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Cani venduti in centro a Milano e Torino, c’è l’ombra del racket

traffico di cani

La vendita di un husky nel centro di Torino ha dato il là ad una serie di eventi sospetti: l’Aidaa ha già sporto le prime denunce.

Sull’asse Milano-Torino potrebbe essersi sviluppato un vero e proprio traffico di cani. La notizia non è ancora confermata, e per il momento non c’è ancora un’indagine in corso, ma l’associazione Aidaa pare avere le idee molto chiare.

Lorenzo Croce, presidente dell’associazione, ha esaminato diverse segnalazioni provenienti dai cittadini del capoluogo piemontese, e ha dichiarato che ci sono individui che «acquistano i cani di razza a prezzi irrisori e poi li rivendono».

Le denunce sono partite quando alcuni cittadini hanno visto dei clochard in Via Roma (pieno centro della città) vendere un un husky per 300 euro circa. Ad acquistarlo pare essere stata la stessa donna che lo aveva precedentemente dato al clochard: questa signora sarebbe protagonista di traffici di cani di razza, specialmente in Svizzera.

Pare che quel clochard prima non avesse mai avuto husky, e ora è stato segnalato in possesso di un meticcio e di un bassotto. Un alternarsi di animali molto sospetto, nonostante i controlli dei vigili effettuato ieri ne abbia appurato l’effettiva proprietà. Ma l’husky, intanto, è svanito nel nulla.

AIDAA SMASCHERA IL TRAFFICO DI CANI

Aidaa che punta il dito contro il presunto traffico di cani, smaschera i finti sequestri e presunti salvataggi che troppo spesso avvengono sia a Milano che a Torino: « Il sistema è sempre quello, si presentano come guardie finte eco zoofile, esibendo i tesserini falsi e fanno dei finti sequestri ma che in realtà sono furti di cani ai clochard, che vivono in strada a Torino e Milano, oppure acquistano i cani a prezzi molto irrisori, in ogni caso sono cani di razza».

Questa la prima fase, a cui segue ovviamente la seconda fase. Quella del piazzamento di questi cani: «Dopo averli acquistati mettono annunci su alcuni siti specializzati italiani ed anche della vicina Confederazione Elvetica o addirittura della Germania, spacciando i cagnolini rubati o fraudolentemente acquistati per propri o sennò per cani salvati dalla strada da adottare e facendo, ovviamente, pagare spese inesistenti» spiega Lorenzo Croce.

Sta di fatto che nelle ultime settimane sei signore sono state segnalate alle forze dell’ordine per i reati furto e sottrazione fraudolenta di animali. «Tutte le donne segnalate sono residenti a Milano, Torino, in provincia di Pavia e Monza Brianza, non giovanissime note alle varie liste nere e conosciute nel mondo del volontariato come truffatrici e furbette». Una cosa è certa: i tantissimi amanti degli animali vigileranno su queste situazioni.

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