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“I miei cani sono stati investiti e nessuno mi ha detto nulla”: è polemica contro le Ferrovie dello Stato

Due pastori svizzeri sono stati investiti da un treno a Trofarello, vicino a Torino. Il proprietario accusa le Ferrovie.

Si chiamavano Chelly e Blue i due pastori svizzeri investiti da un treno a Trofarello la notte del 17 novembre. Il proprietario, qualche giorno fa, ha accusato le Ferrovie dello Stato: “I miei cani sono stati investiti e nessuno mi ha detto nulla“.

Si riferiva al fatto che nonostante le chiamate alla stazione Lingotto per chiedere informazioni, e la denuncia alla polizia ferroviaria, per trovare i corpi dei suoi amati cani – una mamma e un figlio di 6 e 2 anni – Maurizio Albesano è dovuto andare da solo lungo la ferrovia insieme alla moglie e alle guardie zoofile di Agriambiente. Dopo 47 giorni di ricerche disperate.

Le Ferrovie dello Stato, tramite un loro portavoce, hanno dichiarato di aver fatto tutto il possibile: “Non c’è stata inadempienza da parte dei nostri lavoratori: il proprietario non è stato avvertito perché non abbiamo trovato i corpi dei due Pastori Svizzeri, né sulla linea né nei pressi dell’area“.

Dopo lo scontro contro i due cani, quella notte il treno si è fermato per un’ora e venti minuti. Sono intervenuti sul posto i tecnici, che però non hanno trovato i due corpi dei Pastori svizzeri. Solo tracce ematiche, che hanno portato a dedurre che fosse stato investito un animale.

Continua Ferrovie: “Nel verbale di quella notte infatti non si parla di due cani, ma genericamente di un animale di grossa taglia investito dal treno. Può capitare che un animale selvatico sia vittima di un incidente simile, e in base a queste deduzioni è stato verbalizzato l’accaduto“.

Alessandro Piacenza, consigliere nazionale dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) spiega che da Ferrovie dello Stato hanno seguito alla lettera il protocollo: “Non hanno colpe, hanno chiamato i tecnici e fatto la relazione dell’incidente. Non avendo trovato i corpi dopo l’impatto non erano tenuti a ulteriori verifiche“.

Ma per il futuro si augura che ci sia maggiore connessione tra Ferrovie e polizia locale: “Per un eccesso di zelo avrebbero potuto avvertire la polizia locale, perché quell'”animale di grossa taglia” della relazione avrebbe potuto essere ferito. Sarebbe utile se in futuro un incidente simile venisse comunque segnalato alle autorità, anche senza il rinvenimento dei corpi“.

Maurizio Albesano però non crede alla versione di Ferrovie dello Stato: “Non li hanno cercati, perché se li avessero cercati sul serio li avrebbero trovati come ho fatto io, 47 giorni dopo – dice -. Io ho trovato il corpo di Blue tagliato a metà a 15 metri di distanza dai binari, e parti di quello di Chelly coperti con delle pietre. La mano dell’uomo c’è stata per coprire la testa e le zampe di Chelly con le pietre. Qualcuno l’ha vista e l’ha sotterrata“.

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