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Ha salvato 400 cani dalla pentola: la storia di Davide Acito

Si appresta a fare il suo terzo viaggio in Cina Davide Acito: anche quest’anno si batterà per l’abolizione del Festival della carne di cane di Yulin.

Questa è la storia di un trentenne di Bellinzona, che il prossimo 21 giugno sarà in Cina per continuare la lotta contro il Festival della carne di cane di Yulin. Stiamo parlando di una manifestazione annuale in cui migliaia di cani e gatti vengono uccisi e mangiati.

Ecco le parole di Davide Acito: “Sono un amante degli animali, tutto ciò è un orrore che non posso sopportare. Lo scorso anno abbiamo salvato dalla pentola quattrocento cani e gatti”. La storia di Davide nasce tre anni fa, quando si è imbattuto su un articolo dell’attivista cinese Yang Xiaoyun, cioè Miss Yang.

Questa donna si batte da tempo per salvare cani e gatti da quell’orrore, e due anni fa Davide è partito con l’obiettivo di conoscerla: “Non avevo idea di dove trovarla, ma una serie di casualità mi ha permesso di conoscerla, proprio a Yulin. Abbiamo fermato i camion che portavano gli animali alla manifestazione, abbiamo contrattato un prezzo per il loro acquisto e li abbiamo portati in un rifugio nella Cina nordorientale gestito da Miss Yang”.

Lo scorso anno è stato tutto più complicato, perché Davide è stato tenuto sotto controllo stretto da parte della polizia: “Gli agenti mi hanno prelevato dalla mia stanza d’albergo, mi hanno interrogato e mi hanno costretto a dichiarare in video che non avrei fatto nulla contro le usanze cinesi”, ha raccontato ai media un anno fa.

Sei poliziotti lo hanno “scortato” per tutta la durata della sua permanenza: “Mi dicevano che era per la mia sicurezza, ma in verità aspettavano che facessi un passo falso”.

Alla fine è riuscito a salvare tantissimi cani, ma c’è ancora tanto lavoro da fare: “Bisogna intervenire direttamente alla radice del problema. Vogliamo acquistare uno dei macelli e trasformarlo in un centro per salvare i cani. In questo modo diamo anche una nuova opportunità di business ai proprietari della struttura, che potranno investire i soldi della vendita in altre attività.

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