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Cani e videogiochi: l’alleato perfetto

Negli ultimi anni stiamo assistendo a una vera e propria new wave canina e non ci riferiamo al sempre maggior numero di persone che scelgono di prendere con sé un cane come compagno di vita, ma al mondo dei videogame.

Titoli di grande successo capaci di vendere milioni di copie in tutto il mondo hanno inserito tra i personaggi i nostri migliori amici, quelli che non ti abbandonano mai e che proprio per questo rappresentano i migliori alleati del protagonista. Titoli come Fall out e Metal Gear Solid hanno scelto di seguire questa strada che peraltro non è nuova, ma anzi conta autorevoli riferimenti.

Nell’epoca d’oro dei videogame, infatti, quando le sale giochi erano il luogo per eccellenza in cui incontrarsi e sfidarsi davanti agli arcade i cani avevano fatto già la loro comparsa. E il più celebre fra loro è senza dubbio quello che compare in Shadow Dancer pubblicato dalla SEGA nel 1989. Il ninja in casacca bianca è accompagnato da un cane dello stesso colore che tanto assomiglia a un lupo, ma poco importa visto che dalla SEGA fanno sapere che di cane si tratta. E l’alleato del protagonista non se ne sta con le zampe in zampa, ma partecipa attivamente ai combattimenti attaccando i cattivi di turno e proteggendo il suo compagno.

Di qualche anno più vecchio uno dei primi videogame prodotti da Core Design per la consolle Sega Mega CD  dal titolo inequivocabile di Wonder Dog. L’eroe e protagonista assoluto di questo innovativo (per l’epoca) videogame è per l’appunto un cane (Wonder Dog) alle prese con un gruppo di alieni capitanati dal terribile Pit Bully che vuole conquistare il pacifico pianeta K-9.

E con l’avvento delle innovazioni tecnologiche i nostri amici a quattro zampe si sono evoluti per la gioia di tutti i gamer appassionati di cani. Anzi sono diventati così importanti nello storyboard che non possiamo non provare un affetto sincero per loro. È il caso ad esempio di Dogmeat uno dei migliori personaggi secondari nel mondo post apocalittico di Fallout 4 capace di interagire non solo con l’ambiente circostante afferrando oggetti con la bocca, ma anche con il protagonista umano del gioco. Una bella evoluzione rispetto a un altro celebre cane del mondo dei videogame, vale a dire il Diamond Dog di Metal Gear Solid V. 

Un altro titolo che ci ricorda quanto i nostri amici pelosi siano importanti nella logica dei videogame è di certo Fable III uscito nel 2010 per Xbox 360. Un alleato le cui abilità nello sconfiggere avversari crescono mano a mano che il gioco va avanti o che molto semplicemente accompagna il gamer durante le missioni, proprio come farebbe un cane reale. Nel 2014 la Ubisoft di Montpellier pubblicherà invece Valiant of The Hearts, videogioco toccante e commovente nel quale i quattro protagonisti sono accompagnati da Walt il cane di un ufficiale medico, loro affettuoso alleato nella trama. 

E poi ci sono i Nintendodogs, amati e odiati in egual misura, ma che in fondo rappresentano la naturale, si fa per dire, estensione del mondo digitale in quello reale e viceversa. Ci si prende cura dei cani, fatti di bit, ma così teneri e irresistibili che infatti molti hanno lasciato perdere cercando carezze reali da cani reali. Eppure non sempre la tecnologia è così alienante, anzi spesso può essere utilizzata con efficacia per migliorare le abilità dei vostri cani con giochi di intelligenza attraverso un dispositivo prodotto negli Stati Uniti e chiamato CleverDog. Che dire, anche i cani alla fine si stanno digitalizzando.

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