
PORTARE IL CANE IN UFFICIO (A VOLTE) SI PUÒ
Spesso i ritmi frenetici della vita e del lavoro ci fanno trascurare i nostri amici quattrozampe: alcune aziende però stanno permettendo di portare il cane in ufficio.
Uno dei problemi che affligge molti padroni di pet è quello di dover lasciare il proprio cane da solo quando vanno al lavoro, il che genera spesso sensi di colpa nel proprietario e può essere dannoso per il quattrozampe quando è costretto a rimanere a casa per parecchie ore, molti giorni alla settimana, senza avere la possibilità di sfogare le proprie energie. Che meraviglia se si potesse portare il proprio cane in ufficio ! Sarebbe la soluzione di tutti i problemi: il nostro Fido non dovrebbe più soffrire di solitudine, ma trascorrerebbe tutta la giornata in nostra compagnia, e noi non dovremmo più uscire di casa al mattino con gli occhi lucidi, mentre guardiamo il musetto triste del nostro pet, che assume quella tipica espressione da cane abbandonato.
Certo, se svolgiamo un’attività indipendente tutto è più semplice perché possiamo decidere liberamente come e quando portare con noi il cane al lavoro: chi, ad esempio, ha un’agenzia di viaggi, un’agenzia immobiliare oppure un negozio di proprietà può tenere con sé il pet senza problemi: basta abituarlo sin da cucciolo al via vai della clientela; anche chi fa consegne con il furgone o il rappresentante ed è sempre in giro a bordo di un veicolo può allietare la propria giornata lavorativa con la compagnia del proprio quattrozampe, che farà nel contempo da guardiano ai beni trasportati.
Il problema sorge nel caso dei lavoratori dipendenti, che ovviamente non possono decidere autonomamente sul da farsi, ma in alcuni paesi anche coloro che trascorrono 8 ore in ufficio hanno la possibilità di tenere il proprio cane con sé durante il lavoro, il che avviene soprattutto negli Stati Uniti e in alcune realtà giapponesi. Ma perché determinate aziende hanno deciso di fare questa “concessione” ai propri lavoratori? Sono semplicemente aziende “illuminate”, che tengono in massimo conto il benessere dei dipendenti? La risposta è: non solo. Alcuni studi universitari infatti hanno dimostrato che la presenza dei cani al lavoro allevierebbe lo stress e aumenterebbe la concentrazione, con conseguenze positive anche sulla produttività aziendale. Ma c’è di più: anche la collaborazione tra colleghi ne riceverebbe un deciso impulso, favorendo la socializzazione. Addirittura, secondo una ricerca realizzata dalla Virginia Commonwealth University presso una ditta statunitense del North Carolina, avrebbe rilevato che nella saliva dei dipendenti gli ormoni dello stress diminuivano dell’11% quando avevano il cane con sé al lavoro.
In Italia c’è ancora molta strada da fare riguardo al tema delle aziende pet-friendly: quelle che permettono ai dipendenti di trascorrere la giornata lavorativa con il proprio quattrozampe sono per la maggior parte filiali di realtà straniere, come la sede milanese di Google, Mars Italia, Nintendo Italia o Purina, ma c’è qualche iniziativa “made in Italy” che si sta affacciando, come quella del Comune di Torino, che ha dato il via libera in ufficio ai cani per quei dipendenti che hanno adottato Fido al canile.
LE REGOLE DA RISPETTARE PER CHI PORTA IL CANE IN UFFICIO
Chi ha la fortuna di poter portare con sé il proprio cane anche sul posto di lavoro deve comunque rispettare alcune regole necessarie ad una convivenza serena tra pet e colleghi. Tra le aziende che aprono le loro porte ai quattrozampe anzitutto va precisato che non tutte ne consentono la presenza per l’intera durata della giornata lavorativa, ma alcune hanno stabilito un giorno a settimana di libero accesso, mentre altre organizzano periodicamente delle giornate di “ritrovo” tra i dipendenti con i rispettivi cani.
Quelle realtà in cui invece i quattrozampe sono ammessi al lavoro per tutta la settimana e per le classiche 8 ore, generalmente prevedono un inserimento graduale del cane, in modo da verificare che il pet sia compatibile con gli altri suoi simili già presenti in ufficio. È cura del proprietario, che ben conosce il temperamento del proprio quattrozampe, valutare se sia adatto a rimanere per molte ore sufficientemente calmo e tranquillo, senza creare scompiglio sul luogo di lavoro. Perciò è bene cercare di abituarlo già da prima, a casa, a restare buono accanto a voi; questo non significa che non siano previsti dei momenti di intervallo dedicati ai pet anche in ufficio. Di solito vengono organizzate della pause in cui cane e dipendente possono “sgranchirsi” un po’, in modo che il Fido di turno possa fare i propri bisogni: alcune aziende mettono addirittura a disposizione un’area appositamente creata, dedicata al tempo libero dei cani “lavoratori”.