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La storia di Bear, liberato dalle catene dopo 15 anni

Bear: una vita alla catena, liberato dopo 15 anni

Difficile anche immaginarla una vita intera legato ad una catena, passata ad osservare quei pochi metri quadrati a disposizione: questa è stata la vita di Bear, non ha mai potuto correre o giocare con altri cani, non ha mai passeggiato e prima della segnalazione non aveva mai visto neanche cosa ci fosse al di là del suo piccolo cortile. Questa è la storia di Bear ma potrebbe essere anche quella di tanti cani che come lui l’unico legame che hanno è quello della catena che li tiene legati.

La storia di Bear arriva da New York, esattamente da Suffolk Country: per fortuna i cortili hanno sempre una via di fuga, la salvezza di Bear è stata la richiesta di aiuto da parte di un vicino che avendo notato le condizioni pietose del cane e soprattutto avendolo sempre visto legato non ha saputo resistere ed ha voluto regalargli un’altra possibilità, una vita più vera, quella di un cane libero senza quel fastidioso collare e senza più dover udire il rumore della catena ogni volta che si muoveva.

Bear è stato soccorso da Guardians of Rescue, un’associazione fatta di uomini e donne che come volontari si occupano di soccorrere animali e prendersene cura. Il suo fondatore Robert Misseri ci confessa che avevano ricevuto una richiesta di intervento: tra le varie azioni di volontariato che porta a termine la sua associazione c’è anche la distribuzione di cucce per cani dove è necessario e il povero cane era da tempo che ne aveva una malandata, dove si rifugiava durante il freddo e soprattutto in inverno.

Quando i volontari sono arrivati era peggio di come se l’aspettavano: inizialmente hanno portato una cuccia nuova, dopo 24 ore hanno pensato di portare via il cane e fortunatamente il proprietario non ha fatto alcuna opposizione, gli ha lasciato “tagliare la catena”. Il cane, continua Misseri, “Era molto contento di vederci, scodinzolava ed è una cosa insolita perché normalmente i cani che vivono una vita nelle sue condizioni sono spaventati, poiché sono sempre sempre isolati. I proprietari non erano persone cattive ma credevano che il cane stesse bene così poiché avevano anche altri animali ma Bear lo avevano destinato a star fuori per fare la guardia, a quanto pare il suo lavoro finalmente è finito“.

La fine della prigionia di Bear

Finalmente dopo 15 anni Bear può veramente assaporare la vita, passeggiare, correre e perché no vedere anche il mondo. Bear è un bellissimo Labrador incrociato un cane tutto nero, dallo sguardo tenero e profondo, il musetto imbiancato dagli anni, un cane fortunato perché gli si è aperta la porta per avere un’altra vita, finalmente senza catena.

I volontari lo hanno prima fatto visitare dal veterinario, e hanno rilevato che era affetto da un’artrite e aveva i vermi allo stomaco, oltre ad avere un difetto ad una zampa che lo costringeva a zoppicare sin da cucciolo. Bear è stato curato, lavato e portato in una spa dove ha passeggiato per i parchi ed ha anche fatto il bagno in una piscina coperta. Infine il regalo più grande: dopo 15 anni gli è stato donato il mare, i volontari lo hanno portato a fare una lunga passeggiata in uno dei luoghi che più si avvicinano alla libertà, Bear ha visto i gabbiani volare e ha sentito il rumore delle onde, ha passeggiato sulla spiaggia e sentito la sabbia sotto le sue zampe.

Ma le sorprese non sono finite: dopo aver respirato l’aria del mare è stato portato in un locale a bere il pupuccino, una bevanda per cani. Ora Bear è accudito dai volontari dell’associazione e vive nel rifugio di Save a pet a Long Island in attesa di una nuova famiglia adottiva. Suggerisce Misseri che “potrebbe essere perfetto per una coppia di anziani che eventualmente hanno già altri animali perché Bear è un cane buono e bisognoso di tanto affetto“. Le associazioni animaliste oltre a salvare animali si occupano anche di dare i cani in adozione per trovargli una nuova casa. Fortunatamente la speranza non muore mai e Bear ha avuto una seconda opportunità, quella di liberarsi da una catena e poter trovare degli affetti e chissà che non ci siano per lui anche dei legami veri e una famiglia pronta ad accoglierlo.

La storia di Bear ha un lieto fine, ma sono molti i cani che vivono una vita intera legati a una catena, per svariati motivi e purtroppo uno di questi è anche l’inconsapevolezza dei proprietari che, come quelli di Bear non sono persone cattive ma semplicemente non ci vedono niente di male: per loro era un cane da guardia, destinato a stare fuori a fare il suo mestiere. E’ importante sensibilizzare e parlare di queste storie perché può essere utile ad evitare che si ripetano e soprattutto possiamo insegnare che la catena non è l’unico modo per tenere un cane vicino casa e fargli fare la guardia e neanche un metodo per evitare che scappi o vada a fare qualche marachella in giro.

Liberate il cane dalla catena

La catena è sinonimo di prigionia ma non solo, perché se viene utilizzata male potrebbe causare anche dei danni alla salute del cane come ad esempio ferite e problemi al collo del povero animale. La catena è un freno che impedisce al cane di vivere, essere libero e di conseguenza può causargli stress e frustrazione. La catena può portare il cane a sviluppare anche un comportamento aggressivo, soprattutto se vive continuamente isolato e senza neanche avere un po’ di attenzioni dal padrone. Tenere cani alla catena rientra nei maltrattamenti di un animale se lo lasciate legato 24 ore su 24, se la catena è corta e pesante col collare poco indicato e se l’animale è lasciato senza una cuccia adeguata. Le catene devono avere dei requisiti a norma per tutelare la salute del cane come ad esempio una determinata lunghezza, in più ci sono collari per cani specifici, morbidi indicati per le catene, che devono avere i moschettoni rotanti in modo tale che non si strangoli il cane. Non dimenticate che i cani sono animali sociali che hanno bisogno di mischiarsi ad altri esseri viventi: se giocano e corrono si sfogano tornato a casa stanchi e sereni. Non dimenticatevi che se volete bene al vostro cane sarete ricambiati e l’affetto di un cane sa essere davvero grande.

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