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"i miei cani sono stati investiti e nessuno mi ha detto nulla": è polemica contro le ferrovie dello stato

News Redazione -

Due pastori svizzeri sono stati investiti da un treno a Trofarello, vicino a Torino. Il proprietario accusa le Ferrovie. Si chiamavano Chelly e Blue i due pastori svizzeri investiti da un treno a Trofarello la notte del 17 novembre. Il proprietario, qualche giorno fa, ha accusato le Ferrovie dello Stato: "I miei cani sono stati investiti e nessuno mi ha detto nulla".Si riferiva al fatto che nonostante le chiamate alla stazione Lingotto per chiedere informazioni, e la denuncia alla polizia ferroviaria, per trovare i corpi dei suoi amati cani - una mamma e un figlio di 6 e 2 anni - Maurizio Albesano è dovuto andare da solo lungo la ferrovia insieme alla moglie e alle guardie zoofile di Agriambiente. Dopo 47 giorni di ricerche disperate.Le Ferrovie dello Stato, tramite un loro portavoce, hanno dichiarato di aver fatto tutto il possibile: "Non c'è stata inadempienza da parte dei nostri lavoratori: il proprietario non è stato avvertito perché non abbiamo trovato i corpi dei due Pastori Svizzeri, né sulla linea né nei pressi dell'area".Dopo lo scontro contro i due cani, quella notte il treno si è fermato per un'ora e venti minuti. Sono intervenuti sul posto i tecnici, che però non hanno trovato i due corpi dei Pastori svizzeri. Solo tracce ematiche, che hanno portato a dedurre che fosse stato investito un animale.Continua Ferrovie: "Nel verbale di quella notte infatti non si parla di due cani, ma genericamente di un animale di grossa taglia investito dal treno. Può capitare che un animale selvatico sia vittima di un incidente simile, e in base a queste deduzioni è stato verbalizzato l'accaduto".Alessandro Piacenza, consigliere nazionale dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) spiega che da Ferrovie dello Stato hanno seguito alla lettera il protocollo: "Non hanno colpe, hanno chiamato i tecnici e fatto la relazione dell'incidente. Non avendo trovato i corpi dopo l'impatto non erano tenuti a ulteriori verifiche".Ma per il futuro si augura che ci sia maggiore connessione tra Ferrovie e polizia locale: "Per un eccesso di zelo avrebbero potuto avvertire la polizia locale, perché quell'"animale di grossa taglia" della relazione avrebbe potuto essere ferito. Sarebbe utile se in futuro un incidente simile venisse comunque segnalato alle autorità, anche senza il rinvenimento dei corpi".Maurizio Albesano però non crede alla versione di Ferrovie dello Stato: "Non li hanno cercati, perché se li avessero cercati sul serio li avrebbero trovati come ho fatto io, 47 giorni dopo - dice -. Io ho trovato il corpo di Blue tagliato a metà a 15 metri di distanza dai binari, e parti di quello di Chelly coperti con delle pietre. La mano dell'uomo c'è stata per coprire la testa e le zampe di Chelly con le pietre. Qualcuno l'ha vista e l'ha sotterrata".

area cani napoli

Tremila metri quadri per cani e padroni: ecco l'iniziativa del comune di napoli

News Redazione -

Tremila metri quadri destinati a cittadini e cani, all'interno del vasto parco della Mostra d'Oltremare. E' questa l'iniziativa dell'ente fieristico napoletano, che poche ore fa ha pubblicato il bando per l'affidamento in locazione dell'area (che sarà completamente ristrutturata) per la "sgambatura libera e attività cinofile".Il termine per il bando è il 10 dicembre, ed è indirizzato ad associazioni e operatori del settore cinofilo, che avranno a disposizione un contratto di sei anni. Donatella Chiodo, presidente di Mostra d'Oltremare, ha dichiarato: "Il nostro parco è molto frequentato anche dai nostri amici cani. Per questo ci siamo impegnati per dedicare loro uno spazio per poter giocare liberamente e in sicurezza. Speriamo che ci sia una ampia partecipazione in modo da poter assegnare l’area al miglior progetto". Area cani di tremila metri quadri a Napoli: il progetto L'area sarà ristrutturata e divisa in due parti: alla libera sgambatura dei cani verranno dedicati 1750mq, invece per le attività cinofile organizzate da associazioni o società autorizzate 1350mq.“Il nostro parco - spiega Donatella Chiodo - è molto frequentato anche dai nostri amici a quattro zampe. Per questo ci stiamo impegnando per dedicare loro uno spazio per poter giocare in sicurezza e liberamente e speriamo che ci sia una ampia partecipazione in modo da poter assegnare l’area al miglior progetto presentato”.Il vincitore del bando dovrà allestire a proprie spese sia l’area sgambatura (con i costi che saranno scalati dai canoni di locazione) e sia il campo di educazione cinofila, entrambe recintate, presentando un progetto che sarà esaminato dagli uffici di Mostra d'Oltremare e dall’Asl. “Sono molto soddisfatto – afferma Giuseppe Oliviero, il consigliere delegato di Mostra– perché per questa manifestazione d’interesse abbiamo scelto di attivare un percorso di analisi approfondito che ci ha permesso di verificare innanzitutto quali fossero le aree maggiormente utilizzate per far passeggiare i cani".L’importo annuale per l’affidamento è di 12.000 euro e l'affidatario si occuperà anche della pulizia, della manutenzione ordinaria e straordinaria e del controllo di accesso.Mostra d'Oltremare è un patrimonio dove cittadini e turisti possono fruire di una straordinaria area monumentale del ‘900, sicura e innovativa nel formato per vivere il tempo libero, lo sport e la cultura. Il Parco è caratterizzato anche da un prezioso spazio arboreo, con alberi d’alto fusto e specie mediterranee e tropicali.Luigi de Magistris sindaco di Napoli esprime soddisfazione: “Il Parco di Mostra d’Oltremare – afferma – è dei napoletani e quindi anche dei loro animali domestici. Apprezzo l’iniziativa di aprire una grande area dedicata proprio ai cani, con uno spazio per correre liberi e svolgere attività cinofile".

Cani maltrattati e in mezzo alla sporcizia, due indagati: il video

News Redazione -

I due responsabili del canile sono ora indagati: le condizioni igienico-sanitarie dei cani erano imbarazzanti. Il personale Commissariato Borgo-Ognina, unitamente a personale del Commissariato Librino, dell’Asp Veterinari e della Direzione ecologia ambiente del Comune di Catania, ha effettuato controlli straordinari mirati alla tutela degli animali.Scopo del servizio, tra l’altro, era quello di intervenire al fine di prevenire le numerose aggressioni da parte di cani randagi, avvenute nella zona del quartiere Librino.Particolare rilievo ha assunto il controllo del canile ubicato sul litorale della Plaja che, attualmente, ospita 82 cani.Gli animali sono affidati alla struttura dal Comune di Catania che, in corrispondenza, fornisce i farmaci necessari alle cure dei cani; tuttavia, fondi in denaro vengono reperiti attraverso donazioni.Dopo una meticolosa ispezione dei luoghi, una vasta area insistente in zona Plaja di proprietà del Comune dove sono presenti strutture edilizie in stato di abbandono, sono emerse significative criticità per ciò che riguarda sia il trattamento e il benessere degli animali, sia la mancanza delle condizioni igienico-sanitarie dei luoghi.Non solo, il canile, totalmente abusivo e privo di una figura medico-veterinaria, presenta una recinzione non idonea allo scopo che consente ai cani di uscire ed entrare con facilità. A tal riguardo, si precisa che, nel tempo, diverse persone in transito in quella zona hanno anche presentato denunce per aggressioni da parte dei cani usciti dal canile oggetto del controllo.Poiché le criticità rilevate all’atto del sopralluogo denotano errori di gestione che, perpetuandosi nel tempo, possono determinare scarsa qualità della gestione e del governo degli animali, potendosi configurare pertanto condizioni di sofferenza, in contrasto alle aspettative etologiche proprie della specie, i due responsabili sono stati indagati ai sensi dell’art. 727 C.P. che punisce chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e dell’art. 256 Decreto Legislativo 152/2006 perché i rifiuti organici, nel corso del tempo, sono state smaltite in modo illegale.Fonte: nuovosud.it

Perchè i cani ululano? i motivi di questo comportamento

Comportamento Redazione -

I cani ululano da sempre: si tratta di una forma di comunicazione, che se ripetuta sempre può diventare un problema. Una sagoma di quadrupede dal folto pelo si staglia nella notte di luna piena, con il muso rivolto al cielo dispiega il suo canto: lunghi e tonanti ululati.Chiunque abbia un cane, ha assistito più di una volta a questa scena. L’ululato del cane è comportamento normale e sano, più comune in alcune razze, ed è il retaggio dell’antico passato del cane.Nei casi in cui diventi un atteggiamento continuo e ripetuto, può diventare fonte di fastidio. Bisogna però ricordare che i nostri amici a quattro zampe usano l’ululato come una forma di comunicazione, quindi dobbiamo cercare di capirne il motivo. Il cane ulula: eredità del suo antenato lupo Secondo alcuni recenti studi svolti dai ricercatori della Cornell University e della Stanford University, il cane sarebbe il risultato dell’addomesticazione del lupo grigio.Processo avvenuto circa 15 mila anni fa nell’Asia Centrale. Per questa ragione, nel cane permangono somiglianze importanti con il suo antenato:nel cane è sopravvissuta la peculiarità del lupo di essere specie collettiva, per questo ha bisogno di vivere in gruppo e soffre la solitudine. L’abitudine di scavare buche per nascondere il cibo. La capacità di trasmettere informazioni ed emozioni tramite il linguaggio del corpo (posizione della testa, delle orecchie, della coda) come nel caso dell’espressione da cane bastonato. La capacità di comunicare tramite i segnali olfattivi come urina e secrezione delle ghiandole anali Senso dell’olfatto e dell’udito molto sviluppati. Visione adattata all’oscurità. L’ululato: in origine era usato dai lupi, in particolare all’arrivo della stagione invernale, per richiamare gli altri individui del branco per cacciare le grandi prede e ispezionare l’area di caccia. Nel cane non ha perso l’antico significato di trasmettere ai simili la propria presenza sul territorio. E’ una ricerca di contatto a distanza tra i membri del branco che nel caso dai cani può essere anche la sua famiglia umana. Il cane ulula in diverse occasioni e vedremo di seguito perché.Il cane nel suo processo evolutivo, ha però sviluppato fondamentali differenze rispetto all’antenato selvatico. La selezione, che l’uomo ha fatto delle razze, è stata proprio volta a favorire gli aspetti sociali del cane verso l’uomo, cercando di smorzare la profonda diffidenza e il carattere schivo, tipico del lupo.Le differenze tra cane e lupo:capacità di difesa e guardia del padrone e delle sue proprietà dimensioni abilità sociali si è ridotta la dimensione del cranio e del cervello rispetto al lupo i denti da predatore si sono ridimensionati il muso si è accorciato rispetto al lupo il cane ha sviluppato la capacità di digerire i carboidratiIl cane ulula: significato dei vocalizzi L’ululato del cane è comportamento normale. Alcune razze, in cui il legame genetico con il lupo è più evidente, l’ululato è l’unico vocalizzo prodotto. E’ questo il caso di Siberian Husky e Alaskan Malamute.Generalmente invece, il cane dispone di diversi suoni, chiamati vocalizzi, che usa ciascuno con una ben precisa funzione, addentriamoci quindi in questo “vocabolario”:L’abbaio indica difesa o gioco o saluto o richiesta di attenzione, ma anche avvertimento o allarme. Il grugnito è un saluto di soddisfazione. Il ringhio è un avvertimento di difesa oppure di minaccia, molto seria. L’uggiolio indica sottomissione, ma anche richiesta di attenzione se ripetuto insistentemente. Il gemito indica sottomissione, dolore ma anche richiesta d’attenzione. Lo sbattere i denti indica eccitazione nel gioco o minaccia. Lo sbuffo è un richiamo di attenzione per un eventuale pericolo. L’urlo è estrema paura di un’ aggressione. L’ululato ha molteplici significati che chiariremo di seguito.Il cane ulula: tutti i significati Come abbiamo precedentemente detto l’ululato del cane è un atteggiamento normale, che si verifica in diverse occasioni:Il cane ulula come reazione ad altri suoniSono molti i suoni che possono dar fastidio al nostro cane: la suoneria di un telefono, il campanello, il suono del citofono, il rumore del passaggio di treni o aerei o elicotteri, le sirene degli allarmi. Il cane esprime il suo timore e il suo malessere ululando.Il cane ulula in rispostaVi ricordate la scena del cartone animato La carica dei 101? Tutti i cani della città si mettono ad ululare per comunicarsi il messaggio che i cuccioli di Dalmata sono stati rapiti. Nella realtà non succede poi così diversamente.Il nostro cane sente un altro ululare e gli risponde per comunicargli la sua presenza sul territorio. In alcuni casi, il cane confonde alcuni suoni lontani che per frequenza gli sembrano ululati, e risponde ad essi.Il cane ulula, come canto di passioneSe avete un cane maschio, può capitare che ululi quando percepisce la presenza di una femmina in estro. Fate attenzione perché, per il maschio può essere un richiamo molto forte, quello della femmina in calore, che lo porta anche a scappare di casa.Il cane ulula per unirsi al coroSe state cantando o suonando uno strumento, e il vostro cane inizia a ululare, non sta protestando contro le vostri doti musicali; prende solo parte al gioco, da buon animale sociale. In questo caso l’ululare è un gesto di aggregazione e comunanza con il padrone.il cane ulula per richiamare l’attenzioneMolto spesso i cani ululano per solitudine, non avendo nessuno con cui interagire esprimono cosi il loro malessere. Molti amici pelosi ululano quando il padrone esce o torna a casa ed è un atteggiamento legato all’ansia da separazione. Per natura, il cane è un animale sociale e soffre l’isolamento. La solitudine gli ricorda ancestralmente l’allontanamento dal branco, la mancanza delle protezione e la morte. Il cane ulula: cosa fare? I casi più fastidiosi e ricorrenti sono quelli in cui il cane esprime paura e sofferenza. Quando il cane ulula in risposta a rumori molesti cerchiamo di distrarlo.Mentre se il cane ulula per l’allontanamento del padrone o l’isolamento cerchiamo di garantirgli una vita ricca di stimoli e attività quando siamo presenti, per abbassare i livelli di stress e frustrazione e farlo sfogare adeguatamente.Non coccoliamolo se ulula al nostro ritorno, sarebbe un segnale di rinforzo di tale atteggiamento e se possiamo, pensiamo ad un compagno di giochi per il nostro cane. Il cane ulula: la leggenda Alcune credenze popolari legano l’ululato del cane ad un presagio di morte. Secondo questa leggenda infatti, i cani avrebbero il potere paranormale di “fiutare” la morte e segnalarne l’arrivo e quindi il pericolo imminente con l’ululato.Alcuni studiosi hanno dato una spiegazione a questa credenza. In tempi antichi la rabbia era molto diffusa tra i cani; questa malattia porta il cane ad abbaiare molto. E’ probabile che spesso la rabbia fosse trasmessa da cane a padrone. L’esito della rabbia era spesso fatale nell’uomo. Quindi il cane purtroppo non prevedeva la morte bensì la causava.

Come aprire una pensione per cani: i nostri consigli

Curiosità Redazione -

Cosa serve per aprire una pensione per cani? Chi ha un cane si sarà trovato qualche volta nella condizione di dover lasciare per tempi brevi in una apposita pensione per cani perché impossibilitato a portare il cane con sé o a lasciarlo a qualche parente o amico volenteroso che se ne prenda cura in vostra assenza. Si cerca sempre di scegliere una pensione per cani che ci rassicuri sul fatto che il nostro amato pet venga trattato bene e non risenta di questa situazione. Oggi abbiamo una vasta scelta in fatto di pensione per cani e questo ci porta a desumere che, poiché sono oramai moltissime le famiglie che decidono di prendere un cane, aprirne una è di fatto un business in costante crescita. Ma cosa serve per poter aprire una pensione per cani? Prima di tutto occorre avere una buona conoscenza delle caratteristiche delle principali razze canine. Ma la conoscenza non basta. Requisito fondamentale è amare questi animali con cui si dovrà passare una buona parte della giornata. Sì perché, sia ben chiaro, non basta dar loro da mangiare. Fatto salvo che ci vuole la giusta dose di esperienza con questi stupendi animali, occorre pensare a dove aprire una pensione per cani. È necessario un terreno ampio dove costruire i box per i cani che devono essere almeno di 4 mq e che devono prevedere anche un’area coperta. L’area in questione deve essere illuminata e ben pulita. Occorre poi preventivare che ogni cane può avere delle esigenze particolari a cui si deve essere pronti a far fronte. Fondamentale è anche un servizio veterinario garantito 24 ore su 24. Oggi si ha la tendenza a ricercare non solo una semplice pensione per cani ma un luogo dove il nostro cane possa essere intrattenuto con varie attività. L’offrire di questi servizi spesso fa la differenza nella scelta della pensione. Chi ha un cane e lo ama cercherà il meglio per quei giorni in cui sarà costretto a stargli lontano cercando comunque un giusto equilibrio tra costi e servizi.Aprire una pensione per cani: la burocrazia La normativa attuale, stabilisce non solo la dimensione minima di ogni box ma specifica anche la distanza minima dal centro abitato in cui la pensione per cani deve essere obbligatoriamente ubicata di modo che l’abbaiare dei cani non arrechi disturbo ai residenti. Questa distanza è stabilita nel piano regolatore del singolo comune. Sempre il piano regolatore stabilisce che ogni box debba essere dotato di un sistema di abbeveraggio e decreta che la pensione sia costruita in un’area ventilata e ombreggiata. È inoltre necessario che i box vengano puliti almeno una volta al giorno e che l’acqua utilizzata per tale operazione confluisca direttamente nelle fognature così da non inquinare il terreno. Occorrono, infine, il parere positivo dei Servizi Veterinari e quello di Igiene e Sanità dell'Asl. È altresì necessario che il conduttore della pensione per cani tenga un registro aggiornato di tutti gli ospiti della pensione identificati con il numero del tatuaggio o del microchip e delle generalità dei proprietari dei cani.Meta description:Key Principale: pensione per caniKey secondarie: normativa, piano regolatore, box, distanza minima, 4mq, registro aggiornato, servizio veterinario, razze canineTag: le pensioni per cani, come aprire una pensione per cani, cosa serve per aprire una pensione per cani,

cani smarriti

Tg cinofilo, ravenna: cerca i pokèmon, trova due cani smarriti

News Redazione -

Stavano giocando ai Pokemon e invece di trovare i mostriciattoli, hanno salvato due cani smarriti che erano fuori casa da molti giorni. Conselice (RA) - Michele Fabbri, un ragazzino di 13 anni, stava passando un pomeriggio come tanti insieme ad un suo coetaneo alla ricerca dei Pokèmon tramite l'applicazione che permette di trovare i mostricciatoli virtuali spostandosi però nel territorio reale. Invece di trovare i Pokèmon, i due hanno trovato qualcos'altro, come spiega lo stesso Michele: "All'amico ho proposto di ‘cercare’ dei Pokèmon in un parchetto situato in fondo a via Puccini, dove è presente un’area rialzata che noi giovani chiamiamo ‘isola’. Mentre giocavamo, abbiamo visto due cani spaventati accovacciati sotto un albero, all'ombra. Erano molto impauriti e non appena ci siamo avvicinati sono fuggiti, raggiungendo un’area incolta a ridosso della ferrovia". A quel punto i due amici hanno chiamato la polizia: "Dopo aver cercato su Internet il numero della centrale di Lugo, ho telefonato raccontando l’episodio. L’operatore è stato gentile, ma ha purtroppo detto che al momento il personale non era disponibile perché impegnato in altri servizi". L'ultima spiaggia era chiamare un canile: "Dopo un altro breve consulto abbiamo deciso di contattare il Canile di Lugo nella speranza che potessero darci una mano, e così è stato". In effetti i due cani da caccia erano stati smarriti e il proprietario li stava cercando da giorni (tanto che aveva chiamato lo stesso canile): la struttura ha fatto così da tramite, dando il numero di Michele ai proprietari. Il proprietario ha ancora una volta ringraziato e ricompensato il 13enne con 50 euro.

vacanze con i cani

Tg cinofilo, vacanze con i cani: trenitalia lancia i biglietti a 5 euro

News Redazione -

Ottima iniziativa di Trenitalia: nel mese di agosto si potrà viaggiare in treno con i propri cani al costo di 5 euro.  Grazie all’iniziativa Trenitalia, portare il cane in vacanza, quest’estate e’ più’ facile e più economico, l’offerta speciale prevede che per il mese di agosto un biglietto di 5 euro per gli amici a quattrozampe invece che il 50% della tariffa. Sui treni è possibile viaggiare con il proprio animale. In particolare, i cani di piccola taglia, i gatti ed altri piccoli animali domestici da compagnia (custoditi nell’apposito contenitore di dimensioni non superiori a 70x30x50) sono ammessi gratuitamente nella prima e nella seconda classe di tutte le categorie di treni e nei livelli di servizio Executive, Business, Premium e Standard. E’ ammesso un solo contenitore per ciascun viaggiatore.E’ inoltre consentito, per singolo viaggiatore, il trasporto di un cane di qualsiasi taglia, tenuto al guinzaglio e munito di museruola:sui treni IC ed ICN sia in prima che in seconda classe; sui treni Frecciabianca,  Frecciarossa e Frecciargento, in prima e seconda classe e nei livelli di servizio Business e Standard. Sono esclusi il livello di servizio Executive, Premium, l’Area del silenzio e i salottini; sui treni Regionali nel vestibolo o piattaforma dell’ultima carrozza, con esclusione dell’orario dalle 7 alle 9 del mattino dei giorni feriali dal lunedì al venerdì;  nelle carrozze letto, nelle carrozze cuccette e nelle vetture Excelsior, per compartimenti acquistati per intero.In tali casi per il trasporto del cane è necessario acquistare, contestualmente al biglietto dell’accompagnatore (di qualsiasi tipologia), un biglietto di seconda classe o livello standard al prezzo previsto per il treno utilizzato ridotto del 50% presso qualsiasi biglietteria o agenzia di viaggio abilitata (escluse le agenzie web), anche per i viaggi in prima classe e nel livello di servizio Business. In via promozionale, durante il mese di agosto, i nostri amici a 4 zampe viaggiano a soli 5 euro.In nessun caso gli animali ammessi nelle carrozze possono occupare posti destinati ai viaggiatori e qualora rechino disturbo agli altri viaggiatori l’accompagnatore dell’animale, unitamente all’animale stesso, su indicazione del personale del treno, è tenuto ad occupare altro posto eventualmente disponibile o a scendere dal treno.Nelle carrozza ristorante/bar non è consentito l’accesso agli animali (fatta eccezione solo per il cane guida dei non vedenti)”Il cane guida per i non vedenti può viaggiare su tutti i treni gratuitamente senza alcun obbligo.IMPORTANTE: Per il trasporto dei cani (escluso il cane guida dei non vedenti)  è necessario avere il certificato di iscrizione all’anagrafe canina  e il libretto sanitario (o, per i cani dei cittadini stranieri, il “passaporto del cane” in sostituzione di entrambi i documenti) da esibire al momento dell’acquisto del biglietto per l’animale, ove previsto, ed in corso di viaggio. Se trovati sprovvisti a bordo treno, si è soggetti a penalità e si deve scendere alla prima fermata.

Tg cinofilo, calizzano: legati e abbandonati nei boschi, due cani cercano cure

News Redazione -

Sono stati legati con delle corde a un albero e abbandonati nei boschi di Calizzano: sono stati ritrovati così due cagnoni (uno è un pitbull), che grazie ai loro lamenti hanno attirato l'attenzione di una residente della località Durante. Ha dato l'allarme e non ci ha pensato su un secondo: ha telefonato al 118 e poi ha dato da mangiare e bere ai due poveri animaletti. Tuttavia l'Asl non è intervenuta. Così i due cani hanno passato la notte di domenica nel bosco, ma gli animalisti della zona hanno cominciato a tempestare di telefonate il Comune. Solo nella giornata di martedì si è sbloccata la situazione: il vigile del paese, su ordine del sindaco, è andato a liberare gli animali, che si sono dimostrati docili e in cerca di coccole invece che arrabbiati e aggressivi. Queste le dichiarazioni del sindaco di Calizzano Pierangelo Olivieri: "Siamo venuti a conoscenza di questa situazione soltanto martedì e siamo intervenuti. Chiederò spiegazioni del mancato intervento dell’Asl. Ora verificheremo se gli animali hanno il microchip in modo da risalire ai proprietari e procederemo con le conseguenti denunce per abbandono. E’ vero che Calizzano non è convenzionata con un canile. Abbiamo però uno spazio comunale, che in passato ha ospitato già cani per lungo tempo, ora l’area è vuota e accoglieremo qui i due animali". Ma di chi sono i cani, chi ha compiuto questo orribile gesto? I padroni sarebbero una coppia sfrattata la settimana scorsa.

Amici a quattro zampe: recinzioni per il giardino

Accessori cane Redazione -

Una efficiente recinzione della proprietà ne delimita i confini e assicura la protezione di tutto ciò che si trova al suo interno: per questo deve essere scelta secondo criteri razionali che garantiscano la funzionalità degli spazi utili e tengano conto delle singole preferenze estetiche. Reti e recinzioni: come garantire la sicurezza perimetrale degli spazi esterni Se il tuo giardino rappresenta il "tesoro verde" in cui trascorrere momenti di assoluta serenità, basterà qualche semplice accorgimento per trasformarlo in una vera e propria oasi di relax per te e per i tuoi animali domestici.I cani, infatti, così come i gatti, sono esseri fantastici che migliorano la qualità della vita di chi decide di accoglierli in casa: il problema nasce quando si desidera garantire loro un’esistenza sicura senza limitarne la libertà, perché la loro innata curiosità li rende inclini a sperimentare sempre nuove avventure, anche oltrepassando i limiti del giardino di un'abitazione.Per tenere i tuoi amici all’interno della zona dedicata a loro, puoi definirne i confini con una recinzione adeguata, realizzata con tecniche e materiali idonei, che tenga conto delle dimensioni dell'area verde e delle abitudini di vita degli animali, oltre che del tuo budget disponibile.A questo proposito, quando si parla di recinti per cani da esterno le opzioni comprendono tutta una serie di soluzioni, permanenti o provvisorie, modulabili sulle esigenze di libertà di movimento e sulla taglia dei tuoi amici a quattro zampe. Come scegliere la recinzione più adatta al tuo giardino Le zone esterne in cui soggiornare devono essere caratterizzate dalla comodità e dalla sicurezza: è indispensabile, quindi, scegliere i materiali e i profili più adatti per le diverse esigenze, focalizzando l’attenzione sulla salvaguardia degli animali domestici che frequentano il giardino.Essenzialmente le recinzioni metalliche sono economiche e affidabili, ma vanno installate accuratamente per evitare inconvenienti come quelli derivanti da un cane che scava il terreno sotto il recinto, oppure da un gatto che decida di scavalcarlo.Per questo, la posa in opera di una recinzione deve avvenire in modo da garantire una protezione efficace, qualunque sia la stazza dell'animale domestico al suo interno, permettendogli, comunque, di muoversi liberamente e di svolgere la sua vita senza correre rischi.Per i cani più grandi, per esempio, è meglio una recinzione alta e robusta che resista alle loro sollecitazioni e non possa essere oltrepassata, mentre per quelli di taglia piccola è perfetta una rete a maglie strette, che non possa essere attraversata e ostacoli l’ingresso di intrusi e altri animali.Non a caso, la rete metallica è una delle scelte più popolari, perché:è poco dispendiosa; offre un grado di protezione alto rispetto ai potenziali pericoli; è resistente e richiede poca manutenzione; si monta in modo facile e veloce; permette ai tuoi amici a quattro zampe di osservare il mondo fuori dal giardino.Reti e recinzioni per giardino: le soluzioni Retissima per delimitare i confini Dal 1990 l’azienda Retissima si occupa di progettare, produrre e installare recinzioni Made in Italy, tenendo conto delle tendenze di mercato e facendo riferimento ai criteri di sostenibilità dei materiali costruttivi.La funzionalità di ogni prodotto è garantita da una struttura composta da elementi delimitanti facilmente adattabili a ogni contesto e rispettosi dell’ambiente anche dal punto di vista estetico, con un impatto visivo gradevole, che si armonizza al quadro d’insieme e si coordina agli elementi naturali presenti nel giardino.Il materiale delle recinzioni è solido e ben progettato, resiste agli agenti atmosferici e ha un’ottima tolleranza dell’usura, dura a lungo senza richiedere una manutenzione né particolare né troppo frequente.Uno dei prodotti ideali per le recinzioni delle zone in cui vivono animali domestici è il pannello Royal: versatile e resistente, è zincato a caldo e rivestito di poliestere; le nervature orizzontali di rinforzo e la sua struttura a maglie orizzontali permettono una doppia funzionalità, delimitando i confini senza effetto oscurante e lasciando passare l’aria, assicurando così la salubrità delle zone verdi.Particolarmente adatto all’area cani, il pannello Royal può essere interrato o installato su muretto ed è sempre disponibile in magazzino nelle due colorazioni verde RAL6005 e grigio micaceo, mentre su ordinazione è possibile ottenere qualsiasi altra tonalità. L’importanza di un prodotto certificato e di un intervento professionale Il recinto per il tuo giardino deve essere di qualità, ben progettato e composto da elementi privi di difetti strutturali, che ne comprometterebbero efficacia e durata. Allo stesso modo, una posa in opera effettuata senza la necessaria perizia potrebbe incidere negativamente sulla stabilità dell’intera recinzione, rendendola vulnerabile agli agenti atmosferici e diminuendone la resistenza all’usura.Se stai pensando di realizzare una recinzione per cani o di delimitare i confini del tuo giardino, ti conviene informarti sulle offerte delle ditte specializzate in questo settore, in modo tale da poterle valutare e scegliere quella più adatta alle tue esigenze logistiche ed economiche.Contattando Retissima, potrai conoscere altri interessanti dettagli riguardanti il pannello Royal e le recinzioni per cani progettate e realizzate dalla nostra azienda. Potrai anche richiedere un preventivo personalizzato e pianificare l’installazione professionale del nuovo recinto: i loro consulenti tecnici ti consiglieranno, chiarendo i tuoi dubbi e guidandoti nella scelta del prodotto più adatto alle tue esigenze e ai tuoi desideri.

Posso portare il cane fuori dopo il coprifuoco

Posso portare il cane fuori dopo il coprifuoco? ecco tutte le domande di questi giorni

News Redazione -

Posso portarlo fuori nelle ore del coprifuoco notturno? E in auto se si attraversano le zone rosse, gialle e arancioni? E portare a spasso quello del vicino? Tutti i consigli di Aidaa. Con l'aggiornamento della mappa tricolore, in cui sono inserite le regioni italiane in base all'andamento dei contagi da Coronavirus, cambiano anche le norme e le regole per portare a spasso il cane, in ambito comunale e sovracomunale.Ecco di seguito le norme ed i consigli degli esperti Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente- Italiambiente) per rispettare le regole, ma non privarsi del diritto di passeggiare e divertirsi con i propri cani.E' possibile portare il cane fuori nelle ore del coprifuoco notturno per i propri bisogni?In teoria no, ma il buon senso impone di poter uscire per alcuni minuti con il cane se lo stesso ha delle necessità corporali urgenti, senza allontanarsi per oltre dieci metri da casa.In questo caso portare comunque sempre una giustificazione e ovviamente raccogliere gli escrementi del cane e poi rientrare in casa. Evitare assolutamente passeggiate notturne quelle sono vietate e sancite in tutte e tre le fasce in cui sono suddivise le regioni.E' possibile portare il cane in Auto se si attraversano le zone rosse, gialle e arancioni, o se si esce di paese?Sì, non ci sono problemi per l'attraversamento e anche se si esce dal paese in zona rossa, ma non per portare a spasso il cane, la presenza di Fido deve essere comunque segnalata nell'autocertificazione, che attesta che il cane è con voi in quanto non potete lasciarlo a casa e che voi siete in movimento per uno dei motivi previsti dal Dpcm.Se ho il veterinario fuori paese posso portare il cane o il gatto o un altro animale domestico senza incorrere in sanzioni?Sì, nelle zone gialle non vi sono problemi in quanto gli spostamenti sono liberi, in quelle arancioni e rosse portare il cane o il gatto o un altro animale domestico dal proprio veterinario di fiducia in caso di necessità è possibile con una semplice autocertificazione.Posso portare a spasso il cane del vicino?Se una persona ha degli impedimenti fisici o non può portare il cane a spasso, è possibile farlo in sua vece, autocertificando il motivo e comunque per passeggiate non lontane da casa cosi come previsto nel DPCM con le limitazioni previste per le zone rosse ed arancioni, in caso di dichiarazione mendace si e' passibili di sanzione.Se sono una volontaria posso accudire i cani randagi anche se fuori dal paese di residenza?Sì è possibile in quanto il Dpcm fa rientrare questa tra le attività necessarie, serve l'autocertificazione nelle zone arancioni e rosse, in caso di dichiarazione mendace si è passibili di sanzione.Posso portare il mio cane a spasso o in area cani?In zona rossa valgono le regole della passeggiata nelle vicinanze di casa negli orari consentiti, si possono comunque portare i cani per lo sgambamento nelle aree cani purche' vicino a casa e non vi siano assembramenti umani.Nelle regioni in fascia arancione non ci sono limitazioni di spostamento e passeggiate all'interno del perimetro comunale, se non i divieti imposti nelle ore del coprifuoco. Ci si può muovere invece senza alcun problema anche tra i diversi comuni nelle regioni in fascia gialla.

Coprifuoco cane: come fare per portare fuori il pet

News Redazione -

In questo articolo andiamo a spiegarti come funziona la gestione del proprio cane durante il coprifuoco che inizierà domani. Da domani a seguito del decreto del presidente del consiglio le regioni italiane saranno divise in fasce in base alla situazione dei contagi Covid. Fra le molte tipologie di eccezione, vi è anche quella dedicata a "portare a passeggio il cane", come era già successo a marzo.Non in tutte le regioni, però: in Alto Adige, ad esempio, l'ordinanza restrittiva emanata dal presidente Kompatscher non prevede la possibilità di passeggiare il cane nelle ore del "coprifuoco".Una lacuna alla quale la giunta bolzanina ha promesso di mettere rimedio, inserendo la possibilità di passeggiare con il cane "con un certificato veterinario che comprovi l'assoluta necessità di farlo in orario di corpifuoco".In Trentino, si attende invece la prossima ordinanza di Fugatti, che dovrà recepire la norme del nuovo Dpcm in arrivo.Da Aidaa, associazione animalista, ecco comunque di seguito alcuni consigli su come gestire le passeggiate e la presenza del cane nelle aree di sgambamento. Come prima cosa ricordarsi sempre di portare con se l’autocertificazione ed ecco di seguito i consigli utili per questi giorni validi per le diverse zone.1 – Quando portate a spasso il cane, e anche quando siete in area cani o al parco indossate sempre la mascherina coprendovi naso e bocca2- Quando raccogliete le feci, o siete in area cani indossate se possibile anche i guanti per evitare di toccare materiale che possa in qualche modo trasmettere il contagio.3- Ricordatevi che GLI ANIMALI DOMESTICI NON TRASMETTONO IL CORONAVIRUS ALL’UOMO4 – Quando rientrate NON LAVATE ASSOLUTAMENTE LE ZAMPE AL CANE CON CANDEGGINA ANCHE SE DILUITA O CON ALTRI DETERGENTI, in caso di rientro da una giornata piovosa o sei il cane è stato nel fango pulitelo con della semplice carta tipo scottex5 – Quando rientrate ricordatevi sempre di buttare guanti e mascherina e di lavarvi le mani e portate sempre con voi in uscita mascherina, detergente per le mani e guanti di lattice.6- Se siete positivi al virus, non uscite di casa per nessun motivo, ma per la passeggiata affidare il vostro cane a una persona o un dog sitter di assoluta fiducia e che abbia esperienza nella gestione dei cani.

Cinque consigli per gestire l’arrivo di un cagnolino in casa

Comportamento Redazione -

Hai finalmente deciso di adottare un cagnolino ma non ne hai mai accudito uno? Le domande e i dubbi che hai sono normalissimi e comuni a tutte le persone che si trovano nella tua situazione. Fortunatamente la gestione di un cane, quando ben organizzata, è più semplice di quello che può sembrare. Sicuramente prendersi cura di un essere vivente totalmente dipendente dalle tue cure e dal tuo affetto potrà sembrarti una cosa più grande di te ma con le giuste dritte potrai diventare un “padrone DOC”. Ecco tutto quello che devi sapere in cinque punti. 1. Come gestire la sua salute La prima grande preoccupazione nei confronti del cagnolino è la sua salute. Quanto costerà portarlo dal veterinario? Cosa bisogna fare? Di cosa avrà bisogno? A tutte queste domande c’è una sola risposta: non devi essere un esperto di benessere canino per assicurarti il benessere del tuo cane.Tutto ciò che devi fare all’inizio è portarlo dal veterinario per l’inserimento del chip di identificazione che è obbligatorio per legge. Sarà lo stesso veterinario a programmare le vaccinazioni e a spiegarti tutto quello che c’è da sapere sulla sua salute.Ci sono poi alcune cose, come l’utilizzo di protezioni da pulci e zecche o che riguardano l’igiene e la salute dei denti che ti saranno spiegate via via che si presenterà l’evenienza. Per l’utilizzo di farmaci e dispositivi sanitari potrai chiedere spiegazioni ogni volta che lo vorrai al tuo veterinario di fiducia. Per semplificarti le cose, tuttavia, eccoti una lista di ciò che non dovrà mai mancare: pulizia dei denti attraverso snack o tramite spazzolino e dentifricio per cani; pulizia generale da effettuare non troppo spesso con prodotti non aggressivi che trovi nei negozi per animali; protezione da zecche, pulci e zanzare da applicare mensilmente sul pelo o sotto forma di collare repellente; vaccinazioni periodiche e richiami; controlli di profilassi che dipendono dalla tua asl,2. Come educarlo senza commettere errori Uno degli errori più comuni ma commessi senza malizia è quello dell’umanizzazione del cane. Si tende a umanizzare i comportamenti canini perché i cani diventano parte della famiglia e sono un concentrato di amore e fiducia in un rapporto che diventa tra i più importanti della nostra vita.Umanizzare il cane significa mancargli di rispetto e minare la fiducia che lo stesso cerca in noi. Il cane, infatti, anche se sembra avere reazioni simili alle nostre, in realtà ha un modo di ragionare del tutto differente. È sbagliato pensare che faccia la pipì in casa per dispetto come lo è interpretare il ghigno sul volto come un sorriso di piacere.Il cane vive il rapporto di fiducia con il padrone in un processo graduale dove desidera i propri spazi e le sue attenzioni. Se credi di non essere all’altezza di gestire questo rapporto rivolgiti ad un educatore. In ogni caso per educarlo dovrai insegnare comandi chiari ed univoci ed evitare di sopraffarlo con abbracci, baci e coccole non richieste. 3. La gestione degli spazi Anche la gestione degli spazi riguarda l’educazione del cane che deve capire dove può e dove non può stare. Il cane deve avere un suo spazio di relax in casa e le sue cose e quest’ordine non dovrebbe mai essere modificato. Il cane può stare sul letto ma solo se lo desideri e questo deve essere un messaggio da comunicare subito, ovvero al suo arrivo. Sono animali molto intelligenti per cui basta mettere le cose in chiaro da subito. 4. L’importanza della passeggiata Portare il cane fuori a passeggiare i primi tempi sarà una scoperta sempre nuova e divertente. Con il tempo potresti sentire il peso della passeggiata, soprattutto se fuori è brutto tempo e non hai tanta voglia di uscire.Ci sono padroni che lasciano liberi i propri cani nelle aree predisposte senza curarsi troppo del fatto che non tutti amino socializzare per imposizione. I cani hanno simpatie ed antipatie verso i propri simili e non è consigliato lasciarlo allo sbando un un’area canina distraendosi dalle sue interazioni mentre scrolliamo Instagram o Facebook.La passeggiata è un importante momento di scoperta e di crescita che rinsalda il vostro rapporto, per cui dedica la giusta attenzione e il tuo cane ti ringrazierà. Lascia a casa il tuo cellulare e gioca con il cane mentre lo guidi nelle sue scoperte e ti amerà per tutta la vita. 5. Cosa devi e cosa non devi comprare Di accessori per cani ne esistono fin troppi ma la maggior parte di questi è totalmente inutile. Un kit di base per un cane felice deve prevedere esclusivamente gli oggetti che seguono. Per l’acquisto puoi affidarti anche a forniti portali online come petingros.it, un rivenditore sempre rifornito e affidabile. Eccoti la lista di ciò che il cane deve assolutamente avere: guinzaglio e collare e se viaggia sui mezzi pubblici anche la museruola in stoffa; ciotole in acciaio o ceramica; cuccia confortevole e lavabile; spazzola; shampoo;Cosa non devi acquistare? Giochi e giochini sono utili ma superflui perché i cani si accontentano di una pallina o di un pallone bucato per giocare con te. Cosmetici e profumi fanno anch’essi parte del superfluo mentre sono da bandire vestiti e cappottini come anche i collari a strozzo (per lo meno secondo il nostro punto di vista). Per ogni altro dubbio il miglior consiglio che possiamo darti è quello di non improvvisare mai e chiedere il parere del veterinario che è sicuramente preparato per risponderti al meglio.

La storia di filippa, scappata durante una sosta in autogrill

News Redazione -

La storia a lieto fine di Filippa L’estate si avvicina e al solo sentir parlare di cani, autostrade e autogrill, agli gli amanti dei cani corre subito un brivido lungo la schiena. L’organizzazione delle vacanza, la difficoltà di reperire strutture pet friendly, la crudeltà verso il migliore amico dell’uomo, si tramuta spesso in una realtà triste quanto impietosa: l’abbandono.Ma in questo caso le cose stanno in maniera radicalmente apposta. Il legame fortissimo tra Filippa e i suoi padroni vi sorprenderà. Per una volta l’uomo non è carnefice insensibile, ma tenera “vittima” dell’affetto che nutre verso il suo compagno di vita. Ma non temete, l’amore tra cane e padroni alla fine trionferà, come nelle migliori favole di quando eravamo bambini Cane smarrito in autogrill, il dispiacere è tanto che i padroni si sentono male. La disavventura è avvenuta durante le vacanze pasquali, ed ha come protagonisti due anziani turisti tedeschi, di 84 e 76 anni. Stavano facendo il lungo viaggio in auto di ritorno da Ragusa, destinazione la Baviera. Quando dopo alcune ore di guida ininterrotta, hanno deciso di fermarsi all’autogrill di Ronco Scrivia vicino a Genova, sull’autostrada A7.Volevano riposarsi e rifocillarsi, ma anche interrompere la permanenza in auto di Filippa, la loro Jack Russell. Proprio nei momenti seguente alla discesa dal veicolo, la cagnolina si è allontanata facendo perdere le sue tracce.Il marito della coppia, ha subito iniziato a cercarla, ma preso dall’ansia di non riuscire più a trovarla si è sentito male. Per questo è stato trasportato all’Ospedale Villa Scassi per alcuni controlli. Purtroppo poco dopo, vista la situazione difficile, il cane ancora disperso e il marito in ospedale, si è sentita male anche la donna.Fortunatamente per i due turisti tedeschi è prontamente intervenuta la Polizia Stradale, che dopo essersi occupata del ricovero d’urgenza della donna, ha affidato l’auto dei turisti al carro attrezzi e continuato le ricerche di Filippa. La cagnolina è poi stata ritrovata dopo un’ora di intense ricerche ed affidata al personale del canile del Monte Gazzo di Genova Sestri.Intanto i due anziani turisti erano stati dimessi dall’ospedale, senza conseguenze. I malori erano stati causati solo dal grande spavento. I due signori anziani avevano deciso di soggiornare una notte in hotel per attendere l’evoluzione delle ricerche di Filippa. Proprio in albergo è arrivata la notizia che tanto aspettavano: Filippa era stata ritrovata e dovevano solo andare a riabbracciarla. Ricongiunti e sereni, si sono rimessi in auto per tornare a casa.Quando programmiamo un viaggio in auto con il nostro cane è meglio essere organizzati e consapevoli, per affrontare gli spostamenti al meglio. Per far viaggiare il vostro cane in auto vi ricordiamo che il Codice della Strada prescrive che l’animale non debba essere esposto a pericolo né disturbi il conducente.Inoltre vi elenchiamo qualche piccolo consiglio del veterinario per rendere il viaggio più sicuro e piacevole: • il trasportino: affinché il cane non sia libero nell’abitacolo, la soluzione migliore è il trasportino o kennel. Al contrario di quanto pensano in molti, questo è un metodo di trasporto apprezzato dal cane, che lo vede un po' come una tana. Si consiglia la sua introduzione in maniera graduale fin da cuccioli, in modo che sia un’abitudine per il vostro cane, entrarvi per i viaggi. Inoltre è un dispositivo molto sicuro in caso di incidente.• mal d’auto: il vostro cane potrebbe soffrire il mal d’auto. I sintomi sono vomito, ma anche aumento della salivazione, agitazione e il forte ansimare. Meglio far viaggiare il cane a stomaco vuoto, non dargli più nulla da mangiare 3 ore prima di partire e se il cane ne soffre regolarmente, procurarsi un farmaco contro il mal d’auto, da somministrare prima del partenza.• temperatura abitacolo: una variabile importante è la temperatura all’interno del veicolo. I cani non sudano come noi, ma soprattutto gli esemplari anziani o cuccioli e le razze a pelo lungo soffrono le alte temperature. Qualora disponessimo dell’aria condizionata farne un uso moderato, altrimenti aprire un poco i finestrini, senza esagerare, per evitare il rischio che il cane contragga l’otite.• soste: per rendere il viaggio meno stressante possibile bisognerebbe fermarsi ogni due ore. Ogni qual volta che ci si ferma, far scendere il cane e consentirgli una breve passeggiata e l’espletamento dei suoi bisogni. Infine proporgli dell’acqua per mantenerlo idratato. Quindi tenete a portata di mano: guinzaglio, museruola e ciotola.• cibo: non somministrate al cane cibo, se non in viaggi molto lunghi e preferite comunque alimenti secchi.• sonno: se il cane invece non patisce e dorme, lasciatelo riposare, non forzatelo a scendere dalla macchina ma piuttosto parcheggiate all’ombra e non lasciatelo incustodito.Dal 2003 sulle nostre autostrade sono presenti aree soste, appositamente dedicate a chi viaggia con il proprio cane. Il progetto Fido Park Autogrill propone aree esterne con acqua a gazebo, per rendere più piacevole la sosta del nostro amico a quattro zampe.Nell’area Villoresi Est (A8 Milano-Varese), data la grande disponibilità di spazi è presente anche un’area cani vera e propria, per lasciare libero il nostro cane dal guinzaglio e consentirgli di “sgranchirsi un po le zampe” con il percorso di agility.Dall’estate 2015, in collaborazione con FrontLine Combo, nei week end di grande esodo è previsto anche un servizio di accoglienza e sorveglianza degli animali, per consentire ai viaggiatori una sosta più lunga e serena. Al momento le aree Fido Park Autogrill sono 13:• Conero Ovest (A14 ANCONA-PESCARA) • Po Est (A13 BOLOGNA-PADOVA) • Badia al Pino Ovest (A1 FIRENZE-ROMA) • Medesano Ovest (A15 PARMA-LA SPEZIA) • Stura Ovest (A26 ALESSANDRIA-VOLTRI) • Stura Est (A26 VOLTRI- ALESSANDRIA) • Sillaro Ovest (A14 BOLOGNA ANCONA) • La Macchia Ovest (A1 ROMA-NAPOLI) • Brianza Sud (A4 MILANO-VENEZIA) • Nuova Calaggio Nord (A16 NAPOLI-CANOSA) • La Macchia Est (A1 NAPOLI-ROMA) • Secchia Ovest (A1 MILANO-BOLOGNA) • Villoresi Est (A8 MILANO-VARESE)Viaggiare con il nostro cane è possibile, a patto che si rispettino anche le sue esigenze. Con qualche accortezza si può arrivare tutti insieme e felici alla meta, pronti a godersi le vacanze, con il nostro amico a quattro zampe.

Tg cinofilo, degrado a roma: un cane muore di overdose in piazza vittorio

News Redazione -

Un pastore tedesco è morto dopo aver addentato una bustina di droga nell'area cani di piazza Vittorio, nel quartiere Esquilino, a Roma. La protesta dei residenti: la piazza è in mano ai pusher.L’ultima vittima del degrado nella Capitale è un pastore tedesco di appena sei mesi. Si chiamava Ziggy, in omaggio a David Bowie, ed è morto dopo aver addentato una bustina contenente una sostanza stupefacente nell’area cani di piazza Vittorio nel quartiere Esquilino, a Roma. Cocaina o eroina, comunque “droga”, come racconta la padrona del cane, Elia Cevoli, sentita al telefono da ilGiornale.it. “L’ho visto vomitare droga, almeno cinquanta grammi”, racconta la padrona di Ziggy, che spiega come il cane potrebbe avere addentato una bustina contenente una sostanza stupefacente, magari caduta per sbaglio ad uno dei tanti pusher che di notte spacciano proprio nell’area cani di piazza Vittorio. Tutti i tentativi dei medici per salvare Ziggy sono stati inutili: il cane è morto letteralmente di overdose, in preda alle convulsioni, dopo un’agonia durata ore. Quella che sarebbe dovuta essere una passeggiata come tante al parco, si è trasformata in un incubo, a causa delle condizioni di degrado estremo in cui versa la piazza nel centralissimo rione Esquilino. “Ziggy era un cucciolo, probabilmente ha trovato la bustina in mezzo al fogliame e l’ha addentata per gioco”, spiega Elia, “nessuno si occupa di pulire in questa parte della piazza, e tra le foglie si trovano anche molte siringhe”. L’area cani di piazza Vittorio, infatti, secondo quanto racconta Elia e gli altri residenti, è in mano agli spacciatori. “Anche i pusher del Pigneto si sono trasferiti qua, ma nessuno fa niente: se intervenisse la polizia con i cani anti-droga e se ci fossero più controlli, magari gli spacciatori lascerebbero la piazza”, spiega Elia. Ma i controlli non ci sono e, scrivono i residenti su Facebook, la piazza rimane preda di spacciatori, tossici e senzatetto. “E intanto, i miei bambini hanno perso il sorriso”, racconta la padrona di Ziggy parlando dei due figli di sette anni, che al loro cane erano molto affezionati. “Non si può fare questo ai bambini”, continua Elia, “fuori dalla clinica, quando ha capito che per il cane non c’era più nulla da fare, mio figlio ha mimato una pistola con le mani”. “È pesante come gesto per un bambino di sette anni”, si sfoga Elia al telefono, “fa capire a che livello ti portano, e i bambini sono sensibili e fragili”. Da quest’estate, scrive una signora in un post pubblicato nel gruppo di Facebook creato dai residenti del quartiere Esquilino, ci sono stati almeno tre distacchi dolosi della centralina elettrica da parte dei pusher, che approfittano del buio per operare più tranquillamente. “Mi hanno detto che anche l’area giochi per i bimbi è piena di siringhe”, denuncia la padrona di Ziggy. E se la bustina che ha addentato il cane fosse capitata invece nelle mani di qualche bambino? L'epilogo sarebbe stato ben più tragico. Per questo Elia e gli altri residenti del quartiere hanno organizzato un flash-mob di protesta, giovedì prossimo, per chiedere al Comune e alle istituzioni di intervenire contro degrado ed illegalità. Fonte: ilgiornale.it

4 lavori senza laurea per chi ama gli animali

Curiosità Redazione -

Per chi ama gli animali, svolgere una professione che gli permetta di stare in loro compagnia per molte ore della giornata è davvero il massimo!A questo proposito molti pensano che sia necessario iscriversi all’università e prendere una laurea in veterinaria; in realtà esistono diverse professioni che si possono svolgere senza che sia necessario essere laureati e che permettono di stare a contatto con gli animali per molte ore al giorno. Di seguito descriviamo brevemente 4 di queste possibilità. # 1 - Dog sitter Da alcuni anni la figura del dog sitter è diventata sempre più richiesta nel nostro Paese, anche perché è sempre maggiore il numero di cani che vivono in una famiglia.  Il dog sitter è, in sostanza, una persona che si occupa di cani non di sua proprietà, gestendoli quando il proprietario non può occuparsene (in genere per lavoro, ma anche per altre motivazioni: malattia, impegni di vario tipo ecc.). Il compito di dog sitter è piuttosto impegnativo perché non ci si deve soltanto limitare a far passeggiare il cane, ma si deve anche nutrirlo, giocarci, fargli compagnia, coccolarlo, portarlo dal veterinario, oppure da un toelettatore ecc. Chi svolge questa professione può farlo da lavoratore autonomo, oppure sceglierla come secondo lavoro. Ovviamente è importante avere una certa esperienza nella gestione di animali che potrebbe essere affinata con corsi di animal care. # 2 – Assistente veterinario Un’interessante possibilità di lavoro per chi ama gli animali è quella dell’assistente veterinario; questa figura professionale ha un ruolo molto importante all’interno di uno studio o di una clinica; ha infatti il compito di facilitare e ottimizzare il lavoro del professionista veterinario. Si tratta di un ruolo sempre più richiesto e seguire un corso per assistente veterinario può dare possibilità lavorative davvero interessanti; un corso del genere fornisce infatti competenze indispensabili all’interno di una clinica veterinaria o di uno studio; l’assistente veterinario oltre a saper gestire i clienti dello studio e, ovviamente, i loro animali, avrà anche conoscenze basilari relative a tecniche di indagini diagnostica, esami di laboratorio, tipologie di intervento chirurgico; potrà quindi fornire le principali informazioni relative a pazienti dello studio e avrà anche competenze relative alla gestione delle schede dei vari clienti e delle piattaforme di comunicazione. # 3 - Addestratore cinofilo Gli addestratori cinofili sono professionisti in grado di gestire l’addestramento e l’educazione dei cani; il loro obbiettivo principale è quello di far sì che il cane e il suo proprietario (e ovviamente anche gli altri membri del nucleo familiare) sviluppino la migliore intesa possibile correggendo inoltre, qualora fosse necessario, eventuali comportamenti non appropriati dell’animale e insegnando al proprietario a gestire al meglio le eventuali situazioni critiche che si potrebbero presentare. Per diventare addestratori cinofili è fondamentale seguire un apposito corso. # 4 – Toelettatore per cani Gli addetti alla toelettatura per cani sono figure professionali in grado di curare l’estetica e il benessere dei nostri amici a quattro zampe attraverso varie tipologie di intervento come, per esempio, il taglio, lo shampoo, l’acconciatura, la spazzolatura e l’asciugatura del mantello. A seconda dei casi possono anche occuparsi del taglio delle unghie e di altri trattamenti. Esistono corsi di toelettatura che forniscono tutte le competenze necessarie a svolgere questo delicato compito che non è funzionale soltanto in chiave estetica, ma anche di igiene e di salute. Questi corsi, inoltre, servono inoltre ad apprendere le tecniche necessarie alla preparazione dell’animale per concorsi ed esposizioni canine.

Pulisce il cane all'autolavaggio, le telecamere la riprendono: il video

News Redazione -

Sta facendo infuriare moltissime persone questo video, con la proprietaria che non si nasconde e cerca di spiegare tutto. Aveva suscitato l’ira del web il video postato su una pagina Facebook di Campobasso che ritraeva una donna intenta a lavare il proprio cane ad un autolavaggio. La notizia si è sparsa a macchia d’olio fino ad arrivare alla diretta interessata che ha subito respinto le accuse, spiegando cosa realmente fosse successo in quei momenti.«Si è trattato di una emergenza», ha raccontato la padrona di Boing (questo il nome dell’animale) a quotidianomolise.com. Proprio di fronte all’autolavaggio, infatti, c’è un’area verde dove Boing era stata lasciato libero di giocare. Sfortunatamente, però, il cane si è rotolato nel prato sporcandosi con degli escrementi.«Mio marito è un veterinario e subito, per la sua sicurezza, abbiamo dovuto agire, altrimenti se si fosse leccato, avrebbe potuto contrarre una malattia virale, la parvovirus, che lo avrebbe potuto portare alla morte».Ed è proprio per questo motivo che Boing è stato portato immediatamente al vicino autolavaggio dove è stato inizialmente pulito con qualche goccia d’acqua. Una volta tornato a casa Boing ha dovuto fare il bagno per una pulizia completa e accurata.«Boing è un pezzo di famiglia e viene trattato come un terzo figlio-ha spiegato la donna che ci ha raccontato di essere, insieme alla famiglia, una amante degli animali-. Abbiamo preso Boing in un canile e lo abbiamo amato fin dal primo momento. Se faccio una bistecca per i miei figli, la faccio anche per lui».Dunque una storia che non nasconde una violenza sugli animali, ma che racconta di un grande amore verso il cane. «I miei figli sono dispiaciuti per quanto è successo», ha concluso la signora che, alla fine, è l’unica vittima di quanto accaduto.

Bimba di tre anni scomparsa da casa viene ritrovata con il fedele cane al suo fianco: le immagini

News Redazione -

Matilda ha solo tre anni ma la sua voglia di esplorare il mondo è già tanta. E questo l’ha cacciata in un brutto guaio. Ma a proteggerla c’era un valido e fedele amico: il suo cane.Tutto è iniziato quando la piccola ha deciso di allontanarsi da casa sua a Pilbara, nell'Australia occidentale. E’ bastato un attimo di distrazione dei genitori e la bimba, passo dopo passo, si è spinta ben lontano.I servizi di emergenza hanno iniziato subito le ricerche, sia a piedi che con gli elicotteri. Ma della piccola Matilda non c’erano tracce. Ad aggravare la situazione, spiega la polizia locale, ci hanno pensato le violente alluvioni che, dopo gli incendi, hanno colpito l’Australia: l’area di ricerca è  “molto impegnativa” hanno detto gli agenti e, ora dopo ora, il timore che la bimba potesse finire in qualche corso d’acqua straripato cresceva. «Le informazioni che abbiamo sono che la zona è stata inondata di acqua e c'erano solo circa 600 metri di terra asciutta su cui abbiamo concentrato le ricerche, tutto il resto è stato ricoperto dall’acqua» ha detto all’Abc il sovrintendente Kim Massam.Fortunatamente, dopo 24 ore di intense ricerche, è arrivata la buona notizia: Matilda è stata avvistata da un elicottero a circa 3,5 chilometri di distanza da casa sua.La polizia ipotizza che la bambina abbia camminato lungo un’insenatura per poi rimare circondata dall’acqua dovuta alle forti piogge.  Deve essere stato un incubo spaventoso trovarsi là fuori, lontana da casa. Ma la piccola non era sola: «Il suo fedele cane Jack Russell era al suo fianco, la stava ancora proteggendo», ha scritto sui Facebook la polizia australiana dando la notizia del ritrovamento. Quando è stata portata ai genitori Matilda aveva ancora il viso sporco di fango e si è lasciata andare a un pianto liberatorio. Gran parte del merito del suo salvataggio è dovuto alle squadre di soccorso che non hanno mai smesso di cercarla, ma la polizia ha voluto rendere omaggio al ruolo del quattrozampe: «Quel cucciolo è rimasto con lei per tutto il tempo, durante un’intera notte dove la piccola non aveva nessuno a proteggerla. Quel cagnolino riceverà una gran festa».Fonte: lazampa.it

Kippy evo: il primo pet smartphone al mondo

Accessori cane Redazione -

E' stato ufficialmente lanciato sul mercato il primo pet smartphone al mondo: si chiama Kippy EVO. Ecco tutte le sue caratteristiche e funzioni. Gli animali domestici fanno ormai parte delle famiglia, si tratta di un trend globale che vede gli amici a quattro zampe sempre più come parte integrante del nucleo familiare. Proprio per questo motivo è aumentata la necessità di poter comunicare con loro, di capirne i bisogni e di averli sempre “sotto controllo”.Per rispondere al meglio a queste esigenze, nasce il nuovissimo Kippy EVO, non un semplice pet tracker ma un vero e proprio pet smartphone, lanciato sul mercato dalla start- up italiana Kippy, una PMI innovativa che sviluppa dispositivi Customer IoT, fondata nel 2014 da Simone Sangiorgi e Marco Brunetti.Kippy EVO unisce la localizzazione GPS in tempo reale e il monitoraggio dell'attività motoria; una rivoluzione rispetto al modello precedente, una garanzia in termini di potenza, precisione e leggerezza. Il nuovo modello Kippy EVO nasce grazie ad una stretta collaborazione di Kippy con l’Università di Bologna e con il dipartimento di Medicina Veterinaria dell’università di Milano ed è frutto di una tecnologia pensata e realizzata per gli amanti degli amici a 4 zampe, per migliorare il loro benessere e la serenità dei loro proprietari.Scaricando l’App sul proprio smartphone sarà possibile localizzare in tempo reale la posizione del proprio amico a quattro zampe, verificare la sua attività motoria (corsa, sonno, gioco, ecc.) e ricevere messaggi personalizzati per conoscere meglio i suoi bisogni e il suo stato di benessere, ad esempio: “Sono sveglio, vorrei far colazione” oppure “Tra poco mi addormento, buona notte” o ancora “Sono pronto, usciamo?”.  Kippy EVO: caratteristiche Kippy EVO è il prodotto più avanzato in commercio in Italia. Ha una batteria agli ioni di polimeri di Litio ricaricabile con una durata media di 10 giorni; utilizza una tecnologia integrata di GPS, GLONASS (il sistema satellitare globale di navigazione russo), LBS (un sistema di monitoraggio che triangola le celle telefoniche), Wi-Fi e bluetooth che permette una localizzazione di cani e gatti in tempo reale e in modo preciso, anche spazi coperti o chiusi.Ll’integrità del dispositivo è garantita anche in immersione a 1 mt di profondità per una durata massima di 30 minuti grazie alla certificazione per l’impermeabilità IP67; il dispositivo è dotato di una torcia lampeggiante attivabile direttamente dall’App per individuare cani e gatti anche al buio; si adatta ad ogni tipologia di collare; il suo peso è di 34 grammi (30% più piccolo della precedente versione), mentre le dimensioni sono di 3,7 cm x 5,5 cm x 2,2 cm; al suo interno ha un accelerometro e giroscopio a 6 assi di ultima generazione che permette di rilevare i movimenti dell’animale. Kippy EVO: funzioni Localizzazione: è possibile visualizzare la posizione del proprio amico a quattro zampe in tempo reale in modo da poterlo ritrovare facilmente.Recinto virtuale: è possibile impostare un recinto virtuale per la sicurezza del cane o del gatto. In questo modo l’App invierà al proprietario una notifica nel caso dovesse uscire da questo perimetro selezionato.Activity Tracking: grazie all’algoritmo proprietario, Kippy EVO riconosce l’attività motoria dell’animale e indica un livello personalizzato di attività ideale da raggiungere in base alla razza, all’età e al peso. Nello specifico è possibile sapere cosa sta facendo il nostro animale in qualsiasi momento e monitorare la corsa, il sonno, il gioco, le calorie consumate durante la giornata, il relax, i passi.Messaggi Vita: con i messaggi Vita si è sempre connessi e vicini all’animale domestico. Ricevendo messaggi personalizzati si conosceranno meglio i bisogni e il suo stato di benessere, scoprendo quello che fa in ogni momento della giornata. Kippy EVO: prezzi Il costo del Kippy EVO è di 69 € per l’acquisto del dispositivo, a cui vanno aggiunti i relativi pacchetti di servizi, perché proprio come uno smart phone è necessaria una connessione dati per inviare la sua posizione GPS tramite la rete dati. I pacchetti sono tre:Basic: con abbonamento mensile di 7,99€, che prevede 10.000 localizzazioni inclusePremium: con abbonamento annuale di 59,99€ (4,99€ al mese), che prevede localizzazioni illimitate incluseUltimate: con abbonamento biennale di 99,99€ (4,16€ al mese), che prevede localizzazioni illimitate incluse e customer care di II livello con operatore dedicatoKippy EVO è già disponibile sul sito di Kippy (www.kippy.eu), su Amazon e nei negozi retail (catene pet shop, telco store), per un totale di oltre 3.000 punti vendita attivi in Europa. Di seguito il link per poterlo acquistare direttamente sul sito e-commerce numero uno al mondo.

Addio stefano, il volpino che da tre anni aspettava davanti all’ospedale il proprietario morto

News Redazione -

In questi tre anni il cane Stefano non si era mai allontanato dall'Ospedale dove il suo amico umano era deceduto. Per tre lunghi anni, giorno dopo giorno, Stefano non si è mai allontanato dall'area ospedaliera di Mazzarino, a Caltanissetta. Proprio lì il suo amico umano proprietario era morto. E lì davanti il cagnolino, stremato e zoppicante, si è recato pochi giorni fa per salutarlo l'ultima volta.Il personale sanitario della struttura ospedaliera conosceva molto bene Stefano, perchè dal giorno in cui il suo padrone - un 80enne stroncato da un infarto - è arrivato all'ospedale in ambulanza ed è mancato, il quattro zampe ha vissuto giorno e notte tra il piazzale e il giardino.Gli volevano bene tutti: medici, pazienti, inferimeri e operatori del 118. Gli avevano comprato una cuccia, cibo, acqua e a lui riservavano tante dosi di coccole. Avrebbero voluto dare in adozione Stefano, ma il volpino proprio non ne voleva sapere di allontanarsi dal'ospedale. Per lui l'unica famiglia era quel signore.Un esempio di amore incondizionato e fedeltà: «Grazie perché a molti di noi hai dato una lezione di vita e di veri principi di amore. Ti chiedo perdono se non siamo stati capaci di proteggerti abbastanza - scrive sui social Salvo Bonaffini, un operatore del 118 che lo conosceva bene - Ci mancherai tantissimo, spero tanto che tu ora possa stare vicino al tuo padrone».

Come fare il bagno al cane: tutti i consigli

Igiene e bellezza Redazione -

Bagno al cane: come farlo senza troppe difficoltà? Ecco tutti i nostri consigli.Si sa che i cani non amano particolarmente fare il bagno: se è vero che adorano tuffarsi in un fiume o in un lago per nuotare e giocare spensierati, non si accostano però con altrettanto entusiasmo al bagno fatto in vasca con shampoo e spugna. Va detto anzitutto che, se curare la pulizia del cane è una buona regola igienico-sanitaria, fare il bagno al cane non è un’attività che va ripetuta troppo spesso: si consiglia di lavarlo non più di due o tre volte all’anno, salvo esigenze particolari, perché altrimenti si rischia di danneggiare il film protettivo che il pelo del cane naturalmente possiede, oltre a causare dermatiti o eczemi. La pelle del cane infatti ha un PH pari a 7, diverso da quello umano, che la rende più delicata e vulnerabile della nostra. La necessità di fare il bagno al cane inoltre dipenderà anche dall’ambiente in cui vive: un cane che sta in casa, su materassini o divani, non si sporcherà spesso e non avrà bisogno di essere sottoposto a frequenti lavaggi. D’altro lato, un cane che vive all’aperto, esposto ad agenti inquinanti, o ama giocare rotolandosi nella terra del giardino, potrebbe necessitare di lavaggi un po’ più consueti. Quando vogliamo fare il bagnetto al nostro cane incontriamo serie difficoltà, perché non sembra affatto contento di assecondare la nostra volontà di tenerlo bello, profumato e soffice. In effetti far restare il cane nella vasca da bagno è un' impresa per niente facile, ma con alcuni suggerimenti che leggeremo in questo articolo e con tanta pazienza, potremo trasformare il tempo del bagno in una piacevole esperienza se non in un grande legame che si instaurerà tra noi ed il nostro cagnolino. Quando vediamo le persone che fanno fare il bagno al cane nei film e negli spettacoli in televisione, il più delle volte sembra un momento di grande gioia e divertimento per tutti i soggetti coinvolti. Purtroppo però, nella nostra vita reale ci appare completamente diverso. Il bagno del nostro cane non somiglia per niente ad un'esperienza positiva!Ai cani, fondamentalmente, non importa se sono sporchi e puzzolenti, anzi, diciamo pure che gli piace anche un po'. La maggior parte di loro non ha paura a mettere in atto una bella lotta se pensano che questa gli aiuterà a mettere fine a questo benedetto bagnetto. In televisione vediamo il nostro attore preferito che, dopo aver corso con il suo cane, lo riporta a casa e contento lo ricopre di schiuma e lo insapona divertito. La nostra scena invece somiglia molto di più ad un incontro di wrestling, con il nostro cane che si trasforma in un esperto lottatore e tra graffi e scivolate cerca di arrivare il più lontano possibile da noi, sperando di farla franca. Ecco alcuni consigli su come lavare il nostro cane, rendendo l'esperienza molto più amichevole.Fare il bagno al cane: quando e come si fa La prima cosa fondamentale che bisogna fare è quella di associare il bagno a qualcosa di positivo. Ed è ciò che facciamo di solito quando vogliamo far fare al nostro cane qualcosa di nuovo. In altre parole, cercare di corromperlo offrendogli dolcetti, giocattoli ed accarezzarlo mostrandogli tutto il vostro affetto. Ripetere queste operazioni ogni volta che riusciamo ad ottenere un comportamento positivo ed ogni volta che collabora rendendo il bagnetto molto più piacevole. Si inizia semplicemente facendolo entrare nella vasca vuota e lì trascorriamo del tempo con lui dandogli dei giocattoli o dei biscottini. Poi piano piano si arriverà ad aggiungere anche l'acqua, sempre tiepida, mi raccomando, mai bollente. Il trucco sta nel fatto che non bisogna avere paura di ripetere queste azioni, fino ad ottenere ciò che vogliamo. In pratica se si dispone di una vasca da bagno o comunque di una specifica area in cui il nostro cane fa il bagno, bisogna farlo venire fino a noi e premiarlo con un biscottino ogni volta che obbedisce. Alla fine dovrà andarci da solo anche senza offrirgli nessun compenso.Fare il bagno al cane: proteggete le orecchie!Dobbiamo essere molto attenti a non far entrare l'acqua nelle orecchie del nostro cane durante il bagnetto perché oltre ad essere fastidioso per loro, può effettivamente causare problemi di salute. L'ideale sarebbe quello di passargli un batuffolo di cotone all'interno delle orecchie, se ce lo permette. Altrimenti sarà sufficiente fare del nostro meglio per evitare di spruzzargli l'acqua al loro interno. Se abbiamo la fortuna di disporre di un cucciolo, bisogna iniziare a fargli il bagno il più presto possibile. Sicuramente si opporrà molto meno a tale esperienza in quanto, essendo giovane, non avrà alcuna associazione negativa verso il bagno. Trasformando il bagno in un'abitudine sin da subito nella fase iniziale, si incontreranno meno problemi in seguito.Fare il bagno al cane: shampoo giusto e non bagnare la testa Un modo per rendere l'ora del bagnetto ancora più sgradevole per il nostro migliore amico è quello di scegliere lo shampoo sbagliato. Ci sono degli shampoo infatti, che potrebbero graffiare o seccare la pelle del nostro cane. L'ideale sarebbe quello di utilizzare un sapone delicato che pulisce e rimuove gli odori indesiderati senza però spogliare il nostro adorabile cagnolino degli oli essenziali della sua pelle. Abbiamo detto che le orecchie del cane devono essere salvaguardate dai getti d'acqua in quanto possono causare dei problemi seri in seguito. Ma non solo le orecchie sono da proteggere, bensì anche i suoi occhi e la sua bocca. Come possiamo riuscire a fare questo? Beh, semplice. lavando il cagnolino dal collo in giù. Ci possiamo servire di un secchio o di una tazza per bagnare il cane senza rischiare. Altrimenti in commercio, si trovano degli spruzzatori appositi, progettati appunto per il bagnetto di un cane. Qualcuno di voi si chiederà: “Ma allora come facciamo a lavare la faccina del cucciolotto?”. Per rendere il nostro amico a quattro zampe assolutamente perfetto, basterà usare un panno umido per pulirgli anche gli occhietti e la boccuccia.Fare il bagno al cane: come asciugarloMolti di noi asciugano il cane con l'asciugacapelli, ma il rumore e la sensazione è sicuramente qualcosa a cui il nostro cane si deve abituare, altrimenti avrà paura. Inoltre bisogna fare molta attenzione ed evitare di bruciargli la pelle. Un'altra strada da percorrere è sicuramente quella dell'asciugamano e via. Per asciugarlo bene solo con l'asciugamano, sarà indispensabile prenderna per cani perché sono più assorbenti. Ovviamente si possono trovare nella maggior parte dei negozi per animali. Naturalmente non facciamoci cogliere impreparati dall'inevitabile “scossa” che il nostro cane farà per asciugarsi un pochino anche a modo suo. Facendo associare al cane il bagno a qualcosa di piacevole e rimanendo sempre calmo e assertivo, con il tempo questo evento non farà altro che rafforzare il nostro affetto. Il risultato sarà quello di fare del bagno un altro gradevole momento da condividere.Quando fare il bagno al cane è da evitare. Ci sono alcune circostanze in cui è meglio evitare di fare il bagno al cane:Non fare il bagno al cane in inverno: è bene farlo solo nelle stagioni più miti. Se potete lavarlo all’aperto, fatelo quando la temperatura è più mite perché, per quanto il cane possa essere ricoperto da folto pelo, il freddo e l’umidità potrebbero farlo ammalare. Anche se lo lavate in casa, sarà comunque meglio non portarlo fuori subito dopo il bagno, se non si è certi che il cane sia completamente asciutto. Se il cane non gode di ottima salute è meglio non sottoporlo ad una pratica che per lui potrebbe risultare troppo stressante e peggiorare le sue condizioni. Non fate il bagno al cane nei giorni immediatamente successivi alle vaccinazioni o dopo aver applicato i prodotti antiparassitari; è meglio lasciar trascorrere almeno una settimana. Se il cane ha mangiato da poco, aspettate che abbia digerito prima di fargli il bagno: quindi non lavatelo prima che siano passate tre/quattro ore.

Veterinario gratis

Tg cinofilo, proposta di legge in parlamento: veterinario gratis per i più poveri

News Redazione -

Fdi ha presentato una proposta di legge bipartisan, che prevede anche l’istituzione dell’anagrafe canina nazionale. ROMA - Cosa prevede la proposta di legge depositata alla Camera poche ore fa da Walter Rizzetto, deputato cinquestelle poi passato sette mesi fa a Fratelli d'Italia e amante degli animali (ha tre cani e un gatto nella sua casa di Pordenone)? Veterinario gratis per i più poveri e istituzione dell’anagrafe canina e felina nazionale. Secondo il deputato il servizio sanitario veterinario convenzionato deve appunto essere gratuito per le persone con basso reddito, come spiega lo stesso Rizzetto: “Per intenderci, quelle che non superano i 7mila euro di reddito all’anno, la cosiddetta no-tax area”. Inoltre la proposta prevede che le prestazioni in convenzione siano erogate anche nei casi di animali abbandonati o dispersi e curati da associazioni senza fini di lucro. Rizzetto ha dichiarato che la proposta ha la finalità di ribadire ancora una volta il ruolo di "servizio sociale" degli animali: “La presenza di un cane o un gatto rappresenta molto spesso un rimedio contro la solitudine, penso ad esempio alle persone anziane rimaste sole”. Le polemiche sono già saltate fuori, e c'è chi sostiene che prima bisognerebbe pensare alle persone, dopo agli animali: “Si figuri, è chiaro che prima ci sono tante persone da aiutare. In commissione Lavoro della Camera mi occupo di esodati, gente che ha perso il lavoro, so bene che ci sono categorie in Italia che soffrono terribilmente. Tuttavia penso che questa legge possa dare un aiuto concreto nel quotidiano a tante persone disagiate, ma per le quali gli animali sono un affetto importante”.La proposta ha avuto feedback positivi da tutto il mondo politico e prevede anche l'istituzione dell’anagrafe canina e felina nazionale, una richiesta su cui battono da tempo anche diverse associazioni ambientaliste, come Legambiente: “È assurdo – denuncia l’esponente di Fdi – che non ci sia un coordinamento su tutto il territorio italiano e, passando da una regione all’altra, magari confinanti, non ci sia modo di risalire al proprietario di un animale disperso”. E racconta un episodio che gli è capitato la scorsa estate: “Ho trovato vicino casa mia due cani dispersi su una strada statale, ma dal numero di microchip non si riusciva a risalire al proprietario. Alla fine si è scoperto che i cani erano stati adottati da un canile in Sicilia e quindi in Friuli Venezia Giulia non c’era modo di identificare il nome del padrone. La storia per fortuna è finita bene, i cani erano scappati e i proprietari li hanno recuperati. Ma oggi se si perde un cane in un’altra regione diventa difficile ritrovarlo”.

colpo di calore nel cane

Colpo di calore cane: sintomi, quanto dura, conseguenze, cosa fare e terapia

Salute del cane Redazione -

Il colpo di calore nel cane è un eccessivo aumento della temperatura corporea dovuto a vari fattori. Nella maggior parte dei casi il colpo di calore nel cane si verifica a causa delle eccessive temperature ambientali tipiche dei mesi estivi a cui il quattro zampe viene esposto, anche se possono esserci altre cause fisiologiche più rare, come crisi epilettiche, mancanza di calcio nel sangue, febbre, micotossine, che provocano anch’esse ipertermia. Normalmente la temperatura corporea del cane si aggira sui 38°-39° e viene mantenuta tale da un sistema di termoregolazione molto diverso da quello umano. I cani infatti non sudano attraverso l’epidermide, ma dissipano il calore per mezzo della respirazione: inspirano dal naso aria fresca proveniente dall’esterno, che va a raffreddare l’organismo, abbassando la temperatura interna, ed espellono calore ansimando, con l’evaporazione che si ha quando compiono respiri veloci e frequenti a bocca aperta. Se però l’aria che immettono dall’ambiente circostante è più calda rispetto alla temperatura dell’organismo, tutto il sistema di raffreddamento salta e il cane non è più in grado di termoregolarsi. È il caso che si verifica quando il pet viene lasciato in auto in estate: contrariamente a quanto si crede, spesso non è sufficiente nemmeno tenere i finestrini aperti o la vettura all’ombra per garantire un clima idoneo al cane. La temperatura in auto infatti può salire a livelli insopportabili in pochi minuti e anche lo stesso ansimare del cane, con la conseguente produzione di vapore acqueo, contribuisce ad aumentarla più velocemente.Colpo di calore nel cane: sintomi I sintomi del colpo di calore nel cane sono molto evidenti e insorgono repentinamente:agitazione e nervosismo; salivazione eccessiva, spesso densa e schiumosa; difficoltà respiratoria; aumento della frequenza cardiaca; vomito e diarrea; mancanza di coordinazione e disorientamento; mucose secche e di colore rosso scuroQuesti sintomi iniziali tendono a degenerare molto rapidamente, fino ad arrivare ad incapacità del cane di alzarsi dalla posizione supina, convulsioni, perdita di coscienza, coma e, quale conseguenza estrema, la morte.Tutti i cani, nessuno escluso, sono soggetti a subire un colpo di calore se vengono a trovarsi nelle condizioni ambientali precedentemente descritte, ma ve ne sono alcuni ancor maggiormente predisposti a questo grave evento. Stiamo parlando dei cani molto giovani e molto anziani, con patologie respiratorie e cardiache, di quelli con pelo folto e di colore scuro, ma anche di tutte le razze brachicefale (Boxer, Carlino, Pechinese, Bulldog, Boston Terrier, Cavalier King Charles Spaniel) che, avendo il muso corto e schiacciato, tendono ad sviluppare già per natura problemi di respirazione.Colpo di calore nel cane: conseguenze Viste le gravi conseguenze a cui il colpo di calore può condurre è assolutamente importante evitare che si verifichi. A questo fine bisogna anzitutto:non lasciare mai il cane in auto, nemmeno per brevi periodi e con i finestrini aperti; non esporre il cane al sole, soprattutto nelle stagioni più calde, ad esempio in spiaggia o in luoghi con il selciato in asfalto o cemento, che attirano in modo particolare il calore; quando il cane è all’aperto in estate, fare in modo che abbia sempre un luogo all’ombra e al fresco, in cui andare a sdraiarsi; cambiare spesso l’acqua nella ciotola, in modo che sia sempre fresca e piena; non sottoporre il cane ad intensa attività fisica quando fa caldo; evitare di uscire nelle ore più torride, ma portare il cane a passeggiare al mattino presto o dopo le 17,00; non far indossare al cane museruole troppo strette che gli impediscono di aprire la bocca e respirare liberamente; nelle giornate più calde bagnare di tanto in tanto il cane, soprattutto testa e zampe, per agevolare il raffreddamento.Colpo di calore nel cane: cosa fare È fondamentale, ai primi sintomi di ipertermia nel cane, portare il pet il più velocemente possibile dal veterinario perché si tratta di una situazione che degenera molto rapidamente. Ci sono comunque alcune misure da adottare nell’immediato che è bene conoscere: anzitutto trasferire subito il cane in un luogo fresco e areato, misurargli la temperatura corporea con un termometro rettale e cercare di farla scendere, bagnando il cane con acqua fresca, ma non ghiacciata, altrimenti si rischierebbe di peggiorare la situazione, causando la costrizione dei vasi sanguigni e quindi ostacolando ulteriormente la dispersione di calore. Una volta arrivati dal veterinario, spiegare bene le condizioni ambientali che hanno provocato il colpo di calore nel cane: non esiste una cura specifica per l’ipertermia, quindi il medico adotterà le misure più idonee in base alla gravità delle condizioni del cane, stabilizzando la temperatura corporea, somministrando liquidi per la reidratazione e ossigeno. Possono essere necessari alcuni giorni di ricovero perché il cane si ristabilisca completamente e la possibilità di guarigione e sopravvivenza variano molto in base alla  situazione: spesso quando l’animale arriva in stato di incoscienza o addirittura in coma è difficile scongiurarne il decesso.

Blue

Il padrone in auto e il cane blue a piedi per la passeggiata quotidiana

News Redazione -

Le passeggiate di Blue con il padrone che lo tiene al guinzaglio mentre guida l’auto No, non è una storia di maltrattamenti o di cattiveria da parte dell’uomo verso i nostri amici cani. E’ comunque una storia insolita che ci parla di Blue, un incrocio tra un labrador e un australian cattle, di dieci anni, e del modo in cui il suo padrone lo porta a fare le passeggiate quotidiane. Siamo nel Minnesota, a Isanti Conutry. Da ormai 5 anni, il padrone sessantenne di Blue, ogni giorno, mattina e pomeriggio, sale sulla sua automobile e tenendo al guinzaglio Blue parte per la passeggiata quotidiana. Mentre lui guida l’auto, una mano sul volante e una a tenere il guinzaglio, Blue gli cammina a fianco pian piano. Penserete che sia una cosa strana e magari anche pericolosa, considerato che Blue cammina, tranquillo e scodinzolante, praticamente in mezzo alla strada mentre le altre auto sfrecciano nel senso opposto, eppure nel Minnesota è del tutto legale portare il cane a passeggio mentre si guida l’auto. La notizia ha fatto il giro del web, diventando in pochi giorni virale, quando un’altra abitante di Isanti Country, notando il modo con cui padrone e cane effettuavano le passeggiate quotidiane, li ha fotografati, chiamando poi le forze dell’ordine per segnalare la pericolosità di questa insolita modalità. Le forze dell’ordine però non hanno potuto fare nulla in merito, sostenendo appunto la legalità della metodologia. Il proprietario di Blue ha dichiarato che tra lui e il cane esiste un rapporto intenso e molto profondo e che a causa di alcuni problemi di salute lui non è più in grado portare Blue a spasso camminando. Fargli fare la passeggiata mentre guida è l’unico modo che ha trovato per non far perdere al suo amico a quattro zampe la possibilità di uscire. Afferma inoltre che sono cinque anni che lo fa e non è mai successo nulla, per cui continuerà a farlo.Cani, padroni e bizzarre abitudini I commenti sui social in merito al fatto non si sono fatti attendere. Tante sono state le perplessità di persone da tutto il mondo che si sono dichiarate preoccupate per l’incolumità di Blue, che potrebbe essere investito durante un sorpasso o non essere visto da qualche automobilista poco attento. Si parla anche di crudeltà verso gli animali. Ora per quanto io non creda che in questo caso si possa davvero parlare di crudeltà, gli atti di crudeltà verso gli animali sono, a mio avviso, ben altri, di sicuro questo non è proprio da considerarsi un metodo sicuro per garantire al cane la sua meritata passeggiata quotidiana. Può seriamente diventare pericoloso sia per Blue che per il suo padrone, nonostante l’auto venga condotta a bassissima velocità. Di suggerimenti su metodi alternativi ne avremmo sicuramente tanti, chiedere l’aiuto di qualcuno che porti Blue a fare la passeggiata, far salire in auto qualcuno dalla parte del passeggero così che almeno il cane non stia in mezzo alla strada e quindi dal lato dell’autista, o magari anche portare Blue in auto in un area verde appositamente recintata e lasciare che cammini in autonomia mentre il suo padrone se ne sta seduto tranquillo in qualche panchina. Non conoscendo però la situazione personale del padrone di Blue possiamo solo fare supposizioni e sperare che durante queste passeggiate vada sempre tutto per il meglio.