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Addio a Jimmy, il cane militare italiano schierato in Libano

Dopo dieci anni di servizio, Jimmy è stato stroncato da un malore: ecco la sua incredibile storia, fianco a fianco con i militari italiani.

Jimmy se n’è andato: dopo oltre 10 anni di onorato servizio a fianco dei militari del Contingente italiano schierato in Libano, questo Pastore belga è stato stroncato da un malore durante uno dei suoi tanti controlli con cui fiutava eventuali tracce di esplosivo sui mezzi che entravano nella base militare di Shama, Comando del Settore Ovest di UNIFIL, controllata attualmente dalla Brigata Paracadutisti “Folgore”.

Questo cagnone era cresciuto al Gruppo Cinofilo del Centro Militare Veterinario di Grosseto (fondato nel 2002), ed è deceduto ieri mattina: si è accasciato al suolo all’improvviso, nemmeno il suo conducente è riuscito a fare qualcosa.

Sarebbe andato in pensione a breve, adottato dal suo stesso conducente. Dopo essere stato impiegato in sei missioni all’estero (tra cui Kosovo e Afghanistan), questo cucciolone non è riuscito a vincere la sua battaglia più grande.

Quante vite avrà salvato nel corso di questi anni? Tantissime. Infatti è appurato che le unità cinofile ogni anno scongiurano il pericolo dell’esplosione di ordigni: fiutarli per questi quattro zampe è un gioco, e i cani sono addestrati proprio come se stessero giocando. Non ci sono metodi coercitivi nè vengono maltrattati.

La scomparsa di cani così eroici ci rende un po’ tristi, ma sicuramente ora anche questo cagnone starà in un posto migliore. Buon ponte, Jimmy.

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