Da giorni la polizia sta cercando i tre presunti autori, e c’è una ricompensa per chi aiuta nelle indagini.
E’ stato prima cosparso di gasolio e dato alle fiamme, dopodichè ucciso con una grossa pietra. Aveva circa tre anni un cane, prrobabilmente randagio, che domenica scorsa è stato ucciso a Paternò, grosso centro agricolo vicino a Catania.
La polizia municipale cerca i tre presunti autori, che sarebbero stati individuati come due adulti e un bambino. Questo è ciò che hanno dichiarato alcuni testimoni che li hanno visti e hanno poi chiamato i soccorsi.
Massimo Anicito, presidente del gruppo animalista “Cani randagi” ha raccontato: “Un signore grande, uno più giovane, un bambino, hanno tirato una grossa pietra a un cane che fuggiva mentre era in fiamme. Il cane si era gettato in un ruscelletto e lì gli hanno gettato un grosso masso in testa“.
Anicito prosegue, raccontando che proprio non c’è stato niente da fare: “Era ustionato, la mascella spaccata, un buco in testa“.
Un gesto violento e gratuito, e fa molto tristezza sapere che coinvolto in tutto questo c’è anche un bambino. Un cittadino libero professionista di Paternò ha offerto una ricompensa a chi fornirà notizie sui responsabili.
I vigili urbani hanno sentito i testimoni e «rastrellato» le immagini delle poche telecamere a circuito chiuso della zona, per tentare di individuare i tre. Il cane è stato portato all’Istituto zooprofilattico di Catania per essere esaminato. “I vigili faranno di tutto per individuare i responsabili – ha promesso il sindaco di Paternò, Antonino Naso – di questo gesto vigliacco e vile“.