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Lisa kudrow (phoebe di friends) vuole adottare il cane di matthew perry

News Redazione -

Lisa Kudrow, conosciuta per il suo ruolo di Phoebe in Friends, desidera prendersi cura di Alfred, il cane di Matthew Perry, l'attore che ci ha lasciato pochi giorni fa.A dirlo al Daily Mail è stato un amico dell'attrice: "Ha promesso che avrebbe partecipato al suo funerale e avrebbe persino potuto adottare il suo cane".Centinaia sono stati i messaggi di condoglianze diffusi sui social network in queste ultime ore, ma si nota l'assenza di post da parte di Jennifer Aniston, Courtney Cox, David Schwimmer, Matt Le Blanc e della stessa Lisa Kudrow. L'intero cast di Friends si trova in uno stato di shock dopo la notizia della perdita del loro caro amico e collega.Alfred, un adorabile mix tra labrador retriever e barboncino, era entrato a far parte della vita di Matthew Perry tre anni fa. L'attore lo aveva introdotto al mondo tramite un post su Instagram, condividendo una foto insieme a lui e scherzando con la didascalia: “Eccoci qui, io e Alfred. Secondo voi, chi di noi è il più affascinante? Meglio se non rispondete”. Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Matthew Perry (@mattyperry4)“La morte di Matthew non sembra reale o giusta né a lei né a nessuno del gruppo”, a detto l'amico di Kudrow, “Perché Matthew era finalmente in pace con se stesso e stava vivendo l'anno migliore della sua vita dal lancio del suo libro, quasi esattamente un anno fa. Si stava godendo la vita. Era più vicino che mai ai suoi genitori e attivamente impegnato nella sua sobrietà”. Le cause del decesso Attualmente, le circostanze esatte che hanno portato alla scomparsa dell'attore rimangono avvolte nel mistero. "Quando la causa del decesso non è immediatamente chiara al termine dell'autopsia, si procede all'emissione di un certificato provvisorio, in attesa dei risultati di ulteriori analisi", ha dichiarato il medico legale di Los Angeles.Tuttavia, Lisa Kudrow, attraverso le parole di un suo stretto conoscente, ha espresso dei sospetti riguardo la possibile causa della morte. L'attrice ipotizza che Perry possa essere deceduto a causa di una reazione avversa a dei medicinali, che sarebbero stati assunti mentre l'attore si trovava nella vasca idromassaggio.Nonostante le congetture, per il momento le certezze mancano. Gli specialisti stanno attendendo gli esiti degli esami tossicologici per poter stabilire con precisione le cause del decesso di Perry. Questi risultati, come dichiarato dall'ufficio del medico legale in una recente intervista rilasciata alla Cnn, potrebbero richiedere diverse settimane prima di essere disponibili.

proteo cane da scoccorso morto in turchia

Proteo, il cane da soccorso messicano che ha sacrificato la vita per salvare due persone

News Alessandro DT -

Ci troviamo di fronte a una storia toccante, quella del cane da ricerca e soccorso messicano Proteo, un eroe del terremoto in Turchia che ha perso la vita per salvare due persone.  Noi vogliamo andare oltre e approfondire i dettagli, offrendo una prospettiva completa e dettagliata di questo atto di eroismo.Chi era Proteo, il cane da soccorso messicano che ha perso la vita in Turchia? Proteo era un cane da soccorso messicano, un cane da Pastore Belga addestrato per la ricerca di persone in difficoltà. In occasione del terremoto che ha colpito la Turchia nel 2023, Proteo è stato inviato in soccorso insieme al suo team di addestratori e operatori di soccorso. Grazie al suo incredibile fiuto, Proteo è stato in grado di individuare due persone sotto le macerie di un edificio crollato. Come ha perso la vita Proteo?Nonostante la sua bravura, Proteo è morto per sfinimento, dopo aver trascorso molte ore alla ricerca delle due persone intrappolate. L'impegno costante e l'energia impiegati nel cercare le vittime hanno esaurito le sue forze, portandolo alla morte. È un atto di sacrificio che testimonia l'enorme coraggio e la dedizione di questi animali da soccorso. L'importanza dei cani da soccorso I cani da soccorso sono una risorsa inestimabile nelle operazioni di salvataggio. Grazie al loro fiuto, sono in grado di trovare persone intrappolate anche sotto le macerie più pesanti. Inoltre, sono addestrati per lavorare in situazioni estreme, in cui gli umani non possono operare.La perdita di un cane da soccorso è una tragedia che colpisce tutti coloro che lavorano nel campo del soccorso e della protezione civile. Questi animali sono spesso considerati membri della famiglia da coloro che li addestrano e li utilizzano nelle operazioni di salvataggio. Conclusioni La storia di Proteo è un esempio di coraggio e dedizione che non può che commuovere. Proteo ha perso la vita mentre cercava di salvare altre vite, dimostrando l'enorme valore dei cani da soccorso nel campo del soccorso e della protezione civile. Siamo certi che la sua storia continuerà ad ispirare e sensibilizzare tutti coloro che lavorano per la sicurezza e il benessere delle persone.

E tu, chi preferisci fra cane e gatto?

News Redazione -

Nella vita di tutti noi esistono tantissimi argomenti rispetto ai quali la gente si divide in due grandi fazioni contrapposte come se si trattasse del bianco e del nero, oppure del giorno e della notte.Ma proviamo a fare alcuni esempi: esistono le persone che preferiscono la matematica e quelle che invece sono più a proprio agio con le materie umanistiche, quelle che amano il dolce e quelle che invece salato tutta la vita, poi ci sono i puntuali e i ritardatari, gli ordinati e i disordinati, i logorroici e i taciturni.In tutto questo enorme (e volendo infinito) elenco di bipartizione, esiste una divisione che riguarda chi ama i cani alla follia e chi invece preferisce nettamente i gatti. Ma perché esiste questa netta distinzione? Meglio il cane o il gatto? Ovviamente partiamo dall’assunto quasi scontato che in realtà chi ama gli animali, in genere, ama tutti gli animali, perché ama la gioia e i sorrisi che questi ultimi sono capaci di portare nelle nostre vite quando entrano a far parte delle nostre famiglie.Detto questo, però, va sottolineato come i cani e i gatti, pur essendo entrambi degli amici insostituibili, hanno delle caratteristiche totalmente diverse: i cani sono dei compagni fedeli, il legame che si crea fra il cane e l’essere umano con cui divide la vita è unico, insostituibile, non c’è nulla che lo faccia felice come poter stare col suo migliore amico.Beh, forse una bella fetta di carne, ma no: non baratterebbe quell’amore con null’altro. Il gatto, per quanto allo stesso modo crei un legame indissolubile, fatto di fusa e coccole, è decisamente uno spirito molto più indipendente, per cui ama in modo diverso, o forse semplicemente con manifestazioni d’affetto diverse, perché ha bisogno dei propri spazi, dei propri momenti di isolamento, misti ad altri in cui scambiarsi effusioni. Salutare degnamente il nostro piccolo amico Purtroppo, sia i cani che i gatti hanno una caratteristica in comune che ci porterà inevitabilmente a vivere un momento estremamente difficile: i nostri piccoli amici a quattro zampe hanno una vita media decisamente più breve della nostra e, anche nei casi di maggiore longevità, presto o tardi saremo destinati a vederli andare via, lasciando un vuoto incolmabile nella nostra vita e nel nostro cuore.Pur non riuscendo sempre ad accorgercene in modo cosciente, la loro presenza nel nostro quotidiano va a riempire tutti i nostri spazi, e la loro mancanza sarà dolorosissima. Solo chi ci è già passato sa quanto ci possano mancare e quanto sia difficile rimanere all’improvviso senza tutto quell’amore: per questo, ciò che possiamo fare è dar loro il saluto che meritano, ad esempio con Anima-li-amo, e continuare a portare per sempre con noi il ricordo di quel legame unico.

Roma, ristorante vieta ingresso a bambini e animali: "rovinano l’atmosfera"

News Redazione -

Le mamme del quartiere: «Comportamento gravissimo». Il gestore del «La Palapa»: "Qui si viene per un pranzo d’affari, una cena speciale. E poi la musica è alta e ai tavoli esterni si fuma". Mamme indignate e proteste sui social segnalano che «c’è un locale, nel quartiere Prati a Roma, che vieta l’ingresso a cani e bambini...».Un affronto per molti, qualcosa di socialmente e politicamente scorretto, ma invece lui, Vittorio Esposito, il direttore del ristorante-gastronomia «La Palapa», una sorta di parola esotica che dovrebbe richiamare l’immagine di una palafitta sul mare cristallino, dai Caraibi alle Maldive, rivendica candidamente questa scelta, anche con un pizzico di orgoglio: «C’è molta richiesta, i posti con il Covid sono limitati e poi chi viene qui cerca qualcosa di unico, elegante, rilassante. Bambini e animali rovinano l’atmosfera. Qui si viene per un pranzo d’affari, una cena speciale. E poi la musica è alta e ai tavoli esterni si fuma».Un muro di fiori colorati, un ragazzo cubano trentenne di due metri di altezza per la tutela della sicurezza, poltroncine in velluto color crema e due enormi gazebo su strada, anch’essi tappezzati di fiori finti che possono accogliere centinaia di persone, ma non soggetti under 14. «Qui in Prati arrivano con due passeggini e due-tre cani. E’ chiaro che si crei subito una situazione difficilmente gestibile — prosegue Esposito — noi non vogliamo essere scortesi, ci appelliamo al buon senso della gente. E non diciamo mai che il locale è proibito per le famigliole amanti degli animali, ma, alla richiesta di un tavolo, rispondiamo semplicemente: “E’ tutto pieno”.Aperto nel settembre scorso in via Fabio Massimo durante la pandemia, La Palapa si definisce Osteria di mare. «E’ stato un investimento coraggioso — aggiunge Esposito — io ho lavorato a Londra e a Dubai: così abbiamo cercato di fare una sintesi di tendenze food internazionali che circolano in queste due metropoli».Forse per l’impatto estetico decisamente insolito nel quartiere, molti bambini di erano mostrati attratti dal nuovo bistrot. «Invece siamo stati respinti — racconta un gruppo di mamme che definisce “gravissimo questo comportamento” — il personale ripete ai clienti: “non sono ammessi cani e bambini” e alcune famiglie sono state cacciate dai tavoli all’esterno posti su suolo pubblico anche dopo aver acquistato da mangiare all’interno».Per il gestore, che non nega quanto denunciato dalle mamme di Prati «si è trattato di episodi spiacevoli in cui i bambini erano lasciati correre ovunque, in due casi rompendo un vetro e un lampadario. Un altro ragazzino, infine, mentre i genitori si disinteressavano del suo comportamento “irrequieto”, è caduto sbattendo la testa sullo spigolo di un tavolino e mi volevano anche denunciare. Sui cani invece, posso dire che, oltre a sporcare per terra e ad abbaiare, hanno anche litigato come fossero su un ring da combattimento».Eppure un happy end della contesa potrebbe profilarsi all’orizzonte: «Con le regole anti-Covid sempre in aggiornamento dovremo rivedere tutta la logistica — conclude Esposito — e uno dei due gazebo potremmo dedicarlo a famiglie con animali al seguito».Fonte: Corriere della Sera

Addio rufus, il cane di molfetta e cittadino modello

News Redazione -

Rufus era una dolce presenza che salutava tutti i viaggiatori della stazione di Molfetta. Rufus non c'è più. Era il cane di tutti, un randagio che scorrazzava per la città di Molfetta, docile, amabile, buono con chiunque. Aveva anche una pagina Facebook, ed era molto popolare.Era stato portato in una clinica veterinaria per accertamenti vari, ma è stato tradito dall’età e dalle condizioni di salute.Queste le parole della Lega del Cane Molfetta affidate ad un post sui social: "E così te ne sei andato via, con la tua profonda discrezione e dignità. Sei stato il cane di Molfetta, il cittadino modello da cui tanti avrebbero dovuto forse prendere esempio ci hai insegnato il valore della libertà, il rispetto per la vita, il coraggio di affrontare le tempeste e la cattiveria, il silenzio che urla al cuore ci hai insegnato a vivere dolce Rufus".Il messaggio firmato dai volontari continua: "Ci sarà un vuoto immenso lì, in stazione, dove ultimo tra gli ultimi avevi deciso di vivere. Certamente ti cercheremo ancora li, ora potrai correre libero dalla fatica dell età in un prato verde....e forse sentirai ancora il rumore dei treni. Ciao creatura stupenda, ci mancherai per sempre".Mariangela La Volpe, presidente dell'associazione che da sempre ha curato Rufus, ha salutato così Rufus: "Questa notizia è triste per tutta la città, Rufus è il cane della stazione, il cane di Molfetta e purtroppo non ce l'ha fatta dopo il ricovero di stamattina alla clinica veterinaria di Santa Fara. Da giorni non stava bene, è stato portato lì con i mezzi della Multiservizi. Mi auguro che l'amministrazione ricordi Rufus con una targa in stazione, che era la sua casa. Rufus era il simbolo della libertà, della dolcezza, il simbolo del rapporto tra un cane e la cittadinanza".E tutta Molfetta si è letteralmente mobilitata appena ha appreso oggi la notizia della scomparsa di Rufus. È partita una gara di solidarietà tra i cittadini molfettesi per la realizzazione di un "ricordo" fisico di di questo animale che per tanti anni è stato un riferimento per la città: già da qualche ora è attiva una petizione online ma in queste ore si è aggiunta una vera e propria raccolta fondi.#unastatuaperRufus è l'hashtag lanciato da un'iniziativa privata di alcuni imprenditori Molfetta.

Istruttore cinofilo prende a calci un cane, ma lui si difende: "siamo in un paese giustizialista"

News Redazione -

Un video molto virale sta facendo il giro di Internet e vede protagonista un istruttore cinofilo mentre prende a calci un lupo cecoslovacco. Dalle minacce è passato alla realtà: è bufera su Claudio Mangini, istruttore cinofilo e preparatore di cani per il cinema e la televisione, protagonista di un video in cui prende a calci un lupo cecoslovacco.«Ti pianto una lambrata che ti spacco le costole». Così si è rivolto al cane, e dalle minacce è passato ai fatti. La scena è stata filmata durante una seduta di addestramento ed è finito sui social, scatenando l'ira di moltissime persone.Le associazione animaliste hanno deciso di denunciarlo, come deciso da Enpa, Leidaa, Lav, Lndc e Oip: «Un evidente caso di maltrattamento, di sofferenza non solo fisica ma anche psichica volutamente inflitta. Se poi si trattava di un cane cosiddetto “morsicatore”, con precedenti di aggressioni, l’interessato dovrebbe spiegare perché un cane con problemi del genere è stato lasciato libero in un recinto, come risulta dal video, alla presenza di altri cani con i loro proprietari o conduttori».Le associazioni animaliste hanno deciso di presentare una denuncia alle autorità competenti perché valutino il comportamento del “preparatore” e il suo “metodo”, documentato nel video. «La crudezza delle immagini e la violenza impiegata contro l’animale sono tali da rendere necessario un controllo di legalità. La denuncia - precisa la nota delle associazioni - sarà corredata dalla perizia di un istruttore cinofilo specializzato in razze ibridate dal lupo e nordiche con master in recupero comportamentale».In un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, Mangini dice che il filmato contestato è di quattro anni fa, che i proprietari sono amici suoi e che il cane sta bene. «Quel lupo cecoslovacco ha morso cinque persone e ha mandato dal veterinario molti altri cani» spiega sui social sostenendo che quel cane lo aveva anche attaccato al braccio fasciato dove, un paio di giorni prima, gli erano stati applicati circa 40 punti dopo essere stato attaccato violentemente da un altro cane. Mangini sostiene di aver salvato la vita a quel cane due volte: «La prima perché quel cane era pronto per l’eutanasia, la seconda volta proprio in quel momento perché stava per scatenare una rissa contro altri quattro cani e a quest’ora sarebbe seppellito».

cani

Salvati dieci cani vicino a grosseto: erano stati abbandonati in uno scatolone

News Redazione -

Dieci cuccioli chiusi in uno scatolone abbandonati: sono stati soccorsi da dei passanti. A Pitigliano, in provincia di Grosseto, e precisamente in località Madonna delle Grazie, dieci cuccioli di cane sono stati abbandonati dentro ad uno scatolone. I cuccioli sono stati soccorsi e trasportati al canile comunale Dog Farm di Ribolla, dove in questo momento sono curati dal personale.Serena Falsetti, assessore comunale all'Ambiente, ai giovani e ai Servizi Sociali, ha commentato così questa brutta storia (per fortuna finita bene): "E’ un atto grave sul quale vogliamo andare fino in fondo".L'assessore continua: "L’abbandono degli animali è un reato perseguibile penalmente e poiché non è la prima volta che vengono trovati dei cuccioli in uno scatolone nei pressi della Madonna delle Grazie, si sta ipotizzando che i responsabili possano essere persone che non abitano molto lontano. Intanto la Polizia Municipale sta indagando. Se necessario controlleremo anche i filmati delle telecamere presenti sul territorio comunale".Falsetti ringrazia anche i cittadini che stanno dando una mano: "Alcuni cittadini hanno mostrato sensibilità e senso civico segnalando situazioni e movimenti che sono al vaglio del personale che sta effettuando le indagini. Poiché è il terzo anno consecutivo che vengono abbandonate cucciolate intere e il Comune si prende in carico questi cani sostenendo dei costi anche importanti, chiediamo ai cittadini la massima collaborazione e lanciamo un appello ad eventuali testimoni di contattare la Municipale per aiutarci a risalire all’autore di questo increscioso gesto".E conclude così, ricordando alcune iniziative proposte dal suo Comune: "Pitigliano da diversi anni sta portando avanti con successo la campagna di adozione dei cani custoditi nel canile convenzionato. Oltre a questi cuccioli ci sono tanti altri meravigliosi esemplari in cerca di una famiglia. Per i cani che si trovano in canile da più tempo è previsto anche un piccolo aiuto economico per chi decide di adottarli: 400 euro per i cani in custodia al canile da almeno 3 anni; 300 euro per coloro che adottano un cane di almeno un anno di età che è in custodia nel canile da 180 giorni a meno di 3 anni; un contributo di 200 euro per coloro che adottano un cucciolo di età inferiore a un anno. Il contributo sarà riconosciuto per tre anni".Come dicevamo, i cuccioli in questione ora sono sotto le cure del personale della clinica. Ma a breve potranno essere adottati: basta contattare l'ufficio comunale allo 0564616322 interno 9 oppure chiamare il numero di cellulare 3484003001. Nel frattempo il comune sta anche indagando per risalire ai responsabili di questo gesto.

Viene ricoverato per covid, il suo cane lo aspetta davanti casa da due mesi

News Redazione -

Si chiama Billy questo quattro zampe che da due mesi aspetta davanti alla porta di casa il suo padrone Marco, ricoverato per Covid. Marco Maiolani è ricoverato al Policlinico San Matteo da più di due mesi: a Novembre ha contratto il Covid e da quel momento la sua vita è cambiata. Ha lasciato a casa i suoi affetti, compreso Billy, il suo meticcio simile ad un Border Collie.Da quando Marco è stato ricoverato, Billy lo aspetta davanti alla porta della sua abitazione a Dorno, nel Pavese. Sono i nipoti di Marco, che vive da solo con Billy, ad occuparsi del quattro zampe. A dargli da mangiare e a convincerlo, con una buona dose di coccole, a rientrare per dormire alla sera.Ma poi al mattino lui tira fuori un tappetino e si rimette ad aspettare che torni il suo padrone, mettendo ogni tanto il muso bianco e nero fuori dalle grate del cancello. Ed è così che è finito sulla Provincia pavese e la sua storia ha iniziato a circolare.«Dovremmo imparare dai cani, loro ti danno tutto» dice Maiolani, che ha 55 anni, ed è un volontario della Protezione civile. Sulla sua pagina Facebook come foto del profilo ha scelto un immagine di sé con Billy ancora cucciolo.Per lui il Covid è stato una lunga sfida, che ancora non è finita del tutto. Prima è stato ricoverato al Policlinico San Matteo, lunghi giorni in terapia intensiva con l'aiuto di un supporto per respirare. Poi è stato trasferito per la riabilitazione all'istituto Maugeri, dove ancora si trova per poter tornare a casa ben saldo sulle gambe. E, ovviamente, non vede l'ora di riabbracciare quello che per lui non è solo un animale, ma da due anni un compagno di vita.«Fu lui a scegliere me - racconta - Mi venne subito incontro come se ci fossimo sempre conosciuti. Mi manca molto. E' una compagnia impagabile e insostituibile». «Ancora un po' di pazienza - aggiunge - e poi tornerò alla normalità. Non vedo l'ora di poter accarezzare il mio Billy». E anche Billy non aspetta altro che il suo ritorno.

"i miei cani sono stati investiti e nessuno mi ha detto nulla": è polemica contro le ferrovie dello stato

News Redazione -

Due pastori svizzeri sono stati investiti da un treno a Trofarello, vicino a Torino. Il proprietario accusa le Ferrovie. Si chiamavano Chelly e Blue i due pastori svizzeri investiti da un treno a Trofarello la notte del 17 novembre. Il proprietario, qualche giorno fa, ha accusato le Ferrovie dello Stato: "I miei cani sono stati investiti e nessuno mi ha detto nulla".Si riferiva al fatto che nonostante le chiamate alla stazione Lingotto per chiedere informazioni, e la denuncia alla polizia ferroviaria, per trovare i corpi dei suoi amati cani - una mamma e un figlio di 6 e 2 anni - Maurizio Albesano è dovuto andare da solo lungo la ferrovia insieme alla moglie e alle guardie zoofile di Agriambiente. Dopo 47 giorni di ricerche disperate.Le Ferrovie dello Stato, tramite un loro portavoce, hanno dichiarato di aver fatto tutto il possibile: "Non c'è stata inadempienza da parte dei nostri lavoratori: il proprietario non è stato avvertito perché non abbiamo trovato i corpi dei due Pastori Svizzeri, né sulla linea né nei pressi dell'area".Dopo lo scontro contro i due cani, quella notte il treno si è fermato per un'ora e venti minuti. Sono intervenuti sul posto i tecnici, che però non hanno trovato i due corpi dei Pastori svizzeri. Solo tracce ematiche, che hanno portato a dedurre che fosse stato investito un animale.Continua Ferrovie: "Nel verbale di quella notte infatti non si parla di due cani, ma genericamente di un animale di grossa taglia investito dal treno. Può capitare che un animale selvatico sia vittima di un incidente simile, e in base a queste deduzioni è stato verbalizzato l'accaduto".Alessandro Piacenza, consigliere nazionale dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) spiega che da Ferrovie dello Stato hanno seguito alla lettera il protocollo: "Non hanno colpe, hanno chiamato i tecnici e fatto la relazione dell'incidente. Non avendo trovato i corpi dopo l'impatto non erano tenuti a ulteriori verifiche".Ma per il futuro si augura che ci sia maggiore connessione tra Ferrovie e polizia locale: "Per un eccesso di zelo avrebbero potuto avvertire la polizia locale, perché quell'"animale di grossa taglia" della relazione avrebbe potuto essere ferito. Sarebbe utile se in futuro un incidente simile venisse comunque segnalato alle autorità, anche senza il rinvenimento dei corpi".Maurizio Albesano però non crede alla versione di Ferrovie dello Stato: "Non li hanno cercati, perché se li avessero cercati sul serio li avrebbero trovati come ho fatto io, 47 giorni dopo - dice -. Io ho trovato il corpo di Blue tagliato a metà a 15 metri di distanza dai binari, e parti di quello di Chelly coperti con delle pietre. La mano dell'uomo c'è stata per coprire la testa e le zampe di Chelly con le pietre. Qualcuno l'ha vista e l'ha sotterrata".

La cagnolina halo cammina per la prima volta grazie alle protesi: il video

News Redazione -

Nato senza le zampe anteriori, questo cagnolino ora cammina grazie a delle protesi realizzate su misura per lui. Una storia bellissima e straordinaria quella di questo cane, grande dimostrazione di forza, determinazione e coraggio. Nonostante le avversità, nonostante tutto.Si chiama Halo questa meravigliosa cagnolina, nata disabile senza le due zampe anteriori e con una di quelle posteriori deformata.Non una vita facile insomma, con un passato doloroso: è stata abbandonata sul ciglio di una strada in una scatola di cartone. Il suo allevatore l'aveva ritenuta inutile.Qualche mese fa la sua vita è cambiata, in meglio. Ha incontrato la sua futura padrona, Jamie: la donna, fondatrice di un'organizzazione di salvataggio animali in Texas, ha iniziato a curare Halo, dandole innanzitutto l'amore e l'affetto sempre mancato.Jamie ha portato Halo con sè in casa, e la quattro zampe ha da subito fatto amicizia con Jackson, il bambino della donna, affetto da autismo. Il rapporto con Halo è subito diventato di affetto grande: Jackson ha trovato un compagno di giochi, ma grazie alla cagnolina sono migliorate anche le sue capacità di relazione e comunicazione.- Potrebbe interessarti anche > Ecco perchè i cani sono indicati per i bambini autisticiJamie ha dichiarato: “Halo è un angelo. E’ riuscita a toccare parti del cuore di Jackson che neanche io sono mai riuscita a raggiungere”.La donna si è rivolta a OrthoPets, una clinica in cui vengono realizzate protesi su misura per animali. In questo modo Halo può correre allegramente insieme al suo fratellino umano. Il video in cui cammina e corre per la prima volta, fa emozionare. 

Video - federica pellegrini contro i padroni disattenti: "non lasciate i cani al freddo"

News Redazione -

La campionessa del nuoto azzurro si sfoga sui social: "Non tutti i vostri cani sono San Bernardo". Federica Pellegrini si scaglia a difesa dei cani sui social: secondo la campionessa del nuoto azzurro i quattro zampe non sono tutelati d'inverno, sotto la neve. Ecco le sue parole:"A tutti i proprietari di bulldog francesi, ricordo che in questo periodo per terra fa freddissimo e, se li vedete tirare su in continuazione le zampe, è perché se le stanno congelando. Non è che vi siete presi un San Bernardo che camminano sulla neve tranquillamente".Pellegrini continua sulle sue Instagram Stories: "A loro il cappottino non basta, se tira su le gambe vuol dire che ha freddo e si fa anche male. Quindi lasciateli a casa quando fa troppo freddo”.Terminata la sfuriata, dà anche alcune indicazioni pratiche: “Vi spiego la mia esperienza personale: il freddo per i cani è soggettivo e ci sono dei campanelli di allarme per capire se stanno soffrendo o no. Vanessa (la sua Bulldog francese, ndr) a otto mesi, con il cappottino, scendeva dal trasportino e camminava normalmente sulla neve. Poi, a un anno e mezzo, ha iniziato a tirare su le zampette. Così ho iniziato a metterle una crema sulle zampe, ma attenzione perché ha una durata limitata. In più dovete stare attenti al sale perché ustiona i polpastrelli. I cani nati da numerosi incroci sono molto delicati”.A conclusione del suo video, la Pellegrini spiega le sue ragioni: “Il mio sfogo di prima nasceva dal fatto che vedo in giro scene in cui i padroni dei cani non tengono in considerazione i segnali di allarme del loro animale”.Ecco il video integrale:

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Cane salva il suo compagno cieco caduto in piscina: le immagini riprese da una telecamera video

News Redazione -

Un cane salva il suo compagno cieco caduto in piscina: le immagini di una telecamera di videosorveglianza hanno ripreso la scena. Nella città di Sunchales, in Argentina, un cane salva il proprio compagno canide cieco, caduto nelle acque di una piscina ed in apparente difficoltà.Il gesto è stato ripreso dalla telecamera di sicurezza dell’abitazione della proprietaria, che le ha pubblicate sul suo profilo facebook rendendo omaggio al suo coraggioso amico a quattro zampe.Julieta Firpo deve essere molto orgogliosa del proprio cane. E lo sarà di certo, visto che ha pubblicato le immagini che lo ritraggono nell’atto di compiere un’azione molto coraggiosa. Gesta che lei stessa non avrebbe conosciuto, se non fossero state immortalate dalle telecamere di sorveglianza della sua abitazione.Julieta vive in Argentina, nella città di Sunchales, ed ha due cani, Caipirinha e Luna. Quest’ultima ha ben quattordici anni, ed ha perduto la vista.Dal post sembra trasparire che si tratta di un avvenimento piuttosto recente, giacché la proprietaria ha specificato che è negli ultimi giorni che la cagnolina sembra apparire disorientata.Molto probabilmente il cane, disorientato a causa della cecità, è caduto inavvertitamente in piscina. Passeggiando in giardino non si è accorta di essersi avvicinata eccessivamente al bordo, finendo così in acqua. La reazione di Caipirinha è stata tempestiva.Appena si è accorto che il proprio compagno cieco annaspava, si è precipitato immediatamente, al fine di tirarla fuori dai guai. In verità Luna riusciva a galleggiare bene in acqua; tuttavia appariva in difficoltà nel trovare la via d’uscita una volta giunta a bordo vasca. Caipirinha ha cercato di tirarla fuori dall’acqua in un primo momento, non riuscendovi.Così ha guidato, come dice la proprietaria nel post pubblicato sul suo profilo facebook, verso le scale della piscina, dove l’operazione è riuscita. Insomma, Caipirinha ha dimostrato di non avere bisogno dell’addestramento per diventare un cane bagnino, potendo ottenere l’incarico ad honorem per le gesta profuse.E Luna? L’anziana cagnolina, tratta in salvo dall’acqua, è apparsa un po’ esausta. Siamo sicuri che, dato il problema di cecità che l’affligge, la proprietaria metterà in atto, da oggi, una sorveglianza maggiore sul povero animale.FONTE: amoreaquattrozampe.it

Posso portare il cane fuori dopo il coprifuoco

Posso portare il cane fuori dopo il coprifuoco? ecco tutte le domande di questi giorni

News Redazione -

Posso portarlo fuori nelle ore del coprifuoco notturno? E in auto se si attraversano le zone rosse, gialle e arancioni? E portare a spasso quello del vicino? Tutti i consigli di Aidaa. Con l'aggiornamento della mappa tricolore, in cui sono inserite le regioni italiane in base all'andamento dei contagi da Coronavirus, cambiano anche le norme e le regole per portare a spasso il cane, in ambito comunale e sovracomunale.Ecco di seguito le norme ed i consigli degli esperti Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente- Italiambiente) per rispettare le regole, ma non privarsi del diritto di passeggiare e divertirsi con i propri cani.E' possibile portare il cane fuori nelle ore del coprifuoco notturno per i propri bisogni?In teoria no, ma il buon senso impone di poter uscire per alcuni minuti con il cane se lo stesso ha delle necessità corporali urgenti, senza allontanarsi per oltre dieci metri da casa.In questo caso portare comunque sempre una giustificazione e ovviamente raccogliere gli escrementi del cane e poi rientrare in casa. Evitare assolutamente passeggiate notturne quelle sono vietate e sancite in tutte e tre le fasce in cui sono suddivise le regioni.E' possibile portare il cane in Auto se si attraversano le zone rosse, gialle e arancioni, o se si esce di paese?Sì, non ci sono problemi per l'attraversamento e anche se si esce dal paese in zona rossa, ma non per portare a spasso il cane, la presenza di Fido deve essere comunque segnalata nell'autocertificazione, che attesta che il cane è con voi in quanto non potete lasciarlo a casa e che voi siete in movimento per uno dei motivi previsti dal Dpcm.Se ho il veterinario fuori paese posso portare il cane o il gatto o un altro animale domestico senza incorrere in sanzioni?Sì, nelle zone gialle non vi sono problemi in quanto gli spostamenti sono liberi, in quelle arancioni e rosse portare il cane o il gatto o un altro animale domestico dal proprio veterinario di fiducia in caso di necessità è possibile con una semplice autocertificazione.Posso portare a spasso il cane del vicino?Se una persona ha degli impedimenti fisici o non può portare il cane a spasso, è possibile farlo in sua vece, autocertificando il motivo e comunque per passeggiate non lontane da casa cosi come previsto nel DPCM con le limitazioni previste per le zone rosse ed arancioni, in caso di dichiarazione mendace si e' passibili di sanzione.Se sono una volontaria posso accudire i cani randagi anche se fuori dal paese di residenza?Sì è possibile in quanto il Dpcm fa rientrare questa tra le attività necessarie, serve l'autocertificazione nelle zone arancioni e rosse, in caso di dichiarazione mendace si è passibili di sanzione.Posso portare il mio cane a spasso o in area cani?In zona rossa valgono le regole della passeggiata nelle vicinanze di casa negli orari consentiti, si possono comunque portare i cani per lo sgambamento nelle aree cani purche' vicino a casa e non vi siano assembramenti umani.Nelle regioni in fascia arancione non ci sono limitazioni di spostamento e passeggiate all'interno del perimetro comunale, se non i divieti imposti nelle ore del coprifuoco. Ci si può muovere invece senza alcun problema anche tra i diversi comuni nelle regioni in fascia gialla.

Il gesto gentile di un cane: divide un pezzo di pane con un gatto randagio

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Un cane ha condiviso un pezzo di pane con un gatto randagio, e il video su YouTube e TikTok ha già fatto il giro del web emozionando migliaia di persone.Lui si chiama Pudim e il suo gesto è stato registrato da un passante che ha filmato tutto con il suo smartphone e ha condiviso la scena sui social. Nel video si vede il cane lasciare, scodinzolando, l'ultimo pezzo della sua pagnotta a un micio randagio.Il gatto si è avvicinato, lo ha preso, ed è scappato via di corsa salendo le scale. Lui era affamato, e non ha esitato un attimo ad accettare l'offerta dell’altro quattrozampe. Un bel gesto di solidarietà e di amore tra due specie animali diverse, che scalda il cuore.Il video ha attirato l’attenzione di moltissime persone, che hanno visto in questa scena la bellezza della condivisione, della vita in armonia, e dell'importanza di sostenersi nei momenti difficili.Un video di pochi secondi, che è già stato visualizzato più di 35mila volte, e ci può ispirare a mettere in pratica comportamenti simili nella vita di tutti i giorni.Pudim in questo caso è stato un modello di ispirazione per le relazioni tra umani, ma ci sono anche molti studi che dimostrano quanto i cani abbiano un ruolo importante nella nostra vita.Ci possono aiutare a ridurre lo stress, per esempio, e i bambini che hanno un cane in casa possono sentirsi più sicuri, essere meno soggetti all'asma, imparare il senso di responsabilità e l'amore per gli animali.Fonte: lazampa.it

La storia di asha, una cagnolina ridotta a un “relitto" che sta lottando per la vita

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Le volontarie dell'Apac del Molise stanno curando i mali e le ferite dovute all'incuria in cui è vissuta. Ma c'è una speranza. La storia di Asha purtroppo non sarà la prima nè l'ultima, ma per fortuna ci sono delle persone dal cuore d'oro che stanno facendo di tutto per salvarla. Ma andiamo con ordine. Si tratta di una cagnolina di razza pastore tedesco molto dolce ma anche molto sfortunata.E' stata infatti ridotta ad un rottame, a causa di un padrone che avrebbe dovuto amarla e darle tutte le attenzioni di cui aveva bisogno. E invece l'ha trascurata fino a ridurla in gravissime condizioni.Ora però la situazione sembra volgere al meglio grazie alle volontarie dell'Apac del Molise, che si sono fin da subito attivate una volta ricevuta la segnalazione di questa quattro zampe che vagava in campagna terribilmente malandata.Lei «ha 10 anni, ha tumori mammari sparsi ad entrambe le file di mammelle, ha la rogna e chissà cos'altro» spiegano. E sottolineano: «La fine dei cani regalati..la maestosità di un pastore tedesco che, a causa dell'incuria, si trasforma in un misero relitto».Regalo, avete capito bene, che il proprietario pare non si sia sentito di rifiutare perché non se la sentiva in quanto Asha è un cane di razza. Ora la vita di questo meraviglioso pet è appesa ad un filo, ma c'è speranza.«Nonostante le sue gravi condizioni, la cosa che non riesco a togliermi dalla testa sono i suoi occhi - racconta una delle animaliste dell'associazione di Campobasso -. Asha guarda il vuoto, si lascia manovrare, si lascia visitare, si lascia far tutto...tutto con estrema rassegnazione. La si guarda e si percepisce che sta solo aspettando la morte.. ma noi non possiamo permetterlo».Così le volontarie decidono di curarla, la sottopongono a visite ed esami in attesa di due interventi. Arrivano i primo risultati delle analisi: «Pensavamo peggio, date le sue condizioni, ma presenta una lieve anemia cronica e altri valori un po' alterati. Abbiamo prenotato un'eco addome. Purtroppo a livello ecografico sembra avere qualche problemino» informano tramite la loro pagina social.Sottolineando anche gli aspetti positivi: «Al momento si sta rimettendo in forze, era strapiena di parassiti intestinali  e ha sempre tantissima fame. Il test leishmania fortunatamente è negativo. E  fortunatamente inizia a camminare meglio e nel suo sguardo sembra  essere spuntato un barlume di speranza». E ringraziando quanti stanno partecipando con il loro aiuto alle spese per le cure di Asha.Poi le ultime notizie che hanno fatto preoccupare chi sta seguendo con apprensione la sua sorte: «Aggiornamento 11 novembre, non ci sono buone notizie per Asha.  ieri notte ha avuto una torsione dello stomaco presentava una grave aritmia, una pessima saturazione del sangue e ormai stava per lasciarci. Questa notte ha combattuto e l'aria sembra essere diminuita e la saturazione è migliorata. Ora si può procedere con l'intervento ma la situazione è molto grave. È in prognosi riservatissima».«Per favore tanti pensieri positivi per lei - vengono richiesti -. Deve farcela! Ha diritto di scoprire che la vita non è solo quello che ha visto fino ad ora».Qualche ora dopo la speranza è tornata: «Asha ha superato l'intervento. Ora resta ricoverata poiché la prognosi è ancora riservata. Ma noi continuiamo a lottare per lei ed insieme a lei».

Enpa: "i cani non sono contagiosi, non sono un pericolo per l'uomo"

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Un cane, un barboncino, è risultato positivo al Covid nel Barese. La notizia, riportata oggi da Telenorba, viene confermata dall'Ansa sulla base di quanto appreso dal Dipartimento di Prevenzione della Regione Puglia.Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa, il dipartimento di Prevenzione dell'Asl Bari ha inviato una nota al ministero della Salute per informarlo del caso. Il cane vive in una famiglia composta da tre persone, tutte risultate positive al Covid-19 e con sintomi.Il servizio veterinario ha quindi eseguito il tampone anche sul cane, riscontrando "una bassa positività". Il cane, quindi, sarebbe stato contagiato dagli umani, in ambito familiare, ma presenta  comunque una carica virale bassa, non in grado di trasmettere il contagio."La notizia - afferma intervistato da Ansa l'assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco - non rappresenta un problema sanitario, da quanto è emerso fino ad ora i cani non sono ospiti in grado di diffondere il contagio". L'Enpa: "Studi dimostrano che i cani non sono contagiosi" Sulla questione è intervenuto nel pomeriggio l'Enpa, sottolineando che i cani e gatti positivi al Coronavirus non sono un pericolo per l'uomo, come dimostrato da una ricerca di Nicola Decaro, ordinario di malattie infettive degli animali all'Università di Bari.Raggiunto telefonicamente dall'Ente Nazionale Protezione Animali ha ricordato i risultati dello studio condotto su 919 animali del Nord Italia esaminati tra marzo e giugno. Di questi 64 cani e 57 gatti erano conviventi con pazienti positivi e tutti sono risultati negativi. In totale, dei 919 animali esaminati l 3,3% dei cani e il 5,7 % dei gatti ha presentato anticorpi della malattia. Quindi quasi il 9% è stato a contatto con il virus.“I cani o gatti positivi non sono un pericolo per l'uomo - precisa Decaro a Enpa - Il rischio di contagio dal cane o dal gatto è praticamente pari a zero". Il professore ha sottolineato di non aver diffuso alla stampa la notizia del cane trovato positivo oggi ma di averlo comunicato solo alle autorità competenti proprio per paura che questo tipo di informazioni, non accompagnate da maggiori informazioni sul quadro completo della situazione possano creare solo confusione. "A livello mondiale saranno una ventina i casi di cani e gatti positivi, tutti con una carica batterica molto bassa e quindi non infettante”.Piuttosto, come già affermato dall'Iss nel rapporto dal titolo “Infezione da SARS-CoV-2 tra gli animali domestici” pubblicato ad aprile, e al quale il prof. Decaro ha partecipato, gli animali domestici possono essere contagiati dall'uomo. Dunque “per la tutela della salute dei nostri animali, nel caso i proprietari risultino positivi sarebbe bene affidarli ad amici o parenti non positivi che possano prendersene cura"."Grazie di cuore al professore Decaro per aver fatto chiarezza – afferma Carla Rocchi - Non c'è nessun allarme e anzi gli animali restano talvolta l'unica consolazione per chi è in quarantena. Quando è necessario le associazioni, e anche l'Enpa, si fanno carico degli animali che i proprietari non possono accudire. E ad esempio, insieme alla protezione civile, ci facciamo carico degli animali di persone ricoverate".Fonte: baritoday.it

Coprifuoco cane: come fare per portare fuori il pet

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In questo articolo andiamo a spiegarti come funziona la gestione del proprio cane durante il coprifuoco che inizierà domani. Da domani a seguito del decreto del presidente del consiglio le regioni italiane saranno divise in fasce in base alla situazione dei contagi Covid. Fra le molte tipologie di eccezione, vi è anche quella dedicata a "portare a passeggio il cane", come era già successo a marzo.Non in tutte le regioni, però: in Alto Adige, ad esempio, l'ordinanza restrittiva emanata dal presidente Kompatscher non prevede la possibilità di passeggiare il cane nelle ore del "coprifuoco".Una lacuna alla quale la giunta bolzanina ha promesso di mettere rimedio, inserendo la possibilità di passeggiare con il cane "con un certificato veterinario che comprovi l'assoluta necessità di farlo in orario di corpifuoco".In Trentino, si attende invece la prossima ordinanza di Fugatti, che dovrà recepire la norme del nuovo Dpcm in arrivo.Da Aidaa, associazione animalista, ecco comunque di seguito alcuni consigli su come gestire le passeggiate e la presenza del cane nelle aree di sgambamento. Come prima cosa ricordarsi sempre di portare con se l’autocertificazione ed ecco di seguito i consigli utili per questi giorni validi per le diverse zone.1 – Quando portate a spasso il cane, e anche quando siete in area cani o al parco indossate sempre la mascherina coprendovi naso e bocca2- Quando raccogliete le feci, o siete in area cani indossate se possibile anche i guanti per evitare di toccare materiale che possa in qualche modo trasmettere il contagio.3- Ricordatevi che GLI ANIMALI DOMESTICI NON TRASMETTONO IL CORONAVIRUS ALL’UOMO4 – Quando rientrate NON LAVATE ASSOLUTAMENTE LE ZAMPE AL CANE CON CANDEGGINA ANCHE SE DILUITA O CON ALTRI DETERGENTI, in caso di rientro da una giornata piovosa o sei il cane è stato nel fango pulitelo con della semplice carta tipo scottex5 – Quando rientrate ricordatevi sempre di buttare guanti e mascherina e di lavarvi le mani e portate sempre con voi in uscita mascherina, detergente per le mani e guanti di lattice.6- Se siete positivi al virus, non uscite di casa per nessun motivo, ma per la passeggiata affidare il vostro cane a una persona o un dog sitter di assoluta fiducia e che abbia esperienza nella gestione dei cani.

Addio a gigi proietti, il grande maestro che amava i cani

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Oggi tutta Italia piange Gigi Proietti, un grande maestro della risata e grande amante dei cani. Ne ha anche interpretato uno, nella sua lunga carriera. Addio a Gigi Proietti. Nel giorno del suo 80esimo compleanno, ci lascia un vero maestro che tra uno e sketch e l'altro, una serata a teatro e un set, aveva sempre tempo anche per i suoi cani.Li amava a tal punto che nel 2019 prestò la voce a Enzo, il golden retriever protagonista del film "Attraverso i miei occhi". Proprio in quell'occasione Proietti espresse tutta la sua ammirazione e il grande amore per i cani, amici fedeli dell'uomo e enorme esempio di umanità e fedeltà.Ecco le sue parole durante la presentazione del film, parlando di Enzo: «Questo cane ci insegna qualcosa che noi umani non sempre rispettiamo, cioè che amare significa volere il bene dell'altro e fare di tutto per non farlo soffrire» «Il film è una grande metafora, come sarebbe più facile avere rapporti se assomigliassimo più ai cani. In loro non c'è odio, voglia di rivalsa, solo lealtà e fedeltà», continua Proietti. Le sue parole non possono che essere sottoscritte.Il film racconta la storia di Enzo, il migliore amico del suo padrone umano Danny (Milo Ventimiglia), un pilota che con il suo cane condivide ogni momento della vita.A dare la voce a Enzo fu proprio il grande maestro Proietti, che in quel ruolo ci mise tutta l'anima, proprio per far passare un messaggio importante: dai cani c'è solo da imparare. E noi non potremmo essere più d'accordo di così!

Un senzatetto muore in strada, il suo cane gli rimane accanto per ore

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Aveva solo 27 anni. La sua vita la trascorreva per le strade di Santa Fe. Un’esistenza da senzatetto, con tutto quello che ciò può comportare. Ma quel giovane uomo non era solo. Da almeno tre anni tutti sapevano che con lui c’era sempre il suo inseparabile cane Capullo.E nei giorni scorsi, l’ennesima notte fredda è stata fatale al 27enne. Al mattino alcune persone lo hanno trovato in pessime condizioni di salute e hanno chiamato un ambulanza per soccorrerlo. I medici arrivati sul posto gli hanno subito applicato una flebo.Ma purtroppo era troppo tardi, l’uomo è morto in strada, su quell’asfalto freddo che era il suo letto. A rendere ancora più triste la storia è stata la reazione del suo cane che non si è mai allontanato dal suo amico umano. Anche quando i soccorritori cercavano di salvarlo, lui è rimasto lì vicino tranquillo.Una volta confermata la morte, sul corpo dell’uomo è stata stesa una coperta e lì è rimasto per diverse ore prima che venissero fatti i rilievi legali del caso. E in tutto questo tempo il cane non ha mai voluto allontanarsi e nessuno è riuscito a fargli cambiare idea.«Quel cane era sempre con lui. Li si vedeva insieme ovunque. Sentirà molto la mancanza di quell’uomo – racconta il proprietari di un negozio lì vicino -. Il cane si è sempre preso cura del 27enne e non voleva lasciarlo.Non ho mai saputo il nome del suo proprietario, ma ho cercato di aiutarli come meglio potevo. Al cane non sono mai mancati cibo e acqua. All’uomo avevo dato dei vestiti e un paio di volte gli ho dato i soldi per comprarsi del cibo».Ora Capullo è stato lasciato ad altre persone che condividevano la vita per strada dell’uomo morto, con l’assicurazione che gli abitanti di zona continueranno ad assicurarsi che stia bene.Fonte: lastampa.it

Video - la storia di benito, il cane che da 4 anni fa visita alla sua proprietaria al cimitero

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L'amore non conosce tempi, spazi e condizioni. In un video virale nelle ultime ore, una donna chiede a un cane: "Andiamo a trovare la mamma?" È la voce di Belen, che si riferisce a sua sorella Joha, morta nell'aprile del 2016, e parla a Benito, il cucciolo che fa parte della sua famiglia."Guardate questo amore incondizionato. Joha è mia sorella, è morta quattro anni fa e lui è Benito, il suo cucciolo che l'ha accompagnata nei suoi ultimi 2 anni di vita e che continua a farlo anche oggi", ha scritto Belen insieme al filmato che è stato trasmesso sui social network e che ha già più di un milione di visualizzazioni.Le immagini (che puoi vedere qui) ricordano diversi momenti condivisi da Joha e Benito: foto dell'arrivo del cane a casa, brindisi, festeggiamenti, pisolini insieme e aneddoti divertenti, come una volta è stato portato "nascosto in ospedale". Una scena in particolare, però, ha finito per entusiasmare gli utenti."Benito è desideroso di arrivare al cimitero", si legge nel video, che mostra il cane che si sporge dal finestrino di un'auto e poi corre nel campo santo.Già nelle vicinanze del luogo dove riposa il suo umano, Benito si emoziona, abbaia e chiede di essere sollevato per potersi avvicinare a Joha. Il video mostra il cagnolino sdraiato sulla bara in quello che sembra essere un pieno riconoscimento della sua migliore amica.Sono gli esseri più meravigliosi che esistano, semplicemente perché sono gli unici a dare il loro amore incondizionato ed eterno.

Taglia code e orecchie al cane per "motivi estetici": succede a roma

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E' un cittadino romano, che è stato denunciato dalle guardie zoofile dell'Oipa di Roma. Un romano proprietario di un dobermann, denunciato dalle guardie zoofile dell’Oipa di Roma, è stato condannato a  otto mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali per aver fatto tagliare coda e orecchie al proprio cane per motivi “estetici”.La denuncia è partita a seguito di controlli durante una manifestazione canina nell’ambito dell’operazione Dirty Beauty (Bellezza sporca) condotta dagli agenti Oipa, in prima linea in tutta Italia nel contrastare queste pratiche crudeli e anacronistiche.«Il proprietario del cane ha esibito certificati veterinari che le nostre indagini di polizia giudiziaria hanno dimostrato essere falsi», spiega Claudio Locuratolo, coordinatore provinciale delle guardie zoofile Oipa di Roma. «I molti controlli delle nostra guardie a livello nazionale hanno portato a oltre settanta denunce all’autorità giudiziaria, anche nei confronti di veterinari».Quella del taglio di coda e orecchie dei cani di alcune razze a fini estetici, oltre che dolorosa per l’animale, è una pratica illegale. Le mutilazioni per fini estetici sono vietate dalla Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 13 novembre 1987, ratificata dall’Italia con la legge n. 201/2010.Le mutilazioni di coda (caudotomia) e orecchie (conchectomia) configurano il reato di  maltrattamento punito dall’art. 544 ter c.p., che prevede fino a 18 mesi di reclusione e una multa fino a 30 mila euro.«Le federazioni nazionali ed internazionali per la cinofilia dovrebbero assumere posizioni più severe ed escludere dalle manifestazioni cani mutilati e gli Ordini dei medici veterinari dovrebbero essere meno indulgenti nei confronti dei propri iscritti», aggiunge Claudio Locuratolo. «Sono già fissate molte altre udienze per rinvii a giudizio a seguito delle indagini e denunce dell’Oipa, a Roma e in altre città. Auspichiamo che la prevenzione e la repressione pongano fine a questa pratica incivile e fuorilegge».Fonte: corriere nazionale

I cani fiutano il coronavirus, e lo fanno in pochi secondi

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L'esperimento che sta avvenendo ad Helsinki pone la seguente domanda: i cani fiutano il Coronavirus? A quanto pare, si. Avevamo già parlato della particolare dote dei quattro zampe di "annusare" i tumori rilevando malattie maligne, ed è per questo che fin da subito ci siamo chiesti: ma i cani fiutano il Coronavirus?La risposta ce la sta dando un esperimento che sta avvenendo all'aeroporto internazionale di Helsinki: si, e ci riescono anche in una decina di secondi, come si può vedere in questo video. Più veloce dei test rapidi, se i pet vengono debitamente addestrati.Il cane addestrato rileva le infezioni attraverso l'odore del sudore raccolto con delle salviettine passate sul collo dei passeggeri in arrivo. Nel caso in cui il cane rilevi il virus, il passeggero viene poi sottoposto al tampone così da averne la certezza.Anna Hielm-Bjorkman dell'Università di Helsinki, supervisore al programma, ha spiegato gli sviluppi futuri: "Se funziona, potrebbe rivelarsi un buon metodo di screening in altri luoghi". E quindi, ospedali, case di cura o centri sportivi.Come dicevamo, i cani sono già stati utilizzati per rilevare malattie come il cancro e il diabete. Ed è così che l'Università ha deciso di provare ad utilizzare i cani per rilevare la presenza del Covid.Il risultato è stato incredibile: i cani sono stati in grado di identificare il virus con un'accuratezza quasi del 100%. E ci riescono anche prima che un paziente sviluppasse i sintomi.

Sanremo – abbandonano e maltrattano il cane sul terrazzo al sole, lui si scaglia contro i proprietari

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Avevano lasciato il loro pitbull sul terrazzo al sole per giorni. Quando sono arrivati i controlli, il cane ha azzannato i suoi proprietari. Sono stati denunciati dalla Polizia Municipale un uomo di 78 anni e suo figlio di 23 per maltrattamenti di un cane, un pitbull.La cosa incredibile è che lo stesso quattro zampe, durante i controlli effettuati oggi, ha azzannato i suoi stessi proprietari provocando loro gravi ferite.Ma andiamo con ordine, partendo dai fatti: il cane era da giorni e giorni chiusi sul terrazzo dell'abitazione dei due. I vicini protestavano, sia per l’abbaiare della bestiola che per l’odore insopportabile dei suoi escrementi, che è stato costretto a fare sul terrazzo perché lasciato quasi sempre lì. I vicini hanno chiesto l’intervento della Municipale che, questa mattina, si è presentata con due agenti.Dopo aver suonato al campanello, gli agenti sono entrati in casa e hanno visto i due proprietari che,  cercando di zittire il pitbull, sono stati assaliti e morsicati in varie parti del corpo. Gli agenti sono riusciti a salvare padre e figlio e a chiudere il cane in casa per evitare guai peggiori. I due sono stati portati in ospedale per le cure del caso e, intanto, gli agenti hanno organizzato il recupero del cane.Per prima cosa hanno chiesto l’ausilio dei Vigili del Fuoco e dell’accalappiacani. Quest’ultimo è salito sull’autoscala insieme ai pompieri e, con una cerbottana, ha addormentato il pitbull. Una mattinata lunghissima, terminata intorno alle 14. Ora il cane è affidato all’Asl per le verifiche sanitarie del caso, mentre padre e figlio sono stati denunciati per maltrattamenti di animale. Il magistrato potrà anche determinare la confisca del cane.Ma non è tutto: c'è la possibilità che il pitbull possa essere soppresso. Speriamo vivamente che ciò non accada.

La storia di georgia: perde i suoi cuccioli e supera il lutto allattando gatti orfani

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Questa storia ti scalderà sicuramente il cuore. Ha un inizio triste, ma un finale commovente. Il Sunshine Dog Rescue, con sede a Phoenix, ha salvato un cane che hanno chiamato "Georgia", un pastore australiano misto, trovato che viveva in una stazione di servizio vicino al confine tra Stati Uniti e Messico, vicino a Rocky Point.Hanno subito saputo che Georgia era incinta. Purtroppo, nessuno dei cuccioli è sopravvissuto. Sono nati tutti prematuri. Anita Osa, fondatrice di Sunshine Dog Rescue, racconta che Georgia aveva il cuore spezzato dopo aver perso tutti i suoi cuccioli."Non ho mai avuto una mamma cane che ha perso una cucciolata intera prima d'ora. Il modo migliore per descriverlo è stato che era frenetica. Era così triste, cercava quei piccoli".Sperando di avviare Georgia sulla via della guarigione, Osa ha lanciato una richiesta di aiuto su Facebook, cercando qualsiasi animale che avesse bisogno di un cane madre da allattamento. Alla fine si è ritrovata con un trio di gattini appena rimasti orfani, che avevano bisogno anche di una madre.Osa ha detto che inizialmente si chiedeva se un cane avrebbe accettato i gattini come suoi figli, ma è rimasta sorpresa nel vedere il legame istantaneo che si è formato. Il video testimonia ciò che Osa racconta."Glieli presentai gentilmente. Prima ne ho comprato uno e gliel'ho fatto annusare, e lei sembrava accettarlo, così ho portato fuori gli altri. È incredibile vedere come si è calmata all'istante", ha detto Osa."Penso che per i gattini non abbiano idea che Georgia sia un cane", ha aggiunto. Georgia permette persino ai suoi nuovi gattini l'allattamento, anche se la sua produzione di latte è bassa. "È davvero qualcosa da vedere, protegge quei gattini come se fossero i suoi cuccioli", ha detto Osa.

Catania - due uomini e un bambino danno alle fiamme un cane

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Da giorni la polizia sta cercando i tre presunti autori, e c'è una ricompensa per chi aiuta nelle indagini. E' stato prima cosparso di gasolio e dato alle fiamme, dopodichè ucciso con una grossa pietra. Aveva circa tre anni un cane, prrobabilmente randagio, che domenica scorsa è stato ucciso a Paternò, grosso centro agricolo vicino a Catania.La polizia municipale cerca i tre presunti autori, che sarebbero stati individuati come due adulti e un bambino. Questo è ciò che hanno dichiarato alcuni testimoni che li hanno visti e hanno poi chiamato i soccorsi.Massimo Anicito, presidente del gruppo animalista "Cani randagi" ha raccontato: "Un signore grande, uno più giovane, un bambino, hanno tirato una grossa pietra a un cane che fuggiva mentre era in fiamme. Il cane si era gettato in un ruscelletto e lì gli hanno gettato un grosso masso in testa".Anicito prosegue, raccontando che proprio non c'è stato niente da fare: "Era ustionato, la mascella spaccata, un buco in testa".Un gesto violento e gratuito, e fa molto tristezza sapere che coinvolto in tutto questo c'è anche un bambino. Un cittadino libero professionista di Paternò ha offerto una ricompensa a chi fornirà notizie sui responsabili.I vigili urbani hanno sentito i testimoni e «rastrellato» le immagini delle poche telecamere a circuito chiuso della zona, per tentare di individuare i tre. Il cane è stato portato all’Istituto zooprofilattico di Catania per essere esaminato. "I vigili faranno di tutto per individuare i responsabili - ha promesso il sindaco di Paternò, Antonino Naso - di questo gesto vigliacco e vile".

Cane "abbandonato" per colpa del covid fa 16000 km per ritrovare la sua famiglia

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Questa volta l'abbandono non è stato voluto dalla famiglia, ma dalle burocrazie. La pandemia COVID-19 ha sconvolto molte famiglie. Quando è scoppiata l'emergenza, diverse persone erano bloccate lontano da casa. Allo stesso modo, un cane è rimasto bloccato a 10.000 miglia di distanza dai suoi padroni.Pip, appartenente a una famiglia australiana, stava navigando intorno al mondo con la sua famiglia quando è scoppiata la pandemia. Tuttavia, mentre l'Australia decideva di chiudere le frontiere, la famiglia Eilbeck - Zoe e Guy Eilbeck, e i loro figli Cam e Max - avevano 48 ore di tempo per fare le valigie, attraccare il loro yacht di 40 piedi all'Hilton Head Island nella Carolina del Sud e tornare al loro paese d'origine.Tuttavia, hanno dovuto prendere una decisione difficile: lasciare il loro bassotto Pip, dato che l'Australia ha regole severe per l'importazione di animali domestici.Dopo aver fatto alcune telefonate, la famiglia Eilbeck ha fatto un viaggio di otto ore in auto fino alla casa dell'amica Lynn Williams, dove ha lasciato Pip con la speranza di tornare a prenderlo tra qualche giorno. Tuttavia, le loro speranze sono crollate quando i confini australiani sono rimasti chiusi e le restrizioni del coronavirus sono diventate più severe.Il piccolo Pip e la sua famiglia, tuttavia, erano determinati a incontrarsi presto. Così, la famiglia iniziò a lavorare sulle pratiche necessarie per riportare Pip, ma si trovò ad affrontare un ostacolo dopo l'altro."Per esportare un cane dall'America, è necessario ottenere una dichiarazione degli Stati Uniti che attesti che il cane è in buona salute e che ha fatto particolari analisi del sangue per la rabbia", spiega Zoe."Questo veniva fatto a New York, che in quel momento era chiusa. Quindi cercare di fare una cosa del genere è stato estremamente difficile".La famiglia è stata finalmente in grado di concludere le pratiche necessarie ed è stata entusiasta di incontrare il proprio cane, ma la Qantas, la compagnia aerea, ha annunciato che la compagnia non portava i cani in volo nel paese.Con opzioni limitate e limiti di burocrazia, Zoe si è rivolta ai social media e ha pubblicato un messaggio per le persone che volano da est a ovest negli Stati Uniti per aiutare la famiglia. Dopo aver letto il post, Melissa Young, che lavora per la fondazione per il salvataggio dei cani The Sparky Foundation, è intervenuta e ha aiutato Pip a volare da Greensboro a Charlotte, North Carolina, e poi da Charlotte a Los Angeles con Pip sotto il suo sedile.Da lì, Pip ha viaggiato da solo da Los Angeles ad Auckland attraverso i Jetpets. Una volta raggiunta Auckland, Pip è stata messa in quarantena per una notte e il giorno dopo è stata portata in volo a Melbourne, dove è stata messa in quarantena per 10 giorni, secondo le regole dello stato.La famiglia era entusiasta di incontrare la propria parte di "equipaggio", ma i problemi sono aumentati quando lo stato del Victoria ha imposto un rigido blocco e i confini tra il Victoria e il New South Wales sono stati chiusi. Pip è stato poi preso dal fratello di Zoe, che risiede a Melbourne.Tuttavia, la popolarità dei social media di Pip è venuta in suo soccorso quando Virgin Australia ha contattato la famiglia e ha accettato di portare Pip a casa."La nostra più grande paura era che non si ricordasse di noi dopo tutto quel tempo. I miei figli erano così preoccupati che hanno preso un hot dog e se lo sono spalmato sulle mani. E poi questo cagnolino esce dall'hangar, pavoneggiandosi. Quando ha sentito le nostre voci, è venuto a sbraitare tra le nostre braccia. È stato assolutamente fantastico riaverla indietro dopo tutto quel tempo", ha detto Zoe."Sono consapevole che è un cane, ma pensiamo a noi stessi come a una specie di equipaggio", ha detto Zoe. "Vivendo su una barca bisogna davvero lavorare insieme. E anche se lei ha solo oziato e non ha fatto nulla, la consideriamo comunque un membro del nostro equipaggio".

La storia di franco: accoglie in casa solo cani anziani e abbandonati

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Si chiama Franco Crippa ed è un artigiano brianzolo, che ha accolto in casa sua sei cani anziani e abbandonati. E' una scelta impegnativa quella di Franco Crippa: adottare solo cani anziani e abbandonati, il più delle volte con malattie da monitorare quotidianamente.In questo momento a casa sua ci sono sei cani anziani e abbandonati, che ogni giorno ricopre di attenzioni e di quell'amore che hanno atteso per tutta la vita.I quattro zampe a casa di Franco girano indisturbati tra il giardino e il salotto, sempre ricoperti di attenzioni e di carezze. Una missione insomma per questo artigiano di Monza, che vive insieme alla sua famiglia in una porzione di cascina alle porte della cittadina brianzola.La svolta è arrivata un anno fa, quando la sua amata cagnolona è morta improvvisamente. Franco ha così deciso di dedicarsi esclusivamente ai cani adulti in là con l'età, accogliendo nel suo grande giardino quelli dimenticati nei canili di tutta Italia.Ecco le sue parole, rilasciate a Monza Today: “Dopo la morte di Kora e Lucky non ho voluto chiudere le porte del mio cuore e della mia famiglia ad altri cani. Ho sofferto tantissimo per la loro morte, ma al tempo stesso ho deciso che quell’amore che loro per tutta la vita avevano ricevuto tanti altri cani non lo avevano mai avuto. Disponendo di uno spazio così grande ho deciso di adottare cani adulti”.I cani anziani che vivono nei canili sono quelli che hanno meno chance di essere adottati: un po' per il loro carattere già formato, un po' per i loro acciacchi, le difficoltà a trovare delle famiglie per loro sono sempre evidenti.Franco però non ci sta: “Non è giusto. Tutti i cani hanno diritto a una famiglia. L’ultima arrivata è Talia, 11 anni, una vita trascorsa dietro alle sbarre di una gabbia. Appena arrivata era spaesata: non aveva mai ricevuto attenzioni, non aveva dormito su un divano o giocato tranquillamente in giardino con gli altri cani. Adesso è completamente a suo agio, non vuole uscire e in casa ha tutto quello che per una vita le è mancato”.Ora a casa Crippa ci sono tra gli altri Jasmine, di 10 anni, ma anche Delia di 7 anni, Lampo (cane adottato durante la trasferta come volontario nelle operazioni del terremoto de L'Aquila), Lily e Rapi di 9 anni.

Magenta - cane legato e abbandonato in un parco: il video incastra i responsabili

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Simone Gelli, assessore alla sicurezza di Magenta, ha ringraziato la Polizia e chi ha denunciato l'episodio. A Magenta, vicino a Milano, un cagnolino è stato legato e abbandonato ad una fontana. Sono stati alcuni passanti a segnalare la presenza del quattro zampe nel parco di Casa Giacobbe, contattando il comando della polizia locale.Una storia finita bene diciamo, e la buona notizia è anche un'altra: le videocamere poste nel parco hanno identificato gli autori del gesto.A raccontarlo è Simone Gelli, assessore comunale alla sicurezza: «Grazie al minuzioso lavoro di controllo e verifica delle immagini del nostro impianto di video sorveglianza cittadino la polizia Locale di Magenta ha individuato gli autori dell'abbandono del cane presso il parco di Casa Giacobbe. Ringrazio coloro i quali hanno prontamente denunciato il fatto e contattato il nostro comando»La tempestività nelle comunicazioni, «ha fatto sì che ci si attivasse subito, al fine di verificare chi avesse potuto macchiarsi di un atto cosi triste, quanto vile. Ora, la posizione delle persone identificate è al vaglio del nostro comando per tutti gli accertamenti di rito. Sono inoltre contento che, seppur per un episodio così triste, il nostro tanto vituperato sistema di video sorveglianza, abbia contribuito, oserei dire in maniera decisiva, alla risoluzione del caso».Il piccolo è stato portato al canile e da venerdì potrà essere adottato.

Video - fattorino di amazon si tuffa in piscina per salvare un cane dall'annegamento

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E' successo in Massachussets: un fattorino di Amazon non ha esitato a tuffarsi in una piscina per salvare un cane anziano dall'annegamento. Dire che John Cassabria è un amante degli animali è un eufemismo. È cresciuto circondato da animali domestici ed è attualmente l'orgoglioso proprietario di quattro cani, quattro gatti e persino di un serpente domestico.Ma nulla avrebbe potuto prepararlo agli eventi che si sono verificati in un afoso giorno di agosto, quando il turno di routine di Cassabria per consegnare i pacchi per Amazon lo ha portato ad un eroico salvataggio che ha salvato la vita di un husky di 14 anni di nome Luka.Cassabria, 24 anni, stava facendo il suo giro a Woburn, Massachusetts, quando improvvisamente ha preso una svolta sbagliata. Ha fermato il suo furgone per deviare il suo localizzatore GPS quando ha sentito un rumore inquietante provenire da un cortile vicino."Non avevo mai sentito niente del genere in vita mia", ha detto alla CNN. Cassabria era incuriosito, così ha seguito il rumore - che alla fine lo ha portato in un cortile con una recinzione. Un rapido sguardo oltre la recinzione non solo ha spento la sua curiosità, ma l'ha sostituita con un sentimento di paura."Ho visto un cane - il cane è Luka - che stava affogando", ha detto Cassabria. In un attimo di rapida riflessione, ha scavalcato il recinto e si è precipitato verso il cane la cui testa sporgeva appena fuori dall'acqua.Come racconta lui stesso in questo video, "Mi sono tuffato in piscina con le mie scarpe, il portafoglio, le chiavi della macchina... tutto quanto", ha detto. "E ho nuotato con lui (Luka) tra le braccia il meglio che ho potuto fare per portarlo dal centro della piscina fino alla parte poco profonda e ho issato lui e me stesso fuori dalla piscina".Tirò fuori velocemente il telefono e riuscì a mettersi in contatto con il Dipartimento di Polizia di Woburn. Per pura fortuna, l'addetto al controllo degli animali inviato dal dipartimento viveva nelle vicinanze e conosceva i proprietari.Julie Caldwell, la proprietaria, era andata via per il weekend insieme a suo marito quando ha ricevuto la notizia. "Mi stavo godendo un cocktail quando il telefono di mio marito ha squillato", ha detto Caldwell alla CNN. "Era il numero della polizia di Woburn".Il dipartimento di polizia confermò la sua identità al telefono e le disse che Luka era uscito dal cortile. Caldwell era confuso - aveva chiuso il cancello prima di andarsene e sapeva che il suo cane era troppo vecchio per tentare una tale impresa.Qualche istante dopo, ricevette un'altra chiamata e questa volta da un numero familiare. L'addetto al controllo degli animali e il vicino di casa hanno raccontato gli eroici sforzi di Cassabria per salvare Luka."Mi è caduto il telefono. Ho iniziato a piangere e mi è caduto il telefono", ha ricordato Caldwell. "Non riuscivo nemmeno a parlare". Dice di essere rimasta scioccata dal fatto che Luka fosse vicino alla piscina."Abbiamo una porticina per il cane e lui la usa da 15 estati", ha detto Caldwell. "Va fuori, va dritto in bagno, e normalmente torna dentro e rimane nella casa con l'aria condizionata". Prima, quel giorno, aveva fatto in modo che un vicino si occupasse del suo cane mentre era via, ma nel tempo tra la sua partenza e l'arrivo del vicino, il suo cane si era buttato in piscina. "Questo è stato un vero e proprio shock per noi", ha detto.Quando Caldwell ha finalmente parlato al telefono con Cassabria, lo ha ringraziato infinitamente. Ha anche scritto un'e-mail all'amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, informandolo che uno dei suoi dipendenti aveva salvato il suo amato cane."Non potrò mai ringraziarlo abbastanza", ha scritto Caldwell nell'e-mail, una copia della quale un portavoce di Amazon ha condiviso con la CNN. "Le parole non possono esprimere quanto gli siamo grati". Infatti, ho le lacrime agli occhi mentre scrivo questa e-mail. Luka sta bene solo grazie al suo meraviglioso e coraggioso collaboratore".

"addio gerry": la croce rossa di modena piange il suo collega quattro zampe

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I volontari del comitato modenese della Croce rossa italiana piangono Gerry, deceduto dopo dieci anni di servizio. La Croce rossa di Modena piange Gerry, il quattro zampe che per circa dieci anni è stato in servizio insieme a Fabio Fiore, il suo conduttore.Gerry era specializzato nella ricerca dei dispersi. I volontari emiliani lo hanno salutato così su Facebook: «Per molti è stato semplicemente un cane. Per i volontari del comitato modenese della Croce rossa italiana... uno di noi!»Gli stessi volontari hanno avuto anche un pensiero per il conduttore di Gerry, pubblicando anche una splendida foto dei due insieme: «Hanno lavorato insieme, fianco a fianco, nella bassa modenese senza paura nel terremoto dell'Emilia.  Dopo 14 anni di vita lo perdiamo e con tutto il nostro amore volevamo ricordarlo così, vicino al proprio compagno inseparabile. Forza Fabio! Siamo tutti con te!»Gerry e Fabio hanno salvato tantissime persone, disperse dopo tragedie come terremoti e alluvioni. I due avevano un rapporto speciale, come conferma lo stesso Fabio Fiore sulle pagine della Gazzetta di Modena:«Negli ultimi anni io e Gerry abbiamo incontrato bambini negli asili e scolari nelle scuole elementari. A loro abbiamo spiegato cosa vuol dire amare un animale, qual è il rapporto di amore che lega il cane al proprio padrone e viceversa. Una sana educazione a valori forti che spesso si danno per scontati oppure si tende a trascurali».

Sara turetta, l'ex pubblicitaria che ora salva i cani randagi

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Sara Turetta è una delle maggiori protagoniste dell'attivismo internazionale per i diritti degli animali. Settemila cani salvati e fatti adottare da famiglie in grado di dare loro amore: è questo che ha fatto Sara Turetta insieme al suo team di lavoro.Classe 1973, Sara ha meno di 30 anni quando viene a sapere dei massacri di cani randagi in Romania. Ed è proprio in quel momento che decide di mollare tutto e partire per Bucarest.Si trasferisce a Cernavoda, tra il Danubio e il Mar Nero e dopo anni di battaglie contro violenze e corruzione, nel 2005 fonda Save the dogs and Other Animals Italia che ogni anno cura oltre duemila cani e ne ospita centinaia nel rifugio Footprints of joy.Per il suo impegno ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui la nomina a Cavaliere della Stella d’Italia da parte del Presidente della Repubblica (2012). Il 3 settembre uscirà il suo libro “I cani, la mia vita” (Sonda Edizioni, 208 pagine, 18 euro) che verrà presentato a Roma al Festival Insieme (1-4 ottobre), i diritti d’autore saranno devoluti a Save the Dogs.Di seguito riportiamo l'intervista pubblicata sulle pagine de ilgazzettino.it, buona lettura!Come è cominciato tutto? «Sono nata a Vercelli, a 28 anni vivevo a Milano, lavoravo alla Saatchi & Saatchi ed ero lanciata nella carriera pubblicitaria. Amavo da sempre i cani, e dai tempi dell’università facevo volontariato nel rifugio di Pieve Fissiraga, nel Lodigiano e mi occupavo degli animali maltrattati nelle cascine di Milano Sud.Nel 2001 per caso ho letto un articolo sui canili di Bucarest, c’erano con foto di cadaveri di cani scuoiati e altri orrori. Mi sembrava un massacro troppo vicino per non intervenire. Vedevo che c’era Brigitte Bardot che si adoperava per questi cani, che cercava di intercedere col presidente, ma invano. Così, con mio marito e altri due volontari, ho preso le ferie e sono partita».Che situazione ha trovato in Romania? «È stato uno choc, il randagismo era gravissimo, fuori controllo, dappertutto c’erano cani vaganti, spesso malati e moribondi, i canili erano gironi infernali, nell’indifferenza di tutti. Fino a dieci anni fa in Romania i cani nelle case erano solo quelli da guardia, da lavoro, tenuti alla catena. Adesso si cominciano a vedere nelle città anche cani di razza, ma allora era veramente un disastro».E dopo la “vacanza” cosa è successo? «Che non sono più riuscita a tornare alla mia vita di prima, il tarlo non se ne andava, così ho dato le dimissioni dall’agenzia e sono partita per la Romania dove sono stata 4 anni da sola, in questo posto sperduto a 200 km da Bucarest.Ho aperto un rifugio, poi me l’hanno portato via, Ho ricominciato in un altro edificio, un ex obitorio, l’ho ristrutturato e ho aperto una piccola clinica veterinaria per fare soprattutto le sterilizzazioni».Come racconta nel suo libro, adesso lì è tutto molto diverso... «Da 8 anni abbiamo un centro meraviglioso sulle colline, il rifugio più bello della Romania e dal 2017 una clinica veterinaria di 800 metri quadri per gli animali delle persone più povere, nonché un pronto soccorso per cani e gatti. Ho uno staff di 45 persone che lavora lì. E anche un santuario per equindi abbandonati, con 62 asini e 15 cavalli maltrattati».E lei cosa fa? «Per 12 anni ho fatto la pendolare tra Milano e la Romania, adesso ci vado 3-4 volte all’anno, nel 2018 ho creato la sede italiana. E l’anno scorso ho lanciato il progetto “Non uno di troppo, li amiamo e li sterilizziamo”, tra Napoli e Castel Volturno, per combattere anche lì il randagismo.In un anno abbiamo sterilizzato 300 cani, poi il lockdown di ha fermato. Speriamo di riuscire a moltiplicare gli interventi nel Sud d’Italia, il problema esiste, anche se i cani non vengono uccisi. Adesso vivo a Milano, partecipo a conferenze internazionali, l’associazione si è fatta un nome in Europa».Ma un cane suo suo ce l’ha? «Certo! È Amelie, una cagnolina rumena che ho trovato alla catena in una baraccopoli rom, una peste adorabile, non ci separiamo mai».

La storia di stella, il cane di 15 anni salvato poco prima dell'eutanasia

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L'anziana proprietaria voleva porre fine alla vita della sua cagnolina di 15 anni, ma il veterinario non se l'è sentita. Ora si cerca un'adozione. I volontari di "Mondocane Italia" hanno lanciato un appello sui social scrivendo "Abbiamo un sogno e vogliamo inseguirlo!".Il sogno dei volontari è quello di regalare un ultimo raggio di vita a Stella, una dolce setterina inglese di 15 anni con una storia davvero triste ma anche piena di speranza per il suo futuro, che sia lungo o breve.La community di Mondocane Italia racconta: "Risparmiata dall'eutanasia all'ultimo secondo dal tavolo del veterinario (onesto) che davanti alla richiesta della fatidica iniezione dell'anziana proprietaria per gravi problemi familiari, davanti alla suo muso sereno e scodinzolante si è rifiutato e ci ha avvisati. Ci siamo così presi carico di questa creatura di 15 anni, fatto un check up completo clinico da cui ne esce come un cane in ottima salute, come infatti si dimostra".E' bene ripetere che questo quattro zampe non è stato nè abbandonato nè condotto alla morte da qualcuno senza scrupoli: la sua proprietaria pensava che non gli restasse tanto da vivere, ma il veterinario non ha dato semaforo verde. Niente eutanasia: Stella può e deve vivere.Il messaggio continua: "Stella ha 15 anni, è un cane da focolare, adora poltrire e fare "famiglia"; devota e serena, equilibrata grazie alla vita di casa che ha sempre condotto. Proprio nella fase più tenera e delicata del suo percorso si è trovata quasi a dover morire senza colpa. La stiamo ospitando a titolo gratuito e ci commuove il suo enorme senso di famiglia, una compagnia casalinga discreta ed affettuosa che ha davvero pochissime misurate esigenze ma anche ancora quel guizzo di energia e gioia come una cucciola".I volontari assicurano: "Stella setter inglese, 15 anni, in salute e in forze, si trova a Roma ma per una buona adozione la portiamo ovunque ci sia amore per lei. Siamo sognatori e non desistiamo, aiutateci a farla arrivare alla bacheca giusta". E' vaccinata, sterilizzata e microchippata.AGGIORNAMENTOStella ha trovato una famiglia! A prendersi cura di lei sarà una coppia di Firenze che ha già in casa un pastore tedesco di nome Ex avanti con l'età. Ex è rimasto solo dopo la morte di un altro cane con cui trascorreva molto tempo.Ora va d'accordissimo con Stella, come si può vedere da questa immagine di seguito:Che bellezza! Stella ha la sua seconda chance e potrà vivere una vecchiaia serena.

colletta cani e gatti

A foggia una colletta alimentare ha salvato diversi cani e gatti

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Una colletta alimentare per cani e gatti ha raccolto del cibo che ha permesso di sfamare molti quattro zampe. Una bella storia arriva direttamente da Foggia: diversi gruppi di volontari, con sacrifici economici personali e tramite offerte scaturite dalla solidarità di altri cittadini, hanno raccolto cibo di vario genere e marca per cani e gatti.La donazione è stata ricevuta dalla Sezione Accademia Kronos di Foggia da "Pet Store - Joe Zampetti", durante l'iniziativa economica dello scorso sabato.Kronos ha infatti proposto una vera e propria colletta alimentare per cani e gatti, collocati in strutture gestite da volontari e per aiutare i più bisognosi. L’associazione opera infatti in ambito nazionale per la tutela ambientale e zoofila e in modo particolare per la prevenzione e repressione dei maltrattamenti degli animali.Il Coordinamento Provinciale di Foggia – spiegano da Kronos -, nel corso dell’espletamento dell’attività di tutela degli animali di affezione, con il suo personale, ha avuto modo di verificare che diversi gruppi di volontari si prodigano nel nostro capoluogo e nella provincia, alla cura di gatti e cani randagi, affrontando le spese necessarie per il loro mantenimento, con sacrifici economici personali e tramite offerte scaturite dalla solidarietà di altri cittadini.Questo per far fronte alle carenze strutturali da parte delle Amministrazioni che, sebbene progettano la realizzazione di canili e strutture similari per accogliere cani e gatti randagi e rendere la loro vita più dignitosa, non riescono a realizzare tali progetti, per mancanza di fondi e stanziamenti specifici.Inoltre, in questo periodo di crisi pandemica, tante sono state le segnalazioni con richiesta di aiuti di famiglie che vivono nel disagio di non avere capacità economiche per il sostentamento proprio e degli animali detenuti in casa. Da qui, appunto, l’idea della colletta alimentare e l’iniziativa di sabato scorso.

obesità cane

Obesità del cane: ecco quello che puoi fare

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Come per l’uomo anche per gli animali domestici si registra un aumento dell'obesità; le conseguenze di un notevole eccesso di grasso corporeo nei cani sta diventando un argomento importante tra i veterinari. Questo articolo nasce dalla volontà dei veterinari di veterinarioincitta.it di sensibilizzare i proprietari, ma anche noi dottori, affinché si dia attenzione a questo argomento.Nel cane, un eccesso del tessuto adiposo superiore al 20 per cento rispetto al peso ideale è considerato il limite oltre il quale si parla di obesità. Il 35% dei cani presenta problemi di obesità; la percentuale aumenta se prendiamo in considerazione solo cani di mezza età. Conseguenze fatali L'effetto dell’aumento del tessuto adiposo causa molteplici effetti sul corpo: deterioramento dovuto alla compressione sugli organi e alla pressione eccessiva sulle articolazioni.Inoltre l'obesità è strettamente connessa la progressione di patologia come i tumori, malattie cardiorespiratorie, urogenitali ed endocrine, malattie dermatologiche e disturbi ortopedici. Cause dell’obesità nei cani La principale causa dell'obesità è l'eccesso di cibo; nelle prime fasi della vita, l'eccesso di cibo provoca la proliferazione delle cellule adipocitiche, che porta all'obesità ipertrofica-iperplastica, mentre l'eccesso di cibo nelle fasi successive provoca solo l'obesità ipertrofica.Un gran numero di cani ha un peso stabile, ma la scarsa attività, la noia, lo stress e altri problemi comportamentali possono portare a un consumo esagerato di cibo e, di conseguenza, al sovrappeso e all’obesità.Anche le diete mal bilanciate possono causare uno squilibrio energetico e, quindi, sovrappeso e obesità. Un altro fattore direttamente correlata allo sviluppo dell’obesità è la genetica; in particolare, il Golden Retriever, il Bassotto, il Labrador, il Beagle e il Cocker Spaniel hanno maggiori probabilità di essere in sovrappeso.L'aumento di peso può essere indotto anche dalla sterilizzazione; soprattutto gli esemplari di sesso femminile hanno maggiore rischio di accumulo di grasso corporeo. Per evitare l'obesità indesiderata dopo la sterilizzazione è necessario cambiare la dieta al cane. Cosa posso fare per contrastare l’obesità del cane? I due fattori più importanti per combattere l’obesità del tuo cane sono l'esercizio fisico e un adeguato piano nutrizionale. L’attività motoria è essenziale per ridurre il peso del tuo cane; fategli fare lunghe passeggiate e fatelo correre al parco, ma non forzate le sue abitudini; incrementate il tempo dedicato all’esercizio fisico, ma in maniera graduale, soprattutto se il vostro cane non è più giovane poiché uno sforzo eccessivo potrebbe dare origine a problemi ostearticolari.La perdita del peso deve essere regolata anche secondo un piano nutrizionale che consenta al cane di dimagrire gradualmente. La gestione della dieta nei cani obesi consiste in una riduzione dell'apporto calorico.Il metodo consiste nel ridurre l'apporto energetico, minimizzando la perdita di massa magra e aumentando la perdita di grasso; tuttavia, il punto critico sta nel determinare questi valori e quanto deve essere la perdita di peso. Affidatevi al vostro medico veterinario in modo che gestisca e monitori  tutto il processo.È anche importante che l'intera famiglia sia consapevole del problema e che cooperino con il piano nutrizionale che è stato programmato. Non applicate mai diete sviluppate per le persone al vostro animale domestico.Mai per nessun motivo dare al tuo animale domestico alcun trattamento sviluppato per le persone, questo è estremamente pericoloso perché può portare a gravi disturbi di salute nel tuo animale domestico.Nel caso in cui il cane abbia subito un intervento di sterilizzazione, è importante concordare col veterinario dei controlli per controllare che il suo peso non superi certi livelli. Questo tipo di intervento chirurgico non dovrebbe causare problemi di salute al tuo animale domestico se il peso viene controllato, e l’animale oltre a fare esercizio segue una dieta equilibrataI principali fattori di rischio nei cani e nei gatti includono uno stile di vita sedentario e l'ignoranza delle esigenze nutrizionali e comportamentali di queste due specie; consultare sempre il proprio medico veterinario in modo che possa istruirvi e quindi essere in grado di aiutare a correggere questo problema.

cane in macchina

Cane salvato dal bagagliaio dell'auto nel giorno più caldo dell'anno (finora): le immagini

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Un cane è stato salvato dal bagagliaio di un'auto in quello che finora è stato il giorno più caldo dell'anno. Il quattro zampe intrappolato è stato avvistato in un'auto fuori da un KFC a Southport vicino a Liverpool giovedì, dove le temperature sono salite a 28°C.Un passante ha detto a Sheryl Flint, che gestisce una popolare pagina Facebook per gli animali domestici della zona, di essere preoccupata per quel cagnolino.Dopo poco un uomo si è offerto volontario per salvare il cane. Il signor Molloy ha raggiunto l'auto attraverso una leggera fessura tra il finestrino e il telaio della porta, ha aperto la porta e ha portato fuori il cane prima di dargli un po' d'acqua.Il cane era rimasto in macchina per circa un'ora, hanno detto gli spettatori - anche se il proprietario ha detto loro che erano solo dieci minuti."Le persone non dovrebbero lasciare i loro poveri cani in macchina, specialmente non con questo caldo", ha detto la signora Flint. "Non va bene"."Molte persone credono ancora che sia giusto lasciare un cane in auto in una giornata calda se i finestrini sono lasciati aperti o sono parcheggiati all'ombra, ma la verità è che è ancora una situazione molto pericolosa per il cane"."Un'auto può diventare calda come un forno molto rapidamente, anche quando non si sente così caldo. Quando ci sono 22 gradi, in un'auto può raggiungere un'insopportabile temperatura di 47 gradi in un'ora".

Video - a yulin non è cambiato nulla, davide acito: "ma abbiamo salvato altri cani"

News Redazione -

Anche quest'anno si è tenuto il festival della carne di cane di Yulin, e l'attivista Davide sta nuovamente salvando molti quattro zampe. È  a dir poco amareggiato Davide Acito, l'attivista che ogni anno organizza missioni per salvare i cani dai macelli cinesi. Questa volta non è riuscito ad andare a Yulin, per via del Coronavirus, ma lo sconforto è dettato dalla situazione che si sta verificando in questi giorni. "In Cina non è cambiato nulla", sono queste le parole che Davide ha rilasciato a Le Iene, che ha dovuto coordinare i salvataggi dei cani dall'Italia, come ha detto scherzando: “Quest’anno anche noi ci siamo organizzati in smart working".Nel video postato sul sito ufficiale del programma televisivo, l'attivista racconta: "Ho vari contatti sul posto, dopo anni di missioni abbiamo creato un buon network e abbiamo potuto salvare die cani destinati al macello. C’è una cagnolina che ora sta lottando tra la vita e la morte. È affetta da parvovirus e ha anche una infezione uterina”.Le malattie sono diverse: “Alcuni hanno il cimurro, che è contagioso per l’uomo, altri hanno la rabbia. Tante persone contraggono malattie  perché mangiano carne infetta. Non è solo un problema di diritti degli animali, ma anche di sicurezza alimentare”.La delusione di Davide è cocente: “Purtroppo quest’anno non sembra essere migliorata la situazione, anzi. Sembra che in questi ci siano ancora più cani destinati il festival. C’è un’altissima richiesta”.Il destino di molti quattro zampe, per fortuna, è cambiato proprio grazie ad attivisti come Davide: “Dopo ogni missione curiamo i cani, anche se il 20% è troppo malato e non ce la fa. Siamo orgogliosi che oggi 100 cani salvati dai macelli dormono su un divano! Ogni anno con l’associazione Elisabetta Franchi facciamo una campagna di adozione”.Queste missioni però hanno dei costi, per questo chiunque voglia aiutare questi cagnolini può farlo cliccando qui.

Cane impiccato a roma: la pena per l'assassino fa polemica

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L'uomo che ha orrendamente ucciso un cane impiccandolo è stato solamente denunciato. Le associazioni animaliste non ci stanno. Una semplice denuncia: è questa la pena stabilita per l'uomo che ha impiccato senza scrupoli un cane a Roma. Secondo l'assassino, il povero quattro zampe avrebbe morso la mano della padrona, scatenando il suo efferato e criminoso comportamento.Un gesto terribile, e non è tutto: quando è stato scoperto da un agente di polizia penitenziaria libero dal servizio che passeggiava con il suo cane nel parco di via Lodigiani, l'uomo aveva con sè anche una sega, con cui si sarebbe sbarazzato del corpo.L'agente ha notato l'assassino sollevare una corda sforzandosi, appesa ad un albero, poi la terribile scoperta: su una cima del cappio ciondolava ormai inerme il cane, a sei metri di altezza. Lo ha ucciso perchè era diventato "ingestibile".L'agente ha provato a salvare il cagnolino, ma ormai non c'era più niente da fare. A quel punto l'uomo ha iniziato a correre in strada in direzione di una macchina: a bordo c'erano due donne ucraine, poi denunciate per favoreggiamento in concorso e resistenza. L'agente è però riuscito ad annotare la targa e a consegnarla ai poliziotti arrivati sul posto.Ma cosa si può fare affinchè persone di questo tipo vengano punite come meritano? Nonostante le pressioni delle associazioni ambientaliste affinchè venga cambiato il codice penale, quest'ultimo al momento non prevede il carcere.L'art. 544 bis del Codice penale recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni”. Tradotto: "tanto io me la cavo".L'on. Brambilla in questi anni ci ha provato, presentando anche la proposta di legge AC 335 che riguarda "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali".Nella proposta di legge si chiede in primis di modificare la frase del codice penale «Dei delitti contro il sentimento [sottinteso: dell’uomo] per gli animali» con «Dei delitti contro gli animali».Gli animali dovrebbero essere considerati esseri viventi suscettibili di tutela diretta, non solo indiretta. Massimo Comparotto, presidente dell'Oipa Italia, chiede un inasprimento delle pene.Ecco le sue parole: "Gli animali ancora non hanno una copertura legislativa diretta non essendo loro riconosciuta soggettività giuridica. Studi scientifici attestano la correlazione tra la crudeltà sugli animali e la più generale pericolosità sociale di chi la commette".Anche Valentina Coppola, presidente di Earth, la pensa allo stesso modo: "È oramai acclarata la pericolosità sociale di chi uccide brutalmente animali, spesso sono violenti anche con donne e bambini e quindi lasciarli impuniti mette a repentaglio anche le persone oltre che gli animali".La proposta di legge della Brambilla è la seguente: aumentare fino a cinque anni di reclusione le pene per il maltrattamento e fino a sei anni le pene per l'uccisione di animali.Brambilla si chiede: "Nonostante la frequenza con cui queste violenze appaiono nelle cronache e nonostante l'evidente pericolosità di chi le commette, governo e Parlamento restano sostanzialmente inerti di fronte alle proposte di aumentare le pene per chi maltratta e uccide gli animali".Leidaa presenterà denuncia e si costituirà parte civile così come faranno Oipa ed Earth. "Da sempre chiediamo l'inasprimento delle pene - aggiunge Claudio Locuratolo coordinatore di Roma delle ​Guardie zoofile OIPA - è un episodio cruento e preoccupante anche dal punto di vista sociale".

bonus cani e gatti 2020

Bonus cani e gatti 2020: come funziona e come richiederlo

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In questa guida vi parliamo del bonus cani e gatti 2020: cos'è, come funziona e come richiederlo. Nelle ultime ore si sta paventando con insistenza l'ipotesi di un bonus cani e gatti 2020 che potrebbe rappresentare un valido aiuto per tutti i proprietari di quattro zampe residenti nel territorio italiano.Si tratterebbe di un contributo una tantum destinato appunto ai padroni di cani e gatti, messi a dura prova dall'emergenza prima sanitaria e ora economica che attanaglia il paese. Il bonus potrebbe essere speso per le esigenze dell'animale domestico, dal cibo alle spese sanitarie.Come detto, il contributo non sarebbe mensile ma una tantum. L'iniziativa, denominata animal social bonus, prevederebbe un voucher fino a 200 euro. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio come funziona e come richiederlo. Bonus cani e gatti 2020 come richiederloSe dunque ti stai chiedendo come richiedere il bonus cani e gatti 2020, devi sapere che è tutto ancora molto nebuloso. Il bonus è al momento una proposta di legge della LAV (Lega Anti Vivisezione), quindi non è ancora stato inserito in alcun decreto.Quel che è certo è che cani e gatti non possono essere considerati dei beni di lusso, ma dei veri e propri membri della famiglia. Le istanze da parte delle associazione animaliste potrebbero davvero portare all'assegnazione di questo contributo, che aiuterebbe molti proprietari di animali domestici.Vi aggiorneremo dunque nelle prossime ore, laddove il bonus cani e gatti 2020 venisse davvero approvato. Al momento infatti si tratta solo di un'ipotesi, ma noi incrociamo le dita e speriamo che già nelle prossime settimane possano esserci delle novità. Bonus cani e gatti come funziona Abbiamo già visto come funziona il bonus cani e gatti, ma lo ripetiamo meglio in questo paragrafo. In sostanza sarebbe un vero e proprio voucher una tantum (e non mensile), utilizzabile da tutti i padroni che hanno un cane o un gatto iscritti all'anagrafe.L'unico requisito è quello, dal momento che non dovrebbero esserci ulteriori requisiti in base a reddito. Al momento però è tutto ancora in bilico: le associazioni animaliste stanno premendo perchè venga inserito nel prossimo decreto, staremo a vedere.

bonus 200 euro cani

Bonus 200 euro cani: cos'è e come funziona

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Per il momento il bonus 200 euro cani è solo una proposta di legge, ma potrebbe presto diventare realtà. La LAV (Lega Anti Vivisezione) sta portando avanti la proposta di un bonus 200 euro cani sottoforma di voucher da spendere per chi ha in casa animali domestici. Si tratterebbe di un incentivo da spendere per far fronte alle esigenze dell'animale domestico, come cibo o spese sanitarie.Il contributo-bonus oggetto di valutazione non sarebbe mensile, ma una tantum. La LAV, un'associazione che lotta da anni per i diritti degli animali, ha proposto l'introduzione di questo bonus 200 euro, che - è bene specificarlo - al momento non è ancora stato emanato.Denominato animal social bonus, la sua introduzione potrebbe evitare anche uno spiacevole effetto di questa crisi economica: l'abbandono degli animali domestici per far fronte alla crisi. Mantenere un cane o un gatto costa, e il bonus darebbe 200 euro a chi possiede un cane e 100 per chi ha un gatto. Bonus 200 euro cani: requisiti Se vi state chiedendo quali sono i requisiti per ottenere il bonus 200 euro cani, dovete sapere che in sostanza ce n'è solo uno: gli animali devono essere formalmente registrati all'anagrafe canina. Questa è una condizione imprescindibile.La promulgazione di questo bonus darebbe ancor di più la conferma che gli animali non possono essere considerati un bene di lusso, ma bensì membri della famiglia a tutti gli effetti. Staremo a vedere se il Governo farà passare questa proposta di legge.

Ringhia agli altri cani... nascondendosi dietro al padrone: il video esilarante

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Alcuni cani sono dei giocherelloni, altri sono tranquilli e regali. Alcuni cani sono coraggiosi, altri... non tanto.Un video molto virale su TikTok mostra un cane che potrebbe rientrare in entrambe le categorie, a seconda del modo in cui lo si guarda. Mentre questo cagnolino fa sapere ai suoi rivali chi è il padrone abbaiando forte - lo fa da dietro la sicurezza della gamba del suo proprietario.Ehi, non si è mai troppo prudenti, vero? 😂 Il filmato dell'esilarante "combattimento" del cane è stato postato su TikTok da un utente giapponese che si fa chiamare "@nerodice" sulla piattaforma di condivisione video.Il video inizia mostrando tre cani che abbaiano e ringhiano l'uno contro l'altro, con uno di loro che indossa un guinzaglio e viene trattenuto dal suo padrone. La telecamera si sposta presto per mostrare un altro cagnolino "coraggioso" - uno Shiba Inu - che partecipa alla gara di grida mentre si aggrappa alla zampa del suo padrone. Ecco il filmato, davvero esilarante:@nerodiceここに来る勇気がありますか?😂🐶##柴犬 ##愛犬 ##tikdog ##犬が反応する音♬ オリジナル楽曲 - nerodice1Lo Shiba Inu è una razza giapponese nota per la sua audacia. Forse questo non ha ricevuto il promemoria, perché è stato visto aggrapparsi al suo proprietario a mo di protezione.Da quando è stato pubblicato un giorno fa, il video ha raccolto più di 7 milioni di visualizzazioni e oltre 6.000 commenti divertiti. Molti hanno trovato il comportamento del cane molto simpatico."Ye to bilkul mere jaise hai (è proprio come me)", ha scritto una persona nella sezione commenti, aggiungendo un'emoji divertita."È molto protettivo nei confronti del suo padrone. Non sottovalutatelo, ok?" un altro scherzava. "Chi ha detto che ho paura? No, non ho paura! Il mio umano non mi permette di partecipare alla lotta, quindi...", ha detto un utente di TikTok.

pastore tedesco

Cane pastore tedesco incontra i suoi padroni dopo la terapia intensiva: il video

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Blu è un pastore tedesco stupendo che ha riabbracciato i suoi padroni, che hanno sconfitto il Coronavirus. Uno dei primi cani presi in carico dall'associazione LEIDAA per l'emergenza Coronavirus, ha finalmente potuto riabbracciare i suoi proprietari. Si chiama Blu ed è un pastore tedesco, che è stato forzatamente separato dai padroni, che hanno dovuto affrontare settimane di ricovero e terapia intensiva.Ecco le parole du LEIDAA: “Dopo 37 giorni in cui è stato accudito amorevolmente, il cagnolone ha potuto rivedere i suoi proprietari, che avevano chiamato il nostro servizio, un giorno prima di essere ricoverati d’urgenza.Blu era molto triste nel doverli lasciare: dopo un lungo abbraccio i nostri volontari lo hanno preso in cura con amore, come fosse il loro cane, e gli hanno dedicato tutte le attenzioni possibili. Ai proprietari ricoverati mandavano quasi ogni giorno foto e video di Blu. Il ritorno a casa è stato un vero “fuoco di gioia”, un evento carico di emozioni, come si vede nel filmato”.Il video dell'incontro, pubblicato sulla pagina Facebook di LEIDAA, è davvero commovente. “Purtroppo non tutte le storie hanno un lieto fine: sono molti gli animali di persone che hanno perso la battaglia contro il virus e non hanno nessuno che possa occuparsi di loro, tranne i nostri volontari", continua l'associazione.Anche nella “fase due” resta attivo il numero unico 02.94351244 del servizio “LEIDAA per emergenza Covid-19” (da chiamare solo dopo aver letto attentamente le risposte alle “domande frequenti” sul sito www.leidaa.info e sui social collegati)”.

john peter sloan

Addio a john peter sloan: ha salvato tantissimi cani randagi

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Conosciuto da tutti come l'insegnante di inglese per eccellenza, John Peter Sloan nutriva grande amore per i cani. John Peter Sloan è morto improvvisamente oggi nella "sua" Menfi, all'età di 51 anni. Una persona simpatica John, che nel corso degli anni è diventato famoso qui in Italia come attore teatrale, comico e soprattutto insegnante di inglese nel programma "Zelig".L'artista britannico viveva in Sicilia da anni ormai, da quando si era fidanzato con Asia. E sempre in Sicilia aveva mostrato un'altra sua grande passione, quella per i cani. John ne aveva addirittura 14: uno di questi si chiama Rocky, un cagnone nero grosso e adorabile, salvato da una bruttissima situazione.John aveva raccontato la sua storia in un'intervista qualche tempo fa: "Quando l’ho trovato aveva il muso fracassato da un bastone e mille zecche addosso. E’ speciale, l’ho voluto tenere con me".Ci teneva sempre a fare qualcosa di più, e parlando della Sicilia si esprimeva così: "Qui in Sicilia è tutto bello, le gente, il mare. Ma c’è solo una pecca: noi in Inghilterra siamo noti per l’amore per gli animali domestici e vedere questi branchi di cani senza proprietari mi dispiace. Perché c’è anche chi fa loro delle cattiverie. Voglio salvare tutti i cani abbandonati in Sicilia".E a queste parole, John faceva seguire anche i fatti: da tempo collaborava con il rifugio "Hot Dog Rescue", aiutando i volontari a salvare i cagnolini e ad organizzare le adozioni a distanza, oppure a mandarli in affido alle famiglie di altre regioni.

i cani fiutano il coronavirus

I cani fiutano il coronavirus? nel regno unito via ai test

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Non sappiamo ancora se i cani fiutano il coronavirus, ma nel Regno Unito è partito il progetto di formazione di quattro zampe specializzati. 500mila sterline (ovvero circa 560mila euro): a tanto ammonta il finanziamento del governo britannico per la formazione di cani specializzati per il fiuto del coronavirus nell'uomo. Si tratta della prima fase di test guidata dalla London school of hygiene & tropical medicine, dal Medican detection dogs e dalla Durham university.Si tratta di una sperimentazione che verificherà se effettivamente i cani siano in grado di scovare il virus prima ancora che compaiano i primi sintomi. La squadra di quattro zampe in questa prima fase di test è composta da labrador e cocker spaniel, le migliori razze in tal senso.Nel caso di successo dei test, i cagnolini sarebbero capaci di analizzare fino a 250 persone all'ora. Insomma, risultati davvero notevoli, non è vero? E non sono per niente irrealistici: il Medical detection dogs ha già dimostrato che i cani possono percepire un cucchiaino di zucchero diluito nell'acqua di due piscine olimpioniche.Il compito di raccogliere i campioni olfattivi (saliva, sudore e altre secrezioni corporee) dalle persone infettate dal Covid-19 e da coloro che non risultano colpiti dal virus spetterà al personale del National health service degli ospedali di Londra.La speranza è che i cani riescano a percepire il cambio di odore corporeo della persona ammalata, e che il coronavirus possa essere rilevato con il fiuto dell'animale più vicino all'uomo. Il risparmio sulle procedure e trafile mediche sarebbe di impatto notevole.

Due cani si incontrano dopo anni e si abbracciano per strada

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Nonostante non si vedessero da quando erano cuccioli, questi due cani si sono subito riconosciuti dopo essersi incontrati per caso. Sono passati anni da quando quei due cagnolini, ancora cuccioli, crescevano insieme. Poi però furono adottati da due famiglie diverse, e persero le proprie tracce. Eppure, quando si sono incontrati per caso in strada, si sono riconosciuti immediatamente.A riportare questa storia è la proprietaria di uno dei due quattro zampe, Libby Pincher, che riporta una conversazione del padre e l'immagine dei due cani che pare proprio si lascino andare ad un tenero abbraccio.Si chiamano Monty e Rosie i due cagnolini protagonisti di questa storia: come potete vedere dalle immagini, differiscono solo per il colore. Perchè il sangue è lo stesso: sono nati nella stessa cucciolata.pls look at what my dad sent me this morning I cannot even😭❣️🐶 pic.twitter.com/QTy5J8uEwZ — 𝐋𝐈𝐁𝐁𝐘 🦋 (@libpincher) May 19, 2020 I proprietari dei due cani vivono in due città diverse, ma vicine. Nella conversazione, il padre di Libby spiega: “Dave era fuori a spasso con il cane, c’era una coppia che stava camminando verso di lui con un cane simile, ma in versione bianca. Si scopre così che sono fratello e sorella di una stessa cucciolata. Ma invece di giocare come fanno gli altri cani, guarda cosa è successo”.Dopo questo incontro, i proprietari dei due cani si sono ripromessi di vedersi più spesso e continuare così a far incontrare questi due cagnolini tenerissimi.

52 cani da adottare: sopravvissuti ai maltrattamenti, ora cercano una nuova famiglia

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52 cani di razza pastore tedesco cercano una nuova famiglia, dopo aver vissuto maltrattati per anni. Mattinata ricca di emozioni quella di ieri, soprattutto per Virginia e Francesca, le due volontarie che negli ultimi quattro mesi si sono occupate con amorevoli cure di 52 cani di razza pastore tedesco insieme al veterinario Marco Salvadori.Questi animali loro malgrado sono rimasti coinvolti nella bufera giudiziaria cominciata lo scorso 15 gennaio.I Carabinieri della Regione Carabinieri Forestale Toscana stazione di San Rossore, insieme al NIPAAF (Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) e NIL (Nucleo ispettorato lavoro), con ASL e INPS competenti, hanno messo sotto sequestro la struttura che li accoglieva sulle colline di Filettole, nel comune di Vecchiano.È emerso infatti che i poveri cani vivevano in condizioni non idonee e dunque incompatibili con la loro natura.Il gruppo Gunther, da sempre vicino agli amici a quattro zampe, appresa la notizia è immediatamente intervenuto per prendersene cura: con apposita istanza ha chiesto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa l'assegnazione dei cani sequestrati e la possibilità di mettere a loro disposizione personale volontario che li accudisse in questo lasso di tempo.I 52 animali sono stati così affidati alla Gunther Rescue SB, società benefit di recente costituzione che Maurizio Mian - da sempre affezionato ai cani - ha fortemente voluto con il preciso scopo di prendersi cura di loro e trovargli una adeguata sistemazione.E lunedì mattina, dopo che la Procura della Repubblica ha firmato l’atto di dissequestro alla presenza dell’amministratore della Gunther Rescue Angelo Margelli, è partita l’operazione di presa in carico in attesa della sospirata adozione.In questi quattro mesi la Gunther Rescue SB ha provveduto a siglare accordi con associazioni ed enti per individuare una sistemazione accogliente per i cani e accompagnarli quindi in un percorso di recupero psico-fisico.Un lavoro che ha dato buoni frutti perché, grazie alla rete di contatti lanciata dalla Gunther Rescue nelle ultime settimane, sono arrivate richieste di adozione un po’ da tutta Italia. E ad oggi sono almeno una quindicina gli esemplari - di età variabile dai 2 ai 13 anni - che hanno già trovato famiglie disponibili ad accoglierli.“È un pezzo di cuore che se ne va - raccontano le volontarie Ginevra e Francesca - perché in questi mesi ci siamo affezionate ai cani come se fossero nostri. Erano completamente disabituati al contatto umano, ma con pazienza e tanto amore non è stato difficile conquistare la loro fiducia. Adesso speriamo trovino una casa e dei padroni che si prendano cura di loro come dei figli”.Fonte: pisatoday.it

Addio bob, un intero quartiere ti piange: il ‘sindaco dei cani’ è stato investito e ucciso da un’automobile

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Un saluto commosso ma anche amaro quello degli abitanti di San Sebastiano al Vesuvio nei confronti di Bob, il loro cane beniamino. Era stato ribattezzato come ‘il sindaco dei cani’ perché Bob, era l’amico a quattro zampe di un intero quartiere nel comune campano di San Sebastiano al Vesuvio che adesso piange la sua morte: qualcuno lo ha investito brutalmente, senza soccorrerlo.Nella cittadina sono comparsi dei manifesti funebri per ricordarlo: accanto alla sua foto, una dedica: “Amato da tanti, scacciato da altri, AMMAZZATO da qualcuno. Ciao Bob, i tuoi amici umani”.Un meticcio che in tanti avevano avuto la fortuna di conoscere. Buono e sempre pronto a farsi accarezzare, Bob accompagnava i pensionati all’ufficio postale, beveva nelle ciotole lasciate dai commercianti e stava sempre accanto alla sua Sheila, una cagnolina con cui faceva coppia fissa e che ora qualcuno, vorrebbe adottare.Bob è stato investito da un’automobile come ha dimostrato l’autopsia, anche se inizialmente si era pensato a un avvelenamento. Forse il cane, se soccorso in tempo, si sarebbe potuto salvare, invece è stato lasciato lì, a morire sull’asfalto.“Tutto il paese porge l’ultimo saluto a Bob, il sindaco dei cani di San Sebastiano al Vesuvio, così era conosciuto. Bob era il cane di tutti, adottato da tutta la cittadinanza. Ora non c’è più, è stato investito, così dice il referto dell’autopsia. Ci auguriamo, allora, con tutto il cuore, che chi l’ha investito possa essere individuato subito. Ciao Bob”, scrive il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli su Facebook.Adesso si cerca il colpevole, tutto il quartiere chiede giustizia per questo cagnolino diventato il simbolo del maltrattamento sugli animali e c’è già chi pensa di dedicargli una statua nel cimitero degli animali di Qualiano, dove il reale proprietario Ludovico De Luca, lo seppellirà.“La violenza sugli animali diventa sempre più frequente e spietata, per questo chiediamo giustizia. Chi fa del male agli animali e non gli presta soccorso è un vigliacco e merita tutto il nostro disprezzo, chiedo con forza che chi ha investito Bob, senza prestargli soccorso, venga presto individuato e punito. Chi si comporta in questo modo è un pericolo per tutti. Vogliamo che il cane sindaco di San Sebastiano diventi il simbolo della lotta alla violenza sugli animali”, chiosa Borrelli.Fonte: greenme.it