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Perchè il cane si gratta: cause, cosa fare e rimedi naturali

il cane si gratta

Se il cane si gratta saltuariamente non c’è da preoccuparsi, ma occhio a quando diventa un comportamento frequente.

Il cane si gratta e non sai il motivo? Beh, devi sapere intanto che il prurito del cane è una delle tante questioni legate al mondo cinofilo che rischiano di essere prese sottogamba sia dai neofiti che dai padroni più esperti. Diciamo che per il cane grattarsi può assolutamente essere una pratica comune, ma occorre monitorare con attenzione questo fenomeno per evitare che possa degenerare.

Un po’ come per gli esseri umani, il prurito può essere una “cosa da niente” oppure essere indice e inizio di qualcosa di più grave. Ovviamente bisogna tenere conto anche della soglia di sopportazione del singolo animale/individuo, che potrebbe trarci in inganno.

il cane si gratta

Il cane si gratta: cause

Quali possono essere le cause principali e più frequenti di prurito nel cane? Che cosa porta il nostro amico a quattro zampe a grattarsi, magari anche in maniera compulsiva? In generale possiamo fare una prima macro-suddivisione in cause legate a malattie allergologiche (alimentari oppure stagionali) e cause di tipo parassitario.

In questo articolo proveremo a dare una panoramica di questo fenomeno, capendo come prevenire e curare l’eccessivo grattarsi del nostro caro quadrupede peloso. Bisogna ad esempio tentare di capire se si tratta di un disturbo estemporaneo oppure cronico, così da agire in maniera adeguata, se necessario consultandosi col veterinario di fiducia. Ad esempio alcuni disturbi sono legati in senso stretto ad alcuni periodi dell’anno, insomma alle stagioni: vedi ad esempio il polline in primavera o le zanzare in estate.

Questo genere di pruriti può sfociare nella cosiddetta dermatite: forma più acuta e prolungata che rischia di non dare pace al vostro cane. Se quest’ultimo continua a grattarsi con insistenza, non esitate a portarlo in ambulatorio. Un altro capitolo fondamentale in questa trattazione del prurito canino è quello legato alle pulci.

Forse non vi era venuto in mente, eppure si tratta di una causa ancora molto diffusa. Nessun cane è esente dal poter beccare questi fastidiosissimi parassiti, nemmeno il più candido e pulito.

Il cane si gratta: rimedi

Quali possono essere considerati i rimedi a questa spinosa questione? Ce ne sono sia di naturali che di farmaceutici, a seconda dei casi e della gravità. Insomma, che fare in questi casi? Non allarmatevi e date un’occhiata a questi consigli. In primo luogo, una alimentazione sana o quantomeno più sana: una dieta (ri)equilibrata, magari seguita da un nutrizionista vero e proprio, può ristabilire il “Ph” del nostro amico, sia a livello epidermico che a livello emotivo.

il cane si gratta

Un rimedio se vogliamo un meno ortodosso e più “creativo” è quello della musicoterapia, che potrebbe alleviare lo stress del cane e con esso anche l’impulso di grattarsi. Andiamo ora a presentare alcuni casi specifici, tenendo ben presenti tutte le info elencate fino ad ora:

  • Il cane si gratta l’orecchio: il prurito alle orecchie è in assoluto uno dei più diffusi nell’universo cinofilo. Infatti è legato a delle patologie specifiche come l’otoacariasi, legata ad un parassita invisibile che si annida subdolamente soprattutto tra i cuccioli (non solo di cane ma anche di gatto).
  • Il cane si gratta il muso: un altro prurito piuttosto diffuso, fatto che non stupisce se pensiamo che per i cani l’olfatto ha una importanza molto superiore rispetto a quanta non ne abbia per noi esseri umani. Dunque il nostro amico a quattro zampe utilizza tantissimo il suo musetto, per captare ed interpretare gli odori che lo attraversano. Ovviamente gli capiterà di strusciare il muso un po’ ovunque, aumentando il rischio di venire a contatto con sostanze che possono provocare irritazione e dunque pruriti. In alcuni casi si può ricondurre il tutto alle allergie: al polline, agli acari della polvere, al contatto con un qualche materiale presente ad esempio in oggetti con cui si ritrova a stare in stretto contatto (vedi le ciotole in cui mangia).
  • Il cane si gratta sotto la pancia: anche in questo caso cause e rimedi possono essere molteplici. Potrebbe trattarsi una intolleranza alimentare che lo porta a toccarsi sempre all’altezza dello stomaco oppure potrebbe essere qualcosa di legato al contatto: dal momento che il cane si sdraia e struscia un po’ ovunque potrebbe grattarsi a causa dello sfregamento con dell’erba o simili.
  • Il cane si gratta e si morde: può succedere che un semplice prurito degeneri in qualcosa di insopportabile per il cane. In alcuni casi, infatti, l’animale non si limita a grattarsi ma arriva addirittura a mordersi. In questi casi possono subentrare anche dei veri e proprio squilibri ormonali e/o emotivi (ansia e nervosismo in genere, ma più raramente anche la noia). In questo caso il grattarsi e il conseguente mordersi rischiano di diventare davvero un’attività quasi compulsiva per l’animale.
  • Il cane si gratta sempre e perde pelo: qualche volta il fatto che il cane si gratti per un periodo di tempo prolungato porta alla perdita di pelo. In questo caso la situazione inizia a complicarsi e farsi seria. C’è anche un termine tecnico-medico per descrivere il diradarsi del pelo: alopecia. In questo senso, quali sono le zone più colpite? Addome, fianchi, ascelle, collo e inguine.

Subito dopo questa panoramica, si possono fare una serie di osservazioni di carattere generale in merito ai pruriti dei cani e al modo di comportarsi di fronte ad un cane che si gratta. Da un lato occorre fare attenzione a dove il nostro cane passa le sue giornate, al suo habitat diciamo, che deve essere sempre pulito e salubre.

Dall’altro è universalmente riconosciuta l’importanza di una dieta il più possibile sana ed equilibrata, che favorisca anche la salute di pelle e pelo del nostri animale. Sia per l’alimentazione sia per la pulizia, fareste bene a servirvi solo di prodotti certificati e di qualità, per evitare di mettere il cane a contatto con sostanze potenzialmente nocive o addirittura non a norma.

Per il resto, monitorate che non si tratti di un semplice “fuoco di paglia” per il quale non val la pena allarmare il veterinario o se invece è meglio ricorrere di corsa ad un parere medico.

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