dal veterinario per i controlli estremamente necessari.Lo stesso bisogna fare se ci si reca nei negozi per animali per comprare cibo o altre cose strettamente necessarie. E questo infatti risponde a un’altra domanda che è circolata in queste ultime ore: «Rimarranno aperti i negozi per animali?».La risposta è affermativa: i negozi per animali rientrano nell'elenco degli esercizi commerciali che resteranno aperti, dopo l'ultima stretta decisa dal governo e annunciata dal premier Giuseppe Conte su tutto il territorio nazionale.Fonte: lastampa.it

Animalista aggredita e presa a calci a catania, salvata dal cane falcor

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Bruttissimo episodio vicino a Catania: Ilaria Fagotto, presidente della Lega Antispecista Italia, è stata vittima di una spedizione punitiva. Ilaria Fagotto, presidente della Lega Antispecista Italia, è stata vittima di una spedizione punitiva. È accaduto ieri sera alle porte di Catania. Stava rientrando in casa dopo aver portato l'acqua a dei randagi che accudisce. Un uomo con indosso un casco l'ha raggiunta nel suo giardino, l'ha messa a terra e poi presa a calci.La donna è stava salvata da Falcor, un maremmano, che vendendola in difficoltà ha scavalcato la recinzione e messo in fuga l'aggressore. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, che stanno indagando.«Ho riflettuto a lungo prima di scrivere questo post, ma dacché sono stata vittima di una spedizione punitiva corporale, sicuramente significativa di monito verso qualcuno dei miei interventi di tutela – scrive Fagotto sul suo profilo Facebook – , voglio invitare i vigliacchi mandanti di questo vergognoso gesto al 100% commissionato , occupandomi di centinaia di casi, a farmi anche sapere in qualche modo di cosa si tratta...altrimenti mi sa che le vostre legnate lasciano il tempo che trovano...».«È un fatto di gravità inaudita che merita la più dura condannata da parte dell'amministrazione locale e regionale – commenta Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza popolare ecologista – .Recentemente ha fatto sequestrare quaranta cavalli maltrattati. Ha fermato il business dei combattimenti illegali con Pitbull e ottenuto il sequestro. Qualche giorno fa ha denunciato la persona che ha sparato al cucciolo di cane a Castiglione di Sicilia. Una donna scomoda, colpevole di difendere e tutelare chi non ha voce».Fonte: lastampa.it

Napoli, trascina i cani in scooter per allenarli a correre e filma tutto

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Un video diffuso su internet mostra due cani che vengono portati al guinzaglio in scooter e costretti a correre per “allenarsi” a sviluppare velocità. Una vergogna. Cani che si "allenano" a correre lungo via Marina legati ad uno scooter, lanciato a tutta velocità. Il video, sconvolgente, è stato trovato in rete e ripubblicato da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi.Un caso che certifica ancora una volta il livello di maltrattamento a cui vengono sottoposti gli animali per scopi puramente venali da parte dell'uomo."Inconcepibile, chi commette tali nefandezze va denunciato, si mette in pericolo la vita dei cani", ha commentato Borrelli, che ha diffuso il video scatenando anche un mare di polemiche e di reazioni indignate da parte degli utenti, tutti compatti nella difesa dei due poveri animali sballottati lungo via Marina dal proprietario."Inaccettabile, queste sono persone indegne di accudire degli animali e non dovrebbero averne", ha spiegato ancora Borrelli, "ma questi irresponsabili e criminali non si rendono conto che mettono a repentaglio l’incolumità e la vita dei loro cani? Abbiamo segnalato il filmato alle autorità in modo che l’autore venga denunciato e gli vengano tolti i cani che dovranno essere accolti in un centro, dove sarà garantito il loro benessere", ha concluso ancora il consigliere regionale dei Verdi.Il filmato, infatti, era stato girato dal proprietario stesso dei cani e diffuso sul web, prima che qualcuno lo segnalasse allo stesso Borrelli. Nel video, l'uomo si mostra anche "soddisfatto" dei risultati ottenuti dai due cani che, stremati, prendono fiato al termine della folle corsa lungo via Marina e trascinati a tutta velocità dal padrone.Fonte: fanpage.it

In cina cane positivo al coronavirus: facciamo chiarezza

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L’animale è stato messo in quarantena per 14 giorni in una struttura veterinaria vicino al ponte che collega l’ex colonia con Macao. Probabilmente è contaminazione ambientale. L’Oms: «Gli animali non si ammalano, stiamo cercando di capire»Non c’è motivo di avere panico. Non ci sono conferme che il virus possa contagiare animali domestici». Nella ricca Hong Kong (nella foto Epa, il lungomare), dove i cani sono uno status symbol delle classi più agiate, ha creato allarme la storia del cagnolino risultato positivo al test per il coronavirus, come scrive il South China Morning Post. I veterinari dell’ex colonia si sono mobilitati per dissipare ogni dubbio: «Deve trattarsi di un caso di contaminazione ambientale», ha suggerito il dottor Michael Bradley, dello Stanley Veterinary Center: «È molto improbabile che un cane o gatto possa essere infettato dal coronavirus — ha aggiunto —: ma può essere un oggetto che trasporta il virus, allo stesso modo di un fazzoletto di carta». «È possibile che delle goccioline di saliva infetta abbiano contaminato l’ambiente e poi il cane», ha precisato il professor David Hui Shu-cheong, esperto di medicina respiratoria dell’Università cinese. E questo perché la coppia di proprietari che aveva il cagnolino, un volpino di Pomerania, ugualmente è risultata infetta; come la domestica che era in servizio da loro, peraltro.Dei tre sono stati resi pubblici su Internet tutti i dati relativi all’indirizzo, l’età e il trattamento ospedaliero a cui sono stati sottoposti, esattamente come per tutti e 94 i casi di contagio finora accertati. Del cagnolino invece, a parte la razza, si sa solo che «usciva poco di casa», come ha rivelato la sottosegretaria per l’alimentazione e la salute dell’isola, Sophia Chan Siu-chee, confermando che l’animale è stato messo in quarantena per 14 giorni in una struttura veterinaria vicino al ponte che collega l’ex colonia con Macao.Il provvedimento sarà adottato in futuro per tutti gli animali che dovessero essere positivi al test. Il dottor Florence Chan, segretario dell’Associazione veterinari di Hong Kong, ha però invitato la popolazione a non trarre conclusioni affrettate, visto che — ha sottolineato — « il volpino non mostrava alcun sintomo».Insomma, lo Spitz non aveva né tosse né febbre. Consigliando solo di lavarsi sempre le mani, evitando di portare gli animali in luoghi sporchi. E se non dovesse bastare il lavaggio con acqua e sapone delle loro zampette, possono sempre ricorrere a delle scarpe, da rimuovere e disinfettare separatamente.Fonte: corriere.it

Coronavirus, la cina mette al bando la carne di animali selvatici

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La decisione del Comitato permanente del 13esimo Congresso nazionale del popolo, la massima assemblea legislativa cinese. La Cina ha approvato la bozza di legge "ampia" che include il bando immediato del consumo di carne di animali selvatici, insieme alla stretta sul commercio illegale a tutela di vita e salute delle persone.Lo ha deciso oggi il Comitato permanente del 13esimo Congresso nazionale del popolo, la massima assemblea legislativa del gigante asiatico. Lo schema del provvedimento ha 8 articoli focalizzati sul "noto problema" di consumo di carne di animali selvatici (ritenuto uno delle possibili cause del coronavirus) su cui c'è il bando totale e la stretta sul commercio illegale, hanno riferito i media ufficiali.Questo divieto si lega ai dati che arrivano dalle ricerche scientifiche. Negli studi con cui si è tentato di ricostruire le origini del contagio nell'uomo, infatti, gli scienziati hanno messo sul banco degli imputati il pipistrello quale possibile fonte animale del virus e il pangolino, quest'ultimo ritenuto il possibile ospite intermedio da cui il virus avrebbe fatto il salto di specie arrivando agli esseri umani.Ma prima di arrivare al pangolino, questo piccolo mammifero simile a un formichiere - a rischio di estinzione e vittima di traffici clandestini per le sue scaglie, considerate un toccasana dalla medicina orientale, e la sua carne prelibata  - in gennaio l'indice era stato puntato su due specie di serpenti, anche queste considerate delle prelibatezze e probabilmente vendute nel mercati di animali vivi di Wuhan, una delle fonti certe dell'inizio dell'epidemia da coronavirus 2019-nCoV.Ad accusare il pangolino è stata la ricerca condotta in Cina da Shen Yongyi e Xiao Lihua, entrambi della South China Agricultural University (Scau) di Guangzhou. I ricercatori riferiscono di avere confrontato sequenze genetiche di coronavirus prelevate dal pangolino e dall'uomo, rilevando che sarebbero sovrapponibili per il 99%.La comunità scientifica ha invitato ad avere cautela verso le conclusioni di questo studio. Finora era noto che i pangolini fossero ospiti del coronavirus, così come lo sono i pipistrelli, ed è stato anche osservato che il coronavirus dei pangolini ha recettori molto simili a quelli osservati nel coronavirus 2019-nCoV: vale a dire i due virus utilizzano una chiave molecolare molto simile per riuscire ad entrare nelle cellule dell'apparato respiratorio dell'uomo.Nel frattempo, come rileva il Wwf, c'è la prova inconfutabile che i pangolini siano vittime di un traffico clandestino che li sta letteralmente decimando. Le otto specie note sono "tutte in via di estinzione", rileva il Wwf riferendo che "la sottospecie cinese ha avuto un declino del 90% dal 1960, proprio a causa del commercio illegale".Fonte: repubblica.it

Video - il sentiero di ares, dove i cani malati terminali trovano finalmente una famiglia

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Ma che bella storia quella de "Il Sentiero di Ares", un progetto nato qualche anno fa e che si occupa di ridare una vita a quattro zampe malati, abbandonati e maltrattati. Il progetto è nato nel 2016 grazie a Misha e ad un gruppo di instancabili volontari. "Qui ci sono gli ultimi fra gli ultimi" ricorda la fondatrice del progetto, che ha deciso di impegnarsi al fianco degli amici a quattro zampe malati come il suo Ares, venuto a mancare nel 2015 a causa di un tumore.Nelle strutture dell'associazione c'è però posto per tutti, come si può vedere nel video realizzato qualche tempo fa da Fanpage, anche per gli animali destinati al macello e amici a quattro zampe abbandonati, rimasti per anni in canile oppure vittime della violenza dell'uomo.Il motto dell'associazione è "Nessun cane deve andarsene senza avere vicino qualcuno che gli dice che lo porterà al mare”. E non a caso, l'impegno dell'associazione è anche quello di organizzare viaggi in riva al mare insieme a quei cani che grazie al loro progetto trovano finalmente l'amore di cui hanno sempre avuto bisogno.Per aiutare il progetto: Iban IT55B0533664200000030435182 Intestato a: Il Sentiero di Ares Impressum PayPal: sentierodiares@gmail.com 5x1000: cf 91042350313 intestato a Il Sentiero di Ares Adozioni a distanza: distanzasentiero@gmail.com Per diventare soci: socisentierodiares@gmail.com PER INFO WHATSAPP al 3343615239

Coronavirus, arriva il comunicato ufficiale della lega del cane

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“Cani e gatti non sono un veicolo di diffusione del coronavirus che sta causando tanta apprensione nel nostro paese”. Le parole della Lega del cane. Lo ricordano i rappresentanti della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, sottolineando come “panico e disinformazione possono causare inutili e crudeli abbandoni”. “In questi giorni sta prendendo piede una psicosi per la presenza del nuovo coronavirus proveniente dalla Cina che, come tutti ormai sappiamo, provoca una sindrome simil-influenzale che può avere anche gravi complicazioni.Purtroppo, nel caos delle informazioni parziali e inesatte che sono state diffuse fino ad oggi, molte persone si sono convinte che il virus possa essere trasportato e veicolato dai nostri animali domestici e questo potrebbe portare a un elevato numero di abbandoni o rinunce di proprietà sulla scia del panico e dell’isteria collettiva che rischia di diffondersi”.“A tal proposito è bene ricordare quanto affermato molto chiaramente dall’istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani, dall’istituto superiore della sanità e dal ministero della salute su questo argomento: ‘Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus’.Ovviamente bisogna seguire le norme igieniche di base, come sempre del resto, e lavarsi le mani con acqua e sapone dopo aver interagito con loro e prima di portarsi le mani alla bocca o sul viso. La stessa norma va sempre seguita quando si maneggiano cibi crudi. Si tratta comunque di una regola che andrebbe applicata in qualunque contesto, non solo in questo frangente”.La Lndc quindi invita quindi tutti i proprietari di animali a “non farsi prendere dal panico o da paure irrazionali che non hanno alcun fondamento scientifico. I nostri familiari a 4 zampe sono e restano sempre i nostri migliori amici”.

Buon ponte, pollicina

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Era arrivata all'Oasi del Randagio due settimane fa, e dopo aver lottato con tutte le sue forze, Pollicina si è arresa ieri. Le condizioni di Pollicina erano apparse fin da subito critiche. Trovata nei pressi del castagno dei cento cavalli di sant’Alfio, in provincia di Catania, non è stata abbandonata: probabilmente la sua mamma, mentre spostava i cuccioli, l'ha persa.Troppo piccolina Pollicina per sopravvivere: in quelle ore ha preso troppo freddo, ed ha dovuto fare i conti fin da subito con una malformazione alle zampe. Un polmone funzionava, mentre l'altro era già compromesso.Ed era troppo piccolina per fare radiografie e iniziare la terapia antibiotica. I video realizzati dall'Oasi del Randagio ci fa capire quanto fossero gravi le condizioni di questa tenera cagnolina.L'unica cura possibile era darle tutte le attenzioni del caso e tenerla al caldo. Alfia, Angelo e tutto lo staff dell'Oasi del Randagio (compresi alcuni cagnolini, tra cui "mammo" Ercole) ce l'hanno messa davvero tutta, anche non dormendo, per riuscire a salvare Pollicina. Ma ieri si è spenta, iniziando così la sua scalata sul Ponte dell'Arcobaleno.Siamo tristi, ma al tempo stesso felici che ci siano ancora delle persone con umanità e amore verso gli animali, gli esseri più innocenti di questo mondo.Sostieni l'Oasi del Randagio con una donazione!Per effettuare un BONIFICO BANCARIO OASI DEL RANDAGIO cod fiscale dell'associazione: 92029670871 IBAN IT60F0760116900001009559988Per bonifico dall'Estero BIC/SWIFT BPPIITRRXXX Banca Poste Italiane Spa - Catania - Italy - Catania V.R. - Via Etnea, 215Per fare una donazione con Paypal usare questo indirizzo mail : alfiascuderi@gmail.com

Video - cane ferito dagli spari salvo per miracolo, ora sta bene

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Sospiro di sollievo per il proprietario del cane colpito da alcuni pallini da caccia, che ringrazia per i messaggi di solidarietà su Facebook. Una storia che ha indignato gli 'internauti' umbri si conclude con il lieto fine. Parliamo della disavventura vissuta dal cane Stitch, ferito da un colpo di arma da fuoco a Sant'Eraclio come denunciato ieri (giovedì 20 febbraio) dal suo padrone sul gruppo Facebook 'Segnalazioni Foligno'."Il cane fortunatamente è salvo per miracolo" aveva detto il proprietario del cane che il giorno dopo tira un sospiro di sollievo e ringrazia tutti gli utenti per i messaggi di solidarietà, postando sullo stesso gruppo Facebook un video in cui si vede Stitch correre felice dietro a un pallone: "Io e stitch vi ringraziamo a tutti per i messaggi d'affetto che ci avete mandato. È più felice che mai: vai Stitch!".Si chiama Stitch, è un meticcio di un anno circa. Un incrocio tra un husky e un pastore maremmano e giovedì ha vissuto probabilmente uno dei momenti più brutti della sua vita, insieme al padrone, Hil Kini.Il ragazzo vive a Sant’Eraclio e come ogni giorno il cane stava giocando nel terreno vicino casa. Tornando, Hil si è reso conto che il viso del suo amico a quattro zampe Stitch era insanguinato.Immediata la corsa dalla veterinaria che inizialmente ha semplicemente curato le ferite. Poi il ritorno a casa e la scoperta, osservando attentamente il cane che presentava sul volto i segni dei pallini. Quindi nuova corsa e l’ultimo intervento per metterlo in salvo. Stitch ora sta bene, ieri è tornato a giocare nello stesso terreno. Resta la gravità dell’accaduto.

Coronavirus in cina, proprietari in quarantena calano dal balcone di casa i cani per farli passeggiare in strada

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Per il momento sono casi marginali, ma alcuni proprietari di cani sono arrivati a questo. I proprietari di animali domestici cinesi che si trovano in quarantena domestica hanno iniziato a "portare a spasso" i loro cani calandoli dai balconi di casa usando dei guinzagli allungati con cavi.E' questa l'ultima immagine triste e pericolosa che arriva dalla Cina alle prese con l'epidemia di Coronavirus. La pratica è iniziata subito a circolare sui social network diventando subito virale. Anche per questo i media statali cinesi hanno esortato i cittadini del Paese a non copiare quel tipo di comportamento.Il primo filmato, diffuso su Weibo, è stato girato domenica nella città nord-orientale di Qiqihar: nelle immagini si vede un uomo che cala un cane legato a una lunga corda verde per circa tre o quattro metri fino al piano strada.Così il residente ha "permesso" al suo cane di farsi una breve passeggiata prima di essere ritirato in casa. Sui social qualcuno ha trovato la clip "divertente", mentre la maggior parte delle persone l'hanno definito un comportamento "pericoloso", "un abuso" e "irresponsabile".Oltre a queste situazioni, che per fortuna sono ancora marginali, sono molti i proprietari che hanno scelto di far indossare una speciale mascherina ai propri cani nella convinzione che possa contrarre il virus e possano essere portatori e diffusori del coronavirus.Il tutto nonostante l'Organizzazione mondiale della sanità abbia smentito questa ipotesi e abbia semplicemente suggerito di seguire le normali regole di igiene domestica.Ma ci sono anche situazioni peggiori: sono numerosi gli animali abbandonati in strada, altri addirittura gettati dalle finestre dei palazzi multi-piano. E in alcune città volontari o impiegati pubblici hanno aperto la caccia ai cani e gatti in strada uccidendoli anche con il supporto della paura degli abitanti.

In sardegna c'è un killer di cani e gatti che non si riesce a fermare

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Un cane impiccato, altri avvelenati, altri con ami conficcati in gola: le forze dell'ordine indagano sul moltiplicarsi di inquietanti episodi. A Macomer è caccia aperta al serial killer degli animali, che da qualche tempo sta seminando terrore anche al centro della cittadina. L'ennesima barbarie contro gli animali è stata compiuta in una zona isolata dell'abitato, accanto agli ex stabilimenti Alas. Un cane di media taglia è stato trovato impiccato.Per uccidere il povero animale hanno usato un corda metallica, che ha provocato la morte in poco tempo. A denunciare l'accaduto un gruppo di cittadini, che hanno provveduto ad avvisare le forze dell'ordine, le quali hanno subito avviato le indagini per risalire a chi possa aver compiuto questo gesto contro un animale indifeso.L'uccisione del cane nella zona Alas è stata infatti preceduta dal ritrovamento, in alcune vie cittadine, di bocconi avvelenati e peggio ancora di esche particolari, con pezzi di formaggio dove sono stati conficcati degli ami da pesca.Alcuni di queste micidiali esche sono state trovate nelle adiacenze del viale Pietro Nenni. Alcuni proprietari di cani e gatti, invece, sono dovuti ricorrere alle cure del veterinario, che ha provveduto ad estrarre, anche dalla gola gli ami, che si sono conficcati anche nella bocca e nella lingua.Per altri di questi poveri animali, invece, non c'è stato niente da fare. Un fenomeno che sta preoccupando l'intera comunità e sul quale stanno indagando le forze dell'ordine.

Cane salva cucciolo abbandonato, ma è un orso! il video

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Un cane ha portato ai proprietari un cucciolo in difficoltà: si trattava di un orso, subito trasferito in un centro veterinario specializzato. Un cane ha trovato un cucciolo in difficoltà e ha deciso di portarlo ai suoi proprietari, affinché potessero prendersene cura.È questa la singolare storia che ha visto protagonista un quadrupede domestico della contea di Washington, negli Stati Uniti, pronto a far prevalere il suo istinto di protezione per un esemplare tanto piccolo e indifeso.Eppure il piccolo animaletto non era un docile cucciolo di cane, bensì un orso in miniatura. Come viene sottolineato nel video pubblicato dalla CBS, l'insolita vicenda è accaduta lo scorso 5 febbraio, quando il cane in questione ha consegnato un piccolo cucciolo ai suoi proprietari, forse scambiandolo per un cagnolino abbandonato.A una prima ispezione è apparso evidente come l’animaletto fosse in realtà un orso e, di conseguenza, i proprietari hanno immediatamente allertato il Virginia Wildlife Center di Waynesboro, per assicurare al piccolo tutte le cure del caso.Disidrato e dal peso di soli 540 grammi, il cucciolo è stato immediatamente preso in carico dallo staff della clinica: dalle prime ricostruzioni, potrebbe avere dalle due alle tre settimane di vita ed essere rimasto a lungo lontano dalla madre.Il piccolo orso è stato curato, nutrito e riposto in una incubatrice: adesso si trova in buone condizioni di salute. Così come riporta il New York Post, il centro in questione è esperto nel recupero dei plantigradi e ora sarebbe al vaglio la possibilità di abbinare il cucciolo a una madre adottiva.Le femmine di orso della zona sono infatti dotate di collare e, grazie a un’equipe di ricercatori, spesso ne vengono monitorati i comportamenti per capire se vi sia spazio per un’adozione. Così ha spiegato Bill Bassinger, biologo per il Virginia Department of Game and Inland Fisheries:

razze pericolose

Cani, esistono razze pericolose? ecco il parere dell’esperto

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Ermanno Giudici, presidente di Enpa Milano, parla di «cattivi conduttori». E fa un’analisi: «È un argomento che colpisce emotivamente e sul quale manca chiarezza». Ogni volta che accade un episodio di morsicatura grave provocato da un cane di grossa taglia e in particolare da un molossoide, come un pitbull o un amstaff, inevitabilmente si riapre l’annosa questione sulle razze canine, identificandone alcune come potenzialmente pericolose per l’uomo.Un argomento che colpisce emotivamente, sul quale sembra manchi la volontà di fare davvero chiarezza. Per cercare di essere comprensibili occorre suddividere la questione in tre distinti argomenti. Potenzialità dell’offesa Ogni cane, a seconda della taglia e della conformazione cranica può avere una potenzialità offensiva del morso molto diversa. I molossoidi, ad esempio, hanno una leva molto favorevole e una muscolatura molto sviluppata e per questo sono in grado di mordere in modo molto efficace, mantenendo la presa per lungo tempo.Questi cani potenzialmente sono quindi in grado di provocare maggiori lesioni in caso di aggressione, ma questo non significa che siano cani pericolosi. Un pitbull è come un culturista, ma nessuno si sognerebbe di dire che un atleta sia pericoloso solo perché in possesso di una particolare prestanza fisica. Selezione scorretta L’allevamento incontrollato dei cani e la creazione di razze non ancora stabili, come i lupi cecoslovacchi, può dar luogo a soggetti che non essendo equilibrati possano avere una maggior reattività.Questo può accadere con i cani di qualsiasi taglia, allevati in modo scorretto, non socializzati nel modo dovuto e tolti alle cure parentali della madre precocemente. Il problema è comune ma il risultato, sotto il profilo del danno potenziale, può essere completamente diverso a seconda della razza. Cattivi proprietari n cane non è per tutti e chi decide di adottarne uno deve chiedersi se sarà in grado di gestirlo in modo corretto, di educarlo con criterio e consapevolezza e se possieda capacità e corretta formazione per gestirlo.In caso contrario sarebbe opportuno fare scelte più responsabili, compresa quella di non avere un cane. Esistono poi i pessimi proprietari, che sono rappresentati da quel tessuto sociale che ha comportamenti aggressivi, che vive al confine fra violenza e delinquenza, che alleva i cani per farli diventare aggressivi, per usarli come armi improprie sottoponendoli spesso a maltrattamenti, sia fisici che legati alle condizioni di vita.Oppure per farli diventare una fonte di reddito, con riproduzioni incontrollate e allevamenti casalinghi messi in atto senza criterio. Un cane maltrattato sino dalla tenera età può sviluppare una maggior aggressività e avere instabilità nei comportamenti. Queste persone dovrebbero essere interdette dall’avere animali e andrebbero monitorate con maggiore attenzione.I molossoidi e i cani di grossa taglia, presi senza criterio, hanno un alto tasso di abbandono e stanno riempiendo i canili, a causa della scarsa possibilità di trovare un’adozione. In questo modo per l’animale si chiude il cerchio del maltrattamento, con una sentenza di «fine pena mai!». «Decrescita dolce» Da tempo si parla di decrescita dolce per alcune razze, di vietarne la riproduzione e il commercio: questa può essere una strada da percorrere, se si raggiunge la consapevolezza di non essere in grado di mettere in atto provvedimenti di tutela diversi.Nell’interesse dei cani prima di tutto e dell’incolumità delle persone. Meglio perdere il patrimonio genetico di alcune razze, se non siamo in grado di gestire correttamente i potenziali proprietari pericolosi, per scelta o per incapacità nella gestione.Fonte: corriere.itArticolo scritto da Ermanno Giudici, Presidente Enpa Milano

Video - la storia di aloe, il cane ricoperto di catrame salvato dai bambini

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Il 100% del suo corpo era come pietrificato nel catrame, ma grazie a questi bambini ora il quattro zampe sta meglio. Era intrappolata in una coltre di catrame nero. Dalla testa alle zampe. Incapace di rialzarsi e liberarsi di quella sostanza. Piangeva inutilmente perché quel lamento nessuna persona lo stava ascoltando.Questa è la storia di Aloe, una randagia che vive per le strade di Libertad, nella città di Merlo, nella capitale argentina di Buenos Aires.Ma qualcuno, non umano, quel lamento lo ha sentito: alcuni cani si sono accorti di lei e hanno iniziato ad abbaiare. E tutto quel frastuono ha incuriosito un gruppo di bambini che è andata a vedere che cosa stesse succedendo.I piccoli hanno provato ad aiutarla, ma il catrame ormai si era praticamente solidificato. Così i giovani soccorritori hanno avvertito i loro genitori che, a loro volta, hanno chiamato la polizia.Come si può vedere nel video, il salvataggio è stato molto complicato e ha richiesto anche l'intervento dei vigili del fuoco e dei volontari dell'organizzazione per la protezione degli animali Proyecto4Patas. Per liberarla sono servite oltre nove ore di duro e attento lavoro, 50 litri di olio e molto sapone.«Il 100 per cento del suo corpo era come pietrificato nel catrame: la sua bocca, gli occhi, le orecchie, tutto. Eravamo scioccati, non eravamo mai stati di fronte a un animale in queste condizioni, ma era un momento per concentrarci e usare la nostra volontà e amore per farla uscire da questa situazione da incubo il prima possibile - spiegano i volontari di Proyecto 4 Patas - .Sapevamo che cosa avremmo dovuto fare, avevamo ore e ore di fronte al lavoro. Abbiamo raccolto volontari, ci siamo organizzati in gruppi, abbiamo comprato litri e litri di olio e per nove ore senza sosta abbiamo pulito il catrame».Dopo la pulizia iniziale sul luogo del ritrovamento, il cane è stato poi portato in una clinica per ulteriori cure, dove finalmente si è completamente liberata dal catrame: «Ed ecco Aloe, questo è il giorno della sua seconda nascita, perché non c'è dubbio che sia nata di nuovo» scrivono su Facebook pubblicando la foto della cagnolina pulita e ancora un po' provata da quanto capitatole.

Video - la storia di brodie, il cane sfigurato e salvato dall'amore

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Quella di Brodie sembrava una storia con un finale già scritto, fino a quando l'amore ha rimescolato le carte del destino, dandogli una seconda opportunità per essere felice. Incrocio tra un Pastore tedesco e un Border collie, questo dolce cagnolino aveva solo 13 giorni quando è rimasto vittima di un triste incidente: morso da sua madre che cercava di allontanarlo dalla sua ciotola piena di cibo, ha riportato delle gravi ferite che lo hanno sfigurato per sempre.I volontari del rifugio di Alberta, in Canada, che lo hanno allevato temevano che non sarebbe stato facile per lui trovare la famiglia giusta e, in effetti, il primo tentativo è stato fallimentare; le persone che lo avevano scelto, a distanza di pochi mesi, lo hanno riportato al canile perché troppo vivace e impegnativo per loro.Alla fine però, grazie alle sue foto pubblicate sui social, due angeli hanno deciso di aprirgli il loro cuore, Amanda Richter e il suo fidanzato Brad Ames, donandogli il lieto fine che meritava (come si può vedere nel video).“Il suo stato al momento non condiziona la qualità della sua vita, dobbiamo dargli delle gocce per gli occhi due volte al giorno, ma per il resto sta benissimo. Alcuni vedendolo cambiano strada, ma per fortuna la maggior parte delle persone si avvicina, ascolta la sua storia; e a quel punto capiscono perché lo amiamo così tanto.Speriamo che la fama di Brodie aiuti altri a prendere la decisione di adottare dai canili, in particolare tutti gli animali 'meno perfetti' che ci sono là fuori! Meritano amore tanto come chiunque altro. La vera bellezza non è esteriore, la vera bellezza si trova sempre nel cuore”.

Psicosi coronavirus in cina, cani uccisi in strada: arriva anche un video

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Nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità confermi che non ci sono prove della possibilità che il coronavirus Covid-19 possa diffondersi contagiando come cani e gatti, da molte zone della Cina arrivano pessime notizie per gli animali domestici: decine di cani sarebbero stati uccisi in strada colpiti in strada da squadroni, più o meno ufficiali, armati di bastoni.La denuncia arriva da un’associazione animalista locale, la Chengdu Pet Adaptation Platform, che attraverso il DailyMail ha diffuso le immagini di quanto starebbe succedendo: in uno di questi filmati, realizzati a Chengdu, si vede un cane Labrador nero che, pur non rappresentando una minaccia per nessuno, viene violentemente colpito a morte con mazze e bastoni.Autori del gesto sarebbero quattro “volontari di un gruppo cittadino locale” intenti a prendersela con i randagi della città “per evitare la diffusione del coronavirus”. In un altro video un agente della contea di Yongjia, armato di un bastone di legno, uccide un cane spaventato a bordo strada. All’intera scena assistono alcuni residenti locali intenti a incitare la soppressione dell’animale.Gli episodi, preoccupantemente sempre più frequenti, sono iniziati dopo che in un’intervista a un quotidiano locale un medico si è detto convinto che il nuovo 2019-nCoV potesse provenire proprio dai quadrupedi domestici o quanto meno che questi potessero essere dei validi diffusori dell’infezione. Notizia che aveva spinto anche all’abbandono in strada degli animali domestici arrivando, in alcuni casi, a gettarli dalle finestre di condomini multipiano.Fonte: La Zampa

Video - titolare di un rifugio impediva l’adozione dei cani, truffati 58 comuni

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Una donna titolare di un rifugio a Pordeonene avrebbe lucrato centinaia di migliaia di euro. Nella sua struttura trovati anche medicinali scaduti. Oltre 400 cani sottratti all'adozione, lucrando sulle diarie degli enti locali per centinaia di migliaia di euro: è la truffa scoperta dalla polizia di Pordenone che ha eseguito un decreto di ispezione locale nella sede legale di un canile e del reparto ricovero e custodia permanente dello stesso canile. La proprietaria, una 70enne, è indagata per i reati di truffa ai danni dello Stato e peculato.Dalle indagini dei poliziotti della squadra mobile sono emersi "comportamenti illeciti che hanno permesso di sfruttare gli animali d’affezione per garantirsi continuativamente per un lungo periodo introiti illeciti in danno dei 58 Comuni convenzionati tra Friuli Venezia Giulia e Veneto (48 in provincia di Pordenone e 10 in provincia di Udine e Venezia), in forza della vigente legge regionale in materia di affido".Secondo le indagini degli agenti sono emerse "truffe sistematiche ai danni degli enti locali sulle spese per il mantenimento degli animali in canile".Dagli accertamenti, come si può vedere in questo video, è emerso che animali venivano ricoverati senza l’attuazione delle procedure di riabilitazione previste e in più occasioni addirittura spostati dal canile all’abitazione privata della proprietaria della struttura, sottraendo in questo modo gli animali da ogni possibilità di adozione ed in piena violazione delle normative sanitarie regionali.Fatti per i quali risulta tuttora pendente un provvedimento di diffida e ordine di sgombero esecutivo, emesso dalla competente azienda sanitaria e, ad oggi, non ottemperato.Il modus operandi, secondo quanto emerso dalle indagini, puntava ad "ostacolare e addirittura impedire l’adozione dei cani, permettendo all’indagata, sfruttando l’elevatissimo numero di animali ricoverati, almeno 400 solamente negli ultimi due anni, di incamerare un ingente guadagno illecito quantificabile in svariate centinaia di migliaia di euro, peraltro in costante aumento tenendo conto delle assai costose spese veterinarie, necessarie all’acquisto di farmaci per gli animali, naturalmente fatturate ai Comuni vincolati dalla convenzione stipulata con la struttura".Fonte: La Zampa

In georgia i cani randagi sono esseri amati e rispettati, ma non è sempre stato così

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La situazione in Georgia, rispetto a qualche anno fa, è cambiata radicalmente: dopo lo sterminio di massa del 2010-12, ora sono diventati esseri amati e rispettati. Durante il crollo dell'Unione Sovietica e la guerra civile georgiana, i cani e gatti randagi che vagavano per le strade di Tbilisi subirono azioni di violenze e discriminazioni.La povertà delle persone portò ad abbandonare centinaia di animali domestici in strada che in pochi anni andarono a ingrossare il fenomeno del randagismo. Una situazione che poi è esplosa con aggressioni e uccisioni di persone da parte di branchi, nonché di casi di trasmissione della rabbia.Fra il 2010 e il 2012 si è poi scatenato uno sterminio di massa con oltre 85 mila fra cani e gatti uccisi nella convinzione che questa politica avrebbe risolto il problema. Ma nel 2014 il Georgia Journal calcolava la presenza di 50 mila cani, e altrettanti gatti, che vagavano ancora per le strade della città.Quei giorni oggi sono ormai lontani e questi animali sono diventati non solo una parte normale del paesaggio urbano, ma amati dagli abitanti della capitale georgiana. Per raggiungere l’obiettivo il consiglio comunale di Tbilisi ha aperto un rifugio, dove circa 150 specialisti della Animal Monitoring Agency di Tbilisi (AMA) hanno il compito di occuparsi del randagismo: i cani sono ora ben nutriti, sterilizzati e ricevono le cure veterinarie necessarie.Gli animali sani vengono poi rimessi in libertà nelle aree in cui sono abituati a vivere. Quelli malati o che vivevano in aree pericolose perché troppo trafficate vengono tenuti nella struttura per un lungo periodo di riabilitazione al termine del quale si cerca loro una famiglia. Si calcola che, dal 2015, ogni giorno vengano realizzati fino a 15 interventi, per un totale di mille all’anno.In tre parchi principali della città, già dal 2018, sono stati montati dei distributori di cibo e acqua per randagi: per “alimentarli” i cittadini possono riciclare bottigliette di plastica che fanno erogare croccantini. Il consiglio ha anche consentito spazi per passeggiate con cani e attività di addestramento.Fonte:  Il Secolo XIX

Dopo il rapimento, il cane torna finalmente a casa: il video è commovente

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Le rubano l’auto e le rapiscono il cane, ma la polizia fa di tutto per ritrovarlo con ottimi risultati. Il video del loro incontro fa impazzire il web. Non è ancora molto chiaro come si siano svolti effettivamente i fatti, ma la donna che si è recata dalla polizia per denunciare il furto della sua auto e il rapimento del suo cane era veramente sconvolta dall’accaduto.La donna, residente a Charlotte (Carolina del Nord), aveva infatti visto portare via sotto i suoi occhi il suo preziosissimo animale domestico. Un piccolo cucciolo di nome Ruby, per cui tutto il dipartimento di polizia di Charlotte-Mecklenburg ha iniziato ad indagare e a cercare per tutto il paese.Dopo diversi giorni di ricerche senza esito, i poliziotti e la proprietaria del cane erano molto preoccupati per la sorte di quella povera creatura caduta nelle mani dei delinquenti.Fortunatamente però, passata una settimana, gli agenti sono riusciti a rintracciare il cane. Recuperato finalmente il piccolo animale, due degli agenti di pattuglia hanno deciso di dirigersi  verso l’abitazione della donna per farle una sorpresa e per potergli finalmente far riabbracciare il suo amatissimo cagnolino.Gli agenti hanno deciso di riprendere la scena immortalando quella che è sicuramente uno dei momnti più belli e pieni di sentimento dell'anno per quanto riguarda i nostri quattro zampe, e che sicuramente scaldano il cuore di chiunque osservi la clip.La donna ha quindi potuto finalmente abbracciare il suo adorato cane e  la loro eccitazione nello stare di nuovo insieme ha colpito moltissimi utenti del web. Il video postato sui social è infatti diventato immediatamente virale dimostrando che l’amore di una persona per il proprio cucciolo può essere davvero contagioso.Il loro poter stare nuovamente insieme è stato possibile solo grazie alla tenacia con cui il dipartimento ha svolto le indagini. Gli agenti sono stati felicissimi di poter contribuire alla gioia immensa provata dalla donna appena ha potuto stringere nuovamente il cane tra le sue braccia.Nel post pubblicato su Facebook è stato infatti scritto: ”Un cucciolo color cioccolato di nome Ruby era nel veicolo del suo proprietario quando è stato rubato. I detective Albanese e Morell sono stati entusiasti di riunire Ruby con la sua proprietaria! Bentornata a casa Ruby”.Fonte: amoreaquattrozampe.it

Padre malato terminale regala un cucciolo al figlio: il video è emozionante

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Un momento davvero emozionante: l'ultimo desiderio di questo papà malato terminale è stato quello di regalare un cucciolo al figlio. Joe Kavaluskis per nove anni ha combattuto una dura battaglia contro il cancro. E anche nei giorni più neri non ha mai smesso di sorprendere e organizzare avventure per la sua famiglia, in particolare per i suoi figli.L’uomo sapeva che il figlio 13enne Logan desiderava da tempo un cucciolo; il bambino lo voleva da quando aveva tre anni ed era arrivato al punto di andare in giro con un peluche di un Boston Terrier. Ma le allergie di Joe avevano sempre impedito alla famiglia di adottare un cane.Quando l’uomo ha saputo che avrebbe perso la sua battaglia contro la malattia, lui e la moglie Melanie hanno pianificato un'altra sorpresa per i loro figli: «Mi ha detto: “Promettimi solo che quando non ci sarò più, prenderai un cucciolo a Logan, il prima possibile perché gli porterà molto conforto» racconta la donna a InsideEdition.comJoe è morto l'8 gennaio. Cinque giorni dopo, in occasione del tredicesimo compleanno di Logan, Melanie ha detto al figlio che avrebbe aiutato il cugino a prendere un cane. Come si può vedere nel video, durante il viaggio si sono fermati a una stazione di servizio e il cugino gli ha chiesto di tenere il cucciolo, un incrocio di Boston Terrier e Bulldog francese.E lì è stata svelata la sorpresa: «Ci siamo fermati in modo che potessi tenerlo in braccio per il resto della strada verso casa – racconta lo stesso Logan – . E quando mio cugino mi ha dato in braccio il cane mi ha detto: “Questo è di tuo padre; questo è tuo”».In pochi istanti le emozioni hanno preso il sopravvento e il ragazzo è scoppiato a piangere. Da quel giorno il piccolo Indy ha conquistato tutti in famiglia e in quel piccolo peloso c’è il ricordo e l’insegnamento più importante per la sua famiglia: «Ha insegnato ai ragazzi a continuare a spingersi in avanti, a non mollare e le cose buone arriveranno da te se fai cose buone per gli altri» ha detto Melanie.

Pulisce il cane all'autolavaggio, le telecamere la riprendono: il video

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Sta facendo infuriare moltissime persone questo video, con la proprietaria che non si nasconde e cerca di spiegare tutto. Aveva suscitato l’ira del web il video postato su una pagina Facebook di Campobasso che ritraeva una donna intenta a lavare il proprio cane ad un autolavaggio. La notizia si è sparsa a macchia d’olio fino ad arrivare alla diretta interessata che ha subito respinto le accuse, spiegando cosa realmente fosse successo in quei momenti.«Si è trattato di una emergenza», ha raccontato la padrona di Boing (questo il nome dell’animale) a quotidianomolise.com. Proprio di fronte all’autolavaggio, infatti, c’è un’area verde dove Boing era stata lasciato libero di giocare. Sfortunatamente, però, il cane si è rotolato nel prato sporcandosi con degli escrementi.«Mio marito è un veterinario e subito, per la sua sicurezza, abbiamo dovuto agire, altrimenti se si fosse leccato, avrebbe potuto contrarre una malattia virale, la parvovirus, che lo avrebbe potuto portare alla morte».Ed è proprio per questo motivo che Boing è stato portato immediatamente al vicino autolavaggio dove è stato inizialmente pulito con qualche goccia d’acqua. Una volta tornato a casa Boing ha dovuto fare il bagno per una pulizia completa e accurata.«Boing è un pezzo di famiglia e viene trattato come un terzo figlio-ha spiegato la donna che ci ha raccontato di essere, insieme alla famiglia, una amante degli animali-. Abbiamo preso Boing in un canile e lo abbiamo amato fin dal primo momento. Se faccio una bistecca per i miei figli, la faccio anche per lui».Dunque una storia che non nasconde una violenza sugli animali, ma che racconta di un grande amore verso il cane. «I miei figli sono dispiaciuti per quanto è successo», ha concluso la signora che, alla fine, è l’unica vittima di quanto accaduto.

Regolamento cani: ecco le razze per le quali a milano servirà il patentino

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E' entrato in vigore il nuovo regolamento animali, che prevede il patentino per possedere una serie di razze considerate "pericolose". Ecco quali sono. Sono 27 le razze di cani per le quali, a Milano, i proprietari dovranno dotarsi di "patentino". Lo prescrive il nuovo regolamento per la tutela e il benessere degli animali, approvato lunedì in consiglio comunale.Inizialmente si era pensato all'obbligo di museruola per tutti i cani anche nelle aree a loro dedicate, ma questo è parso un provvedimento eccessivo e così si è preferito istituire l'obbligo di un patentino (con corso di 3 giorni) per i proprietari di razze specifiche.Non è invece stato approvato un emendamento che chiedeva di estendere il patentino a tutti i cani, indistintamente. Le razze sono quindi state scelte tra quelle "potenzialmente pericolose", per così dire, e agli incroci derivati da quelle razze. Ecco l'elenco.Le razze per le quali serve il patentino sono queste (per quelle sottolineate abbiamo preparato degli approfondimenti ad hoc):American bulldog Pastore dell’Anatolia Pastore di Charplanina Pastore dell’Asia centrale Pastore del Caucaso Pastore Maremmano Abruzzese Cane da Serra da Estreilla Dogo argentino Fila brazileiro Perro da canapo majoero Perro da presa canario Perro da presa Mallorquin Pit bull Pit bull mastiff Pit bull terrier Rafeiro do alentejo Rottweiler Rhodesian ridgeback Tosa inu American Staffordshire Bandog + molossoidi di grande taglia Bull terrier Boerboel Cane Corso Lupo Cecoslovacco Cane lupo di Saarloos Cane lupo italianoL'elenco però non è completamente esaustivo. Oltre ai già citati incroci derivati da queste razze, infatti, si nota l'accenno ai "molossoidi di grossa taglia", tra cui per esempio vanno inclusi il San Bernardo, l'Alano o il Terranova, seppure non in elenco.C'è infine il "caso" del Dobermann che, stando alla classificazione internazionale della F.C.I., rientrerebbe tra i molossoidi. Altre la includono invece tra i lupoidi. Fonti comunali vicine ai consiglieri che hanno proposto il patentino, contattate in merito da MilanoToday, riferiscono semplicemente che il Dobermann «non è in elenco».Chiunque sia già proprietario di una di queste razze ha due anni di tempo dall'entrata in vigore del regolamento per acquisire il "patentino cane speciale" rilasciato dall'Ats. Per le adozioni dal canile, si hanno sei mesi di tempo dall'adozione; per le nuove acquisizioni, la disposizione si applica dopo sei mesi dall'entrata in vigore del regolamento, dopodiché occorrerà avere il patentino per poter acquisire il cane.Fonte: MilanoToday

Coronavirus, cani e gatti a rischio strage in cina? cosa sta succedendo

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Questo è quello che riporta il Mattino: secondo il quotidiano, ci sono delle zone in Cina dove i quattro zampe sarebbero stati già soppressi. Il Coronavirus sta mettendo in pericolo anche gli animali domestici. In Cina cani e gatti sono a rischio strage perché molti esemplari sarebbero stati a contatto con le persone contagiate.«Dovrebbero essere messi in quarantena», spiega Li Lanjuan, esperta della Commissione sanitaria (Nhc), durante un programma della tv statale Cctv. Il contagio non risparmierebbe gli altri mammiferi e quindi l'invito è ad aumentare i controlli sugli amici a quattro zampe. La psicosi, tuttavia, potrebbe portare addirittura a sbarazzarsene.«Se i tuoi cani corrono fuori e vengono a contatto con l'epidemia o le persone infette dal virus, anche i tuoi animali domestici devono essere messi in quarantena. Perché l'epidemia si diffonde tra i mammiferi, quindi dovremmo prendere precauzioni anche contro altri mammiferi», ha aggiunto. Parole che sono state travisate dalle stesse autorità.Secondo quanto riporta il Daily Mail, un villaggio nell'Hebei, a nove ore di auto da Wuhan, ha esortato le famiglie a sopprimere i loro animali domestici entro cinque giorni. Stesso avvertimento nello Shaanxi, dove si è parlato di "smaltirli immediatamente".In caso contrario sarebbero i funzionari locali a catturarli e a ucciderli. Avrebbero anche minacciato di intervenire davanti a proprietari a passeggio con i loro cani. In situazioni simili d'emergenza spesso ci rimettono proprio gli animali ed è così che sui social network sono state diffuse immagini di cani e gatti gettati da finestre.«Questo non è l'approccio giusto per le autorità locali cinesi per far fronte alla crisi nazionale che può essere ricondotta al commercio di fauna selvatica fuori controllo nei mercati locali – spiega il dott. Peter J. Li, specialista cinese dell’organizzazione animalista Humane Society International – . Gli animali da compagnia non hanno contribuito allo scoppio della SARS nel 2002-2003. Non hanno nulla a che fare con l'epidemia di Wuhan».Fonte: Il Mattino

La storia di nina, il cane senza volto alla ricerca di una nuova vita

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Nina è una cagnolina randagia che mesi fa è stata ritrovata nella campagne vicine a Palermo in una pozza di sangue. Era agonizzante, terrorizzata e con il muso distrutto. Probabilmente è stata sfigurata da uno dei tanti branchi di randagi che da tempo si muovono nella zona, e i volontari che l'hanno soccorsa l'hanno subito portata nella clinica veterinaria più vicina per un intervento conservativo.È stata soccorsa 9 mesi fa da alcuni volontari e da Salvatore Libero Barone, che da anni si occupa di salvare randagi spesso vittime di violenza nel territorio siciliano. E adesso, grazie a un ponte di solidarietà tra la Sicilia e Torino, Nina avrà un nuovo muso.Il 19 febbraio verrà operata nella clinica universitaria di Grugliasco, in provincia di Torino, dall’équipe del professor Paolo Buracco. Questo sarà possibile grazie a una raccolta fondi lanciata su internet da Barone e da Graziella Porro, ex speaker radiofonica torinese.Dopo il lancio della loro campagna crowdfunding la storia di Nina ha infatti fatto rapidamente il giro del web e in poco tempo è stata raggiunta la cifra di 5.690 euro necessaria per garantire a Nina il trasporto a Grugliasco e l'operazione.«Voglio ringraziare tutti coloro che hanno raccolto il nostro appello e hanno deciso di donare un contributo alla causa di Nina – spiega Graziella Porro, tra le promotrici dell’iniziativa – e ci tengo a ringraziare anche il professor Buracco che si è offerto di eseguire questo delicatissimo intervento per ridare dignità a Nina. Una volta ristabilita cercheremo per lei un’adozione che possa regalarle l’affetto di una famiglia e una vita finalmente normale, lontana dalle sevizie e dalla violenza che ha dovuto subire». Tra qualche mese Nina sarà quindi pronta per trovare una famiglia per sempre. Magari proprio a Torino.Fonte: lazampa

Torino - peperoncino per strada contro i cani: le immagini

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Le immagini arrivano dal quartiere Campidoglio, e l'autrice del gesto non si nasconde. Padroni di cani in allerta anche nel quartiere Campidoglio a Torino. È solo di poche ore fa infatti, il post sulla pagina Facebook "Torino quartiere Campidoglio", che segnala la presenza di polvere di peperoncino agli angoli di via Fiano, accanto alle serrande dei negozi, vicino ai dissuasori di parcheggio e ai bordi dei marciapiedi.L'ennesima pensata di qualcuno per scoraggiare gli amici a quattro zampe a "sporcare" per la strada: una lezione che forse si vorrebbe impartire ai padroni maleducati. Secondo gli autori del post, l'ingestione della spezia piccante possa provocare all'animale che dovesse ingerirla, danni alle mucose e fastidi non da poco all'intestino, non strutturato per digerire e assimilare questi alimenti.Dopo i bocconi avvelenati, quelli pieni di chiodi e i cartelli minacciosi, arriva dunque il peperoncino. E sul web, gli utenti invocano, oltre il senso civico dei padroni dei cani, l'installazione di telecamere contro le azioni killer nei confronti degli animali. La negoziante: "Non voglio fare male a nessun cane ma non ce la faccio più" Nel pomeriggio ci ha scritto la proprietaria del laboratorio antistante il tratto di via Fiano cosparso di peperoncino. "Ho contattato vigili e Circoscrizione circa l'accaduto perché sono io che ho messo il peperoncino - racconta - Ho denunciato la situazione e presenterò un esposto scritto giacché quello verbale l'ho presentato questa mattina con chiamata debitamente registrata. Le critiche che mi sono arrivate attraverso il gruppo Borgata Campidoglio non sono state affatto civili nonché diffamatorie".Ma perché mettere il peperoncino per terra? "Dopo tre anni nei quali raccolgo feci e pulisco urina quotidianamente e dopo diversi cartelli presentati nel modo più cortese possibile e pulendo regolarmente in modo tale che 'Se trovo pulito, sarò meno propenso a lasciare sporco', ho provato ad adottare un metodo che potesse allontanare e non certo ledere in alcun modo i cani. Io stessa ho avuto animali in casa".La vicenda ha lasciato la donna amareggiata: "Paragonare il peperoncino ai bocconcini avvelenati o con i chiodi non lo accetto affatto. È falso. Ho parlato in proposito proprio con i vigili. Ne viene fuori da questa storia squallida, la banalità del male. Secondo un tizio che commentava in chat, è normale usare la modalità dell'insulto e quindi non mi devo stupire. Questa gente che in parte è la stessa che lascia sporca la strada, abita nel quartiere. Chissà, se fossero loro a dover aprire una serranda e a dover fare attenzione a non imbrattarsi di deiezioni e urina. Il problema è diffuso in tutto il quartiere".Fonte: torinotoday.it

Video - cane si tuffa per salvare un gattino che stava per annegare

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La storia che vi raccontiamo oggi è breve ma molto intensa: un gattino in difficoltà chiede aiuto ad un cane, che non si risparmia, e rischia lui stesso di annegare per salvarlo, scopriamo di più. Il cuore degli animali non smette mai di sorprenderci: questa storia arriva da molto lontano, in un video ripreso in Cina e postato da Daily China, e sarà la cosa più tenera che vedrete oggi!Chi ha detto che cane e gatto non possano essere amici? Il video che vi mostriamo oggi, non solo smentisce questa cosa, ma dimostra che, anche non conoscendosi, gli animali sono spinti da un istinto di solidarietà e mutuo soccorso inter specie da cui dovremmo prendere esempio al più presto noi umani.Nel filmato si vede un gattino in difficoltà che non riesce ad aggrapparsi al bordo della strada per sfuggire alla corrente dell’acqua che lo trascina giù, quando arriva un cane: il micio chiede aiuto in maniera inequivocabile, con la zampetta.Quello che succede dopo lascia senza parole: il cane, dopo aver provato invano ad aiutare il gattino senza immergersi, capisce che deve per forza bagnarsi anche lui, entra in acqua, prende il gattino sulla groppa e fa da ponte in modo che il piccolo riesca a raggiungere l’asfalto.L’eroe a 4 zampe infine se la cava non senza difficoltà, anche per lui risalire lo scalino risulta impegnativo, ma alla fine ci riesce: tutto è bene quel che finisce bene. Però ci viene spontanea una domanda: chi stava filmando, non poteva fare qualcosa invece di riprendere? Non poteva dare una mano al cagnolino?

Abbandona il cane disabile per strada, ma le telecamere riprendono tutto: il video

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Immagini rivoltanti riprese dalle telecamere di video sorveglianza di un edificio a Sao Leopoldo nel sud del Brasile che documentano l’abbandono di un cane disabile per strada. Un video realmente triste sta girando di bacheca in bacheca, pubblicato da un profilo italiano su Facebook. Nel video vediamo una donna a bordo di un’auto bianca che si ferma per far scendere un cane bianco con evidenti menomazioni alle zampe anteriori.In un primo mento scende anche un cane nero, che però viene fatto risalire a bordo una volta che il cane disabile viene lasciato sul marciapiede. Le immagini sono state girate, come si può notare, da un circuito di sorveglianza.Le immagini drammatiche e strazianti sono reali e sono state girate in Brasile, per la precisione a São Leopoldo, nel quartiere di Cristo Rei come riporta la stampa locale. Poche ore dopo un uomo si è recato presso il Dipartimento Comunale “Animal Protection” (Sempa) con il cane malfermo, sostenendo di averlo trovato per strada. Da quel momento sono partite le indagini per risalire ai proprietari.Anderson Ribeiro, segretario della Protezione Animali locale (Sempa), ha poi scoperto che il proprietario del cane era lo stesso uomo che si era recato presso la loro sede con l’animale, raccontando di averlo trovato per strada. Secondo la ricostruzione riportata da Ribeiro, l’uomo è un dipendente di una compagnia di autobus e quel giorno aveva litigato con la moglie.Quest’ultima aveva dunque trasportato il cane in auto fino alla sede dell’azienda del marito – dal cui circuito di videosorveglianza provengono le immagini – lasciandolo dunque di fronte all’entrata per fare in modo che l’uomo se ne prendesse cura. Non si trattava, per essere precisi, di un vero e proprio abbandono.A quel punto lo staff della Sempa ha scelto di tenere il cane presso la propria struttura, e in queste ore informano che l’animale ha già attirato l’attenzione di molte persone interessate ad adottarlo. Il cane è stato ribattezzato Tintin.Le indagini, in ogni caso, sono ancora in corso e si sta scavando per scoprire se il cane abbia subito abusi. Oggi il cane sta bene e preso verrà adottato, anche se i volontari dicono di non volersi affrettare in quanto vogliono assicurarsi che Tintin venga accolto da persone in grado di dargli amore.Parliamo di precisazioni per ricordarvi che il caso è già risolto, ma anche per rispondere alle persone che chiedono il numero di targa e la denuncia della donna: è avvenuto in Brasile e Tintin ora si trova al sicuro.

Padova - viene cacciata dalla pasticceria per i suoi cani: è polemica

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Una donna è entrata in un bar pasticceria a Padova, ma le è stato vietato l'ingresso per via dei suoi due cani. La denuncia di una donna entrata nel bar Breda di via Umberto. “Mi ha detto ‘fuori di qua’ e mi ha fatto il segno con la mano. Ma io con loro faccio tutto”. Il titolare: “È una mia scelta, comunque non avevano la museruola. Ci riserviamo di tutelarci per vie legali…”.Con loro faccio tutto: vado al ristorante, a fare la spesa, perfino in farmacia”, dice Susanna Maschera, animalista convinta, volontaria per alcune associazioni. La donna, di Padova, ha due cani – Blue, maschio di 2 anni e Daisy, femmina di 11 anni – e sabato mattina 25 gennaio con loro due entra nella pasticceria Breda di via Umberto I. Non sa che il proprietario Ennio Breda ha un politica molto rigorosa in tema di cani: “Non li facciamo entrare nel bar”, spiega al Mattino di Padova.Mi ha detto "‘fuori di qua’ e mi ha fatto il segno con la mano” denuncia la donna. Ma il titolare della pasticceria si difende: “Il bar era pieno di gente. Io stesso ho tre cani ma se una persona possiede un cane di grossa taglia come in questo caso, dovrebbe pensarci due volte prima di entrare in un locale pubblico. E se vogliamo proprio fare i fiscali, non ho visto né museruola né guinzaglio lungo un metro e mezzo”. Ed ora la signora Maschera è convinta più che mai: “Per me la pasticceria Breda è bandita”.“C’erano persone sedute ai tavoli, c’erano bambini” evidenzia il signor Breda. “È a discrezione del titolare fare entrare o meno i cani. Se faccio una scelta, e lo segnalo, i proprietari di animali devono rispettarla”.Il post pubblicato dalla donna sulla propria pagina Facebook ha accumulato oltre duecento commenti, molti dei quali anche fuori dalle righe. “Ci riserviamo di tutelarci per vie legali…”, dicono in pasticceria.Fonte: fanpage.it

Patentino obbligatorio per i padroni di cani di "razze pericolose": tutte le info

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Via libera del Consiglio comunale di Milano: per i proprietari un corso di tre giorni all'Ats per imparare a gestire i quattrozampe. A Milano sarà obbligatorio, per i padroni di cani di razze considerate pericolose, seguire un corso di tre giorni all'Ats (Agenzia di tutela della salute) per "imparare a gestire gli animali". E' arrivato il via libera, infatti, del Consiglio comunale all'emendamento che modifica il nuovo regolamento e istituisce l'obbligo del patentino per i padroni."Ci sono razze potenzialmente pericolose, perché selezionate dall'uomo con una certa morfologia - ha detto il Garante degli animali del Comune di Milano, Gustavo Gandini -. Un bravo addestratore può portare in giro queste razze con il rischio minimo. Il patentino è un fatto di educazione, è un corso di tre giorni che l'Ats si è resa disponibile a fare". Milano, patentino per padroni di cani di "razze pericolose": la lista Ma quali sono le razze interessate? La lista di queste razze è contenuta in un altro emendamento che sarà discusso dal Consiglio comunale nella prossima seduta. Vi invitiamo a leggere questo approfondimento per scoprire nel dettaglio quali sono i quattro zampe che la normativa italiana aveva inserito come "pericolosi", per poi essere cancellata.L'emendamento approvato, presentato da Carlo Monguzzi, prevede l'obbligo per i padroni di questi cani di seguire un corso di tre giorni all'Ats per imparare a gestire gli animali. L'opposizione consiliare, composta dal centrodestra e dal Movimento 5 stelle, è contraria all'emendamento approvato.Fonte: today.it

Cane abbandonato nelle fogne con la colla sugli occhi per “non vedere la strada di casa”

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Una delle storie più strazianti che abbiamo sentito. Non ci sono parole, per fortuna che un'anima pia ha salvato questo cucciolo. Non solo lo hanno abbandonato nelle fogne. Ma gli hanno anche incollato gli occhi per impedirgli di ritrovare la strada di casa. Questa terribile storia arriva da Barrancabermeja, in Colombia.Ci sono voluti tre giorni per rimuovere dal pelo di questo cane la colla che gli era stata buttata addosso: ma nonostante l'intenzione del suo proprietario, lui è sopravvissuto e ora ha trovato anche una vera famiglia e una casa amorevole dove vivere serenamente e dimenticato la tremenda tortura ricevuta.Ad adottare il cane è stato Carlos, il suo soccorritore: come si può vedere dalle immagini, lo ha trovato in una condizione che lo ha così colpito da non esser più stato in grado di lasciarlo da solo per un secondo. Il cucciolone con il pelo pieno di colla ha preso una brutta infezione e ora è sotto antibiotici. Ma i veterinari sono certi che grazie all'amore e alle attenzioni della sua nuova famiglia potrà riprendersi completamente, anche se ci vorranno almeno quattro mesi.Oltre ad avergli buttato addosso la colla, non si sa quali altre torture e vessazioni abbia dovuto subire questo cane prima di essere abbandonato. Appena sarà guarito dall'infezione agli occhi verrà sottoposto ad altre analisi, per capire il suo stato di salute generale e se avrà bisogno di altre cure mediche.Nel frattempo si gode la sua nuova casa, dove ha trovato una ciotola sempre piena e tutto l'amore di quello che aveva bisogno. Un lieto fine dopo una vita che non deve esser stata facile per lui e che avrebbe potuto avere un tragico epilogo se Carlos non si fosse accorto di lui in tempo.Fonte: lazampa.it

[video] un dottore ha creato un rifugio dove ospita cani anziani abbandonati

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Un'iniziativa davvero fantastica quella portata avanti da Russell, un dottore americano che ospita tantissimi cani anziani abbandonati dai loro proprietari. Allontanati perché considerati ormai troppo vecchi, ogni anno le nostre strade continuano a riempirsi di questi cercatori d’amore, ma un dottore dal cuore d’oro ha deciso di fare la differenza.Ha venduto la sua casa perché troppo piccola per poter realizzare quel sogno che non vede confini, così da comprare un nuovo rifugio più confortevole per consentire ai cani anziani abbandonati di vivere gli ultimi anni “in pensione”.L’idea di Russell Clothier, un dottore di Independence nel Missouri, è nata dopo aver svolto per molto tempo del volontariato in vari rifugi e in uno dei tanti il destino gli ha fatto incontrare Shep, una cagnolina anziana abbandonata in cerca di una casa.Quell'incontro inaspettato ha fatto accendere una lampadina nel cuore di Russell, facendogli capire l’importanza di quel gesto speciale che avrebbe potuto essere d'aiuto per tanti altri cani bisognosi. Come si può vedere nel video, insieme a sua moglie, Russell ha fondato lo Shep’s Place Senior Dog Sanctury, un vero rifugio d’amore dotato di tutti i comfort dove qualsiasi cane anziano può sentirsi felice.Il nome del santuario è nato in onore di Shep, un cane di 10 anni, un mix tra un Beagle e un Basset Hound, che è stato adottato proprio dal fondatore del progetto. Shep è un cane molto felice perché ha un divano tutto suo e può trascorrere dei bei momenti in compagnia di altri cani.Fonte: fanpage

Bimba di tre anni scomparsa da casa viene ritrovata con il fedele cane al suo fianco: le immagini

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Matilda ha solo tre anni ma la sua voglia di esplorare il mondo è già tanta. E questo l’ha cacciata in un brutto guaio. Ma a proteggerla c’era un valido e fedele amico: il suo cane.Tutto è iniziato quando la piccola ha deciso di allontanarsi da casa sua a Pilbara, nell'Australia occidentale. E’ bastato un attimo di distrazione dei genitori e la bimba, passo dopo passo, si è spinta ben lontano.I servizi di emergenza hanno iniziato subito le ricerche, sia a piedi che con gli elicotteri. Ma della piccola Matilda non c’erano tracce. Ad aggravare la situazione, spiega la polizia locale, ci hanno pensato le violente alluvioni che, dopo gli incendi, hanno colpito l’Australia: l’area di ricerca è  “molto impegnativa” hanno detto gli agenti e, ora dopo ora, il timore che la bimba potesse finire in qualche corso d’acqua straripato cresceva. «Le informazioni che abbiamo sono che la zona è stata inondata di acqua e c'erano solo circa 600 metri di terra asciutta su cui abbiamo concentrato le ricerche, tutto il resto è stato ricoperto dall’acqua» ha detto all’Abc il sovrintendente Kim Massam.Fortunatamente, dopo 24 ore di intense ricerche, è arrivata la buona notizia: Matilda è stata avvistata da un elicottero a circa 3,5 chilometri di distanza da casa sua.La polizia ipotizza che la bambina abbia camminato lungo un’insenatura per poi rimare circondata dall’acqua dovuta alle forti piogge.  Deve essere stato un incubo spaventoso trovarsi là fuori, lontana da casa. Ma la piccola non era sola: «Il suo fedele cane Jack Russell era al suo fianco, la stava ancora proteggendo», ha scritto sui Facebook la polizia australiana dando la notizia del ritrovamento. Quando è stata portata ai genitori Matilda aveva ancora il viso sporco di fango e si è lasciata andare a un pianto liberatorio. Gran parte del merito del suo salvataggio è dovuto alle squadre di soccorso che non hanno mai smesso di cercarla, ma la polizia ha voluto rendere omaggio al ruolo del quattrozampe: «Quel cucciolo è rimasto con lei per tutto il tempo, durante un’intera notte dove la piccola non aveva nessuno a proteggerla. Quel cagnolino riceverà una gran festa».Fonte: lazampa.it

[video] cercano di affogare il cane legandogli una pietra al collo, ma una donna lo salva

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Si chiama Bella e qualcuna ha cercato di ucciderla legandogli una grossa pietra al collare e gettandola nel fiume. I suoi stessi padroni hanno cercato di uccidere Bella, una femmina di pastore belga che fortunatamente è riuscita a salvarsi. Ma andiamo con ordine: siamo a Fandon, in Inghilterra, quando una passante vede una cagnolina nel fiume Trent con una borsa legata al collare: dentro c'era una grossa pietra, che stava per porre fine alla vita del quattro zampe.Erano precisamente le 8.45 di mattina, quando la donna è corsa in aiuto del cane, riuscendo a trascinarlo a riva. Dopodichè ha chimato la polizia di Nottinghamshire per segnalare quanto accaduto. Bella è stata poi subito portata in un ambulatorio veterinario: è lì che si è scoperto che aveva un microchip registrato nel 2010.Così si è riusciti a risalire ai proprietari: una donna di 31 anni e un uomo di 32, che sono stati arrestati con la denuncia di crudeltà verso gli animali. Ora i due sono stati rilasciati, ma sono sotto indagine e la polizia cerca dei testimoni o video che possano mostrare il loro gesto crudele.Come si può vedere nel video, «Il cane è molto provato, ma sta mostrando incoraggianti segni di ripresa – spiega il poliziotto Adam Pace –. Si è subito messo a mangiare e speriamo che guarisca presto. Quanto è accaduto è un gesto crudele. Siamo fortunati che una persona gentile della nostra comunità l’ha trovata e salvata».

[video] tenta di rapinare una donna, i cani la difendono e mettono in fuga il ladro

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Ancora una volta i quattro zampe si rivelano utili, oltre che degli inseparabili amici. Una donna cammina sola verso casa a Guayaquil, in Ecuador. Alle sue spalle all’improvviso arriva un uomo intenzionato a rapinarla. In mano ha un’arma. La donna riesce a indietreggiare qualche metro, ma l’uomo, immaginiamo, gli intima di consegnargli la borsa.L’uomo la strattona. Nei dintorni sembra non esserci nessuno in quel momento. Ma non è così: come si può vedere nel video, dal nulla spuntano due cani che si avventano sull’uomo e lo mettono in fuga. Intanto arriva anche un’altra persona in difesa della donna che raccoglie una pietra da terra e la lancia verso il rapinatore che si sta allontanando a gambe levate.La scena, durata qualche secondo, è stata filmata da una telecamera di sicurezza della zona. La notizia così inizia a circolare sui giornali locali e si scoprono altri dettagli: i due eroi con la coda si chiamano Precioso e Hermoso, e sono due cani quartiere che tutti nella zona conoscono e a cui regalano del cibo e qualche attenzione.Il più orgoglioso dell'atto coraggioso è Wilson Bernal, un commerciante di 62 anni, che racconta come Precioso, il quattrozampe con due enormi occhi azzurri, è stato portato da sua suocera dalla 15 anni fa.L’altro cane, che ha 10 anni, è stato chiamato Hermoso, ossia bello, sebbene il suo pelo riccio sia spesso sporco. Entrambi i cani sono quasi sempre insieme e conoscono anche tutti i vicini del quartiere, quindi ogni volta che vedono arrivare uno sconosciuto lo spaventano e gli abbaiano contro.Wilson spera che ciò che i cani hanno fatto serva da lezione e motivazione affinché tutti i quattrozampe di strada ricevano un trattamento più equo: «Questo è un esempio di ciò che possono fare i cani e le persone devono prendersi cura di loro e non devono maltrattarli».

[immagini] il proprietario muore, ma il suo cane nerone non vuole abbandonarlo e segue la bara dentro la chiesa

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Nerone ha circa 10 anni ed è abituato a vivere in libertà, ma adesso che il signor Angelo non c’è più, i volontari stanno cercando di evitare che finisca in un canile. Nerone è un cane di grossa taglia cresciuto in strada e adottato da un residente di Ganzirri. “Nerone lo seguiva dappertutto, era la sua ombra, e pian piano ha cominciato ad entrare anche fin dentro casa sua – racconta Ilaria Fagotto, delegata della Lega Antispecista Italiana – Erano felici: Nerone amava stare all’aria aperta e quando voleva uscire andava a raschiare la porta ed Angelo che con la bicicletta girava con lui per i viottoli. Due corpi e un’anima dicevano in paese, inseparabili”.Il signor Sciarrone la notte del 24 dicembre scorso è venuto a mancare e Nerone è rimasto di nuovo da solo. Il quattrozampe ha voluto accompagnarlo fino alla fine, fino al funerale: come si può vedere nelle immagini pubblicate da strettoweb, è entrato in chiesa e si è sdraiato accanto alla bara dell’uomo che per anni l’ha accudito. Parliamo di Nerone, il cane di Messina che ha commosso il web.Nerone ha circa 10 anni ed è abituato a vivere in libertà. Adesso che il signor Angelo non c’è più,  i volontari stanno cercando una sistemazione  per evitare che finisca in un canile.Ieri sera, a Ganzirri, il cane sarebbe stato scacciato dal giaciglio in cui di solito era abituato a dormire. Secondo quanto si apprende, sembrerebbe che a breve Nerone potrebbe essere prelevato dagli accalappiacani e portato via da Ganzirri.

[video + intervista] davide acito: "dei macellai ci hanno attaccato mentre filmavamo, a tomohon c'è l'inferno"

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Davide Acito, della rete animalista Action Project Animals, racconta la sua ultima esperienza a Ticinonline: «Nelle gabbie animali protetti e scimmie che gridano come esseri umani» LUGANO - Chi credeva che il mercato cinese di Yulin - nel quale i cani vengono abbattuti e venduti come cibo - fosse il peggior inferno in terra possibile per gli animali, non ha visto cosa accade in Indonesia. A portare i segni di questa terribile esperienza è Davide Acito, italiano trapiantato in Ticino, già noto per le diverse missioni di salvataggio canino in Cina, nonché presidente della rete animalista Action Project Animals (Apa).Esperienza toccante - Un’esperienza, quella da poco vissuta dal 32enne, che lo ha toccato nel profondo. Nel mostrare le immagini raccolte al mercato di Tomohon (nel nord del Sulawesi), la sua voce si strozza e inizia a tremare. Mentre "zooma" sullo sguardo di un cane in gabbia, con un suo simile morto ai piedi, in una pozza di sangue, si riesce soltanto a intuire l’orrore che Acito ha toccato con mano.In gabbia dalla specie protetta alla scimmia - «Sono appena tornato da una missione in Indonesia, come quelle portate a termine in Cina», ci spiega. Come si può vedere nel video e dal racconto di Davide a Ticinoonline, «qui la situazione, ed è incredibile a dirsi, è persino peggiore rispetto a Yulin. Non solo a causa del “dog meat trade” (il commercio di cani come cibo), ma anche per il commercio di fauna selvatica.Ho visto in gabbia esemplari di varani, che sono anche in via di estinzione, di pitoni e persino di scimmie. Animali legati e incatenati prima di venire uccisi crudelmente in questo mercato. Soprattutto negli occhi delle scimmie riesci a leggere il terrore e la consapevolezza di quanto sta per accadere loro. Le ho sentite piangere, e sembrava il lamento di un bambino. Sono scene che ti lasciano segni indelebili nell’anima».Anche l’Indonesia, insomma, riesce a non farsi mancare lo stesso orribile spettacolo di Yulin: «Ovviamente è pieno di cani stipati nelle gabbie in attesa d'essere abbattuti. Alcuni sono già morti e questa situazione non fa che gettare ulteriormente nel terrore gli animali ancora vivi, ma consapevoli del destino che di lì a poco li sta per attendere».Viaggi della speranza - Per Acito questa era la seconda missione a Tomohon. «La prima volta ci siamo presentati con le autorità locali. Abbiamo salvato da una terribile morte sia cani che gatti. Alcuni di questi esemplari partiranno nei prossimi mesi, smistati tra Svizzera, Germania, Italia… Per fortuna la nostra rete ci permette di trovare loro nuove famiglie in tutta Europa e non solo».Questo secondo viaggio, più che una missione di salvataggio, doveva però fungere da testimonianza visiva di quanto accade a migliaia di chilometri da noi. «Volevamo realizzare una sorta di documentario. Siamo arrivati lì con un’associazione locale, la Animal Friends Manado Indonesia (AFMI) e altre organizzazioni europee. Insieme vogliamo portare sul tavolo del Parlamento europeo quanto abbiamo visto. Di tutto questo si discuterà a Strasburgo. Noi eravamo lì per raccogliere immagini, prove di quanto accade».Ma Acito, e chi come lui combatte la crudeltà sugli animali, era lì anche per discutere ancora una volta con le autorità locali. «Ci hanno assicurato che la situazione era migliorata rispetto alla nostra ultima visita. Invece non era vero. Anzi, se possibile è persino peggiorata».Controlli severi come soluzione - La chiave per porre fine a queste torture, secondo Acito, starebbe in due semplici check point. «Ci sono due strade principali percorse da chi pratica questo commercio crudele. Diciamo che questo mercato si va a concentrare in una zona precisa. È proprio lì che noi interverremo. Bloccheremo le strade mettendo dei presidi fissi con dei militari di guardia, la Polizia e un veterinario.A ogni camion diretto al mercato verrà richiesto un certificato di quarantena e un certificato di buona salute per ciascun singolo cane». La speranza è che questa richiesta, impensabile per chi guadagna da questo orrore, faccia crollare a picco il traffico di animali. «Saremo noi a coadiuvare il lavoro della autorità, prima con delle idee - quella dei check point è un esempio -, in secondo luogo finanziandole noi stessi e intervenendo con i sequestri».Lo striscione quale monito - Per sensibilizzare la popolazione locale, è stato appeso nel mercato uno striscione che vuole ricordare, a ogni singolo abitante, che non solo l’animale è un amico, ma che in quelle condizioni igieniche il rischio di contrarre malattie come la rabbia è molto elevato.Paura, ma voglia di combattere - Acito non nasconde di aver provato, oltre alla repulsione, anche un po’ di paura: «Non sono luoghi tranquilli. Oltre a non essere liberi di piangere di fronte a quell’orrore siamo anche in pericolo. In quest'ultimo viaggio mi hanno rincorso con un bastone, in Cina mi hanno persino arrestato».Eppure il 32enne non vuole mollare: «Siamo appoggiati dalle autorità governative e dai politici europei. Qualcosa si sta muovendo, ma non basta. Dobbiamo parlarne tutti. Il mondo deve essere unito nel cambiamento. Basta animali a Tomohon».Per delle donazioni all'associazione: https://www.actionprojectanimal.org/donate/

Brindisi - due cani abbandonati alla vigilia di natale cercano casa: il video

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È accaduto a Brindisi, la mattina del 23 dicembre: i due esemplari sono stati trovati legati ad una ringhiera. Docili e mansueti, ora cercano una casa e qualcuno che li ami. Brindisi, 23 dicembre 2019: il Natale non è arrivato nel cuore di tutti, come testimonia l’abbandono di due cani sulla strada provinciale per San Vito dei Normanni, legati ad una ringhiera, spaventati e soli.All’inizio della provinciale che porta da Brindisi a San Vito dei Normanni, non lontano dal rione Paradiso, sono stati trovati due cani legati alla ringhiera di una villetta, dai proprietari della stessa. I coniugi hanno ipotizzato che fossero lì da poche ore.Un maschio di circa un anno e una femmina di pochi mesi, erano impauriti e spaesati, ma si sono lasciati avvicinare con grande mansuetudine. Nel video postato da Andrea Silvestri, animalista di Brindisi attivo nella lotta ai maltrattamenti e nella tutela degli animali, trovate anche tutte le info per contattarlo.Poco più tardi comunque sono arrivati sul posto Andrea e il servizio veterinario dell’Asl di Brindisi. In seguito alla verifica del microchip, assente su entrambi gli esemplari, i piccoli sono stati portati in canile e ora attendono soltanto qualcuno che possa far dimenticare loro questa triste vicenda. Andrea Silvestri ha lanciato un appello per l’adozione: «Qualcuno se ne prenda cura. Sono entrambi docili e mansueti».Fonte: wamiz

[video] non vede il padrone da 9 mesi, lui gli spedisce una sua maglia: la reazione del cane è incredibile

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Semplicemente il regalo più bello del mondo per questo cane, che non vede il suo padrone da 9 mesi. Per la gioia questo cane si sta rotolando sul pavimento; quello che ha appena ricevuto è una maglia del suo padrone, lontano chilometri e che non vede da 9 mesi: per lui semplicemente il regalo più bello del mondo.C’è chi dubita che i cani siano davvero i migliori amici dell’uomo ma forse questo video riuscirà a sciogliere anche i cuori più duri, perché anche se non possono parlare sanno insegnarci ad amare senza condizioni. Prima di incontrare il suo JD, Brindle era solo uno fra migliaia di cani in tutto il mondo costretti a passare le loro giornate in un canile in attesa di trovare un amico per la vita.Ma come per le più belle storie d’amore, è bastato uno sguardo; quando JD è entrato nel suo rifugio per adottare un cane sfortunato lui e Brindle si sono innamorati all’istante. E non si sono mai separati, se non per poche ore, fino quando JD è dovuto partire per prestare servizio dall’altra parte dell’oceano come pompiere per l’esercito americano.Brindle lo ha accompagnato alla porta come sempre anche quel giorno, solo che poi il suo papà non è tornato: “Non avere JD vicino è stato difficile anche per l'altro cane della famiglia, Xander. Ma mentre lui è più legato a me, per Brindle è diverso. Non sono io ‘il suo migliore amico. Ha sofferto molto per l’assenza di JD, spesso l’ho trovato alla finestra mentre guardava fuori e piangeva”.I giorni sono diventate settimane, le settimane mesi e Brindle era inconsolabile, al punto che il suo padrone ha deciso di fargli una sorpresa: spedirgli una maglia con il suo odore, per fargli sapere che lui c’era ancora per lui e che gli voleva bene.La reazione di Brindle vale più di mille parole e ha commosso la moglie di JD, Rachel, così come migliaia di persone su Facebook: “Cerco di non pubblicare troppe cose private, ma questo video doveva essere condiviso. Non meritiamo l’amore dei cani.Non si è voluto separare dalla maglia per tutto il giorno, perciò a un certo punto ho deciso di fargliela indossare”. L’attesa di Brindle è stata ripagata da una felicità ancora più grande perché dopo un mese da questa scena il suo migliore amico è finalmente tornato a casa.

[video] massacro dei cani in indonesia: davide acito scampato dal macellatore

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L’attivista italiano di Action Project Animal è riuscito a scampare dalle minacce di un macellaio.Nuove raccapriccianti immagini ci arrivano dal macello della carne di cane di Langowan, un’attività lecita che forse riceverà presto un giro di vite. Davide Acito si trova in Indonesia per testimoniare questo orrore presso le istituzioni locali.L’attivista italiano che rappresenta la Fondazione Elisabetta Franchi e l’associazione Action Project Animal ha mandato in esclusiva per Iene.it un video choc che potete vedere qui sopra.Cani uccisi, gabbie con dentro altri animali in attesa del loro destino, sangue ovunque. Sono immagini molto forti quelle registrate a Langowan, dove Acito è riuscito a scampare da un macellaio che armato di bastone ha minacciato gli attivisti. “Ho visto molte uccisioni di cani, ma queste in Indonesia sono molto forti.Questo orrore riguarda anche gli animali selvatici come i varani, specie protetta in Indonesia in quanto ultima stirpe del dinosauro, pitoni e in qualche caso scimmie”, racconta Davide. “In questo mercato ci hanno anche aggredito con un bastone che usano per uccidere i cani. Basta che uno alzi la voce per influenzare tutti gli altri macellai che ho rischiato di ritrovarmi contro”.La sua missione in Indonesia, iniziata un paio di giorni fa, non si ferma solo a documentare che cosa accade in questi mercati dell’orrore. “Stiamo facendo pressione politica per porre fine al commercio della carne di cane nel nord Sulawesi”, spiega l’attivista.“L’organizzazione tedesca che ha iniziato questa battaglia e che ci ha invitato a unirci è la Fördeverein Animal Hope and wellness già nostra partner in Cina contro il festival di Yulin. È stata accolta la nostra proposta di mettere dei posti di blocco fissi nelle due strade principali usate dai trafficanti per entrare nel nord Sulawesi e quindi vendere i cani”.Così facendo verrebbe impedito l’ingresso degli animali al mercato di Tomhon. Un'iniziativa appoggiata anche dai parlamentari europei Klaus Buchner e Stefan Bernhard Enk, che hanno inviato una loro lettera al segretario provinciale di Yogyakarta.“Il contratto è stato firmato, uno di questi posti di blocco costerà 2.500 euro, che verranno finanziati dalle organizzazioni italiane e tedesche”, spiega Acito. “Nei prossimi giorni avremo un nuovo incontro: parleremo con le autorità di Tomhon per decidere come sarà strutturato il check-point e definire il contratto”.Le buone notizie non finiscono qui. Durante l’ultima visita a Tomhon, Davide ha strappato alcuni animali dal macello che di lì a poco sarebbero stati uccisi. Tra loro c’era anche una cagnolina con un buco nel petto e una grave infezione.“L’abbiamo salvata! Si chiama Hope e la porterò presto in Italia, appena saranno pronti tutti i documenti”. Davide tornerà a casa la prossima settimana, ma di certo il suo impegno non si ferma: “Chiederemo l’aiuto anche delle istituzioni italiane perché non possiamo più rimanere indifferenti”.

[video] il mercato della carne di cane in indonesia: un'atrocità che potrebbe finire presto

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Grazie all'attività di Davide Acito e di tutti i volontari impegnati, il Dog Meat Trade in Indonesia potrebbe presto finire. INDONESIA - Ecco le parole pubblicato in un post Facebook da Action Project Animal, l'associazione capitanata da Davide Acito che sta per partire per l'Indonesia. Obiettivo: sconfiggere il mercato della carne di cane."Un grande passo è stato fatto. Nel mese di Marzo ci siamo uniti in un grande lavoro di squadra per cooperare a delle attività di pressione politica iniziate in precedenza dai nostri partner tedeschi della fourdeverein Animal Hope e dalla Animal Friends Manado Indonesia.Il governo locale è stato molto disponibile nel collaborare e nell'accogliere le proposte per porre fine al Dog Meat Trade nel Nord Sulawesi. La proposta oggi accolta, fu di mettere dei posti di blocco fissi a carico dei Cooperanti nelle due strade principali usate dai trafficanti per fare ingresso nel Nord Sulawesi per commerciare i cani nella regione.Grazie a i posti di blocco, e facendo leva sulle normative della legislazione alimentare al contrasto della diffusione della Rabbia, sarà consentito fare ingresso soltanto ai commercianti che hanno un certificato di provenienza e un attestato di buona salute per ogni singolo cane. Cosa poco probabile dato che per oltre il 90% dei cani vengono rapiti e dunque privi di qualsiasi certificato.Anche se purtroppo commerciare carne di Cane rimane per il momento una pratica legale, questa iniziativa mette a segno un duro colpo per i trafficanti. Dove vedranno sempre più difficile e scoraggiante questo tipo di commercio all'interno della regione".Nel video postato sempre da Action Project Animal si può vedere l'accordo siglato per limitare il commercio. Una vittoria, che ci fa onore perchè il contributo del nostro paese (nella persona di Davide, ma anche degli altri volontari) è stato fondamentale.

Salerno- cane cade in un dirupo, ma i vigili del fuoco lo salvano: il video

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C'è voluta tutta la notte per salvare questo pover quattro zampe, caduto in un dirupo a Santa'Angelo a Fasanella, nel Salernitano. Straordinario salvataggio da parte dei Vigili del Fuoco. Nonostante la zona impervia e la fitta nebbia, e dopo un'intera notte di lavoro, un cagnolino caduto in un dirupo è stato messo in salvo.I vigili del fuoco di Sala Consilina hanno salvato un cane caduto in un dirupo a Sant'Angelo a Fasanella, nel Salernitano. L'allarme era stato dato da diversi passanti che hanno sentito il cane, finito in dirupo profondo una ventina di metri, mentre guaiva spaventato, e così avendo capito che il povero quadrupede fosse caduto all'interno, hanno avvisato i vigili del fuoco.Giunti sul posto, i pompieri hanno iniziato le operazioni di salvataggio. Non è stato però facilissimo salvare il cane, come si può vedere nel video: il dirupo, in località Costa Palomba, si trova in un punto impervio e che con la nebbia in quel momento presente coordinare il tutto si è rivelato più difficile del previsto. Ci sono volute alcune ore ma alla fine i vigili del fuoco ce l'hanno fatta ed hanno tirato fuori dal dirupo il povero cane.C'è voluta dunque un'intera nottata, ma per fortuna è arrivato il lieto fine: l'operazione è stata gestita dai Vigili del Fuoco del Nucleo SAF (Speleo-Alpino-Fluviali) della stazione di Sala Consilina. Il cane, una volta salvato, è stato affidato alle cure del caso, ma era in condizioni di salute buone.Non è il primo salvataggio che avviene nell'ultimo periodo sempre nel salernitano e che vede come protagonista un cane e l'intervento dei vigili del fuoco: appena un paio di settimane fa, era stato salvato un altro cane che era rimasto bloccato all'interno di un tubo dal quale non riusciva ad uscire, nei pressi di San Rufo, vicino al depuratore. Anche in quel caso erano intervenuti i vigili del fuoco, che erano riusciti a mettere in salvo il povero cane, impaurito ma anche in quel caso in buone condizioni di salute.Fonte: Fanpage

Palermo - picchiata sul tram mentre tenta di difendere un cane, donna finisce al pronto soccorso

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E' accaduto a Palermo, dove una donna ha cercato di difendere un cucciolo di cane maltrattato. Cerca di difendere un cucciolo di cane, ma il proprietario l’aggredisce. Il tutto è capitato su un mezzo pubblico della linea 2 a Palermo. "Si trovava sul tram quando ha notato un uomo che sbatteva violentemente per terra un cucciolo di cane che aveva con sé", racconta la cugina della vittima a LiveSicilia."Lei è intervenuta chiedendogli di lasciarlo stare, di darlo a lei piuttosto che fargli del male, ma lui ha continuato ad inveire contro il cucciolo che teneva al guinzaglio, sferrando poi un forte calcio all'addome a mia cugina e buttandola giù sui binari quando il tram si è fermato. A quel punto è scappato e ha fatto perdere le sue tracce".Nel frattempo è stata avvisata la polizia, ma l’uomo non è stato individuato. La donna è poi andata al pronto soccorso per farsi curare e visitare. A rendere ancora più amare la storia l’indifferenza delle persone a bordo del tram: "Nessuno a bordo è intervenuto per difendere lei o il cane, tutti fermi a guardare. Soltanto una ragazza di colore l'ha aiutata dopo l’aggressione e per la descrizione alle forze dell’ordine. Eppure voleva soltanto mettere al sicuro quel cane e adesso piange disperata. Un episodio raccapricciante vorremmo tanto che questa persona venisse rintracciata proprio per prenderci cura del cucciolo".

Verona - cani murati vivi in un casolare per 2 settimane, le immagini del salvataggio

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Purtroppo la mamma di questa povera famiglia di cani non ce l'ha fatta, ma i cuccioli e il padre stanno bene. Poteva davvero finire in tragedia, la drammatica vicenda che a Grezzana, nel veronese, ha visto il salvataggio in extremis di una intera famiglia di cani. Tutto si è svolto nella giornata di ieri quando, in località Cason, un pastore aveva sentito dei cani abbaiare insistentemente. Quello strano abbaiare e tutti quei lamenti avevano allarmato l'uomo che, poco dopo, aveva raccontato l'episodio ad una conoscente.A quel punto, la donna, allarmata dal racconto, si era messa in contatto con la Lav. Da qui, l'immediato intervento di soccorso capitanato dalla responsabile della sede territoriale della Lav, Lorenza Zanaboni. Giunti sul posto, la scena che si era presentata ai soccorritori era stata terribile.Come si può vedere nelle immagini, una famiglia di cani, formata da madre, padre e tre cuccioli, erano stati praticamente murati vivi all'interno di un casolare. Abbandonati a se stessi, senza acqua nè cibo, erano ormai destinati a morte certa. "Quando abbiamo aperto la porta del casolare - ha spiegato a L'Arena la Zanaboni - la cagnolina era in una pozzanghera d'acqua perchè il tetto del fabbricato è rotto, con i suoi cuccioli sopra di lei. Una scena straziante. Era da almeno due settimane che non veniva dato loro da mangiare". Il padre dei cuccioli invece, pare fosse stato rinchiuso in un recinto poco distante.A quel punto, vista l'emergenza, non si è perso un attimo. Così, una volta recuperati, i cani sono stati portati al canile sanitario dove sono stati sottoposti alle prime cure. Tra tutti, le condizioni apparse fin da subito gravi erano quelle della mamma,che purtroppo non ce l'ha fatta.Fortunatamente, stando a quanto riportato dalle fonti ufficiali della Lav, il resto della famiglia sarebbe fuori pericolo. Nel frattempo, il proprietario del casolare sarà denunciato. Nel frattempo, vi lasciamo le parole pubblicate su Facebook da Lav Verona:Con grande dolore annunciamo la morte della cagnolina trovata insieme ai suoi cuccioli murata viva nel casolare di Lugo di Grezzana ( VR ). Ringraziamo tutti quanti hanno seguito questa vicenda per la quale fatichiamo ancora a trovare parole. Non abbiamo mai saputo il nome di questa sfortunata creatura. abbiamo pensato di chiamarla STELLA, una stella che brillerà in cielo cui rivolgeremo lo sguardo chiedendo perdono. Le condizioni di Stella sono subito apparse gravissime, vittima non solo della disidratazione e della denutrizione ma immobilizzata da una paralisi dovuta probabilmente ad un trauma alla spina dorsale. Si procederà con l'esame autoptico per cercare di capire le cause di questo trauma. A nulla sono valsi gli sforzi dei veterinari per salvarle la vita. Nel tempo in cui è stata ricoverata è stata sempre sotto sedazione a causa della grande sofferenza."Con grande dolore annunciamo la morte della cagnolina trovata insieme ai suoi cuccioli murata viva nel casolare di Lugo di Grezzana ( VR ). Ringraziamo tutti quanti hanno seguito questa vicenda per la quale fatichiamo ancora a trovare parole.  Non abbiamo mai saputo il nome di questa sfortunata creatura. abbiamo pensato di chiamarla STELLA, una stella che brillerà in cielo cui rivolgeremo lo sguardo chiedendo perdono.Le condizioni di Stella sono subito apparse gravissime, vittima non solo della disidratazione e della denutrizione ma immobilizzata da una paralisi dovuta probabilmente ad un trauma alla spina dorsale. Si procederà con l'esame autoptico per cercare di capire le cause di questo trauma. A nulla sono valsi gli sforzi dei veterinari per salvarle la vita. Nel tempo in cui è stata ricoverata è stata sempre sotto sedazione a causa della grande sofferenza.Lav Verona ha sporto denuncia e si è attivata per ottenere nei confronti dell'autore di questo gesto, oltre a una condanna esemplare, l'interdizione a vita a tenere animali. I cuccioli e il cane maschio sono fuori pericolo e si stanno riprendendo. "In tanti anni di assistenza ad animali maltrattati non ho mai visto una cosa del genere", commenta Lorenza Zanaboni responsabile di Lav Verona. È stata lei la prima ad arrivare in quel casolare. Adesso partirà una girandola di denunce. Il reato ipotizzato è maltrattamento di animali con l'aggravante della morte dell'animale".Fonte: ilmessaggero

[video] la commovente reazione del cane sulla tomba del proprietario morto

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La commovente fedeltà del cane: cerca di scavare nel punto dove è stato sotterrato il proprietario defunto Più conosciamo i cani e più la loro fedeltà riesce a colpirci. E’ il caso di Huzi, un cane di 12 anni vive nella contea di Fuping, nella provincia cinese di Shaanxi.Lì il quattrozampe vive con una famiglia che è stata recentemente colpita da un lutto: è morto il nonno Wu a cui Huzi era molto affezionato. Ora il cane vive con i figli dell’anziato signore, ma lui non ha dimenticato quell’uomo con cui ha passato molte delle sue giornate.E a dimostrarlo c’è un video (clicca qui), pubblicato sulla piattaforma Pear, che mostra come la visita del cane al luogo dove l’anziano è stato sepolto.«Siamo andati insieme alla tomba. Lui ha fatto il giro un paio di volte attorno al punto in cui mio padre è sepolto e lì si è fermato. Dopo poco ha iniziato a scavare e non voleva più tornare a casa» racconta la donna.Il video mostra la figlia urlare: «Huzi, andiamo a casa, andiamo a casa». Ma il cane rimane vicino alla tomba senza muoversi. Quell’uomo per lui voleva dire tanto: hanno trascorso insieme dieci anni e quando è morto il cane ha smesso di mangiare e bere per tre giorni. Solo dopo aver visitato la tomba Huzi ha ricominciato a nutrirsi.«All’inizio pensavamo che Huzi fosse vecchio e quindi non volesse mangiare, ma ha ricominciato a mangiare dopo che è andato a trovare “suo” nonno. Ha capito i nostri sentimenti» spiega ancora la figlia commossa dalla fedeltà del suo cane.

[video] il cane unicorno con una coda sulla testa: abbandonato in strada e salvato dai volontari

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Incredibile la storia di questo cagnolino trovato da un gruppo di volontari e salvato dall'abbandono in mezzo alla strada. Un cane più unico che raro è stato trovato da un gruppo di volontari della Mac's Mission di Jackson, nel Missouri (Stati Uniti): l'animale, che era stato abbandonato in mezzo alla strada e sarebbe certamente morto, aveva infatti una malformazione decisamente curiosa: una piccola coda sulla fronte, per la precisione in mezzo agli occhi.Come si può vedere nel video pubblicato da Fanpage, il cagnolino ora sta bene: è stato coccolato e ristorato, visto che viveva in strada ormai da qualche giorno. Il cane “unicorno” è stato così ribattezzato Narwhal, nome ispirato al narvalo, il cetaceo famoso per la sua zanna, che ha dato vita alla leggenda dell'unicorno.I volontari hanno pubblicato diverse immagini del cucciolo sui social network, lanciando anche una raccolta fondi per il cagnolino, che in pochi giorni ha avuto molto successo, anche per via del fatto che le immagini di Narwhal sono diventate virali in tutto il mondo.Il quattro zampe è stato anche visitato da una equipe di veterinari, che hanno appurato il fatto che la coda non sia collegata a nulla e non crea alcun problema al cucciolo. Proprio per questa ragione non sarà necessario rimuoverla chirurgicamente.In attesa di trovare una nuova casa e una famiglia amorevole, il tenero Narwhal potrà mantenere questa caratteristica che lo rende unico al mondo.

Video: morgan, picchiato dagli accalappiacani, ora cerca una casa

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La triste storia di Morgan ce la racconta la pagina Facebook di Pet Rescue Italia Onlus, che sta cercando una famiglia che possa amare questo povero cagnolino. "Morgan è stato segnalato a delle volontarie circa due anni fa. Dissero che a Nola, in provincia di Napoli, avevano abbandonato questo cane che vagava nella zona da un bel po', che una signora aveva allertato l'asl la quale era intervenuta per catturarlo.La cosa che lasciò senza parole fu che Morgan, non solo era finito in un canile veramente orribile, per prenderlo gli accalappiacani lo avevano massacrato di botte. Morgan arrivo' al canile con la faccia che era una maschera di sangue.  Chiaramente le volontarie corsero a prenderlo e lo portarono via da lì.Morgan, dopo la strada, il canile, uno stallo di due anni, è ora arrivato al Pet Rescue per avere il suo riscatto. Morgan è stanco di questi cambiamenti e sofferenze ha bisogno di stabilità e amore, di qualcuno disposto a fare un percorso con lui. Si affida vaccinato, chippato e negativo a malattie mediterranee".Queste le parole del post pubblicato dalla pagina Facebook di Pet Rescue Italia, associazione animalista onlus. Come si può vedere nel video, si tratta di un cagnolino amorevole e cordiale. Di seguito vi lasciamo tutte le info per poter procedere alla richiesta di informazioni ed eventualmente adottare questo dolce quattro zampe.Info: petrescueitalia@gmail.com 3466856947

"tutti i tassisti si sono rifiutati di portare il mio cane in clinica veterinaria": le denuncia shock

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La denuncia di una lettrice di Today: "Devo solo ringraziare l’associazione Rescue Dogs se il mio cane ha potuto raggiungere la clinica ed è ancora vivo". La denuncia ci arriva da una lettrice che alle 5 di mattina si è ritrovata in una situazione molto difficile. Il suo cane, un bulldog inglese di taglia media, stava molto male ed aveva la necessità di portarlo in una clinica veterinaria.La donna però non ha l'auto e, a quell'ora, non ha trovato nessuno che la potesse accompagnare. Così ha chiamato un taxi: nessun tassista - secondo il suo racconto - si sarebbe reso disponibile a trasportarla. Ecco la sua segnalazione.LE LETTERA DI DENUNCIA - "Ore 5:10 contatto telefonicamente la radio Taxi Parma per chiedere se era possibile un taxi per trasportare una persona e un cane di taglia media (bulldog inglese) senza successo. Allora provo a ricontattarli per altre sei volte ma senza alcuna risposta, cerco di chiedere spiegazioni alla signora presente al centralino e mi informa che è impossibile trovare un taxi che fa salire cani di media/grande taglia.La informo che sono disposta anche a tenermelo in braccio e a pagare il lavaggio della macchina se il problema fosse quello, ma ho urgenza di raggiungere una clinica veterinaria che il cane sta molto male, non ho la macchina e nessuno che mi può accompagnare....Purtroppo nulla...tutti i tentativi sono falliti.Ma com’è possibile che una città come Parma ha ancora molti pregiudizi per il trasporto dei cani in taxi??? Spero che questa segnalazione faccia riflettere questi “cari signori tassisti”. Devo solo ringraziare l’associazione Rescue Dogs se il mio cane ha potuto raggiungere la clinica ed è ancora vivo".Fonte: Parmatoday

La storia di tula, il cane che per dieci anni ha protetto i pinguini

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Si chiama Tula il pastore maremmano che ha dato protezione ai pinguini dell'Australia meridionale dagli attacchi delle volpi. Ora la meritata pensione. Ha protetto per quasi dieci anni una colonia di pinguini dell’Australia meridionale dagli attacchi delle volpi. Ora Tula, pastore maremmano di 11 anni, va in pensione. La vecchiaia inizia a farsi sentire: «Ha un po’ di artrite e quindi è davvero difficile per lui salire sulla cima di Middle Island», ha comunicato la coordinatrice del progetto Middle Island Maremma Project, iniziato nel 2006 quando la popolazione di pinguini dell’isola è calata del 10% a causa degli attacchi dei predatori.A sostituire Tula sarà presto un nuovo un cucciolo maremmano di nome Mezzo, addestrato proprio per prenderne il posto. Mentre la sorella Eudy rimarrà per un’altra stagione, per accompagnare il nuovo arrivato e mostrargli tutti i segreti del mestiere.Storicamente, i maremmani vengono allevati per proteggere le pecore. Ma questi esemplari sono stati addestrati per prendersi cura dei pinguini: degli angeli custodi pronti a intervenire in caso di pericolo.In tutti questi anni, la loro presenza è stata una vera salvezza. Ad eccezione di un grave caso di maltempo che nell'agosto del 2017 non ha permesso ai maremmani di tenere a bada le volpi, causando così la morte di 140 cuccioli, da quando ci sono loro la popolazione di pinguini di Middle Island è tornata a fiorire.Ma Tula ora può stare sereno. Diventerà il nuovo guardiano di polli in una fattoria, un lavoro decisamente meno stressante e compatibile con la sua età e la sua indole. E il passaggio di testimone sarà celebrato con una festa fra i pinguini a base di «torta»: un mega polpettone con carne, patate e glassa al burro di arachidi.

[video] in indonesia il festival della carne di cane potrebbe essere cancellato presto

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Davide Acito, insieme ai volontari di Action Project Animal, sta lavorando per porre fine al Festival della carne in Indonesia. Ecco le parole pubblicate in allegato al video da parte dei volontari di Action Project Animal: "Un grande passo è stato fatto. Nel mese di Marzo ci siamo uniti in un grande lavoro di squadra per cooperare a delle attività di pressione politica iniziate in precedenza dai nostri partner tedeschi della fourdeverein Animal Hope e dalla Animal Friends Manado Indonesia.Il governo locale è stato molto disponibile nel collaborare e nell'accogliere le proposte per porre fine al Dog Meat Trade nel Nord Sulawesi. La proposta oggi accolta è di mettere dei Posti di blocco fissi a carico dei Cooperanti nelle due strade principali usate dai trafficanti per fare ingresso nel Nord Sulawesi per commerciare i cani nella regione.Grazie a i posti di blocco, e facendo leva sulle normative della legislazione alimentare al contrasto della diffusione della rabbia, sarà consentito fare ingresso soltanto ai commercianti che anno un certificato di provenienza e un attestato di buona salute per ogni singolo cane.Cosa poco probabile dato che per oltre il 90% dei cani vengono rapiti e dunque privi di qualsiasi certificato. Anche se purtroppo commerciare carne di Cane rimane per il momento rimane una pratica legale, questa iniziativa mette a segno un duro colpo per i trafficanti. Dove vedranno sempre più difficile e scoraggiante questo tipo di commercio all'interno della regione".