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James e Bubba: quando gli animali sono la miglior medicina

James e Bubba

James e Bubba: la tristezza della lontananza

La storia che vi voglio raccontare oggi introduce un argomento che negli ultimi anni sta coinvolgendo sempre più strutture sanitarie, la Pet Therapy.

Oggi vi racconto la storia di James e Bubba. James Wathen, 73 enne di Whitley County, Kentucky dal mese di settembre dello scorso anno si trovava ricoverato in ospedale e le sue condizioni di salute stavano peggiorando di giorno in giorno.

James non mangiava e non parlava.  Uno degli assistenti sociali che operava presso la struttura sanitaria, durante una delle visite fatte a James, scoprì che ad affliggere ulteriormente l’uomo era la mancanza della suo piccolo Bubba, il suo Chihuahua.

Bubba intanto, dopo il ricovero del suo padrone in ospedale era stato affidato alle cure di una famiglia. Nemmeno lui però stava bene. Bubba era infatti sempre triste e aveva perso l’appetito.

Così anche se era contro il regolamento della struttura ospedaliera si è deciso di far incontrare James e Bubba.  Un incontro commovente che ha toccato tutti nella struttura ma che, soprattutto, ha avuto il potere di ridare ad entrambi la vitalità. Dopo aver riscontrato che le condizioni di salute dell’uomo, grazie alla presenza dell’animale, miglioravano si è deciso che James e Bubba avrebbero continuato quegli incontri fino a quando non sarebbe stato possibile dimettere James.

Pet therapy: una medicina miracolosa

Dopo la storia di James e Bubba, la struttura sanitaria che ha ospitato James ha deciso di cambiare le disposizione seguite fino a quel momento aprendo le porte alla Pet Therapy, facendo sì che i pazienti che ne facciano richiesta possano ricevere le visite dei loro amici pelosi.

James e Bubba sono solo un piccolo esempio di quanto l’interazione tra l’uomo e il suo compagno a quattro zampe abbia quasi del miracoloso. Sono moltissime oggi le strutture sanitarie che sfruttano questa terapia.

Per definizione la Pet Therapy è una terapia che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.

E i risultati sono incredibili. La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto emotivo con il paziente e, tramite questo rapporto, stabilire sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico sia stimolare la partecipazione attiva del paziente.

James e Bubba: semplicemente amici veri

Sono queste le storie che mi piace leggere, che mi piace sentire. Sapere che James e Bubba si vogliono talmente bene da star male se separati, che hanno un legame così profondo e vero da essere la medicina uno dell’altro.  La storia di James e Bubba mi fa venire in mente i versi di una piccola poesia che ho letto qualche tempo fa nel web, che fa più o meno così:

Con lui non devi darti un tono.

Con lui non devi trattenere le lacrime
e nemmeno l’allegria.
Ti puoi mostrare nudo o indifeso.

Con lui può essere te stesso al 100%

 

E forse il segreto di questa fantastica medicina per l’anima, che sono gli animali, è tutto qui. Il loro amore è immenso e disinteressato e in quell’amore ci sentiamo al sicuro, protetti tanto da mettere in gioco anche noi tutto il nostro cuore.

Ci fidiamo di loro e sappiamo che loro si fidano di noi, che si affidano a noi. E quella fiducia, quell’amore qualche volta sono capaci di fare miracoli. 

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