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Dopo tre giorni intrappolato in una gabbia Simba non ce l’ha fatta

Il povero cagnolino, attirato dall’esca, non è più riuscito a uscire dalla gabbia. Il micidiale congegno era stato sistemato sulle colline fra Isola Vicentina e Castelnovo.

Simba è morto di stenti dopo tre giorni di agonia all’interno di una trappola per volpi, sistemata nei pressi di un pollaio da un 68enne che è stato denunciato dai carabinieri forestali. Simba, un meticcio di sette anni, era scomparso qualche giorno fa durante una passeggiata con la sua padrona.

La donna non ha perso tempo e si è messa subito a cercarlo, tornando sul luogo dove l’aveva visto per l’ultima volta anche il giorno dopo, ma del suo amico nessuna traccia. A quel punto ha deciso di fare un appello sui social ma di Simba nessuna traccia.

Dopo l’ennesimo disperato tentativo di capire dove fosse finito il suo quattro zampe, ha fatto la macabra scoperta. Il meticcio era finito dentro la trappola per volpi sistemata vicino a un pollaio. Il cagnolino è morto di freddo, fame e sete.

L’uomo ha giustificato la presenza della trappola con il fatto che voleva prendere una volpe dopo le continue razzie al suo pollaio, ma è stato denunciato dai carabinieri forestali per la detenzione abusiva di uno strumento di cattura, il quale, per legge, andrebbe controllato ogni giorno. Simba, attirato dall’esca, è finito dentro alla trappola mortale in metallo.

Queste le parole della famiglia: “Caro amico Simba, ho aspettato e speravo ancora nel tuo ritorno a casa, la tua, la nostra. Invece ti ho trovato senza vita, morto a causa di inutili sofferenze per freddo, sete e fame per una persona incivile che lascia nel proprio terreno trappole per animali incustodite“.

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