Skip to main content
cane da salvataggio terranova

Cane da salvataggio terranova: ecco perchè è speciale

News Redazione -

Il cane da salvataggio Terranova, una razza di grande taglia proveniente dall'isola di Terranova in Canada, è stato storicamente impiegato dai pescatori locali per diverse mansioni marittime, come il recupero delle reti e il salvataggio di individui in pericolo in acqua.Questi cani, con una storia che risale almeno al 1700, sono presumibilmente discendenti dei Mastini e dei cani da pastore portoghesi. Nel tempo, la razza ha acquisito fama mondiale per la sua lealtà, intelligenza e forza. Si crede che il Terranova sia nato dall'incrocio di varie razze portate sull'isola dai coloni europei, con alcuni esperti che suggeriscono una parentela con il Labrador Retriever, anch'esso originario della stessa area. Le caratteristiche del cane da salvataggio Terranova Le prime mostre canine con esemplari di Terranova risalgono al 1800, e da allora la razza ha guadagnato ampio riconoscimento e stima a livello globale. Questi cani hanno un'altezza alla spalla compresa tra 63 e 71 cm e un peso tra 45 e 70 kg. La loro struttura robusta è completata da una muscolatura forte e un manto lungo, denso e idrorepellente, che li protegge dal freddo e dall'umidità. Il loro pelo può essere nero, bianco, marrone o grigio, spesso con macchie bianche.Il Terranova ha un volto dall'espressione gentile e acuta, con occhi ovali di colore marrone scuro o ambra. Le orecchie, di media grandezza e pendenti, sono posizionate in alto sulla testa. La testa è grande e robusta, con un muso corto e quadrato e una mascella forte. Il collo muscoloso conduce a spalle larghe e inclinate, sostenendo un torace ampio e profondo.Le sue zampe sono dritte e robuste, con ossa solide e articolazioni flessibili, permettendo movimenti eleganti e potenti. I piedi sono larghi e ben imbottiti, con dita arcuate e una membrana interdigitale che agevola il nuoto. La coda è lunga e si assottiglia verso la punta, portata orizzontalmente o leggermente curva verso l'alto in movimento.Il manto del Terranova è distintivo, contribuendo sia alla sua bellezza che alla sua funzionalità. Il pelo è lungo, denso e leggermente ondulato, con un sottopelo morbido che fornisce protezione dal freddo e dall'umidità. Impermeabile, il manto permette al cane di nuotare e lavorare in acqua senza problemi. La sua manutenzione richiede attenzione regolare per prevenire nodi e mantenere la salute della pelle e del pelo. Perchè è indicato per nuotare e salvare le persone Le caratteristiche fisiche del Terranova sono il risultato di una selezione naturale e adattamento alle condizioni ambientali dell'isola di Terranova. La sua forza, resistenza e abilità nel nuoto lo rendono un eccellente cane da lavoro e da soccorso, mentre la sua imponente presenza e aspetto maestoso lo hanno reso un simbolo nel mondo cinofilo.In sintesi, il Terranova è una razza canina affascinante e unica, con una storia ricca e un'eredità di lavoro e fedeltà che continua a incantare gli amanti dei cani in tutto il mondo. Le sue qualità fisiche e il suo temperamento amorevole e protettivo lo rendono un ottimo animale domestico per molte famiglie, a condizione che ci sia impegno nella sua cura, addestramento e benessere generale.Se stai pensando di accogliere un Terranova nella tua vita, considera queste informazioni per assicurarti di poter fornire l'amore, il sostegno e l'attenzione necessari per una vita lunga e felice insieme. I Terranova sono cani versatili e adatti a una varietà di attività e sport, sia in acqua che su terra. Tra le discipline più adatte a questa razza spicca il salvataggio in acqua, che sfrutta le loro capacità natatorie e la loro forza fisica. Questo sport, che può essere praticato sia a livello amatoriale che professionale, consiste nel salvare persone o oggetti dall'acqua, partecipando a competizioni e dimostrazioni.

L'alimentazione dei cuccioli: guida alla nutrizione per la salute del tuo pet

Alimentazione Redazione -

Oggi affronteremo un tema fondamentale per la salute e la longevità dei nostri amici a quattro zampe: l'alimentazione cucciolo di cane. Un corretto regime alimentare durante le prime fasi della vita del quattro zampe è essenziale per garantirgli una crescita armoniosa. In questo articolo, esploreremo le esigenze specifiche dei cuccioli e come un'alimentazione precisa possa influenzare positivamente il loro sviluppo. Cosa dare da mangiare al cucciolo di cane: le esigenze specifiche I cuccioli hanno bisogno di un'alimentazione ricca e bilanciata che supporti il loro rapido sviluppo. Diversamente dagli adulti, richiedono una maggiore concentrazione di proteine, grassi, vitamine e minerali. Questi nutrienti sono essenziali per lo sviluppo dei muscoli, delle ossa e per il supporto del sistema immunitario. In quest'ottica risulta imprescindibile scegliere alimenti formulati espressamente per cuccioli, che rispondano a esigenze nutrizionali elevate.La scelta del tipo di alimentazione dipende da tutta una serie di fattori. Ecco i principali:razza del cucciolo e taglia età ed esigenze dietetiche qualità degli ingredienti consulenza veterinariaRazza del cucciolo e dimensioni Alcune razze possono avere esigenze specifiche a causa delle loro dimensioni, tasso di crescita e predisposizioni genetiche a certe condizioni di salute. Per esempio, quelle di grande taglia possono beneficiare di alimenti specifici che promuovono una crescita armoniosa e aiutano a prevenire problemi alle articolazioni. Al contrario, le razze di piccola taglia hanno necessità differenti. Età ed esigenze dietetiche I cuccioli attraversano diverse fasi di crescita, ciascuna con esigenze nutrizionali peculiari È importante scegliere alimenti formulati per la loro fascia di età, che forniscano il giusto equilibrio di nutrienti per supportare la loro crescita. Qualità degli ingredienti Un'alimentazione equilibrata dovrebbe includere un adeguato bilanciamento di proteine di alta qualità, grassi, carboidrati, vitamine e minerali. Le proteine supportano la crescita muscolare, mentre i grassi, carboidrati e altri nutrienti sono vitali per l'energia e la salute del cervello e della pelle. A tal proposito, bisogna sempre controllare l'elenco degli ingredienti. Quelli di alta qualità e facilmente digeribili aiutano a garantire che il cucciolo assorba tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Vanno dunque evitati cibi con riempitivi di scarsa qualità. Consulenza veterinaria È sempre consigliabile consultare un Medico Veterinario per ricevere consigli personalizzati sulla dieta più adatta al proprio cucciolo. Il professionista può fornire indicazioni basate sulla salute generale, sullo stile di vita e su eventuali condizioni mediche del cucciolo. L’esperienza che evolve con la scienza: alimentazione e ricerca Nel mondo dell'alimentazione per animali domestici, l'innovazione e la ricerca sono costanti. Gli esperti in nutrizione animale lavorano incessantemente per sviluppare alimenti che non solo soddisfino le esigenze nutrizionali dei cuccioli, ma che promuovano anche la loro salute a lungo termine. Questo impegno in ricerca e sviluppo ha portato a significativi progressi in termini di qualità e varietà del cibo disponibile per i cuccioli.Una profonda conoscenza delle esigenze nutrizionali dei cani, combinata con l'ultima ricerca scientifica, permette ai produttori di offrire alimenti che garantiscono una crescita equilibrata e sostenibile. Questi alimenti sono spesso arricchiti con nutrienti che supportano lo sviluppo cognitivo, la salute della pelle e del pelo, e la funzionalità digestiva.Scegliere marchi che investono in ricerca e sviluppo può garantire che l'alimentazione del cucciolo sia basata su solide basi scientifiche e innovazioni nutrizionali. Conclusioni Siamo arrivati alla fine del nostro approfondimento. Come avete potuto intuire, l'alimentazione dei cuccioli è un argomento vasto e complesso, ma decisivo per assicurare ai nostri amici pelosi una vita lunga e sana. In ogni caso, consigli e indicazioni generali non possono sostituire il parere qualificato di un Medico Veterinario, che potrà darvi un quadro ad hoc sulla dieta del vostro cucciolo, considerando le sue esigenze uniche. Ricordate: la salute e la longevità del vostro pet iniziano da una corretta e attenta alimentazione!

L'importanza di una corretta alimentazione per cani e gatti

Alimentazione Redazione -

Scegliere un'alimentazione genuina ed equilibrata per il proprio animale domestico è importante per potergli garantire una vita sana.Ogni animale ha infatti necessità diverse, in base a età, stile di vita e caratteristiche fisiche ed è per questo che è importante optare solo per gli alimenti più indicati, così da soddisfare i fabbisogni nutrizionali di ogni specie. È importante considerare non solo le caratteristiche del proprio amico a quattro zampe ma anche gli ingredienti e le materie prime utilizzate nella preparazione dell'alimento scelto.Per poter acquistare i migliori pasti per animali ci si può affidare a negozi online come Naturepetshop.it dove è possibile trovare un'ampia gamma di prodotti di qualità di vario tipo ed è possibile optare per alimenti di alto livello, scegliendo tra le numerose varietà di cibo per cani e gatti. Alimenti di qualità per cani e gatti Sul sito Naturepetshop.it sono disponibili numerosi marchi di qualità che propongono alimenti scelti per soddisfare le esigenze di tutte le specie di cani e gatti, uno tra questi è Farmina, un'azienda italiana che si dedica alla produzione di alimenti per cani e gatti di alta qualità.L'azienda si impegna nella scelta di materie prime di qualità e i produttori non utilizzano conservanti artificiali, prediligendo l'utilizzo di estratti ricchi di tocoferoli, in grado di mantenere il prodotto in modo naturale. La preparazione del cibo viene effettuata in atmosfera protetta e in fase di confezionamento viene introdotto azoto all'interno delle confezioni, un elemento in grado di garantire una conservazione ottimale dell'alimento. Questa procedura serve a sostituire l'ossigeno all'interno della confezione, con lo scopo di evitare la possibile ossidazione di aromi, grassi e pigmenti. L'azoto è inoltre inodore e non incide in nessun modo nel gusto e nelle caratteristiche del prodotto.Attraverso anni di studi sulla nutrizione, Farmina ha sviluppato programmi alimentari in grado di offrire benessere e salute agli animali, garantendone la qualità e l'efficacia. Le linee Farmina Le linee alimentari Farmina per cani e gatti acquistabili su Naturepetshop.it sono numerose ed è importante saper scegliere quella più indicata per il proprio amico a quattro zampe. Nella scelta degli alimenti si potrà optare tra la formulazione secca e quella umida, in base ai gusti e alle caratteristiche fisiche dell'animale.Inoltre sono state create varie linee, da quelle studiate per lo svezzamento del cucciolo nella prima fase di vita fino ad arrivare all'alimentazione più adatta a cani anziani. Ogni fase della vita richiede infatti un diverso apporto energetico e soddisfare i bisogni nutrizionali del proprio animale domestico è necessario per garantirgli salute e benessere. Natural & Delicious è la linea Farmina che offre un'ampia selezione di prodotti per i propri cani e gatti.Esistono nove diverse soluzioni tra cui scegliere, le quali si differenziano per gusti e principi attivi presenti al loro interno. Nella scelta dell'alimento più indicato sarà fondamentale considerare le preferenze del proprio animale, ma anche età, peso e stile di vita, in modo da scegliere un pasto che sia allo stesso tempo di gradimento ma anche adatto alle specifiche necessità.Esistono anche altre interessanti linee oltre a Natural & Delicious come la linea vetrinaria VetLife. Vetlife è la soluzione perfetta per animali che hanno patologie o problematiche che possono essere migliorate anche grazie alla scelta di alimenti adatti. Si possono trovare infatti cibi studiati appositamente per cani e gatti con disturbi cardiaci, epatici o con problemi di obesità, grazie ai quali è possibile garantire un miglioramento nello stato di salute e nell'aspettativa di vita di un animale con disturbi importanti. Le materie prime Le materie prime scelte per la preparazione degli alimenti per cani e gatti vengono selezionate con estrema attenzione e dopo molti anni di studi e ricerche sull'importanza di una corretta alimentazione per gli animali. Nella scelta delle fonti proteiche di origine animale, Farmina si impegna a selezionare carni e uova solo da allevamenti certificati, in grado di garantire standard qualitativi di elevato livello.I polli presenti all'interno degli alimenti sono di origine italiana, allevati all'aperto e di fresca macellazione, tutte caratteristiche che conferiscono al prodotto un alimento facilmente digeribile, gustoso e con un alto valore proteico. Tra le altre componenti proteiche selezionate per preparare il cibo per cani e gatti si trovano la quaglia, ricca di aminoacidi pregiati, l'anatra, l'agnello, il cinghiale, il cervo, le uova e specie ittiche come l'aringa e il merluzzo, entrambi provenienti da pesca in mare e non da allevamento.Le principali fonti lipidiche presenti negli alimenti Farmina sono invece il grasso di pollo e l'olio di pesce. Per quanto riguarda invece la scelta dei carboidrati sono stati selezionati fonti di prima qualità come ad esempio la zucca, la quinoa o la patata dolce.Oltre a questi fondamentali elementi sono presenti anche fibre, vitamine, minerali, essenze botaniche. L'insieme di tutti questi estratti rende l'alimentazione per cani e gatti Farmina ricca e completa, in grado di soddisfare i bisogni di tutti.

Lisa kudrow (phoebe di friends) vuole adottare il cane di matthew perry

News Redazione -

Lisa Kudrow, conosciuta per il suo ruolo di Phoebe in Friends, desidera prendersi cura di Alfred, il cane di Matthew Perry, l'attore che ci ha lasciato pochi giorni fa.A dirlo al Daily Mail è stato un amico dell'attrice: "Ha promesso che avrebbe partecipato al suo funerale e avrebbe persino potuto adottare il suo cane".Centinaia sono stati i messaggi di condoglianze diffusi sui social network in queste ultime ore, ma si nota l'assenza di post da parte di Jennifer Aniston, Courtney Cox, David Schwimmer, Matt Le Blanc e della stessa Lisa Kudrow. L'intero cast di Friends si trova in uno stato di shock dopo la notizia della perdita del loro caro amico e collega.Alfred, un adorabile mix tra labrador retriever e barboncino, era entrato a far parte della vita di Matthew Perry tre anni fa. L'attore lo aveva introdotto al mondo tramite un post su Instagram, condividendo una foto insieme a lui e scherzando con la didascalia: “Eccoci qui, io e Alfred. Secondo voi, chi di noi è il più affascinante? Meglio se non rispondete”. Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Matthew Perry (@mattyperry4)“La morte di Matthew non sembra reale o giusta né a lei né a nessuno del gruppo”, a detto l'amico di Kudrow, “Perché Matthew era finalmente in pace con se stesso e stava vivendo l'anno migliore della sua vita dal lancio del suo libro, quasi esattamente un anno fa. Si stava godendo la vita. Era più vicino che mai ai suoi genitori e attivamente impegnato nella sua sobrietà”. Le cause del decesso Attualmente, le circostanze esatte che hanno portato alla scomparsa dell'attore rimangono avvolte nel mistero. "Quando la causa del decesso non è immediatamente chiara al termine dell'autopsia, si procede all'emissione di un certificato provvisorio, in attesa dei risultati di ulteriori analisi", ha dichiarato il medico legale di Los Angeles.Tuttavia, Lisa Kudrow, attraverso le parole di un suo stretto conoscente, ha espresso dei sospetti riguardo la possibile causa della morte. L'attrice ipotizza che Perry possa essere deceduto a causa di una reazione avversa a dei medicinali, che sarebbero stati assunti mentre l'attore si trovava nella vasca idromassaggio.Nonostante le congetture, per il momento le certezze mancano. Gli specialisti stanno attendendo gli esiti degli esami tossicologici per poter stabilire con precisione le cause del decesso di Perry. Questi risultati, come dichiarato dall'ufficio del medico legale in una recente intervista rilasciata alla Cnn, potrebbero richiedere diverse settimane prima di essere disponibili.

Quali sono le principali malattie e patologie che colpiscono i cani?

Salute del cane Redazione -

Ogni proprietario di cani sa quanto questi amici a quattro zampe possano arricchire le nostre vite. Ma, come ogni essere vivente, anche i cani sono suscettibili a una serie di malattie e patologie.Conoscere le malattie più comuni può aiutare i proprietari a identificare i problemi in anticipo e a fornire le cure necessarie, scegliendo i giusti farmaci veterinari per il tuo amico a quattro zampe permette di garantire una vita lunga e sana al proprio animale. La parvovirosi: una malattia virale Una delle malattie più comuni nei cani è la parvovirosi. Si tratta di una malattia virale altamente contagiosa che colpisce soprattutto i cuccioli e i cani giovani. I sintomi includono vomito, diarrea e letargia. La parvovirosi può essere mortale, ma se rilevata in tempo e trattata adeguatamente, molti cani possono recuperare completamente. La leishmaniosi: una patologia diffusa La leishmaniosi è un'altra patologia diffusa, causata da un parassita trasmesso attraverso le punture di piccoli insetti chiamati flebotomi. Questa malattia può manifestarsi in varie forme, da cutanea a viscerale, e i sintomi possono variare da lesioni cutanee a problemi d'organo, come fegato e reni. Fortunatamente, esistono trattamenti che possono aiutare a gestire la leishmaniosi, anche se una cura completa è rara. L’artrite nei cani Un altro problema di salute comune nei cani è l'artrite, specialmente nei cani anziani. L'artrite causa infiammazione e dolore nelle articolazioni, rendendo difficile per il cane muoversi liberamente. Mentre non esiste una cura per l'artrite, ci sono molti trattamenti disponibili, da farmaci antinfiammatori a fisioterapia, che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita del cane. Le malattie cardiache Le malattie cardiache sono frequenti nei cani, in particolare nelle razze di cani di piccola taglia. Come negli esseri umani, le malattie cardiache nei cani possono portare a una serie di problemi, come difficoltà respiratorie, tosse e stanchezza. Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono aiutare a gestire la malattia e garantire al cane una vita più lunga e di migliore qualità. La dirofilariosi La dirofilariosi, comunemente nota come "malattia del verme del cuore", è causata da un parassita trasmesso ai cani attraverso la puntura di una zanzara infetta. Questi vermi si insediano nel cuore e nei vasi sanguigni dei polmoni del cane, causando gravi danni.I sintomi possono includere tosse, difficoltà respiratorie e affaticamento. La prevenzione è la chiave per proteggere il proprio cane dalla dirofilariosi, e ci sono molti farmaci preventivi disponibili sul mercato. I tumori benigni o maligni I tumori sono, purtroppo, una realtà anche nel mondo canino. Possono manifestarsi in qualsiasi parte del corpo e possono essere benigni o maligni. È fondamentale monitorare regolarmente il proprio cane alla ricerca di eventuali masse o protuberanze sospette e consultare il veterinario se si nota qualcosa di insolito. La diagnosi precoce può fare la differenza nel trattamento del cancro nei cani. Dermatite allergica La dermatite allergica è un'altra patologia comune, specialmente nei mesi più caldi. È una reazione allergica causata da varie sostanze, come pulci, pollini o cibi. I cani con dermatite allergica possono grattarsi eccessivamente, causando arrossamenti, infiammazioni e, in alcuni casi, infezioni secondarie della pelle. Malattia renale cronica La malattia renale cronica è una patologia che può colpire i cani, in particolare quelli anziani. I reni svolgono un ruolo cruciale nell'eliminazione delle tossine dal corpo, e quando non funzionano correttamente, possono accumularsi nel sangue, causando sintomi come vomito, perdita di appetito e letargia.Pur essendo suscettibili a una serie di malattie e patologie, la buona notizia è che, grazie ai progressi della medicina veterinaria, molti di questi disturbi sono ora gestibili o curabili.La prevenzione attraverso controlli regolari dal veterinario, una dieta equilibrata e una buona cura generale sono fondamentali per garantire al proprio cane una vita sana e felice.Con la giusta attenzione e amore, il nostro amico a quattro zampe può godersi anni di felicità e giocosità al nostro fianco.

Come scegliere la razza giusta per il tuo cane

Curiosità Redazione -

La decisione di accogliere un cane nella propria famiglia è un passo importante. Non si tratta solo di adottare un animale, ma di aprire le porte di casa ad un nuovo membro della famiglia, un compagno che richiederà amore, attenzione e cura. Una delle decisioni più cruciali in questo percorso è scegliere la razza giusta. Come fare per assicurarsi di scegliere correttamente? In questo articolo analizzeremo tutti gli aspetti di cui tenere conto per fare una scelta consapevole. I criteri per scegliere il cane più adatto a te Quando si valuta di prendere un quattro zampe, è necessario considerare alcuni fattori fondamentali per non commettere errori molto ricorrenti. Oltre che sul nostro sito, dove trovi tutte le schede sulle varie razze, ti segnaliamo un altro portale dove puoi reperire informazioni sulle diverse razze di cani: Amicidicasa.itDi seguito ecco una lista di elementi da valutare, fermo restando che adottare è sempre la scelta migliore e che non bisogna curarsi troppo della razza. Stile di vita Assicurati che la razza del cane si adatti al tuo stile di vita. Se sei una persona attiva che ama passare tempo all'aperto, potresti optare per una razza più energetica come il Border Collie o il Labrador. Se invece sei una persona casalinga, razze come il Bulldog o lo Shih Tzu potrebbero essere più adatte. Spazio disponibile Considera lo spazio che hai a disposizione. Grandi cani necessitano di spazi maggiori, non solo in casa ma anche all'esterno per muoversi liberamente. Adottare un husky se si vive in un monolocale non sarebbe certo saggio! Allergie Alcune razze sono note per essere "ipoallergeniche" (ad esempio i Maltesi e tutta la famiglia dei Bichon), il che potrebbe essere benefico se qualcuno in famiglia soffre di allergie. Tempo e impegno Alcune razze richiedono maggiore attenzione, esercizio fisico e grooming rispetto ad altre. Assicurati di avere il tempo e la disponibilità necessari. Esperienza con cani Se è la prima volta che hai un cane, potresti optare per razze note per essere pazienti e facili da addestrare. I Golden Retriever sono un ottimo esempio di cagnoloni più semplici da educare. Età e salute della famiglia Considera le esigenze dei membri della tua famiglia. Alcune razze sono più adatte ai bambini, mentre altre potrebbero essere perfette per gli anziani. Cosa evitare prima di scegliere? Sicuramente ci sono tutta una serie di cose da non fare. Una di queste è non basarsi solo sull’aspetto: è facile lasciarsi sedurre dalla bellezza di un cucciolo, ma è fondamentale considerare il carattere e le esigenze della razza. In questo senso, i media hanno fatto più danni del previsto: film, serie tv e social possono dipingere un’immagine distorta di certe razze. Bisogna fare diverse ricerche e informarsi da fonti attendibili.E non va sottovalutato l’impegno. Un cane richiede tempo, energie e risorse. Non adottare basandoti su un impulso, ma rifletti bene sul tuo impegno a lungo termine. Non decidere frettolosamente: prenditi tutto il tempo necessario. Visita rifugi, parla con allevatori, consulta veterinari e professionisti del settore (addestratori ed educatori cinofili in primis) prima di prendere una decisione. Conclusioni Scegliere il cane giusto richiede riflessione e ricerca. Assicurati di considerare tutti gli aspetti della tua vita e di quella del cane per garantire una convivenza armoniosa e felice. E, last but not least, lasciati anche guidare dal cuore: non sempre è necessario guardare alla razza o al pedigree. Ci sono tanti cani abbandonati nei canili e nei rifugi che aspettano solo una famiglia generosa che si prenda cura di loro.

Come ammorbidire le crocchette per cani: consigli e metodi efficaci

Alimentazione Redazione -

La salute dei cani dipende in larga misura dalla qualità della loro alimentazione. Proprio come per gli esseri umani, una dieta adatta alle esigenze specifiche del cane può favorire la crescita, prevenire problemi di salute e contribuire a mantenere un peso corporeo sano. L'alimentazione gioca un ruolo cruciale nel supportare la loro vitalità e nel promuovere una vita lunga e attiva.Questo articolo ha l'obiettivo di esplorare un aspetto importante delle crocchette per cani: la loro durezza. Incontreremo varie situazioni in cui ammorbidire le crocchette può essere vantaggioso, sia per migliorare la loro appetibilità che per adattarle alle esigenze specifiche dei nostri amici pelosi. Scopriremo metodi pratici e sicuri per rendere le crocchette più malleabili, offrendo ai proprietari una soluzione per garantire un'alimentazione più confortevole e piacevole per i loro compagni a quattro zampe. Perché ammorbidire le crocchette? Ammorbidire le crocchette per cani offre diversi vantaggi che possono contribuire al benessere generale del tuo amico a quattro zampe:Facilità di Masticazione: Crocchette ammorbidite sono più facili da masticare, il che è particolarmente vantaggioso per i cuccioli in crescita, i cani anziani con problemi dentali o quelli che hanno subito interventi dentali. Inoltre, ogni periodo dello sviluppo di un cane, soprattutto per i cuccioli, deve essere abbinato al cibo giusto per evitare di danneggiare la salute del vostro animale. Se non siete sicuri di sapere come scegliere l'alimento giusto e cosa cercare quando lo scegliete, leggete qui per saperne di più sulle crocchette per cani puppy. Maggiore Digestibilità: La consistenza morbida delle crocchette ammorbidite può aiutare il sistema digestivo del cane a lavorare in modo più efficiente, favorendo l'assorbimento dei nutrienti e riducendo il rischio di disagi digestivi. Accettazione dell'Alimento: I cani possono preferire il gusto e la consistenza delle crocchette ammorbidite, specialmente se sono inappetenti o se hanno sviluppato una certa avversione per le crocchette secche. Adattabilità a Esigenze Specifiche: Alcuni cani possono avere bisogni dietetici speciali o problemi di salute che richiedono crocchette ammorbidite per facilitare l'assunzione di cibo e ottimizzare l'assorbimento dei nutrienti. Transizione Alimentare Graduale: L'ammorbidire le crocchette può agevolare una transizione graduale da una dieta diversa, aiutando il cane ad adattarsi gradualmente a nuovi sapori e consistenze. Integrazione di Ingredienti Nutrienti: Ammorbidire le crocchette con brodo, alimenti umidi o oli può permettere di introdurre ingredienti aggiuntivi che apportano benefici nutrizionali extra al cane.In breve, ammorbidire le crocchette può migliorare la salute e la felicità del tuo cane, rispondendo alle sue esigenze specifiche e creando un'esperienza alimentare più piacevole e soddisfacente. Metodi per ammorbidire le crocchette Esistono diversi metodi pratici ed efficaci per ammorbidire le crocchette del tuo cane, adattabili alle esigenze specifiche del tuo amico a quattro zampe.Un metodo comune è l'ammollo con acqua: basta coprire le crocchette con acqua a temperatura ambiente per un breve periodo di tempo, di solito da 15 a 30 minuti, per ottenere una consistenza più malleabile. Questo approccio è ideale per cani di tutte le età e può essere particolarmente utile per i cuccioli in fase di dentizione o per cani anziani con problemi dentali.Allo stesso tempo, l'utilizzo di brodo o sugo può aggiungere sapore e nutrienti alle crocchette, contribuendo a stimolare l'appetito del tuo cane. Assicurati di utilizzare varianti a basso contenuto di sodio e ingredienti sicuri per garantire la salute del tuo amico a quattro zampe.Se il tuo cane gradisce una consistenza più umida, puoi considerare l'utilizzo di alimenti umidi, come carne magra cotta, verdure cotte o persino frutta fresca o omogeneizzata. Inoltre, l'ammorbidire con olio, come l'olio d'oliva o l'olio di cocco, può offrire una soluzione semplice per migliorare la texture delle crocchette e aggiungere nutrienti benefici.Se il tuo cane presenta esigenze alimentari particolari, potresti optare per crocchette specifiche per cani sensibili, prodotte da marche specializzate che tengono conto delle esigenze di masticazione uniche.Infine, la consulenza veterinaria è fondamentale per adattare la scelta del metodo alle condizioni specifiche del tuo cane, garantendo che l'ammorbidimento delle crocchette sia sicuro e benefico per la sua salute generale. Cosa evitare? Quando si tratta di ammorbidire le crocchette per il tuo cane, è importante essere consapevoli di alcune pratiche da evitare.Innanzitutto, evita di lasciare le crocchette in ammollo per troppo tempo, poiché ciò potrebbe comportare una perdita di nutrienti essenziali.Inoltre, fai attenzione agli ingredienti che potresti aggiungere durante l'ammorbidimento, assicurandoti che siano sicuri e adatti per il consumo del tuo cane.Infine, evita di apportare cambiamenti drastici nella dieta del tuo cane senza consultare prima un veterinario, poiché potrebbero verificarsi reazioni negative o problemi di salute. La prudenza e la consulenza professionale sono sempre consigliate quando si apportano modifiche all'alimentazione del tuo fedele amico a quattro zampe. Conclusioni Ammorbidire le crocchette per cani è un approccio che offre vantaggi tangibili. Dai cuccioli in crescita ai cani anziani e a quelli con problemi digestivi, i vari metodi presentati in questo articolo offrono soluzioni flessibili. L'utilizzo di acqua, brodo, alimenti umidi o oli, insieme a ingredienti sicuri, migliora l'appetibilità e promuove una corretta alimentazione.Tuttavia, è essenziale seguire un passaggio graduale e consultare un veterinario prima di apportare cambiamenti significativi alla dieta del cane. L'attenzione alla sicurezza e al benessere del tuo amico peloso è la chiave per un'esperienza alimentare migliore.

perchè il cane piange

Perchè il cane piange: di notte, sempre o quando è da solo

Comportamento Redazione -

Stai cercando una guida che risponda ad una domanda che ti stai facendo spesso: perchè il cane piange? Le cause possono essere diverse e le soluzioni anche. Vediamo tutto nel dettaglio.I cani sono amici fedeli e preziosi membri delle nostre famiglie, in grado di comunicare con noi attraverso il linguaggio del corpo e dei suoni. Uno dei comportamenti che possono lasciare i proprietari confusi e preoccupati è il pianto del cane.Mentre il pianto nei cani può avere diverse ragioni, è importante ricordare che è il loro modo di esprimere emozioni e bisogni. In questo articolo, esploreremo le cause di questo comportamento e forniremo soluzioni pratiche per affrontare questa situazione in modo empatico. Perchè il cane piange? Le cause Il pianto nei cani può derivare da una varietà di motivi, molti dei quali sono legati alle loro emozioni e bisogni. Alcune delle cause più comuni includono:Solitudine e Separazione Stress e Ansia Bisogni Fisici Dolore o Malattia Mancanza di StimolazioneSolitudine e Separazione I cani sono animali sociali che amano la compagnia umana e spesso soffrono quando sono lasciati soli per lunghi periodi. Il pianto può essere un segnale di solitudine e ansia da separazione. Stress e Ansia Eventi stressanti come temporali, fuochi d'artificio o nuovi ambienti possono causare ansia nei cani, che possono rispondere con il pianto. Bisogni Fisici I cani piangono anche quando hanno bisogno di cibo, acqua, attenzione o quando devono andare in bagno. Dolore o Malattia Il pianto potrebbe essere un indicatore di dolore o disagio fisico. I cani potrebbero piangere se si sentono male o se sono feriti. Mancanza di Stimolazione L'assenza di attività fisica e mentale può portare alla noia nei cani, inducendoli a piangere come segno di frustrazione. Cosa fare Affrontare il pianto del tuo cane richiede pazienza, comprensione e l'identificazione delle cause specifiche. Una prima soluzione utile è quella di adottare una routine stabile. Cerca di stabilire una routine quotidiana che includa momenti di gioco, passeggiate, cibo e momenti di interazione. Questo può aiutare a ridurre l'ansia da separazione e la noia.Se il tuo cane soffre di ansia da separazione, addestralo gradualmente a rimanere da solo. Inizia con brevi periodi di assenza e aumenta gradualmente il tempo. Altro consiglio è quello di creare un ambiente confortevole e sicuro per il tuo cane, fornendo un posto tranquillo dove possa ritirarsi quando si sente stressato. Durante eventi stressanti come temporali, puoi utilizzare suoni rilassanti come la musica classica per aiutare il tuo cane a calmarsi.Offri poi giochi interattivi, enigmi alimentari e sessioni di addestramento per mantenere la mente del tuo cane attiva e impegnata.Se il pianto invece sembra essere dovuto a dolore o malattia, consulta immediatamente un veterinario per una valutazione accurata. Conclusioni Il pianto del tuo cane è una forma di comunicazione che merita di essere ascoltata e compresa. Identificare la causa del pianto è fondamentale per offrire al tuo amico a quattro zampe il supporto di cui ha bisogno.Con pazienza, amore e un'attenzione adeguata alle sue esigenze, puoi contribuire a ridurre il pianto e migliorare il benessere generale del tuo cane, rafforzando così il legame tra voi.

perchè il cane perde tanto pelo

Perchè il cane perde tanto pelo in estate e altre stagioni

Home Redazione -

Ti stai chiedendo perchè il cane perde tanto pelo, in estate e anche in altre stagioni? In questo articolo rispondiamo alla domanda, analizzando cause e possibile rimedi del problema.Il cane è noto come il miglior amico dell'uomo, ma un problema comune che molti proprietari di cani affrontano è la perdita di pelo dell'animale.Non solo può essere antiestetico vedere il pelo del cane sparsi per casa, ma può anche essere motivo di preoccupazione per la salute del cane.La perdita di pelo non è sempre un segno di una malattia, ma può essere indicativo di vari problemi sottostanti. In questo articolo, esploreremo le cause di questa perdita di pelo e discuteremo possibili rimedi. Perchè il cane perde tanto pelo? Le cause Le cause della perdita di pelo nei cani possono essere molteplici. Nelle prossime righe vediamo le più diffuse, che sono:muta stagionale allergie problemi di pelle stress malattie sistemiche cura inadeguataMuta stagionale Molti cani perdono il pelo in modo stagionale, specialmente durante la primavera e l'autunno, come parte del loro ciclo naturale. Allergie Allergie a cibo, pulci o ambientali possono causare irritazioni e perdita di pelo. Non si tratta di una causa poco frequente, perciò vale la pena considerarla. Problemi di pelle Infezioni fungine, parassiti o malattie della pelle possono portare a perdita di pelo. Stress L'ansia e lo stress possono manifestarsi attraverso la perdita di pelo. Anche in questo caso bisogna valutare attentamente questa possibilità. Malattie sistemiche Alcune malattie come problemi alla tiroide possono causare la perdita di pelo. Cura inadeguata Una cattiva alimentazione o scarsa cura del pelo (leggi questo interessante articolo su come curare il pelo del cane) possono contribuire alla perdita. Possibili Rimedi Fortunatamente, ci sono vari modi per affrontare la perdita di pelo. In primo luogo, il consiglio è quello di consultare un veterinario. Per determinare la causa esatta, è essenziale. Anche cambiare la dieta può essere una soluzione: una dieta equilibrata e nutriente può migliorare la salute della pelle e del pelo.Fondamentale anche una buona igiene generale: una regolare pulizia e spazzolatura possono contribuire a mantenere sano il pelo. Nel caso la cause siano dovute ad allergie, possono essere prescritti dei trattamenti specifici.Infine, fornire un ambiente calmo e stabile può aiutare a calmare il quattro zampe e a ridurre la perdita di pelo, se lo stress è la causa. Conclusioni La perdita di pelo nei cani può essere una questione complessa con molte possibili cause sottostanti. Comprendere le cause specifiche è essenziale per trattare efficacemente il problema.Con l'aiuto di un veterinario e l'attenzione alle cure, è possibile gestire e persino prevenire la perdita di pelo nel vostro amico a quattro zampe. La chiave è l'attenzione e la risposta tempestiva ai segnali, assicurando così una vita sana e felice per il vostro cane.

come aumentare la massa muscolare del cane

Come far aumentare la massa muscolare al tuo cane

Curiosità Redazione -

La ricerca della massa muscolare non è limitata solo agli esseri umani: molte persone sono interessate ad aiutare anche i loro cuccioli a ingrassare. Anche se non è probabile che tu riesca a far mettere su un sacco di muscoli al tuo cane, ci sono strategie che puoi implementare per aiutarlo a sviluppare un po’ 'più di massa e godersi un po' di tempo in più per legare nel processo. Come aumentare la massa muscolare del cane La costruzione muscolare è un processo piuttosto semplice che prevede alcuni passaggi distinti. Dovrai rivolgerti a ciascuno per ottenere i risultati che desideri. Dai da mangiare al tuo cane una dieta nutriente Il tuo cane ha bisogno di una dieta ricca di proteine ​​per assicurarsi di avere le materie prime necessarie per creare più tessuto muscolare. Come minimo, il tuo cane ha bisogno di circa 1 grammo di proteine ​​per chilo di peso corporeo ogni giorno. Quindi, il tuo pitbull da 22 kg ha bisogno di circa 50 grammi di proteine ​​​​al giorno. Fornisci al tuo cane esercizio Preferibilmente che implichi una certa resistenza. L'esercizio affatica i muscoli, provocando piccoli strappi e lacerazioni nelle fibre. Successivamente, il corpo del tuo cane li ricostruirà, rendendoli ancora più grandi questa volta: è il modo del corpo di prevenire tali danni in futuro. Assicurati che il tuo cane si riposi molto Dopo aver stressato i muscoli del tuo cane, ha bisogno di tempo per riposare e permettere al suo corpo di riparare i muscoli. Senza un adeguato riposo, il tuo cane non aggiungerà alcuna massa muscolare aggiuntiva. Inizia lentamente la costruzione muscolare del cane e progredisci gradualmente.I body builder non iniziano solo con la panca sollevando 180 kg, ma iniziano con pesi molto più leggeri e si fanno strada fino a quelli più pesanti. Il trucco è che aumentano un po' il peso ogni giorno o settimana. Ciò consente loro di sfidare continuamente i muscoli e costruire massa muscolare.Questo stesso piano di gioco progressivo è il modo migliore per aiutare anche il tuo cane a guadagnare massa muscolare. Non solo perché è efficace, ma perché aiuta a prevenire stiramenti muscolari e altre lesioni che possono verificarsi se il tuo cane cerca di fare troppo e troppo velocemente. Questo è particolarmente importante quando si lavora con cani giovani, i cui corpi devono ancora maturare. Non cercare di superare la forma naturale della razza Per la maggior parte, non è molto probabile che trasformerai il tuo cane in un mostro anatomico con muscoli troppo grandi per il suo corpo (a meno che tu non sia una specie di scienziato pazzo). Tuttavia, è importante tenere a mente la razza del tuo cane quando cerchi di aggiungere muscoli.La maggior parte delle persone che cercano di aumentare il proprio cane hanno razze come Pitbull, American Staffordshire terrier e altre razze fisicamente imponenti, e questi cani spesso tollerano bene la massa aggiuntiva. Tuttavia, cercare di aumentare la massa del tuo Levriero, Whippet o Afghano probabilmente non è una grande idea. Questi tipi di razze sono costruiti per essere lunghi e magri e possono sviluppare problemi se costretti a portare continuamente troppo peso aggiuntivo. Fai fare riscaldamento e defaticamento al tuo cane in modo appropriato Proprio come è importante per te allungare i muscoli prima di sollevare pesi o andare a correre, è anche importante che il tuo cane si riscaldi gradualmente prima di impegnarsi in un esercizio vigoroso. Ciò non solo consentirà migliori prestazioni finali, ma aiuterà a evitare muscoli tesi e altre lesioni.Alcune persone cercano di addestrare il proprio cane ad allungarsi a comando, ma questo non è sempre possibile. Puoi provare a incoraggiare il tuo cane a stare in piedi sulle zampe posteriori e a mettere le zampe sul tuo petto per aiutarlo ad allungarsi un po', ma questo potrebbe essere controproducente per il tuo addestramento di base all'obbedienza: molti proprietari fanno fatica a impedire al loro cane di saltare addosso alle persone in questo modo!Se non altro, considera di dare al tuo cucciolo un piccolo massaggio sui suoi principali gruppi muscolari prima dell'esercizio, in quanto ciò può aiutare ad aumentare il flusso sanguigno nelle aree e consentire movimenti più fluidi. Inoltre, ricorda che è saggio rinfrescarsi gradualmente alla fine del regime di esercizio.Un buon modo per farlo è fare una passeggiata lenta e informale subito dopo l'allenamento. Tali passeggiate non devono essere lunghe, ma danno al corpo del tuo cane la possibilità di rinfrescarsi prima che torni dentro e si lasci cadere sul pavimento della cucina (il mio cane non può essere l'unico che ama sdraiarsi sul fresco pavimento della cucina dopo esercizio). Buoni esercizi per aumentare la massa del tuo cane Può essere un po’ difficile escogitare modi per esercitare il tuo cane. Non hanno i pollici necessari per afferrare un bilanciere e non hanno la capacità di attenzione per partecipare a una lezione di spin (per non parlare dell'intera difficoltà di guida in bicicletta). In definitiva, devi attingere agli istinti naturali del tuo cane per lavorare e giocare.Alcuni dei migliori esercizi sono elencati di seguito. Alcuni funzioneranno meglio per alcuni cani rispetto ad altri e potresti dover sperimentare con il tuo cucciolo per determinare quelli più adatti a lui. Attività di giubbotto pesi I giubbotti appesantiti sono un ottimo modo per aumentare la resistenza che il tuo cane sente quando cammina. La maggior parte di questi giubbotti ti consente di regolare la quantità di peso nel giubbotto, quindi inizia lentamente, aggiungendo solo dal 5 al 10 percento circa del peso corporeo del tuo cane. Nel tempo, puoi aumentare gradualmente la quantità di peso nel giubbotto, in accordo con la guida del tuo veterinario. Trascinamento o trazione del peso Il sollevamento pesi è un'attività che prevede di dotare il tuo cane di un'imbracatura attaccata a un peso o disco da palestra. Quindi al cane viene permesso di camminare in avanti nel tentativo di trascinare il peso dietro di sé. Molti cani adorano questa attività e, fintanto che viene svolta in sicurezza, con l'attrezzatura e l'addestramento adeguati, può essere un ottimo esercizio. Nuoto Il nuoto è un esercizio straordinario che allena tutti i principali gruppi muscolari e molti cani adorano fare un tuffo in un lago o in piscina. È anche un ottimo esercizio per i cani artritici! Assicurati sempre di tenere a mente la sicurezza e non permettere mai al tuo cane di nuotare in forti correnti o in aree in cui non potresti salvarlo, se dovesse mettersi nei guai o stancarsi.Potresti voler investire in un giubbotto di salvataggio per cani per una maggiore sicurezza, oltre a prendere in considerazione una rampa per piscina o barca progettata per aiutare facilmente i cani a uscire dall'acqua. Lavoro con palo a molla I pali a molla sono costituiti da una corda annodata attaccata a un'ancora caricata a molla. Funziona fornendo una forte resistenza, mentre il tuo cane tira la corda. La maggior parte dei pali a molla sono montati in modo che il cane si allunghi per afferrare la corda, ma sono possibili altri orientamenti. Tapis roulant Supponendo che tu abbia un cucciolo volenteroso, che non è spaventato dal dispositivo motorizzato, puoi addestrare il tuo cane a camminare su un tapis roulant per cani. I tapis roulant non solo consentono al tuo cane di camminare per chilometri senza uscire di casa, ma poiché puoi aumentare il livello di resistenza o il grado di inclinazione, possono aiutare a sviluppare i muscoli in modo più efficace.Assicurati di supervisionare il tempo del tapis roulant del tuo cane e mantieni la sua sicurezza in prima linea nella tua mente. Ricorda di tenere a mente la salute e il benessere del tuo cucciolo mentre decidi di aumentare i suoi muscoli.Consulta sempre il tuo veterinario prima di iniziare un regime di esercizi e consultalo regolarmente per assicurarti che il tuo cane rimanga sano. Se in qualsiasi momento il tuo cane mostra segni di stanchezza o subisce un infortunio, devi fermarti immediatamente e prendere le misure appropriate.

il cane ha la tosse

Il cane ha la tosse: perchè, cosa fare e rimedi naturali

Home Redazione -

Se il cane ha la tosse ci troviamo di fronte ad una problematica comune. Vediamo le cause e come affrontarla.Quando il nostro amato cane inizia a tossire, può essere fonte di grande preoccupazione per noi proprietari. La tosse nei cani è un sintomo comune che può essere causato da una varietà di fattori.In questo articolo, esamineremo le cause alla base del problema e forniremo suggerimenti su cosa fare e quali rimedi, sia naturali che medici, possono aiutare il nostro fedele amico a ritrovare il benessere. Perchè il cane ha la tosse: cause La tosse nei cani può manifestarsi in diverse forme, come tosse secca, tosse umida o starnuti. Questo sintomo può essere causato da molteplici fattori, inclusi disturbi delle vie respiratorie superiori, allergie, infezioni, irritazioni, o persino problemi cardiaci.La tosse secca è spesso associata a irritazioni o infiammazioni delle vie respiratorie, mentre la tosse umida può essere un segno di infezione polmonare o bronchite. Ecco le cause più ricorrenti Infezioni respiratorie Le infezioni virali o batteriche delle vie respiratorie possono causare tosse nei cani. Parainfluenza, bronchite infettiva e malattia da versamento polmonare sono esempi comuni di infezioni respiratorie. Allergie Come gli esseri umani, anche i cani possono sviluppare allergie a sostanze come polline, polvere, muffe o prodotti chimici domestici, che possono scatenare una risposta allergica e causare tosse. Infestazioni parassitarie Parassiti come i vermi polmonari possono infestare il sistema respiratorio del cane, provocando tosse e altre complicazioni. Collari troppo stretti Alcuni cani sviluppano la tosse da collari da addestramento o restrittivi eccessivamente stretti attorno al collo. Problemi cardiaci Un cuore debole o malato può provocare la raccolta di liquidi nei polmoni, causando tosse e difficoltà respiratorie. Cosa fare e rimedi, naturali e non La prima cosa da fare quando si nota che il cane ha la tosse è consultare il veterinario. Solo un professionista può diagnosticare correttamente la causa sottostante e consigliare il trattamento appropriato. Detto questo, bisogna poi assicurarsi che il cane abbia un ambiente calmo e confortevole per recuperare, con un riposo adeguato.Per problemi lievi, alcuni rimedi naturali possono fornire sollievo temporaneo. Ad esempio, esistono miscele di erbe o tisane appositamente formulate per lenire la tosse del cane. Se si sospetta un'allergia, cercare di identificare e rimuovere gli allergeni presenti nell'ambiente del cane. In alcuni casi, possono essere necessari farmaci antistaminici prescritti dal veterinario.Il veterinario può prescrivere farmaci come antibiotici per le infezioni, antiparassitari per eliminare vermi polmonari o diuretici per ridurre il ristagno di liquidi nei polmoni. Conclusioni La tosse nei cani è un sintomo comune, ma può essere causata da una vasta gamma di fattori. La diagnosi accurata delle cause sottostanti è essenziale per fornire il trattamento adeguato e alleviare il disagio del nostro amico a quattro zampe.Se noti che il tuo cane tossisce o presenta altri sintomi respiratori anomali, non esitare a consultare il veterinario per ottenere una valutazione approfondita e seguire le indicazioni per aiutare il tuo fedele compagno a tornare in salute e gioia di vivere.

il cane non si fa mettere il guinzaglio

Perchè il cane non si fa mettere il guinzaglio: cause e soluzioni

Comportamento Redazione -

Perchè il cane non si fa mettere il guinzaglio? Scopri le ragioni dietro il rifiuto del tuo cane di indossare il guinzaglio e come risolvere il problema.Molti proprietari di cani si trovano di fronte a un problema comune e frustrante: il loro amato amico a quattro zampe rifiuta categoricamente di farsi mettere il guinzaglio.Questo comportamento può essere sia pericoloso per il cane stesso che per gli altri esseri viventi intorno a lui. In questo articolo, esploreremo le possibili cause di questo problema e forniremo alcune soluzioni pratiche per aiutarti a gestire questa situazione in modo sicuro ed efficace. Il cane non si fa mettere il guinzaglio: cause del problema Ci sono diverse ragioni che potrebbero spingere il tuo cane a rifiutarsi di farsi mettere il guinzaglio. Ecco le più ricorrenti. Paura e ansia Il tuo cane potrebbe percepire il guinzaglio come una minaccia o una restrizione, scatenando sentimenti di paura e ansia. Questa reazione può essere dovuta a esperienze passate negative o a una mancanza di familiarità con il guinzaglio. Mancanza di addestramento adeguato Se il tuo cane non è stato addestrato fin da cucciolo ad accettare il guinzaglio in modo positivo, potrebbe non comprendere il suo scopo e come reagire ad esso. Reattività verso stimoli esterni Alcuni cani possono essere altamente reattivi verso stimoli esterni come altri cani, persone o rumori. In queste situazioni, mettere il guinzaglio potrebbe essere interpretato come un segnale di imminente interazione con tali stimoli, portando il cane a resistere. Eccesso di energia Cani particolarmente attivi e pieni di energia possono rifiutarsi di essere legati poiché desiderano esplorare e muoversi liberamente. Possibili soluzioni Ora che abbiamo identificato alcune delle cause potenziali, vediamo alcune soluzioni per affrontare il problema del cane che rifiuta il guinzaglio. Un primo consiglio è quello di approcciarsi con una desensibilizzazione e addestramento positivo, ovvero esponendo gradualmente il cane al guinzaglio in modo positivo e ricompensare il suo comportamento calmo e cooperativo con elogi e premi. Ciò aiuterà il cane ad associare il guinzaglio a esperienze piacevoli.Se il cane mostra segni di paura o ansia, lavora con lui in un ambiente sicuro e tranquillo, usando il rinforzo positivo per sostituire l'ansia con la fiducia. Inoltre, durante la fase iniziale dell'addestramento al guinzaglio, utilizza giocattoli o premi per distogliere l'attenzione del cane dalla presenza del guinzaglio.Infine, assicurati di dare al tuo cane abbastanza attività fisica ed esercizio prima di tentare di mettergli il guinzaglio. Un cane stanco sarà più incline a cooperare. Conclusioni Il cane che rifiuta di farsi mettere il guinzaglio è un problema comune, ma affrontabile. Identificando le cause del comportamento e adottando le giuste tecniche di addestramento, è possibile superare questa sfida. Ricorda sempre di essere paziente e coerente nell'approccio con il tuo cane.Se il problema persiste o sembra particolarmente difficile da gestire, non esitare a consultare un addestratore professionista per ricevere ulteriori consigli e supporto.Sia per la sicurezza del tuo cane che per la tranquillità della tua mente, indossare il guinzaglio è essenziale, e con dedizione e impegno, il tuo cane potrà imparare a camminare accanto a te con felicità e soddisfazione.

perchè il cane non vuole uscire dalla cuccia

Perchè il cane non vuole uscire dalla cuccia: cause e soluzioni

Comportamento Redazione -

Scopriamo le ragioni del perchè il cane non vuole uscire dalla cuccia e come affrontare il problema con amore e pazienza.I cani sono noti per il loro entusiasmo nel correre all'aperto, annusare nuovi odori e godersi il sole. Tuttavia, può capitare che il vostro fedele amico a quattro zampe, improvvisamente, mostri una forte resistenza a uscire dalla cuccia.Questo comportamento può destare preoccupazione nei proprietari, ma è importante ricordare che i cani possono avere motivi validi per il loro rifiuto. In questo articolo, esploreremo le possibili ragioni dietro questa situazione e forniremo alcune soluzioni per aiutare il vostro cane a superare questa fase. Perchè il cane non vuole uscire dalla cuccia: il problema dietro al rifiuto Quando il cane non vuole uscire dalla cuccia, può essere frustrante e motivo di confusione per i proprietari. Il problema potrebbe manifestarsi con il cane che tira il guinzaglio indietro, rifiutandosi di uscire dalla sua "tana", o addirittura nascondendosi ancora di più quando si prende il guinzaglio.Questo comportamento può essere tanto sconcertante quanto inaspettato, soprattutto se il vostro cane era sempre stato entusiasta delle passeggiate in precedenza. Capire le possibili cause dietro questa resistenza è essenziale per affrontare il problema in modo efficace. Le possibili cause Ci possono essere diverse ragioni per cui un cane rifiuta di uscire dalla cuccia. Andiamo a scoprire le cause principali che potrebbero sottendere a questa problematica. Paura o trauma Il cane potrebbe aver vissuto un'esperienza negativa durante una passeggiata precedente, come un incontro sgradevole con un cane aggressivo o un forte rumore spaventoso. Questo potrebbe aver creato una paura associata alle uscite. Problemi di salute I cani possono provare dolore o disagio fisico che rende scomodo per loro camminare o stare all'aperto. In questi casi, il cane potrebbe evitare le uscite per evitare ulteriore disagio. Ambiente sconosciuto Un cambio di ambiente, come un trasloco in una nuova casa o un viaggio in un luogo diverso, può rendere il cane insicuro e restio a uscire. Separazione da un compagno Se il cane ha vissuto a lungo con un compagno animale o umano che ora non c'è più, potrebbe essere in lutto e avere difficoltà ad affrontare le uscite senza la sua presenza rassicurante. Possibili soluzioni Superare la resistenza del cane a uscire richiede comprensione, pazienza e un approccio positivo. La riabilitazione graduale può essere una buona prima soluzione. Se il problema è legato a un trauma o paura, si può procedere con una riabilitazione graduale, esponendo il cane a situazioni esterne in modo controllato e positivo. Premiarlo con cibo o carezze quando si comporta in modo rilassato all'esterno può aiutare a creare associazioni positive.Creare un ambiente sicuro risulta sicuramente un altro modo di alleviare questo atteggiamento. Se il vostro cane si sente insicuro in un ambiente sconosciuto, assicuratevi che il suo spazio domestico sia confortevole e familiare. Aggiungete i suoi giocattoli preferiti e, se possibile, lasciate aperte le finestre in modo che possa osservare l'esterno senza sentirsi obbligato ad uscirne.Infine, se sospettate che il cane possa avere problemi di salute, è fondamentale portarlo dal veterinario per una visita completa. Il trattamento delle condizioni mediche sottostanti potrebbe aiutare a ripristinare la voglia di uscire. Conclusioni Il rifiuto del cane di uscire di casa può essere una sfida, ma comprendere le ragioni dietro questo comportamento è il primo passo per affrontare il problema. Con amore, pazienza e l'aiuto del vostro veterinario, potrete aiutare il vostro amico peloso a ritrovare il piacere delle passeggiate all'aria aperta e a godersi ogni momento trascorso insieme.Ricordate che ogni cane è un individuo unico, quindi ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Ascoltate il vostro cane, rispettate i suoi bisogni e siate sempre pronti a offrire sostegno quando ne ha bisogno.

Amici a quattro zampe: recinzioni per il giardino

Accessori cane Redazione -

Una efficiente recinzione della proprietà ne delimita i confini e assicura la protezione di tutto ciò che si trova al suo interno: per questo deve essere scelta secondo criteri razionali che garantiscano la funzionalità degli spazi utili e tengano conto delle singole preferenze estetiche. Reti e recinzioni: come garantire la sicurezza perimetrale degli spazi esterni Se il tuo giardino rappresenta il "tesoro verde" in cui trascorrere momenti di assoluta serenità, basterà qualche semplice accorgimento per trasformarlo in una vera e propria oasi di relax per te e per i tuoi animali domestici.I cani, infatti, così come i gatti, sono esseri fantastici che migliorano la qualità della vita di chi decide di accoglierli in casa: il problema nasce quando si desidera garantire loro un’esistenza sicura senza limitarne la libertà, perché la loro innata curiosità li rende inclini a sperimentare sempre nuove avventure, anche oltrepassando i limiti del giardino di un'abitazione.Per tenere i tuoi amici all’interno della zona dedicata a loro, puoi definirne i confini con una recinzione adeguata, realizzata con tecniche e materiali idonei, che tenga conto delle dimensioni dell'area verde e delle abitudini di vita degli animali, oltre che del tuo budget disponibile.A questo proposito, quando si parla di recinti per cani da esterno le opzioni comprendono tutta una serie di soluzioni, permanenti o provvisorie, modulabili sulle esigenze di libertà di movimento e sulla taglia dei tuoi amici a quattro zampe. Come scegliere la recinzione più adatta al tuo giardino Le zone esterne in cui soggiornare devono essere caratterizzate dalla comodità e dalla sicurezza: è indispensabile, quindi, scegliere i materiali e i profili più adatti per le diverse esigenze, focalizzando l’attenzione sulla salvaguardia degli animali domestici che frequentano il giardino.Essenzialmente le recinzioni metalliche sono economiche e affidabili, ma vanno installate accuratamente per evitare inconvenienti come quelli derivanti da un cane che scava il terreno sotto il recinto, oppure da un gatto che decida di scavalcarlo.Per questo, la posa in opera di una recinzione deve avvenire in modo da garantire una protezione efficace, qualunque sia la stazza dell'animale domestico al suo interno, permettendogli, comunque, di muoversi liberamente e di svolgere la sua vita senza correre rischi.Per i cani più grandi, per esempio, è meglio una recinzione alta e robusta che resista alle loro sollecitazioni e non possa essere oltrepassata, mentre per quelli di taglia piccola è perfetta una rete a maglie strette, che non possa essere attraversata e ostacoli l’ingresso di intrusi e altri animali.Non a caso, la rete metallica è una delle scelte più popolari, perché:è poco dispendiosa; offre un grado di protezione alto rispetto ai potenziali pericoli; è resistente e richiede poca manutenzione; si monta in modo facile e veloce; permette ai tuoi amici a quattro zampe di osservare il mondo fuori dal giardino.Reti e recinzioni per giardino: le soluzioni Retissima per delimitare i confini Dal 1990 l’azienda Retissima si occupa di progettare, produrre e installare recinzioni Made in Italy, tenendo conto delle tendenze di mercato e facendo riferimento ai criteri di sostenibilità dei materiali costruttivi.La funzionalità di ogni prodotto è garantita da una struttura composta da elementi delimitanti facilmente adattabili a ogni contesto e rispettosi dell’ambiente anche dal punto di vista estetico, con un impatto visivo gradevole, che si armonizza al quadro d’insieme e si coordina agli elementi naturali presenti nel giardino.Il materiale delle recinzioni è solido e ben progettato, resiste agli agenti atmosferici e ha un’ottima tolleranza dell’usura, dura a lungo senza richiedere una manutenzione né particolare né troppo frequente.Uno dei prodotti ideali per le recinzioni delle zone in cui vivono animali domestici è il pannello Royal: versatile e resistente, è zincato a caldo e rivestito di poliestere; le nervature orizzontali di rinforzo e la sua struttura a maglie orizzontali permettono una doppia funzionalità, delimitando i confini senza effetto oscurante e lasciando passare l’aria, assicurando così la salubrità delle zone verdi.Particolarmente adatto all’area cani, il pannello Royal può essere interrato o installato su muretto ed è sempre disponibile in magazzino nelle due colorazioni verde RAL6005 e grigio micaceo, mentre su ordinazione è possibile ottenere qualsiasi altra tonalità. L’importanza di un prodotto certificato e di un intervento professionale Il recinto per il tuo giardino deve essere di qualità, ben progettato e composto da elementi privi di difetti strutturali, che ne comprometterebbero efficacia e durata. Allo stesso modo, una posa in opera effettuata senza la necessaria perizia potrebbe incidere negativamente sulla stabilità dell’intera recinzione, rendendola vulnerabile agli agenti atmosferici e diminuendone la resistenza all’usura.Se stai pensando di realizzare una recinzione per cani o di delimitare i confini del tuo giardino, ti conviene informarti sulle offerte delle ditte specializzate in questo settore, in modo tale da poterle valutare e scegliere quella più adatta alle tue esigenze logistiche ed economiche.Contattando Retissima, potrai conoscere altri interessanti dettagli riguardanti il pannello Royal e le recinzioni per cani progettate e realizzate dalla nostra azienda. Potrai anche richiedere un preventivo personalizzato e pianificare l’installazione professionale del nuovo recinto: i loro consulenti tecnici ti consiglieranno, chiarendo i tuoi dubbi e guidandoti nella scelta del prodotto più adatto alle tue esigenze e ai tuoi desideri.

Alta qualità per il benessere del tuo gatto

Uncategorized Redazione -

Oasy Secco Lifestage e Bocconcini in Salsa: la risposta quotidiana alle esigenze di ogni gatto.Le linee Oasy Secco Lifestage e Bocconcini in Salsa sono la scelta naturale per garantire il benessere di ogni gatto, rispettando al meglio la sua natura carnivora e fornendo tutti i nutrienti necessari per rispondere alle esigenze specifiche con un’alimentazione sana e completa in ogni fase di vita. Oasy Secco Lifestage: Una Linea Completa Per Ogni Esigenza Formulati con minimo 70% di ingredienti animali – di cui 40% freschi - gli alimenti completi della linea Oasy Secco Gatto Lifestage sono la scelta quotidiana per il benessere del tuo gatto in ogni fase di vita.Tutte le 12 ricette della gamma sono preparate utilizzando l’esclusiva tecnologia Fresh Meat Injection System, che permette l’inserimento diretto della carne fresca durante il processo produttivo: in questo modo la carne subisce un solo trattamento termico e le sue proteine mantengono un eccellente valore biologico, i grassi contengono meno radicali liberi e le vitamine vengono conservate al meglio.Le varie formulazioni sono poi arricchite con ingredienti naturali come inulina, polpa di barbabietola, estratto di agrumi e lievito di birra, per favorire una corretta digestione e rafforzare le difese naturali del gatto. Le inclusioni di taurina e l’apporto bilanciato di acidi grassi Omega-3 e Omega-6 aiutano invece a supportare la funzionalità di cuore e vista e mantenere un buon tono muscolare oltre a pelle e pelo sani.Gli alimenti specifici per gatti sterilizzati sono inoltre caratterizzati da un corretto apporto di minerali e un alto contenuto di fibre, per supportare la salute delle vie urinarie e favorire un maggiore senso di sazietà, mentre i due prodotti Light in Fat ed Hairball sono specificamente pensati per gatti tendenti al sovrappeso o predisposti alla formazione di boli di pelo.Tutto questo ovviamente senza rinunciare al sapore irresistibile che da sempre contraddistingue gli alimenti Oasy: i prodotti Lifestage sono infatti disponibili in 6 gusti – pollo, agnello, maiale, tacchino, salmone, tonno – per soddisfare tutti i palati. Gli alimenti sono disponibili nei formati 300 g (formato prova), 1,5 kg e 7,5 kg. Bocconcini in Salsa per completare la dieta quotidiana del tuo gatto In abbinamento al secco Lifestage, per l’alimentazione dei piccoli felini Oasy propone anche una linea di prodotti umidi: deliziosi Bocconcini in Salsa pensati per stuzzicare l’appetito anche dei gatti più esigenti. Anche questi alimenti sono completi e formulati in base alla fase di vita, con ricette specifiche per gatti sterilizzati, gatti che tendono al sovrappeso o sono predisposti alla formazione di boli di pelo.Preparati con ingredienti animali freschi, delicata salsa naturale e senza glutine aggiunto, costituiscono un’ottima scelta per variare l’alimentazione degli amici felini e aggiungere alimenti umidi alla dieta.Sono disponibili in 6 gustose varianti – con pollo, con agnello, con maiale, con tacchino, con salmone, con tonno – in pratiche buste da 85 g e 3 convenienti multipack da 4x85: Meat Selection (con pollo, con agnello), Fish Selection (con salmone, con tonno), Sterilized Selection (sterilized con pollo, sterilized con salmone).

epilessia nel cane

L'epilessia nel cane: come il cbd può aiutare

Salute del cane Redazione -

L'epilessia è una condizione neurologica che colpisce milioni di persone e animali in tutto il mondo, tra cui i nostri amici a quattro zampe. Nel corso degli ultimi anni, il CBD (cannabidiolo) è emerso come una possibile alternativa naturale ai farmaci tradizionali per il trattamento dell'epilessia nei cani. In questo articolo, esploreremo come il CBD può aiutare i cani affetti da epilessia e quali sono le evidenze scientifiche a sostegno di questa affermazione. Cos'è il CBD e come funziona? Il cannabidiolo (CBD) è uno dei principali composti presenti nella pianta di cannabis, che ha dimostrato di avere numerosi effetti benefici sulla salute. A differenza del THC, il CBD non ha effetti psicoattivi e, quindi, non provoca l'alterazione dello stato mentale associata alla marijuana.Il CBD agisce sul sistema endocannabinoide del corpo, un sistema di recettori e neurotrasmettitori responsabili della regolazione di molte funzioni fisiologiche, tra cui l'attività cerebrale. Il sistema endocannabinoide è composto da recettori cannabinoidi, endocannabinoidi prodotti dall'organismo e enzimi che li degradano. Quando il CBD interagisce con questi recettori, può influenzare diverse funzioni cerebrali, tra cui l'attività epilettica. Il sistema endocannabinoide nei cani Anche i cani possiedono un sistema endocannabinoide, simile a quello degli esseri umani. Questo sistema è responsabile della regolazione di vari processi fisiologici, tra cui l'appetito, il dolore, l'umore e il sonno. I cannabinoidi presenti nella cannabis, come il CBD, possono interagire con questo sistema e produrre diversi effetti sul corpo e sul cervello del cane.Per quanto riguarda l'epilessia nei cani, si è scoperto che il sistema endocannabinoide può svolgere un ruolo nella regolazione dell'attività neuronale e nella riduzione delle convulsioni. Infatti, i cannabinoidi come il CBD possono interagire con i recettori endocannabinoidi e influenzare l'attività cerebrale, compresa l'attività epilettica. Studi scientifici sull'efficacia del CBD nell'epilessia canina Lo studio americano e la riduzione delle crisi epilettiche Un interessante studio sulla riduzione delle crisi epilettiche nei cani a seguito della somministrazione di CBD si è svolto tra il 2016 e il 2017 negli Stati Uniti, sotto la guida dell'Università del Colorado. I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel 2019 sulla rivista Journal of the American Veterinary Medical Association.In questo studio, sono stati scelti due gruppi di cani. Al primo gruppo è stato somministrato olio di CBD per una durata di dodici settimane, mentre al secondo gruppo è stato somministrato un placebo. Tutti i cani hanno comunque ricevuto il solito trattamento farmacologico a cui erano abituati, e i proprietari dei cani del gruppo CBD non sapevano che ai loro animali veniva somministrato del cannabidiolo.I risultati hanno mostrato che l'olio di CBD aveva portato ad una riduzione dell'89% delle crisi epilettiche nei cani trattati. Inoltre, più CBD assumevano i cani, più le crisi si riducevano, il tutto senza pericolosi effetti collaterali causati dai farmaci tradizionali come barbiturici, bromuro di potassio o antinfiammatori. Lo studio giapponese su tre cani epilettici Un altro studio sull'efficacia del CBD nel trattamento dell'epilessia canina è stato condotto nel 2019 presso la Yamazaki University of Animal Nursing di Tokyo. In questo studio, tre cani epilettici sono stati selezionati per ricevere olio di CBD per circa otto settimane: un Labrador di tre anni, un Chihuahua di dieci anni e un Papillon di undici anni.I risultati dello studio hanno mostrato che in due cani su tre si è osservata una diminuzione delle crisi convulsive. Il Papillon, invece, non ha avuto alcun miglioramento in termini di numero di crisi. Tuttavia, anche lui è risultato più calmo e tranquillo e con un appetito migliore.Questi studi, pur necessitando di ulteriori approfondimenti, rappresentano un importante passo avanti nel dimostrare scientificamente gli effetti del CBD nel trattamento dell'epilessia e dell'ansia nei cani. I numeri sull'epilessia canina e come viene curata L'epilessia nei cani ha un'incidenza che va dallo 0,5 al 5,7%, a seconda della razza di appartenenza. La medicina tradizionale tratta l'epilessia con barbiturici (come il fenobarbitale) o altri farmaci della famiglia dei tranquillanti e anticonvulsivanti (come levetiracetam, zonisamide ed altri).Tuttavia, l'uso prolungato di questi farmaci può causare numerosi effetti collaterali negativi sull'organismo del cane, così come per gli esseri umani. In questi casi, l'olio di CBD come EU4DOG. potrebbe rappresentare una soluzione efficace ed alternativa per il trattamento dell'epilessia nei cani. Il CBD nel trattamento dell'ansia nei cani Oltre all'epilessia, il CBD è stato anche studiato per il suo potenziale nel trattamento dell'ansia nei cani. L'ansia è un problema comune tra i cani, e può essere causata da una serie di fattori, come l'abbandono, l'isolamento o l'esposizione a rumori forti come tuoni o fuochi d'artificio.Il CBD agisce sul sistema endocannabinoide del cane, che, come abbiamo già visto, è coinvolto nella regolazione di molte funzioni fisiologiche, tra cui l'attività cerebrale e l'umore. In questo modo, il CBD può aiutare a ridurre l'ansia e lo stress nei cani, migliorando la loro qualità di vita. L'uso del CBD in pratica: consigli e precauzioni Se si decide di utilizzare il CBD per il trattamento dell'epilessia o dell'ansia nei cani, è importante seguire alcune precauzioni e consigli per garantire l'efficacia e la sicurezza del trattamento:Consultare sempre il veterinario prima di iniziare a somministrare il CBD al proprio cane. Il veterinario potrà fornire consigli personalizzati in base alle condizioni di salute specifiche dell'animale e ai farmaci eventualmente già in uso. Scegliere un prodotto di qualità, preferibilmente formulato specificamente per gli animali. È importante che il prodotto abbia una bassa concentrazione di THC, in quanto dosi elevate di questa sostanza possono essere tossiche per i cani. Iniziare con un dosaggio basso e aumentare gradualmente in base alla risposta dell'animale al trattamento. Prestare attenzione agli eventuali effetti collaterali e consultare il veterinario in caso di dubbi o problemi. Monitorare attentamente l'animale durante il trattamento e segnalare qualsiasi cambiamento nel comportamento o nei sintomi al veterinario.In conclusione, il CBD rappresenta una promettente opzione di trattamento naturale per l'epilessia e l'ansia nei cani. Tuttavia, è importante seguire le raccomandazioni del veterinario e utilizzare il CBD in modo responsabile per garantire la salute e il benessere dei nostri amici a quattro zampe.

il cane non entra nella cuccia

Perchè il cane non entra nella cuccia?

Comportamento Redazione -

Rispondiamo ad una delle domande più richieste dai nostri lettori: perchè il cane non entra nella cuccia? Ecco le risposte.La cuccia è un luogo rassicurante e accogliente per molti cani, ma può accadere che il tuo amico a quattro zampe mostri resistenza o eviti di entrarvi del tutto.Questo comportamento può essere dovuto a diverse cause e richiede un'analisi attenta per risolvere il problema. In questo articolo, esploreremo le ragioni più comuni per cui un cane non entra nella cuccia, offriremo soluzioni pratiche e condivideremo alcune curiosità sul comportamento dei cani rispetto alla cuccia. Perchè il cane non entra nella cuccia? Innanzitutto capiamo quali possono essere le cause che spingono il quattro zampe a preferire non entrare nella cuccia. Tra queste c'è la mancanza di familiarità: se il cane non è abituato alla cuccia o se è una novità nella sua vita, potrebbe essere semplicemente spaventato o insicuro riguardo al nuovo ambiente.Altro elemento che potrebbe essere decisivo sono le dimensioni inadeguate: nel caso in cui la cuccia è troppo piccola o scomoda per il cane, potrebbe preferire un posto più spazioso e comodo per riposare.Anche la cattiva associazione è un aspetto da considerare. Se il pet ha avuto esperienze negative associate alla cuccia, come punizioni o isolamento forzato, potrebbe aver sviluppato una reazione negativa nei confronti di essa.Infine, va menzionato anche il possibile posizionamento errato della cuccia: se è situata in un luogo rumoroso, freddo o poco invitante, il cane potrebbe preferire cercare un posto migliore per riposare. Cosa fare se il cane non entra nella cuccia Fatta una panoramica sulle possibili cause (ma possono essercene anche di altre, come ad esempio la consistenza del materiale e l'odore sgradevole, come quello del detersivo), ora possiamo andare a scoprire nel dettaglio cosa è possibile fare per risolvere la problematica in questione. Ecco alcuni consigli. Gradualità e pazienza Introduci gradualmente il cane alla cuccia, utilizzando rinforzi positivi come premi e incoraggiamenti. Lascia che esplori la cuccia a suo piacimento senza forzarlo. Dimensioni adeguate Assicurati che la cuccia sia abbastanza grande da consentire al cane di girarsi e stendersi comodamente. È importante che sia accogliente e sicura, ma anche spaziosa. Ripristina l'associazione positiva Crea un'associazione positiva con la cuccia offrendo al cane cibo, giocattoli o letti morbidi al suo interno. Evita di usare la cuccia come luogo di punizione. Posizionamento appropriato Trova un luogo tranquillo, caldo e accogliente per la cuccia, lontano da rumori forti o correnti d'aria. Puoi anche posizionare la cuccia in un punto strategico della casa in cui il cane si sente più a suo agio. Il cane non entra nella cuccia nuova Se il cane non entra nella cuccia nuova dunque, valuta la possibilità che ci siano situazioni problematiche come quelle analizzate nelle righe precedenti. E' anche possibile che tu debba cambiarla, se le hai provate tutte senza alcun risultato.Detto questo, ora dovresti avere un quadro più chiaro sul perchè il cane non entra nella cuccia e come comportarsi per risolvere il problema.

perchè il cane non mangia le crocchette

Perchè il cane non mangia le crocchette?

Salute del cane Redazione -

Rispondiamo ad una delle domande più richieste dai nostri lettori: perchè il cane non mangia le crocchette? Ecco le risposte.Il cane che non mangia le crocchette è un problema comune tra i proprietari di quattro zampe. Ci sono molte ragioni per cui il tuo cane potrebbe non essere interessato alle sue crocchette, ma ci sono anche altrettante soluzioni per aiutare il tuo amico a quattro zampe a mangiare il cibo che gli hai dato.In questo articolo, esploreremo le cause più comuni e le possibili soluzioni per risolvere questo problema. Perchè il cane non mangia le crocchette Le cause più comuni per cui il cane non mangia le crocchette sono le seguenti:gusto delle crocchette; salute precaria del cane; cambiamenti nella dieta; sovrappeso.Gusto delle crocchette I cani possono essere molto esigenti riguardo al gusto del loro cibo. Se le crocchette non hanno un sapore appetitoso o peggio ancora sono scadute o rancide, il tuo cane potrebbe non essere interessato a mangiarle. Salute precaria del cane Se il tuo cane non mangia in generale, potrebbe essere indicativo di un problema di salute. Malattie dentali, infezioni, disturbi digestivi e problemi gastrointestinali possono tutti influire sull'appetito del tuo cane. Cambiamenti nella dieta Nel caso in cui avessi cambiato recentemente il cibo del tuo cane, potrebbe non essere abituato al nuovo sapore o alla nuova consistenza delle crocchette. Sovrappeso Se il tuo cane è sovrappeso, potrebbe non avere fame o potrebbe essere in grado di mangiare solo una quantità limitata di cibo. Cosa fare se il cane non mangia più le crocchette Cambiare la marca delle crocchette potrebbe essere una prima soluzione, specialmente se il tuo pet non sembra gradire il sapore. Dunque, prova a cambiare marca. Scegli una marca di cibo di alta qualità e ricca di nutrienti per garantire una dieta equilibrata per il tuo cane.Una seconda possibile soluzione è quella di aggiungere ingredienti freschi alle crocchette. Ciò potrebbe aumentare l'appetibilità del cibo. Puoi provare ad aggiungere carne cotta, verdure fresche o uova al cibo del tuo cane.Far mangiare il cane a orari stabiliti è un'altra possibile strada. In questo modo il cane impara a mangiare solo nei momenti prestabiliti e non diventa troppo esigente. Anche fare dell'esercizio fisico può aiutare il quattro zampe a stimolargli l'appetito. Se il tuo cane è sovrappeso, è importante fare esercizio fisico regolare. Ciò aumenterà la fame del tuo cane e gli farà apprezzare maggiormente il cibo che gli offri.Infine, qualora il cane si rifiutasse ancora di mangiare, allora va consultato il veterinario. Solo così si possono escludere eventuali problemi di salute. Conclusioni In conclusione, se il tuo cane non mangia le crocchette, ci sono molte soluzioni disponibili per aiutare il tuo amico a quattro zampe a mangiare una dieta equilibrata e salutare.Con pazienza e perseveranza, puoi trovare la soluzione giusta per far mangiare il tuo cane le crocchette. Tuttavia, se il tuo cane continua a rifiutare il cibo, consulta sempre il veterinario per escludere problemi di salute sottostanti.

migliori cucce per cani da interno

Migliori cucce per cani da interno: come sceglierle

Accessori cane Redazione -

Quali sono le migliori cucce per cani da interno? E come effettuare la scelta nella maniera più giusta per il nostro quattro zampe? In questo articolo vi diciamo tutto.Assicurarsi che il proprio cane abbia una cuccia adeguata è un gesto di cura che contribuisce al suo benessere e alla sua salute. Le cucce per cani, infatti, rappresentano una sorta di casa per i nostri amici pelosi e devono essere confortevoli e accoglienti per permettere loro di dormire e rilassarsi al meglio.La scelta della cuccia giusta è particolarmente importante per i cani che vivono all'esterno, ma anche quelli che trascorrono la maggior parte del tempo in casa hanno bisogno di un luogo tutto loro dove potersi ritirare quando vogliono stare tranquilli.Per scegliere la cuccia giusta, è importante valutare attentamente tutte le opzioni disponibili, soprattutto se si tratta di cucce per cani da esterno. Se non hai mai acquistato una cuccia per il tuo cane e non sai da dove cominciare, ecco alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a trovare la soluzione perfetta per il tuo amico a quattro zampe. Migliori cucce per cani da interno: criteri di scelta Sul mercato sono disponibili molte cucce da interno per cani che possono essere utilizzate in qualsiasi stagione dell'anno grazie alla presenza di alcuni elementi che rendono ancora più comoda la sistemazione. Fra questi, abbiamo:cuscini removibili e double-face, realizzati in cotone da un lato per l'estate e in pelliccia ecologica dall'altro per l'inverno; doppia imbottitura sui lati alti; disponibilità di diverse misure; tessuti che possono essere lavati in lavatrice.Se desideri una soluzione particolarmente confortevole per il tuo cane durante la stagione fredda, puoi optare per un divanetto con cuscino interno estraibile e lati foderati in pelliccia ecologica.Inoltre, esistono cucce per cani imbottite con gomma piuma e dotate di un tappetino rinfrescante estraibile. Questo tipo di cuccia da interno è generalmente sfoderabile e presenta un fondo antiscivolo, il che la rende una soluzione molto funzionale durante la stagione più calda per garantire al tuo cane una sensazione di freschezza per diverse ore al giorno. Cucce per cani da interno: misure e dove metterle Per garantire il massimo comfort al tuo cane, la cuccia deve essere proporzionata alla sua taglia, permettendogli di sdraiarsi e girarsi con facilità. Per determinare le dimensioni ideali della cuccia, devi misurare l'altezza e la lunghezza del tuo cane, sommare queste due misure e calcolare i 3/4 del risultato. In questo modo, otterrai le dimensioni minime della cuccia in termini di lunghezza e larghezza.Per quanto riguarda l'altezza, dovrai misurare la distanza tra le zampe del cane e la sua testa. La porta d'ingresso della cuccia può essere leggermente più bassa dell'altezza del cane, purché non sia inferiore all'altezza della sua schiena e comunque non troppo piccola.Per garantire al tuo cane un luogo di riposo tranquillo e privato, la cuccia dovrebbe essere posizionata in un'area silenziosa e poco affollata, evitando zone di passaggio.Una soluzione ideale potrebbe essere collocare la cuccia in una stanza poco utilizzata come il salotto o la camera da letto, permettendo al tuo cane di stare vicino a te. In questo modo, il tuo amico a quattro zampe avrà un posto tutto suo dove potersi ritirare e riposare in pace. Quanto costano le cucce per cani da interno I prezzi delle cucce per cani possono variare notevolmente in base alla tipologia, alla destinazione e ai materiali utilizzati nella loro produzione.Le cucce per cani da esterno, ad esempio, sono generalmente più costose rispetto a quelle da interno poiché devono resistere alle intemperie e quindi sono realizzate con materiali di alta qualità e robusti come legno, metallo e plastica. Il costo di queste cucce varia in base alle dimensioni e può oscillare tra i 90,00 € e i 280,00 € circa.D'altra parte, le cucce per cani da interno sono realizzate con materiali morbidi e caldi come cotone, velluto e pellicce ecologiche. Queste cucce non richiedono la stessa robustezza di quelle da esterno e quindi costano meno. Il prezzo delle migliori cucce per cani da interno varia tra i 28,90 € e i 52,00 €, a seconda delle dimensioni e dei materiali utilizzati.

Come scegliere la razza di cane adatta a sé?

Uncategorized Redazione -

Scegliere una razza di cane non è certamente un qualcosa di banale o casuale da effettuare, dal momento che dovranno essere molte le valutazioni da effettuare, soprattutto a proposito di alcune caratteristiche che potranno essere oggetto della propria sottolineatura. Al di là di ciò, è importante capire anche come scegliere la razza di cane adatta a sé semplicemente per un motivo logico, che ha a che fare con la salute degli animali: qualora si scelga una razza che non si riesce a gestire, per dimensioni, comportamento o personalità, si rischia di far vivere una brutta vita al proprio animale domestico, non riuscendo ad assicurargli le migliori condizioni possibili.È importante comprendere quali siano le necessità dell’ambiente che ci circonda in qualsiasi momento, indipendentemente dalla propria scelta, anche se si può pensare che questa stessa non abbia degli effetti: ad esempio, il settore italiano del gioco d'azzardo deve imparare ad essere sostenibile, soprattutto nei confronti della realtà sociale in cui si vive. Quanto alla scelta della migliore razza di cane adatta a sé, ecco quali sono possono essere alcuni consigli da seguire per non sbagliare nella propria scelta. Dimensioni Il primo parametro da considerare, ovviamente, a proposito di come scegliere la razza di cane adatta a sé riguarda le dimensioni dell'animale da compagnia che si vuole ottenere. Chi vive all'interno di uno spazio molto ristretto, naturalmente, farà fatica a gestire una razza di cani molto importanti per dimensioni o che, nonostante inizialmente si presentino di piccola taglia, tendono a crescere velocemente.Quando si sceglie un cane, infatti, bisogna anche pensare allo spazio di cui ha bisogno per muoversi, giocare o semplicemente per sentirsi libero. Naturalmente, se si ha a disposizione un ampio spazio, come un giardino o un cortile, si potrà usare anche con le grandi dimensioni o con la taglia, mentre in alternativa è sempre preferibile, qualora voglia essere adottato o preso un cane, affidarsi a taglie più piccole. Comportamento del cane Indubbiamente, il comportamento e la personalità di un cane dipendono anche dalla razza dell'animale da compagnia che si sceglie: chi acquista un chihuahua sa, ad esempio, che si tratta di una tipologia di cane tutt'altro che mansueta, che tende ad abbaiare molto spesso e che risulta essere molto scontrosa e diffidente nei confronti degli estranei.Per questo motivo, quando si sceglie la razza di cane più adatta alla propria personalità, bisogna considerare anche quali siano le caratteristiche del comportamento dell'animale, legate alla razza e che, ovviamente, dovranno essere oggetto di comunicazione da parte del proprietario di un cane o di tante altre realtà che cercano di spiegare, nel dettaglio, quale possa essere la personalità dell'animale a quattro zampe. Età dell’animale e aspettativa di vita Un ultimo parametro che potrà essere oggetto di valutazione, quando si sceglie la razza di un cane, riguarda l'età dell'animale e l'aspettativa di vita. Anche in questo caso, la razza di un animale da compagnia è determinante per quanto riguarda i possibili anni che potranno essere vissuti da parte di un animale, per quanto si tratti di una prospettiva che tende ad essere relativa. Esistono alcune razze di cani che tendono ad essere più longeve rispetto ad altre, mentre per altri cani l'età rappresenta un problema maggiore.Ovviamente, la morte di un cane rappresenta sicuramente un momento incredibilmente tragico e triste per ogni persona, che dovrà essere ponderata nel momento in cui si vuole acquistare un cane o se ne vuole adottare uno. Per questo motivo, chi volesse avere la compagnia di un animale a quattro zampe per più anni, potrà optare sicuramente per una razza che presenta un'aspettativa di vita maggiore

Assicurazione per cani: cosa copre, quanto costa ed è obbligatoria?

Curiosità Redazione -

In questo approfondimento vediamo cosa copre un'assicurazione per cani, e se è obbligatoria oppure no e quanto costa.Molto spesso, quando si parla di assicurazioni, la nostra mente si concentra sulle questioni relative alla nostra persona e alla nostra casa, ma spesso ci dimentichiamo dei nostri amici a quattro zampe. Proprio come noi, anche i nostri cani possono avere problemi di salute o di natura legale, ed è per questo che è importante avere un'assicurazione che li protegga in caso di eventi imprevisti. Assicurazione per cani: cosa copre La prima domanda che ci si deve porre è che cosa copre l'assicurazione per cani. L'assicurazione per il cane copre sostanzialmente tre tipologie principali di eventi:le spese veterinarie; i danni a terzi; la tutela legaleLe spese veterinarie possono essere molto elevate in caso di interventi chirurgici o degenze prolungate, mentre la responsabilità civile è indispensabile per proteggersi da danni causati a terzi dal nostro cane. La tutela legale è importante per evitare di dover sostenere spese molto elevate per la propria difesa in caso di eventi gravi.Ma perché molte persone sono ancora scettiche riguardo all'assicurazione per cani? Molto spesso si tratta di un costo che sembra superfluo o non necessario, ma è importante ricordare che l'assicurazione per il cane è una forma di protezione che può evitare spese molto elevate in caso di problemi di salute o di danni causati dal nostro amico a quattro zampe.Ad esempio, se il nostro cane dovesse avere dei grossi problemi di salute, come ad esempio un intervento chirurgico, le spese per noi sarebbero molto elevate. E se dovesse ad esempio far cadere qualcuno mentre si trova a giocare al parco, provocandogli un danno serio, il risarcimento che dovremmo pagare sarebbe elevatissimo. Ecco perché una polizza assicurativa per il vostro amico a quattro zampe è una forma di protezione utilissima, che garantisce voi e il vostro animale domestico contro i più frequenti eventi negativi che possono capitare.Inoltre, alcune compagnie offrono servizi aggiuntivi come visite veterinarie gratuite o assistenza 24 ore su 24. Tuttavia, è importante verificare se l'assicurazione copre anche eventuali viaggi all'estero con il nostro cane. Quanto costa l'assicurazione per cani Il costo dell'assicurazione per il cane dipende dalla razza, dall'età e dalla presenza di eventuali segnalazioni. Tuttavia, è importante sottolineare che il costo di una polizza è spesso molto inferiore rispetto a quello che si potrebbe dover affrontare in caso di problemi di salute o di danni causati dal nostro cane.Prima di stipulare una polizza, è importante verificare l'ambito di copertura delle spese sanitarie e accertarsi che la polizza copra anche eventuali animali da guida o utilizzati in attività professionali. Inoltre, se abbiamo l'abitudine di affidare il nostro cane alle cure di qualcun altro, è bene accertarsi che la polizza copra anche gli eventi accaduti sotto la sua supervisione. L'assicurazione per cani è obbligatoria? Infine, è importante sottolineare che l'assicurazione per il cane è obbligatoria solo nel caso in cui il nostro animale sia stato segnalato come pericoloso da un veterinario.Tuttavia, nonostante non sia obbligatoria per legge, l'assicurazione per il cane è una forma di protezione che può evitare spese molto elevate in caso di problemi di salute o di danni causati dal nostro amico a quattro zampe.

migliori crocchette per cani con problemi intestinali

Migliori crocchette per cani con problemi intestinali

Alimentazione Redazione -

Sei alla ricerca di una guida che possa indicarti nel dettaglio quali sono le migliori crocchette per cani con problemi intestinali? Molto bene, hai trovato la guida che fa al caso tuo! In questo approfondimento andremo a darti alcuni consigli in merito.Se il tuo amico a quattro zampe sta avendo problemi intestinali, è importante prendere in considerazione la sua alimentazione per migliorare la sua salute digestiva. Questo è un passo importante per prevenire complicazioni e per evitare visite frequenti dal veterinario.I disturbi gastrointestinali sono una delle ragioni principali per cui i cani vengono portati dal veterinario, soprattutto quando non sono gravi, cronici o associati a malattie serie. In molti casi, il malessere del cane è strettamente legato alla sua alimentazione.Prenditi dunque qualche minuto di tempo libero: siamo sicuri che, una volta terminata la lettura dell'articolo, avrai tutti gli strumenti per garantire al tuo peloso una dieta equilibrata e sana. Migliori crocchette per cani con problemi intestinali Se il tuo cane sta lottando con problemi intestinali, probabilmente vuoi sapere quali marche di crocchette possono aiutare a migliorare la sua digestione. Fortunatamente, esistono diverse opzioni di cibo secco progettate specificamente per cani con problemi digestivi.Per aiutarti a scegliere le crocchette più indicate per il tuo amico peloso, abbiamo selezionato le migliori marche di cibo per cani con problemi intestinali.Ecco la lista delle migliori crocchette per cani con problemi intestinali:Amanova Adult Digestive Brit Care Sensitive Exclusion Diet Intestinal Trovet IntestinalAmanova Adult Digestive Questa tipologia di alimento secco è stata appositamente sviluppata per soddisfare le esigenze digestive dei cani che riscontrano problematiche in questo ambito. La carne di coniglio, dalle caratteristiche leggere e nutrienti, è stata scelta come ingrediente principale in quanto facilmente digeribile. Tuttavia, il vero valore aggiunto di questi prodotti è rappresentato dall'inserimento di probiotici, utili per mantenere l'equilibrio della flora batterica intestinale del tuo amico a quattro zampe.Le crocchette di Amanova sono in offerta: CLICCA QUI Brit Care Sensitive Continuiamo con la nostra selezione delle migliori crocchette per cani con problemi intestinali presentandoti le Brit Car Sensitive. Questa pietanza Grain Free è altamente nutriente grazie alla combinazione di una carne ricca di proteine, poco comune e ipoallergenica, insieme ai carboidrati provenienti dalle patate. Brit Care dimostra di essere esperta nella cura della salute dei nostri animali domestici, creando questa deliziosa ricetta anche per i nostri amici a quattro zampe più piccoli.Le crocchette di Brit Care sono in offerta: CLICCA QUI Exclusion Diet Intestinal Progettate specificamente per risolvere le cause e i sintomi dei disturbi intestinali dei cani di taglia media, queste crocchette sono un'ottima scelta. Grazie all'inclusione di ingredienti altamente gustosi, come la carne, sono molto apprezzate dai nostri amici a quattro zampe. Inoltre, contegono FOS e MOS, che svolgono una funzione fondamentale nell'incremento della flora intestinale benefica. Disponibili anche per i cuccioli e per i cani di taglia piccola.Le crocchette di Exclusion sono in offerta: CLICCA QUI Trovet Intestinal Concludiamo la nostra lista delle migliori crocchette per cani con problemi intestinali presentandoti Trovet Intestinal. Per i cani che soffrono di disturbi intestinali, la carne bianca di tacchino rappresenta una scelta ideale, poiché è ricca di proteine e altamente digeribile. Inoltre, l'utilizzo di questa proteina animale può contribuire a ridurre il rischio di allergie e intolleranze alimentari, grazie alla sua natura ipoallergenica. Per sostenere le funzioni dell'apparato digerente, il mangime è arricchito con probiotici naturali, che promuovono la crescita di batteri benefici all'interno dell'intestino.Le crocchette di Exclusion sono in offerta: CLICCA QUI Problemi intestinali del cane: cause e sintomi I problemi intestinali sono un disturbo comune tra i cani di tutte le razze e di tutte le età. Le cause possono essere molteplici e comprendono l'ingestione di cibo contaminato, l'intolleranza alimentare, le infezioni batteriche o parassitarie e il cattivo assorbimento di nutrienti. Inoltre, lo stress, l'ansia e gli squilibri ormonali possono contribuire a peggiorare il quadro clinico.I sintomi possono variare, ma i segni più comuni sono:diarrea aumento della flatulenza vomito perdita di appetito perdita di peso stitichezza presenza di sangue o muco nelle feci.Altri sintomi possono includere dolore addominale, febbre, letargia e disidratazione. In alcuni casi, i problemi intestinali dei cani possono risolversi da soli, ma in altri casi possono richiedere l'intervento di un veterinario. In caso di sintomi gravi o persistenti, è importante consultare il veterinario il prima possibile per ottenere una diagnosi accurata e un trattamento appropriato. Inoltre, è fondamentale prestare attenzione all'alimentazione del nostro amico a quattro zampe e cercare di evitare il consumo di cibi contaminati o inadatti alle loro esigenze nutrizionali.

Il gatto mi segue sempre: motivazioni e spiegazione del comportamento

Curiosità Redazione -

Il gatto, pur essendo un animale molto indipendente e sicuro di sé, necessita di cure, affetto e attenzioni. Su questo tema c’è spesso molta confusione e quando il gatto si dimostra troppo “appiccicoso” ci si allarma. Ecco cinque motivi per cui il tuo gatto ti segue sempre Convivere con un gatto, specie durante i primi periodi, potrebbe riservare qualche sorpresa. Parliamo infatti di una specie su cui spesso circolano convinzioni errate e miti da sfatare: uno di questi riguarda la naturale indipendenza e indole solitaria. Bisogna infatti ricordare che gli animali domestici, almeno in parte, tendono a superare i tratti più spigolosi dell’istinto. Per abituarsi al nuovo habitat (in questo caso l’appartamento), potrebbero infatti comportarsi in modo anomalo. A volte potrebbe trattarsi di un comportamento normale, altre volte potremmo aver bisogno di un veterinario, come ci spiega Santévet. Analizziamo, dunque, alcune probabili motivazioni che stanno alla base di alcune azioni del nostro amato gatto. Il gatto vuole semplicemente dimostrare affetto Molte persone ci scherzano, ma è opinione comune che alcuni gatti siano poco affettivi. Niente di più falso! Per un animale domestico il padrone è membro della sua famiglia, e quindi è portato a offrirgli affetto illimitato. Il fatto che il gatto ti segua, specialmente dopo esser stati fuori tutta la giornata, è indice del meraviglioso rapporto che si è instaurato. Il gatto vuole proteggerti Una conseguenza diretta dell’affetto, è l’istinto di protezione. Il gatto, con ogni probabilità, vuole accertarsi che tu non corra alcun pericolo, anche fra le mura domestiche. Sentendosi al sicuro con te, farà il possibile per metterti al riparo dai rischi quotidiani, anche quando non ci sono fattori di preoccupazione. È semplicemente un modo per mostrare riconoscenza e gratitudine. Il gatto è curioso e ha bisogno di sfogare l’istinto da cacciatore I gatti randagi sono animali molto abili a procacciarsi il cibo o a controllare il proprio territorio. Molti stimoli, ovviamente, vengono a mancare nelle quattro mura dell’appartamento. Per questo il padrone, specialmente quando torna dal mondo esterno, è visto come una miniera di informazioni sul mondo esterno. Il tuo gatto non potrà mai perdersele per nulla al mondo!Potrebbe anche capitare, tuttavia, che il gatto vi segua per graffiarvi o per aggrapparsi ai vestiti. Anche in questo: niente panico. Molto probabilmente il problema si risolverà acquistando alcuni tiragraffi o giochi per gatti!  Il gatto ha bisogno di aiuto Su questo punto non tutti i gatti si comportano alla medesima maniera. Alcuni tendono a nascondersi, a non farsi vedere quando stanno male. Altri, invece, non smettono di seguirti. Se l’”inseguimento” anomalo è associato ad altri fattori fuori dal comune, è buona norma rivolgersi a un veterinario specializzato.  Il gatto avverte l’odore di altri animali su di te I gatti sono molto territoriali anche nel rapporto con gli umani. Se, ad esempio, dovesse scorgere l’odore di altri animali (cani o gatti), vorrà saperne assolutamente di più! L’unico suo modo per farlo è ovviamente seguirvi finché non avrà concluso le indagini!

Un cane in casa: quanto costa la “gestione ordinaria”

Salute del cane Redazione -

Avere un animale a 4 zampe in casa offre una lunga serie di vantaggi, sia per gli adulti che per i bambini. Un amico con cui giocare ogni giorno, un supporto psicologico importante anche in situazioni delicate, l’abitudine a prendersi cura di un animale più o meno impegnativo.Tutti questi elementi, e molti altri ancora, portano tanti a decidere di adottare un cane da un rifugio o canile o ad acquistarlo presso un allevamento. A parte i costi correlati all’adozione del singolo animale, è bene considerare che prendersi cura di un cane comporta anche alcune spese, cerchiamo di capire quante e quali. La salute del cane Avere un cane in famiglia significa anche prendersi cura della sua salute. In linea generale è sempre bene considerare almeno una visita annuale dal veterinario, anche se un paio sono la normalità. Ogni anno è infatti necessario vaccinare l’animale, contro tutte le patologie per le quali il veterinario ritiene opportuna una copertura.Oltre a questo è importante inserire nel suo corpo un microchip, una soluzione obbligatoria per cani e gatti in Italia, che permette anche di ritrovare l’animale nel caso in cui si sia allontanato da casa o che si sia perso. Nel periodo estivo è importante chiedere al veterinario consigli per quanto riguarda la presenza di parassiti, interni o esterni, cui segue solitamente un trattamento, da effettuare nell’ambulatorio o a casa.Oggi è possibile anche stipulare un’assicurazione per il cane online, che mette al sicuro da eventuali spese mediche impreviste, ma non solo. Le polizze assicurative sugli animali permettono anche di ottenere una copertura di responsabilità civile, nel caso in cui il cane, o la sua presenza, causino danni a terze parti. Quanto mangia Un animale necessita di alimenti che gli permettano di sfamarsi e di vivere in salute. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori in Italia ogni anno si spendono dai 1500 fino a oltre 2000 euro per pagare tutte le spese che riguardano l’allevamento di un cane; la cifra più bassa riguarda i cani medio piccoli, la più alta quelli di taglia grande. La maggior parte di tale somma è correlata alla necessità di acquistare il cibo quotidiano e gli eventuali snack, spesso necessari.È bene precisare che la cifra sopra indicata può aumentare in maniera sostanziale, o diminuire, a seconda del tipo di alimenti che si decide di servire al cane. È vero, però, che è sempre consigliabile prediligere alimenti di buona qualità, con elevata percentuale di proteine al loro interno. Si deve infatti considerare che il cane mangia esclusivamente ciò che gli forniscono i proprietari, per tutta la loro vita: più gli alimenti sono di qualità e minori saranno i problemi di salute correlati all’obesità, agli anni che passano o all’eventuale insorgenza di specifiche patologie. Cuccia, collare e accessori vari Nelle spese necessarie per la gestione quotidiana di un cane si devono inserire anche tutte quelle che riguardano lo spazio che l’animale occupa, in casa e in macchina. Una singola cuccia, da interno o da esterno a seconda dei casi, è necessaria; molti proprietari però offrono al proprio animale più giacigli, in diverse stanze della casa.Serviranno poi un trasportino, o un kennel da posizionare nel bagagliaio della macchina. Alcuni cani tendono ad avere molto freddo durante i mesi invernali, in questi casi qualche genere di copertura per le uscite è importante. Si devono poi acquistare giochi di vario genere, perché stimolare il cane a correre, muoversi e giocare con i proprietari è sempre importante. Non bisogna poi dimenticare di considerare almeno un collare, una pettorina e i sacchetti per i loro bisogni.

migliori crocchette per cani con dermatite

Migliori crocchette per cani con dermatite

Alimentazione Redazione -

Quali sono le migliori crocchette per cani con dermatite? In questo approfondimento andremo a fornirti tutte le informazioni del caso, così saprai nutrire il tuo quattro zampe con i cibi giusti.Prenditi dunque qualche minuto di tempo libero: siamo sicuri che, terminata la lettura, avrai un quadro più chiaro delle marche e dei prodotti più interessanti in commercio. Migliori crocchette per cani con dermatite La dermatite canina è una condizione infiammatoria della cute che può persistere a lungo. Solitamente, è causata da allergie alimentari, motivo per cui l'alimentazione sta diventando sempre più rilevante nell'affrontare tale situazione.In caso di dermatite, la nutrizione del cane è un aspetto prioritario da considerare. In questo articolo ti forniamo una lista di cibi e crocchette che possono contribuire efficacemente al trattamento della malattia.Ecco la nostra selezione delle migliori crocchette per cani con dermatite:Purina Pro Plan Veterinary Acana Pacifica Schesir crocchetteExclusion - Hypo Allergenic maiale e piselli Affinity - Veterinary AtopicPurina Pro Plan VeterinaryLa nostra selezione delle migliori crocchette per cani con dermatite inzia con la linea Purina PRO, che rappresenta un'alimentazione clinica veterinaria mirata a cani che soffrono di problemi cutanei, come ad esempio la dermatite. Tale prodotto è stato appositamente formulato per apportare i nutrienti, le vitamine e i minerali essenziali volti a preservare la salute della pelle e a migliorare la salute generale degli animali colpiti da patologie epidermiche.Il cibo ha ottenuto numerose recensioni positive online grazie alla sua capacità di attenuare i sintomi di malattie cutanee, tra cui prurito e rossore, migliorando al tempo stesso l'aspetto del pelo. Alcuni utenti hanno anche affermato che la dieta ha apportato un aumento di energia e un miglioramento generale della salute dei loro cani.Per evitare la comparsa di dermatiti, Purina PRO utilizza proteine di pesce, le quali sono meno propense a causare problemi cutanei rispetto ad altre fonti proteiche. Inoltre, la dieta presenta un alto contenuto di proteine.Nell'insieme, Purina PRO si presenta come un'efficace e apprezzata dieta veterinaria per cani affetti da patologie cutanee. Va sottolineato, tuttavia, che tale prodotto deve essere utilizzato solo sotto la supervisione di un veterinario e in caso di necessità specifiche. Acana PacificaSebbene Acana sia un marchio canadese rinomato e ammirato in tutto il mondo, la sua pietra miliare indiscussa è Pacifica. Questo alimento per cani premium è prodotto con pesce pescato nel Pacifico canadese. Sebbene queste crocchette per cani non contengano solo una fonte proteica, rappresentano una scelta alimentare particolarmente indicata per gli animali che soffrono di intolleranze o ipersensibilità verso le proteine animali o cereali.In effetti, Pacifica è un alimento per cani senza cereali e ad alto contenuto proteico. Contiene solo fonti proteiche di origine ittica, tra cui cinque diverse specie di pesce, come l'aringa, la sardina, il nasello e lo scorfano. Il pesce rappresenta il 70% degli ingredienti di questa alimentazione per cani e viene incluso come preda intera (Whole prey) per fornire al nostro amico a quattro zampe tutti i nutrienti necessari senza dover aggiungere troppe sostanze chimiche.Pacifica non contiene cereali come il riso e il mais. E' anche arricchito con frutta e verdura, come mele Red Delicious, pere Bartlett e zucca popone, rendendolo un'alimentazione completa anche dal punto di vista vitaminico. Se il nostro cane mostra sintomi di agitazione, prurito persistente o problemi intestinali, queste crocchette per cani con dermatite potrebbero essere un'ottima soluzione per individuare eventuali intolleranze alimentari.È un prodotto premium di qualità assoluta che può essere adottato in modo permanente. È un prodotto di alta qualità, sicuro e affidabile. Schesir crocchetteSchesir è un marchio italiano che collabora con l'Università di Bologna in vari progetti. L'alimento monoproteico a base di pesce che Schesir offre è stato appositamente formulato per fornire una dieta nutriente ed equilibrata ai cani adulti, mentre li delizia con un gusto squisito.Questo cibo ha ricevuto molte recensioni positive grazie al suo sapore e alla sua qualità. Molti cani sembrano apprezzare il gusto del pesce e le crocchette sono considerate facili da digerire. Notiamo che questo alimento è altamente digeribile e la sua formula è stata approvata dal punto di vista nutrizionale dal dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell'Università di Bologna.Sebbene non sia specificamente progettato come crocchetta per la dermatite, questo cibo è ottimo perché offre una fonte unica di proteine animali, accompagnata da vitamine e minerali per soddisfare le esigenze nutrizionali dei cani adulti di taglia media in diverse fasi della vita e mantenere il loro benessere.Schesir monoproteico al pesce è un prodotto eccellente, soprattutto considerando il suo rapporto qualità-prezzo. Exclusion - Hypo allergenic maiale e piselliExclusion Monoprotein Hypoallergenic è un cibo dietetico monoproteico formulato con un'unica fonte proteica animale e altri ingredienti altamente digeribili, tutti conservati con tocoferoli naturali. Questo alimento viene spesso consigliato dai veterinari per fornire supporto nutrizionale ai cani con intolleranze alimentari o dermatiti.Inoltre, la linea Exclusion comprende anche una versione a base di pesce e una linea Metabolic, ideale per la gestione del peso. Exclusion è un marchio italiano molto conosciuto per la sua linea ipoallergenica, che ha guadagnato popolarità per la sua alta qualità e efficacia. Affinity - Veterinary AtopicLa nostra guida delle migliori crocchette per cani con dermatite si conclude con le crocchette del brand Affinity, produttore spagnolo di cibo per animali domestici con oltre 50 anni di esperienza nel settore e diverse linee di prodotti.Tra tutte le linee di prodotto, riteniamo che la migliore sia Advance Veterinary. Questa linea offre cibi specifici per cani con diverse problematiche a un prezzo ragionevole. Uno dei prodotti più famosi ed apprezzati di questa linea è quello per ridurre il prurito derivante dalle intolleranze alimentari.Advance Veterinary Trota e Patate è un alimento dietetico completo formulato per cani con dermatite che soffrono di prurito ed eccessiva perdita di pelo, oltre che per diminuire le intolleranze a ingredienti e nutrienti. È costituito da trota come fonte proteica animale e patate dolci come fonte di carboidrati. Essendo un alimento mono proteico, aiuta a ridurre il rischio di reazioni avverse agli alimenti.La formula è bilanciata e contiene una quantità accettabile di carboidrati provenienti dalle patate dolci, che sono una fonte di energia a lento rilascio, fibre e antiossidanti. Le alghe sono uno degli ingredienti presenti nella formulazione di queste crocchette per cani, rappresentando una fonte importante di iodio, necessario per una corretta funzione tiroidea e metabolica.Advance Veterinary Trota e Patate è una scelta eccellente per cani con dermatite e intolleranze alimentari. È una delle opzioni più mirate ed efficaci attualmente disponibili sul mercato. Crocchette per cani con problemi di dermatite La dermatite nei cani può colpire diverse parti del corpo, in particolare il viso, le orecchie e le zampe. Oltre alla dermatite, gli animali domestici possono manifestare sintomi come diarrea e vomito a causa di allergie alimentari, che in rari casi possono anche causare difficoltà respiratorie.Le crocchette per cani formulate per la dermatite tendono ad avere una formulazione monoproteica, limitando così il numero di ingredienti che possono causare allergie. Se il nostro cane presenta sintomi di dermatite, potrebbe essere necessario valutare un cambio di alimentazione per identificare la fonte del problema, soprattutto se la situazione diventa cronica.In ogni caso, tutte le indicazioni fornite in questo articolo non possono prescindere da una valutazione preliminare da parte del veterinario di fiducia.

4 lavori senza laurea per chi ama gli animali

Curiosità Redazione -

Per chi ama gli animali, svolgere una professione che gli permetta di stare in loro compagnia per molte ore della giornata è davvero il massimo!A questo proposito molti pensano che sia necessario iscriversi all’università e prendere una laurea in veterinaria; in realtà esistono diverse professioni che si possono svolgere senza che sia necessario essere laureati e che permettono di stare a contatto con gli animali per molte ore al giorno. Di seguito descriviamo brevemente 4 di queste possibilità. # 1 - Dog sitter Da alcuni anni la figura del dog sitter è diventata sempre più richiesta nel nostro Paese, anche perché è sempre maggiore il numero di cani che vivono in una famiglia.  Il dog sitter è, in sostanza, una persona che si occupa di cani non di sua proprietà, gestendoli quando il proprietario non può occuparsene (in genere per lavoro, ma anche per altre motivazioni: malattia, impegni di vario tipo ecc.). Il compito di dog sitter è piuttosto impegnativo perché non ci si deve soltanto limitare a far passeggiare il cane, ma si deve anche nutrirlo, giocarci, fargli compagnia, coccolarlo, portarlo dal veterinario, oppure da un toelettatore ecc. Chi svolge questa professione può farlo da lavoratore autonomo, oppure sceglierla come secondo lavoro. Ovviamente è importante avere una certa esperienza nella gestione di animali che potrebbe essere affinata con corsi di animal care. # 2 – Assistente veterinario Un’interessante possibilità di lavoro per chi ama gli animali è quella dell’assistente veterinario; questa figura professionale ha un ruolo molto importante all’interno di uno studio o di una clinica; ha infatti il compito di facilitare e ottimizzare il lavoro del professionista veterinario. Si tratta di un ruolo sempre più richiesto e seguire un corso per assistente veterinario può dare possibilità lavorative davvero interessanti; un corso del genere fornisce infatti competenze indispensabili all’interno di una clinica veterinaria o di uno studio; l’assistente veterinario oltre a saper gestire i clienti dello studio e, ovviamente, i loro animali, avrà anche conoscenze basilari relative a tecniche di indagini diagnostica, esami di laboratorio, tipologie di intervento chirurgico; potrà quindi fornire le principali informazioni relative a pazienti dello studio e avrà anche competenze relative alla gestione delle schede dei vari clienti e delle piattaforme di comunicazione. # 3 - Addestratore cinofilo Gli addestratori cinofili sono professionisti in grado di gestire l’addestramento e l’educazione dei cani; il loro obbiettivo principale è quello di far sì che il cane e il suo proprietario (e ovviamente anche gli altri membri del nucleo familiare) sviluppino la migliore intesa possibile correggendo inoltre, qualora fosse necessario, eventuali comportamenti non appropriati dell’animale e insegnando al proprietario a gestire al meglio le eventuali situazioni critiche che si potrebbero presentare. Per diventare addestratori cinofili è fondamentale seguire un apposito corso. # 4 – Toelettatore per cani Gli addetti alla toelettatura per cani sono figure professionali in grado di curare l’estetica e il benessere dei nostri amici a quattro zampe attraverso varie tipologie di intervento come, per esempio, il taglio, lo shampoo, l’acconciatura, la spazzolatura e l’asciugatura del mantello. A seconda dei casi possono anche occuparsi del taglio delle unghie e di altri trattamenti. Esistono corsi di toelettatura che forniscono tutte le competenze necessarie a svolgere questo delicato compito che non è funzionale soltanto in chiave estetica, ma anche di igiene e di salute. Questi corsi, inoltre, servono inoltre ad apprendere le tecniche necessarie alla preparazione dell’animale per concorsi ed esposizioni canine.

I cani: la fedeltà ha 4 zampe

Curiosità Redazione -

"Chi pensa che i cani non abbiano un'anima, non ha mai guardato un cane negli occhi". La citazione è anonima, ma esprime in maniera esaustiva tutto quello che un cane è in grado di rappresentare.Amore allo stato puro, senza limiti e remore e non a caso si vuole affermare che il cane è il migliore amico dell'uomo, perché ti coccola e ti comprende meglio di un essere umano. La vita di chi possiede un amico a 4 zampe è senza dubbio più appagante, perché è arricchita dalla presenza di un cucciolo peloso che gioisce alla sola vista dell'essere umano che se ne prende cura.Il cane diventa uno di famiglia, di cui è difficile fare a meno e come si evince dal sito https://www.subito.news/amore-4-zampe/  adottarli è facilissimo, è sufficiente solo recarsi presso un canile e scegliere tra i tanti esemplari presenti.Quello che bisogna sempre tener presente è che un cane non è un giocattolo, pertanto, va trattato sempre con rispetto, cura e amore, non trascurando mai i suoi bisogni e le sue necessità. L'amore va conquistato ogni giorno e se in un primo momento si potrebbe riscontrare della diffidenza, con il tempo le cose non possono che migliorare. Un legame speciale Come se fosse un figlio, questo è inopinabile, il legame che si stabilisce tra un cane e il suo "padrone" è indissolubile ed è paragonabile a quello di un genitore al proprio figlio. Non ci credi? Prova ad adottare un cane e lo scoprirai, perché solo chi ha la fortuna di averlo può affermarlo a gran voce.Da una vecchia ricerca risulta che sono circa 60 milioni gli animali da compagnia, in particolar modo cani, che vivono nelle case degli italiani, una cifra che è aumentata molto in seguito alla pandemia. I cani sono di diritto membri a tutti gli effetti del nucleo familiare e il tempo trascorso con loro è fatto di tanti scambi ricchi di affetto e di comunicazione.Forse può essere difficile comprendere per chi non ha la fortuna di vivere con un pelosetto, ma lo sguardo di un cane dice più di mille parole. Se lo si guarda negli occhi si comprende quando ha fame, quando ha timore, quando ha la necessità di espletare i suoi bisogni fisiologici o semplicemente quando ha voglia di giocare.Grazie all'amico a 4 zampe è possibile anche rallentare il nostro ritmo frenetico, essere stimolati a fare attività fisica grazie ad una semplice corsa all'aria aperta. Appare chiaro, pertanto, che il cane apporta solo tanti benefici nella vita di un essere umano, dimostrando un'intelligenza ed un calore che non possono che appagare. No all'abbandono Bisogna sottolineare, purtroppo, che ogni anno in prossimità delle vacanze estive, si registra un numero notevole di abbandono di cani. La famiglia si organizza per trascorrere un periodo fuori casa e decide che il proprio fedele amico non può far parte dei suoi piani.Qualcosa di inconcepibile che esula da ogni genere di giustificazione, trascurando il fatto che l'abbandono dei propri amici a 4 zampe è un reato perseguibile legalmente. Come è possibile immaginare di lasciare il proprio amico sul ciglio di una strada e abbandonarlo al suo destino.Quando si decide di adottare un cane, bisogna essere consapevoli che quell'essere vivente farà parte integrante della propria vita e che per nessuna ragione al mondo va lasciato solo. Chi assume un comportamento del genere deve solo provare vergogna e un senso di colpa infinito.Di piccola o grande taglia che sia un cane è sinonimo di amore e pertanto va trattato sempre con la massima cura e quando si decide di andare in vacanza, bisogna scegliere le strutture che li accettano, anche pagando un piccolo supplemento in più, o in alternativa lasciarlo in compagnia di persone fidate.

Agopuntura sui cani

L’agopuntura sui cani: la riscoperta di una tecnica antichissima

Salute del cane Redazione -

L’UTILIZZO DELL’ AGOPUNTURA SUI CANI : UNA CURA EFFICACE? L’agopuntura è una pratica di origini antichissime, tanto che nella Cina settentrionale sono stati trovati reperti archeologici che dimostrerebbero l’utilizzo di strumenti rudimentali per la stimolazione agopunturale risalenti addirittura al Neolitico (dai 40 ai 20 secoli avanti Cristo). Pur facendo parte della cultura e della medicina cinese da sempre tuttavia, l’agopuntura è stata considerata per molto tempo, soprattutto in Occidente, quasi alla stregua di una pratica magica e soltanto nel 1991 è stata ufficialmente riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e inclusa tra le cosiddette “medicine alternative”. Ma cos’è l’agopuntura? Essa consiste nell’infissione di sottili aghi sottocute in punti ben precisi, in base alla patologia da curare. La medicina tradizionale cinese parte dal presupposto in base al quale il funzionamento dell’organismo è regolato dal corretto fluire dell’energia vitale, chiamata “Chi”, secondo canali prestabiliti (i dodici meridiani), ciascuno collegato agli organi interni. Quando questa energia non riesce a scorrere nella giusta direzione si creano dei blocchi che causano i vari disturbi. L’agopuntura ha lo scopo di sbloccare questi accumuli di energia e ripristinarne il regolare flusso. Se ad oggi molte persone si rivolgono a questa tecnica olistica per curare diversi tipi di malattie, che dire dell’impiego dell’ agopuntura sui cani? La prima testimonianza del suo utilizzo sugli animali risale addirittura ai tempi della dinastia cinese Shang, all’incirca tra il 1100 e il 1700 dopo Cristo. Nei paesi occidentali invece la sua applicazione in campo veterinario è molto recente: se negli Stati Uniti si è dimostrato un primo interesse a partire dal 1800, in Italia se ne è iniziato a parlare seriamente solo nel 1997 e attualmente esiste una rinomata Scuola di Agopuntura a Firenze, dove i veterinari possono seguire corsi di specializzazione triennali.  QUALI MALATTIE DEL CANE PUÒ CURARE L’AGOPUNTURA? Anche sugli animali dunque sono stati individuati i meridiani e i punti su cui agire che, pur essendo simili a quelli umani, possono variare da una specie all’altra, ed è stata avviata la pratica di questa medicina non convenzionale con buoni risultati.Ma per quali patologie può essere impiegata l’agopuntura sui cani? Sono molte le malattie canine che possono trarre beneficio dall’agopuntura:Problemi dermatologici: dermatiti di eziologia varia e intolleranze alimentari; Problemi gastrointestinali: diarrea acuta e cronica, stipsi; Problemi dell’apparato riproduttore; Patologie neurologiche, quali epilessia, convulsioni, ma anche ernie del disco, traumi vertebrali, sindrome della Cauda equina, ecc; Patologie osteo-articolari: artrosi, artriti, displasia dell’anca; Problemi al sistema endocrino; Trattamento del dolore di varia natura (cronico o chirurgico); Analgesia anche per interventi chirurgici; Rianimazione cardiorespiratoria; Supporto ai trattamenti oncologici Incontinenza; Disturbi comportamentali; Miglioramento delle prestazione in soggetti sportiviPotenzialmente l’agopuntura può essere utilizzata su qualunque cane perché, se esercitata correttamente, non comporta effetti collaterali. È sufficiente che l’animale sia sufficientemente tranquillo da poterlo trattare, ma generalmente il cane sottoposto ad agopuntura si rilassa durante le applicazioni, a volte fin quasi ad addormentarsi. La prima visita richiede tempi mediamente lunghi (anche una o due ore) perché è necessario che lo specialista conosca tutta la storia clinica del cane e lo osservi ed esamini accuratamente. Le sedute di agopuntura sui cani invece durano in media una ventina di minuti e la frequenza varia in base alla patologia e alla sua gravità: spesso si parte da due sedute a settimana per poi diradare nel tempo, a seconda dei risultati ottenuti, fino ad arrivare ad una terapia di mantenimento per le patologie croniche, anche una o due volte all’anno.

Vacanza con il cane

Andare in vacanza con il cane: alcuni consigli utili

Curiosità Redazione -

Come organizzare la vacanza con il cane? Ecco tutta una serie di punti da tenere a mente Andare in vacanza con il cane si può, anzi si deve! In base alle statistiche il 25-30% degli abbandoni si registra nei mesi estivi, quando gli sconsiderati padroni devono partire per le vacanze e arrivano a pensare che il cane sia un “ingombro” di cui doversi sbarazzare. Va ricordato anzitutto che abbandonare un cane, oltre ad essere un atto dei più deplorevoli, è anche un vero e proprio reato, punito dalla legge italiana con una sanzione che può arrivare fino a 10.000 euro e l’arresto anche fino a 1 anno di detenzione. Certo, la partenza per le vacanze è solo un pretesto per l’abbandono, perché andare in vacanza con il cane è non solo possibile, ma anche divertente! Sono sempre di più le strutture ricettive di vario genere adatte ad accogliere i quattrozampe: alberghi, ristoranti, campeggi e stabilimenti balneari. Basta informarsi per tempo prima della partenza e fare una rapida ricerca in rete per trovare la struttura più adatta alle proprie esigenze, senza nemmeno bisogno di “alzare la cornetta del telefono”.Ovviamente occorre adottare alcuni accorgimenti per il viaggio, come del resto fareste con ogni membro della famiglia.Per prima cosa va considerato il mezzo di trasporto che utilizzerete:L’auto è sicuramente il veicolo più adatto per andare in vacanza con il cane perché permette una maggiore libertà di pianificazione del viaggio: consente infatti di fare soste ogni volta lo si desideri, soprattutto nel caso il cane soffra il mal d’auto; inoltre il quattrozampe può viaggiare comodamente col proprio padrone senza obbligo di museruola né guinzaglio, solo con l’apposita cintura allacciata;In treno è consentito il trasporto di cani di qualsiasi taglia, sempre muniti di museruola e guinzaglio. A seconda della tipologia del treno, cane e padrone potranno viaggiare assieme in carrozza, come sui treni a lunga percorrenza (Intercity, Eurostar, Frecce), oppure dovranno sostare sulla piattaforma in fondo all’ultima carrozza sui Regionali, tranne che nella fascia oraria mattutina di massimo afflusso (dalle 7 alle 9) nei giorni feriali; per portare il cane a dormire in cuccetta con sé invece occorre acquistare l’intero scomparto. In ogni caso bisognerà pagare per il cane un importo pari al 50% del biglietto intero previsto per la tratta da percorrere e per acquistarlo sarà necessario esibire il certificato di iscrizione all’anagrafe canina, da portare con sé anche durante il viaggio, pena l’obbligo di dover scendere alla prima fermata.In nave i cani di piccola taglia possono di solito viaggiare in cabina col padrone; se la cabina è occupata anche da altri passeggeri è buona norma chiedere il loro consenso alla presenza dell’animale. Per i cani di taglia medio-grande può essere necessaria la collocazione in apposite aree, all’interno dei kennel, ma, in alternativa, il padrone può tenere con sé il cane sul ponte, purché sia dotato di guinzaglio e museruola. È bene comunque informarsi presso la compagnia di navigazione prescelta prima della partenza, perché potrebbero esserci dei regolamenti diversi dall’una all’altra.L’aereo è il mezzo meno adatto per andare in vacanza con il cane, da scegliere solo se proprio non se ne può fare a meno, perché il cane nella maggior parte dei casi dovrà viaggiare nella stiva, all’interno di apposite gabbie. Solo per i cani di piccola taglia (fino a 10 kg di peso) alcune compagnie aeree consentono di portare l’animale in cabina assieme al passeggero, sempre nella gabbietta. Il cane che è nella stiva, senza il padrone, in un ambiente completamente sconosciuto, chiuso in uno spazio limitato, è sottoposto ad un forte stress, che può avere anche conseguenze serie.Consigli utili per una serena vacanza con il cane Prima di accingervi a partire in vacanza con il cane ci sono alcuni importanti accorgimenti da adottare per un soggiorno sicuro e senza preoccupazioni:Anzitutto informatevi sul luogo di destinazione, in modo da essere certi di avere tutte le carte in regola: se andate all’estero è obbligatorio che il vostro cane abbia il passaporto di identificazione, rilasciato da un veterinario abilitato. Inoltre è obbligatorio esibire la certificazione dell’avvenuta vaccinazione antirabbica, richiesta anche a chi vuole portare il cane in Sardegna, dove la malattia è maggiormente diffusa.Sottoporre il cane ad un’opportuna profilassi antiparassitaria, applicando almeno i più comuni prodotti spot-on o collarini, appositamente creati per proteggere l’animale da pulci, zecche, pidocchi, ma soprattutto dal pappatacio, una zanzara che può trasmettere la leishmaniosi, diffusa soprattutto nelle zone costiere del Mediterraneo. Se si è diretti verso regioni italiane caldo-umide, come la Pianura Padana, sarà bene somministrare al cane, dietro indicazione del veterinario, l’apposito farmaco per la prevenzione della filariosi, pericolosa patologia che colpisce il sistema cardiopolmonare del cane.Portate sempre con voi, oltre al certificato di iscrizione all’anagrafe canina, anche il libretto sanitario del cane, con tutte le vaccinazioni effettuate.Dotate sempre il cane di medaglietta col vostro numero di telefono: nel malaugurato cosa in cui il cane si smarrisse in vacanza, anche se già dotato di microchip di riconoscimento, può essere un buon metodo per ritrovarlo velocemente.Fate in modo che il cane abbia mangiato molte ore prima del viaggio, per evitare che stia male di stomaco e, se è soggetto a soffrire di “mal d’auto”, chiedete al vostro veterinario se è possibile aiutarlo con qualche farmaco contro la cinetosi.Dotatevi di scorta d’acqua, in modo da far bere il cane di tanto in tanto, perché in viaggio con le alte temperature estive è a maggiore rischio di disidratazione.Se andate in vacanza con il cane in auto, fate frequenti soste (una all’ora), per permettere al vostro quattrozampe di fare i propri bisogni, ma anche di sgranchirsi un po'.Al mare o in montagna che siate, non lasciatelo mai sotto al sole diretto per lungo tempo, tantomeno da solo in macchina, anche se ha il finestrino abbassato, perché l’abitacolo può trasformarsi velocemente in una vera e propria fornace e raggiungere temperature fino ai 60°.

Gravidanza isterica del cane

La gravidanza isterica del cane: durata, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

Cos'è la gravidanza isterica del cane Un motivo di apprensione per chi ha un quattrozampe femmina non sterilizzato è sicuramente la gravidanza isterica del cane, un fenomeno che interessa il 60% delle cagne intere. Va detto però che la gravidanza isterica del cane non è di per sé una malattia: anche in natura, tra i lupi, alcune femmine non dominanti sviluppano questo fenomeno, il che avviene per un motivo ben preciso: la conservazione della specie. Soltanto le femmine gerarchicamente più alte in grado infatti possono accoppiarsi e dare alla luce la prole, ma visto che allo stato selvatico le probabilità che le neo-mamme muoiano è più elevata, la natura ha provveduto, facendo in modo che altre femmine del branco fossero fisicamente “pronte” ad adottare i cuccioli eventualmente rimasti orfani.Gravidanza isterica del cane: durata Dal punto di vista scientifico la gravidanza isterica del cane è presto spiegata ed è legata ad un fattore ormonale: la femmina va in calore ogni 6-8 mesi circa, producendo elevati livelli di progesterone (l’ormone della “gravidanza”) che, se non avviene l’accoppiamento, si riduce gradualmente fino a rientrare nei limiti. Quando invece il progesterone rimane elevato anche dopo 1 o 2 mesi dal termine del calore, allora può verificarsi la gravidanza isterica, che di solito dura 15-20 giorni per poi risolversi spontaneamente. Ma come si manifesta la gravidanza isterica del cane e come il padrone può accorgersene? La femmina si sente come se fosse incinta, perché sono gli ormoni che la inducono a sentirsi così, con tutte le conseguenze ed i sintomi tipici di una gravidanza, come ad esempio il vomito o la mancanza di appetito, i dolori tipici della fase di travaglio, gonfiore delle mammelle, fino alla vera e propria produzione di latte. Dal punto di vista comportamentale il cane inizia ad agire come se fosse in attesa dell’arrivo dei cuccioli: cerca di allestire un giaciglio caldo e comodo, andando a raccogliere coperte, indumenti e tutto ciò che rende più confortevole la sua cuccia, ma contemporaneamente può diventare più nervoso o cadere in uno stato di abbattimento e malinconia. Molto spesso la femmina, in mancanza di un cucciolo vero e proprio, “adotta” pupazzi o simili, accudendoli come se fossero figli suoi, portandoseli sempre in giro per casa, tenendoseli accanto nella cuccia, leccandoli.  Gravidanza isterica del cane: cura e rimedi Nei casi in cui i sintomi della gravidanza isterica si limitino a fenomeni comportamentali o a momentanea perdita dell’appetito, generalmente non occorre alcun trattamento farmacologico, perché la situazione si risolve spontaneamente nell’arco di 1 o 2 settimane. Quando invece si verifica anche la galattorrea, ossia la produzione di latte non collegata ad una vera gravidanza, allora si interviene con la somministrazione di farmaci che bloccano la produzione di prolattina e che, interrompendo la formazione del latte, portano anche alla cessazione dei comportamenti “materni” connessi alla gravidanza isterica. In questi casi è opportuno intraprendere il più presto possibile la terapia, perché altrimenti la stagnazione del latte può causare infiammazioni e mastiti che a lungo andare, se le gravidanze isteriche si ripetono, potrebbero portare all’insorgere di tumori alle mammelle. Tra gli accorgimenti per il padrone, è opportuno non toccare le mammelle del cane e fare attenzione che non se lecchi perché entrambi i comportamenti stimolerebbero ulteriormente la produzione di latte. Un buon espediente invece può essere quello di togliere al cane i vari pupazzi usati come “cuccioli surrogati” e portarlo a fare moto, il che, oltre ad essere salutare dal punto di vista fisico, distoglie la femmina dal suo istinto momentaneo di accudimento della prole. Da sfatare la leggenda per cui la possibilità di una gravidanza isterica nel cane si ridurrebbe facendo fare una cucciolata alla femmina: infatti per tutti i calori successivi il problema si ripresenterebbe esattamente come prima. La soluzione definitiva consiste nella sterilizzazione, consigliata dai veterinari soprattutto quando il ripetersi di gravidanze isteriche con galattorrea è molto frequente.

Scelta del cucciolo

Come scegliere il cucciolo: ecco cosa c'è da sapere

Riproduzione e cuccioli Redazione -

LA SCELTA DEL CUCCIOLO DI CANE: COME PRENDERLA Avete deciso di prendere un cucciolo di cane? Splendida decisione! Ma prima di passare all’azione e portare a casa il nuovo membro della famiglia è importante fermarsi a fare alcune considerazioni. Anzitutto bisogna essere consapevoli che il cane farà parte della vostra vita per molti anni (per fortuna!), quindi occorre essere disposti a prendersi cura di lui e ad amarlo a lungo termine, anche quando sarà malato e anziano e avrà ancor più bisogno di noi. Avere un cane accanto a sé è una gioia enorme, che ci arricchisce emotivamente e a volte riesce anche a renderci migliori, ma è allo stesso tempo un impegno che non va sottovalutato: un impegno che vale sicuramente la pena assumersi, ma di cui bisogna avere coscienza. Detto ciò, vediamo quali sono le principali valutazioni che è bene fare prima di accogliere il cucciolo in casa: LA RAZZA E LA TAGLIA: la scelta del cucciolo di cane non si deve basare semplicemente sull’estetica. Se è normale che ci siano delle razze che ci “piacciono” di più per le loro caratteristiche fisiche, non bisogna assolutamente fermarsi a questo, così come non bisogna farsi influenzare dalla “moda”, come troppo spesso accade. Prima di scegliere una razza è necessario informarsi bene sulle sue caratteristiche, soprattutto dal punto di vista caratteriale e comportamentale. Per quanto sia fondamentale l’educazione del cane, ciascun cucciolo si porta dietro tutta una serie di istinti e caratteristiche innate, tipiche di ogni razza: quindi se volete un cane da guardia, un Dobermann sarà perfetto, ma dovete anche considerare che avrà la tendenza ad essere molto protettivo nei vostri confronti, così come verso la vostra proprietà, quindi non sarà sicuramente il cane pronto a scodinzolare a tutti quelli che verranno a trovarvi a casa. Al contrario, un Labrador si mostrerà sempre felice di accogliere chiunque, perfino gli estranei, anche se si trattasse di uno sconosciuto male intenzionato.IL TEMPO A DISPOSIZIONE E LE ABITUDINI DI VITA: Sono due elementi da considerare con attenzione nella scelta del cucciolo di cane. Se siete persone pigre, a cui non piace fare movimento, o avete poco tempo a disposizione da dedicare al cane, razze come il Border Collie o il Pastore Tedesco non sono adatte a voi. Si tratta di cani che, storicamente utilizzate per accompagnare le greggi e quindi abituate a percorrere anche molti chilometri al giorno, hanno assolutamente bisogno di fare attività fisica, per sfogare la loro energia e per avere un buon equilibrio mentale. Se li lasciate per tutto il giorno in casa o li portate fuori per pochi minuti, solo per fare i bisogni, non dovrete lamentarvi se finiranno per distruggere la vostra abitazione, per diventare nevrotici e iperattivi o talvolta addirittura aggressivi: la colpa è vostra, perché non date loro la possibilità di dare sfogo alla naturale vitalità, al bisogno di “sentirsi utili” ed essere impegnati in qualche attività. Se svolgete una vita sedentaria allora sarà molto più adatto a voi un cane che ama poltrire sul divano e non gradisce le passeggiate troppo lunghe e impegnative, come ad esempio il Bulldog.LO SPAZIO A DISPOSIZIONE: Anche le dimensioni della vostra abitazione contano sulla scelta del cucciolo di cane. È vero che un cane di taglia grande può vivere felice anche in un piccolo appartamento, perché per lui l’importante è stare assieme al proprio padrone, ma se quest’ultimo gli assicura uno stile di vita adatto: passeggiate, giochi al parco con altri quattrozampe, ecc. Lasciare un Alano o un San Bernardo in un monolocale per tutto il giorno non è ovviamente una buona idea… sarebbe deleterio per il cane e per il suo umano. Altrettanto sbagliato però è anche pensare che se il cane ha un bel giardino o terrazzo a disposizione, è possibile lasciarlo tutto il giorno da solo senza problemi: al di là dello spazio per fare i propri bisogni, il cane, in quanto animale sociale, necessita di trascorrere del tempo con il proprio padrone, ha bisogno di compagnia, quindi piuttosto valutate la soluzione di assumere un dog sitter.SCEGLIERE IL CUCCIOLO DI CANE IN ALLEVAMENTO Se decidete di prendere un cane di razza, vi sono alcuni accorgimenti che è bene adottare nel momento della scelta del cucciolo:Anzitutto informatevi bene sull’allevamento: è opportuno che sia tra quelli riconosciuti dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), il che rappresenta una maggiore garanzia di serietà e conformità delle condizioni in cui i cani vengono allevati e i criteri con cui vengono fatti accoppiare; Chiedete all’allevatore tutte le certificazioni obbligatorie, come il certificato di iscrizione all’anagrafe canina e l’esenzione da patologie tipiche di razza (ad esempio la displasia per i Pastori Tedeschi o i Retriever); Pretendete di vedere almeno uno dei genitori del cucciolo (meglio se entrambi), per capire se sono in buone condizioni di salute e se sembrano caratterialmente equilibrati; Prima di scegliere il cucciolo di cane preferito prendetevi il tempo necessario per osservare tutta la cucciolata (anche più di un’ora): è molto importante vedere come i cuccioli interagiscono con i cani adulti, con gli umani e con i fratellini. Il cucciolo deve essere sicuro di sé, ma non aggressivo verso i suoi simili, quindi se vedete un cucciolo che tiene la coda tra le gambe e sta in disparte oppure che tende ad usare troppo il morso con i fratellini è meglio non prenderlo. Assicuratevi anche che il cagnolino sia entrato in contatto con gli umani sin da piccolissimo e abbia imparato a socializzare anche con loro, altrimenti c’è il rischio che da adulto sviluppi paura e tensioni nei confronti dell’uomo; Diffidate di tutti quegli allevatori o privati che sono disposti a darvi il cucciolo prima che abbia compiuto i 60 giorni di vita. Il cane deve rimanere con la madre almeno per due mesi (la stessa legge italiana lo impone), perché questo è il tempo necessario affinché apprenda importanti regole di socializzazione e di comportamento dai genitori.

Pipì dei cani

Il cane maschio alza la zampa per fare pipÌ: perchÈ

Comportamento Redazione -

IL CANE MASCHIO ALZA LA ZAMPA PER FARE PIPÌ: ECCO IL MOTIVO Anche chi non ha mai avuto un quattrozampe sa benissimo che il cane maschio alza la zampa per fare pipì, ma forse in pochi sanno per quale motivo lo faccia. Si tratta di un comportamento che si manifesta con l’approssimarsi dello sviluppo sessuale del cane maschio: infatti tutti i cuccioli fanno pipì accucciati, indipendentemente dal fatto che siano maschi o femmine. Inizialmente il cane maschio alza la zampa per fare pipì in un periodo che va dai sei mesi all’anno d’età circa, ma è variabile da soggetto a soggetto, con qualche differenza anche legata alla razza. I cani di taglia piccola infatti hanno una maturazione sessuale più precoce rispetto a quelli di taglia medio-grande, quindi è più probabile che sollevino prima la zampa per urinare. I padroni dunque non devono affatto preoccuparsi se il loro cucciolo “tarda” un po’ ad adottare questo comportamento tipicamente maschile: è tutto nella norma, il cane è in salute e quando sarà il momento alzerà la zampa spontaneamente.Ma perché solo il cane maschio alza la zampa per fare pipì? Certo, a noi uomini sembra una posizione alquanto scomoda; non sarebbe molto più pratico e meno “faticoso” accovacciarsi come fanno le femmine? Eh no, perché altrimenti il maschio non segnerebbe il territorio in modo altrettanto efficace. Il motivo per cui il cane alza la zampa infatti è proprio quello di lasciare un segnale odoroso il più possibile forte e chiaro ai suoi simili. Se facesse pipì a terra la traccia si cancellerebbe e si disperderebbe facilmente, mentre su pali, muretti e ruote di auto, è probabile che si conservi più a lungo. Ma non solo! È anche una questione di altezza: il maschio cerca di fare la pipì più in alto possibile in modo che sia al livello del naso degli altri quattrozampe che così non potranno proprio ignorare quel messaggio olfattivo.Attraverso l’urina infatti i cani si trasmettono reciprocamente un quantità per noi inimmaginabile di informazioni: annusando la pipì altrui possono capire di che razza è il cane che l’ha fatta, la sua età, il sesso, ma anche un insieme di notizie sul suo stato di salute e sulla sua emotività, riuscendo ad avvertire se si tratta di un cane disposto al gioco, pauroso o che in quel giorno non è proprio dell’umore giusto e che è meglio lasciar stare. Con l’urina inoltre i cani marcano il territorio, ad esempio facendo pipì agli angoli delle recinzioni dei giardini di casa, come a dire ai propri simili: “state alla larga da qui perché questa è casa mia!”, ma alcuni (ahimè) possono arrivare a marcare anche l’interno dell’abitazione, spesso perché si sentono insicuri e hanno poca autostima. Altri cani invece quando sono fuori casa alzano la zampa e fanno pipì dappertutto e in continuazione perché, al contrario, sono fin troppo sicuri di sé e credono che il mondo intero appartenga loro. Mediante l’urina infatti i cani comunicano agli altri quattrozampe anche il proprio grado gerarchico: così a volte si vedono cagnolini di piccola taglia (ma con un “caratterino” da Mastino) che quando fanno pipì compiono vere e proprie acrobazie, come alzarsi sulle zampe anteriori o salire su muretti e gradini, per cercare di urinare il più in alto possibile.Ecco perché il cane maschio alza la zampa per fare pipì: Lo scopo è quello di far credere ai propri simili che passeranno di lì di essere dei cagnoni grandi, grossi e temibili – quando si dice che nella vita l’importante è essere convinti… Un’altra abitudine tipica dei maschi adulti è quella di coprire la pipì fatta precedentemente dagli altri cani: sarà capitato spesso che il vostro Fido, dopo essersi soffermato ad annusare l’urina altrui, prima di riprendere il cammino, abbia alzato la zampa per lasciare la propria impronta odorosa proprio in quel punto preciso. Si tratta sempre di un messaggio legato alla territorialità e alla gerarchia: ecco così che alcune volte il cane annusa la pipì di altri quasi di sfuggita, altre volte invece sembra non volersi più staccare. Accade proprio perché è intento a cercare di distinguere le urine di cani differenti, sovrapposte le une alle altre, e le varie informazioni che in esse sono contenute: è troppo intento a “decifrare” i vari messaggi in codice e gradirebbe che non lo “disturbassimo” tirando il guinzaglio perché abbiamo fretta…E SE ANCHE LE FEMMINE ALZANO LA ZAMPA PER FARE PIPÌ? Normalmente le femmine fanno pipì in posizione accucciata anche da adulte, ma può capitare che anche loro sollevino la zampa per urinare. I motivi di questo gesto però sono ben diversi da quelli dei maschi: generalmente il cane femmina può fare pipì alzando la zampa per comunicare al maschio che è pronta per l’accoppiamento, quindi solo durante il periodo del calore. Di solito infatti ciò non accade nelle femmine sterilizzate o, al massimo, rimane come reminiscenza del periodo precedente la sterilizzazione.

Insegnare il comando "resta" al cane

Come insegnare il comando “resta” al cane

Comportamento Redazione -

I METODI PER INSEGNARE IL COMANDO "RESTA" AL CANE Tra i comandi base da insegnare al cane affinché possa diventare un quattrozampe “educato” e soprattutto gestibile in ogni situazione, c’è sicuramente il “resta”, che consiste nel far rimanere il cane fermo mantenendo una posizione. Anzitutto va detto che insegnare il comando "resta" al cane può risultare un po’ ostico perché lo obbliga a fare qualcosa che per lui è innaturale, a differenza ad esempio del “seduto”, in cui il cane deve solo mettersi in una posizione che assume già spontaneamente più volte nella giornata, anche senza che nessuno glielo ordini. Nel caso del comando “resta” invece al cane viene chiesto di fare il contrario di quello che il suo istinto gli suggerisce, cioè di rimanere immobile quando il padrone si allontana, mentre la sua natura lo spingerebbe a seguirlo sempre. Come fare? Per prima cosa occorre trovare un momento in cui il cane sia contento ma tranquillo, perché se fosse eccitato, anche solo perché preso dalla foga del gioco, difficilmente riuscirebbe a prestare la necessaria attenzione a quanto gli viene chiesto. Va bene iniziare l’addestramento anche dentro casa, dove ci saranno sicuramente meno distrazioni che in un luogo all’aperto. Le prime volte, per insegnare il comando "resta" al cane bisogna partire da una posizione di “seduto” o “terra”, perché entrambe comportano che l’animale si trovi già in un’attitudine più incline alla posa. A questo punto il padrone dovrà attendere due secondi e, se il cane non si è mosso, pronunciare il comando “resta”, abbinandolo al gesto di tendere un braccio verso il suo muso, e premiare contemporaneamente il quattrozampe con un bocconcino e con lodi. Va precisato che non è importante quale parola venga utilizzata la prima volta: si può usare il “fermo” o qualunque altro termine, purché da lì in avanti rimanga sempre lo stesso, in modo che il cane possa associarlo senza dubbi alla posizione voluta. Dopo due o tre volte si può provare ad aumentare la difficoltà facendo un solo passo indietro mentre si pronuncia il comando e, anche in tal caso, se il cane rimarrà fermo, premiarlo immediatamente; le volte successive si potrà indietreggiare un passo in più e vedere la reazione del cane. Se invece il quattrozampe cerca di alzarsi, non bisogna gratificarlo in nessuna maniera, ma al contrario ribadire il comando “resta!” in modo deciso. Se il cane si rimette seduto allora andrà premiato; se invece finisce di alzarsi, bisogna portarlo almeno un metro più indietro rispetto a dove era inizialmente, per fargli capire che, se non sta fermo, per “punizione” verrà allontanato ancora di più da noi.INSEGNARE IL COMANDO "RESTA" AL CANE: NON DIMENTICARE DI "LIBERARLO" Quando il cane imparerà ad eseguire il comando “resta” senza più alcun tentennamento e lo manterrà per un tempo abbastanza lungo, allora si potrà chiedergli di “restare” anche quando noi ci portiamo in un punto che sia al di fuori del campo visivo del cane. Almeno le prime volte è bene nascondersi in modo da continuare a vedere il cane anche se lui non può vedere noi, ad esempio dietro un albero o un cespuglio, così da osservare il suo comportamento; anche in questo caso, se il cane tenta di alzarsi bisogna ripetere a gran voce il solito comando “resta”, in modo che capisca che noi lo controlliamo anche quando lui crede che non ci siamo più, dato che non può scorgere la nostra presenza. Contemporaneamente, sentendo la nostra voce, il quattrozampe saprà che non lo abbiamo lasciato solo – che è poi ciò che più lo preoccupa e lo spinge a scattare in piedi per venire a cercarci. Ma anche quando il cane sarà diventato bravissimo a mettere in pratica il “resta” e rimarrà immobile pur senza vederci, non dimentichiamoci mai di liberarlo dal comando con un “vieni!” entusiastico, battendo le mani tra loro o battendocele sulle cosce: per quanto paziente e addestrato, il nostro quattrozampe non aspetta altro che gli venga detto che può correrci incontro a prendersi le meritate coccole!

cane obeso

Cane obeso: conseguenze, problemi e dieta

Alimentazione Redazione -

Cane obeso: un fenomeno in aumento Il numero di cani obesi è in costante aumento, tanto da raggiungere in alcuni paesi europei il 50% della popolazione canina. Nelle nostre opulente società occidentali il sovrappeso e l’obesità sono ormai diventate una vera e propria “piaga sociale”, e ciò vale non solo per noi essere umani, ma anche per i nostri amici a quattro zampe. Molto spesso infatti lo stile di vita scorretto che noi conduciamo si riflette anche sui nostri amati “pelosi”. Un cane si considera in sovrappeso quando il suo peso corporeo è del 5-20% superiore al peso previsto per la razza, mentre è considerato obeso quando il suo peso supera di oltre il 20% quello standard. Già a prima vista possiamo renderci conto che il nostro è un cane obeso: quando le anse che ogni cane ha sui fianchi incominciano a non essere più ben definite o addirittura scompaiono, e il tronco appare come un unico “blocco” uniforme, dobbiamo chiederci se il nostro cane non sia troppo grasso. È sempre bene porre questa domanda al veterinario, che farà un attento esame, volto a misurare la percentuale di massa grassa in rapporto alla massa magra, per avere una valutazione completa dello stato fisico del nostro animale. Questo è un primo importante passo che porta il padrone a prendere coscienza del problema dell'obesità nel cane: molti infatti non riconoscono o non ammettono il sovrappeso del proprio cane, che in molti casi, è determinato da sbagliate abitudini alimentari messe in atto dallo stesso proprietario.Obesità nel cane: causeUn regime dietetico non equilibrato: troppo spesso il padrone vede nel cibo una fonte di gratificazione per il cane e un modo per dimostrargli il proprio affetto, quindi tende a iperalimentarlo, dandogli cibo fuori pasto, magari allungandogli dalla tavola bocconi non adatti a lui o concedendogli troppi “premi” sotto forma di snack e biscotti, ogni volta che il cane ne fa richiesta; Una scarsa attività fisica: per bruciare le calorie che ingerisce il cane, come del resto noi umani, ha bisogno di fare movimento. Molte volte però il padrone, preso da mille impegni, non riesce a trovare il tempo necessario per la passeggiata quotidiana con il suo quattrozampe, che finisce per condurre una vita troppo sedentaria e quindi a maggiore rischio obesità; La sterilizzazione o castrazione del cane è spesso un fattore che incide negativamente sull’aumento di peso: quando il cane viene sterilizzato il suo metabolismo subisce dei mutamenti che provocano un aumento dell’appetito e quindi una tendenza ad ingrassare; L’appartenenza ad alcune razze è un elemento che predispone all’ obesità nel cane: in particolare i Retriver (Golden e Labrador), i Beagle, l Bassotti, i Cocker Spaniel sono geneticamente tendenti al sovrappeso; L’età è un altro elemento che può aumentare il rischio di obesità: più il cane è anziano e meno avrà voglia di giocare e fare movimento, magari anche per il sopraggiungere di malattie o problemi nella deambulazione, esponendosi quindi ad una maggiore probabilità di diventare obeso.Cane obeso: conseguenze e problemi Essere un cane obeso non è solo un problema estetico, ma può essere soprattutto causa di importanti problemi di salute. Come per noi umani infatti l’obesità è un fattore che aumenta l’incidenza di gravi patologie, quali il diabete mellito, in cui un malfunzionamento del pancreas causa l’incapacità dell’organismo di produrre la giusta dose di insulina e quindi di regolare la quantità di zuccheri presenti nel sangue, che aumentano oltremisura, andando col tempo a danneggiare molti dei principali organi vitali, come i reni o il cuore. L’insulina inoltre governa il senso di sazietà nel cervello, quindi una scarsa produzione di questo ormone genera un costante stimolo alla fame, dando vita ad un circolo vizioso ancor più pericoloso. L’obesità causa anche problemi cardio-circolatori, ipertensione, difficoltà respiratorie, dermatiti e problemi articolari: soprattutto nei cani anziani, il dover sostenere un peso superiore a quello per cui le articolazioni sono predisposte, provoca o peggiora patologie a carico dell’apparato locomotore.Cane obeso: come fare? È importante cercare di combattere, ma soprattutto prevenire l’insorgere del sovrappeso e dell'obesità nel cane. Per farlo basta seguire alcune semplici regole che, se osservate costantemente, condurranno ad uno stile di vita sano e regolare.un’alimentazione equilibrata: somministrare al proprio cane la giusta quantità di cibo, in base alla taglia, alla razza e all’età dell’animale, senza essere troppo indulgenti quando il vostro adorato quattrozampe vi guarda con occhi pietosi in cerca di cibo. Uno snack ogni tanto può essere concesso, ma senza esagerare e senza mai superare le dosi consigliate sulle confezioni. La dieta va calibrata anche in rapporto allo stato di salute e all’attività fisica del cane: un animale impegnato frequentemente in esercizi sportivi (ad esempio l’agility dog) disperderà maggiori energie e quindi avrà bisogno di un più alto apporto nutritivo; il movimento costante: il cane ha bisogno di fare moto! I nostri “peolsi” non sono nati per poltrire sul divano di casa: un’attività fisica regolare (almeno una mezz’ora quotidiana di passeggiata) è fondamentale per garantire al cane uno stato di salute ottimale, ma anche un giusto equilibrio mentale. Del resto, una piacevole camminata con il nostro migliore amico è un toccasana anche per il padrone, che potrà così condividere con il proprio animale un momento di svago e di benessere; nei casi di obesità resistente, in cui nemmeno il cambiamento dello stile di vita riesce a dare risultati ottimali, il veterinario potrà prescrivere anche dei farmaci specifici, che riducono il senso di fame e l’assorbimento di grassi. Come effetti collaterali possono provocare episodi di vomito o diarrea, che però generalmente si risolvono dopo le prime settimane di somministrazione.

Piante tossiche per il cane

Piante tossiche per il cane: quali sono

Salute del cane Redazione -

CHI RISCHIA DI PIU' NELL'ASSUNZIONE DELLE PIANTE TOSSICHE PER IL CANE? I nostri cani non sanno che tutto ciò che è bello e profumato non necessariamente è anche buono… Sono molte le piante tossiche per il cane, se ingerite, non solo quelle ornamentali, che a noi umani appaiono piacevolmente colorate, ma anche alcune piante coltivate, di cui noi ci cibiamo abitualmente. Ecco così che gli appartamenti fioriti e i giardini possono nascondere pericolose insidie per i cani che abbiano la malaugurata idea di “assaggiare” le piante che li ornano. I più a rischio sono sicuramente i cuccioli: spesso non si limitano ad annusare, ma tendono a prendere in bocca tutto quello che trovano a loro portata, spinti dalla curiosità di scoprire il mondo che li circonda, dall’inesperienza, ma anche dai fastidi legati alla dentizione. Non è vero, come molti credono, che i cani per natura sanno distinguere tra ciò che è commestibile e ciò che è velenoso, ma lo devono apprendere, ed i modi per farlo sono due: o imparandolo dalla mamma o sperimentandolo direttamente. La prima possibilità si verifica ormai sempre più di rado, perché spesso i cuccioli vengono tolti ancora molto piccoli alla madre, che non ha il tempo di “tramandare” il suo sapere ai propri figli. Anche molti cani adulti però mantengono la cattiva abitudine di ingerire quello che trovano in giro per casa o per i giardini, perché annoiati o per sfogare la loro energia. È vero che qualcosa di istintivo c’è nel cane, soprattutto nell’olfatto, che lo spinge a stare lontano da alcune piante per noi inodori, ma che per il finissimo fiuto canino emanano effluvi agri che suggeriscono al cane che la pianta è tossica, ma l’odorato non basta.LE PIÙ DIFFUSE PIANTE TOSSICHE PER IL CANE Ma quante e quali sono le piante tossiche per il cane? Più di quante possiamo immaginare! Vediamo quelle che più comunemente il cane può trovare nei vasi delle nostre case, sui terrazzi o nei parchi cittadini: tra le piante in assoluto più pericolose ci sono l’oleandro, il tasso, l’edera, il ricino e l’ortensia, che possono avere effetti anche mortali se ingerite dal cane anche in piccole quantità, perché provocano gravi complicanze cardiache e respiratorie. Per tutte le altre piante tossiche per il cane, fortunatamente, le conseguenze sono meno gravi e, se trattate in tempo, non lasciano strascichi. Tra le piante ornamentali più diffuse bisogna fare attenzione ad azalea, begonia, ciclamino, ficus, glicine, iris, rododendro, tulipano, stella di natale, che causano nella maggior parte dei casi episodi di vomito e diarrea, talvolta accompagnati da dolori addominali e abbattimento. Tra le piante coltivate per il cane sono tossiche l’aglio, le fave, la cipolla, i fagioli crudi, l’erba medica e il lino, che può comportare anche alterazione del ritmo cardiaco. Vi sono anche piante selvatiche pericolose per la salute del nostro cane, magari meno facilmente accessibili perché si trovano nei boschi, ma che possiamo incontrare durante una passeggiata col nostro migliore amico, quali la belladonna, la digitale, l’agrifoglio.COSA FARE SE IL CANE INGERISCE PIANTE TOSSICHE Se vediamo il nostro cane ingerire una pianta tossica la prima cosa da fare è aprirgli la bocca e rimuovere i residui ancora da deglutire, lavando il più accuratamente possibile il cavo-orale, perché il maggiore o minore grado di tossicità delle piante dipende anche dalla quantità che il cane ne mangia. È importante non intraprendere nessun trattamento fai-da-te, suggerito dal sapere comune, come far vomitare l’animale o fargli bere del latte, perché si può addirittura peggiorare la situazione: il latte ad esempio, in alcuni casi, aumenta l’assorbimento delle tossine da parte dell’organismo, amplificando gli effetti velenosi della pianta. Occorre quindi rivolgersi il prima possibile al veterinario: anche se non esistono antidoti per le intossicazioni vegetali, verranno somministrati al cane i farmaci sintomatici adeguati al caso.

Ansia da separazione del cane

L'ansia da separazione del cane: sintomi e rimedi

Comportamento Redazione -

Ansia da separazione del cane: cos'è e come si può curare Uno dei motivi per cui più di frequente i padroni degli amici a quattro zampe si rivolgono ad un esperto in problemi comportamentali è la cosiddetta ansia da separazione del cane. Si tratta di una vera e propria patologia, un disturbo del comportamento che può interessare cani di ogni età o razza. L’ansia da separazione del cane si manifesta quando il nostro fedele amico è costretto a restare lontano dal padrone o comunque dalle sue figure di riferimento; ecco così che, ad esempio, quando uscite per andare al lavoro, il vostro cane, abitualmente dolce, giocherellone e mansueto, si “trasforma” in un uragano domestico, distruggendo tutto ciò che trova alla sua portata, abbaiando furiosamente o raspando porte e muri, come volesse aprirsi una via di fuga. Se al vostro ritorno stentate a riconoscere casa vostra e ogni volta dovete fare la conta dei danni, molto probabilmente il vostro cane soffre di ansia da separazione! Eh sì, perché bisogna aver ben chiaro che per il cane è una vera e propria sofferenza, una tortura quotidiana, come dimostrano i molteplici segnali che identificano inequivocabilmente questo problema: una volta rimasto solo il cane cade in uno stato di ansia, che si manifesta di solito entro la prima mezz’ora di assenza del padrone.Questo si può trasformare in un vero e proprio attacco di panico, che dà origine a tutta una serie di sintomi o reazioni incontrollate:tachicardia (accelerazione del battito cardiaco); respirazione accelerata; salivazione eccessiva; depressione; agitazione motoria: ad esempio correre nervosamente da una parte all’altra della casa; urinazione incontrollata: fare pipì dappertutto e più volte, anche nell’arco di un periodo di tempo ristretto; autolesionismo: leccarsi insistentemente in uno stesso punto, procurandosi delle escoriazioni; iniziare a rosicchiare mobili e a ridurre in brandelli divani, tende, tappeti, sfogando l’ansia distruttrice su qualsiasi oggetto della casa; abbaiare, ululare o piangere insistentemente per ore; raspare pavimento, porte, muri, fino talvolta a spezzarsi le unghie o a ferirsi; rifiutare il cibo che gli viene offerto e mangiare solo dal padrone; mostrare eccessive manifestazioni di gioia al vostro rientro.Molte volte le avvisaglie dell’ansia di separazione nel cane iniziano già quando il padrone è ancora in casa, ma tutti i suoi movimenti fanno capire al quattrozampe che sta per uscire. Il cane incomincia a girargli attorno in stato di agitazione e, a volte, tenta anche di trattenerlo fisicamente dall’andar via, afferrandogli i pantaloni con i denti o frapponendosi tra lui e la porta d’ingresso.Ansia da separazione del cane: le cause Ci sono alcune razze in un certo senso più predisposte di altre a sviluppare ansia da separazione, come tutti i cani caratterizzati da un forte attaccamento al padrone (Dobermann e molossoidi in genere, cani da conduzione di greggi), così come i cuccioli che sono stati tolti troppo prematuramente alla madre; nella maggior parte dei casi però la causa inconsapevole dell’ansia da separazione del cane siamo proprio noi padroni. Molto spesso, ricoprendo il nostro cane di coccole continue, dispensando premi anche quando non dovuti e non richiesti, tenendolo sempre in braccio, non facciamo altro che diminuire l’autostima del cane e contemporaneamente accrescere a dismisura il senso di dipendenza che l’animale ha nei nostri confronti. Un atteggiamento iperprotettivo verso il nostro cane può solo danneggiarlo, perché quando non siamo con lui, il nostro fedele amico si sentirà letteralmente sperso e insicuro e da lì nascerà la sua sindrome di ansia da separazione. Si dice spesso che i cani abbandonati, presi dai canili, sono più inclini a sviluppare questo problema: è vero fino ad un certo punto, perché spesso siamo noi umani a indurre in loro l’ansia da separazione. Consci dell’infelice passato del nostro nuovo amico, lo ricopriamo di attenzioni a volte morbose, pensando di “ripagarlo” in un certo senso dell’amore che non ha avuto in precedenza, ma inneschiamo in questo modo nel cane quel processo di totale dipendenza da noi, che nel momento in cui ci allontaniamo da lui, lo indurrà effettivamente a temere che anche noi lo stiamo abbandonando.Ansia da separazione del cane: cosa fare Se il vostro cane è affetto da ansia di separazione la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un professionista del settore, un esperto di comportamento canino, perché non tutti i cani rispondono agli stessi trattamenti ed è necessario quindi intraprendere un percorso mirato sulla soggettività del cane – e anche del padrone, visto che si tratta proprio di un problema nella relazione tra cane e padrone.Ma come curare o prevenire l'ansia da separazione del cane? Ecco alcuni comportamenti utili: ABITUARE IL CANE A STARE DA SOLO GRADUALMENTE: Iniziate quando è ancora cucciolo a lasciarlo in casa da solo, prima per brevi periodi, per poi andare gradualmente aumentando la durata della vostra assenza (allontanatevi per 10 minuti, poi per un quarto d’ora e così via). Soprattutto all’inizio rimanete nelle vicinanze, in modo da rientrare prima che il cane inizi a dare segni di ansia da separazione; così capirà che non lo state abbandonando, ma che ritornerete sempre da lui. LASCIATE AL CANE I SUOI SPAZI: anche quando siete in casa col vostro cane non state sempre morbosamente “appiccicati” a lui e viceversa: ogni tanto potete anche rimanere in stanze diverse, prendendovi un po’ di spazio per entrambi; non significa che vi amiate di meno… NON FATELO ANNOIARE: spesso la noia accentua l’ansia da separazione del cane. Quando uscite potete lasciare al cane dei giocattoli anti-stress, giochi d’intelligenza che lo terranno occupato diminuendo la sua frustrazione, oppure, prima di lasciarlo in casa da solo, portatelo a fare una passeggiata, a giocare al parco con altri cani, in modo che sfoghi la propria energia e arrivi più tranquillo e sereno al momento della separazione. MANTENETE UN CERTO “CONTEGNO”: prima di andare via comportatevi naturalmente, senza ricoprirlo di eccessive attenzioni e, quando rientrate, se il vostro cane vi riempie di festeggiamenti eccesivi, ignoratelo finché non si calma: solo allora potrete salutarlo adeguatamente.

Cani in condominio

Cani in condominio: cosa dice la legge

Curiosità Redazione -

CANI IN CONDOMINIO: COSA FARE SE NON PIACE AGLI ALTRI ABITANTI DEL PALAZZO Anche se statisticamente i cani sono presenti in più della metà delle famiglie italiane, c’è sempre chi non li ama e non li accetta: se avete un cane e vivete in condominio vi sarà sicuramente capitato di accorgervi che qualche altro abitante del palazzo è insofferente alla presenza del vostro amato Fido per le motivazioni più disparate (spesso prive di fondamento), come la paura del cane, la convinzione che sporchi e porti malattie e simili. Ma cosa dice la legge sulla presenza di cani in condominio? Un tempo non era inusuale trovare affissi negli androni di alcuni condomini avvisi del tipo “in questo palazzo è vietato l’accesso ai cani”. Oggi non è più possibile perché la legge italiana lo proibisce esplicitamente. Il decreto n° 220 del 2012, che ha modificato l’articolo 1138 del Codice Civile, dice che «le norme del regolamento» condominiale «non possono vietare di possedere o detenere animali domestici». A conferma e ulteriore chiarimento di ciò la Cassazione, nel decreto del 13 marzo 2013, ha riconosciuto che l’animale da compagnia è un “essere senziente” e, in quanto tale, non può più essere equiparato ad un semplice “oggetto” posseduto dal proprietario, ma deve essere riconosciuto come membro della famiglia. Si è inoltre espresso il diritto della persona ad avere un animale da compagnia. Anche se la legge parla chiaro, tuttavia, potrebbe sempre esserci qualche condomino ignorante in materia che manifesti il proprio fastidio nei confronti del vostro cane in sede di assemblea condominiale, magari chiedendo che all’animale venga vietato l’accesso all’ascensore o alle aree comuni. In questo caso è possibile annullare ogni decisione in merito, inviando una lettera in carta semplice al Giudice di Pace della vostra città, entro 30 giorni dalla data della deliberazione, nel caso vi siate dichiarati contrari o astenuti alla votazione, oppure entro 30 giorni dal ricevimento del verbale di assemblea, se eravate assenti. Meglio allegare alla lettera anche eventuale certificato che attesti la buona salute del cane, rilasciato dal vostro veterinario, e una copia del verbale che contiene la disposizione “incriminata”. Se invece la decisione contro il vostro cane non fosse stata inclusa tra gli argomenti all’ordine del giorno, ma semplicemente discussa nelle “varie ed eventuali”, allora è già di per sé nulla. Non dovrete fare altro che inviare una raccomandata all’Amministratore per farlo presente.ATTENZIONE AI CONTRATTI D’AFFITTO PER CHI HA CANI IN CONDOMINIO Se è vero che oggi il condominio non può più vietare la presenza di un cane, diverso è però il discorso nel rapporto che regola la locazione di un appartamento. I proprietari di un immobile infatti possono decidere di non accettare in casa propria inquilini che abbiano un animale, perché in questo caso si tratta di una casistica regolata dal diritto privato tra i cittadini. Fate dunque attenzione prima di firmare un contratto d’affitto che questo non contenga alcuna clausola con il divieto di coabitazione del vostro amato quattrozampe.  GLI OBBLIGHI PER CHI HA CANI IN CONDOMINIO Non bisogna dimenticare che chi ha un cane e vive in condominio deve comunque rispettare alcune norme di comportamento, che sono poi anche regole di buona educazione:Negli spazi condominiali tenete sempre il cane al guinzaglio, anche all’interno dell’ascensore e dell’eventuale cortile comune del palazzo; Se il cane è aggressivo o mordace fategli indossare la museruola; Lasciate sempre pulite le aree condominiali, raccogliendo i bisogni del vostro cane: se avete un cucciolo è probabile che le prime volte che lo portate fuori faccia un po’ di pipì nel portone – è piccolo e deve ancora imparare! Fa niente, l’importante è che provvediate a pulire, in modo che anche i condomini più “antipatici” non possano appigliarsi a nulla di concreto. L’unico caso in cui si può arrivare a vietare la presenza di un cane in condominio è per una comprovata mancanza di igiene e decoro o per il deterioramento e la sporcizia delle parti comuni causate dall’animale; va detto però che quanto sopra deve essere dimostrato dal condominio con prove inequivocabili, comprese con perizie effettuate da tecnici privati e della ASL di competenza.

I cani fiutano i tumori

I cani fiutano i tumori: ma come fanno?

Training Dog Redazione -

I cani fiutano i tumori: la natura straordinaria dei nostri quattro zampe. Che i cani siano non solo i migliori amici dell’uomo, ma anche dei collaboratori preziosi e insostituibili in molte attività anticrimine e di ricerca è ormai cosa nota. Grazie al loro finissimo olfatto sono in grado di scovare la presenza di droga e altre sostanze illegali, di avvertire tracce molecolari di persone scomparse, di trovare vittime di valanghe o di terremoti, sepolte sotto metri di neve o cumuli di macerie. Ma non solo! È ormai scientificamente appurato che i cani fiutano i tumori e la loro presenza, individuandoli ancor prima dei metodi diagnostici all’avanguardia che la scienza mette oggi a disposizione. La prima testimonianza di questa incredibile capacità olfattiva dei cani (il senso dell'olfatto canino è fino a 100.000 volte più potente del nostro) risale al 1989, quando venne pubblicata la notizia di un medico britannico che, dopo aver visto il proprio dalmata annusare insistentemente un neo sulla gamba della moglie, fatti i dovuti accertamenti clinici, seppe che si trattava di un tumore maligno. Da allora sono stati avviati diversi studi scientifici nell’ambito della comunità medica internazionale, volti ad appurare la veridicità di quella intuizione e tutti, nell’arco di circa un trentennio, hanno confermato che i cani fiutano i tumori ancora allo stadio iniziale, quando nemmeno i più sofisticati esami di laboratorio riescono ancora ad individuarli. Tra gli ultimi lavori presentati in materia, a inizio aprile all'Experimental Biology meeting 2019, a quattro beagle è stato insegnato a riconoscere i campioni di sangue positivi per il tumore maligno al polmone. I risultati sono stati molto precisi, come dichiarato dai ricercatori impegnati nello studio: l'accuratezza delle diagnosi sfiorava il 97%. Va da sé che questa scoperta ha una rilevanza enorme ai fini della diagnosi precoce e, di conseguenza, apre nuove strade alla possibilità di intervenire quando la malattia è appena insorta e ci sono maggiori probabilità di cura e di successo. E come se non bastasse, pare che l’attendibilità del tartufo canino sia, nella maggior parte dei casi, superiore al 90%, fino a sfiorare talvolta la perfezione.I cani fiutano i tumori: ecco come In che modo il fiuto del cane riesce ad avvertire la presenza delle cellule tumorali? Anzitutto va precisato che i cani specializzati nella ricerca del cancro sono il frutto di un costante e sapiente addestramento: quindi è necessario che l’innata predisposizione di questi animali venga incentivata e indirizzata nella maniera corretta da esperti educatori, così da poter sviluppare appieno la propria potenzialità. Basta vedere questi cani all’opera per rendersi conto di quale accurato lavoro ci sia dietro: nella diagnosi del cancro alla prostata, ad esempio, vengono fatti fiutare al cane dei campioni di urina, trattata in modo che possa liberare dei corpuscoli volatili, meglio annusabili dal cane. Se l’animale non rileva nessuna traccia sospetta rimane in piedi, fissando il suo addestratore; quando invece fiuta la presenza della malattia, il cane si siede o si sdraia a terra. Con lo stesso metodo, oltre al cancro prostatico, si possono individuare anche altre tipologie di tumore: annusando l’alito di una persona il cane è in grado di fiutare la presenza di cancro al seno, alla pelle, all’intestino e ai polmoni, riuscendo a non farsi fuorviare nemmeno da eventuali altre patologie in corso ai danni dell’organo in analisi, come la BPCO (Bronco pneumopatia cronico ostruttiva) nel caso del tumore polmonare.I cani fiutano i tumori: e in Italia come va la ricerca? Anche nel nostro paese la ricerca di settore è stata avviata da anni, in particolare presso il Centro Veterinario Militare di Grosseto, sotto la guida del dottor Gianluigi Taverna - responsabile di Urologia presso Humanitas Mater Domini di Castellanza (Varese) -, che si è avvalso della collaborazione di due pastori tedeschi, Liù e Zoe, precedentemente cani anti-mina, poi addestrati alla meno cruenta ricerca di cellule cancerose prostatiche. Ecco le sue dichiarazioni: "Nonostante gli sforzi, a oggi non sappiamo quale sia lo specifico pool di molecole che compone l’odore del tumore; l’unica cosa nota è che si tratta di odori cancro-specifici, ossia ogni tipo di tumore ha il suo odore caratteristico. Siamo tuttavia ancora in fase di ricerca e attualmente il cane non può essere impiegato nella routine clinica". Oltre a confermare l’incredibile abilità dei cani, l’importanza di questi studi – ha sottolineato il direttore del team di scienziati – è che hanno fatto capire ai ricercatori che le molecole tumorali emanano un particolare odore che le contraddistingue, grazie al quale l’olfatto del cane può fiutare la presenza della malattia. Le cellule che costituiscono il cancro infatti hanno un metabolismo specifico che genera un insieme di componenti di azoto e di idrocarburi, tali da produrre delle esalazioni caratteristiche, che solo il naso dei cani riesce a fiutare. Anche qualora vi fossero molti più studi e meta-analisi che confermassero l'abilità e la precisione dei cani nel diagnosticare i tumori, risulterebbe comunque difficile che questi animali possano rappresentare il futuro della diagnosi. Anche a loro può capitare una giornata storta, non sono delle macchine. Tuttavia, la ricerca condotta sul loro lavoro potrebbe aiutare lo sviluppo di strumenti che replichino la loro abilità, come il naso elettronico, un sistema biomimetico che cerca di replicare l’apparato olfattivo. La nuova sfida della scienza ora consiste nell’individuare le molecole cancerose che annusa il cane, così da realizzare un nuovo strumento diagnostico capace di riconoscere il loro odore, una sorta di “tartufo elettronico”.

Sviluppo fisico del cane: ecco le fasi

Salute del cane Redazione -

GLI STADI DELLO SVILUPPO FISICO DEL CANE È risaputo che i nostri amici a quattro zampe hanno una crescita molto rapida: questa velocità nello sviluppo fisico del cane è particolarmente evidente nelle taglie medio-grandi i cui cuccioli, nel giro di poco tempo, passano da essere poco più che una “palla di pelo” a raggiungere dopo appena nove-dieci mesi i 30 kg o anche più, a seconda della razza; è sorprendente se si pensa che un “cucciolo d’uomo” impiega per arrivare allo stesso peso nove-dieci anni! Tuttavia anche per il cane vi è una sequenza nelle fasi della crescita che, seppur molto rapide e ravvicinate, devono essere rispettate e supervisionate, affinché il nostro quattrozampe possa diventare un adulto sano e forte. Ecco di seguito quali sono: FASE NEONATALE: va dalla nascita ai 15 giorni di vita ed è il momento in cui il cucciolo è completamente indifeso e dipendente dalla madre, perché non vede, non ha udito e non si sa ancora esattamente fino a che punto possegga l’olfatto. Di sicuro in questa fase è predominante il senso del tatto, grazie a cui il piccolo avverte la presenza della mamma e si attacca alle sue mammelle per succhiare il latte. FASE DI TRANSIZIONE: è quella in cui il cucciolo, dopo aver aperto gli occhi a partire dal 15° giorno circa, acquista gradualmente la vista, che arriva ad essere completa al 21° giorno, quando il piccolo riesce a distinguere con nitidezza tutto ciò che lo circonda.In questo periodo si sviluppa anche l’udito: il cucciolo, sordo alla nascita, inizia a sentire a partire dal 17° giorno circa, ma è solo raggiunti i 25 giorni di vita che la capacità uditiva raggiunge la sua completezza e il cane è in grado di percepire anche la direzione da cui il suono proviene. Sempre in questa fase di crescita inizia anche la dentizione: i primi denti da latte (gli incisivi centrali) spuntano tra il 12° e il 25° giorno, ma bisogna attendere fino ai 35 giorni perché tutti i 28 dentini siano nati. La dentatura definitiva invece si formerà solo successivamente tra il quarto e il sesto mese di vita.PROGRESSIVA AUTONOMIA NELLE FASI DI SVILUPPO FISICO DEL CANE Dalla terza settimana in poi inizia una fase dello sviluppo fisico del cane molto importante, che si potrebbe definire FASE DELL’AUTONOMIA, perché il cane acquista una progressiva indipendenza dalla madre. Anzitutto inizia a muoversi di più: mentre nelle due settimane iniziali di vita il cucciolo è quasi immobile e oscilla solo la testa, dal 21° giorno circa in avanti incomincia a spostarsi, prima goffamente poi via via reggendosi sempre più sulle quattro zampe, finché raggiunto il mese e mezzo circa, acquisisce una completa coordinazione dei movimenti. In questo periodo il cagnolino si allontana sempre più dalla madre, iniziando a spostarsi all’interno della cuccia. Sempre dalla terza settimana circa incomincia quella fase di sviluppo fisico del cane che lo porta ad avere il controllo delle sue funzioni corporee: inizialmente infatti è la madre che, leccando i genitali dei piccoli, ne stimola la minzione e la defecazione. Quando raggiunge il controllo volontario su dove e quando fare i propri bisogni il cagnolino inizia ad allontanarsi sempre più per non sporcare nel luogo dove vive. La “fatidica” terza settimana segna un discrimine anche nella regolarizzazione del ritmo sonno-veglia: se nei primi 15 giorni il cucciolo dorme quasi tutto il tempo e si sveglia solo per succhiare il latte dalla mamma, a partire dal 21° giorno circa è sempre più vigile e più attivo, finché i momenti di veglia arrivano ad essere superiori a quelli di sonno. Alla fine della terza settimana in sostanza sono terminate le principali fasi di sviluppo fisico del cane: tutti i suoi sensi sono ormai perfezionati, la capacità di movimento è completa, quindi i cucciolini sono pronti per lasciare definitivamente la nursery e proiettarsi alla scoperta del mondo!

I cani nascondono il cibo

I cani nascondono il cibo: ecco perche'

Comportamento Redazione -

I CANI NASCONDONO IL CIBO: COSA SPINGE I NOSTRI AMICI A FARLO? Avete visto il vostro cane scavare furiosamente una buca in giardino e nasconderci dentro un bell’osso? Niente di strano! È un comportamento del tutto normale. I cani nascondono il cibo ed è un retaggio delle loroorigini: il lupo in natura, quando riesce a catturare una grossa preda, ne mangia fino a saziarsi, dopodiché trascina la parte rimanente della carcassa in un luogo il più possibile recondito, al riparo da altri potenziali predatori, allo scopo di conservarla per i “tempi bui”. Il cane è previdente e fa scorte di cibo, così da avere una riserva cui attingere quando la caccia non sarà fruttuosa o quando la rigida stagione invernale ridurrà al minimo la disponibilità di animali da catturare. Certo, i nostri cani non hanno gli stessi problemi di penuria di cibo, anzi sono spesso iper-alimentati e viziati con snack e biscottini appetitosi e allora perché continuano a comportarsi così? Perché è scritto nel loro codice genetico e, anche se sono trascorsi millenni da quando il cane è stato addomesticato e si è differenziato dal lupo, permane in loro un’impronta ancestrale, un istinto incancellabile, che spinge anche i quattrozampe casalinghi a mantenere questo comportamento. Ecco perché non dobbiamo sgridare se i cani nascondono il cibo: non servirebbe a nulla e non sarebbe corretto rimproverarli per una pratica innata. È pur vero che qualche volta può essere fastidioso trovare pezzi di pane secco mezzo mangiucchiato sotto ai cuscini del divano, ma non è poi così insopportabile e, tutto sommato, ci fa anche sorridere vedere il nostro amato cane che si impegna a raspare il sofà, pensando di poter scavare una buca come se fosse la terra del prato davanti a casa, senza riuscirci, indispettendosi per gli sforzi falliti! Ma i nostri ingegnosi pelosetti non si danno per vinti e trovano anche tra le mura domestiche dei nascondigli improvvisati per le loro provviste: sotto ai tappeti, dietro alle tende, sotto ai mobili, nei vasi delle piante, senza limite alla fantasia…I CANI NASCONDONO IL CIBO: COME EVITARLO Ammesso che quest'abitudine può essere tollerata senza troppo sforzo da noi umani, c’è comunque qualche rimedio che possiamo provare ad adottare per dissuadere il nostro quattrozampe dal perseverare in questo comportamento. Visto che i cani nascondono il cibo quando ne hanno in sovrabbondanza, si può ridurre la porzione giornaliera, in modo che non avanzi nulla; ma ciò non significa ovviamente “affamare” il povero animale! Rispettate sempre le dosi consigliate dal vostro veterinario di fiducia. Tanto più che, se il peloso si nutre di crocchette, sarà comunque ben difficile per lui andare a sotterrare una manciata di mangime secco, qualunque sia la quantità di pappa che gli mettete a disposizione. Più “a rischio” sono invece i cibi “tutti d’un pezzo”, come gli ossi di pelle di bufalo, i panini, le croste di formaggio. Inoltre, non necessariamente togliendo il cibo in eccesso risolverete il problema, perché il cane potrebbe comunque continuare a nascondere non più generi alimentari, ma giocattoli: in mancanza d’altro, anche un osso di gomma può essere utile allo scopo di perpetrare quest’istinto di sopravvivenza dei nostri amici cani!

Ecco come i cani ci dimostrano affetto

Comportamento Redazione -

TUTTI I MODI CON CUI I CANI CI DIMOSTRANO AFFETTO Migliaia di anni fa il cane ha scelto di vivere accanto all’uomo e lo ha fatto nel momento in cui si è lasciato addomesticare e ha abbandonato il suo stato naturale e selvatico, differenziandosi così definitivamente dal suo progenitore lupo. Soprattutto all’inizio è stata una scelta dettata in buona parte dall’opportunità e dalla convenienza, perché il cane, vivendo con l’uomo e svolgendo alcuni “lavori” per lui (la conduzione del gregge, la guardia alla proprietà), si garantiva cibo facile e un posto più sicuro dove vivere e dormire, al riparo dai predatori. Ma non è stata solo una scelta di comodo: il cane ha riconosciuto nell’uomo il suo capobranco e, come tra i lupi, il soggetto alpha non è quello che tutti gli altri temono, ma quello che tutti riconoscono come un leader, una guida, e verso cui tutti provano rispetto e attaccamento.Come dimostra affetto un cane? Ecco una serie di comportamenti SCODINZOLARE E UGGIOLARE: ogni volta che rientriamo a casa, anche se ci siamo assentati solo per pochi minuti, il cane ci accoglie con la festosità di chi non ci vede da anni. Ci corre incontro muovendo la coda freneticamente a destra e sinistra o roteandola vorticosamente, spesso accompagnando il tutto con uggiolii, abbai e grida di gioia. Alcuni dall’emozione non riescono nemmeno a trattenere la pipì… SEGUIRE SEMPRE IL PADRONE: anche quando siamo in casa con lui, il cane sembra non poter fare a meno di seguirci. Si sposta da una stanza all’altra assieme a noi, deve sempre sapere dove siamo, non vuole mai perdere il contatto visivo con noi. A volte è talmente “asfissiante” che ce lo ritroviamo letteralmente in mezzo ai piedi ad ogni passo che facciamo. Spesso l’affettuoso quattrozampe si appoggia addirittura alle nostre gambe, spingendoci un poco, per richiamare la nostra attenzione, come a dire: “ehi, sono qui, non mi vedi?”. Per il cane la cosa più importante è essere sempre assieme al padrone e sarebbe disposto a seguirlo anche in capo al mondo, pur di stare con lui… per la serie: “due cuori e una capanna!” LECCARE IL VISO E LE MANI: è uno dei modi più teneri con cui i cani ci dimostrano affetto. Ci lecca il viso e le mani sia quando ci accoglie al nostro rientro sia quando gli stiamo facendo le coccole o al termine di un momento di gioco insieme. Anche i lupi leccano il muso del loro capobranco in segno di sottomissione, di rispetto e di amore.MOSTRARE IL VENTRE: quando il cane si sdraia “pancia all’aria” ci comunica la sua incondizionata fiducia nei nostri confronti, perché ci mostra il suo lato più debole; in quella posizione è completamente indifeso, ma il cane sa che non deve temere nulla da noi. “ACCUDIRE” IL PADRONE QUANDO È MALATO: se siamo a letto con l’influenza il nostro cane non si stacca un attimo da noi. Anche i quattrozampe più esuberanti sembrano mettere da parte la loro vivacità e rimangono tranquilli, accoccolati vicino al padrone finché non è completamente guarito. Sembrano vegliare su di noi e quasi “empatizzare” con il nostro essere malati. Quale conforto più grande e gradito per noi umani! Quasi meglio di qualsiasi medicina… VOLER DORMIRE CON IL PADRONE: il cane vorrebbe sempre dormire assieme al padrone. Farlo salire sul letto potrebbe creare problemi di dominanza e di gerarchia, ma quando è sicuro che il quattrozampe non ha nessuna velleità da capobranco, vedere la sua espressione beata mentre dorme acciambellato ai nostri piedi, la dice lunga su quanto il cane sappia dimostrare affetto.Legame cane-padrone: perchè i cani ci dimostrano affetto? La risposta al perché i cani ci dimostrano affetto è in buona parte scritta nel suo DNA. Come discendente del lupo, il cane è un animale sociale: in natura vive all’interno del branco, che è la sua famiglia e nel quale trova e offre protezione, perché la forza del branco è la coesione. Così come un lupo da solo ha ben poche possibilità di sopravvivere, allo stesso modo il cane non cercherà mai la solitudine, ma farà tutto quello che può per stare col padrone. Il lupo è uno dei pochi animali monogami in natura: si lega ad una compagna per tutta la vita e assieme a lei alleva la prole; così il cane vive in simbiosi col proprio padrone, che amerà per sempre e per cui sarebbe disposto anche a sacrificare la propria vita.

Il cucciolo piange di notte: cosa fare

Comportamento Redazione -

Se il cucciolo piange di notte ci troviamo di fronte ad un comportamento da correggere. Avete appena preso un cucciolo di cane e siete entusiasti del nuovo membro della vostra famiglia, ma appena scende la notte iniziano i guai… Eh sì, perché l’adorabile cagnolino non vi lascia dormire e piange ininterrottamente, mettendo a rischio anche il sonno dei vostri vicini di casa. Per prima cosa non andate su tutte le furie e non stupitevi nemmeno più di tanto: il cucciolo non è un giocattolo che, quando siamo stanchi, basta togliere le pile e si spegne automaticamente. Dovevamo mettere in conto che il cucciolo, come tutti i piccoli - anche quelli umani - deve ancora essere educato e, se non ci avevamo pensato prima, è stato un errore nostro. Fatta questa doverosa premessa, occorre capire per quale motivo il cucciolo piange di notte: non è difficile se solo si pensa che è appena stato “strappato” dal suo branco, dalla sua mamma e dal suo consueto ambiente per essere portato in una casa che non ha mai visto e con persone a lui completamente sconosciute. Anche noi forse, se fossimo al suo posto, ci metteremmo a piangere... Il cucciolo si sente abbandonato, sperso, ha paura, e allora cosa fare per rassicurarlo, senza però rischiare di coprirlo di eccessive attenzioni, innescando così un circolo vizioso? Anzitutto occorre preparare per il nuovo arrivato una cuccia confortevole in un punto della casa dove possa sentirsi protetto, comunque mai all’aperto, in giardino: il piccolo non sa dove si trova, è solo e ha assolutamente bisogno di imparare a conoscere il suo nuovo branco umano, oltre all’ambiente che diventerà casa sua, e a capire che lì è al sicuro. A questo punto ci sono due possibilità: o collocare la cuccia a fianco del vostro letto o in un’altra stanza. Se scegliete la prima, sappiate che d’ora in avanti il cucciolo vorrà sempre dormire vicino a voi, ma non c’è nulla di male, se anche a voi fa piacere. In questo caso il cucciolo sicuramente si sentirà meno abbandonato e più protetto, ma è probabile che pianga comunque. Allora potrete ogni tanto accarezzarlo (non sulla testa perché è un segno di dominanza e il cane è già abbastanza insicuro in quel momento!) per fargli sentire la vostra presenza, ma senza esagerare, altrimenti il cane potrebbe convincersi che siete sempre a sua completa disposizione. Se invece optate per la soluzione di sistemare per la notte cuccia e cane in una stanza diversa dalla vostra, allora, quando il cucciolo piange di notte lasciatelo piangere; dopo le prime notti si tranquillizzerà e non lo farà più. Può sembrare estremamente crudele, ma in realtà dovrete “tenere duro” e non andare da lui, perché in questo caso non si tratterebbe solo di rassicurarlo, ma di viziarlo. Finireste per innescare nella mente del cane il meccanismo per cui, ogni volta che piange, voi siete pronti ad accorrere, così continuerebbe a farlo anche le notti seguenti e qualche volta magari pure da adulto, se vuole ottenere qualcosa.Il cucciolo piange di notte: gli errori da non commettere Vi sono alcuni errori che il nostro istinto materno o paterno ci spinge a compiere quando il cucciolo piange di notte. I più comuni sono:Andare a dormire nella stanza in cui abbiamo deciso che il cucciolo deve trascorrere la notte, invece che nella nostra camera da letto. Noi pensiamo di farlo magari solo per quella prima notte o solo finché il cane si addormenta, ma sbagliamo, perché appena proveremo ad allontanarci, il cucciolo ricomincerà a piangere e lo farà sempre più forte se vede che non accorreremo da lui; Mettere il cucciolo a dormire nel nostro letto: può essere piacevole tenere il piccolo stretto a noi, ma dobbiamo sapere che, se lo facciamo una volta, dovremo farlo per sempre, anche se il cane è di taglia maxi e tra qualche mese arriverà a pesare 50 chili! Per qualcuno può essere comunque bello dormire assieme al proprio cagnolone; il problema in questo caso però può essere di dominanza, perché in natura è il capobranco a dormire in posizione sopraelevata, quindi, concedere al cane una tale prerogativa, potrebbe mettere in discussione la nostra leadership e creare problemi comportamentali e di gestione nel cane, a meno che non si tratti di un quattrozampe che è chiaramente gregario per indole o noi siamo degli addestratori talmente bravi da sapere come comportarci in ogni situazione.

Alimentazione del cane anziano

Alimentazione del cane anziano: cosa deve mangiare per stare bene

Alimentazione Redazione -

Alimentazione del cane anziano: cosa deve mangiare un cane un po' in là con gli anni? Come accade a noi esseri umani, anche il cane quando entra nella terza fase della sua vita, la vecchiaia, ha bisogno di cure e attenzioni particolari, compresa anche un'alimentazione del cane anziano equilibrata e specifica per questo. La “terza età” per i nostri amici a quattrozampe inizia generalmente intorno agli otto-nove anni d’età per i cani di taglia medio-grande e verso i dieci anni per quelli di taglia piccola. In questo periodo dell’esistenza dei nostri fedeli amici i loro fabbisogni subiscono delle inevitabili variazioni di cui occorre tenere conto nella scelta della dieta da somministrare. Anzitutto si ha un rallentamento del metabolismo pari al 10-20%, con una riduzione della massa magra e, di contro, l’aumento della massa grassa. Se a questo aggiungiamo la diminuzione dell’attività fisica, come conseguenza di frequenti problemi osteo-articolari, e il minore fabbisogno energetico, ne deriva che il cane anziano è a forte rischio di obesità, con tutte le patologie correlate che questa può comportare.Alimentazione del cane anziano: cosa dargli da mangiare? Per prima cosa va detto che la dieta non deve mai essere modificata da un giorno all’altro (nei cani giovani così come in quelli più vecchi), ma sempre gradualmente, altrimenti si può andare incontro a disturbi vari, in primis episodi di diarrea. Le porzioni di cibo poi vanno adeguate al progredire dell’età: devono quindi diminuire le quantità, sempre in base alla taglia dell’animale e secondo quanto indicato dal veterinario, mentre è bene aumentare il numero dei pasti, suddividendo la razione giornaliera in almeno due o anche tre volte, così da appesantire il meno possibile il sistema digerente e quello intestinale. Sulla tipologia dei cibi che compongono l'alimentazione del cane anziano, bisogna fare attenzione a limitare i carboidrati, perché la glicemia fatica maggiormente a rientrare nei livelli normali, quindi c’è un elevato rischio di diabete, patologia molto diffusa in vecchiaia. Va mantenuto l’apporto di fibre, per favorire la motilità intestinale, e quello di proteine (senza eccedere per non sovraccaricare la funzionalità renale), ma soprattutto è importante che vengano scelte proteine di alta qualità. Quindi se il vostro cane mangia cibo secco, bisogna orientarsi verso crocchette di provenienza certa, mentre se mangia cibo fresco, vanno assolutamente banditi gli avanzi della tavola e preferite carni leggere e più digeribili come il pollo.Alimentazione cane anziano: le principali patologie che si possono evitareVi sono alcune malattie tipiche del cane anziano che un’alimentazione adeguata può contribuire a tenere sotto controllo:Riduzione della motilità intestinale: spesso, anche in correlazione alla minore attività fisica, il cane anziano ha problemi di costipazione. L’apporto corretto di fibre (3-5%) può aiutare a regolarizzare l’intestino, assieme alla somministrazione di acqua, la cui assunzione va stimolata, perché in vecchiaia il cane è più soggetto a disidratarsi; Il sistema immunitario è indebolito e quindi l’animale è più soggetto a contrarre malattie infettive. Si può in parte contrastare questo naturale processo di invecchiamento con una dieta a base di proteine di alta qualità e sostanze antiossidanti (come la vitamina E); Problemi cardiaci: l’alimentazione di un cane anziano cardiopatico deve anzitutto essere mirata ad un controllo del peso, per evitare l’obesità; inoltre è bene che l’apporto di sodio venga limitato, altrimenti si rischierebbe un’eccessiva ritenzione idrica; Insufficienza renale: vanno preferiti alimenti con un basso contenuto di fosforo e un corretto apporto di proteine (qualitativamente adeguate), per evitare di sovraccaricare i reni; Patologie dell’apparato osteo-articolare: spesso i cani anziani sono affetti da artrosi o altri problemi a carico dell’apparato locomotore. Per prevenirli è fondamentale evitare il sovrappeso, che graverebbe ulteriormente sulle articolazioni, oltre a somministrare integratori che svolgono una funzione protettrice delle cartilagini, come il condroitinsolfato e la glucosamina; Problemi odontoiatrici: a causa dell’accumulo di tartaro il cane anziano è soggetto a gengiviti che possono rendere problematica la masticazione. Si può prevenire questo problema, oltre che con una corretta igiene orale, con una dieta a base non solo di cibi umidi, ma anche secchi, che contribuiscono alla pulizia dei denti.Piaciuto l'articolo? Potrebbe interessarti anche https://www.razzedicani.net/corretta-alimentazione-del-cane/

Anagrafe canina: cos'è e come funziona

Curiosità Redazione -

REGISTRAZIONE ALL’ANAGRAFE CANINA Avete intenzione di prendere un cane e qualcuno vi ha parlato di iscrizione all’Anagrafe canina, ma non sapete esattamente cosa sia? Niente di complicato: l’Anagrafe canina è una vera e propria banca dati informatizzata, che raccoglie i dati di tutti i cani presenti sul territorio nazionale. Gli scopi principali per cui è stata istituita sono tre:combattere abbandoni e randagismo; rintracciare velocemente il proprietario in caso di smarrimento o furto del cane; fare un vero e proprio censimento della popolazione canina in Italia, deducendone un insieme di dati statistici.L’iscrizione all’Anagrafe canina è obbligatoria e va effettuata entro 60 giorni dalla nascita del cane da parte del proprietario o del detentore. Nel caso di cani nati in allevamento la effettuerà necessariamente l’allevatore, perché prima dei due mesi di vita il cucciolo non può essere tolto alla mamma; poi il nuovo proprietario che acquisterà il cucciolo dovrà comunicarne entro 10 giorni il passaggio di proprietà. Per effettuare l’iscrizione all’Anagrafe canina occorre per prima cosa che il cane venga dotato di un microchip, un piccolo dispositivo elettronico contenente un codice a 15 cifre, che viene inoculato sottocute al cane, di solito nella parte sinistra del collo, in modo rapido e indolore, da un veterinario abilitato (della ASL o privato che sia). A partire dal 2005 il microchip, quale mezzo di identificazione del cane, ha sostituito il tatuaggio precedentemente in uso, ma per i quattrozampe nati precedentemente e in possesso del tatuaggio non è stato fatto obbligo di introdurre anche il microchip, se il tatuaggio era ancora ben leggibile.Contestualmente all’inserimento del microchip il veterinario rilascia il certificato di iscrizione all’Anagrafe canina, una vera e propria carta d’identità del cane recante la razza dell’animale, la data di nascita, la taglia, il colore del mantello, il sesso, il codice identificativo contenuto nel microchip, oltre al nome, cognome, codice fiscale e indirizzo del proprietario o detentore. L’Anagrafe canina è organizzata a livello regionale, quindi le modalità di iscrizione possono essere leggermente diverse da regione a regione; occorre quindi rivolgersi ai servizi veterinari del Comune o della ASL di residenza per conoscere i dettagli della procedura. Oltre alla prima registrazione del cane è obbligatorio anche comunicare l’eventuale cambio di residenza, il passaggio di proprietà, il furto, lo smarrimento e il decesso dell’animale.I COSTI DELL’ISCRIZIONE ALL’ ANAGRAFE CANINA L’iscrizione all’Anagrafe canina costa a chi la effettua 28,00 euro, pagabili mediante apposito bollettino postale intestato alla ASL regionale, dei quali 20,00 euro sono per il microchip e 8,00 euro per la registrazione; occorre presentarsi muniti di un documento di identità valido e del codice fiscale del proprietario o detentore che effettua l’iscrizione. Ma veniamo alle sanzioni previste dalla legge per chi contravviene all’obbligo di iscrizione all’Anagrafe:per chi non effettua l’iscrizione del cane all’Anagrafe regionale è prevista un’ammenda che va dai 78,00 ai 233,00 euro; per chi non provvede a dotare i cane di microchip entro il terzo mese d’età grava una sanzione dai 104,00 ai 259,00 euro: per chi non denuncia lo smarrimento, il passaggio di proprietà o la morte del cane si prevede una sanzione dai 78,00 ai 233,00 euro.

Fare il bagno al cane

Fare il bagno al cane: consigli per una corretta igiene

Igiene e bellezza Redazione -

COME FARE IL BAGNO AL CANE Sia sa che i cani non amano particolarmente fare il bagno: se è vero che adorano tuffarsi in un fiume o in un lago per nuotare e giocare spensierati, non si accostano però con altrettanto entusiasmo al bagno fatto in vasca con shampoo e spugna. Va detto anzitutto che, se curare la pulizia del cane è una buona regola igienico-sanitaria, fare il bagno al cane non è un'attività che va ripetuta troppo spesso: si consiglia di lavarlo non più di due o tre volte all’anno, salvo esigenze particolari, perché altrimenti si rischia di danneggiare il film protettivo che il pelo del cane naturalmente possiede, oltre a causare dermatiti o eczemi. La pelle del cane infatti ha un PH pari a 7, diverso da quello umano, che la rende più delicata e vulnerabile della nostra. La necessità di fare il bagno al cane inoltre dipenderà anche dall’ambiente in cui vive: un cane che sta in casa, su materassini o divani, non si sporcherà spesso e non avrà bisogno di essere sottoposto a frequenti lavaggi. D’altro lato, un cane che vive all’aperto, esposto ad agenti inquinanti, o ama giocare rotolandosi nella terra del giardino, potrebbe necessitare di lavaggi un po’ più consueti.Quali regole seguire dunque per fare il bagno al cane, senza che per lui si trasformi in un’esperienza angosciosa?Anzitutto occorre abituare il cane al bagno gradualmente: iniziate a sottoporlo al primo bagnetto da cucciolo, solo però dopo che il veterinario vi avrà dato il permesso, perché non bisogna assolutamente lavare il cane nei primi mesi di vita, almeno finché non ha terminato tutto il ciclo di vaccinazioni. Cercate di presentare il bagno al cane sotto forma di gioco, magari mettendo le prime volte il cane nella vasca senza far scorrere l’acqua, ma facendolo divertire con un giocattolo o premiandolo con biscotto se rimane tranquillo. Prima di iniziare a fare il bagno al cane, spazzolatelo con cura, in modo da rimuovere tutto il pelo cadente, che altrimenti una volta bagnato si staccherebbe, formando delle matasse; senza un’opportuna lisciata inoltre il pelo rischierebbe di formare nodi poi difficili da districare. Fare in modo che il cane non scivoli sulla superficie sdrucciolevole della vasca, mettendo sotto alle zampe un tappetino gommato o un asciugamano, altrimenti potrebbe spaventarsi. Aprite l’acqua con un getto non troppo potente e assicuratevi che la temperatura dell’acqua sia tiepida, prima di dirigere il getto sul cane. Fate molta attenzione a non bagnare il muso del cane, che ne sarebbe molto infastidito, e soprattutto a non far entrare acqua nelle orecchie: potrebbe provocargli otiti e infiammazioni. Insaponate il cane utilizzando solo shampoo appositi: quelli ad uso umano sono troppo aggressivi per l’epidermide delicata del cane e potrebbero causargli dermatiti. Abbiate cura affinché il sapone non finisca negli occhi dell’animale: oltre ad irritarli, si avrebbe un’inevitabile reazione di fastidio, che potrebbe trasformare il bagno del cane in un’esperienza frustrante per entrambi. Risciacquate con cura il cane, in modo da eliminare ogni residuo di sapone, che se rimanesse a contatto con la pelle potrebbe provocare allergie.COSA FARE APPENA TERMINATO IL BAGNO AL CANE Non credete che finito il bagno al cane le operazioni di pulizia siano concluse! Anzitutto fate attenzione perché, appena risciacquato, il cane con tutta probabilità si darà una bella “scrollata” per togliersi di dosso l’acqua in eccesso e, se non vi mettete al riparo, rischiate una bella doccia non voluta… A questo punto bisognerà asciugare il cane: va fatto con accuratezza, per assicurarsi che alla fine non rimanga traccia di umidità: se rimanesse bagnato potrebbe ammalarsi. Soprattutto se il cane ha il pelo lungo, bisogna armarsi di pazienza: potete usare un asciugamano o il phon, se il cane lo tollera. Molti quattrozampe infatti sono spaventati dal rumore che fa l’elettrodomestico e lo fuggono; se riuscite ad abituarlo, posizionate il phon sulla velocità minima e appena tiepido, per non danneggiare la pelle del cane; Per completare il bagno al cane occorre eseguire la pulizia delle orecchie: utilizzate un dischetto di cotone (di quelli leva trucco per intenderci), imbevetelo con un po’ di acqua ossigenata e massaggiate l’interno delle orecchie delicatamente, fino a rimuovere tutto il cerume; Se il cane ha il pelo lungo, spazzolatelo nuovamente per evitare la formazione di grovigli.QUANDO FARE IL BAGNO AL CANE E' DA EVITARE Ci sono alcune circostanze in cui è meglio evitare di fare il bagno al cane:Non fare il bagno al cane in inverno: è bene farlo solo nelle stagioni più miti. Se potete lavarlo all’aperto, fatelo quando la temperatura è più mite perché, per quanto il cane possa essere ricoperto da folto pelo, il freddo e l’umidità potrebbero farlo ammalare. Anche se lo lavate in casa, sarà comunque meglio non portarlo fuori subito dopo il bagno, se non si è certi che il cane sia completamente asciutto. Se il cane non gode di ottima salute è meglio non sottoporlo ad una pratica che per lui potrebbe risultare troppo stressante e peggiorare le sue condizioni. Non fate il bagno al cane nei giorni immediatamente successivi alle vaccinazioni o dopo aver applicato i prodotti antiparassitari; è meglio lasciar trascorrere almeno una settimana. Se il cane ha mangiato da poco, aspettate che abbia digerito prima di fargli il bagno: quindi non lavatelo prima che siano passate tre/quattro ore.

Accessori auto per cani

Accessori auto per cani: come viaggiare sicuri

Accessori cane Redazione -

QUALI SONO GLI ACCESSORI AUTO PER CANI Fino a non molto tempo fa capitava di vedere cani che viaggiavano in auto col proprio padrone, comodamente posizionati sul sedile anteriore a fianco del conducente, mentre con sguardo attento controllavano la strada a mo’ di secondo pilota… È assolutamente vietato dalla legge! L’articolo 169 del Codice della Strada dice chiaramente che gli animali trasportati in auto non devono costituire impedimento o pericolo alla guida. È chiaro che se il cane è libero e può saltare tranquillamente da un sedile all’altro o addirittura in braccio e tra i piedi del padrone che guida, i rischi per l’incolumità dei passeggeri sono evidenti. Proprio per ragioni di sicurezza dunque il cane deve essere assicurato in macchina in modo da non poter recare danno, anche se involontariamente, a sé stesso e ad altri.Per farlo esistono diversi accessori auto per cani studiati appositamente, tutti consentiti dalla legge, tra cui è possibile scegliere. Vediamo quali sono:Kennel o trasportino: è adatto soprattutto ai cani di piccola taglia e deve essere saldamente fissato al sedile posteriore. È importante che sia della misura adatta al quattrozampe che lo occupa e spesso richiede un “periodo di adattamento” da parte dell’animale, che deve essere abituato gradualmente a rimanere all’interno del trasportino in tutta serenità, senza ansia o stress. Un’analoga soluzione per i cani di taglia più grande è rappresentata dalle gabbie metalliche, con gli angoli smussati, che però vanno ancorate al portabagagli della macchina. Il kennel, tra gli accessori auto per cani, è forse quello che offre maggiore sicurezza, perché garantisce anche l’incolumità dell’animale in caso di frenate brusche o incidenti. La cintura di sicurezza: esistono diversi modelli di imbragature in base alla taglia del cane che, fatte indossare all’animale, vengono poi agganciate mediante un’apposita cinghia regolabile all’attacco delle cinture di sicurezza presenti in ogni auto. Sono molto comode perché, quando si è arrivati a destinazione, si può sganciare la cinghia dall’imbragatura, far scendere Fido e agganciare alla stessa pettorina il guinzaglio, pronti per una passeggiata. Il divisorio: può essere una rete o una struttura metallica, collocata tra il bagagliaio e il sedile posteriore oppure tra i sedili anteriori e posteriori. Il Codice della Strada dice che, se si tratta di un divisorio installato in via permanente, occorre un’apposita autorizzazione del competente ufficio provinciale della Direzione generale della Motorizzazione Civile.Quando gli animali domestici trasportati in auto sono più di uno invece il Codice della Strada recita testualmente che devono essere “custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo”.COSA RISCHIA CHI VIAGGIA SENZA GLI ACCESSORI AUTO PER CANI Viaggiare assieme al proprio amico a quattro zampe in sicurezza, con gli appositi accessori auto per cani, è un atto di responsabilità che tutela la nostra incolumità, quella del nostro cane, degli altri passeggeri e automobilisti, ma conviene anche alle nostre tasche... Infatti chi trasporta animali in macchina in maniera non idonea rischia una sanzione pecuniaria che va dai 71 ai 286 euro, oltre alla perdita di un punto dalla patente di guida!

Artrosi del cane

Artrosi del cane: sintomi, rimedi e cure naturali

Salute del cane Redazione -

Artrosi nel cane: sintomi L’ artrosi del cane è una malattia che provoca la progressiva disgregazione delle cartilagini che rivestono le estremità delle articolazioni. È una patologia degenerativa, che peggiora con l’avanzare dell’età del cane ed è pertanto tra le più diffuse nel cane anziano. L’innalzamento dell’aspettativa di vita anche per i nostri amici a quattro zampe infatti ha inevitabilmente comportato l’aumento dell’incidenza delle malattie legate all’invecchiamento, come appunto l’artrosi del cane, che ha ultimamente registrato un aumento pari a quasi il 40%. Ciò ha portato la pratica clinica a concentrarsi sempre maggiormente sullo studio di questa patologia, soprattutto da parte dell’ortopedia veterinaria. Si è visto così che l’ artrosi del cane non comporta soltanto la degenerazione della cartilagine, ma compromette tutta l’articolazione, provocando l’alterazione dell’osso che si trova immediatamente sotto alla cartilagine (subcondrale), la formazione di speroni ossei (osteofiti), l’infiammazione della membrana di tessuto che riveste le superfici articolari (sinoviale), oltre ad una perdita di tono muscolare. I sintomi dell' artrosi del cane sono individuabili anche dal proprietario, il quale  può notare tutta una serie di segni che denotano che il cane avverte dolore, che è poi l’elemento più caratteristico e invalidante dell’artrosi, come:difficoltà nella deambulazione: il cane cammina con gli arti irrigiditi oppure assume un’andatura anomala, ondeggiando il bacino o barcollando; pigrizia: il cane appare svogliato, non vuole camminare, perde il suo entusiasmo per la passeggiata quotidiana, si rifiuta di salire le scale o compiere movimenti repentini; il cane tende a spostare il peso del corpo sulle zampe anteriori (perché spesso sono gli arti posteriori i più colpiti dalla malattia) e ad incurvare la schiena, nel tentativo di avvertire meno dolore; quando staziona in piedi il cane talvolta tiene le zampe posteriori unite, perdendo l’equilibrio e cadendo lateralmente; il cane trascorre molto tempo sdraiato, perché quella è la posizione in cui non avverte o avverte meno dolore; se si toccano gli arti doloranti, il cane tende a lamentarsi o a reagire ringhiando, perché non vuole essere avvicinato, per timore di sentire dolore.Artrosi del cane: come diagnosticarla I comportamenti del cane sopra riportati, opportunamente segnalati dal proprietario al veterinario, possono fornire un’importante indicazione capace di orientare alla diagnosi dell’artrosi nel cane. Il veterinario procederà con un’accurata visita e attraverso la manipolazione potrà individuare le articolazioni che causano dolore al cane, quindi maggiormente interessate dalla malattia. Sottoponendo poi l’animale a radiografia si potrà avere la certezza della diagnosi e vedere qual è il livello di progressione della patologia nelle articolazioni interessate. Artrosi del cane: rimedi Il trattamento dell’artrosi nel cane può variare da soggetto a soggetto, in base sia alla gravità della malattia sia alla presenza di altre eventuali patologie concomitanti, che sommandosi all’artrosi, possono peggiorare i sintomi e il decorso della malattia, come la displasia dell’anca, patologia ortopedica che interessa maggiormente alcune razze predisposte. Va detto che ad oggi non esiste una cura risolutiva per l’ artrosi del cane, ma una serie di trattamenti mirati a diminuire i sintomi, alleviare il dolore e migliorare la qualità di vita dell’animale, come la somministrazione di FANS (antinfiammatori non steroidei). Negli ultimi anni però la tendenza è quella di approcciarsi all’ artrosi del cane con un atteggiamento olistico, che valuti la malattia nella sua globalità: pertanto si è posto molto l’accento sulla prevenzione, attraverso l’uso di condroprotettori, integratori che svolgono un’azione protettiva sulla cartilagine, contrastando l’insorgere del processo artrosico. Importante anche il controllo del peso, mediante un’alimentazione adeguata: se il cane è in sovrappeso infatti andrà a gravare maggiormente sulle articolazioni, peggiorando gli esiti della malattia. Anche il movimento costante va considerato tra le misure preventive e di mantenimento: se un’intensa attività fisica è sconsigliata perché può accelerare l’infiammazione delle articolazioni, un po’ di esercizio giornaliero è raccomandato per contrastare la perdita di tono muscolare e mantenere l’elasticità dei legamenti. Artrosi nel cane: le cure naturali più efficaci Accanto alle terapie farmacologiche spesso sono di aiuto i rimedi naturali: le cure naturali più efficaci sono quelle della fitoterapia, omeopatia ed omotossicologia. Da sottolineare anche gli effetti benefici dell’agopuntura.  La fitoterapia è un'ottima scelta, che può aiutare il nostro pet attraverso la somministrazione di alcuni prodotti come:Ribes Nigrum: ha una importante funzione antinfiammatoria. Pinus Montana: dà forza alle ossa e alle cartilagini. Vitis Vinifera: rinvigorisce le piccole articolazioni.Per attenuare il dolore e riparare le cartilagini danneggiate dall’artrosi, particolarmente utili sono:Curcuma longa: antidolorifico molto indicato per attenuare le infiammazioni articolari. Artiglio del diavolo. Glucosamina, per la salute della cartilagine.Ancora si può somministrare linfa di betulla, funzionale sia per prevenire che curare i dolori articolari. Artrosi del cane: rimedi omeopaticiRhus toxicodendron 6CH, per aiutare il cane a riprendere il movimento. Bryonia 6CH, per tranquillizzarlo. Arnica compositm e Led compositum, ottimo per contribuire alla disinfiammazione.

Insegnare al cane il "seduto!"

Insegnare al cane il "seduto": i metodi migliori

Addestramento Redazione -

Come insegnare al cane il "seduto"Avete mai detto al vostro cane con tono perentorio: “seduto!”, e lui ha continuato a guardarvi con occhi interrogativi, senza capire cosa gli steste chiedendo? Non preoccupatevi, rimediare si può anche se non siete addestratori cinofili e, anzi, siete completamente digiuni in materia, perché è molto facile insegnare al cane il "seduto!". Di solito, gli stessi educatori professionisti iniziano proprio da questo esercizio, che il cane riesce ad apprendere già in tenera età, dopo una o due sedute di addestramento. Ovviamente quando il cane è cucciolo l’apprendimento è più immediato, ma si ottengono ottimi risultati anche con cani adulti. Questo perché il “seduto” è per il cane una posizione istintiva, che i nostri quattrozampe assumono anche spontaneamente, senza bisogno di alcun condizionamento particolare; quello che dobbiamo insegnare al cane è a mettersi seduto quando glielo chiediamo noi, quindi ad associare quella postura ad uno specifico comando.Quali sono i metodi più diffusi per insegnare al cane il "seduto"? Esistono diverse tecniche, una delle quali potremmo definire “metodo naturale”: consiste infatti nell’osservare il cane e, quando ci si accorge che sta per sedersi, cosa che capita sempre nell’arco della giornata, pronunciare immediatamente la parola “seduto” e appena assume la posizione premiare il cane con un bocconcino e con sperticate lodi e carezze. Ripetendo questo esercizio per qualche volta il cane sarà ben presto felice di accontentarvi ogni volta che gli chiederete di mettersi seduto, perché saprà che lo aspetta una gradita ricompensa. Questo metodo per insegnare al cane il "seduto!" è più semplice da utilizzare con i cuccioli, che  tendono a stancarsi molto più frequentemente degli adulti e di conseguenza a sedersi molto spesso, perciò si avranno ben più occasioni per metterlo in pratica. Ciò non toglie che sia una tecnica efficace anche con i cani già cresciuti, solo bisognerà fare maggiore attenzione a “cogliere l’attimo” nei non frequentissimi momenti in cui decidono di sedersi. Un altro modo per insegnare al cane il "seduto!" consiste nel farlo avvicinare, meglio se di fronte a voi, mostrandogli un bocconcino o un gioco, e poi portare la mano che tiene il premio in alto, sopra la testa del cane, in modo che l’animale, nel tentativo di seguire col muso l’oggetto tanto desiderato senza arretrare, alzerà tanto la testa all’indietro da sbilanciarsi, fino a sedersi. In questo momento pronuncerete la “fatidica” parola seduto e gli darete il premio.Insegnare al cane il seduto: c'è un metodo non sempre apprezzato Non tutti gli educatori cinofili sono d’accordo sull’utilizzo di un terzo metodo per insegnare al cane il "seduto!", che per la verità è molto simile ai due precedenti, ma con una variante, su cui molti non sono d’accordo. Sempre avendo a disposizione un premio per il cane e sempre pronunciando la parola “seduto”, bisogna contemporaneamente premere con una mano sul sedere del cane spingendolo verso il basso, per fargli capire anche fisicamente cosa vogliamo da lui. Secondo alcuni addestratori questa tecnica sarebbe scorretta perché indurrebbe il cane, invece che a sedersi, ad esercitare una contro-pressione, spingendo verso l’alto mentre noi spingiamo verso il basso; ma anche perché porterebbe il padrone o l’educatore ad assumere una posizione troppo dominante nei confronti del cane. Questo lo indurrebbe a interpretare l’addestramento come un momento poco piacevole, mentre è fondamentale che, qualunque sia l’insegnamento che si vuole impartire al nostro quattrozampe, le fasi dell’apprendimento siano da lui vissute sempre come divertenti e interessanti.

Come evitare che il cane mangi troppo in fretta

Salute del cane Redazione -

COSA PUÒ ACCADERE SE IL VOSTRO CANE MANGIA TROPPO IN FRETTA Quante volte abbiamo sentito dire: “quel cane mangia come un lupo?” Del resto, i cani discendono dai lupoidi, anche se molto alla lontana e in misura diversa a seconda della razza, e per loro il nutrimento significa sopravvivenza; ecco in parte spiegato il grande attaccamento al cibo. Ma se il desiderio e l’esigenza di nutrirsi sono in parte normali, accade però che molti cani abbiano la cattiva abitudine di mangiare troppo in fretta, ingollando in pochi bocconi l’intero contenuto della ciotola. Ciò dovrebbe essere evitato perché può provocare a lungo andare dei danni alla salute dell’animale, talvolta anche gravi.Se infatti il cane ingerisce grossi bocconi di cibo senza masticarli, non permetterà al processo digestivo di iniziare correttamente, per cui non assimilerà adeguatamente gli alimenti, andando incontro a problemi gastrici, con episodi di rigurgito e di vomito che, se reiterati nel tempo, possono sfociare in infiammazione della mucosa che riveste lo stomaco e gastrite cronica. Anche l’apparato intestinale può subire delle alterazioni, perché ricevendo cibi non completamente digeriti, si avrà un malassorbimento, che spesso sfocia in episodi di diarrea;  mangiando troppo in fretta inoltre il cane ingoia, assieme al cibo, anche grandi quantità d’aria che possono causare meteorismo e flatulenza.Nei casi più gravi, se il cane si ingozza troppo velocemente, può andare incontro alla torsione gastrica una patologia importante, che interessa soprattutto i cani di grossa taglia, con un torace profondo, che consiste nella rotazione e ostruzione dello stomaco, che se non trattata chirurgicamente in tempi brevi, può causare la morte. Il padrone deve insospettirsi se il ventre del cane inizia a gonfiarsi e l’animale appare irrequieto, ha “ha fame d’aria” e compie tentativi di vomito infruttuosi sempre più frequenti. PERCHÉ IL CANE MANGIA IN FRETTA? Possono essere varie le motivazioni per cui il nostro cane mangia troppo in fretta: ad esempio perché nella cucciolata in cui è cresciuto era sempre l’ultimo ad arrivare al cibo o, ancor peggio se ha avuto tristi esperienze di maltrattamenti e digiuni forzati o ha dovuto lottare per il cibo con altri cani.Un'altra ragione può essere quella di condividere la casa con un altro cane: questa situazione può alimentare un senso di competizione tra i due, per cui, il quattro zampe, se è il più remissivo dei due,  cerca di finire il prima possibile la sua “pappa” per paura che l’altro arrivi a mangiargliela oppure, se è dominante, mangia il più in fretta possibile per poi andare a “rubare” anche il cibo del suo amico-nemico.I RIMEDI DA ADOTTARE SE IL VOSTRO CANE MANGIA TROPPO IN FRETTA Per evitare che il vostro cane mangi troppo voracemente, è necessario anzitutto tenere a bada l’eccitazione che prova al momento della tanto desiderata “pappa”. Ma come? Per prima cosa non fomentate la sua frenesia, quindi non preannunciate al vostro quattrozampe l’arrivo del cibo, chiamandolo o agitando davanti a lui la confezione delle crocchette, ma al contrario preparate la sua ciotola se possibile senza farvene accorgere, così da presentarla al cane quando è già pronta.Certo non è facile, perché i nostri amici pelosi “captano” subito ciò che più interessa loro; se annusano anzitempo il profumo della “pappa” predisponete il necessario per il pasto con calma e cercate di lavorare sull’autocontrollo dell’animale. Non porgete la ciotola al cane finché dimostra di essere eccitato, piangendo, ululando, girando in tondo o saltando; fatelo sedere e poggiate la ciotola a terra solo quando il cane è tranquillo. Dopodiché date al cane il tempo per mangiare (circa 10 minuti), senza togliergli o allontanargli mai la ciotola finché non ha finito, altrimenti otterrete come effetto quello di spingerlo a mangiare più in fretta, perché cercherà di “spazzolare” tutto il più velocemente possibile, prima che il cibo gli venga sottratto.Un’altra soluzione può essere quella di suddividere il pasto in razioni più piccole, ad esempio versandogli nella ciotola dell’altro cibo, solo dopo che ha finito la prima porzione, in modo da costringerlo a non ingoiare delle quantità troppo abbondanti e a fare una pausa tra un boccone e l’altro. Potete anche distribuire la “pappa” negli stampi delle teglie per muffin così da indurre il cane ad assumere piccole dosi alla volta o scegliere delle ciotole apposite in vendita nei negozi per animali.

Cane abbandonato: cosa fare, chi chiamare e consigli su come comportarsi

Curiosità Redazione -

Ho trovato un cane abbandonato: cosa devo fare? Abbandonare un cane è un abominio a cui l’uomo non dovrebbe mai abbassarsi e una sofferenza a cui nessun cane dovrebbe mai essere sottoposto. Purtroppo però capita ancora troppo spesso, soprattutto nei mesi delle vacanze estive, che i canili delle varie città italiane registrino un triste aumento nel numero di abbandoni. Ma cosa dobbiamo fare se troviamo un cane abbandonato? Anzitutto dobbiamo aver chiaro che la separazione forzata dal proprio padrone rappresenta per l’animale un trauma che a volte richiede anni per essere superato, quindi il suo comportamento non sarà certo quello del cane che incontriamo tutti i giorni sotto casa a spasso col proprietario e al quale siamo soliti fare le “feste”. Il cane abbandonato sarà sicuramente spaventato, disorientato e confuso e difficilmente vorrà farsi avvicinare da noi che, seppur animati dalle migliori intenzioni, in quel momento siamo per lui soltanto degli estranei e potremmo rappresentare ai suoi occhi una minaccia. È importante quindi non cercare di prenderlo ad ogni costo e non forzarlo in nessuna maniera: se il cane scappa alla vostra vista correndo all’impazzata e non avete modo di raggiungerlo, avvertite subito la Polizia Municipale della zona, che è l’organo competente in materia e ha l’obbligo di intervenire, indicando con precisione il luogo dell’avvistamento, la direzione presa dall’animale in fuga e una sua descrizione il più possibile dettagliata. Nel caso invece il cane non scappi, pur mantenendo le distanze da voi, armatevi di pazienza perché dovrete cercare di conquistare la sua fiducia: anzitutto assumete un atteggiamento pacato, non fate movimenti bruschi (che spaventerebbero l’animale), parlategli con voce bassa e ferma, accucciatevi così da assumere una posizione rassicurante per il cane e, invece di avvicinarvi a lui, aspettate che sia il cane ad avanzare poco alla volta verso di voi; calcolate che possono volerci anche ore! Se avete con voi del cibo, offrirglielo può rivelarsi l’arma vincente per attirarlo più vicino. A questo punto, se vedete che il cane ha un collare e una medaglietta, chiamate subito il numero che vi è impresso: potrebbe soltanto essersi smarrito e magari il padrone lo sta cercando disperatamente.Cane abbandonato: chi chiamare e cosa fare Quando il cane non ha alcun segno di riconoscimento, potete seguire due strade:Se volete evitargli il soggiorno in canile e siete disposti ad ospitarlo, dovete comunque avvisare i Vigili Urbani perché l’animale dovrà essere visitato da un veterinario ASL che verificherà, oltre alle sue condizioni di salute, anche l’eventuale presenza di un microchip o tatuaggio di identificazione; se non lo fate potreste rischiare il reato di appropriazione indebita. Dopodiché, lasciati i vostri recapiti all’autorità competente, potrete ottenere l’affido temporaneo del cane per 60 giorni. Nel caso non abbiate la possibilità di tenerlo con voi, non portatelo direttamente al canile di zona, che non potrà accettare l’animale se non dietro richiesta dell’autorità preposta, quindi chiamate la Polizia Municipale. Dopo qualche giorno contattate il canile per sapere se è stato rintracciato il proprietario; in caso ciò non avvenga entro una settimana, potrete dare il vostro contributo alla ricerca affiggendo volantini con il recapito della persona di riferimento nella zona in cui avete trovato il cane, postando una sua foto, corredata da annuncio di smarrimento, sui principali social e sui siti dedicati al ritrovamento di animali. Comunicate il ritrovamento anche alle Associazioni in difesa degli animali che operano sul territorio e ai veterinari di zona.Abbandonare un cane è un reato È opportuno ricordare che abbandonare un cane è un reato punibile con un anno di reclusione o un’ammenda pari a 10.000 euro, in base al Codice penale, che con la legge 189 del 2004 ha riformato l’articolo 727. Quindi, nel caso vi troviate ad assistere direttamente ad un abbandono, cercate di annotare ogni dettaglio che possa aiutare a identificare e rintracciare chi si macchia di un reato tanto vile, ad esempio annotando il numero di targa dell’auto, e denunciate subito l’accaduto agli organi di Polizia.Oltre ad essere un atto ignobile, l’abbandono di un animale è anche un costo per la collettività, che pare si aggiri intorno ai 200 milioni di euro all’anno. Stando ai dati forniti dalla LAV (Lega Anti Vivisezione), la permanenza di un cane in canile costa circa 1.000 euro all’anno, il che va moltiplicato per i 200 mila cani ospitati nei canili italiani.

10 alimenti salutari per il cane: quando vanno somministrati

Alimentazione Redazione -

I 10 CIBI CONSIGLIATI PER IL VOSTRO CANE Siamo quello che mangiamo: ciò vale anche per i nostri cani! La salute infatti passa attraverso l’alimentazione e questo è vero non solo per noi esseri umani, ma anche per i nostri amici pelosi. Ecco perché ogni proprietario dovrebbe porre la giusta attenzione alla dieta del proprio cane; per farlo occorre anzitutto essere correttamente informati e conoscere quale sono gli alimenti adatti ai nostri amici a quattro zampe.Se optiamo per un’alimentazione casalinga, fresca invece che secca, sicuramente più gradita al nostro cane, vi sono alcune regole da seguire per garantirgli una dieta equilibrata. Sebbene esistano degli accorgimenti particolari per alcune razze che hanno delle specifiche esigenze nutritive, nella maggior parte dei casi c’è una serie di cibi universalmente riconosciuti come salutari per il nostro cane e pertanto consigliabili. Vediamo quali sono: un pasto “tipo” è costituito da riso o pasta, assieme a carne e verdure.Ma scendiamo nel dettaglio per capire in quale modo ogni alimento contribuisca a soddisfare il fabbisogno nutrizionale del nostro amico peloso:la pasta o il riso ben cotti sono un’importante fonte di carboidrati; il riso meglio se risciacquato sotto l’acqua a fine cottura, per eliminare quantità eccessive di amido. Altrimenti, un’opzione valida può essere il riso soffiato, che è molto digeribile e non deve essere cotto, ma solo bagnato con brodo di carne o di verdure; la carne è un alimento essenziale per il cane, dato il suo apporto di proteine. Sono adatte sia le carni rosse che quelle bianche (per il pollo fare attenzione ad eliminare eventuali residui di ossa, molto pericolose perché, se ingerite, possono perforare i tessuti degli organi attraversati). L’importante è che le carni non siano mai somministrate crude, ma sempre cotte, per scongiurare il rischio di parassitosi. Il fegato, di cui i cani sono golosi, non è vietato, ma deve essere somministrato con moderazione, perché contiene vitamina A, che in dosi eccessive può essere tossica; anche le verdure sono consigliate nell’alimentazione del nostro cane, in misura pari circa al 10-15% del totale, in quanto forniscono vitamine e minerali. Particolarmente indicate le carote, per il loro apporto di beta-carotene e di fibre, e le zucchine. Vanno bene anche i fagiolini e le patate.Ma oltre ai cibi sopra elencati, che rappresentano un po’ il pasto “standard”, ve ne sono altri adatti al nostro cane, anzi salutari per lui:Il pesce è un cibo ricco di omega-3, può essere sostituito alla carne nei pasti una o due volte alla settimana: deve essere cotto e privato di tutte le lische; Il latte è un buon alimento, a patto che il cane non sia intollerante al lattosio. Se dopo lo svezzamento il cane non ha bevuto latte per un lungo periodo avrà perduto quell’enzima che gli permette di digerirlo, quindi potrebbe avere problemi intestinali. Se invece il cane ha continuato a bere latte potrà assumerlo senza problemi di assimilazione; Lo yogurt è adatto per il suo contenuto di calcio, purché sia privo di zuccheri e additivi; Le uova possono essere inserite nell’alimentazione una volta a settimana, ma preferibilmente cotte e meglio solo il tuorlo, perché l’albume contiene l’avidina, che interferisce nell’assorbimento della vitamina A; La frutta è un cibo consigliato per il cane perché è ricca di vitamine; vanno bene soprattutto mele, pere, banane, anguria; L’olio può essere aggiunto ai cibi, in quantità non eccessive, sia quello di oliva, ricco di elementi nutritivi sia quello di semi di arachidi, che contiene omega-6, utili per rendere il pelo lucido e forte; Il pane può essere concesso di tanto in tanto, magari tra un pasto e l’altro e in dosi limitate. Deve però essere secco perché privo di amido, altrimenti non digeribile per il cane.IL NUMERO DI PASTI GIORNALIERI CONSIGLIATI NELL’ALIMENTAZIONE DEL CANE Quante volte deve mangiare al giorno il nostro cane? È da evitare assolutamente l’abitudine ancora troppo diffusa di somministrare un solo pasto al giorno, che appesantisce troppo il processo digestivo dell’animale e, in alcune razze soggette alla torsione gastrica, può addirittura essere pericoloso per la salute. Sono consigliati almeno due pasti al giorno, al mattino presto e alla sera tardi, possibilmente sempre alla stessa ora e nello stesso posto; ancora meglio se, compatibilmente con i propri impegni familiari e lavorativi, si riesce ad arrivare ai tre pasti giornalieri (mattino, mezzogiorno e sera). Ovviamente la quantità di cibo deve rimanere sempre la stessa nell’arco della giornata, semplicemente suddivisa in due o tre volte.ALIMENTAZIONE: CASI PARTICOLARI L’alimentazione del cane può variare in base all’età e alle condizioni di salute dell’animale. I cuccioli devono mangiare in piccole razioni, con una frequenza pari a 4 o 5 volte al giorno, andando poi a scalare a mano a mano che crescono, fino ad arrivare ai canonici due pasti giornalieri.I cani con patologie quali il diabete di solito mangiano dopo la somministrazione dell’insulina, mentre per quelli con problemi digestivi sono consigliati pasti frequenti e quantità di cibo poco abbondanti. I cani utilizzati in attività fisiche impegnative (ad esempio i cani da lavoro) devono mangiare lontano dalla pratica degli esercizi e la loro alimentazione dovrà essere commisurata al dispendio delle energie.

E tu, chi preferisci fra cane e gatto?

News Redazione -

Nella vita di tutti noi esistono tantissimi argomenti rispetto ai quali la gente si divide in due grandi fazioni contrapposte come se si trattasse del bianco e del nero, oppure del giorno e della notte.Ma proviamo a fare alcuni esempi: esistono le persone che preferiscono la matematica e quelle che invece sono più a proprio agio con le materie umanistiche, quelle che amano il dolce e quelle che invece salato tutta la vita, poi ci sono i puntuali e i ritardatari, gli ordinati e i disordinati, i logorroici e i taciturni.In tutto questo enorme (e volendo infinito) elenco di bipartizione, esiste una divisione che riguarda chi ama i cani alla follia e chi invece preferisce nettamente i gatti. Ma perché esiste questa netta distinzione? Meglio il cane o il gatto? Ovviamente partiamo dall’assunto quasi scontato che in realtà chi ama gli animali, in genere, ama tutti gli animali, perché ama la gioia e i sorrisi che questi ultimi sono capaci di portare nelle nostre vite quando entrano a far parte delle nostre famiglie.Detto questo, però, va sottolineato come i cani e i gatti, pur essendo entrambi degli amici insostituibili, hanno delle caratteristiche totalmente diverse: i cani sono dei compagni fedeli, il legame che si crea fra il cane e l’essere umano con cui divide la vita è unico, insostituibile, non c’è nulla che lo faccia felice come poter stare col suo migliore amico.Beh, forse una bella fetta di carne, ma no: non baratterebbe quell’amore con null’altro. Il gatto, per quanto allo stesso modo crei un legame indissolubile, fatto di fusa e coccole, è decisamente uno spirito molto più indipendente, per cui ama in modo diverso, o forse semplicemente con manifestazioni d’affetto diverse, perché ha bisogno dei propri spazi, dei propri momenti di isolamento, misti ad altri in cui scambiarsi effusioni. Salutare degnamente il nostro piccolo amico Purtroppo, sia i cani che i gatti hanno una caratteristica in comune che ci porterà inevitabilmente a vivere un momento estremamente difficile: i nostri piccoli amici a quattro zampe hanno una vita media decisamente più breve della nostra e, anche nei casi di maggiore longevità, presto o tardi saremo destinati a vederli andare via, lasciando un vuoto incolmabile nella nostra vita e nel nostro cuore.Pur non riuscendo sempre ad accorgercene in modo cosciente, la loro presenza nel nostro quotidiano va a riempire tutti i nostri spazi, e la loro mancanza sarà dolorosissima. Solo chi ci è già passato sa quanto ci possano mancare e quanto sia difficile rimanere all’improvviso senza tutto quell’amore: per questo, ciò che possiamo fare è dar loro il saluto che meritano, ad esempio con Anima-li-amo, e continuare a portare per sempre con noi il ricordo di quel legame unico.

Toelettatura del cane: consigli pratici

Igiene e bellezza Redazione -

Anche per i nostri amici a quattro zampe ci sono dei riti utili a farli stare bene e uno di questi è la toelettatura. Non si tratta di un semplice bagno ma di una serie di azioni di pulizia che vanno dalla spazzolatura al lavaggio.È importante toelettare il cane non semplicemente per mettere in risalto la forma e l’eleganza del taglio del pelo ma principalmente per la sua salute: è una pratica fondamentale per mantenerlo sempre in forma e metterlo a riparo da eventuali parassiti e infezioni. Le fasi della Toelettatura La prima fase della toeletta è la spazzolatura. Il pelo del nostro cane si sporca di polvere e terra ogni volta che esce di casa, pensate ad esempio a quando il vostro animale inizia a rotolarsi e a giocare con altri cani.I peli del cane tendono a staccarsi dal manto e a volte rimangono intrecciati nella nuova ricrescita: è utile quindi spazzolarlo periodicamente per ridurre i nodi ed eliminare le impurità. La spazzolatura inoltre è fondamentale perché aiuta a regolare la muta del pelo che avviene due volte l’anno. Spazzolare il nostro cane diventa un vero e proprio momento giocoso, una coccola sempre gradita. Ricordatevi di non spazzolare il cane contropelo perché potrebbe infastidirlo e allo stesso tempo risulta inefficace per la puliziaAlla spazzolatura segue il lavaggio del pelo, che va fatto con acqua tiepida, e l’applicazione di uno shampoo su tutto il corpo del nostro animale. Occorre scegliere i prodotti giusti per la detersione, il cane non va mai lavato con i detergenti che solitamente vengono utilizzati da noi proprio perché i ph della pelle sono diversi.Segue il momento del risciacquo e dell’asciugatura che può avvenire con un asciugamano di spugna o anche con l’asciugacapelli, in questo caso bisogna tenere la giusta distanza tra il pelo e il getto d’aria calda per evitare di surriscaldare la pelle.Per una toelettatura a regola d’arte si procede con il taglio delle unghie, la pulizia delle orecchie, degli occhi e dei genitali. Queste operazioni possono essere anche eseguite prima, dato che sono più delicate e potrebbero infastidire il nostro animale, in questo modo potrà godersi i momenti successivi della toeletta e rilassarsi o divertirsi.Il cane va abituato alla toelettatura sin da quando è un cucciolo cercando di rendere questo momento divertente e piacevole anche attraverso coccole e carezze. Se vuoi scegliere una toelettatura professionale la catena L’isola dei tesori offre e un servizio personalizzato.Generalmente la frequenza con cui il cane va lavato dipende anche dalla lunghezza del pelo, i cani a pelo lungo hanno bisogno di trattamenti e cure più specifiche e si consiglia di eseguire la toeletta almeno una volta al mese proprio perché nel manto lo sporco si deposita maggiormente e quindi anche i rischi di eventuali fastidi. Per i cani con pelo medio si può eseguire ogni quattro/sei settimane mentre per quelli a pelo corto anche ogni sei o otto settimane.Un altro momento della toelettatura è il taglio del pelo che può essere eseguito seguendo tre tecniche principali: la tosatura, il taglio a forbice e lo stripping, questa si effettua con un coltellino speciale privo di lame ed è adatta principalmente a quelle razze caratterizzate da un manto ruvido o ispido. La scelta dipende chiaramente sia dal risultato che si vuole ottenere sia dalla razza del cane.Insieme a una corretta alimentazione, alle passeggiate e ai controlli periodici dal veterinario di fiducia la toelettatura periodica diventa una pratica fondamentale per il benessere del nostro animale.

Roma, ristorante vieta ingresso a bambini e animali: "rovinano l’atmosfera"

News Redazione -

Le mamme del quartiere: «Comportamento gravissimo». Il gestore del «La Palapa»: "Qui si viene per un pranzo d’affari, una cena speciale. E poi la musica è alta e ai tavoli esterni si fuma". Mamme indignate e proteste sui social segnalano che «c’è un locale, nel quartiere Prati a Roma, che vieta l’ingresso a cani e bambini...».Un affronto per molti, qualcosa di socialmente e politicamente scorretto, ma invece lui, Vittorio Esposito, il direttore del ristorante-gastronomia «La Palapa», una sorta di parola esotica che dovrebbe richiamare l’immagine di una palafitta sul mare cristallino, dai Caraibi alle Maldive, rivendica candidamente questa scelta, anche con un pizzico di orgoglio: «C’è molta richiesta, i posti con il Covid sono limitati e poi chi viene qui cerca qualcosa di unico, elegante, rilassante. Bambini e animali rovinano l’atmosfera. Qui si viene per un pranzo d’affari, una cena speciale. E poi la musica è alta e ai tavoli esterni si fuma».Un muro di fiori colorati, un ragazzo cubano trentenne di due metri di altezza per la tutela della sicurezza, poltroncine in velluto color crema e due enormi gazebo su strada, anch’essi tappezzati di fiori finti che possono accogliere centinaia di persone, ma non soggetti under 14. «Qui in Prati arrivano con due passeggini e due-tre cani. E’ chiaro che si crei subito una situazione difficilmente gestibile — prosegue Esposito — noi non vogliamo essere scortesi, ci appelliamo al buon senso della gente. E non diciamo mai che il locale è proibito per le famigliole amanti degli animali, ma, alla richiesta di un tavolo, rispondiamo semplicemente: “E’ tutto pieno”.Aperto nel settembre scorso in via Fabio Massimo durante la pandemia, La Palapa si definisce Osteria di mare. «E’ stato un investimento coraggioso — aggiunge Esposito — io ho lavorato a Londra e a Dubai: così abbiamo cercato di fare una sintesi di tendenze food internazionali che circolano in queste due metropoli».Forse per l’impatto estetico decisamente insolito nel quartiere, molti bambini di erano mostrati attratti dal nuovo bistrot. «Invece siamo stati respinti — racconta un gruppo di mamme che definisce “gravissimo questo comportamento” — il personale ripete ai clienti: “non sono ammessi cani e bambini” e alcune famiglie sono state cacciate dai tavoli all’esterno posti su suolo pubblico anche dopo aver acquistato da mangiare all’interno».Per il gestore, che non nega quanto denunciato dalle mamme di Prati «si è trattato di episodi spiacevoli in cui i bambini erano lasciati correre ovunque, in due casi rompendo un vetro e un lampadario. Un altro ragazzino, infine, mentre i genitori si disinteressavano del suo comportamento “irrequieto”, è caduto sbattendo la testa sullo spigolo di un tavolino e mi volevano anche denunciare. Sui cani invece, posso dire che, oltre a sporcare per terra e ad abbaiare, hanno anche litigato come fossero su un ring da combattimento».Eppure un happy end della contesa potrebbe profilarsi all’orizzonte: «Con le regole anti-Covid sempre in aggiornamento dovremo rivedere tutta la logistica — conclude Esposito — e uno dei due gazebo potremmo dedicarlo a famiglie con animali al seguito».Fonte: Corriere della Sera

Addio rufus, il cane di molfetta e cittadino modello

News Redazione -

Rufus era una dolce presenza che salutava tutti i viaggiatori della stazione di Molfetta. Rufus non c'è più. Era il cane di tutti, un randagio che scorrazzava per la città di Molfetta, docile, amabile, buono con chiunque. Aveva anche una pagina Facebook, ed era molto popolare.Era stato portato in una clinica veterinaria per accertamenti vari, ma è stato tradito dall’età e dalle condizioni di salute.Queste le parole della Lega del Cane Molfetta affidate ad un post sui social: "E così te ne sei andato via, con la tua profonda discrezione e dignità. Sei stato il cane di Molfetta, il cittadino modello da cui tanti avrebbero dovuto forse prendere esempio ci hai insegnato il valore della libertà, il rispetto per la vita, il coraggio di affrontare le tempeste e la cattiveria, il silenzio che urla al cuore ci hai insegnato a vivere dolce Rufus".Il messaggio firmato dai volontari continua: "Ci sarà un vuoto immenso lì, in stazione, dove ultimo tra gli ultimi avevi deciso di vivere. Certamente ti cercheremo ancora li, ora potrai correre libero dalla fatica dell età in un prato verde....e forse sentirai ancora il rumore dei treni. Ciao creatura stupenda, ci mancherai per sempre".Mariangela La Volpe, presidente dell'associazione che da sempre ha curato Rufus, ha salutato così Rufus: "Questa notizia è triste per tutta la città, Rufus è il cane della stazione, il cane di Molfetta e purtroppo non ce l'ha fatta dopo il ricovero di stamattina alla clinica veterinaria di Santa Fara. Da giorni non stava bene, è stato portato lì con i mezzi della Multiservizi. Mi auguro che l'amministrazione ricordi Rufus con una targa in stazione, che era la sua casa. Rufus era il simbolo della libertà, della dolcezza, il simbolo del rapporto tra un cane e la cittadinanza".E tutta Molfetta si è letteralmente mobilitata appena ha appreso oggi la notizia della scomparsa di Rufus. È partita una gara di solidarietà tra i cittadini molfettesi per la realizzazione di un "ricordo" fisico di di questo animale che per tanti anni è stato un riferimento per la città: già da qualche ora è attiva una petizione online ma in queste ore si è aggiunta una vera e propria raccolta fondi.#unastatuaperRufus è l'hashtag lanciato da un'iniziativa privata di alcuni imprenditori Molfetta.

Istruttore cinofilo prende a calci un cane, ma lui si difende: "siamo in un paese giustizialista"

News Redazione -

Un video molto virale sta facendo il giro di Internet e vede protagonista un istruttore cinofilo mentre prende a calci un lupo cecoslovacco. Dalle minacce è passato alla realtà: è bufera su Claudio Mangini, istruttore cinofilo e preparatore di cani per il cinema e la televisione, protagonista di un video in cui prende a calci un lupo cecoslovacco.«Ti pianto una lambrata che ti spacco le costole». Così si è rivolto al cane, e dalle minacce è passato ai fatti. La scena è stata filmata durante una seduta di addestramento ed è finito sui social, scatenando l'ira di moltissime persone.Le associazione animaliste hanno deciso di denunciarlo, come deciso da Enpa, Leidaa, Lav, Lndc e Oip: «Un evidente caso di maltrattamento, di sofferenza non solo fisica ma anche psichica volutamente inflitta. Se poi si trattava di un cane cosiddetto “morsicatore”, con precedenti di aggressioni, l’interessato dovrebbe spiegare perché un cane con problemi del genere è stato lasciato libero in un recinto, come risulta dal video, alla presenza di altri cani con i loro proprietari o conduttori».Le associazioni animaliste hanno deciso di presentare una denuncia alle autorità competenti perché valutino il comportamento del “preparatore” e il suo “metodo”, documentato nel video. «La crudezza delle immagini e la violenza impiegata contro l’animale sono tali da rendere necessario un controllo di legalità. La denuncia - precisa la nota delle associazioni - sarà corredata dalla perizia di un istruttore cinofilo specializzato in razze ibridate dal lupo e nordiche con master in recupero comportamentale».In un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, Mangini dice che il filmato contestato è di quattro anni fa, che i proprietari sono amici suoi e che il cane sta bene. «Quel lupo cecoslovacco ha morso cinque persone e ha mandato dal veterinario molti altri cani» spiega sui social sostenendo che quel cane lo aveva anche attaccato al braccio fasciato dove, un paio di giorni prima, gli erano stati applicati circa 40 punti dopo essere stato attaccato violentemente da un altro cane. Mangini sostiene di aver salvato la vita a quel cane due volte: «La prima perché quel cane era pronto per l’eutanasia, la seconda volta proprio in quel momento perché stava per scatenare una rissa contro altri quattro cani e a quest’ora sarebbe seppellito».

cani

Salvati dieci cani vicino a grosseto: erano stati abbandonati in uno scatolone

News Redazione -

Dieci cuccioli chiusi in uno scatolone abbandonati: sono stati soccorsi da dei passanti. A Pitigliano, in provincia di Grosseto, e precisamente in località Madonna delle Grazie, dieci cuccioli di cane sono stati abbandonati dentro ad uno scatolone. I cuccioli sono stati soccorsi e trasportati al canile comunale Dog Farm di Ribolla, dove in questo momento sono curati dal personale.Serena Falsetti, assessore comunale all'Ambiente, ai giovani e ai Servizi Sociali, ha commentato così questa brutta storia (per fortuna finita bene): "E’ un atto grave sul quale vogliamo andare fino in fondo".L'assessore continua: "L’abbandono degli animali è un reato perseguibile penalmente e poiché non è la prima volta che vengono trovati dei cuccioli in uno scatolone nei pressi della Madonna delle Grazie, si sta ipotizzando che i responsabili possano essere persone che non abitano molto lontano. Intanto la Polizia Municipale sta indagando. Se necessario controlleremo anche i filmati delle telecamere presenti sul territorio comunale".Falsetti ringrazia anche i cittadini che stanno dando una mano: "Alcuni cittadini hanno mostrato sensibilità e senso civico segnalando situazioni e movimenti che sono al vaglio del personale che sta effettuando le indagini. Poiché è il terzo anno consecutivo che vengono abbandonate cucciolate intere e il Comune si prende in carico questi cani sostenendo dei costi anche importanti, chiediamo ai cittadini la massima collaborazione e lanciamo un appello ad eventuali testimoni di contattare la Municipale per aiutarci a risalire all’autore di questo increscioso gesto".E conclude così, ricordando alcune iniziative proposte dal suo Comune: "Pitigliano da diversi anni sta portando avanti con successo la campagna di adozione dei cani custoditi nel canile convenzionato. Oltre a questi cuccioli ci sono tanti altri meravigliosi esemplari in cerca di una famiglia. Per i cani che si trovano in canile da più tempo è previsto anche un piccolo aiuto economico per chi decide di adottarli: 400 euro per i cani in custodia al canile da almeno 3 anni; 300 euro per coloro che adottano un cane di almeno un anno di età che è in custodia nel canile da 180 giorni a meno di 3 anni; un contributo di 200 euro per coloro che adottano un cucciolo di età inferiore a un anno. Il contributo sarà riconosciuto per tre anni".Come dicevamo, i cuccioli in questione ora sono sotto le cure del personale della clinica. Ma a breve potranno essere adottati: basta contattare l'ufficio comunale allo 0564616322 interno 9 oppure chiamare il numero di cellulare 3484003001. Nel frattempo il comune sta anche indagando per risalire ai responsabili di questo gesto.

Leishmaniosi nel cane: tutto quello che c’è da sapere per proteggere il nostro pet

Salute & Benessere Redazione -

Se in passato la Leishmaniosi era diffusa solo nelle regioni collinari appenniniche e litoranee, in seguito ai cambiamenti climatici degli ultimi decenni la malattia si è diffusa anche nella Pianura Padana. Sono di recentissima segnalazione anche nuovi focolai nel Piemonte e nel Triveneto, ma anche in Lombardia, con tendenza alla diffusione dalle zone oltre-padane a quelle cis-padane. Leishmaniosi cane cos'è Con l’arrivo della primavera, e soprattutto del mese di Aprile, tutti i proprietari di cani corrono al riparo per proteggere i propri amici a quattro zampe dalla Leishmaniosi.Ma che cos'è la Leishmaniosi? Si tratta di una diffusa malattia infettiva protozoaria (ovvero provocata da Protozoi) trasmessa da un insetto, il flebotomo che, nonostante terapie appropriate e mirate, ha tassi di letalità rilevanti.Ma come si trasmette nel cane e quali sono le zone d’Italia più a rischio? MYLAV (https://saluteanimale.net/#chi-siamo), laboratorio di analisi veterinarie che, con un team di esperti a 360°, si prende cura della salute di cani, gatti, cavalli e degli altri animali da compagnia - insieme al supporto del Dott. Luigi Venco (Med. Vet. Specialista in Clinica dei Piccoli Animali), ha voluto fare il punto sulla tematica, dando anche qualche prezioso consiglio su come evitare questa frequente malattia. Parola chiave: prevenire. Il flebotomo responsabile della trasmissione della Leishmaniosi è un insetto ematofago (che si nutre di sangue, come le zanzare) che predilige le ore crepuscolari e notturne per cibarsi, così come i mesi caldi. I flebotomi si trovano principalmente in ambienti rurali e costieri delle regioni meridionali e delle isole, poiché per lo sviluppo e la crescita delle larve necessitano di temperature relativamente calde e di umidità elevata. Quando un flebotomo punge un cane infetto assume il protozoo diventando infettante, ossia in grado di tramettere la Leishmaniosi pungendo un animale sano dai 4 ai 20 giorni. La Leishmaniosi non colpisce solo i cani, ma può colpire anche i gatti ed altre specie animali selvatiche come i conigli, arrivando ad infettare anche l’uomo.La Leishmania viene trasmessa dai flebotomi nel periodo che va da Aprile a Novembre (in relazione alle diverse condizioni climatiche) e la sua diffusione è in costante aumento. “Per lungo tempo, la Leishmaniosi canina è stata considerata stabilmente endemica nell'Italia meridionale e centrale, e nelle aree litoranee del nord Italia, con tassi di siero prevalenza fino al 53,1% - spiega il Dr. Luigi Venco, esperto di MYLAV - Tuttavia, sulla base di dati recenti inerenti la raccolta e l’identificazione di flebotomi, l’individuazione di casi autoctoni nel cane e di casi nell’uomo, nuovi focolai di Leishmaniosi canina sono stati individuati nelle regioni settentrionali in cui la malattia era precedentemente considerata non endemica”. Inizialmente la Leishmaniosi era infatti diffusa solo nelle regioni collinari appenniniche, ma attualmente si trova anche nella Pianura Padana, dove in seguito al cambiamento delle condizioni climatiche (aumento delle temperature invernali, scomparsa della nebbia), si sono verificate le condizioni per la sopravvivenza di uova e larve dei Flebotomi in diapausa nel periodo invernale. Sono di recentissima segnalazione nuovi focolai nel Piemonte e nel Triveneto, ma anche in Lombardia, con tendenza alla diffusione dalle zone oltre-padane a quelle cis-padane nella provincia di Pavia e numerosi altri focolai nelle provincie di Bergamo, Brescia, Lodi, Milano e Cremona.Leishmaniosi cane sintomiOra vediamo nel dettaglio i sintomi della Leishmaniosi. In corso di Leishmaniosi, i pazienti possono essere suddivisi in tre categorie in base ad una combinazione di segni clinici e rilievi di laboratorio. I cani possono essere suddivisi in “esposti”, “infetti” e “malati”. Gli “esposti” sono pazienti clinicamente normali – o con segni clinici riconducibili ad altre malattie - che posseggono titoli anticorpali negativi o bassi (prossimi al valore soglia - del laboratorio), ma che sono negativi alla ricerca del parassita mediante citologia e/o PCR. I cani “infetti” sono pazienti clinicamente normali – o con segni clinici riconducibili ad altre malattie – ma in cui è stata dimostrata la presenza del parassita nei tessuti mediante identificazione diretta (es. citologia e/o PCR). In questi pazienti, i titoli anticorpali risultano negativi o bassi (prossimi al valore “soglia” del laboratorio”) ma non sono presenti alterazioni clinico-patologiche riferibili a Leishmaniosi. I cani “malati” sono pazienti infetti, in cui la presenza del parassita è dimostrata mediante citologia e/o PCR, indipendentemente dal titolo anticorpale, o con titolo anticorpale uguale o superiore di 4 volte il valore “soglia” del laboratorio. In questi soggetti si identificano segni clinici e / o alterazioni clinico patologiche riferibili a Leishmaniosi. Infine, i “gravemente malati” sono pazienti in cui si identificano gravi condizioni cliniche come nefropatia proteinurica, insufficienza renale cronica, patologie oculari gravi e artropatie.Leishmaniosi cane prevenzionePer prevenire questa pericolosa malattia, è necessario utilizzare prodotti a base di piretroidi (sia in pipette sia in collari antiparassitari), da utilizzare in particolar modo nei mesi da Aprile a Novembre. Se si abita in una zona particolarmente a rischio, può essere anche utile limitare le passeggiate serali del cane in campagna così come nelle zone rurali, dove è più alta la concentrazione di flebotomi. È inoltre a disposizione sul mercato un vaccino che non protegge da infezione ma che riduce di molto la probabilità che un cane infetto sviluppi la malattia clinica.Leishmaniosi cane cura Al giorno d’oggi una cura in grado di guarire definitivamente dalla Leishmaniosi non esiste ancora, proprio per questo è meglio mettere in atto tutte le precauzioni possibili per prevenire questa malattia, piuttosto che curarla. Se un cane ha contratto la Leishmania, è necessario intraprendere con il proprio veterinario di fiducia una terapia farmacologica, in base allo stadio della malattia, che riesca a controllare i sintomi garantendo uno stato di benessere del cane. Sono poi importanti controlli veterinari specifici periodici per tutto il corso della vita dell’animale in base allo stadio clinico, oltre all’utilizzo di pipette/collari antiparassitari a base di piretroidi, per evitare che diventi fonte di contagio per altri. È importante spiegare ai proprietari di animali che un cane con Leishmaniosi può tranquillamente vivere una vita normale, senza sofferenze o limitazioni. Ovviamente, più un cane viene curato ai primi sintomi, migliori saranno le probabilità di successo della terapia. È importante ricordare poi che anche se il cane non presenta più i sintomi caratteristici della Leishmaniosi, ciò non vuol dire che il parassita sia stato eliminato, nella maggior parte dei casi infatti continua a sopravvivere, controllato dal sistema immunitario, nel cane, esponendolo a potenziali recidive” concludono gli esperti di MYLAV.

cuccioli alimentazione

Cuccioli, quale alimentazione è la più ideale?

Alimentazione Redazione -

Alimentazione ideale per i nostri cuccioli Nutrire i cani non è semplice come si pensa. Anzi, proprio come gli esseri umani, anche questi animali devono essere curati in modo appropriato. In particolar modo, ciò deve avvenire quando i cani sono ancora cuccioli. A seconda della razza e della loro grandezza, occorre seguire una precisa alimentazione. In questo modo è possibile donare numerosi benefici al proprio animale domestico.Tuttavia, non tutti conoscono questa cosa. Anzi, alcuni comprano una o più varianti di croccantini per cani senza valutare se possono essere una scelta appropriata. Ma come capire qual è la giusta alimentazione da donare ai propri animali? Ecco tutto ciò che bisogna conoscere a questo proposito. Come scegliere gli alimenti appropriati? In primo luogo, occorre comprendere come poter riuscire a scegliere gli alimenti giusti da donare al proprio cucciolo. Ebbene, quando bisogna procedere con questa scelta occorre considerare diversi fattori. Come prima cosa, bisogna soffermarsi sulla razza di un cane. Difatti, alcune razze necessitano di un fabbisogno giornaliero molto elevato, che può essere addirittura maggiore di quello di un uomo adulto.Per riuscire a donare sempre il giusto fabbisogno giornaliero, indipendentemente dalla razza del cane, è appropriato acquistare del cibo per cani di qualità. Difatti, se si acquista cibo scadente, il cucciolo potrebbe mangiare molto ma non saziarsi mai. Ecco perché non occorre sottovalutare il fattore qualità quando si compra cibo per cani.Ancora, un altro aspetto al quale prestare attenzione è quello della formula premium di determinati cibi. Cosa significa ciò? I cibi di qualità premium sono quelli ad alta digeribilità. Questo significa che gli animali non avranno problemi di alcun genere ad assimilarli. Anzi, nutrire i cuccioli con questi cibi può migliorare la loro crescita ed evitare che questi ultimi siano vittima di problemi o complicazioni. Nella fattispecie, chi sceglie per il proprio piccolo animale alimenti premium può godere di benefici come:muscolatura più tonica, forte e ben sviluppata; pelo lucido, sempre morbido e liscio; dentatura e ossatura in perfetta salute; energie giuste per sostenere l'animale durante le attività quotidiane; un aspetto sempre felice, spensierato e sano.Tutti questi benefici derivano dal fatto che gli alimenti premium contengono al loro interno vitamine, minerali ed altri elementi eccellenti che dovrebbero essere assunti da qualsiasi cucciolo di cane. Dunque, è appropriato scegliere alimenti premium per nutrire il proprio cucciolo. Optando per questi articoli, si potrà avere la sicurezza di curare al meglio la crescita del proprio amico a quattro zampe.Cosa prendere in considerazione quando si sceglie l'alimentazione per cuccioli di razze grandi? A questo punto, è bene considerare quelli che sono alcuni aspetti ai quali prestare attenzione quando si sceglie l'alimentazione per cuccioli canini di grandi razze. In effetti, come specificato in precedenza, a seconda della razza del cane è opportuno scegliere l'alimentazione necessaria.Ad esempio, qualcuno potrebbe pensare che a causa della stazza delle loro ossa, questi cani potrebbero necessitare di una maggiore quantità di calcio. Nulla di più sbagliato! Fare questo ragionamento non è salutare ed anzi potrebbe addirittura danneggiare la crescita del piccolo. Dunque, anche con i cuccioli di razze grandi non bisogna esagerare con il calcio negli alimenti.Al contrario, l'alimentazione per questi cuccioli specifici dovrebbe concentrarsi sul tenere a bada la crescita del cucciolo e sul moderare non solo il livello di calcio, ma anche quello di fosforo e di calorie.Tenendo bene in mente questi aspetti, si potrà scegliere un'alimentazione equilibrata sotto ogni punto di vista. Inoltre, è bene concentrarsi anche sulla somministrazione del cibo. Non bisogna esagerare in questa cosa, ma anzi bisogna avere sempre una certa dose di equilibrio. Dimostrando tali caratteristiche, si potrà assistere ad una crescita adeguata del proprio cucciolo a quattro zampe. Cani di razza media: quale alimentazione scegliere? Dopo aver analizzato l'alimentazione per i cuccioli di taglia grande, è bene concentrarsi sui cani di razza media. Anche in questo caso, bisogna analizzare alcuni aspetti prima di conoscere gli alimenti giusti che bisogna somministrare al cane.A dir la verità, ci sono molte similitudini con l'alimentazione che caratterizza anche i cani di razza grande. Tuttavia, ci sono determinate differenze da non prendere sottogamba. Ad esempio, la quantità di cibo da somministrare quotidianamente dovrebbe essere sempre la stessa. Non si deve esagerare, altrimenti il cane potrebbe prendere peso ed abituarsi ad una dieta sostanziosa. Ciò potrebbe far nascere anche uno stato di pigrizia nel cucciolo di razza media con conseguenze negative dal punto di vista fisico.Dunque, occhio anche in questo caso alle calorie presenti nel cibo, cercando di regolare le dosi in modo meticoloso, utilizzando sempre lo stesso metro di misura. Certo, se non si riesce a comprendere quanto cibo somministrare al cane, allora ci si può rivolgere ad un esperto del settore. Un professionista di cani saprà esattamente donare consigli ottimali per quanto riguarda dosi e dieta settimanale da applicare al proprio animale. Cuccioli di razze piccole: quali sono i cibi da somministrare? Infine, è opportuno fare chiarezza anche quando si parla di cuccioli di razze piccole. Questi animali spesso sono davvero minuti e bisogna considerare che i loro bocconi sono piccoli. Dunque, con questo bene in mente, è appropriato ricordare di creare sempre dosi di cibo limitate. In caso contrario, il cane potrebbe sforzarsi di mangiare troppo, danneggiando il proprio corpo ed accumulando grasso in eccesso.La cosa migliore da fare in questo caso, è quella di scegliere alimenti concentrati in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero dell'animale. Difatti, grazie a questi formati speciali, il baby cucciolo potrà ottenere le energie necessarie per correre, giocare, divertirsi e sviluppare la propria muscolatura. Se non viene curato sotto questo punto di vista, un cane potrebbe avere costantemente fame. Di conseguenza, la muscolatura può non svilupparsi a dovere e l'aspetto dell'animale sarebbe scheletrico.In ultima analisi, non occorre sottovalutare la scelta dell'alimentazione di un cucciolo. Anzi, a volte è opportuno informarsi sulle eventuali allergie del proprio animale, scartando quelli che possono essere gli elementi pericolosi. Ad ogni modo, con la giusta attenzione, i cuccioli potranno ottenere un'alimentazione corretta e crescere sani e felici.

Viene ricoverato per covid, il suo cane lo aspetta davanti casa da due mesi

News Redazione -

Si chiama Billy questo quattro zampe che da due mesi aspetta davanti alla porta di casa il suo padrone Marco, ricoverato per Covid. Marco Maiolani è ricoverato al Policlinico San Matteo da più di due mesi: a Novembre ha contratto il Covid e da quel momento la sua vita è cambiata. Ha lasciato a casa i suoi affetti, compreso Billy, il suo meticcio simile ad un Border Collie.Da quando Marco è stato ricoverato, Billy lo aspetta davanti alla porta della sua abitazione a Dorno, nel Pavese. Sono i nipoti di Marco, che vive da solo con Billy, ad occuparsi del quattro zampe. A dargli da mangiare e a convincerlo, con una buona dose di coccole, a rientrare per dormire alla sera.Ma poi al mattino lui tira fuori un tappetino e si rimette ad aspettare che torni il suo padrone, mettendo ogni tanto il muso bianco e nero fuori dalle grate del cancello. Ed è così che è finito sulla Provincia pavese e la sua storia ha iniziato a circolare.«Dovremmo imparare dai cani, loro ti danno tutto» dice Maiolani, che ha 55 anni, ed è un volontario della Protezione civile. Sulla sua pagina Facebook come foto del profilo ha scelto un immagine di sé con Billy ancora cucciolo.Per lui il Covid è stato una lunga sfida, che ancora non è finita del tutto. Prima è stato ricoverato al Policlinico San Matteo, lunghi giorni in terapia intensiva con l'aiuto di un supporto per respirare. Poi è stato trasferito per la riabilitazione all'istituto Maugeri, dove ancora si trova per poter tornare a casa ben saldo sulle gambe. E, ovviamente, non vede l'ora di riabbracciare quello che per lui non è solo un animale, ma da due anni un compagno di vita.«Fu lui a scegliere me - racconta - Mi venne subito incontro come se ci fossimo sempre conosciuti. Mi manca molto. E' una compagnia impagabile e insostituibile». «Ancora un po' di pazienza - aggiunge - e poi tornerò alla normalità. Non vedo l'ora di poter accarezzare il mio Billy». E anche Billy non aspetta altro che il suo ritorno.

"i miei cani sono stati investiti e nessuno mi ha detto nulla": è polemica contro le ferrovie dello stato

News Redazione -

Due pastori svizzeri sono stati investiti da un treno a Trofarello, vicino a Torino. Il proprietario accusa le Ferrovie. Si chiamavano Chelly e Blue i due pastori svizzeri investiti da un treno a Trofarello la notte del 17 novembre. Il proprietario, qualche giorno fa, ha accusato le Ferrovie dello Stato: "I miei cani sono stati investiti e nessuno mi ha detto nulla".Si riferiva al fatto che nonostante le chiamate alla stazione Lingotto per chiedere informazioni, e la denuncia alla polizia ferroviaria, per trovare i corpi dei suoi amati cani - una mamma e un figlio di 6 e 2 anni - Maurizio Albesano è dovuto andare da solo lungo la ferrovia insieme alla moglie e alle guardie zoofile di Agriambiente. Dopo 47 giorni di ricerche disperate.Le Ferrovie dello Stato, tramite un loro portavoce, hanno dichiarato di aver fatto tutto il possibile: "Non c'è stata inadempienza da parte dei nostri lavoratori: il proprietario non è stato avvertito perché non abbiamo trovato i corpi dei due Pastori Svizzeri, né sulla linea né nei pressi dell'area".Dopo lo scontro contro i due cani, quella notte il treno si è fermato per un'ora e venti minuti. Sono intervenuti sul posto i tecnici, che però non hanno trovato i due corpi dei Pastori svizzeri. Solo tracce ematiche, che hanno portato a dedurre che fosse stato investito un animale.Continua Ferrovie: "Nel verbale di quella notte infatti non si parla di due cani, ma genericamente di un animale di grossa taglia investito dal treno. Può capitare che un animale selvatico sia vittima di un incidente simile, e in base a queste deduzioni è stato verbalizzato l'accaduto".Alessandro Piacenza, consigliere nazionale dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) spiega che da Ferrovie dello Stato hanno seguito alla lettera il protocollo: "Non hanno colpe, hanno chiamato i tecnici e fatto la relazione dell'incidente. Non avendo trovato i corpi dopo l'impatto non erano tenuti a ulteriori verifiche".Ma per il futuro si augura che ci sia maggiore connessione tra Ferrovie e polizia locale: "Per un eccesso di zelo avrebbero potuto avvertire la polizia locale, perché quell'"animale di grossa taglia" della relazione avrebbe potuto essere ferito. Sarebbe utile se in futuro un incidente simile venisse comunque segnalato alle autorità, anche senza il rinvenimento dei corpi".Maurizio Albesano però non crede alla versione di Ferrovie dello Stato: "Non li hanno cercati, perché se li avessero cercati sul serio li avrebbero trovati come ho fatto io, 47 giorni dopo - dice -. Io ho trovato il corpo di Blue tagliato a metà a 15 metri di distanza dai binari, e parti di quello di Chelly coperti con delle pietre. La mano dell'uomo c'è stata per coprire la testa e le zampe di Chelly con le pietre. Qualcuno l'ha vista e l'ha sotterrata".

migliori crocchette per bulldog francese

Migliori crocchette per il bulldog francese

Alimentazione Redazione -

In questo approfondimento andiamo ad indicarti quelle che sono le migliori crocchette per Bulldog Francese presenti attualmente sul mercato. Prima di entrare nel dettaglio delle crocchette specificamente indicate per la razza del Bulldog Francese, ti daremo tutta una serie di indicazioni riguardanti questo tipo di alimento.Se avete un amico a quattro zampe in casa con voi saprete certamente che l'argomento crocchette è piuttosto delicato. In generale, tutte le questioni legate all'alimentazione del cane Alimentazione del cane: dieci regole per farla correttamente hanno ormai una grande risonanza.Ci si chiede con sempre maggiore accortezza quale sia la dieta più indicata per i nostro fidi compagni pelosi. La risposta non è univoca e definitiva. Infatti, per i cani così come per noi umani, esistono delle regole di carattere generale ma occorre anche fare le dovute distinzioni caso per caso.Che si tratti di ciotola o piatto, è bene mantenere un certo equilibrio, evitando gli eccessi. In questo articolo proveremo a fornire una panoramica sulla dieta più indicata per il Bulldog Francese e più nel dettaglio quali sono le caratteristiche  delle crocchette "ideali" per questa razza. Migliori crocchette per Bulldog Francese: quali sono quelle più adatte Occorre partire da una serie di premesse. Esporremo dei consigli di carattere generale - che appunto vanno presi come consigli e non come regole.L'alimentazione è una scienza complessa e delicata: in tal senso ci teniamo a precisare che è sempre auspicabile consultare anche il proprio veterinario di fiducia, magari in questo caso uno specialista nutrizionista.Mettete pure in conto che, esattamente come per la noi "padroni" che ci mettiamo a tavola, anche per quanto riguarda i nostri cani una saggia gestione nutrizionale richiede tempo e dedizione. Compatibilmente con questo volontà, proviamo a capire quali possono essere le soluzioni più comode e veloci.In maniera più o meno ciclica, ad esempio, si tende a mettere in luce problematiche legate al cibo industriale pensato per i nostri cani, sia che si tratti di crocchette sia che ci si riferisca alle scatolette dell'umido: anche nei giudizi è bene farsi accompagnare dalla virtù del giusto mezzo.Le crocchette, così come l'umido, non sono né da elogiare in maniera acritica né da demonizzare per partito preso - almeno a nostro parere. Un ulteriore parametro da tenere in considerazione nella disamina che ci porterà infine a fare una cernita delle crocchette per Bulldog Francese più bilanciate in commercio è legata al portafoglio: come valutare, ad esempio, il rapporto qualità prezzo in merito alle crocchette e più in generale al cibo animale? L'importanza di saper leggere l'etichetta coi valori nutrizionali Prima ancora di guardare il cartellino del prezzo, però, ben più importante è guardare l'etichetta coi valori nutrizionali. Ora, partiamo dal presupposto che saper davvero leggere un'etichetta non è facile né scontato neanche per quanto riguarda i prodotti che finiscono sulle nostre tavole.Spesso non ci facciamo caso tra gli scaffali del supermercato e anche in un secondo momento non prendiamo comunque la sana abitudine di decifrare le varie etichette dei prodotti acquistati.In tal senso, capirete bene che è ancora più difficile farlo con tutti gli alimenti che finiscono nelle ciotole dei nostri coinquilini con la coda. Su questa spinosa questione, di recente è entrato a gamba tesa un servizio di Report, noto programma di inchiesta in onda sulla RAI.Pur apprezzando la volontà di mettere una lente di ingrandimento su una questione spesso "sotto i radar" dell'informazione mainstream, ci sentiamo più che altro di fare nuovamente riferimento e affidamento al buon senso e alla virtù del giusto mezzo di cui si accennava in precedenza.Non fatevi prendere dal panico sulla questione ma nemmeno prendetela sottogamba. Attenzione ma non allarmismo, insomma.Non è assolutamente il caso di bandire le crocchette dalle vostre case: piuttosto fate più attenzione ai prodotti che decidete di scegliere. Molti sono restii a dar da mangiare al proprio cane sia le crocchette che le scatolette, preferendo una "dieta casalinga": anche in questo senso occorre specificare che non si tratta necessariamente di una scelta giusta o sbagliata. Semplicemente, dipende.La preparazione domestica ha certamente dei vantaggi ma va calibrata per bene. Tutto ciò non è aiutato dalla voracità del cane, che - a differenza, ad esempio, dei gatti - tende ad avventarsi con foga su quello che gli viene presentato come cibo.Il fatto che tendenzialmente - quindi non in tutti i casi, lo specifichiamo - il cane tenda ad essere più famelico che schizzinoso carica noi padroni di una responsabilità ancora maggiore.Quindi non è possibile fare una vera "classifica" in relazione a cosa sia meglio dare da mangiare ai nostri cani tra crocchette, scatolette e cibo preparato direttamente da noi. Probabilmente l'ideale è un misto ragionato di questi tre approcci, ma dato che ogni caso è a sé conviene parlarne direttamente col veterinario dopo che ha avrà dato un'occhiata al vostro amico a quattro zampe.In generale, qualora decideste di preparare una ciotola domestica c'è una regola quasi scontata ma certamente d'oro da tenere a mente: sono banditi i "nostri" condimenti.A questo punto potrebbe tornare a galla la questione legata al portafoglio: spesso una dieta canina casalinga può rivelarsi conveniente in termini economici ma più che altro se facciamo un confronto con le linee "Premium" del cibo da supermercato. Altrimenti i costi finali del mantenimento dell'animale dovrebbero rivelarsi grossomodo simili. Osservare, monitorare e prevenire: “capire” il metabolismo del vostro cane Le insidie sono presenti anche laddove si inizi a parlare di quantità: infatti - che si parli di crocchette o altro - è importante evitare tanto la malnutrizione (il troppo poco) che il sovradosaggio (il troppo).Non ci sono tuttavia delle regole ferree ed inamovibili: qualità e quantità del cibo gustato dal nostro animale dipende come è ovvio anche dal suo metabolismo. Dall'altro lato si può dire che per quanto il metabolismo abbia caratteristiche diverse per ciascuno, in un certo senso possiamo per lo meno "aiutarlo", coadiuvarlo a regolamentarsi correttamente, a migliorarsi diciamo, tenendo tutto sotto controllo.Altro aspetto fondamentale, neanche a dirlo, è quello medico: bisogna appurare che il cane non abbia delle patologie particolari poiché queste ultime potrebbero richiedere un regime alimentare ad hoc, studiato appositamente. Attenzione a peso, comportamento, umore, feci e acqua Questa suggestione di lancia uno spunto da approfondire, legato all'importante di osservare. Osservare il proprio cane per capire che dieta scegliere? Osservarlo per capire quali crocchette comprare? Certo.Infatti è importante monitorare con attenzione da un lato il peso dell'animale, dall'altro anche il comportamento, o meglio l'umore.Questo ultimo aspetto ci dovrebbe spingere a delineare anche lo stile di vita del nostro amico a quattro zampe: ad esempio, la dieta dovrà tener conto del fatto che un cane si ritrovi ad essere - per indole o per scarsa attenzione dei padroni oppure per circostanze fisiche - più sedentario o al contrario molto attivo.Come per gli esseri umani c'è una bella differenza tra essere "pantofolaio" ed essere uno sportivo!Che cos'altro monitorare al fine di poter determinare in maniera più accurata possibile come alimentare il vostro cane? Feci ed acqua. Ad esempio, tendenzialmente, i cani che mangiano "pappa pronta" evacuano di più ed hanno più sete. Verificate che questi due aspetti siano sempre mediamente equilibrati.Altro aspetto da non trascurare è il vero e proprio "momento della tavola", ovvero quel momento in cui data la ciotola in pasto al vostro cane: bisogna stare attenti a gestire al meglio quel momento.Proprio perché, come detto in precedenza, il cane si getta sul cibo in maniera spesso famelica, bisogna monitorare forma e dimensione della pappa. Ad esempio, le crocchette possono essere scelte anche in base a quel parametro.Quindi, fino ad ora abbiamo preso nota del fatto che ogni cane ha una storia (anche alimentare) a sé e che per quanto voraci i nostri amici a quattro zampe non devono assolutamente essere "visti come delle pattumiere" a cui poter rifilare (quand'anche in buona fede) gli avanzi della famiglia.Se voleste approfondire alcune delle linee guida dell'alimentazione canina ma anche individuare più nel dettaglio alcuni parametri da tenere in considerazione, potete consultare un documento ufficiale denominato "European Pet Food Industry". In questo documento, tra le altre cose, troviamo le caratteristiche ideali di un pasto: sicuro, digeribile, completo, bilanciato e appetibile.In tal senso, torniamo all'importanza di sapersi orientare di fronte ad una etichetta alimentare. Ad esempio, la successione degli ingredienti non è casuale, ma indica un ordine crescente di quantità.Vengono poi segnalati gli additivi che possono essere fondamentalmente nutrizionali e conservanti. In generale hanno la spesso la funzione di mantenere inalterate le funzioni organolettiche ma anche di conferire un apporto di minerali, amminoacidi  vitamine, Sull'etichetta, poi, ci sono tutte le indicazioni nutrizionali sulle quantità giornaliere ottimali da far assumere all'animale. Migliori crocchette Bulldog Francese: la top 5 Dopo questa panoramica, proviamo a capire quali possano essere considerate ragionevolmente le crocchette più adatte alla razza Bulldog Francese.In primis, diciamo che nonostante il Bulldog Francese sia un cane di piccola taglia è molto ghiotto e goloso. Indicativamente il suo fabbisogno giornaliero può essere quantificato in 750-850 calorie.Bisogno però anche tenere in considerazione:Se il cane è castrato/sterilizzato L'età e l'attività motoria del caneIl Bulldog Francese ha almeno due peculiarità di cui è bene tenere conto al momento dell'acquisto delle sue crocchette e più in generale nel monitoraggio della sua dieta.Partiamo dal fatto che si tratta di una razza molto soggetta al problema delle flatulenze: attenzione quindi all'apporto di cereali, che spesso vanno a coadiuvare questo aspetto.Inoltre questa razza è incline ad allergie di varia natura, quindi risulta ancor più determinante il consiglio medico. Infine, badate che il peso del vostro Bulldog Francese non vada mai troppo oltre i 1 chilogrammi ottimali.Ora scandagliamo sul mercato alcune delle marche di crocchette più indicate alla dieta equilibrata di un esemplare sano di Bulldog Francese:

La cagnolina halo cammina per la prima volta grazie alle protesi: il video

News Redazione -

Nato senza le zampe anteriori, questo cagnolino ora cammina grazie a delle protesi realizzate su misura per lui. Una storia bellissima e straordinaria quella di questo cane, grande dimostrazione di forza, determinazione e coraggio. Nonostante le avversità, nonostante tutto.Si chiama Halo questa meravigliosa cagnolina, nata disabile senza le due zampe anteriori e con una di quelle posteriori deformata.Non una vita facile insomma, con un passato doloroso: è stata abbandonata sul ciglio di una strada in una scatola di cartone. Il suo allevatore l'aveva ritenuta inutile.Qualche mese fa la sua vita è cambiata, in meglio. Ha incontrato la sua futura padrona, Jamie: la donna, fondatrice di un'organizzazione di salvataggio animali in Texas, ha iniziato a curare Halo, dandole innanzitutto l'amore e l'affetto sempre mancato.Jamie ha portato Halo con sè in casa, e la quattro zampe ha da subito fatto amicizia con Jackson, il bambino della donna, affetto da autismo. Il rapporto con Halo è subito diventato di affetto grande: Jackson ha trovato un compagno di giochi, ma grazie alla cagnolina sono migliorate anche le sue capacità di relazione e comunicazione.- Potrebbe interessarti anche > Ecco perchè i cani sono indicati per i bambini autisticiJamie ha dichiarato: “Halo è un angelo. E’ riuscita a toccare parti del cuore di Jackson che neanche io sono mai riuscita a raggiungere”.La donna si è rivolta a OrthoPets, una clinica in cui vengono realizzate protesi su misura per animali. In questo modo Halo può correre allegramente insieme al suo fratellino umano. Il video in cui cammina e corre per la prima volta, fa emozionare. 

Video - federica pellegrini contro i padroni disattenti: "non lasciate i cani al freddo"

News Redazione -

La campionessa del nuoto azzurro si sfoga sui social: "Non tutti i vostri cani sono San Bernardo". Federica Pellegrini si scaglia a difesa dei cani sui social: secondo la campionessa del nuoto azzurro i quattro zampe non sono tutelati d'inverno, sotto la neve. Ecco le sue parole:"A tutti i proprietari di bulldog francesi, ricordo che in questo periodo per terra fa freddissimo e, se li vedete tirare su in continuazione le zampe, è perché se le stanno congelando. Non è che vi siete presi un San Bernardo che camminano sulla neve tranquillamente".Pellegrini continua sulle sue Instagram Stories: "A loro il cappottino non basta, se tira su le gambe vuol dire che ha freddo e si fa anche male. Quindi lasciateli a casa quando fa troppo freddo”.Terminata la sfuriata, dà anche alcune indicazioni pratiche: “Vi spiego la mia esperienza personale: il freddo per i cani è soggettivo e ci sono dei campanelli di allarme per capire se stanno soffrendo o no. Vanessa (la sua Bulldog francese, ndr) a otto mesi, con il cappottino, scendeva dal trasportino e camminava normalmente sulla neve. Poi, a un anno e mezzo, ha iniziato a tirare su le zampette. Così ho iniziato a metterle una crema sulle zampe, ma attenzione perché ha una durata limitata. In più dovete stare attenti al sale perché ustiona i polpastrelli. I cani nati da numerosi incroci sono molto delicati”.A conclusione del suo video, la Pellegrini spiega le sue ragioni: “Il mio sfogo di prima nasceva dal fatto che vedo in giro scene in cui i padroni dei cani non tengono in considerazione i segnali di allarme del loro animale”.Ecco il video integrale:

leishmaniosi cane -2

Cane salva il suo compagno cieco caduto in piscina: le immagini riprese da una telecamera video

News Redazione -

Un cane salva il suo compagno cieco caduto in piscina: le immagini di una telecamera di videosorveglianza hanno ripreso la scena. Nella città di Sunchales, in Argentina, un cane salva il proprio compagno canide cieco, caduto nelle acque di una piscina ed in apparente difficoltà.Il gesto è stato ripreso dalla telecamera di sicurezza dell’abitazione della proprietaria, che le ha pubblicate sul suo profilo facebook rendendo omaggio al suo coraggioso amico a quattro zampe.Julieta Firpo deve essere molto orgogliosa del proprio cane. E lo sarà di certo, visto che ha pubblicato le immagini che lo ritraggono nell’atto di compiere un’azione molto coraggiosa. Gesta che lei stessa non avrebbe conosciuto, se non fossero state immortalate dalle telecamere di sorveglianza della sua abitazione.Julieta vive in Argentina, nella città di Sunchales, ed ha due cani, Caipirinha e Luna. Quest’ultima ha ben quattordici anni, ed ha perduto la vista.Dal post sembra trasparire che si tratta di un avvenimento piuttosto recente, giacché la proprietaria ha specificato che è negli ultimi giorni che la cagnolina sembra apparire disorientata.Molto probabilmente il cane, disorientato a causa della cecità, è caduto inavvertitamente in piscina. Passeggiando in giardino non si è accorta di essersi avvicinata eccessivamente al bordo, finendo così in acqua. La reazione di Caipirinha è stata tempestiva.Appena si è accorto che il proprio compagno cieco annaspava, si è precipitato immediatamente, al fine di tirarla fuori dai guai. In verità Luna riusciva a galleggiare bene in acqua; tuttavia appariva in difficoltà nel trovare la via d’uscita una volta giunta a bordo vasca. Caipirinha ha cercato di tirarla fuori dall’acqua in un primo momento, non riuscendovi.Così ha guidato, come dice la proprietaria nel post pubblicato sul suo profilo facebook, verso le scale della piscina, dove l’operazione è riuscita. Insomma, Caipirinha ha dimostrato di non avere bisogno dell’addestramento per diventare un cane bagnino, potendo ottenere l’incarico ad honorem per le gesta profuse.E Luna? L’anziana cagnolina, tratta in salvo dall’acqua, è apparsa un po’ esausta. Siamo sicuri che, dato il problema di cecità che l’affligge, la proprietaria metterà in atto, da oggi, una sorveglianza maggiore sul povero animale.FONTE: amoreaquattrozampe.it

conigliera

Come scegliere la conigliera

Accessori cane Redazione -

Chi possiede uno o più conigli può accudirli in tutta sicurezza nelle gabbie appositamente create per loro, meglio conosciute come conigliere. I conigli infatti hanno bisogno di avere un posto tutto per sé, dove in genere trascorrono gran parte della giornata. Avere un coniglio in casa tutto il giorno potrebbe essere rischioso, i simpatici pelosetti infatti sono piuttosto rinomati per le loro abilità nel rosicchiare tutto ciò che trovano (specie fili e suppellettili in legno).Per questo è fondamentale avere un luogo dove rinchiuderlo quando non si ha la possibilità di controllarlo. La dimensione della conigliera Il primo aspetto da prendere in considerazione se si ha intenzione di acquistare una gabbia per conigli adeguata, è la dimensione necessaria. Affinché i conigli possano stare a proprio agio nella gabbia, è fondamentale garantirgli una piena libertà di movimento e spazio a sufficienza.Sono altresì fondamentali delle aree dedicate allo “svago” degli animali con scivoli e passatempo. Gli esperti infatti sottolineano che questi animali devono avere a disposizione uno spazio adeguato per saltare, correre e riposare.Quando un coniglio non ha a disposizione un’area con tali caratteristiche, la sua salute è messa seriamente in pericolo. Una delle conseguenze derivanti dalla mancanza (o dall’insufficiente) movimento dell’animale è l’obesità, l’osteoporosi, il deterioramento muscolare ecc.Per questo è consigliabile consultare soggetti qualificati se si ha intenzione di acquistare una conigliera, su www.ferrantinet.com ad esempio c’è un’ampia varietà di scelta. La legge, inoltre, prevede una dimensione minima per le gabbie, esse infatti devono essere almeno 180x60x60 centimetri.Se non viene rispettato questo standard ci si espone a possibili sanzioni pecuniarie. Inoltre, possedere una gabbia ampia è anche un’ottima soluzione se non si ha molto tempo per le pulizie, una conigliera di ridotte dimensioni necessita di essere pulita più spesso. I materiali utilizzati Le conigliere presenti sul mercato sono davvero tantissime, è possibile optare per una gabbia costruita interamente in legno, in plastica, in metallo a seconda delle singole esigenze e dei propri gusti. La scelta ovviamente non è casuale ma può essere influenzata da svariati fattori.Se ad esempio si ha intenzione di posizionare la gabbia all’interno della propria casa è consigliabile optare per un materiale classico e che sia bello alla vista, ovvero il legno. Se invece si vuole posizionare la conigliera all’esterno, il legno non è una soluzione ideale visto che a causa delle intemperie potrebbe deteriorarsi rapidamente.La via di mezzo è sicuramente quella in plastica, materiale estremamente versatile che non necessita di particolare manutenzione. Le gabbie in plastica infatti sono molto semplici da pulire ed estremamente durevoli nel tempo. Dove posizionare la conigliera La scelta non è del tutto casuale, anzi, posizionare la conigliera in modo corretto garantisce il benessere del proprio coniglio. In genere è possibile posizionarla sia all’interno che all’esterno, se si ha intenzione di metterla all’interno però, è consigliabile scegliere luoghi non troppo frequentati o caotici.I conigli infatti necessitano di tranquillità per potersi riposare al meglio. Per questo, se si possiede un giardino, è preferibile posizionare la conigliera all’esterno, ovviamente al riparo dalla pioggia, dal vento e dal sole.

Come tranquillizzare un cane

Come tranquillizzare un cane: la soluzione di adaptil

Salute & Benessere Redazione -

Da qualche tempo ti stai chiedendo se, oltre ai suggerimenti del tuo addestratore cinofilo, ci siano delle valide soluzioni per capire come tranquillizzare un cane? Beh, allora sei capitato nel posto giusto al momento giusto! In questa guida ti daremo una serie di consigli che potrebbero rivelarsi molto utili. Ma andiamo con ordine. Statisticamente, uno dei motivi più frequenti per cui i padroni si rivolgono all'educatore cinofilo è che il proprio quattro zampe manifesta delle paure.Possono essere diverse le circostanze per cui un cane si mostra spaventato: quando ad esempio viaggia in auto, oppure quando incrocia altri cani o ancora nel momento in cui dovesse verificarsi un temporale.Non sempre poi certe paure possono essere circoscritte a situazioni contingenti: se ad esempio hai adottato un cane dal canile, potrebbe essere che la sua vita sia stata purtroppo macchiata da abbandoni o maltrattamenti. Cose che segnano insomma, e che non si possono superare in pochi giorni.Ovviamente ciascun cane ha poi il proprio carattere, la propria soggettività e il proprio bagaglio genetico ed esperienziale. Ogni caso va dunque valutato singolarmente, così da individuare la linea di azione adatta di volta in volta. Tuttavia esistono alcuni principi generali e delle ulteriori soluzioni per riuscire a tranquillizzare il tuo cagnolino. Come tranquillizzare un cane: cosa fare Il primo step da fare per riuscire a calmare il proprio pet è conquistare la sua fiducia: per lui noi dobbiamo essere un rifugio sicuro, una base forte su cui poter contare in ogni momento. Per questo dobbiamo rapportarci con il nostro quattro zampe con grande equilibrio e sicurezza.Se ad esempio ha paura di un determinato oggetto, facciamogli vedere che non è pericoloso: avviciniamoci, tocchiamolo e vedrai che anche Fido si avvicinerà curioso e meno spaventato. Devi dimostrarti inoltre un padrone attivo, disposto a divertirsi insieme al proprio cane, magari nascondendo un gioco o... te stesso!Il gioco è fondamentale: se ad esempio il tuo cane si inquieta in presenza di bambini, iniziate a giocare insieme a lui dicendo al bimbo in questione di non toccarlo né di avvicinarsi. A poco a poco, giocando, vi ritroverete vicino al piccolo umano, senza che il pet se ne sia accorto.Quando noterà la presenza del bambino magari si spaventerà, ma capirà anche che non c'è pericolo dal momento che non gli è successo nulla. Questo contribuirà un po’ alla volta a desensibilizzarlo, esponendolo cioè all’oggetto delle sue paure molto gradualmente e senza mai forzarlo, finché si abituerà e le sue reazioni fobiche svaniranno o diminuiranno.Certo non bisogna pensare che ciò avvenga da un giorno all’altro: per alcuni cani possono occorrere anche mesi o addirittura anni. È necessario dunque avere pazienza, calma e serenità. Come tranquillizzare un cane: cosa non fare Se proprio non sai come comportarti di fronte alle paure del tuo cane, la cosa migliore è sempre rivolgersi ad un bravo educatore cinofilo, senza improvvisarsi addestratori perché rischiereste di peggiorare la situazione.Ma ci sono alcune cose che sicuramente non vanno fatte:1. Non sgridatelo o picchiatelo: non solo il cane continuerà ad avere paura di ciò che tanto lo spaventa, ma in questo modo imparerà a temere anche voi. Niente di peggio per chi già è timido e pavido!2. Non costringetelo ad accostarsi all’oggetto o alla persona che lo intimorisce: aumenterete ancor di più la sua ansia e il suo senso di sottomissione;3. Non premiate le sue fobie: se il cane ha paura, magari in presenza di un altro cane, non coccolatelo o ricompensatelo con del cibo, perché in questo modo rafforzereste il suo atteggiamento fobico, comunicandogli che fa bene ad avere paura.Detto questo, vogliamo fornirti un ultimo consiglio, ovvero una soluzione che potrebbe rappresentare un ottimo modo per tranquillizzare il tuo quattro zampe. Adaptil: la gamma di prodotti per il benessere dei cani Un valido aiuto per la gestione delle situazioni di disagio è rappresentato dalla gamma di prodotti Adaptil, che con la loro azione non farmacologica portano serenità e tranquillità sia al cane ma anche al padrone.Sviluppati da Ceva Salute Animale, azienda globale nel settore della veterinaria e leader nell'ambito degli aspetti comportamentisti, i prodotti Adaptil sfruttano i feromoni, che portano un messaggio di naturale appagamento al tuo cucciolo o cane adulto.I feromoni contenuti in Adaptil riproducono tutte le proprietà di quelli naturali materni: per questo motivo infondono uno stato di benessere nell'animale e forniscono un valido aiuto ai disturbi comportamentali associati a stress o paura.Lo ribadiamo: non sono farmaci, ma hanno un'efficacia clinicamente dimostrata. Non danno effetti collaterali. Per quanto riguarda le maggiori situazioni d'uso, sono l'alleato ideale per la prevenzione/riduzione dello stress quando il cane:Percepisce alcune situazioni come difficili (ospiti in casa, visite veterinarie ecc.) Deve adattarsi ad un nuovo ambiente e affrontare nuove esperienze Mostra problemi legati all'assenza del proprietario, com distruzioni, deiezioni inappropriate ecc. In questo caso c'è un prodotto specifico, ovvero Adaptil Calm Home Diffusore Ha paura dei rumori forti (parlavamo dei temporali, ma anche dei fuochi d'artificio) Ha ansia di viaggiare in auto o su altri mezzi di trasporto E' cucciolo ed entra nel periodo di socializzazioneIn conclusione, questa linea di prodotti - lanciata con l'hashtag #semprefeliciinsieme - risulta un fedele alleato per la serenità del tuo amico del cuore.#ad #Adaptil

Posso portare il cane fuori dopo il coprifuoco

Posso portare il cane fuori dopo il coprifuoco? ecco tutte le domande di questi giorni

News Redazione -

Posso portarlo fuori nelle ore del coprifuoco notturno? E in auto se si attraversano le zone rosse, gialle e arancioni? E portare a spasso quello del vicino? Tutti i consigli di Aidaa. Con l'aggiornamento della mappa tricolore, in cui sono inserite le regioni italiane in base all'andamento dei contagi da Coronavirus, cambiano anche le norme e le regole per portare a spasso il cane, in ambito comunale e sovracomunale.Ecco di seguito le norme ed i consigli degli esperti Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente- Italiambiente) per rispettare le regole, ma non privarsi del diritto di passeggiare e divertirsi con i propri cani.E' possibile portare il cane fuori nelle ore del coprifuoco notturno per i propri bisogni?In teoria no, ma il buon senso impone di poter uscire per alcuni minuti con il cane se lo stesso ha delle necessità corporali urgenti, senza allontanarsi per oltre dieci metri da casa.In questo caso portare comunque sempre una giustificazione e ovviamente raccogliere gli escrementi del cane e poi rientrare in casa. Evitare assolutamente passeggiate notturne quelle sono vietate e sancite in tutte e tre le fasce in cui sono suddivise le regioni.E' possibile portare il cane in Auto se si attraversano le zone rosse, gialle e arancioni, o se si esce di paese?Sì, non ci sono problemi per l'attraversamento e anche se si esce dal paese in zona rossa, ma non per portare a spasso il cane, la presenza di Fido deve essere comunque segnalata nell'autocertificazione, che attesta che il cane è con voi in quanto non potete lasciarlo a casa e che voi siete in movimento per uno dei motivi previsti dal Dpcm.Se ho il veterinario fuori paese posso portare il cane o il gatto o un altro animale domestico senza incorrere in sanzioni?Sì, nelle zone gialle non vi sono problemi in quanto gli spostamenti sono liberi, in quelle arancioni e rosse portare il cane o il gatto o un altro animale domestico dal proprio veterinario di fiducia in caso di necessità è possibile con una semplice autocertificazione.Posso portare a spasso il cane del vicino?Se una persona ha degli impedimenti fisici o non può portare il cane a spasso, è possibile farlo in sua vece, autocertificando il motivo e comunque per passeggiate non lontane da casa cosi come previsto nel DPCM con le limitazioni previste per le zone rosse ed arancioni, in caso di dichiarazione mendace si e' passibili di sanzione.Se sono una volontaria posso accudire i cani randagi anche se fuori dal paese di residenza?Sì è possibile in quanto il Dpcm fa rientrare questa tra le attività necessarie, serve l'autocertificazione nelle zone arancioni e rosse, in caso di dichiarazione mendace si è passibili di sanzione.Posso portare il mio cane a spasso o in area cani?In zona rossa valgono le regole della passeggiata nelle vicinanze di casa negli orari consentiti, si possono comunque portare i cani per lo sgambamento nelle aree cani purche' vicino a casa e non vi siano assembramenti umani.Nelle regioni in fascia arancione non ci sono limitazioni di spostamento e passeggiate all'interno del perimetro comunale, se non i divieti imposti nelle ore del coprifuoco. Ci si può muovere invece senza alcun problema anche tra i diversi comuni nelle regioni in fascia gialla.

Il gesto gentile di un cane: divide un pezzo di pane con un gatto randagio

News Redazione -

Un cane ha condiviso un pezzo di pane con un gatto randagio, e il video su YouTube e TikTok ha già fatto il giro del web emozionando migliaia di persone.Lui si chiama Pudim e il suo gesto è stato registrato da un passante che ha filmato tutto con il suo smartphone e ha condiviso la scena sui social. Nel video si vede il cane lasciare, scodinzolando, l'ultimo pezzo della sua pagnotta a un micio randagio.Il gatto si è avvicinato, lo ha preso, ed è scappato via di corsa salendo le scale. Lui era affamato, e non ha esitato un attimo ad accettare l'offerta dell’altro quattrozampe. Un bel gesto di solidarietà e di amore tra due specie animali diverse, che scalda il cuore.Il video ha attirato l’attenzione di moltissime persone, che hanno visto in questa scena la bellezza della condivisione, della vita in armonia, e dell'importanza di sostenersi nei momenti difficili.Un video di pochi secondi, che è già stato visualizzato più di 35mila volte, e ci può ispirare a mettere in pratica comportamenti simili nella vita di tutti i giorni.Pudim in questo caso è stato un modello di ispirazione per le relazioni tra umani, ma ci sono anche molti studi che dimostrano quanto i cani abbiano un ruolo importante nella nostra vita.Ci possono aiutare a ridurre lo stress, per esempio, e i bambini che hanno un cane in casa possono sentirsi più sicuri, essere meno soggetti all'asma, imparare il senso di responsabilità e l'amore per gli animali.Fonte: lazampa.it

La storia di asha, una cagnolina ridotta a un “relitto" che sta lottando per la vita

News Redazione -

Le volontarie dell'Apac del Molise stanno curando i mali e le ferite dovute all'incuria in cui è vissuta. Ma c'è una speranza. La storia di Asha purtroppo non sarà la prima nè l'ultima, ma per fortuna ci sono delle persone dal cuore d'oro che stanno facendo di tutto per salvarla. Ma andiamo con ordine. Si tratta di una cagnolina di razza pastore tedesco molto dolce ma anche molto sfortunata.E' stata infatti ridotta ad un rottame, a causa di un padrone che avrebbe dovuto amarla e darle tutte le attenzioni di cui aveva bisogno. E invece l'ha trascurata fino a ridurla in gravissime condizioni.Ora però la situazione sembra volgere al meglio grazie alle volontarie dell'Apac del Molise, che si sono fin da subito attivate una volta ricevuta la segnalazione di questa quattro zampe che vagava in campagna terribilmente malandata.Lei «ha 10 anni, ha tumori mammari sparsi ad entrambe le file di mammelle, ha la rogna e chissà cos'altro» spiegano. E sottolineano: «La fine dei cani regalati..la maestosità di un pastore tedesco che, a causa dell'incuria, si trasforma in un misero relitto».Regalo, avete capito bene, che il proprietario pare non si sia sentito di rifiutare perché non se la sentiva in quanto Asha è un cane di razza. Ora la vita di questo meraviglioso pet è appesa ad un filo, ma c'è speranza.«Nonostante le sue gravi condizioni, la cosa che non riesco a togliermi dalla testa sono i suoi occhi - racconta una delle animaliste dell'associazione di Campobasso -. Asha guarda il vuoto, si lascia manovrare, si lascia visitare, si lascia far tutto...tutto con estrema rassegnazione. La si guarda e si percepisce che sta solo aspettando la morte.. ma noi non possiamo permetterlo».Così le volontarie decidono di curarla, la sottopongono a visite ed esami in attesa di due interventi. Arrivano i primo risultati delle analisi: «Pensavamo peggio, date le sue condizioni, ma presenta una lieve anemia cronica e altri valori un po' alterati. Abbiamo prenotato un'eco addome. Purtroppo a livello ecografico sembra avere qualche problemino» informano tramite la loro pagina social.Sottolineando anche gli aspetti positivi: «Al momento si sta rimettendo in forze, era strapiena di parassiti intestinali  e ha sempre tantissima fame. Il test leishmania fortunatamente è negativo. E  fortunatamente inizia a camminare meglio e nel suo sguardo sembra  essere spuntato un barlume di speranza». E ringraziando quanti stanno partecipando con il loro aiuto alle spese per le cure di Asha.Poi le ultime notizie che hanno fatto preoccupare chi sta seguendo con apprensione la sua sorte: «Aggiornamento 11 novembre, non ci sono buone notizie per Asha.  ieri notte ha avuto una torsione dello stomaco presentava una grave aritmia, una pessima saturazione del sangue e ormai stava per lasciarci. Questa notte ha combattuto e l'aria sembra essere diminuita e la saturazione è migliorata. Ora si può procedere con l'intervento ma la situazione è molto grave. È in prognosi riservatissima».«Per favore tanti pensieri positivi per lei - vengono richiesti -. Deve farcela! Ha diritto di scoprire che la vita non è solo quello che ha visto fino ad ora».Qualche ora dopo la speranza è tornata: «Asha ha superato l'intervento. Ora resta ricoverata poiché la prognosi è ancora riservata. Ma noi continuiamo a lottare per lei ed insieme a lei».

Cane in giardino o in appartamento consigli e come proteggerlo (1)

Cane in giardino o in appartamento: consigli e come proteggerlo

Igiene e bellezza Redazione -

Fin dal primo momento in cui il nostro amato cane mette una zampa dentro casa, si innesca un bellissimo processo empatico tra noi e lui che può solo aumentare nel corso del tempo. Tra un gioco di sguardi e una leccata sulla mano, il rapporto con Fido cresce fino a che quest’ultimo per noi diventa inseparabile: una vera e propria ombra con la coda.Le attenzioni che riserviamo agli animali domestici qualificano la nostra personalità: prendersi cura e proteggere a dovere cani, gatti e altri cuccioli è un presidio di civiltà assoluto. La routine quotidiana e l’importanza del benessere dell’animale Molte volte quando si sceglie di adottare un cucciolo oppure un cane adulto la prima cosa da fare è mettere a fuoco se la nostra casa possieda o meno uno sfogo verso l’esterno (un balcone più o meno ampio, un giardino privato o condominiale e così via).Non sempre vi è la possibilità di scegliere, ad ogni modo il fatto di vivere in un appartamento inserito all’interno di un contesto urbano e senza accessi outdoor non deve far ritenere che la scelta di prendere un cane sia sbagliata.Semplicemente vi occorrerà, almeno tre volte al giorno, uscire con Fido per fare una bella passeggiata e magari recarvi nelle aree verdi, dove potrà giocare e fare attività fisica. D’altra parte il cane ha un solo grande desiderio: poter stare il più tempo possibile a contatto con il suo amico umano, vero e proprio punto di riferimento nell’arco di tutta sua vita.Ci sono poi altre situazioni in cui la famiglia possiede invece un cortile oppure un fazzoletto di giardino privato più o meno grande, dove il cane può sempre uscire per muoversi un po’. Vediamo allora alcuni consigli utili per rispondere a una domanda che spesso chi prende un animale per la prima volta si pone e, cioè, se il cane stia meglio dentro casa oppure fuori.Sempre tenendo presente che al centro bisogna comunque mettere il benessere dell’animale. Le sue necessità primarie vanno sempre garantite, a cominciare dalla corretta alimentazione e dalla socializzazione, passando per le coccole e la possibilità di recarsi a fare i bisogni più volte - scandite negli orari - durante il giorno.Sia che teniate l’animale in giardino oppure in casa, e dunque lo portiate a passeggio all’esterno, ricordate che ci sono alcuni insetti e parassiti sempre pronti ad aggredirlo (pulci e zecche in primis). Ecco perché tra le prime preoccupazioni da tenere a mente ci sono quelle relative alla scelta dei migliori prodotti antiparassitari come Advantix. Il rapporto con il cane che vive all’esterno e come gestirlo Nel caso in cui si abbia la possibilità di tenere il cane all’esterno, per esempio quindi in un bel giardino, sarà felicissimo. Potrà infatti dedicarsi ad attività che gli interessano moltissimo: annusare qualsiasi cosa e dormire al sole.Attenzione a che non prenda il brutto vizio di scavare buche, inoltre c’è da dire che l’abitudine di far dormire il cane all’esterno è piuttosto diffusa nei contesti periferici e di campagna.E’ chiaro che comunque l’animale non potrà mai essere lasciato del tutto incustodito: Fido dovrà essere sempre protetto e qualsiasi possibile tentativo di fuga dovrà essere scongiurato dalla presenza di un recinto ad hoc.Anche se il nostro cane vive molte ore del giorno fuori casa, non dovete mai dimenticare quanto sia importante prendersi cura di lui e del vostro legame affettivo. Insomma le attenzioni devono essere mantenute costanti, per evitare la comparsa di problemi del comportamento.Potrebbe crearsi una sorta di barriera invisibile, una distanza che lo porterà a disubbidire e diventare in un certo senso selvatico. Attenzione alla ciotola dell’acqua che deve essere sempre piena e pulita, dotate lo spazio verde di una struttura nella quale possa ripararsi in caso di necessità, inoltre assicuratevi proprio nell’ottica di scoraggiare i parassiti - che non vanno mai in vacanza - che il giardino sia sempre pulito. Il rapporto con il cane che vive in casa e come gestirlo Sono in molti a concordare sul fatto che il rapporto più bello tra umano e cane sia quello che si crea quando l’animale vive nel contesto domestico. La possibilità di uscire insieme per quella passeggiata nel verde, che consentirà a Fido di correre e giocare, va intesa come una splendida occasione per rafforzare il vostro legame.Anche se possedete un giardino o un accesso outdoor nell’appartamento, ritagliatevi sempre del tempo da passare con il vostro amico a quattro zampe en plein air: l’iniezione di felicità è assicurata.Un cane in casa richiede all’interno di quest’ultima tutta una serie di accorgimenti relativamente all’organizzazione degli spazi. I benefici che l’animale è in grado di portare nella vita dei familiari sono impagabili, sempre nel nome di allegria e spensieratezza.Individuate la ‘nicchia’ che il cane predilige in casa e fatene il suo rifugio, inserendo cuccia e cuscino. L’educazione è importante, soprattutto l’animale dovrà imparare ad adattarsi ai vostri ritmi.Spazzolare Fido sarà un antistress per voi e un piacere per lui, inoltre sarà l’occasione - al netto di collari antiparassitari e altri prodotti ad hoc - per verificare l’assenza di ospiti indesiderati su manto e cute.Attenzione poi ad alcuni step chiave che potranno orientare la scelta di prendere un cane per poi tenerlo in casa. In primis fate mente locale sul fatto che perderà i peli - e ne perderà moltissimi in certi periodi dell’anno - oltre che sulla necessità, specie quando ad arrivare in casa sia un cucciolo, di eliminare tappeti e altri oggetti a cui tenete.Il cane infatti può distruggere molte cose, mordicchiare le gambe dei tavoli e rovinare la copertura dei divani. Quando piove e rientrate a casa dalla passeggiata abbiate cura di pulire e asciugare bene il cane. Ne va della sua salute e dell’igiene nell’ambiente domestico.Concludiamo questo approfondimento sottolineando il fatto che, come spesso avviene, la via di mezzo tra questi due stili di vita sarebbe l’ideale. Ovvero assicurare al cane di poter trascorrere qualche ora del giorno in giardino ma anche di stare a lungo dentro casa.

Enpa: "i cani non sono contagiosi, non sono un pericolo per l'uomo"

News Redazione -

Un cane, un barboncino, è risultato positivo al Covid nel Barese. La notizia, riportata oggi da Telenorba, viene confermata dall'Ansa sulla base di quanto appreso dal Dipartimento di Prevenzione della Regione Puglia.Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa, il dipartimento di Prevenzione dell'Asl Bari ha inviato una nota al ministero della Salute per informarlo del caso. Il cane vive in una famiglia composta da tre persone, tutte risultate positive al Covid-19 e con sintomi.Il servizio veterinario ha quindi eseguito il tampone anche sul cane, riscontrando "una bassa positività". Il cane, quindi, sarebbe stato contagiato dagli umani, in ambito familiare, ma presenta  comunque una carica virale bassa, non in grado di trasmettere il contagio."La notizia - afferma intervistato da Ansa l'assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco - non rappresenta un problema sanitario, da quanto è emerso fino ad ora i cani non sono ospiti in grado di diffondere il contagio". L'Enpa: "Studi dimostrano che i cani non sono contagiosi" Sulla questione è intervenuto nel pomeriggio l'Enpa, sottolineando che i cani e gatti positivi al Coronavirus non sono un pericolo per l'uomo, come dimostrato da una ricerca di Nicola Decaro, ordinario di malattie infettive degli animali all'Università di Bari.Raggiunto telefonicamente dall'Ente Nazionale Protezione Animali ha ricordato i risultati dello studio condotto su 919 animali del Nord Italia esaminati tra marzo e giugno. Di questi 64 cani e 57 gatti erano conviventi con pazienti positivi e tutti sono risultati negativi. In totale, dei 919 animali esaminati l 3,3% dei cani e il 5,7 % dei gatti ha presentato anticorpi della malattia. Quindi quasi il 9% è stato a contatto con il virus.“I cani o gatti positivi non sono un pericolo per l'uomo - precisa Decaro a Enpa - Il rischio di contagio dal cane o dal gatto è praticamente pari a zero". Il professore ha sottolineato di non aver diffuso alla stampa la notizia del cane trovato positivo oggi ma di averlo comunicato solo alle autorità competenti proprio per paura che questo tipo di informazioni, non accompagnate da maggiori informazioni sul quadro completo della situazione possano creare solo confusione. "A livello mondiale saranno una ventina i casi di cani e gatti positivi, tutti con una carica batterica molto bassa e quindi non infettante”.Piuttosto, come già affermato dall'Iss nel rapporto dal titolo “Infezione da SARS-CoV-2 tra gli animali domestici” pubblicato ad aprile, e al quale il prof. Decaro ha partecipato, gli animali domestici possono essere contagiati dall'uomo. Dunque “per la tutela della salute dei nostri animali, nel caso i proprietari risultino positivi sarebbe bene affidarli ad amici o parenti non positivi che possano prendersene cura"."Grazie di cuore al professore Decaro per aver fatto chiarezza – afferma Carla Rocchi - Non c'è nessun allarme e anzi gli animali restano talvolta l'unica consolazione per chi è in quarantena. Quando è necessario le associazioni, e anche l'Enpa, si fanno carico degli animali che i proprietari non possono accudire. E ad esempio, insieme alla protezione civile, ci facciamo carico degli animali di persone ricoverate".Fonte: baritoday.it

Coprifuoco cane: come fare per portare fuori il pet

News Redazione -

In questo articolo andiamo a spiegarti come funziona la gestione del proprio cane durante il coprifuoco che inizierà domani. Da domani a seguito del decreto del presidente del consiglio le regioni italiane saranno divise in fasce in base alla situazione dei contagi Covid. Fra le molte tipologie di eccezione, vi è anche quella dedicata a "portare a passeggio il cane", come era già successo a marzo.Non in tutte le regioni, però: in Alto Adige, ad esempio, l'ordinanza restrittiva emanata dal presidente Kompatscher non prevede la possibilità di passeggiare il cane nelle ore del "coprifuoco".Una lacuna alla quale la giunta bolzanina ha promesso di mettere rimedio, inserendo la possibilità di passeggiare con il cane "con un certificato veterinario che comprovi l'assoluta necessità di farlo in orario di corpifuoco".In Trentino, si attende invece la prossima ordinanza di Fugatti, che dovrà recepire la norme del nuovo Dpcm in arrivo.Da Aidaa, associazione animalista, ecco comunque di seguito alcuni consigli su come gestire le passeggiate e la presenza del cane nelle aree di sgambamento. Come prima cosa ricordarsi sempre di portare con se l’autocertificazione ed ecco di seguito i consigli utili per questi giorni validi per le diverse zone.1 – Quando portate a spasso il cane, e anche quando siete in area cani o al parco indossate sempre la mascherina coprendovi naso e bocca2- Quando raccogliete le feci, o siete in area cani indossate se possibile anche i guanti per evitare di toccare materiale che possa in qualche modo trasmettere il contagio.3- Ricordatevi che GLI ANIMALI DOMESTICI NON TRASMETTONO IL CORONAVIRUS ALL’UOMO4 – Quando rientrate NON LAVATE ASSOLUTAMENTE LE ZAMPE AL CANE CON CANDEGGINA ANCHE SE DILUITA O CON ALTRI DETERGENTI, in caso di rientro da una giornata piovosa o sei il cane è stato nel fango pulitelo con della semplice carta tipo scottex5 – Quando rientrate ricordatevi sempre di buttare guanti e mascherina e di lavarvi le mani e portate sempre con voi in uscita mascherina, detergente per le mani e guanti di lattice.6- Se siete positivi al virus, non uscite di casa per nessun motivo, ma per la passeggiata affidare il vostro cane a una persona o un dog sitter di assoluta fiducia e che abbia esperienza nella gestione dei cani.

Addio a gigi proietti, il grande maestro che amava i cani

News Redazione -

Oggi tutta Italia piange Gigi Proietti, un grande maestro della risata e grande amante dei cani. Ne ha anche interpretato uno, nella sua lunga carriera. Addio a Gigi Proietti. Nel giorno del suo 80esimo compleanno, ci lascia un vero maestro che tra uno e sketch e l'altro, una serata a teatro e un set, aveva sempre tempo anche per i suoi cani.Li amava a tal punto che nel 2019 prestò la voce a Enzo, il golden retriever protagonista del film "Attraverso i miei occhi". Proprio in quell'occasione Proietti espresse tutta la sua ammirazione e il grande amore per i cani, amici fedeli dell'uomo e enorme esempio di umanità e fedeltà.Ecco le sue parole durante la presentazione del film, parlando di Enzo: «Questo cane ci insegna qualcosa che noi umani non sempre rispettiamo, cioè che amare significa volere il bene dell'altro e fare di tutto per non farlo soffrire» «Il film è una grande metafora, come sarebbe più facile avere rapporti se assomigliassimo più ai cani. In loro non c'è odio, voglia di rivalsa, solo lealtà e fedeltà», continua Proietti. Le sue parole non possono che essere sottoscritte.Il film racconta la storia di Enzo, il migliore amico del suo padrone umano Danny (Milo Ventimiglia), un pilota che con il suo cane condivide ogni momento della vita.A dare la voce a Enzo fu proprio il grande maestro Proietti, che in quel ruolo ci mise tutta l'anima, proprio per far passare un messaggio importante: dai cani c'è solo da imparare. E noi non potremmo essere più d'accordo di così!

Un senzatetto muore in strada, il suo cane gli rimane accanto per ore

News Redazione -

Aveva solo 27 anni. La sua vita la trascorreva per le strade di Santa Fe. Un’esistenza da senzatetto, con tutto quello che ciò può comportare. Ma quel giovane uomo non era solo. Da almeno tre anni tutti sapevano che con lui c’era sempre il suo inseparabile cane Capullo.E nei giorni scorsi, l’ennesima notte fredda è stata fatale al 27enne. Al mattino alcune persone lo hanno trovato in pessime condizioni di salute e hanno chiamato un ambulanza per soccorrerlo. I medici arrivati sul posto gli hanno subito applicato una flebo.Ma purtroppo era troppo tardi, l’uomo è morto in strada, su quell’asfalto freddo che era il suo letto. A rendere ancora più triste la storia è stata la reazione del suo cane che non si è mai allontanato dal suo amico umano. Anche quando i soccorritori cercavano di salvarlo, lui è rimasto lì vicino tranquillo.Una volta confermata la morte, sul corpo dell’uomo è stata stesa una coperta e lì è rimasto per diverse ore prima che venissero fatti i rilievi legali del caso. E in tutto questo tempo il cane non ha mai voluto allontanarsi e nessuno è riuscito a fargli cambiare idea.«Quel cane era sempre con lui. Li si vedeva insieme ovunque. Sentirà molto la mancanza di quell’uomo – racconta il proprietari di un negozio lì vicino -. Il cane si è sempre preso cura del 27enne e non voleva lasciarlo.Non ho mai saputo il nome del suo proprietario, ma ho cercato di aiutarli come meglio potevo. Al cane non sono mai mancati cibo e acqua. All’uomo avevo dato dei vestiti e un paio di volte gli ho dato i soldi per comprarsi del cibo».Ora Capullo è stato lasciato ad altre persone che condividevano la vita per strada dell’uomo morto, con l’assicurazione che gli abitanti di zona continueranno ad assicurarsi che stia bene.Fonte: lastampa.it

Video - la storia di benito, il cane che da 4 anni fa visita alla sua proprietaria al cimitero

News Redazione -

L'amore non conosce tempi, spazi e condizioni. In un video virale nelle ultime ore, una donna chiede a un cane: "Andiamo a trovare la mamma?" È la voce di Belen, che si riferisce a sua sorella Joha, morta nell'aprile del 2016, e parla a Benito, il cucciolo che fa parte della sua famiglia."Guardate questo amore incondizionato. Joha è mia sorella, è morta quattro anni fa e lui è Benito, il suo cucciolo che l'ha accompagnata nei suoi ultimi 2 anni di vita e che continua a farlo anche oggi", ha scritto Belen insieme al filmato che è stato trasmesso sui social network e che ha già più di un milione di visualizzazioni.Le immagini (che puoi vedere qui) ricordano diversi momenti condivisi da Joha e Benito: foto dell'arrivo del cane a casa, brindisi, festeggiamenti, pisolini insieme e aneddoti divertenti, come una volta è stato portato "nascosto in ospedale". Una scena in particolare, però, ha finito per entusiasmare gli utenti."Benito è desideroso di arrivare al cimitero", si legge nel video, che mostra il cane che si sporge dal finestrino di un'auto e poi corre nel campo santo.Già nelle vicinanze del luogo dove riposa il suo umano, Benito si emoziona, abbaia e chiede di essere sollevato per potersi avvicinare a Joha. Il video mostra il cagnolino sdraiato sulla bara in quello che sembra essere un pieno riconoscimento della sua migliore amica.Sono gli esseri più meravigliosi che esistano, semplicemente perché sono gli unici a dare il loro amore incondizionato ed eterno.

Taglia code e orecchie al cane per "motivi estetici": succede a roma

News Redazione -

E' un cittadino romano, che è stato denunciato dalle guardie zoofile dell'Oipa di Roma. Un romano proprietario di un dobermann, denunciato dalle guardie zoofile dell’Oipa di Roma, è stato condannato a  otto mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali per aver fatto tagliare coda e orecchie al proprio cane per motivi “estetici”.La denuncia è partita a seguito di controlli durante una manifestazione canina nell’ambito dell’operazione Dirty Beauty (Bellezza sporca) condotta dagli agenti Oipa, in prima linea in tutta Italia nel contrastare queste pratiche crudeli e anacronistiche.«Il proprietario del cane ha esibito certificati veterinari che le nostre indagini di polizia giudiziaria hanno dimostrato essere falsi», spiega Claudio Locuratolo, coordinatore provinciale delle guardie zoofile Oipa di Roma. «I molti controlli delle nostra guardie a livello nazionale hanno portato a oltre settanta denunce all’autorità giudiziaria, anche nei confronti di veterinari».Quella del taglio di coda e orecchie dei cani di alcune razze a fini estetici, oltre che dolorosa per l’animale, è una pratica illegale. Le mutilazioni per fini estetici sono vietate dalla Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 13 novembre 1987, ratificata dall’Italia con la legge n. 201/2010.Le mutilazioni di coda (caudotomia) e orecchie (conchectomia) configurano il reato di  maltrattamento punito dall’art. 544 ter c.p., che prevede fino a 18 mesi di reclusione e una multa fino a 30 mila euro.«Le federazioni nazionali ed internazionali per la cinofilia dovrebbero assumere posizioni più severe ed escludere dalle manifestazioni cani mutilati e gli Ordini dei medici veterinari dovrebbero essere meno indulgenti nei confronti dei propri iscritti», aggiunge Claudio Locuratolo. «Sono già fissate molte altre udienze per rinvii a giudizio a seguito delle indagini e denunce dell’Oipa, a Roma e in altre città. Auspichiamo che la prevenzione e la repressione pongano fine a questa pratica incivile e fuorilegge».Fonte: corriere nazionale

I cani fiutano il coronavirus, e lo fanno in pochi secondi

News Redazione -

L'esperimento che sta avvenendo ad Helsinki pone la seguente domanda: i cani fiutano il Coronavirus? A quanto pare, si. Avevamo già parlato della particolare dote dei quattro zampe di "annusare" i tumori rilevando malattie maligne, ed è per questo che fin da subito ci siamo chiesti: ma i cani fiutano il Coronavirus?La risposta ce la sta dando un esperimento che sta avvenendo all'aeroporto internazionale di Helsinki: si, e ci riescono anche in una decina di secondi, come si può vedere in questo video. Più veloce dei test rapidi, se i pet vengono debitamente addestrati.Il cane addestrato rileva le infezioni attraverso l'odore del sudore raccolto con delle salviettine passate sul collo dei passeggeri in arrivo. Nel caso in cui il cane rilevi il virus, il passeggero viene poi sottoposto al tampone così da averne la certezza.Anna Hielm-Bjorkman dell'Università di Helsinki, supervisore al programma, ha spiegato gli sviluppi futuri: "Se funziona, potrebbe rivelarsi un buon metodo di screening in altri luoghi". E quindi, ospedali, case di cura o centri sportivi.Come dicevamo, i cani sono già stati utilizzati per rilevare malattie come il cancro e il diabete. Ed è così che l'Università ha deciso di provare ad utilizzare i cani per rilevare la presenza del Covid.Il risultato è stato incredibile: i cani sono stati in grado di identificare il virus con un'accuratezza quasi del 100%. E ci riescono anche prima che un paziente sviluppasse i sintomi.