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La storia di Miro, il cane sequestrato perchè abbaia “troppo”

La storia del cane Miro sta facendo il giro del mondo.

240mila firme: in tanti hanno supportato la causa di Miro, un pastore maremmano che vive in una casa con giardino a Roverè della Luna, un paesino vicino a Trento. Peccato che negli ultimi giorni questo quattro zampe sia stato sequestrato dalle Forze dell’Ordine.

Il motivo? Il vicino della proprietaria l’ha denunciata perchè secondo lui il cane “abbaia troppo”. In realtà, stando alle dichiarazioni di chi vive a sua volta vicino alla casa, Miro non disturba per niente (come si può vedere anche nel video). E’ lui l’unica persona a lamentarsi, e i proprietari degli altri animali della zona sono pronti a portare in tribunale le loro dichiarazioni di solidarietà (anche perchè temono che la stessa sorte possa capitare ai loro cagnolini).

Ecco il testo della petizione: “Più volte le Forze dell’Ordine sono accorse sul posto in seguito alle chiamate del mio vicino e tutte le volte hanno constatato che Miro non stava abbaiando  Nonostante questo la vicenda è andata avanti con due querele, trasformate poi in due decreti penali di condanna, per l’abbaiare del cane che non permetterebbe loro di dormire. Un’accusa infondata, dal momento che il cane di notte viene fatto entrare in casa, proprio per evitare ogni possibile disturbo“.

Miro è stato portato via dai Carabinieri lo scorso 22 marzo: è stato sequestrato e portato in un canile a Rovereto. I proprietari della struttura lo descrivono così: “E’ fra i più tranquilli cani del canile. Abbaia quando vede qualcuno che non conosce, ma è normale“.

La sua proprietaria ha dichiarato anche al sito IlDolomiti.it: “Non sono una di quelle persone che mette gli animali al di sopra degli uomini in fatto di diritti, ma ci si deve rendere conto che sequestrare un cane o un gatto non ha lo stesso peso che sequestrare un cellulare o un motorino“.

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