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Un cane in casa: quanto costa la “gestione ordinaria”

Salute del cane Redazione -

Avere un animale a 4 zampe in casa offre una lunga serie di vantaggi, sia per gli adulti che per i bambini. Un amico con cui giocare ogni giorno, un supporto psicologico importante anche in situazioni delicate, l’abitudine a prendersi cura di un animale più o meno impegnativo.Tutti questi elementi, e molti altri ancora, portano tanti a decidere di adottare un cane da un rifugio o canile o ad acquistarlo presso un allevamento. A parte i costi correlati all’adozione del singolo animale, è bene considerare che prendersi cura di un cane comporta anche alcune spese, cerchiamo di capire quante e quali. La salute del cane Avere un cane in famiglia significa anche prendersi cura della sua salute. In linea generale è sempre bene considerare almeno una visita annuale dal veterinario, anche se un paio sono la normalità. Ogni anno è infatti necessario vaccinare l’animale, contro tutte le patologie per le quali il veterinario ritiene opportuna una copertura.Oltre a questo è importante inserire nel suo corpo un microchip, una soluzione obbligatoria per cani e gatti in Italia, che permette anche di ritrovare l’animale nel caso in cui si sia allontanato da casa o che si sia perso. Nel periodo estivo è importante chiedere al veterinario consigli per quanto riguarda la presenza di parassiti, interni o esterni, cui segue solitamente un trattamento, da effettuare nell’ambulatorio o a casa.Oggi è possibile anche stipulare un’assicurazione per il cane online, che mette al sicuro da eventuali spese mediche impreviste, ma non solo. Le polizze assicurative sugli animali permettono anche di ottenere una copertura di responsabilità civile, nel caso in cui il cane, o la sua presenza, causino danni a terze parti. Quanto mangia Un animale necessita di alimenti che gli permettano di sfamarsi e di vivere in salute. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori in Italia ogni anno si spendono dai 1500 fino a oltre 2000 euro per pagare tutte le spese che riguardano l’allevamento di un cane; la cifra più bassa riguarda i cani medio piccoli, la più alta quelli di taglia grande. La maggior parte di tale somma è correlata alla necessità di acquistare il cibo quotidiano e gli eventuali snack, spesso necessari.È bene precisare che la cifra sopra indicata può aumentare in maniera sostanziale, o diminuire, a seconda del tipo di alimenti che si decide di servire al cane. È vero, però, che è sempre consigliabile prediligere alimenti di buona qualità, con elevata percentuale di proteine al loro interno. Si deve infatti considerare che il cane mangia esclusivamente ciò che gli forniscono i proprietari, per tutta la loro vita: più gli alimenti sono di qualità e minori saranno i problemi di salute correlati all’obesità, agli anni che passano o all’eventuale insorgenza di specifiche patologie. Cuccia, collare e accessori vari Nelle spese necessarie per la gestione quotidiana di un cane si devono inserire anche tutte quelle che riguardano lo spazio che l’animale occupa, in casa e in macchina. Una singola cuccia, da interno o da esterno a seconda dei casi, è necessaria; molti proprietari però offrono al proprio animale più giacigli, in diverse stanze della casa.Serviranno poi un trasportino, o un kennel da posizionare nel bagagliaio della macchina. Alcuni cani tendono ad avere molto freddo durante i mesi invernali, in questi casi qualche genere di copertura per le uscite è importante. Si devono poi acquistare giochi di vario genere, perché stimolare il cane a correre, muoversi e giocare con i proprietari è sempre importante. Non bisogna poi dimenticare di considerare almeno un collare, una pettorina e i sacchetti per i loro bisogni.

Vacanza con il cane

Andare in vacanza con il cane: alcuni consigli utili

Curiosità Redazione -

Come organizzare la vacanza con il cane? Ecco tutta una serie di punti da tenere a mente Andare in vacanza con il cane si può, anzi si deve! In base alle statistiche il 25-30% degli abbandoni si registra nei mesi estivi, quando gli sconsiderati padroni devono partire per le vacanze e arrivano a pensare che il cane sia un “ingombro” di cui doversi sbarazzare. Va ricordato anzitutto che abbandonare un cane, oltre ad essere un atto dei più deplorevoli, è anche un vero e proprio reato, punito dalla legge italiana con una sanzione che può arrivare fino a 10.000 euro e l’arresto anche fino a 1 anno di detenzione. Certo, la partenza per le vacanze è solo un pretesto per l’abbandono, perché andare in vacanza con il cane è non solo possibile, ma anche divertente! Sono sempre di più le strutture ricettive di vario genere adatte ad accogliere i quattrozampe: alberghi, ristoranti, campeggi e stabilimenti balneari. Basta informarsi per tempo prima della partenza e fare una rapida ricerca in rete per trovare la struttura più adatta alle proprie esigenze, senza nemmeno bisogno di “alzare la cornetta del telefono”.Ovviamente occorre adottare alcuni accorgimenti per il viaggio, come del resto fareste con ogni membro della famiglia.Per prima cosa va considerato il mezzo di trasporto che utilizzerete:L’auto è sicuramente il veicolo più adatto per andare in vacanza con il cane perché permette una maggiore libertà di pianificazione del viaggio: consente infatti di fare soste ogni volta lo si desideri, soprattutto nel caso il cane soffra il mal d’auto; inoltre il quattrozampe può viaggiare comodamente col proprio padrone senza obbligo di museruola né guinzaglio, solo con l’apposita cintura allacciata;In treno è consentito il trasporto di cani di qualsiasi taglia, sempre muniti di museruola e guinzaglio. A seconda della tipologia del treno, cane e padrone potranno viaggiare assieme in carrozza, come sui treni a lunga percorrenza (Intercity, Eurostar, Frecce), oppure dovranno sostare sulla piattaforma in fondo all’ultima carrozza sui Regionali, tranne che nella fascia oraria mattutina di massimo afflusso (dalle 7 alle 9) nei giorni feriali; per portare il cane a dormire in cuccetta con sé invece occorre acquistare l’intero scomparto. In ogni caso bisognerà pagare per il cane un importo pari al 50% del biglietto intero previsto per la tratta da percorrere e per acquistarlo sarà necessario esibire il certificato di iscrizione all’anagrafe canina, da portare con sé anche durante il viaggio, pena l’obbligo di dover scendere alla prima fermata.In nave i cani di piccola taglia possono di solito viaggiare in cabina col padrone; se la cabina è occupata anche da altri passeggeri è buona norma chiedere il loro consenso alla presenza dell’animale. Per i cani di taglia medio-grande può essere necessaria la collocazione in apposite aree, all’interno dei kennel, ma, in alternativa, il padrone può tenere con sé il cane sul ponte, purché sia dotato di guinzaglio e museruola. È bene comunque informarsi presso la compagnia di navigazione prescelta prima della partenza, perché potrebbero esserci dei regolamenti diversi dall’una all’altra.L’aereo è il mezzo meno adatto per andare in vacanza con il cane, da scegliere solo se proprio non se ne può fare a meno, perché il cane nella maggior parte dei casi dovrà viaggiare nella stiva, all’interno di apposite gabbie. Solo per i cani di piccola taglia (fino a 10 kg di peso) alcune compagnie aeree consentono di portare l’animale in cabina assieme al passeggero, sempre nella gabbietta. Il cane che è nella stiva, senza il padrone, in un ambiente completamente sconosciuto, chiuso in uno spazio limitato, è sottoposto ad un forte stress, che può avere anche conseguenze serie.Consigli utili per una serena vacanza con il cane Prima di accingervi a partire in vacanza con il cane ci sono alcuni importanti accorgimenti da adottare per un soggiorno sicuro e senza preoccupazioni:Anzitutto informatevi sul luogo di destinazione, in modo da essere certi di avere tutte le carte in regola: se andate all’estero è obbligatorio che il vostro cane abbia il passaporto di identificazione, rilasciato da un veterinario abilitato. Inoltre è obbligatorio esibire la certificazione dell’avvenuta vaccinazione antirabbica, richiesta anche a chi vuole portare il cane in Sardegna, dove la malattia è maggiormente diffusa.Sottoporre il cane ad un’opportuna profilassi antiparassitaria, applicando almeno i più comuni prodotti spot-on o collarini, appositamente creati per proteggere l’animale da pulci, zecche, pidocchi, ma soprattutto dal pappatacio, una zanzara che può trasmettere la leishmaniosi, diffusa soprattutto nelle zone costiere del Mediterraneo. Se si è diretti verso regioni italiane caldo-umide, come la Pianura Padana, sarà bene somministrare al cane, dietro indicazione del veterinario, l’apposito farmaco per la prevenzione della filariosi, pericolosa patologia che colpisce il sistema cardiopolmonare del cane.Portate sempre con voi, oltre al certificato di iscrizione all’anagrafe canina, anche il libretto sanitario del cane, con tutte le vaccinazioni effettuate.Dotate sempre il cane di medaglietta col vostro numero di telefono: nel malaugurato cosa in cui il cane si smarrisse in vacanza, anche se già dotato di microchip di riconoscimento, può essere un buon metodo per ritrovarlo velocemente.Fate in modo che il cane abbia mangiato molte ore prima del viaggio, per evitare che stia male di stomaco e, se è soggetto a soffrire di “mal d’auto”, chiedete al vostro veterinario se è possibile aiutarlo con qualche farmaco contro la cinetosi.Dotatevi di scorta d’acqua, in modo da far bere il cane di tanto in tanto, perché in viaggio con le alte temperature estive è a maggiore rischio di disidratazione.Se andate in vacanza con il cane in auto, fate frequenti soste (una all’ora), per permettere al vostro quattrozampe di fare i propri bisogni, ma anche di sgranchirsi un po'.Al mare o in montagna che siate, non lasciatelo mai sotto al sole diretto per lungo tempo, tantomeno da solo in macchina, anche se ha il finestrino abbassato, perché l’abitacolo può trasformarsi velocemente in una vera e propria fornace e raggiungere temperature fino ai 60°.

10 alimenti salutari per il cane: quando vanno somministrati

Alimentazione Redazione -

I 10 CIBI CONSIGLIATI PER IL VOSTRO CANE Siamo quello che mangiamo: ciò vale anche per i nostri cani! La salute infatti passa attraverso l’alimentazione e questo è vero non solo per noi esseri umani, ma anche per i nostri amici pelosi. Ecco perché ogni proprietario dovrebbe porre la giusta attenzione alla dieta del proprio cane; per farlo occorre anzitutto essere correttamente informati e conoscere quale sono gli alimenti adatti ai nostri amici a quattro zampe.Se optiamo per un’alimentazione casalinga, fresca invece che secca, sicuramente più gradita al nostro cane, vi sono alcune regole da seguire per garantirgli una dieta equilibrata. Sebbene esistano degli accorgimenti particolari per alcune razze che hanno delle specifiche esigenze nutritive, nella maggior parte dei casi c’è una serie di cibi universalmente riconosciuti come salutari per il nostro cane e pertanto consigliabili. Vediamo quali sono: un pasto “tipo” è costituito da riso o pasta, assieme a carne e verdure.Ma scendiamo nel dettaglio per capire in quale modo ogni alimento contribuisca a soddisfare il fabbisogno nutrizionale del nostro amico peloso:la pasta o il riso ben cotti sono un’importante fonte di carboidrati; il riso meglio se risciacquato sotto l’acqua a fine cottura, per eliminare quantità eccessive di amido. Altrimenti, un’opzione valida può essere il riso soffiato, che è molto digeribile e non deve essere cotto, ma solo bagnato con brodo di carne o di verdure; la carne è un alimento essenziale per il cane, dato il suo apporto di proteine. Sono adatte sia le carni rosse che quelle bianche (per il pollo fare attenzione ad eliminare eventuali residui di ossa, molto pericolose perché, se ingerite, possono perforare i tessuti degli organi attraversati). L’importante è che le carni non siano mai somministrate crude, ma sempre cotte, per scongiurare il rischio di parassitosi. Il fegato, di cui i cani sono golosi, non è vietato, ma deve essere somministrato con moderazione, perché contiene vitamina A, che in dosi eccessive può essere tossica; anche le verdure sono consigliate nell’alimentazione del nostro cane, in misura pari circa al 10-15% del totale, in quanto forniscono vitamine e minerali. Particolarmente indicate le carote, per il loro apporto di beta-carotene e di fibre, e le zucchine. Vanno bene anche i fagiolini e le patate.Ma oltre ai cibi sopra elencati, che rappresentano un po’ il pasto “standard”, ve ne sono altri adatti al nostro cane, anzi salutari per lui:Il pesce è un cibo ricco di omega-3, può essere sostituito alla carne nei pasti una o due volte alla settimana: deve essere cotto e privato di tutte le lische; Il latte è un buon alimento, a patto che il cane non sia intollerante al lattosio. Se dopo lo svezzamento il cane non ha bevuto latte per un lungo periodo avrà perduto quell’enzima che gli permette di digerirlo, quindi potrebbe avere problemi intestinali. Se invece il cane ha continuato a bere latte potrà assumerlo senza problemi di assimilazione; Lo yogurt è adatto per il suo contenuto di calcio, purché sia privo di zuccheri e additivi; Le uova possono essere inserite nell’alimentazione una volta a settimana, ma preferibilmente cotte e meglio solo il tuorlo, perché l’albume contiene l’avidina, che interferisce nell’assorbimento della vitamina A; La frutta è un cibo consigliato per il cane perché è ricca di vitamine; vanno bene soprattutto mele, pere, banane, anguria; L’olio può essere aggiunto ai cibi, in quantità non eccessive, sia quello di oliva, ricco di elementi nutritivi sia quello di semi di arachidi, che contiene omega-6, utili per rendere il pelo lucido e forte; Il pane può essere concesso di tanto in tanto, magari tra un pasto e l’altro e in dosi limitate. Deve però essere secco perché privo di amido, altrimenti non digeribile per il cane.IL NUMERO DI PASTI GIORNALIERI CONSIGLIATI NELL’ALIMENTAZIONE DEL CANE Quante volte deve mangiare al giorno il nostro cane? È da evitare assolutamente l’abitudine ancora troppo diffusa di somministrare un solo pasto al giorno, che appesantisce troppo il processo digestivo dell’animale e, in alcune razze soggette alla torsione gastrica, può addirittura essere pericoloso per la salute. Sono consigliati almeno due pasti al giorno, al mattino presto e alla sera tardi, possibilmente sempre alla stessa ora e nello stesso posto; ancora meglio se, compatibilmente con i propri impegni familiari e lavorativi, si riesce ad arrivare ai tre pasti giornalieri (mattino, mezzogiorno e sera). Ovviamente la quantità di cibo deve rimanere sempre la stessa nell’arco della giornata, semplicemente suddivisa in due o tre volte.ALIMENTAZIONE: CASI PARTICOLARI L’alimentazione del cane può variare in base all’età e alle condizioni di salute dell’animale. I cuccioli devono mangiare in piccole razioni, con una frequenza pari a 4 o 5 volte al giorno, andando poi a scalare a mano a mano che crescono, fino ad arrivare ai canonici due pasti giornalieri.I cani con patologie quali il diabete di solito mangiano dopo la somministrazione dell’insulina, mentre per quelli con problemi digestivi sono consigliati pasti frequenti e quantità di cibo poco abbondanti. I cani utilizzati in attività fisiche impegnative (ad esempio i cani da lavoro) devono mangiare lontano dalla pratica degli esercizi e la loro alimentazione dovrà essere commisurata al dispendio delle energie.

Video - fattorino di amazon si tuffa in piscina per salvare un cane dall'annegamento

News Redazione -

E' successo in Massachussets: un fattorino di Amazon non ha esitato a tuffarsi in una piscina per salvare un cane anziano dall'annegamento. Dire che John Cassabria è un amante degli animali è un eufemismo. È cresciuto circondato da animali domestici ed è attualmente l'orgoglioso proprietario di quattro cani, quattro gatti e persino di un serpente domestico.Ma nulla avrebbe potuto prepararlo agli eventi che si sono verificati in un afoso giorno di agosto, quando il turno di routine di Cassabria per consegnare i pacchi per Amazon lo ha portato ad un eroico salvataggio che ha salvato la vita di un husky di 14 anni di nome Luka.Cassabria, 24 anni, stava facendo il suo giro a Woburn, Massachusetts, quando improvvisamente ha preso una svolta sbagliata. Ha fermato il suo furgone per deviare il suo localizzatore GPS quando ha sentito un rumore inquietante provenire da un cortile vicino."Non avevo mai sentito niente del genere in vita mia", ha detto alla CNN. Cassabria era incuriosito, così ha seguito il rumore - che alla fine lo ha portato in un cortile con una recinzione. Un rapido sguardo oltre la recinzione non solo ha spento la sua curiosità, ma l'ha sostituita con un sentimento di paura."Ho visto un cane - il cane è Luka - che stava affogando", ha detto Cassabria. In un attimo di rapida riflessione, ha scavalcato il recinto e si è precipitato verso il cane la cui testa sporgeva appena fuori dall'acqua.Come racconta lui stesso in questo video, "Mi sono tuffato in piscina con le mie scarpe, il portafoglio, le chiavi della macchina... tutto quanto", ha detto. "E ho nuotato con lui (Luka) tra le braccia il meglio che ho potuto fare per portarlo dal centro della piscina fino alla parte poco profonda e ho issato lui e me stesso fuori dalla piscina".Tirò fuori velocemente il telefono e riuscì a mettersi in contatto con il Dipartimento di Polizia di Woburn. Per pura fortuna, l'addetto al controllo degli animali inviato dal dipartimento viveva nelle vicinanze e conosceva i proprietari.Julie Caldwell, la proprietaria, era andata via per il weekend insieme a suo marito quando ha ricevuto la notizia. "Mi stavo godendo un cocktail quando il telefono di mio marito ha squillato", ha detto Caldwell alla CNN. "Era il numero della polizia di Woburn".Il dipartimento di polizia confermò la sua identità al telefono e le disse che Luka era uscito dal cortile. Caldwell era confuso - aveva chiuso il cancello prima di andarsene e sapeva che il suo cane era troppo vecchio per tentare una tale impresa.Qualche istante dopo, ricevette un'altra chiamata e questa volta da un numero familiare. L'addetto al controllo degli animali e il vicino di casa hanno raccontato gli eroici sforzi di Cassabria per salvare Luka."Mi è caduto il telefono. Ho iniziato a piangere e mi è caduto il telefono", ha ricordato Caldwell. "Non riuscivo nemmeno a parlare". Dice di essere rimasta scioccata dal fatto che Luka fosse vicino alla piscina."Abbiamo una porticina per il cane e lui la usa da 15 estati", ha detto Caldwell. "Va fuori, va dritto in bagno, e normalmente torna dentro e rimane nella casa con l'aria condizionata". Prima, quel giorno, aveva fatto in modo che un vicino si occupasse del suo cane mentre era via, ma nel tempo tra la sua partenza e l'arrivo del vicino, il suo cane si era buttato in piscina. "Questo è stato un vero e proprio shock per noi", ha detto.Quando Caldwell ha finalmente parlato al telefono con Cassabria, lo ha ringraziato infinitamente. Ha anche scritto un'e-mail all'amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, informandolo che uno dei suoi dipendenti aveva salvato il suo amato cane."Non potrò mai ringraziarlo abbastanza", ha scritto Caldwell nell'e-mail, una copia della quale un portavoce di Amazon ha condiviso con la CNN. "Le parole non possono esprimere quanto gli siamo grati". Infatti, ho le lacrime agli occhi mentre scrivo questa e-mail. Luka sta bene solo grazie al suo meraviglioso e coraggioso collaboratore".

cane in macchina

Cane salvato dal bagagliaio dell'auto nel giorno più caldo dell'anno (finora): le immagini

News Redazione -

Un cane è stato salvato dal bagagliaio di un'auto in quello che finora è stato il giorno più caldo dell'anno. Il quattro zampe intrappolato è stato avvistato in un'auto fuori da un KFC a Southport vicino a Liverpool giovedì, dove le temperature sono salite a 28°C.Un passante ha detto a Sheryl Flint, che gestisce una popolare pagina Facebook per gli animali domestici della zona, di essere preoccupata per quel cagnolino.Dopo poco un uomo si è offerto volontario per salvare il cane. Il signor Molloy ha raggiunto l'auto attraverso una leggera fessura tra il finestrino e il telaio della porta, ha aperto la porta e ha portato fuori il cane prima di dargli un po' d'acqua.Il cane era rimasto in macchina per circa un'ora, hanno detto gli spettatori - anche se il proprietario ha detto loro che erano solo dieci minuti."Le persone non dovrebbero lasciare i loro poveri cani in macchina, specialmente non con questo caldo", ha detto la signora Flint. "Non va bene"."Molte persone credono ancora che sia giusto lasciare un cane in auto in una giornata calda se i finestrini sono lasciati aperti o sono parcheggiati all'ombra, ma la verità è che è ancora una situazione molto pericolosa per il cane"."Un'auto può diventare calda come un forno molto rapidamente, anche quando non si sente così caldo. Quando ci sono 22 gradi, in un'auto può raggiungere un'insopportabile temperatura di 47 gradi in un'ora".

Cane impiccato a roma: la pena per l'assassino fa polemica

News Redazione -

L'uomo che ha orrendamente ucciso un cane impiccandolo è stato solamente denunciato. Le associazioni animaliste non ci stanno. Una semplice denuncia: è questa la pena stabilita per l'uomo che ha impiccato senza scrupoli un cane a Roma. Secondo l'assassino, il povero quattro zampe avrebbe morso la mano della padrona, scatenando il suo efferato e criminoso comportamento.Un gesto terribile, e non è tutto: quando è stato scoperto da un agente di polizia penitenziaria libero dal servizio che passeggiava con il suo cane nel parco di via Lodigiani, l'uomo aveva con sè anche una sega, con cui si sarebbe sbarazzato del corpo.L'agente ha notato l'assassino sollevare una corda sforzandosi, appesa ad un albero, poi la terribile scoperta: su una cima del cappio ciondolava ormai inerme il cane, a sei metri di altezza. Lo ha ucciso perchè era diventato "ingestibile".L'agente ha provato a salvare il cagnolino, ma ormai non c'era più niente da fare. A quel punto l'uomo ha iniziato a correre in strada in direzione di una macchina: a bordo c'erano due donne ucraine, poi denunciate per favoreggiamento in concorso e resistenza. L'agente è però riuscito ad annotare la targa e a consegnarla ai poliziotti arrivati sul posto.Ma cosa si può fare affinchè persone di questo tipo vengano punite come meritano? Nonostante le pressioni delle associazioni ambientaliste affinchè venga cambiato il codice penale, quest'ultimo al momento non prevede il carcere.L'art. 544 bis del Codice penale recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni”. Tradotto: "tanto io me la cavo".L'on. Brambilla in questi anni ci ha provato, presentando anche la proposta di legge AC 335 che riguarda "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali".Nella proposta di legge si chiede in primis di modificare la frase del codice penale «Dei delitti contro il sentimento [sottinteso: dell’uomo] per gli animali» con «Dei delitti contro gli animali».Gli animali dovrebbero essere considerati esseri viventi suscettibili di tutela diretta, non solo indiretta. Massimo Comparotto, presidente dell'Oipa Italia, chiede un inasprimento delle pene.Ecco le sue parole: "Gli animali ancora non hanno una copertura legislativa diretta non essendo loro riconosciuta soggettività giuridica. Studi scientifici attestano la correlazione tra la crudeltà sugli animali e la più generale pericolosità sociale di chi la commette".Anche Valentina Coppola, presidente di Earth, la pensa allo stesso modo: "È oramai acclarata la pericolosità sociale di chi uccide brutalmente animali, spesso sono violenti anche con donne e bambini e quindi lasciarli impuniti mette a repentaglio anche le persone oltre che gli animali".La proposta di legge della Brambilla è la seguente: aumentare fino a cinque anni di reclusione le pene per il maltrattamento e fino a sei anni le pene per l'uccisione di animali.Brambilla si chiede: "Nonostante la frequenza con cui queste violenze appaiono nelle cronache e nonostante l'evidente pericolosità di chi le commette, governo e Parlamento restano sostanzialmente inerti di fronte alle proposte di aumentare le pene per chi maltratta e uccide gli animali".Leidaa presenterà denuncia e si costituirà parte civile così come faranno Oipa ed Earth. "Da sempre chiediamo l'inasprimento delle pene - aggiunge Claudio Locuratolo coordinatore di Roma delle ​Guardie zoofile OIPA - è un episodio cruento e preoccupante anche dal punto di vista sociale".

Cane legato e trascinato a siracusa, l'arrivo dell'uomo in caserma: video

News Redazione -

Ha legato un cane all’auto e lo ha trascinato per metri nelle campagne di Priolo, in provincia di Siracusa. Il responsabile sarebbe un 69enne che è stato convocato in caserma nelle ore successive ed è stato denunciato per maltrattamenti.Un cane legato a un’auto e trascinato per metri. Il video di questo orrore avvenuto a Priolo, in provincia di Siracusa, sta facendo il giro d’Italia. A compierlo sarebbe stato un 69enne che è stato convocato in caserma, come potete vedere nel video qui sopra nel video dell'Oipa, l'Organizzazione internazionale per la protezione degli animali.Ancora non è chiaro per quale motivo il pensionato avrebbe trascinato un randagio per decine di metri nelle campagne siracusane, dove il randagismo è molto diffuso. La foto di questa scena tanto orribile quanto ingiustificata è stata pubblicata online.Nel frattempo alcuni passanti hanno soccorso il cane ormai esanime dalla sofferenza. Nonostante il rapido intervento di un veterinario, la bestiola è morta.Intanto le immagini sono state viste anche dai carabinieri che hanno avviato le indagini risalendo all’intestatario dell’auto. Si tratta di un pensionato che è stato convocato nelle ore successive dai militari ed è stato denunciato per maltrattamenti. Qui su Iene.it vi mostriamo il suo arrivo in caserma.“Se fosse successo in Svizzera lo andavano a prendere a casa, in Italia invece si viene convocati in tutta calma”, dice Davide Acito, attivista di Action Project Animal, che abbiamo conosciuto per le sue battaglie contro i mercati di carne di cane in Cina.“Siamo abituati a sentire notizie simili in Asia dove trascinano cani con le macchine, qui invece siamo in Italia dove però le leggi sulla protezione degli animali non sono ancora state inasprite e il massimo che rischia è una denuncia per maltrattamento”.Proprio per chiedere pene più severe, il 29 marzo Acito assieme a decine di associazioni animaliste sarebbe dovuto scendere in piazza, ma tutto è stato sospeso per il coronavirus.“Un atto vergognoso che merita verità e giustizia”, ha commentato il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che ha presentato denuncia.Fonte: leiene.it

In cina cane positivo al coronavirus: facciamo chiarezza

News Redazione -

L’animale è stato messo in quarantena per 14 giorni in una struttura veterinaria vicino al ponte che collega l’ex colonia con Macao. Probabilmente è contaminazione ambientale. L’Oms: «Gli animali non si ammalano, stiamo cercando di capire»Non c’è motivo di avere panico. Non ci sono conferme che il virus possa contagiare animali domestici». Nella ricca Hong Kong (nella foto Epa, il lungomare), dove i cani sono uno status symbol delle classi più agiate, ha creato allarme la storia del cagnolino risultato positivo al test per il coronavirus, come scrive il South China Morning Post. I veterinari dell’ex colonia si sono mobilitati per dissipare ogni dubbio: «Deve trattarsi di un caso di contaminazione ambientale», ha suggerito il dottor Michael Bradley, dello Stanley Veterinary Center: «È molto improbabile che un cane o gatto possa essere infettato dal coronavirus — ha aggiunto —: ma può essere un oggetto che trasporta il virus, allo stesso modo di un fazzoletto di carta». «È possibile che delle goccioline di saliva infetta abbiano contaminato l’ambiente e poi il cane», ha precisato il professor David Hui Shu-cheong, esperto di medicina respiratoria dell’Università cinese. E questo perché la coppia di proprietari che aveva il cagnolino, un volpino di Pomerania, ugualmente è risultata infetta; come la domestica che era in servizio da loro, peraltro.Dei tre sono stati resi pubblici su Internet tutti i dati relativi all’indirizzo, l’età e il trattamento ospedaliero a cui sono stati sottoposti, esattamente come per tutti e 94 i casi di contagio finora accertati. Del cagnolino invece, a parte la razza, si sa solo che «usciva poco di casa», come ha rivelato la sottosegretaria per l’alimentazione e la salute dell’isola, Sophia Chan Siu-chee, confermando che l’animale è stato messo in quarantena per 14 giorni in una struttura veterinaria vicino al ponte che collega l’ex colonia con Macao.Il provvedimento sarà adottato in futuro per tutti gli animali che dovessero essere positivi al test. Il dottor Florence Chan, segretario dell’Associazione veterinari di Hong Kong, ha però invitato la popolazione a non trarre conclusioni affrettate, visto che — ha sottolineato — « il volpino non mostrava alcun sintomo».Insomma, lo Spitz non aveva né tosse né febbre. Consigliando solo di lavarsi sempre le mani, evitando di portare gli animali in luoghi sporchi. E se non dovesse bastare il lavaggio con acqua e sapone delle loro zampette, possono sempre ricorrere a delle scarpe, da rimuovere e disinfettare separatamente.Fonte: corriere.it

Video - cane si tuffa per salvare un gattino che stava per annegare

News Redazione -

La storia che vi raccontiamo oggi è breve ma molto intensa: un gattino in difficoltà chiede aiuto ad un cane, che non si risparmia, e rischia lui stesso di annegare per salvarlo, scopriamo di più. Il cuore degli animali non smette mai di sorprenderci: questa storia arriva da molto lontano, in un video ripreso in Cina e postato da Daily China, e sarà la cosa più tenera che vedrete oggi!Chi ha detto che cane e gatto non possano essere amici? Il video che vi mostriamo oggi, non solo smentisce questa cosa, ma dimostra che, anche non conoscendosi, gli animali sono spinti da un istinto di solidarietà e mutuo soccorso inter specie da cui dovremmo prendere esempio al più presto noi umani.Nel filmato si vede un gattino in difficoltà che non riesce ad aggrapparsi al bordo della strada per sfuggire alla corrente dell’acqua che lo trascina giù, quando arriva un cane: il micio chiede aiuto in maniera inequivocabile, con la zampetta.Quello che succede dopo lascia senza parole: il cane, dopo aver provato invano ad aiutare il gattino senza immergersi, capisce che deve per forza bagnarsi anche lui, entra in acqua, prende il gattino sulla groppa e fa da ponte in modo che il piccolo riesca a raggiungere l’asfalto.L’eroe a 4 zampe infine se la cava non senza difficoltà, anche per lui risalire lo scalino risulta impegnativo, ma alla fine ci riesce: tutto è bene quel che finisce bene. Però ci viene spontanea una domanda: chi stava filmando, non poteva fare qualcosa invece di riprendere? Non poteva dare una mano al cagnolino?

"tutti i tassisti si sono rifiutati di portare il mio cane in clinica veterinaria": le denuncia shock

News Redazione -

La denuncia di una lettrice di Today: "Devo solo ringraziare l’associazione Rescue Dogs se il mio cane ha potuto raggiungere la clinica ed è ancora vivo". La denuncia ci arriva da una lettrice che alle 5 di mattina si è ritrovata in una situazione molto difficile. Il suo cane, un bulldog inglese di taglia media, stava molto male ed aveva la necessità di portarlo in una clinica veterinaria.La donna però non ha l'auto e, a quell'ora, non ha trovato nessuno che la potesse accompagnare. Così ha chiamato un taxi: nessun tassista - secondo il suo racconto - si sarebbe reso disponibile a trasportarla. Ecco la sua segnalazione.LE LETTERA DI DENUNCIA - "Ore 5:10 contatto telefonicamente la radio Taxi Parma per chiedere se era possibile un taxi per trasportare una persona e un cane di taglia media (bulldog inglese) senza successo. Allora provo a ricontattarli per altre sei volte ma senza alcuna risposta, cerco di chiedere spiegazioni alla signora presente al centralino e mi informa che è impossibile trovare un taxi che fa salire cani di media/grande taglia.La informo che sono disposta anche a tenermelo in braccio e a pagare il lavaggio della macchina se il problema fosse quello, ma ho urgenza di raggiungere una clinica veterinaria che il cane sta molto male, non ho la macchina e nessuno che mi può accompagnare....Purtroppo nulla...tutti i tentativi sono falliti.Ma com’è possibile che una città come Parma ha ancora molti pregiudizi per il trasporto dei cani in taxi??? Spero che questa segnalazione faccia riflettere questi “cari signori tassisti”. Devo solo ringraziare l’associazione Rescue Dogs se il mio cane ha potuto raggiungere la clinica ed è ancora vivo".Fonte: Parmatoday

Cane cammina per 200 chilometri nella foresta siberiana per tornare dalla proprietaria che l'aveva abbandonato

News Redazione -

Incredibile la storia di questa cagnolina, che è ritornata dalla sua proprietaria che l'aveva respinta. Ora per fortuna sta bene. Una femmina di Bullmastiff ha percorso 200 chilometri, in una foresta siberiana piena di orsi e lupi, per ritornare dalla sua proprietaria che l'aveva respinta. Il quattro zampe si chiama Maru e ha un anno. La sua proprietaria l'aveva abbandonata perché diceva di essere allergica ai cani, e l'aveva messa su un treno della linea Trans-Siberiana per farla tornare al canile nel quale era nata.Ma la cagnolina a un certo punto è scappata dal treno mentre il mezzo - diretto a Novosibirsk - ha fatto tappa alla stazione di Achinsk. «Maru, dopo aver avuto un attacco di panico ed essere stata male per la mancanza della proprietaria, ha aperto la porta con le zampe - raccontano - ed è saltata giù».Lo staff che lavorava sul treno ha provato a cercarla ma senza successo, e una donna, Alla Morozova, la fondatrice del canile nel quale era diretta, ha organizzato dei gruppi di ricerca e ha usato i social per rintracciarla.Quasi tre giorni dopo la cagnolina, esausta e ferita, è stata trovata nei pressi di una zona industriale vicino alla casa della proprietaria che non l'aveva voluta, e che non ha partecipato alle battute di ricerca. Maru aveva seguito la linea dei binari e aveva camminato per 125 miglia (200 chilometri) nella foresta.«Secondo me sarebbe riuscita a tornare a casa - dice Morozova - ma per via delle ferite si era un po' persa ed era molto stanca». Adesso Maru è in buone mani e si trova al rifugio nel quale è nata: «Ha ritrovato la sua mamma e il suo papà, che vivono ancora qui nel canile" conclude Alla.Fonte: Lazampa.it

Video - abbandona per strada il suo cane e scappa col taxi: ecco l'inseguimento

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Arrivano dal Messico queste immagini tristi e che ci lasciano inorriditi, senza parole. Un video triste e che ci lascia schifati, quello che arriva da Azcapotzalco, in Messico. Il cagnolino, dopo essere stato abbandonato per strada, ha iniziato a correre disperato dietro il taxi. Un uomo si è accorto della scena e ha iniziato un inseguimento, filmando in flagranza il reato. Come si può vedere nel video (che non lascia spazio a molte interpretazioni), un uomo è sceso da un taxi e ha lasciato il cane per strada, poi è risalito sulla vettura. Dietro di lui, a vedere la scena, c'era un'automobilista che ha iniziato a filmare la scena mentre ha inseguito il taxi con la sua macchina. Ha iniziato a chiedere spiegazioni: "E' tuo il cane? Perchè l'hai lasciato in strada, l'hai abbadonato?". Al semaforo il taxi è di fianco e la risposta alle domande dell'automobilista è un misero gestaccio del dito medio. L'uomo ha continuato a gridare: "Sai che stai commettendo un crimine abbandonando il tuo cane? Questo video diventerà virale e ti troveranno. Ti denuncio alla prima pattuglia".L'automobilista che ha filmato tutto ha preso il numero di targa e sporto denuncia. Purtroppo non si conosce ancora la sorte dello sfortunato cagnolino, che ha continuato la sua corsa disperata. Ricordiamo che l’abbandono di animali è un reato penale che prevede la reclusione e una multa fino a 30mila euro.

Maltempo, tre donne e un cane incastrate in auto: il salvataggio della polizia è eroico

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Tre donne e un cane sono rimasti intrappolati nella loro macchina sorpresi da un’alluvione improvvisa, ma la polizia è riuscita a salvare tutti. Succede ad Austin, in Texas. Tre donne e un cane sono rimasti intrappolati nella loro macchina sorpresi da un’alluvione improvvisa (evento ricorrente in questa zona). L’intervento degli agenti di polizia è stato tempestivo e grazie all’uso di una corda, sono riusciti a portare in salvo le ragazze.Come si può vedere nel video postato da Fanpage, è stato più problematico è stato il salvataggio del cane, spaventato e intimorito, rifiutava l’aiuto dei poliziotti. L’intera operazione è stata ripresa dalla bodycam di uno degli agenti del dipartimento di polizia di Austin e condivisa sui social dove in breve tempo è diventata virale.La forza dirompente dell'acqua ha sorpreso le tre donne, che stavano facendo una gita insieme al cagnolino di una di loro. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, la situazione era già critica. Uno di loro, che stava coordinando il salvataggio, ha iniziato a comunicare tramite la radio: "Avviciniamoci al lato passeggero, proveremo a tirargli una fune". Gli agenti sanno che non c'è un secondo da perdere.Dopo aver preso la corda, entrambi i poliziotti giusti sul posto iniziano ad indossare il giubbotto di salvataggio, tentando il tutto per tutto per tirare fuori le tre donne e il cane dall'auto. Un primo agente si avvicina con cautela all'auto e consente alle prime due ragazze di mettersi in salvo.Nel tentativo di portare fuori l'ultima donna a bordo dell'auto, un imprevisto complica i piani dell'agente: il cane, spaventato, inizia a scalciare contro di lui, facendo scivolare tutti e tre. A questo punto ecco l'intervento tempestivo dell'altro agente, ma l'acqua e la corrente spingono la donna e il cane sul bordo della strada, dove il flusso è più forte che mai.La lotta con le onde sembra interminabile, ma gli agenti non si danno per vinti. Grazie ad un lavoro di concerto, riescono a trascinare sia la ragazza che il cagnolino lontano dalle rapide! Il peggio sembra passato, e l'unico pensiero della donna è quello di assicurare il suo cane tra le braccia dell'agente.Il povero cucciolo è però troppo spaventato e scappa, allontanandosi dai poliziotti. Le grida della padrona incalzano disperate, e anche gli agenti cercano di richiamare il cane, che alla fine decide di ritornare tra le braccia della padrona! Il salvataggio è avvenuto appena in tempo, visto che la macchina poco dopo è stata inghiottita dalla corrente.Le ragazze saranno per sempre grate agli agenti che, come dei veri eroi, hanno rischiato la loro vita per salvare loro e il quattro zampe.

Iniziato il festival della carne di cane in cina, davide acito è sul posto a salvare quattro zampe

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Al via oggi il Festival della carne di cane di Yulin, in Cina. Davide Acito è già lì a portare in salvo più quattro zampe che può. Davide Acito è l'attivista italiano che ha fatto conoscere a tutto il mondo questa macabra tradizione locale. In questi giorni sta risiedendo a mille km da Yulin, dove da oggi e fino a prossimo 30 giugno, si terrà la decima edizione del "Festival della carne di cane e di gatto".Davide racconta di come le cose, piano piano, stanno iniziando a cambiare: «Mille chilometri sembrano tanti, ma per un paese così vasto anche questo è rappresentativo invece di come è cambiato l’approccio verso i cani in Cina. Non bisogna generalizzare, è una nazione enorme e sempre di più i cani sono visti come soggetti che hanno tutto il diritto di vivere. Noi siamo pronti per la missione di quest’anno ma c’è una Cina di cui poco si parla quando poi si racconta dell’orrore di Yulin».Davide ha 32 anni, è originario di Matera ma vice sul lago di Garda. Viene a Yulin ogni anno e tutto il dolore e la sofferenza che ha visto l'ha trasformato in energia e forza per dare vita ad un movimento di persone sul luogo e dall'estero per combattere e vincere la mattanza. Ecco le sue parole: «I gruppi di attivisti sono sempre più numerosi e questo vuol dire maggior coinvolgimento dei giovani e non solo. Sempre più persone scelgono di adottare e non di comprare. Anche le cliniche veterinarie stanno aumentando e tutto questo, alla fine, sta accadendo in pochissimo tempo». La tradizione purtroppo è ancora molto radicata, ma secondo Davide tutto sta cambiando in meglio: «Sensibilizzare e trasmettere ai giovanissimi non solo la cultura cinofila ma l’amore per tutti gli animali è importantissimo. Non a caso quest’anno in Cina si è celebrato il World show dog, il più grande evento cinofilo su scala mondiale».L'anno zero è stato il 2016: «Da allora ho iniziato a percepire che iniziava a diffondersi una cultura diversa. Ci sono voluti anni ma parlando del consumo di carne di cane ora possiamo dire che è molto diminuito: dai 10000 che venivano macellati nella settimana del festival all’epoca oggi siamo a quasi la metà. I gruppi di attivisti sono sempre più numerosi e questo vuol dire maggior coinvolgimento da parte dei giovani e non solo. C’è una sensibilità diversa, rispetto all’idea di cani come cibo ma proprio in generale: nella città di Pechino oggi più di 2 milioni di cani sono regolarmente registrati. Se si continua a lavorare così in pochi anni vedremo scomparire questo fenomeno».Potrebbe interessarti anche La storia di Davide Acito: ecco come salva centinaia di cani ogni anno dalla pentola cineseDopo dieci anni di attivismo per riuscire a liberare i cani destinati a morte atroce per arrivare sui banchetti del mercato di Yulin, così Acito spiega la missione di quest’anno: «La nostra squadra di attivisti cinesi è già partita da qualche giorno. Facciamo attività di investigazione sotto copertura per individuare le “slaughterhouse” (i macelli n.d.r.) in cui intervenire. L’operazione 2019 sarà fatta insieme alla fondazione Elisabetta Franchi: il 14 giugno grazie proprio al supporto che ci danno da Roma sono partiti anche due veterinari e un infermiere per dare sostegno alla squadra sul campo e ci raggiungerà anche un gruppo del nostro partner tedesco “Animal Hope” che ci ha aiutato a far adottare 50 cani salvati l’anno scorso che sono andati in tutta Europa. Con la collaborazione poi degli attivisti che sono in Cina ora riusciamo a salvare molte vite intervenendo direttamente sui macelli e senza alimentare alcun mercato».Con l’aiuto della fondazione, inoltre, da un anno è stato fondato il rifugio ISLAND DOG VILLAGE E F: «Noi nel nostro piccolo cerchiamo di essere di esempio tutto l’anno agli abitanti del villaggio. Parliamo con ogni singola famiglia che ha un cane legato a catena e in accordo con le persone che li detenevano così siamo riusciti a liberarne molti. Sono piccole cose che ti fanno vincere, come partecipare regolarmente alla giornata delle adozioni che si tiene in centro città una volta al mese».Ed è la missione annuale, contemporanea con il festival ovviamente, la parte più delicata del progetto: «Anno dopo anno abbiamo migliorato i nostri interventi. Adesso le operazioni durano anche 15 giorni. A seguito di accurate osservazioni sul campo, interveniamo direttamente nei macelli. Quest’anno anche dopo i salvataggi rimarremo in zona per darle supporto ai colleghi nel caso di camion che vengono bloccati durante i giorni in cui si svolge l’evento».Provare a far capire il valore della vita dei cani con chi gestisce i macelli è dura. Acito e i suoi ci hanno provato e continuano a farlo ogni volta: «Per loro il cane è cibo, ovvero lavoro e sopravvivenza. Mangiare la carne di cane, tra l’altro, è radicalizzato in una cultura che risale fin dalla notte dei tempi. È molto difficile trovare un macellaio che cambi idea sulle sue origini. La cosa importante, però, è che i macellai stanno scomparendo e non ce ne sono di nuovi, perché i ragazzi sempre di più vanno all’estero per studiare e molti si vergognano ora che il fenomeno è conosciuto a livello mondiale. Il vero cambiamento è questo perché sta avvenendo dall’interno. Il governo in tutto questo non fa nulla. Nessuna campagna informativa, nessuna legge, niente. Anzi, ultimamente stanno proibendo una serie di razze definendole pericolose, e sequestrandole ai proprietari. Ma nonostante questo cattivo esempio, la gente sta cambiando comunque». Sulla pagina Facebook di Action Project Animal è possibile seguire le dirette di Davide Acito e gli aggiornamenti sulla missione.

Cane trascinato da un auto a trani: ecco le sue condizioni, padrone denunciato

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Il cane trascinato ieri, 19 giugno, da un'auto per qualche chilometro sulla vecchia strada Trani-Barletta è vivo e sta bene. Come scrive l'Aidaa sul suo blog, a renderlo noto la consigliera comunale tranese Raffaella Merra, che da subito ha seguito con particolare attenzione la brutta vicenda. L'animale avrebbe riportato solo escoriazioni alle zampe e su un fianco, come confermato dal veterinario che lo ha preso in cura.I proprietari del cane hanno raccontato che lo avevano legato al cofano per tenerlo fermo in attesa di partire ma, saliti in auto, lo hanno dimenticato fuori dalla vettura. Una versione sulla quale farà comunque luce la Procura della Repubblica di Trani per accertare le effettive responsabilità.Probabilmente, quindi, una dimenticanza che poteva diventare tragica, se non fosse stata segnalata in tempo da una ragazza che, alla guida dell'auto che seguiva quella dei proprietari del cane, si è attivata in ogni modo affinché fermassero la loro corsa.Questa almeno è la ricostruzione ufficiale, ma noi non riusciamo davvero a credere come si possa dimenticare un quattro zampe attaccato alla macchina. E trascinarlo per diversi metri senza accorgersi di nulla!"Quello che è accaduto resta molto grave, e chi ha sbagliato, se ha sbagliato, dovrà pagare per quello che ha fatto. Siamo addolorati e toccati per questa vicenda, che ha dell'inverosimile, ma è accaduto. Dico solo che bisogna riflettere sull'amore incondizionato che gli animali ci danno e su come noi lo ricambiamo", ha commentato la consigliera Merra.

Ragazzo fa incidente con la sua auto, il cane lo tira fuori dal veicolo: le immagini

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La settimana scorsa un ragazzo in America ha fatto un incidente con la sua macchina: è stato salvato dal suo quattro zampe. Si chiama Athena il cane eroe di cui parliamo oggi: questa piccola quattro zampe ha letteralmente salvato il suo padrone Isaiah. Ma andiamo con ordine, partendo dall'inizio di questa vicenda.Quando la sorella maggiore del ragazzo è andata al college, la sua cagnolina ha subito un forte colpo a livello psicologico: si è sentita un po' smarrita, ma ha trovato nel fratello Isaiah una persona speciale, con cui ha creato un legame molto saldo. Il rapporto dunque è divenuto sempre più stretto e si è rafforzato ancora di più dopo quello che è accaduto la settimana scorsa.Isaiah si era recato insieme alla sua Athena a pescare: un pomeriggio tranquillo, insomma, quando al ritorno il ragazzo ha effettuato una manovra brusca. L'auto ha iniziato a slittare ed è finita contro un albero. Isaiah è svenuto, ma poco dopo ha aperto gli occhi e ha realizzato che gli airbag erano aperti e dall'auto iniziava ad uscire del fumo.Queste le sue parole: "Ho subito provato a uscire perché temevo che la vettura potesse incendiarsi, ma ero molto intontito. Dopo pochi secondi Athena ha iniziato a trascinarmi fuori dalla macchina". Nonostante fosse anche lei molto spaventata, la cagnolina non ci hai pensato un secondo a salvare il suo padrone. Grazie al suo intervento, entrambi sono riusciti a salvarsi. Poco dopo sono arrivati i genitori e l'ambulanza.Sono rimasti illesi, ma lo spavento è stato forte: "Se Athena però non fosse stata lì, le conseguenze avrebbero potuto essere peggiori. Sarò eternamente grato alla mia cagnolina, è stata fantastica". Eccoli entrambi in una foto scattata il giorno dopo l'incidente:

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Perchè il cane non vuole camminare? le possibili spiegazioni

Comportamento Redazione -

In genere si tratta di un momento ludico particolarmente atteso, oltre che legato ad un bisogno fisiologico, ma se il cane non vuole uscire di casa risulta piuttosto difficoltoso portarlo fuori per una passeggiata. Vi è già successo? Il problema è più diffuso di quanto potrebbe sembrare. Premettiamo che nella maggior parte dei casi non si tratta di nulla di grave ma capiamo perfettamente che può essere un problema di fronte al quale si rischia di restare basiti e impotenti.Che fare dunque se il cane non cammina? Non allarmatevi e proviamo a capire insieme quali sono le cause più frequenti di questo comportamento e come tentare di migliorare e/o risolvere la situazione. Il cane non vuole camminare: che fare?La passeggiata all’aria aperta costituisce un momento molto importante per un cane sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psichico. Infatti, l’uscita non viene vista solo come l’occasione per sgranchirsi le zampe e per espletare i propri bisogni.Al contrario, rappresenta un’occasione di puro divertimento, relax e condivisione. Non è cosa rara, però, imbattersi in un cane che mostri completo dissenso di fronte ad una nostra proposta di uscita e tale comportamento si può manifestare tanto nel cucciolo, quanto nel cane adulto o addirittura anziano.In alcuni casi, il vostro amico a quattro zampe potrebbe addirittura rifiutarsi proprio, a monte, di uscire di casa. Si tratta allora di un caso ancora diverso da quelli che tratteremo in questo articolo, ancora più grave, poiché il cane deve aver sviluppato un senso di ansia e paura nei confronti dell'esterno della casa.Partiamo da un presupposto diverso, ovvero quello di essere riusciti ad abbandonare l'uscio casalingo: quali problematiche si possono presentare in strada, tali per cui il cane non cammina?Prima di tutto sappiate che questo comportamento è molto più diffuso di quanto si possa credere e che allo stesso tempo non sempre sta ad indicare un grave problema. A volte è solo questione di tempo. Nei casi più gravi si verifica un vero e proprio rifiuto da parte dell’amico a quattro zampe già prima di varcare la soglia di casa.Un rifiuto generalmente legato ad un sentimento di timore, paura, ansia e frustrazione. La complessità di tale argomento merita di essere approfondita ed analizzata in separata sede, pertanto in questo articolo ci limiteremo ad osservare insieme esclusivamente i casi più diffusi e meno gravi. Perchè il cucciolo non vuole camminare? Partiamo dai cuccioli. In questo caso c'è davvero poco da allarmarsi perché è normale che un frugoletto ancora senza esperienza possa essere intimorito di fronte al "mondo", anche se si tratta solo del vialetto sotto casa. E' bene abituare il cane fin da piccolo a gestire le situazioni "in esterna", dunque relegarlo troppo in casa per paura che quella piccola palla di pelo si spaventi rischia di diventare un'arma a doppio taglio.Il puppy insomma deve imparare a "prendere le misure" alla strada e anche a socializzare con gli altri cani, oltre ad abituarsi alla presenza di esseri umani diversi dal suo padrone e della sua famiglia. Spronatelo dunque, ma ovviamente senza esagerare, altrimenti rischierete di traumatizzarlo inutilmente.Se hai un cucciolo e stai riscontrando questo problema, non allarmarti dunque! Il nuovo arrivato ha da poco conosciuto la sua nuova casa umana, probabilmente ha ancora bisogno di esplorare il mondo esterno e di familiarizzare con nuovi rumori, odori, cani e persone.Ha bisogno di socializzare e conoscere gradualmente l’ambiente esterno in cui lo abbiamo inserito. Anche se si mostrerà restio a procedere con la passeggiata già una volta varcato l’uscio di casa, non forzarlo.Rispetta i suoi tempi e mostrati felice e soddisfatto anche solo dopo un singolo passo. Evita di relegarlo in casa, esponilo sin dall’inizio a nuovi stimoli: solo così potrai evitare di rinforzare questi comportamenti e avere presto un cane socievole ed entusiasta di passeggiare all’aperto con te.È molto importante spronare il cucciolo, senza però esagerare. Non strattonare, né tirare il cane verso di te con l’uso del guinzaglio. Anche se dopo due o tre passi il cucciolo dovesse sedersi, attendi pure che sia lui a prendere coraggio e a rialzarsi e magari concedigli un bocconcino (senza adescarlo).All’inizio sarà faticoso, ma una volta superato l’impatto riscontrerai graduali miglioramenti nel tuo fedele amico. Spesso può essere di grande aiuto trovare al proprio cucciolo un nuovo compagno di avventure, proporgli una passeggiata in compagnia di un cane adulto, sicuro ed equilibrato. Potrà imparare molto da lui.A volte l’insicurezza del cane può verificarsi più prepotentemente laddove il cucciolo sia nato e cresciuto in un allevamento di campagna molto distante dalla città e dai rumori che la caratterizzano. Inserirlo in un contesto urbano ricco di stimoli potrà inizialmente disorientarlo, in tal caso il lavoro da fare richiederà più tempo e più uscite. Perchè il cane non vuole uscire In questo caso bisogna fare un passo indietro e chiedersi se il proprio cane abbia avuto la possibilità di socializzare con l’ambiente esterno. La socializzazione è un periodo molto delicato nella vita di ciascun cane.Una volta superata questa fase qualora il cucciolo non avesse avuto modo di fare le sue esperienze, porterà con sè in età adulta tutti i suoi problemi sociali. Potrà agitarsi, irritarsi o spaventarsi alla vista di un altro cane, di una persona estranea alla sua famiglia, di una macchina o di una moto.Per recuperare questo suo atteggiamento, la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un esperto per evitare di compiere involontariamente ulteriori errori. Se il tuo cane dovesse manifestare un improvviso rifiuto ad uscire, con molta probabilità avrà avuto un’esperienza negativa in passeggiata.In questo caso è consigliabile prima di tutto individuare, magari con l’aiuto di un esperto, l’origine del problema e lavorare su quella attraverso un percorso di desensibilizzazione.Arriviamo ai cani anziani. Così come per noi umani, anche per il cane la terza età è una fase della vita molto delicata e ricca di cambiamenti. Quando un cane si fa anziano, oltre ad impigrirsi inizia a manifestare i primi malesseri legati a problemi muscolari e di deambulazione.Non solo, generalmente cani anziani mostrano sintomi di demenza senile che impedisce loro di compiere azioni che fino a poco tempo prima rappresentavano la normalità. In questo caso evita di fare tragitti molto lunghi e se puoi dai al tuo cane la possibilità di percorrere sempre lo stesso itinerario. Cerca di rendere stimolanti le sue giornate ricorrendo a giochi olfattivi e mantenendo la sua mente sempre allenata.Qualche volta può succedere che il cane sia semplicemente distratto da alcuni fenomeni che si verificano attorno a lui e si "dimentichi" di camminare. Spesso è per il contatto visivo con altri cani, altre volte perché magari ha individuato un odore di cibo che vuole "monitorare". In generale provate a lasciargli un po' di libertà per capire bene dove voglia andare a parare.Ma può anche essere invece che il vostro cane ha paura o sia comunque stressato oppure oggetto di ansie varie. Si tratt adi una macro-categoria che comprende un po' tutti i disagi che abbiamo accennato in precedenza. In questi casi tendenzialmente ci può essere stato un vero e proprio trauma, che il cane deve superare o quanto meno dimenticare. Perchè il cane non vuole camminare al guinzaglio?Cosa fare se il vostro cane non vuole camminare al guinzaglio? Si tratta di uno strumento assolutamente necessario, oltre che obbligatorio. Tuttavia può capitare che cani particolarmente vivaci lo vivano come una imposizione e si rifiutino di camminare col guinzaglio al collo. Dovete far sì che si abituino, magari mostrando l'esempio di altri cani.Il guinzaglio, oltre ad essere un oggetto di sicurezza necessario ed obbligatorio in esterna, rappresenta anche uno strumento di comunicazione tra noi ed il nostro cane. A volte cani particolarmente vivaci e “testardi” possono vivere questo strumento come una sorta di imposizione che li porterà a protestare rifiutandosi di camminare. In questo caso è bene abituare gradualmente il proprio cane all’uso del guinzaglio, creando una relazione serena e di fiducia.In generale, vi invitiamo ad avere pazienza e a "ricompensare" il vostro amico a quattro zampe con dei premi "mangerecci" quando vedete che ci sono dei passi avanti. Ricordatevi che, come tutti, anche i cani hanno tutto l'interesse - sia a livello fisico che a livello psicologico - nel godersi una bella passeggiata all'aria aperta.Qualora dovessi riscontrare difficoltà nel gestire tali situazioni, non avere timore di rivolgerti ad un esperto*. Sarà molto più semplice per te e per il tuo quattro zampe risolvere questo problema!*Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Valentina Cafini, addestratore cinofilo qualificato ENCI. Vi lasciamo di seguito tutti i suoi contatti:Sito web Pagina Facebook Pagina Instagram

cane respira male

Perchè il cane respira male: alcuni consigli su cosa fare

Salute & Benessere Redazione -

Se il cane respira male ci troviamo di fronte ad un problema dalle tante sfumature ed intensità, quindi non è facile inquadrare con esattezza ed immediatezza la gravità della situazione. Un cane può respirare male o - parafrasando - avere il cosiddetto "affanno" per varie ragioni. In primo luogo è bene tentare di capire se si tratta di una situazione prettamente passeggera-temporanea, dovuta e circoscritta ad un evento in particolare oppure se nasconde radici più profonde.Questo perché si verificano situazioni simili anche per noi esseri umani: un conto è avere il fiatone dopo una corsa breve ed effettuata essendo platealmente fuori allenamento, un altro è non riuscire più a fare le scale del proprio condominio salite in scioltezza nella quotidianità.E' normale insomma avere un po' di affanno e non respirare bene dopo uno sforzo di un certo tipo, tuttavia il disagio non dovrebbe prolungarsi che per qualche minuto! In caso contrario invece - per noi così come per i nostri amici a quattro zampe - occorre porsi qualche domanda in più e andare a fondo della questione. Che cosa fare quando il cane respira male? Preso atto che non si tratta di un semplice momento di affaticamento, possiamo dire che il più delle volte si tratta di un problema legato alle vie respiratorie. In questo senso possiamo poi fare una distinzione tra atto inspiratorio e atto espiratorio.La sostanza è che da questo genere di situazioni possono svilupparsi patologie più gravi come bronchiti, tracheiti e polmoniti - che loro volta possono rivelarsi di varia tipologia e natura: da inalazione di sostanze irritanti ad esempio, ma anche virali-batteriche, oppure allergiche e parassitarie.In altri casi invece il problema potrebbe riguardare l'apparato cardiaco o comunque in zona toracica. Nella prima evenienza potremmo trovarci di fronte a edema polmonare o versamento pericardico; nella seconda invece si potrebbe sfociare in versamenti pleurici, vera e propria torsione di un lobo polmonare oppure ernia diaframmatica.Può fare molto preoccupare se il cane respira male quando dorme, soprattutto se cucciolo: comprendiamo il patema, poiché vedendo il vostro amico peloso dormiente ma al contempo sofferente vi sentirete un po' inermi, dal momento che risulterà difficile capire effettivamente quanto l'animale stia soffrendo. Come monitorare il respiro del cane Innanzitutto un dato: tenete presente che in media un cane compie tra i 18 e i 34 respiri al minuto. Dunque se si rientra in linea di massima in questi parametri non c'è troppo da preoccuparsi. Monitorate con attenzione prima di allarmarvi.Piccolo intermezzo in cui rassicuriamo i padroni sul fatto che può essere assolutamente normale che il cane abbia l'affanno e respiri male durante tutte quelle situazioni in cui è costretto a spostarsi col trasportino, sia che il tragitto sia da fare in macchina sia che ci si sposti a piedi.Ma le situazioni in cui un cane può ritrovarsi a respirare male non finiscono qui. La causa può essere ad esempio anche uno squilibrio acido-base. Oppure la febbre e il colpo di calore: apparentemente banali ma comunque fastidiose per il cane. Le cause che posso portare a respirare male Ogni tipo di forte dolore, poi, ha delle ripercussioni negative sulla respirazione: ernia discale, traumi alla colona vertebrale, forte dolore addominale.Qualche volta in casi di dispnea - ovvero quando si respira male - il cane può anche arrivare a vomitare: il vomito è indubbiamente da prendere come un campanello d'allarme. Se in questo caso il cane andrà ad espellere dalla bocca, ci sono situazioni di respirazione parossistica nel quale il cane respira male dal naso. In entrambi i casi il consiglio è quello di rivolgervi al veterinario di fiducia.Può risultare ancora più inquietante vedere il proprio cane respirare letteralmente "a scatti", come indemoniato: anche in questo caso è bene non perder tempo e portare il cane all'ambulatorio più vicino, poiché è difficile che si tratti di un semplice colpo di caldo. In caso di tachipnea, invece, il cane respira in maniera palesemente accelerata.In tutte queste situazioni, il cane - tendenzialmente - si ritrova anche ad essere inappetente e quando un cane non mangia ovviamente è bene che al padrone si accenda una spia di pericolo in testa.Non solo cibo, ma anche liquidi: il vostro amico peloso farà fatica bere, attanagliato nella morsa dei problemi respiratori.  Il veterinario valuterà la gravità della malattia, cosa che non vi sarà impossibile fare a livello "casalingo". Il cane potrebbe dover fare delle analisi, ma spesso nulla di troppo invasivo.Valutate con attenzione quanto letto in questo articolo prima di allarmarvi inutilmente ma non prendete mai la salute del vostro cane sottogamba!

cane sordo e cieco

Cane cieco e sordo scompare cinque anni fa: ieri è ritornato a casa

News Redazione -

La storia incredibile di Lady, che dopo cinque anni è di nuovo insieme alla sua famiglia Lady è un bassotto a pelo lungo che ha compiuto la veneranda età di 17 anni, ma che da cinque era come scomparso nel nulla. Tuttavia ieri è ritornato dalla sua famiglia. Ma andiamo con ordine.Ora potrà trascorrere l'ultimo periodo della sua vita insieme ai suoi cari, che ovviamente dopo anni e anni di assenza avevano ormai perso ogni speranza. Quando se la sono vista davanti, non ci potevano credere e sono tutti scoppiati a piangere. Ancora non si conosce dove abbia trascorso davvero questi anni di solitudine, ma quello che importa è che Lady ora sia a casa.Era il 2013 quando la cagnolina, già cieca e sorda, è scomparsa nel nulla a Brooklyn, nel Connecticut. E' stata trovata cinque anni dopo nel Mohegan Park di Norwick. I suoi soccorritori, la Connecticut Animal House, pensavano che fosse stata abbandonata. Ecco le parole del fondatore dell'associazione Chris: "È cieca e sorda. Ed era molto triste"». L'ha così trasferita dal canile in una casa di accoglienza d'emergenza.A quel punto, mentre i volontari gli facevano il bagno, è stato trovato il microchip. E poi l'incredibile scoperta: Lady non mancava da casa da giorni, ma da anni! "Pensavamo che non volessero più prendersi cura di lei. E invece qualcuno in questi anni l'ha trovata e l'ha tenuta con se".La sua famiglia originaria, non appena ha ricevuto la notizia, è andata a prenderla: "Non ci potevano credere. Sono subito saliti in macchina per venire a prendere". Ad aspettarla a casa c'era anche il Golden Retriever con cui Lady è cresciuta: "Erano grandi amici. E appena l'ha vista le è andato incontro scodinzolando con un'aria come per dire "Dove diavolo sei stata per tutto questo tempo?".

Il cane tira al guinzaglio

Il cane tira al guinzaglio: cosa fare?

Comportamento Redazione -

Perchè il cane tira al guinzaglio quando vede altri cani? Quante volte vi sarà capitato di vedere per strada padroni trascinati dal loro cane, apparentemente impegnati in una gara di tiro alla fune, soprattutto se il quadrupede è di taglia medio-grande? Se il cane tira al guinzaglio ci troviamo di fronte al problema principale che rende la passeggiata col proprio Fido una vera e propria sfacchinata invece che un’uscita piacevole e rilassante. E allora come insegnare al proprio cane a camminare al piede? La prima cosa che la quasi totalità dei padroni fa istintivamente, pensando di indurre il cane a rallentare, è tirare il guinzaglio nella direzione opposta: errore! È lo sbaglio più comune, ma si ottiene l’effetto contrario: il cane infatti per reazione tirerà ancora di più rischiando di slogarvi una clavicola - non è uno scherzo: è capitato a molti proprietari di cagnoni robusti!Come per tutti gli addestramenti, sarebbe bene iniziare quando il cane è cucciolo, ma si può insegnare a non tirare al guinzaglio anche ad un cane adulto. Occorre dotarsi di un guinzaglio da addestramento, quello di cuoio lungo circa un metro, un metro e mezzo, e agganciarlo al collare. Per iniziare l’esercizio bisogna far mettere il cane nella posizione di partenza, ossia seduto al fianco della gamba del padrone. A questo punto si può incominciare a camminare pronunciando il comando prescelto (ad esempio “piede” o “qui”), sempre tenendo il guinzaglio morbido e mai teso. Ben presto il cane vi sorpasserà, andando avanti rispetto a voi e tendendo il guinzaglio; in questo preciso momento, prima che inizi ad abbassare il muso per odorare, dovrete ripetere il comando “piede” o “qui” e contemporaneamente cambiare direzione all’improvviso - o comunque fare un movimento che destabilizzi il cane-, in modo da attirare la sua attenzione su di voi (ad esempio potrete fare un inaspettato dietro-front). Il cane vi guarderà per cercare di capire cosa “diavolo” stiate facendo e, nel preciso momento in cui il vostro pet stabilirà questo contatto visivo con voi, dovete premiarlo con un bocconcino, così che capisca per associazione che se vi guarda ne ricaverà qualcosa di gradito. Ripetendo il tutto tante volte quanto necessario il cane imparerà a non tirare al guinzaglio perché impegnato a tenere sempre un occhio rivolto al padrone. Quando il vostro quattrozampe avrà compreso alla perfezione come si cammina al piede, allora potrete anche scioglierlo dal guinzaglio e vedrete che non si allontanerà molto da voi.Il cane tira al guinzaglio: come educarlo Se il cane tira al guinzaglio occorre adottare una serie di accorgimenti: Potete provare a legarvi il guinzaglio alla cintola: in questo modo avrete un legame “fisico” col cane, ma contemporaneamente avrete entrambe le mani libere per gestire meglio l’addestramento. Va ricordato infatti che la presenza del guinzaglio non dovrebbe quasi essere avvertita dal cane, ma dovrebbe essere una sorta di “filo invisibile” che vi unisce senza costrizione; Se il cane è ancora cucciolo ricordatevi di non usare mai collari a strangolo o semi-strangolo: sono assolutamente controindicati almeno fino ai sei mesi di età del cane; Non fate sessioni di addestramento troppo lunghe: soprattutto se dovete abituare il cucciolo al guinzaglio non andate oltre i cinque minuti di esercizio.

il cane non mangia

Perchè il cane non mangia: cause e cosa significa

Comportamento Redazione -

Molti nostri lettori si chiedono perchè e cosa significa quando il cane non mangia. Ci possono essere diverse cause dietro a questo comportamento.In questo articolo troverete alcune indicazioni sui motivi che possono portare il vostro cane a rifiutare il cibo. Se il cane non mangia verificate che non abbia gravi problemi di salute, rivolgetevi al vostro veterinario per controlli.La premessa di tutto il discorso è che bisogna educare l'amato amico a 4 zampe a seguire le regole sull’alimentazione. Alcuni consigli vi guideranno a dargli una quotidianità e se il vostro cane è anche un po' viziato e fa qualche capriccio quando si tratta di mangiare, vedrete che in poco tempo tornerà ad avere appetito. Detto questo, entriamo nel dettaglio del problema. Perchè il cane non mangia? Stranamente il vostro cane non si è neanche avvicinato alla ciotola del cibo e non vi ha rincorso per ottenere le sue crocchette? Il cane non vuole mangiare niente, forse c’è qualcosa che non va.Può succedere anche agli animali di non avere appetito, di voler saltare il pasto per un giorno, o di avere periodi in cui hanno meno fame del solito, ma se il vostro cane rimane a digiuno per 24 ore, se ha sempre mangiato di gusto ed ora rifiuta il cibo, se ultimamente lo trovate dimagrito, è bene farlo visitare al più presto.I cani possono essere spinti a non mangiare per diversi motivi, quindi bisogna individuare la causa del perchè il cane non ha appetito.Le cause del perchè il cane non mangia potrebbero essere diverse:difficoltà nella masticazione male ai denti o alla bocca ferite o fastidi dovuti ad oggetti estranei incastrati nella bocca malattie come insufficienze renali, disturbi al fegato e cancroIn questi casi, anche il cane più affamato del mondo, diventa un cane inappetente. Verificate anche che non abbia contratto la malattia della zecca, l’erhichiosi. Anche i vaccini possono essere causa di inappetenza: se ne avete appena fatto uno al vostro cane non preoccupatevi, tornerà a mangiare presto.Un cane senza appetito deve preoccupare quando il problema si prolunga nel tempo, perché potrebbe essere il segnale di una malattia. Si capisce come in tutte queste situazioni è fondamentale una visita veterinaria.Detto questo, la causa dell'inappetenza potrebbe anche essere molto più semplice e meno grave. Così come l’uomo ha delle preferenze per alcuni cibi, anche il cane ha le sue: a volte il cane non mangia perché non gradisce quello che gli proponete per pranzo e cena.Se ripetutamente il vostro fedele amico rifiuta il cibo ma non dimagrisce e sembra in perfetta forma verificate che non abbia trovato un altro modo per alimentarsi, per esempio mangiando da qualche altra ciotola e sottraendo il cibo a qualcun altro.Assicuratevi che durante i pasti non si aggiri attorno al tavolo per guadagnare gli scarti del pranzo o della cena. E’ importante mantenere una routine per dare un educazione alimentare al vostro cane: dategli tutti i giorni alla stessa ora la sua razione di cibo, e se non lo mangia ripetete la stessa cosa anche il giorno dopo. Un cane in buona salute e giovane non subirà gravi conseguenze se salta qualche pasto, servirà a fargli capire che se ha fame deve mangiare il cibo che ha a disposizione.Se il cane non è viziato e improvvisamente rifiuta di mangiare dovrete verificare che il cibo per cani non sia scaduto o avariato. Evitate di cambiare in continuazione il cibo del vostro cane perché potreste sconvolgere il sistema digestivo.Se volete provare a dargli qualcosa di diverso o volete cambiare marca non fatelo drasticamente. Iniziate mischiandone piccole quantità al cibo che il vostro cane è solito a mangiare e lentamente arrivate a sostituirlo definitivamente. Cosa fare se il cane non mangia Se il cane non mangia perchè non gradisce il cibo che gli presentate, usate qualche piccolo trucchetto per invitarlo a mangiare. Ecco i più consigliati. Insaporire il cibo Provate ad insaporire il cibo aggiungendo alimenti, altrimenti scaldatelo al microonde o utilizzate acqua calda o brodo di pollo per dargli più sapore. Passeggiate quotidiane Stimolate l’appetito del vostro amico a quattro zampe portandolo a fare del movimento, fatelo passeggiare quotidianamente prima dell’orario dei pasti: questo provocherà un aumento di appetito, vedrete che il cane tornerà a mangiare con gusto, lasciando la ciotola pulita. Fatelo mangiare in tranquillità Trovate un luogo adatto per “apparecchiare”: posizionate la ciotola col cibo e quella con l’acqua, possibilmente dove il cane non abbia distrazioni, dove possa mangiare tranquillamente.Se non finisce tutto il pasto ripulite la scodella e rimettetela vuota là dove il cane è solito mangiare: se torna a cercare il cibo non dategliene fino all’orario stabilito per il pasto successivo.Questo serve ad educarlo a capire che terminando il cibo verrà ricompensato con qualche premio, qualche coccola. Evitate di dargli spuntini fuori dagli orari dei pasti ed abituatelo a non mangiare dagli sconosciuti o in giro, educatelo a non aggirarsi attorno a tavola durante l’orario dei vostri pasti, non cedetegli spuntini sottratti dal vostro piatto. Impostate una routine La routine è importante per il cane: è un animale abitudinario e gradisce avere un equilibrio e una quotidianità. Se improvvisamente rompete le abitudini del vostro fedele amico sappiate che potrebbe subirne le conseguenze. Cambiamenti di case, dovuti a traslochi o vacanze, possono sconvolgere l’animale, che si trova disorientato senza le sue abitudini. L’equilibrio e la routine del cane influiscono sul suo grado di appetito.Solitamente in questi casi il cane mangia poco, ma non rinuncia al cibo definitivamente. Anche l’arrivo di un altro cane o un altro animale può incidere sull’appetito di quello già presente in casa: è bene dare da mangiare separatamente ai due animali.Attenzione anche ai cambiamenti di orario e a modificare le abitudini, come ad esempio le passeggiate, che incidono sulla routine e possono diminuire l’appetito del cane. Conclusioni Infine, ci sono da tenere in considerazione anche gli eventi tragici come la perdita del padrone, che muore o abbandona il cane: diverse storie raccontano di cani addolorati che hanno avuto il rifiuto del cibo dovuto a stati d’animo.Anche le condizioni climatiche possono incidere sull’appetito del cane: il caldo ad esempio può provocare l’inappetenza. Quando le temperature si alzano anche gli uomini tendono a mangiare meno o ricercare cibi più freschi e più leggeri, non c’è nessun motivo per preoccuparsi perché l’appetito tornerà presto.Anche in questo caso non è indispensabile andare dal veterinario: una visita è consigliata quando il cane inizia a non mangiare per diverso tempo, allora è bene sottoporlo a controlli che verifichino lo stato di salute dell’animale.

Area cani a firenze dedicata a diesel, il cane poliziotto morto durante gli attentati di parigi

News Redazione -

Diesel fu ucciso durante gli attentati di Parigi del 2015, e ora a Firenze un'area cani è stata intitolata a suo nome. Diesel è semplicemente un cagnolino di razza pastore belga divenuto un vero e proprio eroe: è infatti morto durante gli attentati terroristici di Parigi del 2015. Poche ore fa, in suo onore, è stata inaugurata l'area cani del parco dell'Anconella di Firenze.Il capoluogo toscano non è nuovo a queste iniziative: infatti lo scorso 3 novembre è stata intitolata un'altra area cani a Laika, la celebre quattro zampe cosmonauta russa. Non è da escludere che nei prossimi mesi queste intitolazioni vengano replicate per Hachiko, Fido e Balto.L'assessore Vannucci ha spiegato i motivi di questa iniziativa: "È un modo per dare identità e riconoscimento a luoghi molto apprezzati e frequentati dai cittadini e dai loro cani. Un gesto di attenzione a quella larga parte di cittadinanza che fa dell’amore per gli animali un pezzo importante della propria vita. La scelta del nome di Diesel è nata da un confronto con i residenti della zona, molto affezionati a quest’area e a tutto il parco dell’Anconella, restituito a nuova vita dopo la tromba d’aria dell’agosto 2015".Tornando indietro di tre anni, ripercorriamo insieme la storia di Diesel, che di fatto fu l'unica vittima tra le forze di polizia durante la retata nel covo dei jihadisti. Un agente aveva così raccontato quegli attimi tragici: "Gli hanno sparato, ma è tornato indietro per morire vicino al padrone. Era ferito a morte, ma è tornato indietro per morire vicino al suo collega".Diesel è stato il primo ad entrare nel covo, ma gli hanno subito sparato ferendolo mortalmente.

Il cane fa pipì in casa

Il cane fa pipì in casa: cosa fare e rimedi

Comportamento Redazione -

Il cane fa pipì in casa: perchè? Chiunque abbia o abbia avuto un cane in casa ha dovuto fare i conti col “problema pipì” e avrà cercato consigli a destra e sinistra per trovare una soluzione efficace e veloce, magari chiedendo ad altri padroni di cani che ci sono già passati. Niente di più sbagliato! Da che mondo è mondo infatti le fandonie su questo argomento si sprecano e il suggerimento di strofinare il muso del cane nella pipì per insegnargli a non farla più in casa è una delle tante! Avere avuto un cane non significa necessariamente sapere sempre qual è la cosa giusta da fare con lui: molti padroni si basano sul “sentito dire” e sul passaparola per educare il proprio cane e, magari in buona fede, finiscono per ottenere l’effetto contrario di quello sperato, creando confusione nell'animale, che non capisce più cosa veramente vogliamo da lui.Il cane ha iniziato a fare pipì in casa: come comportarsi Il primo passo da fare se il cane fa pipì in casa è chiedere consiglio a chi è esperto e competente, cioè al veterinario o all’educatore cinofilo, che vi spiegherà anzitutto per quale motivo il cane fa pipì in casa il cane non ha il controllo della vescica fino a 4-5 mesi di età. Il cucciolo è esattamente come un neonato: è troppo piccolo per riuscire a trattenere la pipì, perciò il padrone deve avere la dovuta pazienza e non pretendere che il cane impari da un giorno all’altro a non sporcare all’interno delle mura domestiche. Così come quando abbiamo un bimbo piccolo diamo per scontato che per i primi anni dovremo cambiargli spesso il pannolino, allo stesso modo, se decidiamo di prendere un cucciolo, dobbiamo accettare che per un po’ dovremo armarci di straccio e detersivo per lavare i pavimenti: e in un certo senso siamo fortunati, perché il cane impara molto prima del bambino dove va fatta la pipì…Se il cane fa la pipì in casa non urlategli contro! Visto che il cane fa pipì semplicemente perché non riesce ancora a trattenerla, non ha nessun senso urlargli contro, dargli una patta sul sedere o ancora peggio sfregargli il muso nell'urina. Il cane non è in grado di collegare le vostre punizioni con l’aver fatto pipì, quindi non capirà perché lo state rimproverando e otterrete come unico risultato che il cucciolo imparerà ad aver paura di voi, facendo la seguente associazione: “ogni volta che c’è la pipì in giro per casa il mio padrone si arrabbia”; finirà così per andarla a fare nei punti più nascosti della casa, perché voi non la vediate. Inevitabilmente inoltre il cucciolo incomincerà a provare ansia ogni volta che il padrone rincasa e trova la pipì: è questo il motivo per cui il cane fa quell'espressione “colpevole” quando scopriamo il suo “misfatto”; non certo perché sa che è sbagliato fare pipì in casa, ma solo perché ha paura del vostro rimprovero. Se il cane fa pipì in casa non è per fare dispetto al padrone: per i cani questo concetto non esiste! I quattro zampe associano il binomio causa-effetto solo quando le due cose avvengono contemporaneamente o a brevissima distanza, ma non sono in grado di compiere un’azione per “vendicarsi” del padrone. Strofinare il muso del cane nella pipì, oltre a non insegnargli nulla, può ottenere l’effetto opposto, perché l’urina è qualcosa di sgradevole solo per noi umani, ma non per il cane, anzi! I cani durante le passeggiate non fanno altro che odorare e leccare la pipì dei loro simili perché trovano lì moltissime informazioni interessanti: dall'urina possono capire di che razza è il cane che l’ha fatta, se è maschio o femmina, quanti anni ha, se è un gregario o è dominante e molto altro. Mettere il muso del cane nella pipì dunque potrebbe addirittura avere un significato premiante…Il cane fa pipì in casa di notte e di giorno: come comportarsi Ma allora cosa è giusto fare quando il cane fa pipì in casa?Non bisogna sgridarlo né tanto meno picchiarlo! Al contrario bisogna mostrarsi indifferenti e pulire la pipì quando il cane non ci vede, altrimenti potrebbe pensare che l’urina abbia per noi la stessa importanza significante che ha per lui e che, proprio come un cane, stiamo chini sulla pipì per coglierne tutti i segnali olfattivi; Bisogna portarlo fuori molto spesso: più il cucciolo esce più alta è la probabilità che faccia la pipì all'esterno; in quel preciso istante dobbiamo premiarlo, anche solo con una carezza entusiasta, perché così imparerà che quello è un comportamento che a noi piace e per questo lo rafforziamo; Non cercate di insegnare al cane a fare la pipì sulle traversine disseminate per casa: gli dareste un segnale contradditorio, perché finireste per ricompensarlo quando urina in casa (che sia sulla traversina o no per lui ha poca importanza), mentre quello che volete è l’esatto contrario, cioè che impari a fare pipì fuori. Il risultato sarà che il vostro cucciolo impiegherà più tempo del dovuto a capire che deve fare pipì all’esterno.

Microchip nel cane: una guida per sapere tutto

Curiosità Redazione -

Cos'è il microchip nel cane? A cosa serve? E' obbligatorio? Rispondiamo a queste e a molte altre domande. Il microchip nel cane è una questione cruciale nel mondo cinofilo e non deve essere presa sottogamba. In passato è stata fatta un po' di confusione sull'argomento ma oggi la Legge è più chiara che mai in merito: ogni cane che acquistiamo deve essere dotato di microchip.In questo articolo vi daremo tutti i dettagli utili in relazione all'inserimento di questo importante mezzo di riconoscimento per i nostri amici quattro zampe. Da un lato vi daremo i dettagli tecnici su questo "marchingegno" ancora troppo spesso scambiato per qualcosa di potenzialmente pericoloso per il nostro animale (non è così!), dall'altro proveremo a capire come mai si tratta di un espediente molto importante per evitare furti, abbandoni e/o maltrattamenti del cane.Ma andiamo con ordine e proviamo innanzitutto a sviscerare una definizione il più possibile esaustiva del termine e delle sue funzioni di base. Microchip nel cane: che cos'è e a cosa serve? Di cosa parliamo quando utilizziamo il termine "microchip per cani"? A livello tecnico si intende un trasponder, ovvero una piccola capsula di vetro biocompatibile. Questo particolare congegno sottocutaneo (cioè applicato sotto la pelle) utilizza una tecnologia denominata "Radio Frequency Identification".Di cosa si tratta? Questa tecnologia fa sì che il dispositivo riceva un segnale funzionando in pratica come un'antenna-radio. Attraverso un apposito lettore di microchip si ottiene un codice di 15 cifre, grazie al quale si può agevolmente procedere al riconoscimento dell'animale e dunque al suo proprietario legale.In poche parole questo codice racchiude in sé le "generalità" del cane e del padrone: da un lato nome, cognome, codice fiscale, numero di telefono, indirizzo etc; dall'altro razza, sesso, età, colore, taglia e via dicendo. Questa tecnologia è andata a sostituire la vecchia pratica del tatuaggio, in vigore negli Anni Novanta nell'orbita dell'istituzione dell'anagrafe del cane.Microchip cane obbligatorio? Ecco la risposta Sgombriamo il campo da eventuali dubbi: sì, il microchip per cani è obbligatorio. Oltre che a fornire una sorta di imprescindibile "carta di identità" del cane, il microchip è fondamentale anche per procedere con le vaccinazioni sull'animale. Ma anche per furti, smarrimento e/o abbandono.Come abbiamo accennato poc'anzi, il microchip cane non è in vigore da sempre: prima si utilizzava un tatuaggio di riconoscimento. Di conseguenza dobbiamo specificare che il microchip è obbligatorio, sì, ma per tutti gli esemplari nati dopo il 2004: per coloro che attualmente dunque sono "anziani" non è necessario procedere con l'inserimento del chip, per quanto sia un'opzione altrettanto raccomandabile. Tuttavia a livello legale per i cani nati prima del 2004 si terrà fede al tatuaggio di riconoscimento. Microchip cane: a che età si mette C'è un momento consigliato per l'inserimento del microchip nel cane? Certamente sì. C'è di più: esiste proprio un termine ultimo, una sorta di scadenza, superata la quale si rischia di essere sanzionati legalmente. In questo senso, infatti, la Legge è molto chiara: il cane deve essere provvisto di microchip entro i due mesi vita, quindi entro 60 giorni massimo dalla nascita. Microchip cane legge: ecco le norme Non è importante quale sia la sua razza o la sua data di nascita: dovete "microchippare" il cane entro i termini stabiliti dall'articolo 1 dell'Ordinanza 6 agosto 2008 ovvero Ordinanza concernente misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina (in GU n. 194 del 20-8-2008).Vi citiamo l'articolo per intero, così da non lasciare più alcun margine d'errore:1. E' obbligatorio provvedere all'identificazione e alla registrazione dei cani, in conformità alle disposizioni adottate dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano ed alla presente ordinanza. 2. Il proprietario o il detentore di un cane deve provvedere a far identificare e registrare l'animale, nel secondo mese di vita, mediante l'applicazione del microchip. Il proprietario o il detentore di cani di età superiore ai due mesi è tenuto a identificare e registrare il cane ai fini di anagrafe canina, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza Questa normativa sarà da tenere a mente anche in relazione ai "cambi di proprietà" dei cuccioli e dei cani di qualsiasi altra età, come vedremo poco più avanti sempre nel corso del nostro articolo.Microchip cane: cos'è l'anagrafe canina Si tratta dell'organo statale sanitario pubblico che gestisce tutta la registrazione e la documentazione dei cani presenti sul territorio nazionale. In questo senso la Legge n°281 del 1991 (ovvero la Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo) sancisce che la registrazione dei cani nelle relative banche dati regionali (e poi nazionali) è un atto obbligatorio.Come abbiamo detto per iscriversi all'anagrafe canina occorre aver regolarmente inserito il microchip al nostro cane. A quel punto l'iscrizione avrà un costo complessivo di circa 30 euro: nella fattispecie 28€ di cui 20€ per l'applicazione del microchip da un veterinario certificato e 8€ per l'iscrizione in sé.Riportiamo qui di seguito i dati che verranno catalogati all'anagrafe canina: - codice identificativo del microchip - proprietario/detentore - nome, razza, sesso, segni utili di identificazione, età, dell’animale - eventuale intervento di sterilizzazione, attuale o pregresso - eventuale cambio di proprietà nella stessa regione o in una regione diversa - eventuale cambio di residenza - eventuale segnalazione che il cane risulta smarrito o rubatoAttenzione: non iscriversi all'anagrafe comporta una multa che può arrivare fino a quasi 300 euro! Microchip cane dove si mette: il suo inserimento L'inserimento della capsula di riconoscimento sottopelle è un intervento a tutti gli effetti per il nostro amico a quattro zampe. Di conseguenza il nostro monito è innanzitutto uno: non fate sciocchezze in stile "fai da te" in casa. Dovete assolutamente rivolgervi ad un veterinario, che andrà a sbrigare la pratica in maniera piuttosto agevole.In questo senso, come accennato all'inizio dell'articolo, procediamo a sfatare un po' il mito secondo il quale si tratterebbe di una procedura pericolosa per il nostro amico peloso: no. SI tratta di un normale intervento di routine dal punto di vista strettamente pratico e - se ve lo state chiedendo - sappiate che anche le "onde radio" utilizzate dalla tecnologia "Radio Frequency Identification" non si riveleranno dannose per il cane.Di conseguenza non indugiate e ricordatevi di portare il vostro cucciolo a "fare la carta di identità" il prima possibile e sicuramente entro i primi due mesi d'età. A livello pratico, giusto per entrare un po' nel dettaglio e anticiparvi quello che potrete vedere in loco nello studio del veterinario, sappiate che il microchip viene inserito tendenzialmente nella regione sinistra del collo del cane, molto spesso anche tra le scapole. Sempre ovviamente sottocute. Microchip cane prezzo: quanto costa Non c'è una vera e propria tariffa unica per quanto riguarda l'inserimento del microchip al cane. Si tratta di una vera e propria operazione, di conseguenza il prezzo può dipendere da diversi fattori e soprattutto cambiare da veterinario a veterinario. Provate a consultare il vostro specialista di fiducia per un "preventivo". Microchip cani passaggio di proprietà: come comportarsi In questo caso il microchip è assolutamente indispensabile per procedere ad un cambio di padroni. Al momento dell'inserimento del microchip infatti vi verrà rilanciata tutta la documentazione di identità da presentare in questa evenienza: nome, cognome, indirizzo, codice fiscale saranno prontamente individuabili e solo a quel punto si potrà procedere al passaggio di proprietà, accertandosi di segnalare la data precisa dello "scambio" e apponendo poi sull'apposito documento le firme di entrambe le parti coinvolte.Una volta sancito l'accordo però il nuovo proprietario dovrà anche occuparsi di informare l'ASL: nella fattispecie dovrò comunicare l'avvenuto trasferimento entro 15 giorni dalle firme del contratto (serviranno l'iscrizione originale all’anagrafe canina e un versamento di circa 10 euro per le pratiche).Una cosa che non abbiamo ancora specificato è che questo passaggio può avvenire solo tra persone che abbiano già compiuto i 18 anni di età: se non siete maggiorenni non potete legalmente procedere con le pratiche.Cosa succede se il nuovo padre dovesse cambiare casa e dunque residenza? Anche questo cambiamento è da segnalare all'anagrafe canina, sempre entro 15 giorni massimo dal trasferimento. In tal senso i trasgressori verranno punito con una multa che può variare dai circa 30 euro fino a sfiorare i 250 euro.Attenzione però perché non si possono "vendere" o comunque non si possono effettuare passaggi di proprietà di cani di età inferiore ai 2 mesi di vita, come esplicita l'Ordinanza 6 agosto 2008 - Ordinanza contingibile ed urgente concernente misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina (in GU n. 194 del 20-8-2008) all'articolo 2 nel seguente passaggio: "E' vietata la vendita di cani di età inferiore ai due mesi, nonché di cani non identificati e registrati in conformità alla presente ordinanza". In questo senso, tra l'altro, non c'è distinzione tra distinzione fra vendita, cessione e regalo.Ora che vi siete fatti un'idea generale della questione potete intuire quanto questa pratica vada ad agevolare il corretto monitoraggio della compra-vendita dei nostri amici a quattro zampe, evitando il più possibile i danni del "mercato nero", piaga purtroppo non ancora debellata, soprattutto in alcune zone d'Italia, dove il fenomeno si lega a filo doppio con quello del randagismo.Inoltre, come abbiamo avuto modo di sviscerare nel corso della nostra trattazione, questo pratica assicura sempre al nostro cane delle "garanzie" per quanto riguarda l'identità e le attività dei padroni che dovranno diventare la sua famiglia. Un piccolo microchip dunque può dare al nostro amico la sicurezza di un grande futuro!

Ulcera nell'occhio del cane: cos'è, sintomi, intervento e terapia

Salute del cane Redazione -

Se il cane ha un un'ulcera nell'occhio siamo di fronte ad una patologia che può sfociare in qualcosa di grave. L'ulcera nell'occhio del cane è una malattia che all'inizio potrebbe anche essere scambiata per una semplice e innocua congiuntivite. Se il nostro quattro zampe ha gli occhi rossi e se li sfrega continuamente potrebbe avere appunto qualcosa di grave (non è detto, ma potrebbe).Può succedere che per un po' di noncuranza questo "fastidio" iniziale venga trascurato: si pensa che sia una cosa da nulla, con il risultato che poi si aggrava. Il cagnolino infatti va subito visitato e messo sotto terapia, altrimenti rischia che il suo occhio venga perforato.Nelle prossime righe vedremo quali sono le cause, i sintomi e la possibile terapia per l'ulcera nell'occhio del cane. Ulcera occhio cane: sintomi Innanzitutto bisogna dire che l'ulcera nell'occhio del cane si va a localizzare sulla cornea, ovvero quella parte trasparente che copre l'iride e la pupilla. Gli strati della cornea vengono danneggiati e si forma un'ulcera superficiale, oppure profonda e multipla. Insieme ad essa può poi associarsi come dicevamo una congiuntivite, ma anche una cheratite oppure una blefarite.Le cause principali delle ulcere corneali possono essere le più variegate, da traumi dovuti al gioco oppure a scontri fortuiti. Possono poi anche essersi sedimentati nella zona dei corpi estranei, delle infezioni, delle lesioni ecc.Ma quali sono i sintomi dell'ulcera nell'occhio del cane? I più frequenti sono:Dolore nella zona interessata Cornea opaca con perdita di trasparenza Occhio arrossato La luce che provoca fastidio, occhio chiuso Prurito Gli occhi che lacrimanoQuali sono le razza maggiormente colpite dalla patologia? Di sicuro quelle brachicefale, come ad esempio il Carlino, Bulldog inglese, Bulldog francese, Shih-Tzu, Pechinese, Boxer e Boston Terrier.Ulcera nell'occhio del cane: terapia E' chiaro che dovrete far visitare il vostro amico peloso dal veterinario: solo lui saprà dirvi con certezza cosa bisogna fare. Per confermare la presenza di ulcere o erosioni corneali farà un test alla fluorescina, preceduto eventualmente da un test di Schirmer. La diagnosi sarà poi approfondita da esami del sangue, consulto con veterinario oculista ecc.Ma qual è la terapia indicata? E' la causa a stabilirla, oltre che la gravità. Se ad esempio all'interno dell'occhio c'è un corpo estraneo bisogna operare per toglierlo e far tenere al cane nei giorni seguenti il classico e (purtroppo) fastidioso collare elisabettiano, che però è un vero salva vita perché permette al pet di non grattarsi.La cura potrebbe prevedere l'utilizzo di colliri antibiotici, antinfiammatori e lacrime artificiali. Dipende sicuramente da quanto è grave la situazione del vostro Fido. Non prendete sottogamba quindi l'ulcera nell'occhio del cane.

Cane muore in auto bollente, due vengono salvati: succede in australia

News Redazione -

Due cani sono stati salvati, mentre uno purtroppo è morto: colpa dei proprietari che li lasciano per ore nelle auto bollenti. Un cane è morto e altri due si stanno riprendendo da un colpo di calore potenzialmente pericoloso dopo essere stati lasciati nelle auto: succede a Perth, in Australia, dove i passanti hanno individuato un grosso Mastiff in un'auto parcheggiata a Balga, nel nord di Perth, verso le due del pomeriggio di mercoledì, ma quando sono riusciti a tirarlo fuori è stato colto da convulsioni.Purtroppo non sono stati in grado di salvare il cane. Allo stesso tempo, Emma Stanes ha notato due cani angosciati in un'auto parcheggiata nei pressi del Belmont Forum nel sud di Perth. Ha cercato il proprietario nelle attività commerciali vicine, non trovando però nessuno.Ha riferito che dopo circa 45 minuti i cani erano ansimanti e visibilmente stressati, così ha contattato la RSPCA, che ha a sua volta allertato la polizia. A quel punto il proprietario dei cani è tornato: era visibilmente ostile, così la signora Stanes ha iniziato a filmarlo. Ecco le parole di Emma: "Diceva di amare davvero i suoi cani, ma ignorava semplicemente il fatto che possano morire in una macchina. Continuava a dire "stanno bene, non fa così caldo".La RSPCA sta indagando su entrambi gli incidenti e i proprietari potrebbero subire multe fino a $ 50.000 e cinque anni di prigione se giudicati colpevoli di crudeltà sugli animali.Anche il tempo freddo comporta rischi: l'ispettore capo della RSPCA, Amanda Swift, ha detto che non bisogna lasciare gli animali in un'auto parcheggiata a prescindere dalle condizioni meteorologiche: "Si pensa che poiché c'è un vento o una copertura nuvolosa, l'animale stia bene, ma non è così: la macchina si scalda, non possono ansimare, non possono sudare nello stesso modo in cui facciamo noi, così si surriscaldano."Swift dà anche alcuni dati: nella zona di Perth le segnalazioni di cani rinchiusi in auto in questi mesi sono già 132. "Che altro possiamo dire alle persone se non smettere di farlo, smettere di essere stupidi?", questo il suo appello.

Parodontite nel cane: cause, sintomi e rimedi

Salute del cane Redazione -

La parodontite nel cane è una patologia piuttosto diffusa. Di cosa si tratta esattamente? Vediamo cause, sintomi e rimedi associati. Nel nostro approfondimento andiamo a parlare della parodontite nel cane. Come suggerisce il nome, il problema è legato alla dentatura, ma non solo. Infatti riguarda in senso più ampio l'intera bocca dell'animale.Non a caso infatti è quasi una diretta conseguenza della gengivite, malattia riguardante appunto le gengive. Le due patologie spesso si accavallano e mescolano. La gengivite è leggermente meno grave ma può sfociare in una più seria parodontite. Andiamo ad analizzare più nel dettaglio queste dinamiche.Abbiamo anticipato che si tratta di due problematiche che subentrano quando qualcosa si inceppa nei meccanismi di difesa standard della bocca del nostro amico a quattro zampe: se questa situazione dovesse degenerare ci troveremmo di fronte ad una malattia progressiva e/o cronica.Ma quali sono questi meccanismi difensivi di default che vengono a mancare in caso di gengivite e/o parodontite nel cane? In questo articolo proveremo ad individuarli e a fornire degli elementi utili per risolvere la situazione.Iniziamo tuttavia con un dato fondamentale, utile a circoscrivere - almeno in parte - quelli che sono i soggetti più a rischio per quanto riguarda parodontite e affini.Ebbene, i più predisposti sono i cani di taglia piccola, i cosiddetti "toy dog" come Yorkshire, Shih-tzu, Maltesi, Pechinesi, Carlini. Le loro "boccucce delicate" sono più soggette a situazioni di questo tipo rispetto alle potenti fauci di cani di una certa stazza.Parodontite nel cane: cause Ma cosa comporta, a livello pratico, la parodontite? Si tratta di una patologia con base batterica: i batteri si accumulano e proliferano nelle zone interessate fino a portare all'infiammazione.I fattori che vanno ad alimentare sono ovviamente molteplici: si va dalla presenza di placca e tartaro, dovuta ad una noncuranza dell'igiene orale, a parametri di carattere più generale come la composizione della saliva, la mancata caduta dei denti da latte o una malocclusione della bocca.C'è poi il caso particolare dei cani brachicefali: i loro "canonici" problemi di respirazione li portano spesso ad una infiammazione del cavo orale. Non dimentichiamo poi che nel quadro generale "tutto fa brodo", di conseguenza influiscono anche elementi come la dieta/tipo di alimentazione del nostro amico a quattro zampe, oltre ovviamente al dato anagrafico, all'età. Parodontite nel cane: sintomi Come classificare la parodontite nel cane in base alla relativa intensità e tenendo conto della sua stretta correlazione con la gengivite? Diciamo che in una escalation di dolori, si inizia con la gengivite (che può diventare acuta) nella quale le gengive sono arrossate ed il solco gengivale inizia ad erodersi diventando via via più profondo.Le gengive iniziano ad essere ipersensibili e a sanguinare non appena vengono sfiorate. Ovviamente nella fase acuta sono presenti anche placca e tartaro. Si arriva così alla parodontite vera e propria, dove a tutti questi sintomi si registrano dei danni al riassorbimento osseo, la coppia placca/tartaro si annida sopra e sotto la gengiva, la presenza di sangue è sempre più corposa.Come diagnosticare una parodontite nel vostro animale? Oltre ovviamente ad un generale controllo dello stato della bocca, le pratiche più diffuse sono anamnesi, visita clinica e indagine radiologica. In questo senso talvolta è necessario e consigliato sedare il cane.Parodontite nel cane: cura Quali sono le cure più efficaci e diffuse? Iniziamo col dire che una terapia per gli animali affetti da parodontite si divide in diverse fasi, nella fattispecie una di tipo antibiotico ed una a seguire legata al curettage della bocca, ovvero quella procedura chirurgica effettuata tramite un particolare strumento simile ad un cucchiaino detto curette per analizzare nel dettaglio la cavità orale.Questa seconda fase è fondamentale poiché l'antibiotico da solo non risolve il problema, ma lo attenua-elimina soltanto momentaneamente: una volta sospesa l'assunzione la patologia spesso si ripresenta (migliorano le condizioni dell'alito pesante dell'animale, ma nulla di risolutivo).Dopo una scrupolosa disamina dunque il veterinario dunque procederà ad una detartrasi, ovvero ad una pulizia a fondo della bocca del cane, effettuata con una strumentazione ad hoc (simile a quella utilizzata per gli esseri umani). Placca e tartaro vengono così spazzati via, i denti vengono ben lucidati oppure anche estratti (se la situazione era diventata troppo grave).Ultimo ma non per ordine di importanza, questo vademecum per la cura della parodontite ci ricorda che l'igiene orale è importante tanto per il padrone quanto per l'animale. A proposito di denti e gengive del nostro quattro zampe, potrebbero interessarti anche:Mal di denti nel cane: cause, sintomi e cura

Leptospirosi nel cane: cause, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

La leptospirosi nel cane è una patologie tra le più diffuse dei nostri quattro zampe. La leptospirosi nel cane è una malattia infettiva acuta sistemica di tipo vasculitico. A livello canino, si tratta di una delle malattie più diffuse - specialmente in autunno - per i nostri amici a quattro zampe. Abbiamo suggerito che si tratta di una patologia batterica, che viene contratta dall'animale attraverso particolari forme di contagio.Prima di entrare nel dettaglio in merito a quali possano essere le cause della leptospirosi canina, specifichiamo che il batterio in questione - responsabile quindi della malattia - è appunto la Leptospira. Come viene contratta la malattia? Esistono - purtroppo - molti modi per far sì che un cane rimanga contagiato. Alcuni tramite contatto diretto altri tramite contatto indiretto. Si può ad esempio entrare in contatto con animali portatoti oppure con liquidi infetti. Leptospirosi canina: cause Entrando più nel dettaglio possiamo stilare una lista più precisa. Decisamente a rischio il contatto con animali quali topi, puzzole, bovini e suini; soprattutto se il cane dovesse presentare delle ferite o delle escoriazioni.Molto problematico anche il contatto con l'urina di altri animali infetti: sappiamo che si tratta di una possibilità molto concreta per i nostri amici a quattro zampe. Ovviamente bisogna stare attenti anche all'acqua ingerita dal cane, che potrebbe essere contaminata. Stessa cosa anche per quanto riguarda l'ingerire della carne di animali infetti.Nel leggere quelle che sono le più probabili cause di contagio, capirete bene che i rischi sono sempre dietro l'angolo, a maggior ragione in luoghi affollati da altri animali (come i canili, ma non solo ovviamente). In questo articolo proveremo a dare alcuni consigli utili su come affrontare la leptospirosi del cane. Come provare a prevenirla innanzitutto. Come accorgersi di essa, qualora il contagio sia già avvenuto. E soprattutto come curarla in tempo.Ma facciamo un passo indietro e analizziamo più nel dettaglio il nostro "nemico", il batterio incriminato. Si tratta in realtà di una patologia per la quale esistono più ceppi. Vediamo quali sono i più importanti e diffusi: canina, itteroemorragica, grippo tifosa, pomona e Bratislava.Leptospirosi nel cane: sintomi Ma quali effetti ha questo batterio sull'organismo? Quali organi va a ledere maggiormente? La leptospirosi va a danneggiare soprattutto reni e fegato. Si tratta di batteri che hanno una scarsa resistenza al freddo, o meglio resistono a temperature non inferiori a 0 gradi, dunque è assai difficile che attacchino in inverno, prediligendo invece il periodo che va dalla fine dell'estate all'autunno.Inoltre, tenete in considerazione un po' la stessa regola che vale per i "cuccioli umani": i soggetti più sensibili a contrarre la leptospirosi sono - salvo eccezioni, ovviamente - i cani di età inferiore ad un anno oppure quelli che non sono stati vaccinati. In questo caso il loro sistema immunitario è più deficitario del solito e l'animale diventa una preda facile per i batteri.Ovviamente va specificato che esistono delle forme di leptospirosi nel cane gravi ed altre più lievi. Lo sintomatologia varia più che altro per intensità, anche se ci sono alcune differenze. Nella forma lieve ad esempio sono presenti  vomito e tosse, quasi di default. La nausea va spesso di paro passo con l'inappetenza. Qualche volta possono presentarsi anche dei problemi oculari. Se la patologia invece arriva a livelli più acuti, oltre al vomito, possono presentarsi febbre e tremori uniti ad una generale disidratazione.Tutti questi sintomi poi variano per intensità anche a seconda di alcuni fattori "esterni", come la stazza del cane, la sua "storia medica" (e il suo stato di salute in generale) e l'ambiente in cui l'animale passa la maggior parte del tempo. Leptospirosi nel cane: cura e prevenzione E come funziona invece il decorso della malattia? La fase più acuta della leptospirosi canina in genere può durare anche fino a 10 giorni. Tuttavia per eliminare completamente le scorie (ovvero i batteri) dal proprio organismo il cane può impiegare anche dei mesi.Ma come si fa a curare e - ancora meglio - a prevenire la leptospirosi nel cane? Oltre ad idratare correttamente il vostro fidato compagno a quattro zampe non facendogli mai mancare dell'acqua pulita, il metodo più efficace per prevenire la leptospirosi è il vaccino, che va ripetuto-rinnovato una volta all'anno. In ogni caso il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi al vostro veterinario per maggiori delucidazioni e per delle valutazioni che tengano conto della cartella clinica del vostro animale.In chiusura, ma non per importanza, un monito fondamentale: ricordate che la leptospirosi è contagiosa per l'essere umano e potenzialmente piuttosto pericolosa. Fare attenzione a prevenire o denotare la patologia nel cane può dunque essere salvifico anche per il padrone.

Disfunzione cognitiva nel cane: cinque segnali di demenza del quattro zampe

Salute del cane Redazione -

Andiamo a vedere quali sono le avvisaglie di disfunzione cognitiva nel cane. Scopriamo che anche il nostro amato cane anziano passa dei momenti da “senior” durante la sua fase di vita, anche se l'immagine che ci viene in mente non è di certo quella di un cane che si dimentica dove ha messo le chiavi della macchina. Per capire se il nostro cane soffre di Disfunzione Cognitiva Canina (CCD) basta osservare alcuni suoi comportamenti come ad esempio se si dimentica il percorso durante la sua passeggiata quotidiana oppure se non insegue più il suo giocattolo preferito o se magari non viene più a salutarci alla porta. La disfunzione cognitiva nel cane può verificarsi per una serie di ragioni, come un accumulo di proteine anormali nel cervello. Questo crea un accumulo di placca, che alla fine danneggia i nervi e provoca la perdita della funzione cerebrale, che può influenzare la memoria del cane, le funzioni motorie e i comportamenti appresi.La maggior parte dei cani, indipendentemente dalla razza, sperimenta una qualche forma di CCD mentre invecchiano. In uno studio condotto dalla Clinica comportamentale presso l'Università della California a Davis, i ricercatori hanno scoperto che il 28% dei cani di età compresa tra 11 e 12 anni e il 68% di cani di età compresa tra 15 e 16 anni mostravano uno o più segni di compromissione cognitiva.Il dottor Bonnie Beaver, un comportamentista veterinario, sostiene che molti proprietari di cani non sono consapevoli che i loro cani possano soffrire di CCD fino a quando non li portano dal veterinario per quello che pensano siano problemi fisici o comportamentali. "Essendo una cosa che accade gradualmente è difficile notarlo immediatamente", afferma il dott. Beaver.Perché il nostro cane smette di fare quello che faceva di solito? Non sta inseguendo la sua palla perché ha l'artrite o perché che non gli importa più? È importante distinguere tra cause fisiche e mentali. Alcuni sintomi della disfunzione cognitiva nel cane possono sovrapporsi ad altre condizioni correlate all'età, come ad esempio l'artrite, il diabete, il cancro, i problemi ai reni, così come l'udito e la perdita della vista.A seconda dei sintomi del cane, il veterinario può proporre radiografie, esami del sangue, analisi delle urine o altri test diagnostici. In questo articolo cercheremo di aiutare i proprietari dei cani a distinguere le caratteristiche e riconoscere i segni più significativi associati al CCD. Solitamente i sintomi più comuni riguardano il disorientamento, le interazioni con i nostri familiari oppure con altri animali domestici, i cambiamenti del ciclo sonno-veglia, la sporcizia in casa ed il cambiamento del livello di attività. Se il nostro cane presenta uno di questi sintomi oppure una combinazione di essi, è più probabile che il tutto derivi da una disfunzione cognitiva. La cosa da dover tener presente è che non necessariamente esiste una progressione di tali sintomi. Più questi sintomi aumentano e più sono frequenti, maggiore sarà il problema da risolvere. Ogni segno o sintomo in realtà non corrisponde ad una fase in particolare.Disfunzione cognitiva nel cane: sintomi Disorientamento Una delle cose più semplici da poter notare nel nostro amato amico a quattro zampe è che diventa disorientato anche quando si trova nel suo ambiente normale o familiare. Ad esempio può succedere che quando il cane è fuori nel cortile va alla porta sbagliata oppure al lato sbagliato della porta per poter rientrare. Questo significa che la parte del cervello che è stata colpita è quella che coinvolge l'orientamento. Potrebbe avere difficoltà anche con la consapevolezza spaziale, cioè potrebbe girovagare dietro al divano senza rendersi conto di dove si trovi o come uscire. Se prima di andare a letto troviamo il nostro cane in una parte diversa della casa a fissare il muro invece di raggomitolarsi nella sua cuccia, significa che qualcosa non va perché i cani hanno un ottimo senso del tempo. La prima cosa da fare, ovviamente in casi come questi, è portare il nostro cane anziano a fare un check-up. Potrebbe non essere un problema cognitivo, quindi il veterinario ci aiuterà ad escludere alcune altre possibili cause mediche come un tumore al cervello o il diabete.InterazioniLa disfunzione cognitiva canina può influenzare le interazioni del nostro cane con le persone e con gli altri animali. Se il nostro cane era socievole un tempo, mentre ora agisce come un cane dal carattere irritabile o addirittura ringhia ad altri animali o bambini o anche attacca o morde i suoi compagni di gioco preferiti, ci avverte del fatto che questo comportamento potrebbe essere il risultato di qualcosa di serio. Potrebbe comportarsi in questo modo perché soffre. Potrebbe avere l'artrite o qualche altro disturbo e quando si muove o viene toccato magari gli fa male. Il veterinario, certamente, potrebbe voler far fare una radiografia per escludere appunto una condizione fisica dolorosa del nostro piccolo amico. Alcuni cani si ritirano dalla loro famiglia e dalle loro attività preferite. Potrebbero non notare quando il campanello suona e sembrare disinteressati nel salutare i visitatori, o potrebbero smettere di abbaiare al postino. Il nostro cane potrebbe non rispondere nemmeno quando gli tiriamo fuori il guinzaglio per fare una passeggiata. Potrebbero anche non riconoscere i loro biscotti preferiti e spesso l'errore del proprietario è quello di andare ad acquistare altri tipi di biscotti mentre non ci rendiamo conto che il problema potrebbe essere qualcos'altro. Cambiamenti del ciclo di riattivazioneUn cambiamento dei modelli di sonno o un'interruzione dei ritmi circadiani possono essere dei sintomi legati in modo più specifico alla disfunzione cognitiva. I cani che di solito dormivano profondamente, ora possono camminare e stare svegli per tutta la notte. Molti cani invertono i loro programmi normali, quindi le loro attività giornaliere diventano le loro attività notturne. Questa routine "tutta la notte" può essere frustrante e faticosa per noi proprietari. Se il nostro cane si comporta in questo modo e vogliamo farlo dormire, una luce notturna oppure un rumore di sottofondo possono aiutarlo. Nel caso in cui neanche questo rimedio possa fornire al nostro tenero anzianotto un sollievo, dovremmo consultare il nostro veterinario affinché ci dia dei farmaci che possano alleviare l'ansia del nostro cane e ristabilire i suoi normali cicli di sonno-veglia. Casa sporcaUrinare o defecare in casa è uno dei modi più comuni in cui la disfunzione cognitiva si manifesta nei cani, soprattutto se il cane è stato precedentemente addestrato. Quando ciò accade è importante ragionare sul fatto che il nostro cane può aver perso la capacità di controllare volontariamente l'eliminazione o addirittura la capacità di farci sapere che ha bisogno di uscire. Dopo aver eseguito dei test ed aver escluso un'infezione alla vescica, problemi renali o diabete, di solito c'è stato un cambiamento cognitivo e molto probabilmente significa che il nostro cane ha perso la comprensione del fatto che dovrebbe fare la cacca e la pipì fuori. Livello di attivitàI cani con disfunzione cognitiva possono mostrare una diminuzione del desiderio di esplorare e una diminuzione della risposta a cose, persone e suoni nel loro ambiente. Potrebbero non salutarci o potrebbero non rispondere più al comando di andare a prendere il loro giocattolo preferito. Possono anche essere meno focalizzati e mostrare una risposta alterata agli stimoli. Alcuni cani hanno difficoltà a mangiare o bere o a trovare le ciotole per il cibo. Possono far cadere qualcosa mentre stanno mangiando e non riescono a trovarlo. Se non hanno problemi di vista o udito, questo può essere una vera indicazione che stanno vivendo una disfunzione cognitiva. Potrebbero esibire movimenti ripetitivi, cose come sbattere la testa, scuotere le gambe o camminare in cerchio, questo tipo di azione è più correlata alla disfunzione cognitiva o alla degenerazione del cervello, ed è meno probabile che venga scambiata per qualcos'altro.Dieta, farmaci e ambienteOsservare che il nostro cane perde le sue capacità cognitive può essere un processo difficile e inquietante, ma ci sono cose che possiamo fare per alleviare il suo disagio. Purtroppo non è possibile interrompere il processo, ma è possibile rallentarlo in modo che non passi da un problema a tre problemi.Alcuni alimenti per cani sono formulati per aiutare a rallentare la disfunzione cognitiva e includono antiossidanti e acidi grassi omega-3 per promuovere e rafforzare la salute delle cellule. Introdurre cose come enigmi alimentari incoraggia la stimolazione mentale. Qualsiasi tipo di giocattolo che racchiude alimenti all'interno, ad esempio, e lui lo deve srotolare per estrarre il cibo contenuto aiuta a mantenerlo attivo mentalmente.Regolari sessioni di gioco programmate possono stimolare il cervello del cane e migliorare le sue capacità di apprendimento e memoria. Se il nostro cane non ha restrizioni fisiche, lo dobbiamo portare al parco dei cani dove può socializzare con altri cani. È possibile rallentare il deterioramento mantenendolo fisicamente e mentalmente attivo, proprio come lo è per noi.I farmaci psicoattivi e gli integratori alimentari possono anche aiutare a rallentare il declino del cane, ma il nostro consiglio è sempre quello di chiedere al veterinario per raccomandazioni specifiche adatte alla salute e alla storia medica del nostro cane.Check-up regolariMan mano che il nostro cane invecchia, l'ideale sarebbe sottoporlo a controlli almeno due volte l'anno. In questo modo potremo distinguere tra l'invecchiamento normale e ciò che è patologico o sbagliato. Un piccolo suggerimento può essere quello di presentarsi dal veterinario con una lista di domande ed osservazioni, cose che notiamo quando siamo a casa. Trattandosi di un processo che avviene in modo graduale, i cambiamenti sono difficili da individuare ed è facile trascurarli. I proprietari possono non notare i cambiamenti nei loro animali domestici perché questi accadono lentamente. Non vedere le cose in tempo, però, significherebbe arrivare troppo tardi per poterle risolvere. Potrebbe interessarti anche https://www.razzedicani.net/il-cane-non-beve-cause-e-rimedi/

Il cane ha paura dei botti: come affrontare la notte di capodanno

Comportamento Redazione -

Ogni anno centinaia di cani soffrono per via dei fuochi d'artificio: ecco alcuni rimedi se il cane ha paura dei botti. Il cane ha paura dei botti di fine anno: un problema su cui da anni ci si batte, affinchè venga estirpata una vera e propria piaga che rischia ogni volta di fare male agli uomini e che sicuramente reca danni psicologici ai nostri cagnolini. Tuttavia accade sempre la stessa cosa: migliaia di cani spaventati dal rumore assordante dei petardi, che in preda a vere e proprie crisi di panico spesso finiscono con l'essere investiti dalle macchine oppure nei giorni seguenti sviluppano disturbi psicologici. Se a nulla sono serviti gli appelli delle varie associazioni che lottano da anni su questo fronte, una cosa si può fare: prevenire gli effetti - potenzialmente devastanti - che i botti possono recare ai cani (specialmente a quelli più sensibili, e che hanno paura di tutti i rumori forti, come quelli provocati da un temporale).Il cane ha paura dei botti: vediamo allora alcune "misure" per far passare senza troppi problemi la giornata del 31 Se il cane ha paura dei botti (quasi tutti i nostri quattro zampe ce l'hanno) è meglio provvedere ad alcune buone norme comportamentali.Innanzitutto è bene non sparare a distanze ravvicinate rispetto ai cani: purtroppo molti ragazzini, spesso grazie al pessimo esempio dei propri genitori, lanciano i loro petardi vicino ad abitazioni dove ci sono quattrozampe. Non fatelo, non immaginate quanto sta soffrendo! Questo punto si ricollega al precedente: se il vostro cane è molto sensibile, non lasciatelo in cortile e portatelo in casa. Non lasciateli al buio: serve un luogo rassicurante e luminoso. Meglio se con una televisione (i cani guardano la tv?) o una radio accesa. Sarà scontato, ma è meglio ripeterlo: non lasciateli incatenati, perchè nel tentativo di fuggire dal rumore assordante dei botti potrebbero farsi molto male. Per questo bisogna portarli in casa, altrimenti rischiano di scappare e magari di essere investiti. In quei momenti il cane è in un vero e proprio stato confusionario. Parlate con il vostro veterinario: vi saprà eventualmente dare dei consigli (anche medici) su come affrontare le fobie del cagnolino.In questo video ecco alcuni ulteriori suggerimenti dei cinofili della Polizia di Stato su come festeggiare il Capodanno insieme ai nostri amici a quattro zampe.

Perchè il cane scappa? cosa fare e motivi di questo comportamento

Comportamento Redazione -

Se il cane scappa di casa ci troviamo di fronte ad un comportamento normale, dovuto a diverse motivazioni. Vi è mai capitato di svegliarvi alla mattina e trovare una pantofola che non vi appartiene sullo zerbino di casa? Ebbene sì, Fido potrebbe essersi allontanato ed aver dato forma al suo istinto.Tra i problemi più ricorrenti, e le spiegazioni più richieste dai padroni c’è proprio questo: perché il cane scappa. In realtà utilizzare il termine "scappare" con l’accezione di una fuga è sbagliato perché il cane non ha intenzione di fuggire per non tornare.Il nostro fedele amico esce di casa per farsi un giro e rientrare, solitamente sta attorno a casa, non si allontana mai a chilometri di distanza, se esce a farsi una passeggiata notturna non preoccupatevi perchè il giorno dopo lo ritroverete a casa nella sua cuccia.Questo comportamento è abbastanza normale soprattutto nelle campagne dove spesso i cani hanno un bel giardino, non sono legati e a volte neanche recintati, hanno la libertà di muoversi come, dove e quando vogliono. In città una fuga potrebbe essere più pericolosa perché il cane deve affrontare un ambiente pieno di pericoli, di traffico che non è abituato a gestire vivendo in appartamento. Perchè il mio cane scappa? I cani possono allontanarsi da casa per vari motivi:istinto scopritore, esploratore o predatore fuga d’amore fuga per panicoCi sono razze che sono maggiormente predisposte a fare delle fughe: la motivazione che li spinge ad allontanarsi è dentro il DNA. Per alcuni cani è molto sviluppato l’istinto scopritore, esploratore e predatore, i cani da caccia ne sono un esempio.Altra motivazione che non è quella principale, come generalmente i padroni tendono a pensare, è la ricerca di una cagnolina: escono a cercare compagnia. Il brivido della scoperta legato alla noia e la monotonia è un altro elemento che porta il cane ad allontanarsi da casa.Il nostro amico a quattro zampe ha nel suo istinto la ricerca del gruppo per definire la sua identità, il branco è importante, gli suggerisce che ruolo ha al suo interno, cosa deve fare e chi è. Un cane da guardia ha sicuramente meno problemi di noia e meno difficoltà nell’identificarsi in un ruolo, quello da compagnia è più facilmente confuso: lo si può aiutare attribuendogli qualche ruolo all’interno della famiglia, responsabilizzandolo verso qualcosa.Il cane da caccia abituato a correre per chilometri, non si accontenta della passeggiatina, ha molte energie da utilizzare e va portato in spazi dove possa correre esplorare e stancarsi. I cani predatori sono invece quelli che si allontanano per inseguire il loro amico...gatto, mentre alcuni non risparmiano neanche l’inseguimento a biciclette e motorini.Ci sono anche cani che se trovano il cancello aperto corrono dietro al padrone: può essere pericoloso se non conoscono il luogo, non si curano dei pericoli e si buttano in strada senza badare alle macchine in corsa. I cani che vengono adottati in età avanzata potrebbero avere la tendenza a fuggire per tornare nella casa del padrone che in precedenza li ha abbandonati, a volte tornano anche al canile dove alloggiavano.I cani non conoscono il concetto dell’abbandono e sono capaci di fare ritorno proprio da colui che ha deciso di liberarsene, perché credono semplicemente di essersi persi.Ci sono anche condizioni particolari che spaventano l’animale: la paura; l’istinto di fuga in questi casi porta il cane ad allontanarsi scappando in una corsa sfrenata, veloce, disperata e per diversi chilometri. Il panico potrebbe portare il vostro cane smarrito a non volere essere avvicinato da nessuno, nemmeno da voi.Sono situazioni che si verificano a causa di rumori forti come tuoni o fuochi d’artificio, in seguito ad un trauma dovuto ad un incidente o se il cane tende ad avere un comportamento xenofobo e ad essere timoroso rispetto a tutto. Il cane scappa: cosa fare e rimediCostruire una gabbia per cani o legarlo non servirà certo a placare la sua voglia di evadere da quello spazio. Può essere consigliato solo per limitare le sue fughe d’amore, in questi casi va studiato un recinto adatto, anche se spesso sanno come scappare creandosi una via di fuga, magari scavando la buca sotto il recinto.Esclusa la fuga per ritrovare la sua “Giulietta”, per tutto il resto è necessario capire cosa lo porta ad allontanarsi. Se tra i motivi c’è la noia occorre saperlo stimolare e dargli un ruolo che lo faccia sentire appagato e utile in famiglia, soprattutto per i cani domestici che conservano ugualmente un istinto selvatico, anche se vivono in appartamento.Insegnategli ad accudire e fare la guardia ai bambini, fatevi aiutare a riordinare la casa insegnandogli a portarvi gli oggetti o più semplicemente fategli dare la caccia come alle lucertole o ai piccoli animaletti che girano attorno a casa.Se lo avete appena adottato e si tratta di un cane già grande allora dovrete dargli il tempo di capire che il luogo e la nuova famiglia che lo ospitano non sono una minaccia dalla quale scappare. Per i cani più esploratori si può provvedere portandoli a camminare in montagna o a fargli fare qualche tuffo al fiume.Quante volte a qualcuno di voi sarà capitato di essere inseguito da un cane mentre andavate in bicicletta rischiando anche di cadere? Se avete un cane di indole predatrice è importante che gli facciate capire che in assenza di lepri o uccellini non può sostituirli inseguendo le biciclette o i motorini della città, lo dovete educare sin da piccolo a capire che questi sono elementi che non vanno inseguiti o attaccati.Il cane tende come già precisato a rientrare a casa, per precauzione potreste comunque mettergli un collare con una targhetta che riporta il vostro nome e numero di telefono. Niente paura, il vostro cane non vi abbandona se si allontana, sappiate che è intenzionato a tornare da voi.

Atrofia progressiva della retina nel cane: cause, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

Stiamo parlando di una patologia che colpisce in modo violento gli occhi: andiamo a scoprire l'atrofia progressiva della retina nel cane. Avete notato delle difficoltà nei movimenti del vostro cane e non sapete da cosa possono dipendere? E’ possibile che il vostro cane soffra di qualche malattia e voi non ve ne siete accorti. Se ripetutamente si scontra con mobili e ostacoli sparsi per la casa è evidente che ha un problema di vista.In questo articolo trovate la descrizione di una malattia che colpisce la retina dell’occhio e lentamente porta il cane alla cecità totale. L’atrofia progressiva della retina nel cane è una malattia che colpisce gli occhi: si presenta con la morte delle cellule che costituiscono la retina.Fa parte delle malattie genetiche: l’atrofia colpisce a tutte le età e indistintamente le diverse razze di cane. Come vedono i cani, come sono fatti i loro occhi? La retina è posizionata nella parte posteriore dell’occhio, lo ricopre ed ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e trasmetterli alla corteccia visiva che li elabora e li trasforma in un'immagine.Le rod sono le cellule che lavorano in condizione di scarsa visibilità e portano ad una cecità notturna: sono le prime ad essere colpite dall’atrofia progressiva della retina del cane. Le cellule cono sono colpite per seconde e causano la cecità diurna quindi completano il corso della malattia.L’atrofia o pra agisce lentamente: la vista dei cani che vengono affetti da atrofia progressiva della retina è destinata a diminuire progressivamente; è come vedere una luce spegnersi piano piano.Questa malattia non ha effetti o particolari sintomi dolorosi, non è facile per il padrone di un cane accorgersi se l’animale soffre di questo disturbo, anche perché sappiamo bene che il cane saprà compensare la perdita della vista sviluppando maggiormente sensi come con l’olfatto e l’udito.Un modo per capire se il vostro cane ha la pra è sicuramente provare a cambiare la disposizione della casa: se il cane va a sbattere ripetutamente in oggetti che in precedenza erano posizionati diversamente allora è probabile che sia affetto da disturbi alla vista.Tra le razze più colpite da questa malattia ci sono: labrador, cocker, bassotto, bracco tedesco, schnauzer nano, mastiff, setter gordon e inglese, collie, welsh corgi, sloughi, husky, samoiedo e malamute. Atrofia progressiva della retina nel cane: sintomiPer avere conferma se il vostro cane è affetto da questa malattia è necessario recarsi dal veterinario che grazie ad un esame specifico andrà ad indagare in profondità per verificare se sono presenti lesioni alla retina, chiaro indice della presenza di un atrofia.I sintomi dell'atrofia progressiva della retina nel cane sono:• progressione della cecità • vista confusa alla luce • pupille dilatateL’elettroretinogramma è un esame in grado di misurare gli impulsi elettrici generati e propagati all’interno della retina: grazie all’ERG è possibile diagnosticare in anticipo il progredire della malattia, ed è importante per evitare di far riprodurre cani che ne sono affetti.Atrofia progressiva della retina del cane: curaNon esiste una cura che possa fermare l’atrofia progressiva della retina nel cane e la conseguente cecità totale. L’unica cosa che potete fare è evitare di spostare oggetti e arredamento dentro casa per aiutare il cane a muoversi più facilmente.L’atrofia progressiva della retina può dipendere da:• fattori ereditari • inquinamento • alimentazione sbagliata • uso sconsiderato di farmaci • traumi dell’occhioI fattori ereditari sono tra le maggiori cause di atrofia progressiva della retina nel cane. Anche l’uso smodato di vaccini o farmaci sembra che possa influire sui radicali liberi, aumentandone la produzione provocherebbe l’invecchiamento precoce dell’organismo.Anche i traumi possono causare problemi alla retina: cicatrici, glaucomi, infiammazioni e distaccamento della retina. Infezioni presenti nel corpo del cane causano un abbassamento delle difese immunitarie e si allargano raggiungendo anche la vista e gli occhi del cane.La carenza di vitamine A E e ancora una regolazione sbagliata di enzimi, insufficienti o in eccesso, può influire sulla formazione dell’atrofia. Ci sono alcune forme di prevenzioni utili a conservare meglio lo stato della retina del cane, ad esempio è importante mantenere viva l’attività cerebrale del cane poiché la retina fa parte del cervello.Una dieta sana e ricca di antiossidanti, luteina soprattutto, aiuta a mantenere la vista dei cani: è importante per le difese immunitarie e per l’assunzione delle giuste vitamine, fate attenzione all’alimentazione del cane.L’elettroretinogramma è un esame oculistico che consente di analizzare l’occhio del cane, ne misura i tempi di reazione: l’animale viene messo in un macchinario di fronte a flash bianchi e flash blu per poterne valutare i risultati, la diversa colorazione serve a simulare sia il giorno che la notte.E’ necessario fare l’esame una volta sola per avere risultati, raramente è accaduto di doverlo ripetere. Il costo di quest’esame è un pò salato perché va fatto sotto l’effetto di un’anestesia leggera, per riuscire a tenere il cane fermo davanti ai flash.Essendo principalmente una malattia genetica è possibile con un test verificare se il cane è portatore dei geni dell’atrofia della retina. E’ importante per l’accoppiamento dei cani per evitare di far riprodurre quelli portatori, perché avvenga questo entrambe i genitori devono essere portatori del gene. Il test americano optigen suddivide i cani in 3 gruppi:• sani • portatori sani • affetti dalla malattiaNel primo caso i cani sani possono accoppiarsi sia coi portatori sani che con quelli affetti dalla malattia che avranno dei cuccioli senza geni portatori della malattia. Nel secondo caso il portatore sano, è un cane che non soffre di atrofia alla retina ma non deve essere accoppiato con cani affetti dalla malattia o rischia di avere cuccioli con problemi alla retina.Nel terzo caso il cane ha la malattia e subirà la degenerazione della retina quindi può trasmetterla ad eventuali cuccioli con il suo dna.Articolo a cura di Chiara Migliori

Eczema nel cane: cause, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

L'eczema canino fa parte della macrocategoria delle dermatiti: nell’articolo chiariamo alcuni fattori che portano il cane a grattarsi continuamente e in che modo potreste aiutarlo. L’eczema è il risultato di una dermatite nel cane: si sfoga sulla pelle e può presentarsi negli uomini e anche nei cani, ha sintomi molto simili che si manifestano allo stesso modo.I cani presentano chiazze rosse sulla pelle, secchezza, lesioni, bolle, croste, a volte perdono anche il pelo che non ricrescerà fino a quando l’eczema non sarà stato curato definitivamente. Eczema nel cane: causeL’eczema nel cane causa prurito e potete accorgervene se il vostro cane ne soffre perché tenderà a grattarsi e leccarsi ripetutamente la parte interessata.Le zone che vengono colpite principalmente sono: dorso, muso, padiglioni auricolari, spazi interdigitali, ascelle, addome e tallone.Tra le cause che portano allo sviluppo di eczemi sul corpo del cane ci sono:Allergie da contatto o alimentari Parassiti come pulci o zecche Patologie infettive o legate a ormoni Cambi di stagione Farmaci e vacciniCon un esame del sangue e un test cutaneo si può appurare l’origine dell’eczema del cane e procedere adottando la cura più indicata per guarirlo. Non bisogna sottovalutare gli eczemi perché potrebbero portare altre infezioni.L’eczema è anche indice di qualcosa che non funziona bene nell’organismo del cane, un’intossicazione causata da vari fattori. L’eczema potrebbe sfociare in ulteriori complicazioni come infezioni batteriche micotiche come la piodermite e la malassezia.La dermatite nel cane si manifesta principalmente quando l’animale si alimenta con cibi confezionati: la prima cosa da fare è regolare la dieta con un regime alimentare più sano e riportare l’equilibrio nell’intestino.Eczema nel cane: sintomi Questo sfogo cutaneo è indice anche del fatto che il corpo cerca di espellere le tossine incorporate nell’organismo dai mangimi confezionati contenenti elementi chimici che intossicano il corpo e si manifestano con intolleranze.I problemi di intolleranza che insorgono da un alimentazione del cane inadeguata, infiammazioni dovute a cibi nocivi ricadono sul funzionamento del fegato che deve sostenere una digestione faticosa e impegnativa causata da cibi che non sono naturali e contengono additivi, micotossine, glutine e metalli pesanti.La cute riveste e protegge il cane da tutti i fattori esterni, è la parte più esposta a temperature e microbi che popolano l’ambiente esterno dell’organismo.Da non sottovalutare infatti le condizioni atmosferiche: l’esposizione alla luce, al caldo, al freddo, all’umidità, a questo si aggiunge il contatto con saponi, pesticidi, ed infine l’uso di farmaci, stress e ferite cutanee possono portare le condizioni che sviluppano eczemi cutanei.E’ importante curare subito gli eczemi per evitare che la zona interessata diventi l’habitat ideale di funghi, batteri e infezioni varie. Così come nella cute dei cani anche nella nostra ci sono dei germi che se non vengono regolati dalle difese immunitarie cutanee si riprodurrebbero a dismisura.L’eczema è il risultato di una dermatite che a sua volta dipende da altri fattori, il più importante è legato all’intestino, sede del sistema immunitario, per questo motivo i cibi industriali sono nocivi.Il sistema immunitario non riesce a riprodurre difese necessarie a debellare gli attacchi provenienti dall’esterno e rischia uno squilibrio che prende nome di disbiosi cronica. Si possono manifestare eczemi nel cane dovuti anche ad allergie causate dal contatto con le pulci o le zecche.La causa è sempre da ricercare in profondità non dimenticando che la pelle è l’organo più esteso di tutto il corpo e reagisce semplicemente con la formazione di eczemi dovuti a malfunzionamenti dell’organismo. Il fegato è l’organo che principalmente si sfoga e parla attraverso la pelle: sono diversi i malesseri che colpiscono il fegato e si sfogano con dermatiti o eczemi. Eczema nel cane: curaLa medicina si limita a consigliare di agire sull’effetto della malattia senza preoccuparsi di curarne le cause. Per questo vengono spesso prescritti dei farmaci a base di cortisone o antinfiammatori.Assieme ai farmaci consigliati acquistate delle pomate alla camomilla o alla calendula, applicatele sulla zona interessata e distraete il vostro cane facendolo giocare fino a quando la pelle non ha assorbito, altrimenti il cane tenderà a leccarsela via. Alcuni rimedi naturali per l'eczema canino:Aloe e ribes nigrum, rinforzano le difese immunitarie e sono ottimi antinfiammatori Silicio organico per ridare struttura ai tessuti Olio di semi di ribes nero, perché è ricco di omega 3 e 6 Probiotici di qualità Impacchi di camomilla per idratare e disinfettareNon dimenticatevi di cercare la vera causa scatenante l’eczema nel cane e cercate di correggere la sua alimentazione con cibi sani e naturali. Scegliete una dieta adeguata, eliminate i farinacei e limitate l’uso della carne senza annullarla totalmente ad esempio dategli carni bianche o verdure come carote, zucca, zucchine, magari cercare di dargli una proteina unica per circa 10 giorni.Come potete vedere ci sono rimedi omeopatici per i cani e in questo caso sono utili a non appesantire l’attività del fegato e lo tengono più pulito da sostanze che potrebbero intossicarlo, ad esempio il sulphur è utile a espellere le tossine, la silicea è utile a ridare elasticità alla pelle e aiuta a cicatrizzare, infine la pea riduce il prurito e le lesioni cutanee, non ha effetti collaterali e potete usarla anche per lunghi periodi.Cercate di recuperare il sistema immunitario del cane, rafforzatelo e ricordatevi che somministrar solo dei farmaci senza andare all’origine del problema non cura l’eczema se non per breve tempo: il cane ripresenterà lo stesso problema dopo poco.

Mielopatia degenerativa del cane: cos'è, sintomi e cure

Salute del cane Redazione -

In questo articolo troverai diversi suggerimenti su come comportarti se sospetti che il tuo cane sia affetto da una malattia come la mielopatia degenerativa. La mielopatia degenerativa è una malattia degenerativa, progressiva, neurologica, scoperta 30 anni fa: potrebbe essere paragonata alla malattia che nell’uomo viene chiamata SLA, lentamente indebolisce tutto il corpo.La mielopatia degenerativa colpisce principalmente razze di cani medio grandi e medio piccole: è conosciuta come la malattia del pastore tedesco, questa razza è predisposta anche a prendere dermatiti, allergie e altre intolleranze.Rodesian Ridgeback, Corgie, Boxer e Fox terrier sono altre razze nei quali è stata riscontrata l’insorgenza di questa patologia degenerativa. Anche i gatti possono prendere la mielopatia degenerativa.Colpisce i cani dai 6 ai 14 anni e viene riscontrata negli 8 anni di età: principalmente nei cani anziani purtroppo ha un lungo decorso con picchi di peggioramento. La causa maggiore è da attribuire ad uno scompenso del sistema immunitario. La mielopatia degenerativa attacca il midollo spinale, con conseguente riduzione di stimoli nervosi dal cervello agli arti e nei casi più gravi provoca la paralisi.Anche le malattie virali agendo sul sistema immunitario possono portare alla mielopatia degenerativa nel cane.Mielopatia degenerativa nel cane: sintomiI sintomi si manifestano con un'accentuata difficoltà negli spostamenti della parte posteriore del cane; può essere confusa anche con la displasia all’anca, per avere una diagnosi certa è necessario fare delle analisi neurologiche accurate.Riuscire a vedere in tempo questa malattia può aiutare il cane a soffrire meno e rallentare il peggioramento della mielopatia.Ma quali sono i sintomi della mielopatia degenerativa nel cane?Scoordinazione motoria Paralisi degli arti posteriori Andatura rigida Atrofia muscolareNoterete che il vostro cane avrà difficoltà a stare seduto, si trascina gli arti posteriori, sarà colpito da un’incoordinazione motoria, difficoltà nei movimenti e negli spostamenti. Purtroppo questa terribile malattia colpisce il midollo spinale e porta anche alla paralisi progressiva.E’ importante che evitiate di sottoporre il vostro cane ad allergeni presenti nelle vaccinazioni, nei cibi e negli antiparassitari: costituiscono una sovra stimolazione del sistema immunitario. Da attribuire alle cause di questa malattia anche la mutazione genetica che sembra abbia già fatto il suo corso in alcune delle razze di cani predisposte a prendere la mielopatia.Diagnosticare questa malattia è complicato: il veterinario deve procedere per esclusione, analizzando tutti i sintomi. Procede per eliminazione e purtroppo il continuo peggioramento del cane confermerà la progressione della mielopatia degenerativa.Gli esami del sangue spesso non sono di aiuto, può procedere con un esame del liquido cerebrospinale o effettuare una mielografia della colonna vertebrale. Discospondiliti, tumore spinale, mieliti e patologie discali sono tutte malattie che possono confondere il veterinario poiché tutte si manifestano con una riduzione della funzionalità degli arti posteriori. Mielopatia degenerativa nel cane: cureSpesso sono i cani anziani a soffrire di questa malattia e l’incapacità di riuscire a muoversi normalmente li rende tristi. Nella fase iniziale della malattia il pet si muove in modo scoordinato, si trascina le zampe, cammina con le nocche e barcolla.Colpisce una parte o entrambe fino ad arrivare al torace: il cane non riesce più a camminare e neanche stare in piedi, ha difficoltà anche a urinare o defecare a tal punto da diventare incontinente.Non esistono cure specifiche per combattere la mielopatia: potete valutare l’utilizzo di cortisoni e antinfiammatori per cani. La malattia non è dolorosa ma potreste aiutare il vostro cane a non soffrire nella lenta degenerazione che lo investe con vitamine per cani e mantenendo la qualità di vita facendogli fare esercizi di riabilitazione.Aiutatelo a mantenere per quanto possibile movimenti della quotidianità: serve a prevenire ed evitare la formazione di ulcere dovute alla pressione e posizioni non indicate, previene la formazione di infezioni urinarie ed aiuta a mantenere una certa mobilità nei movimenti.Con l’aiuto della fisioterapia e della riabilitazione potete rallentare il processo della malattia: ciò serve ad agire sull’attività dei muscoli per evitare che avanzi l’atrofia, preserva l’attività negli arti anteriori e posteriori.Così facendo il cane corre un rischio più limitato di vedersi anche la formazione di ulcere. Dovete mantenerlo attivo il più possibile: è importante stimolare la sua sensibilità e farlo lavorare molto sull’equilibrio e la coordinazione dei movimenti.A ciò potete aggiungere alcuni esercizi passivi di mobilizzazione, massaggi, stretching e impacchi caldi: aiutano a combattere il dolore e l’atrofia, potete completare con tens, stimolatori muscolari.Per mantenere il vostro cane in movimento potete aiutarvi con alcuni strumenti appositi, indicati per la riabilitazione tra cui piastre, palloni e coni adatti a stimolare la mobilità, il coordinamento e aiutarlo a mantenere l’equilibrio. Prendete in considerazione anche esercizi di idroterapia.Il cane deve avere un luogo adeguato per il suo riposo, dove riuscire a distendersi senza problemi: si consiglia l’acquisto di specifici materassini per cani confortevoli, morbidi e stabili.Anche i calzettini o stivaletti per cani sono consigliati se notate che il cane trascina le nocche per proteggerle ed evitare che si faccia male. Esistono delle sedie a rotelle per cani che gli consentono di muoversi anche se non hanno l’utilizzo delle gambe. Con qualche attenzione in più e le cure adeguate potete tenere il vostro cane in vita senza dover ricorrere all’eutanasia.

Perchè il cane sbava? i motivi di questo comportamento

Comportamento Redazione -

Se ultimamente il cane sbava in maniera eccessiva potremmo trovarci di fronte ad una malattia. Il vostro cane negli ultimi tempi sbava in maniera eccessiva e non sapete perché? Qui trovate alcuni suggerimenti per capire quali sono i motivi che provocano un’eccessiva salivazione e quali rimedi potreste adottare per evitare che il vostro cane soffra se la causa dipende da una malattia.Tra le motivazioni c’è anche la predisposizione che alcune razze di cani hanno a causa della conformazione della bocca e certi comportamenti tipici degli animali.Con tutto il bene che possiamo volere al nostro cane ci sono alcuni comportamenti e modi di fare che rimangono sempre un pò indigesti per noi uomini, poiché distano tanto dal nostro modo di comportarci e perché associati a quello che potrebbe essere considerato un portamento non propriamente da galateo.Uno di questi è sicuramente la bava, quante volte vi sarà capitato di accarezzare il cane e ritrovarvi la sua bava nella maglia? E quante volte vi sarete trovati a dover cedere un pò di cibo al vostro cane che guardandovi mangiare vi ha fatto quasi passare la fame a causa dell’acquolina che scendeva a cascata dalla sua bocca? Perchè il cane sbava? Alcune razze più di altreI motivi che portano il vostro cane a sbavare possono essere di vario genere, per alcune razze si tratta della conformazione che hanno della bocca, ad esempio il San Bernardo, o gli alani: essi hanno la salivazione più sviluppata di altri e le labbra pendenti, a causa della pelle attorno alla bocca dove tendono a raccogliere tutta la saliva ai lati fino a farla traboccare quando è piena.Come il San bernardo ci sono altre razze che hanno la tendenza ad avere questo tipo di problema ad esempio: il Basset hound, il Bulldog, il Labrador e infine come già indicato il cane più grande del mondo, l’Alano che non poteva mancare nell’elenco di quelli che hanno una salivazione abbondante.Ci sono razze di cani che tendono ad avere una salivazione meno evidente e più regolare, se però da qualche tempo notate che il cane sbava più del solito è bene procedere con alcune verifiche. Prendete una pallina che vi aiuterà a tenere aperta la bocca del cane e munitevi di una torcia per dare un occhiata e capire cosa sta succedendo al vostro amico. Il cane sbava tanto: quali sono le causeTra le cause comuni che non sono motivo di preoccupazione ci sono anche stati d’animo come l’eccitazione, il nervosismo o lo spavento. Tutte le situazioni che nel cane possono portare un aumento di adrenalina, come il combattimento, il gioco o l’accoppiamento, al contrario dell’uomo che se messo in stati di agitazione si ritrova a “bocca asciutta”.Altri motivi che causano un abbondante salivazione del cane sono: la sete, un’alta temperatura esterna, il cane se ha caldo non suda, infine quella più comune l’acquolina alla bocca davanti al cibo.Tra le cause più serie e frequenti che possono provocare un’ipersalivazione che meritano più attenzione e cura ci possono essere:Ascesso a un dente Parodontite Tumore Corpi estranei in bocca, corpi estranei nell’esofago AvvelenamentiL’ascesso a un dente così come per l’uomo anche per il cane è molto doloroso. Potreste individuarlo vicino ai denti, se notate sacche di pus. Se il dente colpito è il quarto premolare superiore potrebbe causare gonfiore sotto gli occhi e al viso. Altri sintomi sono la febbre, mancanza di appetito e depressione.La parodontite si manifesta col gonfiore alle gengive, sanguinamenti e alitosi: anche questa è molto dolorosa e colpisce in profondità le strutture che sorreggono i denti fino a trasformarsi in gengivite.Se il dolore è molto forte può portare il cane a rifiutarsi di mangiare, a causa della sofferenza provata nella fase della masticazione. Malattie come tumori alla bocca del cane possono provocare melanomi, sanguinamento, alitosi e un forte dolore.I cani si sa che giocano con tante cose e usano principalmente la bocca per fare tutto quello che noi uomini normalmente facciamo con le mani. Analizzate all’interno della bocca del cane perché potrebbe avere un corpo estraneo incastrato dentro, ad esempio un pezzettino di osso, bloccato tra i denti, nelle gengive o anche nella lingua.Il rischio aumenta soprattutto con la bella stagione quando si inizia ad uscire spesso e si frequentano con regolarità i prati. Se non siete in grado di rimuoverlo meglio rivolgersi al vostro veterinario.Da non escludere anche la possibilità che il corpo estraneo si trovi nell’esofago: se ha difficoltà a deglutire potrebbe avere qualche piccolo ostacolo che ostruisce, è importante fare subito la verifica e rivolgersi al veterinario perché se si tratta di un oggetto tagliente potrebbe perforare l’esofago.Un eccesso di salivazione potrebbe dipendere anche dall’Encefalopatia apatica dovuta ad un malfunzionamento del fegato, che non riesce ad eliminare l’eccesso di ammoniaca nel corpo, anche questa malattia deve essere seguita da un veterinario e si manifesta con disorientamento, debolezza e cambiamento comportamentale.Infine ci sono i casi di avvelenamento, dovuti all’ingestione di sostanze chimiche o velenose, queste ultime provocano un aumento di bava del cane che si presenta bianca e schiumosa: in questi casi è bene correre subito dal veterinario perché il cane potrebbe rimetterci la vita.Anche la rabbia si manifesta con un eccessiva ipersalivazione dovuta ad una paralisi dei muscoli usati per deglutire. Oltre ad avere una bava più sviluppata il cane può assumere comportamenti irrazionali come aggressività, disorientamento e mancata coordinazione. Se invece il vostro cane soffre di chinetosi e di mal d’auto potete dargli dello zenzero, o alimenti che ne contengano, aiuta a combattere il senso di nausea e a limitare la produzione di bava.Quali rimedi bisogna adottare per far fronte a questi tipi di problemi?Un modo per asciugare la bava del vostro cane potrebbe essere quello di legargli una bandana intorno al collo che assorba la saliva in eccesso. L’ipersalivazione del cane può dipendere da punture di insetti, avvelenamenti, problemi allo stomaco, infiammazioni alle gengive, al cavo orale e tumori.Tra le cure ci sono sicuramente la somministrazione di antibiotici e anti infiammatori. Ma non dimenticativi che una buona prevenzione è molto utile, fate attenzione all’igiene orale e alla pulizia dei denti.

Lasciato per ore in auto sotto il sole, cane rischia la morte: il video del salvataggio

News Redazione -

Salvato un cane a pochi minuti dall’asfissia certa. Un problema sempre più frequente, quello in cui il “cane” viene lasciato in auto, rigorosamente con i finestrini aperti o all’ombra, perché non è possibile portarlo con sé.Sembra sia una buona norma questa, ma invece, sempre più quattro zampe muoiono d’asfissia per il troppo caldo e la temperatura troppo alta dell’abitacolo.Questo, quello che è successo a Jeff, un cane salvato a pochi "minuti" dalla morte, lasciato in un'auto divenuta rovente e salvato da uno sconosciuto che ha distrutto i finestrini per liberarlo. Il cane era bloccato nel trasportino nella parte posteriore dell’auto, parcheggiata accanto ad una lavanderia.Clive Oxley stava pranzando quando si è accorto dell'animale in difficoltà; il cane, infatti, era stato lasciato in macchina per più di un'ora e mezza, stando al biglietto del parcheggio.Così Clive ha chiamato la polizia che ha detto di non poter aiutare l’animale in difficoltà e per questo ha preso la situazione in mano; il cane era disteso sulla schiena con la lingua appesa e non riusciva a respirare, quando Clive ha distrutto il finestrino per tirarlo fuori, come si vede nel filmato. Sarebbe morto di li a poco, se non avesse avuto modo di uscire dall’abitacolo.Una pratica troppo diffusa, quella di lasciare il nostro amico a quattro zampe in auto; una macchina può diventare molto calda quasi come un forno, anche quando è parcheggiata all’ombra. Quando fuori ci sono 22 gradi, per esempio, l’abitacolo può raggiungere una temperatura insostenibile di 47 gradi, nell'arco di un'ora.Ora Jeff sta bene e il suo padrone ha sicuramente imparato la lezione! 

La storia di kelsey, un cane speciale che ha salvato il padrone dall'assideramento

News Redazione -

Kelsey è un cane speciale: ha salvato il padrone dall’assideramento L’incredibile storia del cane che salva il padrone durante la notte della vigilia di capodanno.Kelsey è un bellissimo Golden Retriever tutto bianco, fedele e legato al padrone a tal punto da non abbandonarlo neanche nella condizione più estrema. Questa è l’ennesima storia che ci testimonia l’affetto che i cani hanno per il loro padrone: Kelsey ha fatto di tutto pur di salvare la vita del suo adorato Bob. E’ successo in Michigan, negli Usa, durante una di quelle serate dal freddo glaciale nella notte della vigilia di capodanno.Erano le 22.30 quando Bob si limitava a guardare la partita di calcio in televisione. Con un freddo simile tutti accendono il camino e stanno ben attenti a non farlo spegnere, così ha fatto anche Bob e appena è arrivata la pubblicità ne ha approfittato per uscire in giardino a prendere altra legna da bruciare, ma il destino gli ha giocato un brutto scherzo. Trattandosi di pochi secondi è uscito senza giacca, in pantofole e con una camicia.Si è chinato per prendere qualche legno e non si è più rialzato, è scivolato, si è ferito al collo e ha quasi perso i sensi. “Ho provato a urlare per chiedere soccorso ma la casa più vicina dista un quarto di miglio e mi erano venute a mancare le forze, a fatica mi usciva la voce”. Fortunatamente col freddo il cane stava in casa ed era comunque libero di girare, nessuna catena gli ha impedito di correre immediatamente dal suo padrone per assisterlo, non solo fisicamente ma anche mentalmente dandogli la forza necessaria per non mollare.Un cane ti può salvare la vitaKelsey, sentendo le grida di Bob e vedendolo disteso a terra, ha iniziato a leccargli la faccia e le mani per tenerlo sveglio e gli si è messo sopra per scaldarlo ed evitare che il corpo andasse in ipotermia. Il cane ha continuato ad abbaiare per chiedere soccorso e per attirare l’attenzione di qualcuno che lo aiutasse. L’uomo ha trascorso tutta la notte al gelo, la temperatura era sotto i 24 gradi, dopo 19 ore Bob perde definitivamente i sensi, ma Kelsey ha continuato ad ululare, erano le 6.30 quando finalmente è intervenuto il vicino di casa.Bob è rimasto disteso per 24 ore, ma fortunatamente ad assisterlo c’era il suo fedelissimo cane che ha continuato cercare aiuto: il vicino, insospettito da tanto rumore, si è preoccupato ed ha deciso di andare a vedere a casa di Bob, ha trovato l’uomo disteso a terra col cane sopra che si era preoccupato per tutto il tempo di tenerlo in vita. Bob è arrivato al Northern Michigan dipartimento di emergenza McLaren, in ipotermia, la sua temperatura corporea era inferiore a 70° fahrenheit aveva un ernia al disco c4-c5 e lesioni al midollo spinale.Rompendosi l’osso del collo ha rischiato prima di morire, poi una paralisi alle gambe. Il chirurgo che è intervenuto per operare l’uomo ha agito subito per evitare che i danni subiti al midollo spinale potessero causare ulteriori problemi e difficoltà per ritornare a camminare. Fortunatamente finito l’intervento chirurgico il paziente ha iniziato a muovere miracolosamente le estremità del suo corpo con più forza e a reagire. Bob è uscito vivo dalla sua tragica vigilia di capodanno ed è riuscito anche a superare l’operazione con successo, senza danni permanenti ma con l’obbligo di seguire una fisioterapia per recuperare le forze e le funzioni del suo corpo.Bob afferma che sicuramente la presenza e la tenacia di Kelsey nel stargli vicino continuando ad abbaiare, accudendolo e cercando di non farlo addormentare sono stati la motivazione che lo hanno portato a non mollare ma a lottare per la vita.  E’ grazie all’assistenza di Kelsey se questo uomo è ancora vivo. Bob sottolinea che gli deve la vita oltre a ringraziare il neurochirurgo dottor Colen che lo ha operato.Fedeltà: un valore importanteLa storia di Kelsey è un grande esempio di fedeltà: come queste ce ne sono diverse, potremmo raccogliere numerosissimi racconti che ci parlano di cani legati ai loro padroni in modo incondizionato, a tal punto da non abbandonarli mai nel bene e nel male. Vien da pensare che dovremmo prendere esempio dai cani e dovremmo davvero riflettere anche sui comportamenti umani che a volte riescono ad essere lontanissimi da storie simili. In questo caso possiamo tranquillamente affermare che si può imparare molto dagli animali. Anche la costanza del Golden Retriever che non ha mai smesso di abbaiare e leccare il padrone, non ha mai smesso di sperare che qualcuno intervenisse, sembra incredibile la prontezza con la quale questo cane si è subito buttato sopra il suo padrone per evitare che andasse in ipotermia cercando di non fargli perdere conoscenza.Avete ancora dei dubbi su cosa sono capaci di fare i cani per i loro padroni? Quando si leggono storie di cani come queste è impossibile non pensare che gli animali possano davvero volerti bene: se stai riflettendo se prenderne uno immagino non avrai più dubbi. In particolare il Golden retriever è una razza che adora stare con gli uomini, è perfetto per tutte le età per bambini, adulti e anziani. E’ tra i cani docili adatto ad essere ammaestrato molto dolce. E’ una razza che adora passeggiare, giocare è solare e allegro è molto amichevole anche con gli altri cani e gli altri animali. I Golden retriever in particolare sono portati per prestare aiuto alle persone in difficoltà, hanno un indole altruista infatti sono molto utilizzati per le pet therapy, ma anche per i non vedenti, gli ammalti o i disabili. La sua predisposizione alla socializzazione non lo rende però un cane adatto a fare la guardia, come pure non è un cane che ama stare solo: è molto affettuoso e questo lo porta a ricercare spesso tante coccole. Non è solo un bel cane esteticamente ma lo è anche di carattere: i golden retriever sono cani affettuosi, se cercate un amico socievole da coccolare è la razza giusta per voi. Si dice Cane fedele e si dice anche che sia il migliore amico dell’uomo, giudicate voi se non è vero.

Malattie cardiache del cane: tipologie, sintomi, trattamento, cure e rimedi

Salute del cane Redazione -

Le malattie cardiache del cane sono un problema che può palesarsi senza alcun preavviso, perciò è bene far visitare spesso il vostro pet da un veterinario. Le insufficienze cardiache e gli infarti colpiscono l’uomo e anche i cani. Il cuore è un organo molto importante dal quale parte l’ossigeno e tutte le sostanze nutritive per le cellule del corpo. E’ il motore dell’organismo vivente e di seguito troverai le varie patologie dalle quali può essere affetto il cane e i sintomi che possono indicare alcuni indizi riguardanti problemi o difetti al cuore. Ci sono dei piccoli accorgimenti da adottare per mantenere il cane in salute ma è difficile prevedere un malfunzionamento del cuore del cane. Ci sono delle cure da fare in caso il tuo cane abbia sofferenze cardiache ma il consiglio più indicato è quello di sottoporlo alle visite del veterinario. Il cuore del cane cosi come quello del suo padrone può soffrire di malattie cardiache. Un cane raggiunge fino a 150.000 pulsazioni del cuore al giorno, un’attività intensa che necessita di un organo allenato ed in forma. Il cuore è il muscolo più importante dell’apparato circolatorio, si occupa di pompare sangue in ogni organo del corpo, è un azione importantissima perché con la circolazione del sangue arrivano ossigeno e sostanze nutritive alle cellule.Malattie cardiache del cane: cosa sono Una malattia cardiaca comporta l’alterazione della circolazione del sangue, se viene pompato con minore intensità significa che alle cellule arriverà un minor quantitativo di ossigeno e sostanze nutritive e ovviamente può provocare conseguenze gravissime sulla salute del cane. Tra le patologie più diffuse del cuore ci sono:Le insufficienze cardiache o malformazioni Il soffio al cuore Il malfunzionamento del nodo sinusale La dap Stenosi aortica o polmonare Aumenti o diminuzione dei battiti cardiaciUn’insufficienza cardiaca è dovuta al mal funzionamento del miocardio che dipende a sua volta da un deposito di liquidi nei polmoni. L’accumulo di liquidi dei polmoni si manifesta con tosse, difficoltà respiratorie, mancanza di respiro, perdita di peso e fatica. Può venire a tutti i cani indistintamente dalla razza e dall’età anche se quelli di grande taglia sono maggiormente predisposti. L’insufficienza cardiaca nei cani di età anziana e in quelli di piccola taglia si verifica nel momento in cui c’è una degenerazione del tessuto della valvola. Il soffio al cuore è un rumore anomalo del muscolo che il veterinario può diagnosticare ascoltando i battiti con lo stetoscopio. Il soffio al cuore non è una malattia ma un’anomalia del muscolo che può essere presente sin dalla nascita o subentrare dopo. I difetti dell’anatomia del cuore del cane potrebbero essere un derivato di malattie infettive, o di un’infiammazione della stenosi valvolare. Tra le cause più comuni dei difetti al cuore c’è l’endocardiosi che è un ispessimento dei bordi delle valvole cardiache. L’endocardite è un’infiammazione dei tessuti delle valvole cardiache del cuore e assieme alla stenosi ovvero il restringimento di una vena o un’arteria sono altre cause frequenti di soffio al cuore. Il veterinario una volta confermato il problema non deve far altro che individuarne la causa e tenere sotto controllo il cane con visite più frequenti, di solito non è necessario nessun intervento chirurgico o terapia. L’alterazione del battito cardiaco rappresenta un altro problema che rientra nelle malattie del cane. Un aumento di battiti cardiaci è definito tachicardia mentre una diminuzione del battito si definisce brachicardia. Come conseguenza alla tachicardia si possono verificare le fibrillazioni, che si suddividono in atriali o ventricolari. Le fibrillazioni possono rappresentare un pericolo per la salute del cane perché nel tempo potrebbero ricreare delle gravi aritmie e provocarne la morte. Il veterinario riesce a diagnosticare problemi al cuore grazie ad una serie di esami specifici che aiutano a capire quale sia la disfunzione di questo organo:Misurazione della pressione arteriosa Radiografia al torace Ecocardiogramma ElettrocardiogrammaTra le cure da effettuare in caso di insufficienza cardiaca c’è sicuramente un drenaggio in caso si debba eliminare il versamento di liquidi nei polmoni, la somministrazione di diuretici, una dieta specifica che prevenga la ritenzione idrica e a ridotta presenza di sodio, integratori per rinforzare il cane.Malattie cardiache del cane: sintomiI sintomi spesso sono invisibili e silenziosi, solo nel suo stadio più avanzato abbiamo i segnali di malattie cardiache. Sintomi come l’insufficienza cardiaca se siamo bravi osservatori possiamo individuarli: se il cane è spesso stanco e dorme molto, se non vuole giocare, ha la tosse e fa fatica a respirare, se non vuole uscire e addirittura ha uno svenimento allora è bene fare degli accertamenti. Il cane può soffrire di diverse patologie al cuore e quelle più gravi possono fermare il battito cardiaco e provocarne un infarto. I problemi di cuore possono essere una conseguenza di una disfunzione dovuta alla predisposizione genetica o ereditaria, può incidere se il cane ha un età avanzata, anche se lo stile di vita condotto dall’animale non comprende una dieta equilibrata e del movimento. Non ci sono delle precauzioni valide che se eseguite possano far evitare l’insufficienza cardiaca ma alcuni piccoli accorgimenti possono essere d’aiuto, ad esempio dare sempre da bere al cane, evitare eccessi di attività fisica e diete ricche di sodio, infine evitare ambienti umidi e ad alte temperature.Malattie cardiache del cane: le razze più predisposte Tra i cani ci sono delle razze che al di là della loro taglia e dell’età sono maggiormente predisposte ad avere un insufficienza cardiaca: Boxer, pechinese, alano, cocker spanish, poodles, boston terrier, wolfhounds irlandese, doberman pinscher. In caso di difetti al cuore non si scappa dalle medicine anche se una dieta adeguata aiuta a vivere meglio e mantenere il cane in forma, perchè le malattie al cuore si portano dietro alcuni problemi tra cui: ritenzione idrica, obesità, ipertensione, cachessia e carenza di alcuni valori nutrienti che devono essere reinseriti, acidi grassi e antiossidanti aiutano l’organismo a reagire meglio. Ad esempio la taurina è ottima per l’insufficienza cardiaca. Acidi grassi omega 3 e omega 6 aiutano a regolarizzare il battito cardiaco. Sono molto importanti anche le vitamine per cani in particolare quelle del gruppo b che vengono espulse con la pipi e spesso mancano ai cani con problemi di cuore. Il magnesio è un sale minerale molto importante per l’apparato cardiocircolatorio come pure le sostanze antiossidanti che combattono i danni causati dai radicali liberi. Infine la carnitina che è una sostanza simile ad un enzima e molto utile per la salute del cane.

Salute del cane anziano: tutte le patologie e come affrontarle

Salute del cane Redazione -

Salute del cane anziano: ecco tutte le patologie che possono colpire il nostro quattrozampe appena aumentano gli anni. Il cane come l’uomo subisce l'invecchiamento, ma a differenza nostra ha una vita media più breve circa da 13 ad un massimo di 20 anni, dipende dalla razza e lo stile di vita. Qui descriviamo le varie patologie che possono incontrare i nostri cani invecchiando. Alcune sono molto simili a quelle che anche a noi uomini possono venire in età senile. Ci sono piccoli accorgimenti per far vivere con serenità il cane e fargli affrontare questa fase della vita in maniera meno sofferta se affetto da patologie di un certo tipo. Alcune malattie tendono a far parte dell'invecchiamento di tutti i cani, altre si manifestano come tipiche di certe razze e sono patologie strettamente legate alla fisicità del cane, alle sue dimensioni. I nostri adorati amici a 4 zampe oggi vantano di maggiori attenzioni e anche le cure a disposizione sono migliorate e in continua evoluzione, quindi niente paura anche l’invecchiamento del cane può essere vissuto in maniera più serena.Salute del cane anziano: ecco le patologieI nostri amati cani hanno una vita media di che va dai 10 ai 13 anni, molto limitata rispetto a quella di noi uomini: per avere una stima più precisa non bisogna dimenticare che la loro aspettativa di vita è determinata anche dalla taglia che il cane raggiungerà da adulto. Le taglie piccole vanno dai 15 ai 18 anni, quelle medie dai 12 ai 14 anni e quelle grandi dai 9 agli 11 anni. Che dire, sette dei nostri anni potrebbero equivalere ad un anno di vita del nostro cane. Già dai 7 anni in su possiamo iniziare a classificare i cani dentro una fase di anzianità ma questo dipende molto dalla razza, la taglia e lo stile di vita che ha fatto il cane. L’invecchiamento ovviamente non è solo un fattore fisico ma anche cognitivo, che compromette le funzioni della memoria e dell’apprendimento. L'invecchiamento senile nei cani può manifestarsi con la difficoltà nel riconoscimento dei familiari, un disorientamento che si ripropone anche quando si muove e si ritrova in luoghi che non riconosce, a tal punto che nello smarrimento hanno difficoltà anche a rientrare a casa. Obbedisce meno al padrone, gioca poco e può sfasare anche i cicli di sonno e veglia stando sveglio di notte e dormendo di giorno. Come nell’uomo anche l’invecchiamento del cane è caratterizzato da alcuni segni, ad esempio i peli bianchi sul muso, una ridotta capacità uditiva, movimenti e riflessi più lenti seguiti ovviamente da una tendenza ad essere meno vivace e la necessità di riposare più a lungo. Possono insorgere problemi di cataratta e diminuzione della vista. Anche la masticazione diventa più difficoltosa, può essere caratterizzata dalla perdita di qualche dente. Rallenta il metabolismo, l’apparato digerente lavora meno, si riduce anche il fabbisogno energetico. Questo può portare all’obesità e di conseguenza generare problemi al cuore e ai polmoni, perciò è importante fare attenzione all’alimentazione e informarsi sul cibo per cani anziani più adatto. L’incontinenza è un altro problema che si può riscontrare in un cane di età avanzata, può essere dovuta a disfunzioni organiche ma anche a disorientamenti confusionali dove ad esempio non riconosce il tappeto dall’erba. Il cane anziano diventa più debole ed esposto alle malattie, che possono essere prevenute con le apposite vaccinazioni. Artriti, tumori, problemi cardiaci, disturbi renali sono altri problemi che possono subentrare nell’età avanzata di un cane.Salute del cane anziano: occhio al morbo di Cushing Per prevenire alcune di queste malattie è importante far visitare il proprio cane al veterinario e prendere alcuni piccoli accorgimenti come ad esempio fargli seguire una dieta adeguata. L’invecchiamento può portare anche alcune malattie come il morbo di cushing nel cane, è causato da una sovra produzione del cortisolo, l’ipotiroidismo è dovuto al malfunzionamento della ghiandola tiroidea: con i farmaci adeguati si possono alleggerire i sintomi di queste malattie. Il diabete è un’altra malattia diffusa nei cani, comporta ovviamente una regolazione dell’alimentazione e potrebbe essere necessario fare l’insulina. Nell'elenco indico alcune azioni che possiamo fare per mantenere il nostro cane in forma:Regolari controlli dal veterinario dopo un certa età Seguire una dieta adeguata Non far mancare al cane il movimento fisico Cura dei dentiQuesti piccoli accorgimenti possono aiutare il nostro cane a vivere con maggior serenità anche la sua vecchiaia. Oggi si presta più attenzione ai propri animali, le cure si sono evolute anche nel settore della veterinaria, esistono specifici antinfiammatori per cani anziani e anche integratori cani anziani che consentono di far vivere meglio i nostri adorati amici a 4 zampe. Si possono adottare metodi curativi alternativi come piccoli accorgimenti e terapie più olistiche e legate ai metodi naturali oltre alle classiche soluzione farmacologiche.Salute del cane anziano: alcune patologie si manifestano solo in determinate razze Ci sono malattie che si manifestano nella vecchiaia dei cani e sono tipiche di determinate razze ma anche del tipo di taglia del cane, sono patologie dovute alla specifica struttura e forma fisica. La cheratocongiuntivite secca ad esempio è una malattia che colpisce spesso i pechinesi o gli shih-tzu poiché sono razze con gli occhi sporgenti e in anzianità tendono ad avere problemi alla vista. Il cane corso fa parte delle razze di grande mole e in vecchiaia può tendere a manifestare problemi osteoarticolari come displasia dell’anca, indebolimento dei legamenti del ginocchio. Il barboncino vanta la fortuna di avere una vita piuttosto longeva, nella sua vecchiaia tende ad avere problemi agli occhi che possono portarlo alla cecità, è soggetto alla displasia dell’anca e la lussazione rotulea. La cardiopatia è un altro problema di salute che sorge nei cani di una certa età, può essere di due tipi: una è dovuta all’assottigliamento delle pareti del cuore con conseguente indebolimento e l’altra è dovuta ad un’anomalia della circolazione del flusso sanguigno dovuto al malfunzionamento della chiusura delle valvole cardiache. Sono diverse le razze di cani che soffrono di cardiomiopatia tra cui: San Bernardo, Pastore Tedesco, Golden Retriever, Boxer, Dobermann, Alano, Irish Wolfhound e Cocker Spaniel; l’indebolimento del muscolo cardiaco può portare ad un insufficienza e l’arresto cardiaco quindi alla morte.Salute del cane anziano: esistono delle vitamine apposite Un cane anziano non è sinonimo di cane malato: va comunque trattato e rispettato, considerato come un animale in grado di fare ancora tante cose tra cui quella di continuare anche a giocare, perchè le migliori vitamine per cani anziani sono le cure e l’affetto che gli diamo ogni giorno. A parte questo sicuramente una visita dal vostro veterinario riuscirà anche a fare luce sulla possibilità di somministrare ricostituenti al vostro cane da "confondere" insieme al cibo. Potrebbe interessarti anche https://www.razzedicani.net/alimentazione-del-cane-anziano/

Come fare il bagno al cane: tutti i consigli

Igiene e bellezza Redazione -

Bagno al cane: come farlo senza troppe difficoltà? Ecco tutti i nostri consigli.Si sa che i cani non amano particolarmente fare il bagno: se è vero che adorano tuffarsi in un fiume o in un lago per nuotare e giocare spensierati, non si accostano però con altrettanto entusiasmo al bagno fatto in vasca con shampoo e spugna. Va detto anzitutto che, se curare la pulizia del cane è una buona regola igienico-sanitaria, fare il bagno al cane non è un’attività che va ripetuta troppo spesso: si consiglia di lavarlo non più di due o tre volte all’anno, salvo esigenze particolari, perché altrimenti si rischia di danneggiare il film protettivo che il pelo del cane naturalmente possiede, oltre a causare dermatiti o eczemi. La pelle del cane infatti ha un PH pari a 7, diverso da quello umano, che la rende più delicata e vulnerabile della nostra. La necessità di fare il bagno al cane inoltre dipenderà anche dall’ambiente in cui vive: un cane che sta in casa, su materassini o divani, non si sporcherà spesso e non avrà bisogno di essere sottoposto a frequenti lavaggi. D’altro lato, un cane che vive all’aperto, esposto ad agenti inquinanti, o ama giocare rotolandosi nella terra del giardino, potrebbe necessitare di lavaggi un po’ più consueti. Quando vogliamo fare il bagnetto al nostro cane incontriamo serie difficoltà, perché non sembra affatto contento di assecondare la nostra volontà di tenerlo bello, profumato e soffice. In effetti far restare il cane nella vasca da bagno è un' impresa per niente facile, ma con alcuni suggerimenti che leggeremo in questo articolo e con tanta pazienza, potremo trasformare il tempo del bagno in una piacevole esperienza se non in un grande legame che si instaurerà tra noi ed il nostro cagnolino. Quando vediamo le persone che fanno fare il bagno al cane nei film e negli spettacoli in televisione, il più delle volte sembra un momento di grande gioia e divertimento per tutti i soggetti coinvolti. Purtroppo però, nella nostra vita reale ci appare completamente diverso. Il bagno del nostro cane non somiglia per niente ad un'esperienza positiva!Ai cani, fondamentalmente, non importa se sono sporchi e puzzolenti, anzi, diciamo pure che gli piace anche un po'. La maggior parte di loro non ha paura a mettere in atto una bella lotta se pensano che questa gli aiuterà a mettere fine a questo benedetto bagnetto. In televisione vediamo il nostro attore preferito che, dopo aver corso con il suo cane, lo riporta a casa e contento lo ricopre di schiuma e lo insapona divertito. La nostra scena invece somiglia molto di più ad un incontro di wrestling, con il nostro cane che si trasforma in un esperto lottatore e tra graffi e scivolate cerca di arrivare il più lontano possibile da noi, sperando di farla franca. Ecco alcuni consigli su come lavare il nostro cane, rendendo l'esperienza molto più amichevole.Fare il bagno al cane: quando e come si fa La prima cosa fondamentale che bisogna fare è quella di associare il bagno a qualcosa di positivo. Ed è ciò che facciamo di solito quando vogliamo far fare al nostro cane qualcosa di nuovo. In altre parole, cercare di corromperlo offrendogli dolcetti, giocattoli ed accarezzarlo mostrandogli tutto il vostro affetto. Ripetere queste operazioni ogni volta che riusciamo ad ottenere un comportamento positivo ed ogni volta che collabora rendendo il bagnetto molto più piacevole. Si inizia semplicemente facendolo entrare nella vasca vuota e lì trascorriamo del tempo con lui dandogli dei giocattoli o dei biscottini. Poi piano piano si arriverà ad aggiungere anche l'acqua, sempre tiepida, mi raccomando, mai bollente. Il trucco sta nel fatto che non bisogna avere paura di ripetere queste azioni, fino ad ottenere ciò che vogliamo. In pratica se si dispone di una vasca da bagno o comunque di una specifica area in cui il nostro cane fa il bagno, bisogna farlo venire fino a noi e premiarlo con un biscottino ogni volta che obbedisce. Alla fine dovrà andarci da solo anche senza offrirgli nessun compenso.Fare il bagno al cane: proteggete le orecchie!Dobbiamo essere molto attenti a non far entrare l'acqua nelle orecchie del nostro cane durante il bagnetto perché oltre ad essere fastidioso per loro, può effettivamente causare problemi di salute. L'ideale sarebbe quello di passargli un batuffolo di cotone all'interno delle orecchie, se ce lo permette. Altrimenti sarà sufficiente fare del nostro meglio per evitare di spruzzargli l'acqua al loro interno. Se abbiamo la fortuna di disporre di un cucciolo, bisogna iniziare a fargli il bagno il più presto possibile. Sicuramente si opporrà molto meno a tale esperienza in quanto, essendo giovane, non avrà alcuna associazione negativa verso il bagno. Trasformando il bagno in un'abitudine sin da subito nella fase iniziale, si incontreranno meno problemi in seguito.Fare il bagno al cane: shampoo giusto e non bagnare la testa Un modo per rendere l'ora del bagnetto ancora più sgradevole per il nostro migliore amico è quello di scegliere lo shampoo sbagliato. Ci sono degli shampoo infatti, che potrebbero graffiare o seccare la pelle del nostro cane. L'ideale sarebbe quello di utilizzare un sapone delicato che pulisce e rimuove gli odori indesiderati senza però spogliare il nostro adorabile cagnolino degli oli essenziali della sua pelle. Abbiamo detto che le orecchie del cane devono essere salvaguardate dai getti d'acqua in quanto possono causare dei problemi seri in seguito. Ma non solo le orecchie sono da proteggere, bensì anche i suoi occhi e la sua bocca. Come possiamo riuscire a fare questo? Beh, semplice. lavando il cagnolino dal collo in giù. Ci possiamo servire di un secchio o di una tazza per bagnare il cane senza rischiare. Altrimenti in commercio, si trovano degli spruzzatori appositi, progettati appunto per il bagnetto di un cane. Qualcuno di voi si chiederà: “Ma allora come facciamo a lavare la faccina del cucciolotto?”. Per rendere il nostro amico a quattro zampe assolutamente perfetto, basterà usare un panno umido per pulirgli anche gli occhietti e la boccuccia.Fare il bagno al cane: come asciugarloMolti di noi asciugano il cane con l'asciugacapelli, ma il rumore e la sensazione è sicuramente qualcosa a cui il nostro cane si deve abituare, altrimenti avrà paura. Inoltre bisogna fare molta attenzione ed evitare di bruciargli la pelle. Un'altra strada da percorrere è sicuramente quella dell'asciugamano e via. Per asciugarlo bene solo con l'asciugamano, sarà indispensabile prenderna per cani perché sono più assorbenti. Ovviamente si possono trovare nella maggior parte dei negozi per animali. Naturalmente non facciamoci cogliere impreparati dall'inevitabile “scossa” che il nostro cane farà per asciugarsi un pochino anche a modo suo. Facendo associare al cane il bagno a qualcosa di piacevole e rimanendo sempre calmo e assertivo, con il tempo questo evento non farà altro che rafforzare il nostro affetto. Il risultato sarà quello di fare del bagno un altro gradevole momento da condividere.Quando fare il bagno al cane è da evitare. Ci sono alcune circostanze in cui è meglio evitare di fare il bagno al cane:Non fare il bagno al cane in inverno: è bene farlo solo nelle stagioni più miti. Se potete lavarlo all’aperto, fatelo quando la temperatura è più mite perché, per quanto il cane possa essere ricoperto da folto pelo, il freddo e l’umidità potrebbero farlo ammalare. Anche se lo lavate in casa, sarà comunque meglio non portarlo fuori subito dopo il bagno, se non si è certi che il cane sia completamente asciutto. Se il cane non gode di ottima salute è meglio non sottoporlo ad una pratica che per lui potrebbe risultare troppo stressante e peggiorare le sue condizioni. Non fate il bagno al cane nei giorni immediatamente successivi alle vaccinazioni o dopo aver applicato i prodotti antiparassitari; è meglio lasciar trascorrere almeno una settimana. Se il cane ha mangiato da poco, aspettate che abbia digerito prima di fargli il bagno: quindi non lavatelo prima che siano passate tre/quattro ore.

La storia di dion e del cane gobi: un amore nato nel deserto

News Redazione -

La piccola randagia e il grande maratoneta. Piccolo meticcio di Border terrier, grazioso e un gran corridore. La storia di questo tenero cane randagio protagonista di un commovente destino, ha conquistato i cuori di milioni di persone in tutto il mondo. Sarà difficile non lasciar scorrere una lacrimuccia di gioia dopo aver finito di leggere questa spericolata e dolce avventura che l'ha reso famoso. Dion Leonard è un celebre corridore di origine australiana, che vive in Scozia, ad Edimburgo. Mentre la pelosetta cucciola color miele è una randagia cinese. Questi due amici senza saperlo, hanno in comune una grande passione: la corsa! Sarà, infatti proprio questa la ragione che li farà incontrare nel gran deserto Gobi. Come poteva non essere amore a prima vista? Leonard e Gobi. Amore al primo “passo” Ma cominciamo dall'inizio. Leonard stava percorrendo la 4Deserts, una marcia, durata giorni, che attraversa le montagne del Tian Shan nel deserto Gobi, in Cina. Ad un certo punto, viene avvicinato da uno strano maratoneta. Piccolo ma veloce a tal punto da tenergli il passo e seguirlo per tutti i 250 km di corsa.Leonard se ne innamora immediatamente e decide di darle proprio il nome Gobi in onore del luogo di questo loro primo incontro. Pensa addirittura di portarsela a casa ad Edimburgo. Di certo burocraticamente parlando, non è impresa semplice e nemmeno veloce riuscire a prendere un cane dalla Cina e farlo viaggiare fino al Regno Unito. Quindi l'atleta è costretto a rientrare in Scozia in attesa che a Gobi venissero fatte tutte le cure per poi farla trasferire. Infatti di lì a pochi giorni sarebbe dovuta andare a Pechino dove sarebbe stata messa in quarantena per qualche tempo. Ma proprio poco prima di arrivare a Pechino, la cagnolina scompare.La triste scomparsa di Gobi Leonard, in preda alla disperazione e al dispiacere, torna subito in Cina per cercare la sua compagna di vita. Si impegna moltissimo, senza sosta, per ritrovare la sua amica a 4 zampe. Lancia una campagna mediatica, utilizza tutti i social media e mette manifesti ovunque tappezzando la città di Urumqi. Si dà da fare come non mai, viene aiutato da tantissimi volontari del posto che si muovono chiedendo in giro alle guardie, ai tassisti, agli addetti delle pulizie, ai venditori di frutta...insomma, a chiunque possa aver visto Gobi. Controllano anche tutti i parchi e tutti i rifugi per cani. Erano tante anche le persone che fermavano Leonard per strada e piangendo gli dicevano che anche loro stavano cercando Gobi. Era stato lanciato anche un blog per aggiornare tutti gli interessati sull'andamento della ricerca in tempo reale. Il grande corridore, pur non dandolo a vedere, temeva in fondo al suo cuore che le ricerche non avrebbero portato ai risultati sperati. Urumqi è una città enorme, con più di 3 milioni di residenti. Inoltre c'era la possibilità che Gobi potesse essere andata correndo per la campagna circostante dove gli abitanti parlano una lingua diversa e sicuramente non usano i social media. In una intervista alla BBC Radio Five Live, aveva espresso la sua convinzione di dover tornare a casa senza di lei. Ma ecco che un mercoledì sera un uomo cinese chiama dicendo di aver visto un piccolo cane randagio, molto simile alla descrizione di Gobi, in un parco locale mentre era a passeggio con il proprio figlio. Pensando, appunto, che potesse essere proprio lei l'avevano portata a casa con loro. Leonard era molto scettico a riguardo, in quanto c'erano già stati altri due falsi allarmi. Decide in ogni caso di presentarsi e controllare di persona.   Un piccolo cane, un grande amore L'atleta australiano aveva ormai perso ogni speranza e senza dire una parola, un po' giù di spirito avanza camminando in una stanza poco illuminata dove si trovano una decina di altre persone. E qui la scena cambia completamente aspetto....nonostante il buio, nonostante tutte le persone presenti, Gobi riconosce immediatamente il suo compagno di marcia e gli corre incontro tutto d'un fiato. I salti di gioia e i baci affettuosi che Gobi aveva in serbo per il suo nuovo padrone non avevano bisogno di parole. L'emozione e la commozione si mescolavano alla felicità inimmaginabile di Leonard e allo scodinzolio di Gobi, dando di nuovo vita al loro grande amore. Gobi, il cane maratoneta, ha tagliato il traguardo del miracolo davanti agli occhi increduli di tutto il mondo. La cagnolina è dovuta restare 120 giorni in quarantena a Pechino, prima di dover affrontare 41 ore di viaggio per raggiungere la sua nuova casa ad Edimburgo. Questa storia così avvincente ed emozionante è ora in libreria: è uscito infatti pochi giorni fa “Gobi - Un piccolo cane un grande cuore” (HarperCollins pag. 286, 18 euro). E pensate un po' che alla Maratona di Milano c'erano anche loro due, che hanno fatto un tratto di gara "non più per competizione, ma per piacere". Che bellezza!

Per dieci anni ha aspettato il suo padrone su una panchina: la storia di hachiko

Curiosità Redazione -

La storia di questo Akita giapponese ha commosso interi popoli e ispirato libri e film in tutto il mondo Certe storie si narrano da decenni e hanno quasi raggiunto il rango di leggende pur non essendole: quella che vi raccontiamo qui è quella di Hachiko, un cane di razza Akita, e del suo padrone e migliore amico, Eisaburo Ueno, un docente che insegnava presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Tokyo. I due erano veramente inseparabili: ogni mattina Hachiko accompagnava alla stazione di Shibuya il professore (si, era proprio il cagnolino ad accompagnarlo e non il contrario, visto che era Eisaburo a dover prendere il treno) e tutti i pomeriggi seguenti, alle 15 in punto, si sedeva sulla panchina ad aspettare il treno in arrivo con il suo padrone. Purtroppo in un giorno primaverile, precisamente nel maggio 1925, il professore non tornò più a casa: un attacco cardiaco lo stroncò a lavoro e purtroppo non ce la fece. Il quattrozampe non sapeva ovviamente cos'era successo al suo padrone e, come ogni pomeriggio, si recò in stazione, si sedette sulla stessa panchina di sempre e iniziò ad aspettare. Nonostante non lo vide tornare, non si arrese e qui avvenne il fatto incredibile che ha fatto passare alla storia questo cane insieme al suo padrone: Hachiko è tornato in stazione ad attendere l'arrivo di Eisaburo per dieci lunghi anni, tutti i pomeriggi alle 15 in punto. La sua presenza col passare dei mesi divenne così conosciuta a tutti che gli venne perfino costruita una cuccia. Negli anni la vicenda divenne nota in tutto il Giappone, tanto che nell'aprile del 1934 venne realizzata una statua in bronzo con le sembianze del cagnone. L'8 marzo del 1935 Hachiko morì di filariosi: aveva compiuto da poco undici anni. La notizia della morte di questo eroe a quattrozampe commosse tutto il Giappone, e addirittura tutte le pagine dei giornali riportarono l'accaduto e venne dichiarato lutto nazionale. Su questa commovente storia è stato tratto un film, intitolato "Hachiko Monogatari", tradotto in italiano "La storia di Hachiko" e che ebbe un gran successo. Anche in libreria potete trovare alcuni racconti per bambini improntati sulle vicende di Hachiko e Eisaburo: Hachikō: The True Story of a Loyal Dog, scritto da Pamela S. Turner e illustrato da Yan Nascimbene, Hachiko Waits di Lesléa Newman e infine Taka-chan and I: A Dog's Journey to Japan.

Tg cinofilo, peterborough (uk): va in palestra e lascia i suoi cani in macchina per 5 ore

News Redazione -

Va in palestra e lascia i suoi cani in macchina per cinque ore, sotto il sole e senza acqua. Peterborough è una città del Regno Unito di 184mila abitanti, compresa nella contea del Cambridgeshire. Qualche giorno fa è stata scossa da un fatto veramente tragico per gli amanti degli animali e non: il proprietario di tre cani è andato in palestra e ha pensato bene di lasciare i suoi quattrozampe chiusi per cinque ore in macchina sotto il sole, senza acqua. Daisy, Mitch e Rascal, i nomi dei tre cagnolini, sono purtroppo morti. L'ispettore di polizia è intervenuto sul posto e denunciato Jonathan Theobald, dichiarando alla stampa locale: "Il tempo era caldo ed umido. Nelle ore in cui i cani sono rimasti in auto le temperature si aggiravano tra i 16 e i 19 gradi. Nessuno lascia il loro cane a morire in una macchina apposta. Ma non c’è nessuna bona ragione anche per rischiare di ucciderli andando in un negozio o dal medico.  L’interno di un veicolo può raggiungere temperature superiori ai 20 gradi anche quando fuori fa qualche grado di meno. Senza acqua e ventilazione la temperatura percepita può arrivare anche a 40 gradi". Questa la risposta dell'avvocato dell'uomo: "Quest’uomo ha un carattere esemplare e date le circostanze strazianti ha risposto come meglio poteva". Theobald ha infatti ammesso le sue colpe ed ora è in attesa di sentenza di condanna per aver abbandonato i suoi cani. Il processo si sta svolgendo in queste ore. AGGIORNAMENTO >>>  Theobald non andrà in carcere: il giudice ha deciso soltanto che non potrà possedere animali per i prossimi 10 anni. Perchè questa decisione? Stando a quanto dichiarato nella sentenza, l'uomo è considerato un ottimo proprietario di animali e, negli anni precedenti non aveva mai fatto registrare maltrattamenti verso di loro.

frutta e verdura nel cane

Dare frutta e verdura nel cane: quali prodotti scegliere

Alimentazione Redazione -

Possiamo dare frutta e verdura al nostro cane? Sappiamo bene quanto siano fondamentali per l’alimentazione dell’uomo ma questo vale anche per i nostri amici a quattro zampe. Prima di tutto occorre sapere che anche la frutta e verdura per il cane sono essenziali. Sono alimenti dissetanti oltre ad essere ricchi di vitamine e sali minerali. Sono altresì utili per purificare l’organismo e l’intestino. Spesso questi alimenti è possibile trovarli tra gli ingredienti di crocchette e bocconcini. In realtà, soprattutto per ciò che concerne la frutta, non parliamo di veri e propri pezzi ma solo degli elementi che vengono aggiunti al cibo. Questo significa che possiamo dar loro questi alimenti direttamente preparandoli noi stessi. Come per tutte le cose non bisogna esagerare e ci sono dei piccoli accorgimenti che è bene conoscere a partire dal fatto che la percentuale di frutta e verdura giornaliera non dovrebbe superare il 10-15%.  Vediamo ora nel dettaglio cosa possiamo dare ai nostri migliori amici.Verdura per il cane: quale scegliere Vanno benissimo zucchine, cetrioli, fagiolini e carote che purificano l’intestino. Va bene anche la patata purché sia cotta e data al cane con moderazione in quanto molto ricca di carboidrati. Ma veniamo agli alimenti assolutamente da evitare.  Tanto per cominciare spinaci, bietole, cicorie, lattughe che contengono acido ossalico. Queste verdure fissano il calcio a livello intestinale rendendo difficoltoso l’assorbimento e favorendo la comparsa dei calcoli renali. Dannosi per il nostro amico peloso anche aglio, cipolle e cavoli che contengono disolfuro di n-propile che favorisce la distruzione dei globuli rossi e causa l’anemia.  Assolutamente no anche per i funghi che risultano tossici per il fegato. No anche a peperoni, pomodori e melanzane perché risultano essere cibi complessi da digerire.Frutta per il cane: ecco quale dare al nostro quattro zampe La frutta è un alimento dissetante, ricca di sali minerali importanti per il corpo e i tessuti. Data la sua alta percentuale di fibre ha il compito di purificare l’organismo e l’intestino. Per quanto concerne le frutta fresca, alimenti assolutamente da evitare nell’alimentazione del nostro amico c’è l’uva perché contiene una tossina che danneggia i reni, l’avocado che risulta essere tossico sia per il cuore che per i polmoni, le pesche, le pere, le ciliegie e le albicocche perché la buccia contiene una quantità minima di cianuro Inoltre la buccia può bloccarsi nell’intestino e causare blocchi intestinali. Non succede nulla se il nostro cane mangia accidentalmente una ciliegia o un albicocca, l’importante è che non ne mangi tante e che questi alimenti non facciano parte della sua regolare alimentazione. I fichi vanno bene ma devono essere dati al cane con molta moderazione a causa dell’elevata quantità di zuccheri che contengono. Vanno bene anche arance e anguria, purché vengano rimossi i semi, e banane. Anche in questo caso le dosi devono essere moderate. Una frutta che fa bene all’uomo e anche al cane è la mela che aiuta nella pulizia dell’intestino e dei denti. Per quanto attiene alla frutta secca sono assolutamente da evitare le noci, fortemente tossiche per i nostri animali. In conclusione ben vengano frutta e verdura nel cane anche perché il nostro amico a quattro zampe ne gradirà particolarmente il sapore, l’importante è non esagerare e ricordarsi che il nostro cane non può mangiare tutto ciò che mangiamo noi.

corretta alimentazione del cane

Alimentazione del cane: dieci regole per farla correttamente

Alimentazione Redazione -

L'alimentazione del nostro cane è uno degli aspetti più importanti: vediamo dieci regole per una corretta dieta. L’alimentazione del cane è uno degli argomenti che maggiormente interessa i proprietari di quattrozampe e su cui più frequenti sono i dubbi. Del resto, la salute del nostro pet passa anche attraverso quello che mangia; per questo è importante prestare attenzione a cosa, come e quando mangia il nostro cane. Ecco 10 regole che è bene rispettare per una corretta alimentazione del cane:1) Rispettare le giuste dosi: qualunque sia il tipo di alimentazione che scegliamo per il nostro cane, cibo secco o fresco che sia, è importante attenersi alle quantità consigliate dal veterinario e che sono riportate anche sulle confezioni delle crocchette quando si preferisce questa soluzione. Ad ogni età dell’animale e ad ogni razza, sulla base del peso e della taglia, deve corrispondere una dose giornaliera proporzionata.Se appare scontato che un Chihuahua non possa mangiare tanto quanto un Terranova, il rischio di iperalimentare i nostri pet è sempre più diffuso: troppo spesso si tende ad esagerare con la pappa nella ciotola, ma soprattutto a rimpinzare i nostri cani con continui “fuori-pasto”; stuzzichini, biscotti e bocconcini di vario genere con cui il padrone pensa di gratificare l’animale, spesso senza accorgersi di nuocere alla sua salute.2) Scegliere un’alimentazione adeguata per il nostro cane: una volta si pensava che fosse normale nutrire il pet con gli avanzi del cibo di casa. Oggi questo farebbe inorridire qualunque veterinario, anche se ci sono alcuni padroni che ancora mantengono l’abitudine di dare al cane un po’ di quello che mangiano loro, pensando che sia più saporito.È proprio questo il problema: il sale, gli aromi e tutti gli intingoli in genere con cui noi condiamo i nostri piatti sono dannosi per il cane, perché il suo apparato gastrointestinale non è nato per digerire alimenti così elaborati. Il rischio è non solo di procurare al pet nell’immediato problemi quali vomito e diarrea, ma anche di causare nel tempo l’insorgere di patologie come il diabete o il sovrappeso, che possono accorciare l’aspettativa di vita dell’animale.3) Distribuire correttamente i pasti: se il cucciolo deve mangiare quattro o tre volte al giorno, in base alle fasi della crescita, per il cane adulto la razione di cibo giornaliera deve essere suddivisa in almeno due volte, preferibilmente al mattino e alla sera.È sbagliato concentrare tutto il pasto in un’unica razione perché si appesantisce troppo il sistema digerente e, soprattutto nei cani di taglia grossa, si aumenta il rischio di torsione gastrica, una patologia di emergenza che può portare anche alla morte.4) Scegliere cibi di qualità: qualunque sia il tipo di alimentazione scelto per il cane, bisogna assicurarsi che sia di buona qualità. Se si preferiscono le crocchette, controllate gli ingredienti scritti sul retro della confezione: devono esserci meno conservanti e additivi possibile; se invece si opta per alimenti freschi, non scegliere gli scarti delle carni, ma farsi consigliare dal proprio veterinario.5) Variare gradualmente l’alimentazione del cane: se decidiamo di modificare la dieta del nostro cane o siamo costretti a farlo per problemi di intolleranze alimentari, ricordiamoci che bisogna farlo gradatamente. Cambiando da un giorno all’altro il cibo del nostro pet andremmo facilmente incontro a problemi di malassorbimento e diarrea.6) Riempire la ciotola con acqua fresca: è importante fare in modo che il nostro cane abbia sempre a disposizione acqua pulita e fresca nella sua ciotola, quindi è bene ricordarsi di cambiargliela anche più volte al giorno.Alimentazione del cane: è importante anche come e quando mangia Se è molto corretta offrire una corretta alimentazione del cane, non bisogna però trascurare altri aspetti legati al pasto che è bene rispettare per garantire la salute del proprio pet: 7) Lasciare al cane il suo spazio mentre mangia: una volta appoggiata la ciotola con la pappa a terra sarebbe bene allontanarsi e lasciare il nostro Fido tranquillo di finire il suo pasto, senza che però abbia sempre la pappa a disposizione, altrimenti potrebbe pensare di avere lui il controllo sul cibo. 8) Stabilire degli orari per i pasti: è bene dare regolarità all’alimentazione del cane: il quattro zampe deve sapere che non si mangia a qualunque ora del giorno, ma ci sono dei momenti precisi della giornata deputati al “sacro” rito del pasto, altrimenti si rischia che il cane chieda cibo in continuazione. Così invece il pet, che apprende sempre molto velocemente quello che gli interessa, imparerà quali sono gli orari della pappa e aspetterà quel momento. 9) Curare l’igiene: le ciotole in cui mangia e beve il cane devono essere sempre tenute pulite per evitare la proliferazione di batteri, così come gli avanzi di pappa nella ciotola, se scegliete un’alimentazione naturale con cibo umido, devono essere gettati e non riproposti al pasto successivo per evitare possibili intossicazioni alimentari. 10) Non affaticare il cane dopo i pasti: dopo mangiato il cane deve essere lasciato riposare; molti pet infatti quando hanno finito il pasto vanno spontaneamente a fare un “pisolino”. Bisogna evitare qualunque tipo di sollecitazione fisica: no alle lunghe passeggiate, alle corse e ai giochi esuberanti; per tutte queste attività bisogna aspettare almeno un’ora dopo il pasto, altrimenti, anche in questo caso, il rischio di torsione dello stomaco aumenta considerevolmente. Piaciuto l'articolo? 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colpo di calore nel cane

Colpo di calore cane: sintomi, quanto dura, conseguenze, cosa fare e terapia

Salute del cane Redazione -

Il colpo di calore nel cane è un eccessivo aumento della temperatura corporea dovuto a vari fattori. Nella maggior parte dei casi il colpo di calore nel cane si verifica a causa delle eccessive temperature ambientali tipiche dei mesi estivi a cui il quattro zampe viene esposto, anche se possono esserci altre cause fisiologiche più rare, come crisi epilettiche, mancanza di calcio nel sangue, febbre, micotossine, che provocano anch’esse ipertermia. Normalmente la temperatura corporea del cane si aggira sui 38°-39° e viene mantenuta tale da un sistema di termoregolazione molto diverso da quello umano. I cani infatti non sudano attraverso l’epidermide, ma dissipano il calore per mezzo della respirazione: inspirano dal naso aria fresca proveniente dall’esterno, che va a raffreddare l’organismo, abbassando la temperatura interna, ed espellono calore ansimando, con l’evaporazione che si ha quando compiono respiri veloci e frequenti a bocca aperta. Se però l’aria che immettono dall’ambiente circostante è più calda rispetto alla temperatura dell’organismo, tutto il sistema di raffreddamento salta e il cane non è più in grado di termoregolarsi. È il caso che si verifica quando il pet viene lasciato in auto in estate: contrariamente a quanto si crede, spesso non è sufficiente nemmeno tenere i finestrini aperti o la vettura all’ombra per garantire un clima idoneo al cane. La temperatura in auto infatti può salire a livelli insopportabili in pochi minuti e anche lo stesso ansimare del cane, con la conseguente produzione di vapore acqueo, contribuisce ad aumentarla più velocemente.Colpo di calore nel cane: sintomi I sintomi del colpo di calore nel cane sono molto evidenti e insorgono repentinamente:agitazione e nervosismo; salivazione eccessiva, spesso densa e schiumosa; difficoltà respiratoria; aumento della frequenza cardiaca; vomito e diarrea; mancanza di coordinazione e disorientamento; mucose secche e di colore rosso scuroQuesti sintomi iniziali tendono a degenerare molto rapidamente, fino ad arrivare ad incapacità del cane di alzarsi dalla posizione supina, convulsioni, perdita di coscienza, coma e, quale conseguenza estrema, la morte.Tutti i cani, nessuno escluso, sono soggetti a subire un colpo di calore se vengono a trovarsi nelle condizioni ambientali precedentemente descritte, ma ve ne sono alcuni ancor maggiormente predisposti a questo grave evento. Stiamo parlando dei cani molto giovani e molto anziani, con patologie respiratorie e cardiache, di quelli con pelo folto e di colore scuro, ma anche di tutte le razze brachicefale (Boxer, Carlino, Pechinese, Bulldog, Boston Terrier, Cavalier King Charles Spaniel) che, avendo il muso corto e schiacciato, tendono ad sviluppare già per natura problemi di respirazione.Colpo di calore nel cane: conseguenze Viste le gravi conseguenze a cui il colpo di calore può condurre è assolutamente importante evitare che si verifichi. A questo fine bisogna anzitutto:non lasciare mai il cane in auto, nemmeno per brevi periodi e con i finestrini aperti; non esporre il cane al sole, soprattutto nelle stagioni più calde, ad esempio in spiaggia o in luoghi con il selciato in asfalto o cemento, che attirano in modo particolare il calore; quando il cane è all’aperto in estate, fare in modo che abbia sempre un luogo all’ombra e al fresco, in cui andare a sdraiarsi; cambiare spesso l’acqua nella ciotola, in modo che sia sempre fresca e piena; non sottoporre il cane ad intensa attività fisica quando fa caldo; evitare di uscire nelle ore più torride, ma portare il cane a passeggiare al mattino presto o dopo le 17,00; non far indossare al cane museruole troppo strette che gli impediscono di aprire la bocca e respirare liberamente; nelle giornate più calde bagnare di tanto in tanto il cane, soprattutto testa e zampe, per agevolare il raffreddamento.Colpo di calore nel cane: cosa fare È fondamentale, ai primi sintomi di ipertermia nel cane, portare il pet il più velocemente possibile dal veterinario perché si tratta di una situazione che degenera molto rapidamente. Ci sono comunque alcune misure da adottare nell’immediato che è bene conoscere: anzitutto trasferire subito il cane in un luogo fresco e areato, misurargli la temperatura corporea con un termometro rettale e cercare di farla scendere, bagnando il cane con acqua fresca, ma non ghiacciata, altrimenti si rischierebbe di peggiorare la situazione, causando la costrizione dei vasi sanguigni e quindi ostacolando ulteriormente la dispersione di calore. Una volta arrivati dal veterinario, spiegare bene le condizioni ambientali che hanno provocato il colpo di calore nel cane: non esiste una cura specifica per l’ipertermia, quindi il medico adotterà le misure più idonee in base alla gravità delle condizioni del cane, stabilizzando la temperatura corporea, somministrando liquidi per la reidratazione e ossigeno. Possono essere necessari alcuni giorni di ricovero perché il cane si ristabilisca completamente e la possibilità di guarigione e sopravvivenza variano molto in base alla  situazione: spesso quando l’animale arriva in stato di incoscienza o addirittura in coma è difficile scongiurarne il decesso.

cane gettato da un'auto

Tg cinofilo, lucca: cane gettato da un'auto in corsa

News Redazione -

Lucca - Otto, un bassotto di circa un anno, è stato rubato e lanciato dal finestrino di una macchina. La scena, come raccontano i testimoni, è stata davvero drammatica: "Qualcuno da un’auto in corsa su via delle Pierone ha lasciato cadere un cane, un bassotto, sull'asfalto. Questo delinquente teneva il cane appeso per il collare. Poi lo ha lasciato andare. Il cucciolo si è alzato di scatto e ha preso a correre dietro alla macchina che l'ha abbandonato. Piangeva e barcollava, fino a quando non si è accasciato a terra". C'è poi un altro testimone che racconta altri particolari della scena: "Io e il mio fidanzato abbiamo assistito alla scena, ma non abbiamo fatto in tempo a prendere la targa per via del buio e  per l'incredulità di una scena così agghiacciante. Io mi sono preoccupata di soccorrere il cane, il quale per il dolore e lo spavento mi ha perfino morso una mano nei suoi ultimi stenti. Abbiamo solo visto che era una Opel Zafira station wagon nera con cromature argentate. Abbiamo portato il cane all'ospedale veterinario San Concordio e siamo arrivati là che era morto. Ovviamente non aveva microchip né tatuaggio, e il cane aveva un anno di età". Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri, che sono riusciti in queste ore a rintracciare la padrona di Otto: aveva denunciato la scomparsa dell'animale qualche giorno prima. In questi giorni dovranno essere ricostruiti i fatti per bene. Quello che è sicuro è che il povero Otto non ce l'ha fatta.

espressioni del cane

Le espressioni del cane: ognuna ha un suo significato

Comportamento Redazione -

COSA COMUNICANO LE ESPRESSIONI DEL CANE Le espressioni del cane possono essere le più diverse, a seconda dello stato d’animo del momento e delle emozioni che il vostro Fido prova. Basta guardarlo per capire se provano gioia, tensione, rabbia o se sono annoiati. Ma per interpretare l’espressività del proprio Fido occorre osservarlo con attenzione e conoscere almeno un po’ il linguaggio della specie: è vero che i cani non parlano, ma sanno comunicare col proprio corpo in maniera altrettanto chiara e comprensibile, tanto che molto spesso si sente dire: “gli manca solo la parola!” In realtà, non ne hanno bisogno, visto che riescono comunque a farsi ben comprendere non solo dai propri simili, ma anche da noi umani.Ma quali sono le principali espressioni del cane e a cosa corrispondono? Vediamole una ad una:La posizione delle orecchie: dipende sicuramente dalla conformazione fisica del cane e dalla razza, visto che ci sono quattrozampe che hanno orecchie lunghe e cadenti e altri che le hanno dritte e a punta. Ci sono comunque dei movimenti che per tutti hanno lo stesso significato. Quando il cane abbassa le orecchie e le tiene basse e appiattite vuol dire che è spaventato da qualcosa e si sente in pericolo. Quando le orecchie sono drizzate e tese significa che il cane è attento a captare qualche segnale o suono: in questo caso vedrete spesso le orecchie muoversi leggermente (stile antenna parabolica) per cercare di catturare ancora meglio ogni sentore. Altre volte, quando le orecchie sono un po’ tirate all’indietro, è probabile che il cane abbia un atteggiamento festoso e voglia invitarvi, anche con altri gesti del corpo, a giocare con lui. L’attitudine della bocca: il modo in cui il cane tiene le labbra è espressione del suo stato d’animo. Se la bocca è aperta e le labbra sono rilassate significa che il quattrozampe è sereno e tranquillo, mentre se, al contrario, le labbra sono tirate all’indietro e semichiuse o serrate vuol dire che l’animale è teso e stressato. Quando poi il cane mostra i denti, arriccia le labbra e si formano delle “rughe” ai lati della bocca è un segno inequivocabile che sta per aggredire. Lo sbadiglio: molte volte siamo portati ad associare l’atto di sbadigliare al sonno o alla noia. Può essere vero in alcuni casi che il cane sbadigli per questi motivi, ad esempio quando si è appena svegliato, ma molte volte invece sbadiglia perché è nervoso o sotto stress, magari perché qualcosa o qualcuno lo infastidisce o si trova in un ambiente che non gli è familiare e nel quale non si sente a proprio agio. Potrete notare ad esempio che il vostro cane spesso sbadiglia quando lo abbracciate: eh sì, perché se per voi è un gesto di grande affetto, per il cane può essere segno di dominio e costrizione…Altre volte lo sbadiglio è uno dei cosiddetti “segnali calmanti”: di fronte a una situazione di tensione il cane sbadiglia e contemporaneamente gira la testa dall’altra parte rispetto alla persona o all’altro cane che genera in lui ansia o disagio, allo scopo di allentare la tensione. In questo caso sbadigliare è un segno di pace e di conciliazione. L’espressione degli occhi: è vero anche per il cane che “gli occhi sono lo specchio dell’anima?” Dipende, perché lo sguardo del cane non è sempre così facile da interpretare: bisogna comunque sapere che quando fissa lo sguardo è segno di sfida, motivo per cui non dobbiamo mai guardare a lungo un cane negli occhi: potrebbe interpretarlo come una “dichiarazione di guerra”. Al contrario, quando il cane distoglie volutamente lo sguardo ci sta comunicando inequivocabilmente che non vuole “rogne”; è anche questo un calming signal.  LE ESPRESSIONI DEL CANE VANNO COLLEGATE AL LINGUAGGIO DEL CORPO Le molteplici espressioni del muso dei nostri cani sono sempre accompagnate da tutta una serie di altri atteggiamenti del corpo che ci permettono di interpretare in maniera ancor più corretta cosa i nostri quattrozampe vogliono comunicarci. Anche la posizione della coda è significativa: se è tenuta in basso, in posizione di “riposo”, indica che il cane è calmo e tranquillo, mentre quando è alzata, dritta e tesa spesso è avvisaglia di un atteggiamento di aggressività. La postura del corpo può dirci molto: se il cane si mette a pancia all’aria è sicuramente ben disposto: indica sottomissione volontaria senza paura, ma soprattutto è un segno di estrema fiducia nei confronti di chi gli sta di fronte. Se il cane dondola i fianchi sicuramente vuole giocare o farci le feste, così come quando con una zampa “annaspa” in aria; stesso significato ha il cosiddetto “inchino”, quando cioè il quattrozampe abbassa testa e zampe anteriori stese a terra e tiene il posteriore in alto, spesso oscillando la coda. Osservando dunque possiamo imparare senza troppa difficoltà ad interpretare tutte le espressioni del cane ; non occorre essere educatori cinofili, ma è sufficiente un po’ di attenzione e intuitività.

Blue

Il padrone in auto e il cane blue a piedi per la passeggiata quotidiana

News Redazione -

Le passeggiate di Blue con il padrone che lo tiene al guinzaglio mentre guida l’auto No, non è una storia di maltrattamenti o di cattiveria da parte dell’uomo verso i nostri amici cani. E’ comunque una storia insolita che ci parla di Blue, un incrocio tra un labrador e un australian cattle, di dieci anni, e del modo in cui il suo padrone lo porta a fare le passeggiate quotidiane. Siamo nel Minnesota, a Isanti Conutry. Da ormai 5 anni, il padrone sessantenne di Blue, ogni giorno, mattina e pomeriggio, sale sulla sua automobile e tenendo al guinzaglio Blue parte per la passeggiata quotidiana. Mentre lui guida l’auto, una mano sul volante e una a tenere il guinzaglio, Blue gli cammina a fianco pian piano. Penserete che sia una cosa strana e magari anche pericolosa, considerato che Blue cammina, tranquillo e scodinzolante, praticamente in mezzo alla strada mentre le altre auto sfrecciano nel senso opposto, eppure nel Minnesota è del tutto legale portare il cane a passeggio mentre si guida l’auto. La notizia ha fatto il giro del web, diventando in pochi giorni virale, quando un’altra abitante di Isanti Country, notando il modo con cui padrone e cane effettuavano le passeggiate quotidiane, li ha fotografati, chiamando poi le forze dell’ordine per segnalare la pericolosità di questa insolita modalità. Le forze dell’ordine però non hanno potuto fare nulla in merito, sostenendo appunto la legalità della metodologia. Il proprietario di Blue ha dichiarato che tra lui e il cane esiste un rapporto intenso e molto profondo e che a causa di alcuni problemi di salute lui non è più in grado portare Blue a spasso camminando. Fargli fare la passeggiata mentre guida è l’unico modo che ha trovato per non far perdere al suo amico a quattro zampe la possibilità di uscire. Afferma inoltre che sono cinque anni che lo fa e non è mai successo nulla, per cui continuerà a farlo.Cani, padroni e bizzarre abitudini I commenti sui social in merito al fatto non si sono fatti attendere. Tante sono state le perplessità di persone da tutto il mondo che si sono dichiarate preoccupate per l’incolumità di Blue, che potrebbe essere investito durante un sorpasso o non essere visto da qualche automobilista poco attento. Si parla anche di crudeltà verso gli animali. Ora per quanto io non creda che in questo caso si possa davvero parlare di crudeltà, gli atti di crudeltà verso gli animali sono, a mio avviso, ben altri, di sicuro questo non è proprio da considerarsi un metodo sicuro per garantire al cane la sua meritata passeggiata quotidiana. Può seriamente diventare pericoloso sia per Blue che per il suo padrone, nonostante l’auto venga condotta a bassissima velocità. Di suggerimenti su metodi alternativi ne avremmo sicuramente tanti, chiedere l’aiuto di qualcuno che porti Blue a fare la passeggiata, far salire in auto qualcuno dalla parte del passeggero così che almeno il cane non stia in mezzo alla strada e quindi dal lato dell’autista, o magari anche portare Blue in auto in un area verde appositamente recintata e lasciare che cammini in autonomia mentre il suo padrone se ne sta seduto tranquillo in qualche panchina. Non conoscendo però la situazione personale del padrone di Blue possiamo solo fare supposizioni e sperare che durante queste passeggiate vada sempre tutto per il meglio.

Parassiti intestinali nel cane

Parassiti intestinali nel cane: sintomi, cura e rimedi naturali

Salute del cane Redazione -

Parassiti intestinali nel cane: i sintomi Sono molte le tipologie di parassiti intestinali che possono “infestare” il cane, e non bisogna pensare che soltanto i quattrozampe che vivono in campagna o quelli non vaccinati o senza profilassi siano soggetti a parassiti! Anche i nostri cani “cittadini”, con tutte le vaccinazioni a posto, possono contrarre la parassitosi. Sicuramente i più esposti sono i cuccioli, i cui sistemi di difesa sono per ovvie ragioni più deboli, ma anche negli adulti si verifica abbastanza di frequente questo fenomeno; per le stesse ragioni i cuccioli possono andare incontro a conseguenze più gravi che, nel caso il problema non venga affrontato, ma lasciato progredire per un lungo periodo, possono anche rischiare la vita. Negli adulti invece le infestazioni di parassiti non causano gravi rischi per la salute, ma portano comunque a malesseri e fastidi che vanno curati quanto prima. I sintomi delle parassitosi sono molto simili e consistono prevalentemente in diarrea, vomito, debolezza, mancanza di appetito, dimagrimento e a volte prurito della zona anale.Come avviene il contagio dei parassiti intestinali nel cane? Va detto che il contagio avviene per via orale, di solito quando il cane lecca le feci di altri animali infestati o i luoghi (erba, terriccio, asfalto) dove sono state depositate. Va da sé quindi che non è così difficile contrarli per i nostri quattrozampe che hanno costantemente il muso a terra ad annusare gli escrementi dei loro simili… Ma quali sono i parassiti intestinali nel cane? Anzitutto si tratta di veri e propri vermi che si distinguono per la forma e le caratteristiche intrinseche. La diagnosi può essere fatta a volte osservando semplicemente le feci a occhio nudo oppure attraverso una copro cultura. I principali e più diffusi parassiti intestinali nel cane sono sicuramente la Tenia e gli Ascaridi:La Tenia appartiene alla famiglia dei cosiddetti vermi piatti (cestodi): sono vermi costituiti da una testa, dotata di uncino che si aggancia alle pareti dell’intestino del cane, più vari segmenti (detti proglottidi) che ne formano il corpo, che aumentano continuamente di numero perché solo quelli terminali, contenenti le uova, vengono espulsi assieme alle feci andando ad infestare l’ambiente ed altri cani. Quindi negli escrementi noi vedremo solo piccoli pezzi di tenia, come puntini bianchi che si muovono appena fuoriusciti. Il parassita può raggiungere anche i 60 cm nei cani adulti, nel caso della Tenia Dypilidium Caninun, trasmessa generalmente dalle pulci, ingerite dal cane nel pulirsi il pelo, mentre la Tenia Echinococcus granulosus è lunga “solo” 6 – 9 mm ed è trasmessa prevalentemente dagli ovini. Esiste anche una Tenia Echinococcus multiloculari che però è rara in Italia. Gli Ascaridi sono i cosiddetti vermi tondi (nematodi): sono i più comuni parassiti intestinali di cani e gatti e sono facilmente riconoscibili perché nelle feci del cane troverete dei lunghi filamenti bianchi, simili a spaghetti. Le uova inoltre possono essere trasmesse dal cane femmina in gravidanza ai piccoli, che quindi possono nascere già con il parassita o succhiarlo subito dopo col latte materno.Parassiti intestinali nel cane: Giardia, Coccidi e molti altri! Esistono altri parassiti intestinali, meno diffusi, ma talvolta più pericolosi e che vanno ugualmente riconosciuti e debellati:Gli Ancilostomi sono vermi tondi che colpiscono prevalentemente i cani fino all’anno di età, mentre sono abbastanza rari negli adulti. Possono però rivelarsi più pericolosi di altri per il cucciolo perché, nutrendosi di sangue, possono causare anche forti anemie, uno dei sintomi di questo tipo di infestazione, oltre ai soliti diarrea, vomito, dimagrimento, può essere la presenza di sangue nelle feci. Hanno la particolarità di potersi diffondere non solo per via orale, ma anche insinuandosi attraverso i cuscinetti delle zampe del cane per poi raggiungere, per via ematica, l’intestino. La Giardia è un organismo unicellulare (protozoo) che spesso risulta asintomatico nel cane; soprattutto nei quattrozampe di giovane età, accanto ai sintomi consueti, causa diarrea con feci molto chiare e oleose. La Giardia che può infestare anche l’uomo, quindi occorre disinfettare anche l’ambiente in cui il cane vive. I Coccidi sono parassiti intestinali molto contagiosi, che nei cuccioli possono provocare anche diarrea emorragica con conseguente rischio per la salute dell’animale. Sono però specifici dei canidi e non possono quindi essere trasmessi all’uomo. Gli Strongili sono pericolosi per il cucciolo perché possono causare anche polmonite parassitaria, che può mettere a rischio la sopravvivenza del cane.Parassiti intestinali nel cane: cura e rimedi naturali Le infestazioni da parassiti intestinali nel cane vengono trattate con appositi farmaci vermifughi, di facile somministrazione casalinga. Di prassi i cuccioli vengono sverminati già a partire dalle 2 o 3 settimane di età fino di norma alle 8 settimane, ma talvolta la terapia può proseguire anche fino all’anno. Nel caso di infestazioni da parassiti particolarmente difficili da debellare il trattamento può essere ripetuto anche più volte a intervalli regolari, ma sarà sempre il vostro veterinario di fiducia a indicarvi la giusta terapia da seguire, verificando eventualmente, attraverso l’esame delle feci, il persistere del parassita. Come dicevamo, esistono rimedi naturali” anche per i cani. Uno di questi, particolarmente indicato in caso di parassiti intestinali, è l'aglio. Se mescolato con il cibo - in modo tale che il vostro cagnolino lo ingerisca senza troppi sforzi - aiuta a distruggere i vermi che risiedono all'interno del suo intestino. Somministrateglielo crudo e senza esagerare (mezzo spicchio in un pasto abbondante va più che bene).

migliori crocchette per cani con problemi intestinali

Migliori crocchette per cani con problemi intestinali

Alimentazione Redazione -

Sei alla ricerca di una guida che possa indicarti nel dettaglio quali sono le migliori crocchette per cani con problemi intestinali? Molto bene, hai trovato la guida che fa al caso tuo! In questo approfondimento andremo a darti alcuni consigli in merito.Se il tuo amico a quattro zampe sta avendo problemi intestinali, è importante prendere in considerazione la sua alimentazione per migliorare la sua salute digestiva. Questo è un passo importante per prevenire complicazioni e per evitare visite frequenti dal veterinario.I disturbi gastrointestinali sono una delle ragioni principali per cui i cani vengono portati dal veterinario, soprattutto quando non sono gravi, cronici o associati a malattie serie. In molti casi, il malessere del cane è strettamente legato alla sua alimentazione.Prenditi dunque qualche minuto di tempo libero: siamo sicuri che, una volta terminata la lettura dell'articolo, avrai tutti gli strumenti per garantire al tuo peloso una dieta equilibrata e sana. Migliori crocchette per cani con problemi intestinali Se il tuo cane sta lottando con problemi intestinali, probabilmente vuoi sapere quali marche di crocchette possono aiutare a migliorare la sua digestione. Fortunatamente, esistono diverse opzioni di cibo secco progettate specificamente per cani con problemi digestivi.Per aiutarti a scegliere le crocchette più indicate per il tuo amico peloso, abbiamo selezionato le migliori marche di cibo per cani con problemi intestinali.Ecco la lista delle migliori crocchette per cani con problemi intestinali:Amanova Adult Digestive Brit Care Sensitive Exclusion Diet Intestinal Trovet IntestinalAmanova Adult Digestive Questa tipologia di alimento secco è stata appositamente sviluppata per soddisfare le esigenze digestive dei cani che riscontrano problematiche in questo ambito. La carne di coniglio, dalle caratteristiche leggere e nutrienti, è stata scelta come ingrediente principale in quanto facilmente digeribile. Tuttavia, il vero valore aggiunto di questi prodotti è rappresentato dall'inserimento di probiotici, utili per mantenere l'equilibrio della flora batterica intestinale del tuo amico a quattro zampe.Le crocchette di Amanova sono in offerta: CLICCA QUI Brit Care Sensitive Continuiamo con la nostra selezione delle migliori crocchette per cani con problemi intestinali presentandoti le Brit Car Sensitive. Questa pietanza Grain Free è altamente nutriente grazie alla combinazione di una carne ricca di proteine, poco comune e ipoallergenica, insieme ai carboidrati provenienti dalle patate. Brit Care dimostra di essere esperta nella cura della salute dei nostri animali domestici, creando questa deliziosa ricetta anche per i nostri amici a quattro zampe più piccoli.Le crocchette di Brit Care sono in offerta: CLICCA QUI Exclusion Diet Intestinal Progettate specificamente per risolvere le cause e i sintomi dei disturbi intestinali dei cani di taglia media, queste crocchette sono un'ottima scelta. Grazie all'inclusione di ingredienti altamente gustosi, come la carne, sono molto apprezzate dai nostri amici a quattro zampe. Inoltre, contegono FOS e MOS, che svolgono una funzione fondamentale nell'incremento della flora intestinale benefica. Disponibili anche per i cuccioli e per i cani di taglia piccola.Le crocchette di Exclusion sono in offerta: CLICCA QUI Trovet Intestinal Concludiamo la nostra lista delle migliori crocchette per cani con problemi intestinali presentandoti Trovet Intestinal. Per i cani che soffrono di disturbi intestinali, la carne bianca di tacchino rappresenta una scelta ideale, poiché è ricca di proteine e altamente digeribile. Inoltre, l'utilizzo di questa proteina animale può contribuire a ridurre il rischio di allergie e intolleranze alimentari, grazie alla sua natura ipoallergenica. Per sostenere le funzioni dell'apparato digerente, il mangime è arricchito con probiotici naturali, che promuovono la crescita di batteri benefici all'interno dell'intestino.Le crocchette di Exclusion sono in offerta: CLICCA QUI Problemi intestinali del cane: cause e sintomi I problemi intestinali sono un disturbo comune tra i cani di tutte le razze e di tutte le età. Le cause possono essere molteplici e comprendono l'ingestione di cibo contaminato, l'intolleranza alimentare, le infezioni batteriche o parassitarie e il cattivo assorbimento di nutrienti. Inoltre, lo stress, l'ansia e gli squilibri ormonali possono contribuire a peggiorare il quadro clinico.I sintomi possono variare, ma i segni più comuni sono:diarrea aumento della flatulenza vomito perdita di appetito perdita di peso stitichezza presenza di sangue o muco nelle feci.Altri sintomi possono includere dolore addominale, febbre, letargia e disidratazione. In alcuni casi, i problemi intestinali dei cani possono risolversi da soli, ma in altri casi possono richiedere l'intervento di un veterinario. In caso di sintomi gravi o persistenti, è importante consultare il veterinario il prima possibile per ottenere una diagnosi accurata e un trattamento appropriato. Inoltre, è fondamentale prestare attenzione all'alimentazione del nostro amico a quattro zampe e cercare di evitare il consumo di cibi contaminati o inadatti alle loro esigenze nutrizionali.

I cani fiutano i tumori

I cani fiutano i tumori: ma come fanno?

Training Dog Redazione -

I cani fiutano i tumori: la natura straordinaria dei nostri quattro zampe. Che i cani siano non solo i migliori amici dell’uomo, ma anche dei collaboratori preziosi e insostituibili in molte attività anticrimine e di ricerca è ormai cosa nota. Grazie al loro finissimo olfatto sono in grado di scovare la presenza di droga e altre sostanze illegali, di avvertire tracce molecolari di persone scomparse, di trovare vittime di valanghe o di terremoti, sepolte sotto metri di neve o cumuli di macerie. Ma non solo! È ormai scientificamente appurato che i cani fiutano i tumori e la loro presenza, individuandoli ancor prima dei metodi diagnostici all’avanguardia che la scienza mette oggi a disposizione. La prima testimonianza di questa incredibile capacità olfattiva dei cani (il senso dell'olfatto canino è fino a 100.000 volte più potente del nostro) risale al 1989, quando venne pubblicata la notizia di un medico britannico che, dopo aver visto il proprio dalmata annusare insistentemente un neo sulla gamba della moglie, fatti i dovuti accertamenti clinici, seppe che si trattava di un tumore maligno. Da allora sono stati avviati diversi studi scientifici nell’ambito della comunità medica internazionale, volti ad appurare la veridicità di quella intuizione e tutti, nell’arco di circa un trentennio, hanno confermato che i cani fiutano i tumori ancora allo stadio iniziale, quando nemmeno i più sofisticati esami di laboratorio riescono ancora ad individuarli. Tra gli ultimi lavori presentati in materia, a inizio aprile all'Experimental Biology meeting 2019, a quattro beagle è stato insegnato a riconoscere i campioni di sangue positivi per il tumore maligno al polmone. I risultati sono stati molto precisi, come dichiarato dai ricercatori impegnati nello studio: l'accuratezza delle diagnosi sfiorava il 97%. Va da sé che questa scoperta ha una rilevanza enorme ai fini della diagnosi precoce e, di conseguenza, apre nuove strade alla possibilità di intervenire quando la malattia è appena insorta e ci sono maggiori probabilità di cura e di successo. E come se non bastasse, pare che l’attendibilità del tartufo canino sia, nella maggior parte dei casi, superiore al 90%, fino a sfiorare talvolta la perfezione.I cani fiutano i tumori: ecco come In che modo il fiuto del cane riesce ad avvertire la presenza delle cellule tumorali? Anzitutto va precisato che i cani specializzati nella ricerca del cancro sono il frutto di un costante e sapiente addestramento: quindi è necessario che l’innata predisposizione di questi animali venga incentivata e indirizzata nella maniera corretta da esperti educatori, così da poter sviluppare appieno la propria potenzialità. Basta vedere questi cani all’opera per rendersi conto di quale accurato lavoro ci sia dietro: nella diagnosi del cancro alla prostata, ad esempio, vengono fatti fiutare al cane dei campioni di urina, trattata in modo che possa liberare dei corpuscoli volatili, meglio annusabili dal cane. Se l’animale non rileva nessuna traccia sospetta rimane in piedi, fissando il suo addestratore; quando invece fiuta la presenza della malattia, il cane si siede o si sdraia a terra. Con lo stesso metodo, oltre al cancro prostatico, si possono individuare anche altre tipologie di tumore: annusando l’alito di una persona il cane è in grado di fiutare la presenza di cancro al seno, alla pelle, all’intestino e ai polmoni, riuscendo a non farsi fuorviare nemmeno da eventuali altre patologie in corso ai danni dell’organo in analisi, come la BPCO (Bronco pneumopatia cronico ostruttiva) nel caso del tumore polmonare.I cani fiutano i tumori: e in Italia come va la ricerca? Anche nel nostro paese la ricerca di settore è stata avviata da anni, in particolare presso il Centro Veterinario Militare di Grosseto, sotto la guida del dottor Gianluigi Taverna - responsabile di Urologia presso Humanitas Mater Domini di Castellanza (Varese) -, che si è avvalso della collaborazione di due pastori tedeschi, Liù e Zoe, precedentemente cani anti-mina, poi addestrati alla meno cruenta ricerca di cellule cancerose prostatiche. Ecco le sue dichiarazioni: "Nonostante gli sforzi, a oggi non sappiamo quale sia lo specifico pool di molecole che compone l’odore del tumore; l’unica cosa nota è che si tratta di odori cancro-specifici, ossia ogni tipo di tumore ha il suo odore caratteristico. Siamo tuttavia ancora in fase di ricerca e attualmente il cane non può essere impiegato nella routine clinica". Oltre a confermare l’incredibile abilità dei cani, l’importanza di questi studi – ha sottolineato il direttore del team di scienziati – è che hanno fatto capire ai ricercatori che le molecole tumorali emanano un particolare odore che le contraddistingue, grazie al quale l’olfatto del cane può fiutare la presenza della malattia. Le cellule che costituiscono il cancro infatti hanno un metabolismo specifico che genera un insieme di componenti di azoto e di idrocarburi, tali da produrre delle esalazioni caratteristiche, che solo il naso dei cani riesce a fiutare. Anche qualora vi fossero molti più studi e meta-analisi che confermassero l'abilità e la precisione dei cani nel diagnosticare i tumori, risulterebbe comunque difficile che questi animali possano rappresentare il futuro della diagnosi. Anche a loro può capitare una giornata storta, non sono delle macchine. Tuttavia, la ricerca condotta sul loro lavoro potrebbe aiutare lo sviluppo di strumenti che replichino la loro abilità, come il naso elettronico, un sistema biomimetico che cerca di replicare l’apparato olfattivo. La nuova sfida della scienza ora consiste nell’individuare le molecole cancerose che annusa il cane, così da realizzare un nuovo strumento diagnostico capace di riconoscere il loro odore, una sorta di “tartufo elettronico”.

Accessori auto per cani

Accessori auto per cani: come viaggiare sicuri

Accessori cane Redazione -

QUALI SONO GLI ACCESSORI AUTO PER CANI Fino a non molto tempo fa capitava di vedere cani che viaggiavano in auto col proprio padrone, comodamente posizionati sul sedile anteriore a fianco del conducente, mentre con sguardo attento controllavano la strada a mo’ di secondo pilota… È assolutamente vietato dalla legge! L’articolo 169 del Codice della Strada dice chiaramente che gli animali trasportati in auto non devono costituire impedimento o pericolo alla guida. È chiaro che se il cane è libero e può saltare tranquillamente da un sedile all’altro o addirittura in braccio e tra i piedi del padrone che guida, i rischi per l’incolumità dei passeggeri sono evidenti. Proprio per ragioni di sicurezza dunque il cane deve essere assicurato in macchina in modo da non poter recare danno, anche se involontariamente, a sé stesso e ad altri.Per farlo esistono diversi accessori auto per cani studiati appositamente, tutti consentiti dalla legge, tra cui è possibile scegliere. Vediamo quali sono:Kennel o trasportino: è adatto soprattutto ai cani di piccola taglia e deve essere saldamente fissato al sedile posteriore. È importante che sia della misura adatta al quattrozampe che lo occupa e spesso richiede un “periodo di adattamento” da parte dell’animale, che deve essere abituato gradualmente a rimanere all’interno del trasportino in tutta serenità, senza ansia o stress. Un’analoga soluzione per i cani di taglia più grande è rappresentata dalle gabbie metalliche, con gli angoli smussati, che però vanno ancorate al portabagagli della macchina. Il kennel, tra gli accessori auto per cani, è forse quello che offre maggiore sicurezza, perché garantisce anche l’incolumità dell’animale in caso di frenate brusche o incidenti. La cintura di sicurezza: esistono diversi modelli di imbragature in base alla taglia del cane che, fatte indossare all’animale, vengono poi agganciate mediante un’apposita cinghia regolabile all’attacco delle cinture di sicurezza presenti in ogni auto. Sono molto comode perché, quando si è arrivati a destinazione, si può sganciare la cinghia dall’imbragatura, far scendere Fido e agganciare alla stessa pettorina il guinzaglio, pronti per una passeggiata. Il divisorio: può essere una rete o una struttura metallica, collocata tra il bagagliaio e il sedile posteriore oppure tra i sedili anteriori e posteriori. Il Codice della Strada dice che, se si tratta di un divisorio installato in via permanente, occorre un’apposita autorizzazione del competente ufficio provinciale della Direzione generale della Motorizzazione Civile.Quando gli animali domestici trasportati in auto sono più di uno invece il Codice della Strada recita testualmente che devono essere “custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo”.COSA RISCHIA CHI VIAGGIA SENZA GLI ACCESSORI AUTO PER CANI Viaggiare assieme al proprio amico a quattro zampe in sicurezza, con gli appositi accessori auto per cani, è un atto di responsabilità che tutela la nostra incolumità, quella del nostro cane, degli altri passeggeri e automobilisti, ma conviene anche alle nostre tasche... Infatti chi trasporta animali in macchina in maniera non idonea rischia una sanzione pecuniaria che va dai 71 ai 286 euro, oltre alla perdita di un punto dalla patente di guida!

Akita inu

Alessandro DT -

Akita Inu è una razza canina molto antica di origini Nipponiche. Appartiene ad un ceppo di cani nordici come i Kamchatka o il Laika. All’epoca in Giappone non esistevano i cani di mole grossa ad Akita dalla regione di Tohoku era conosciuto con il nome di "Akita Matagi" usato soprattutto per la caccia all'orso.Nel periodo compreso fra il 1630 e il 1870, nella regione denominata Akita questa razza cominciò ad essere addestrata per i combattimenti di cani e viene incrociata con il cane da combattimento Tosa e mastino.I suoi antenati provengono dal nord dalla prefettura di Akita in Giappone, dove vivevano nelle regioni montane o in campagna, utilizzati prima come cani da caccia e poi anche come cani da combattimento e guardia. Ci fu un periodo storico dove solo gli aristocratici potevano allevare questi cani.Oggi, nel suo paese d’origine, questa razza è ritenuta un bene storico da preservare e viene tutelata e protetta. L’origine di Akita Inu attuale proviene dalla linea Ichinoseki. L'altra linea di sangue Dewa oggi tutti conoscono come l'Akita Americano. Akita Inu, simbolo di fedeltà e dignità Nel Paese del Sol Levante questa razza è considerata come simbolo di fedeltà e dignità, le due parole che secondo molti descrivono l'Akita in modo migliore. Inoltre, gli Akita Inu sono intelligenti, leali, obbedienti alla propria famiglia e coraggiosi, con forte istinto di proteggere il proprio branco, la loro famiglia.È un cane di taglia grande, con il pelo molto folto che può essere di colore fulvo chiaro, rossiccio, sesamo, tigrato e bianco. Caratteristiche fisiche sono simili e quelle di un Spitz asiatico: alto, fortemente costruito e ben proporzionato. Il pelo è dritto e duro sul dorso con il sottopelo soffice e molto denso, la coda è attaccata alta, spessa e piena con un pelo più lungo.Dimensioni medie della razza vanno da:64cm a 70 cm per i maschi 58 a 64 cm per le femmine Peso: 30 a 50 kgAkita Inu: caratteristiche fisiche L'Akita Inu è inserito tra le razze di cani giapponesi di grossa taglia, geneticamente rientra tra quelle più simili al lupo grigio. Anticamente erano i cani dei cacciatori, poi dei samurai, degli shogune e infine dell’aristocrazia nipponica.Gli Akita Inu vennero utilizzati anche come cani da combattimento: per soddisfare le caratteristiche che avrebbero dovuto avere cani impiegati per questo tipo di “sport”, l’Akita venne incrociato con razze di cani più grosse provenienti dall’Europa e dall’Asia.Così il cane aumentò le dimensioni perdendo alcune delle sue caratteristiche originali. L’Akita Inu ha una corporatura atletica e robusta: pensate che era utilizzato per cacciare l’orso.E' una razza di cane dalle proporzioni ben distribuite, dovrebbe essere dentro il rapporto 10:11 per quello che riguarda altezza al garrese e lunghezza del corpo. Le valutazioni includono un margine di imprecisione perché il giudice le fa ad occhio: questi cani giapponesi difficilmente sono misurabili con un cianometro, a quanto pare non si prestano molto a fare quello che vogliono gli altri e tanto meno a prendere ordini.Solitamente il maschio può essere alto circa 67 cm al garrese mentre la femmina raggiunge i 61 cm. Tra i generi c’è una netta differenza di peso, i maschi vanno dai 48 kg fino ai 64 kg mentre le femmine raggiungono 40 kg.L'Akita Inu è un cane dal portamento composto, nobile ed elegante: lo standard lo descrive così, è molto fedele, a lui è dedicata la statua di Hakchiko. Noi aggiungiamo che questa razza è anche permalosa: adora essere coccolata e ricevere complimenti ma non è un amante degli ordini e delle imposizioni.Fa una cosa se ne ha voglia, altrimenti lasciate perdere, non riuscirete a convincerlo. L’Akita Inu tende ad essere il capo di se stesso e a non avere branchi, abbaia raramente e solo per comunicare un dissenso. Non è un cane che si sottomette ma se riuscite a conquistarlo e a farvi amare da lui, vi seguirà senza che abbiate la necessità di ordinarglielo.Ottenere la sua ammirazione è difficilissimo sono fortunati coloro che riescono ad averla.Ma ritorniamo alle caratteristiche fisiche dell’Akita Inu:La testa è ben proporzionata rispetto al resto del corpo, ha una fronte ampia e senza rughe, un bel naso corto, il muso si restringe leggermente, il tartufo è nero e grosso e la sua espressione è unica perché sembra che sorrida sempre, a volte in maniera affettuosa e a volte dà l’impressione che si prenda gioco di voi. L’espressione orientale di questa razza è forse dovuta anche alla forma dei suoi occhi: sono piccoli, scuri e profondi, quasi triangolari. Hanno un tocco di dolcezza ma allo stesso tempo di furbizia: è un cane molto espressivo, potrebbe parlarvi coi suoi occhi. Le orecchie sono piccole, triangolari, leggermente arrotondate, pendono in avanti, sono distanziate l’una dall’altra in adeguata misura, al suo interno trovano un piacevole riparo le larve di mosca e per questo motivo dovete controllarle spesso. La coda la tiene spesso arrotolata sul dorso, una caratteristica che lo contraddistingue da altre razze di cani. Solo in rare occasioni potete vederla srotolata: quando ha paura, quando ha fiutato un odore che non gradisce e quando vuole farvi festa. Il corpo ha un bel collo muscoloso, robusto e proporzionato alla testa. E' un cane massiccio, ha un’ossatura robusta, forte, è ben sviluppato e veloce negli inseguimenti, ha le zampe muscolose, i piedi arrotondati e spessi, sembrano leggermente quelli di un gatto e gli attribuiscono un tocco di eleganza quando passeggia. La sua andatura è autoritaria e possente, cammina con fierezza soprattutto quando può farlo liberamente attraversando un prato, il petto è alto e la parte sternale è ben sviluppata. L’Akita non va d’accordo coi cani dello stesso sesso e ancor meno se sono di un'altra razza. Un'altra particolarità dell’Akita Inu è il suo pelo. Mantiene sempre il colore bianco ai lati del muso, nelle guance, nella mascella fino al collo, compreso gli interni degli arti, il petto, il tronco e la coda. Iil resto del mantello può variare da rosso fulvo a color sesamo o tigrato e bianco. Il sottopelo è soffice e fitto mentre quello di copertura è duro e dritto. Attenzione perché perde molto pelo, se decidete di prendere con voi un’Akita dovrete comprare anche una spazzola apposita per i peli e magari anche un aspirapolvere.(Parte sulle caratteristiche fisiche a cura di Chiara Migliori) Akita Inu: carattere La natura dell'Akita Inu è complessa e va dal cane che è calmo, fedele e dignitoso a dolce, coccolone, sensibile ed intelligente. È anche famoso come cane che non abbaia molto. Con gli estranei sa essere molto distaccato e per questo spesso appare freddo e maestoso nel comportamento, o piuttosto riservato.La sua indole è di fare tutto con moderazione, specialmente con le persone che non conosce: queste dovrebbero avvicinarsi con attenzione e rispetto. I maschi sono propensi a non tollerare bene altri cani, specialmente quelli dello stesso sesso e fin da cuccioli hanno bisogno di essere educati per così dire a socializzare sia con i cani sia con gli umani. Con la propria famiglia, bambini inclusi, si mostra dolcissimo pur mantenendo sempre la propria maestosità e decoro.L’Akita Inu può vivere in appartamento, magari non troppo piccolo vista la taglia del cane. Ha bisogno di essere portato fuori almeno tre volte al giorno per un po’ di esercizio fisico e se ci sono altri animali in casa, bisogna farli incontrare con molta calma per evitare le gelosie e farli abituare. La razza è considerata aggressiva da alcune persone, ma questo è discutibile.Non si tratta di un cane facile e la famiglia che prende un cucciolo di Akita dovrebbe essere educata (specialmente i bambini) a rispettare il cane e non disturbarlo quando mangia o dorme.Il cane ha la vita abbastanza lunga e ha bisogno di una alimentazione equilibrata con un giusto apporto di carboidrati e proteine. Di pelle delicata, hanno bisogno di alto contenuto di Omega 6 /3 e in generale di acidi grassi. Se invece preparare voi i pasti, è meglio consultarsi con il veterinario per una nutrizione bilanciata.Storicamente i cani di razza Akita sono stati utilizzati sia per la guardia che per la caccia. Curioso è che mentre caccia l’Akita lo fa in silenzio. Come cane da guardia è impiegato dalla polizia Giapponese nella sorveglianza di prigioni.E' stato utilizzato anche come cane da salvataggio e come cane da lavoro. Purtroppo storicamente sono stati allevati anche per il combattimento. Oggi questa razza canina viene usata più che altro per compagnia, specialmente in Occidente.Akita Inu: rapporto con il padrone Il Padrone ideale per l'Akita Inu dovrebbe essere prima di tutto consapevole delle caratteristiche principali della razza e amarla veramente con tutti i suoi pregi e difetti. Se esiste un padrone ideale, sarebbe certamente una persona amorevole, serena, calma e coerente. Precisato questo, l'obiettivo nella formazione dei cuccioli è quello di fare presente loro chi è il capobranco.Come si tratta di una tendenza naturale ed istintiva per un cane di avere un ordine nel loro branco, allora si rende necessario anche un comportamento adeguato. Questo è importante, perché stiamo parlando di un cane che ha un carattere indipendente e autorevole.Chi decide di acquistare un Akita deve sapere che avrà a che fare con un cane eccezionale, di carattere forte, intelligente e con la tendenza di confermare la propria superiorità con gli altri cani, ma sarà anche dolce e fedele. Inoltre, non bisogna mai essere duri nell' educarlo, ma pazienti, autorevoli e affettuosi. Akita Inu: salute e aspettativa di vita L'Akita Inu non ha dei particolari problemi di salute, è robusto e muscolare con delle aspettative di vita piuttosto lunghe, in media di 13 anni.Tra le patologie più comuni troviamo:L’herpesvirus canino La torsione dello stomaco (il disturbo consiste nella torsione e successiva ostruzione dello stomaco) Pemfigo (una patologia bollosa autoimmune della cute e delle mucose).L'Akita Inu può anche essere soggetto a lacrimazione degli occhi: controllate spesso anche questo aspetto. Akita Inu: rapporto con i bambini Negli ultimi anni Akita Inu è diventata una razza popolare grazie al film del 2008. La storia di Hachiko ha portato la razza di cani Akita all’attenzione dell’Occidente e da allora c’è sempre maggiore richiesta di questi cani. Nel rapporto con i bambini, specialmente le femmine, sono protettivi e si lasciano fare di tutto.Ovviamente, bisogna educare sia cani che bambini a rispettarsi a vicenda. Nella storia Giapponese, le femmine di Akita erano quelle che badavano e proteggevano i bambini quando a casa non c’era nessuno. Al giorno d’oggi in Giappone esiste ancora l’usanza di regalare la statuetta di Akita alla nascita di un bambino come augurio di una vita felice e sana.Akita Inu: rapporto con gli altri cani In quanto si tratta di una razza canina piuttosto territoriale, da guardia, indipendente e coraggiosa non è facile far capire al proprio cane, specialmente maschio, che dovrebbe comportarsi bene con gli altri cani.Sapendo questo, il padrone dovrebbe abituare l’Akita cucciolo a socializzare da piccolo ed addestrarlo ad accettare altri cani. Importante è insistere su questa socializzazione fino ad almeno un anno. Quella è l’unica maniera a far crescere un cane equilibrato nel comportamento e socievole. Abituatelo alle persone, agli oggetti ed altri cani. Akita Inu allevamenti e prezzo Una delle prime cose che noterete se avete un Akita Inu è che sono propensi a perdere il pelo due volte all’anno. Più che cambio di pelo si tratta di un cambio di muta dove il cane resta quasi nudo, ma poco tempo dopo il pelo ricresce di nuovo bellissimo e sano. I cuccioli sono fulvi, hanno qualche zona scura o grigia sul muso o all’interno delle zampe che crescendo diventano bianche e si chiamano Urajiro.Questa razza ha rischiato di scomparire due volte nella storia. La prima a causa di un focolaio della rabbia in Giappone e la seconda durante la II Guerra Mondiale, quando i cani venivano uccisi per nutrire la popolazione. Questa razza faceva parte della famiglia reale e solo l’aristocrazia poteva tenere un Akita. Considerati vera è propria nobiltà, esisteva anche il vocabolario con cui parlargli.I piccoli sono talmente dolci e adorabili che le persone vorrebbero avere un Akita inu mini e molto spesso cercano di comprare una razza canina che non esiste. Beh, qualcuno, da qualche parte ha collegato la parola "in miniatura" per l'Akita anche se nessuno potrebbe etichettarteli in questo modo.Pertanto, l'unica probabilità è quella di collegare la parola ‘’mini’’ con lo Shiba Inu, che è un’altra razza distintamente giapponese. Questo cane a volte viene confuso con l’Akita Inu. Andando in un allevamento di Akita Inu certificato, il prezzo può arrivare anche ai 2000 euro: ci sono diversi allevamenti in Italia che trattano la razza. Il nostro consiglio è ovviamente quello di rivolgersi a loro, che vi daranno tutte le certificazioni e documenti ufficiali sulla storia dell'esemplare che state per acquistare.Una nostra follower ci ha mandato il video del suo Akita Inu: se siete indecisi se prenderlo o meno, queste immagini faranno chiarezza! 

Bulldog francese

Alessandro DT -

Il Bulldog francese è un piccolo ercolino tutto muscoli e simpatia, con un’autentica venerazione verso il proprio padrone. I piccoli antenati del Bulldog francese, com’è noto, cominciarono a essere utilizzati per il bull-baiting, una cruenta tauromachia che nel Medioevo e nei secoli successivi vedeva diversi cani sfidare un toro. Per questo vennero selezionati e allevati per sviluppare un corpo tozzo e muscoloso, e tuttavia agile per evitare le terribili corna dei tori.Il bull-baiting venne dichiarato fuorilegge nel 1835, ma ormai i bulldog si erano affermati come razza di cani da compagnia; spesso, per ridurre le loro dimensioni, venivano incrociati con dei terrier, altri con dei Carlini.Il Toy Bulldog nel 1850 era ormai famoso in Inghilterra. La loro storia comincia invece con la Rivoluzione Industriale, quando le lavoratrici del pizzo, con l’introduzione della macchina a vapore, si trovarono in molti casi senza lavoro.Una consistente parte di essere emigrò quindi in Francia portando con sé i propri toy bulldog, che Oltremanica divennero popolarissimi e cominciarono ad essere selezionati per essere ancora più piccoli; dall’Inghilterra arrivavano soprattutto, per l’accoppiamento, dei Bulldog che erano considerati troppo piccoli oppure con le orecchie troppo dritte.Così il piccolo bulldog toy divenne conosciuto come Bulldog francese e fu una delle razze preferite degli artisti e dei creativi.Anche all’inizio del ventesimo secolo erano una razza estremamente popolare, soprattutto nell’alta società, e i Rockfeller e i Morgan sovente li sceglievano come compagni.Il Bulldog francese è un molossoide che può arrivare anche a 14 chili di peso (rientra perciò nei cani di taglia media) e che si distingue per il suo caratteristico muso, il tipico cranio brachicefalo e soprattutto le grandissime orecchie, che ricordano molto quelle di un pipistrello e gli danno un aspetto unico. In Inghilterra sono addirittura il quarto cane più popolare tra tutte le razze, ma anche in Italia è molto apprezzato per le sue caratteristiche. Bulldog francese: carattere Il Bulldog francese è probabilmente uno dei cani più affettuosi e legati al padrone che si possano trovare, e per loro il contatto fisico con i propri “umani di riferimento” è semplicemente sacro.Segue costantemente le persone della sua famiglia, con l’intenzione di proteggerle da qualsiasi potenziale pericolo, e il coraggio è un altro dei tratti distintivi della razza. Rimane un cane di indole assolutamente buona, che può prestarsi a diventare cane da guardia ma che, di suo, fa sempre amicizia con tutti.Questo cane di razza ha poi la fama di essere davvero caparbio e testardo e di ostinarsi per ottenere ciò che vuole, senza arrendersi di fronte a nessun ostacolo.Questa caparbietà lo rende un cane non tra i più obbedienti, anche se naturalmente si può educare o addestrare. Per fortuna il temperamento naturale del Bulldog francese è davvero irresistibile, tanto da essere conosciuto, a volte, come “il clown del mondo dei cani” per la loro irrefrenabile simpatia.E' un cane da compagnia perfetto, e come tale richiede un costante contatto con gli umani: mai lasciarlo da solo per più di qualche ora, perché soffrono di ansia da abbandono, soprattutto da cuccioli, ma anche da adulti.L'esemplare che sta da solo per troppo tempo finisce il più delle volte con lo sviluppare un temperamento distruttivo che lo porta a masticare gli oggetti di casa o i mobili.Questo cane non ha bisogno eccessivo di esercizio, anche se le passeggiate quotidiane sono obbligatorie. Attenzione, come ultima cosa, se si vuole mettere la cuccia del cane vicino al proprio letto: il Bulldog francese russa, e anche parecchio!Rappresenta una scelta ideale come cane da compagnia perché si adatta molto bene alla vita da appartamento e perché ha un carattere che lo spinge a legarsi tantissimo alle persone. In più è un cane che abbaia poco, e non c’è pericolo che disturbi i vicini.In più, rischia di avere qualche problema di salute se viene lasciato fuori casa quando fa troppo caldo, come capita a tutti i molossoidi e ai cani con il muso corto.I Bulldog francesi possono anche essere dei buoni cani da guardia, vista la loro incredibile fedeltà verso il padrone.Bulldog francese: salute e alimentazione Il Bulldog francese è un cane con una vita media che va dagli 11 ai 13 anni, grazie alle sue ridotte dimensioni, ma è comunque soggetto agli stessi problemi di molti molossoidi.Per cominciare, a causa delle loro dimensioni compatte e del muso schiacciato, hanno delle difficoltà a regolare nel migliore dei modi la temperatura corporea.A tutti i cani il caldo può provocare molti danni, ma per questa razza rischia di essere letale: per questo è assolutamente fondamentale che questo cane sia protetto dalle temperature estreme, avere sempre accesso facile e immediato ad acqua fresca e ombra e non agitarsi troppo durante la stagione calda.Non è raro che come altri cani brachicefali gli sia impedito di volare in aereo, proprio per via della loro delicatezza e delle difficoltà respiratorie a cui possono andare incontro. In generale comunque il Bulldog francese non ha problemi di salute particolari. Il nostro consiglio è dunque quello di proteggerlo dal caldo, evitare di fargli sforzare troppo le articolazioni e spazzolarlo bene per evitare la presenza di zecche, pulci, parassiti, così da scongiurare il pericolo di dermatiti.Per quanto riguarda l'alimentazione del cucciolo di Bulldog francese, ti consigliamo di non dare gli avanzi nè di rimpinzarlo ogni volta con cibo sotto al tavolo. Evita le schifezze e privilegia sempre crocchette di buona qualità come quelle che trovi di seguito: sono della Royal Canin, quindi sinonimo di bontà e affidabilità. La prima linea è per i cuccioli, la seconda per gli esemplari adulti: come puoi notare, il prezzo è notevolmente ribassato rispetto ai megastore tradizionale. Buoni acquisti!Bulldog francese: rapporto con il padrone Il padrone ideale è quello che vede il Bulldog francese e non sa resistere al suo sguardo colmo d’amore e d’affetto: è in quel momento che nasce un legame destinato davvero a durare per tutta la vita del cane.Da quel momento in poi, cane e padrone vivranno in simbiosi, e per essere certi che l’animale non corra il rischio di un colpo di calore durante l’estate il padrone deve essere disposto a diminuire anche la sua attività quando fa troppo caldo.Soprattutto, chi ha un Bulldog francese deve essere disposto ad avere un cane che ama vivere in simbiosi con il suo umano, ma che restituisce infinito amore. Bulldog francese: rapporto con i bambini Il Bulldog francese ha una vera predilezione per i bambini, anche se non ne hai mai visti prima e anche se non è stato abituato a socializzare da cucciolo.Come dimensioni, stazza e indole è un compagno perfetto per i più piccoli: compatto e robusto, prende sempre a cuore i bimbi e soprattutto le femmine si prestano a proteggere i piccoli di casa con tutte le loro forze.Per la loro capacità di non stancarsi mai di giocare e di volere il contatto fisico con le persone, non abbandonano mai i bambini a sé stessi e sono sempre disponibili quando questi hanno voglia di correre e divertirsi.Bulldog francese: rapporto con gli altri cani Con gli altri cani il Bulldog francese è molto equilibrato, e non è mai attaccabrighe, anzi. Se trova l’altro quattro zampe simpatico, allora giocherà volentieri anche per ore, altrimenti si limiterà a ignorarlo.E' comunque un molosso ed è animato da un grande coraggio, per cui se sarà minacciato e se l’altro cane si comporta in maniera troppo aggressiva, non si farà problemi a reagire senza prendere minimamente in considerazione la differenza di mole: caparbio e valoroso, soprattutto se c’è da difendere il padrone, non esita a frapporsi tra qualsiasi minaccia, canina o meno, e i membri della propria famiglia. Bulldog francese: allevamenti e prezzo Per i Bulldog francesi, ancora più che per altre razze, è obbligatorio l’acquisto in un buon allevamento, e non da negozi, su Internet, in fiere o altro: questo perché si tratta di una specie delicata, come detto molto suscettibile ai colpi di calore e a problemi congeniti, e quindi la presenza di difetti potrebbe accorciare di molto la vita del cane.Ecco perché è necessario, quando si acquista un Bulldog francese, pretendere un pedigree che assicuri la mancanza di difetti che possono dare origine a patologie fin da cucciolo o quando il cane è già cresciuto.Fortunatamente, è una razza estremamente diffusa e popolare anche in Italia e gli allevamenti di Bulldog francesi ENCI su tutto il territorio sono decine, più di 25 in Lombardia, una ventina circa in Piemonte, una quindicina in Toscana, una dozzina in Veneto, Lazio, Emilia Romagna.Il costo di un cucciolo di un Bulldog francese di razza pura va di solito dai 1.000 fino ai 2.000-2.500 euro. Se stai per diventare padrone di questa bellissima razza, allora è necessario forse addentrarsi un po' di più nel suo studio e nella sua educazione. Il libro che fa al caso tuo si intitola proprio "Bouledogue francese" ed è scritto da Alberto Vergara, uno dei massimi esponenti in materia. Ecco il link per tutti i dettagli ed eventualmente acquistarlo direttamente su Amazon:Il Bulldog francese rientra nel gruppo dei molossoidi di taglia piccola, perciò potrebbero interessarti anche:Carlino Boston TerrierGuarda lo Standard del Bulldog Francese sul sito ENCI.

Veterinario a pomeriggio 5: "lavate le zampe dei cani con la candeggina dopo la passeggiata"

News Redazione -

Una dichiarazione incauta di un veterinario a Pomeriggio 5 ha scatenato moltissime polemiche. Come se non bastasse la necessità di ripetere, anche a livello istituzionale, che i cani e gli animali d'affezione in generale non trasmettono il coronavirus, da giovedì pomeriggio appassionati cinofili e veterinari sono dovuti scendere in campo, sul web, per avvisare il più possibile le persone che «la candeggina non va assolutamente usata per disinfettare la zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua».Un consiglio teoricamente non necessario considerato che detergenti di questo tipo, come si legge sulla confezione, sono sostanze tossiche che possono provocare irritazione alla pelle e agli occhi e la cui inalazione o ingestione può provocare gravi lesioni ma forse necessaria dopo l'intervista andata in onda a Pomeriggio 5 giovedì 26 marzo.L'allarme è nato poco dopo la diretta in cui, Enrico Zibellini, veterinario intervistato in streaming da Barbara D'Urso – visibile sulla pagina Facebook di Pomeriggio 5 - spiega come pulire le zampe dei propri cani di ritorno da una passeggiata qualora se ne sentisse la necessità.«Basta una normale detersione e disinfezione delle zampe stando attenti ai polpastrelli per non irritarli quindi usando materiali disinfettanti molto diluiti a base di clorexidina o banalmente con della candeggina ma molto diluita e tamponare poi le zampe – ha spiegato il veterinario che, alla richiesta della conduttrice se fosse necessario farlo anche sul muso dell'animale ha risposto che – per il muso è meglio stare attenti a parti delicate come occhi e mucose perché tutti i detergenti sono molto irritanti».La spiegazione ha sollevato dissenso e preoccupazione tra gli animalisti che ora temono risvolti tragici per la dichiarazione incauta del professionista, soprattutto per l'ampio pubblico che segue solitamente la trasmissione. Da giovedì sera sono iniziati a comparire molti messaggi di colleghi veterinari che hanno voluto avvisare i propri clienti e contatti, anche sui social, affinché evitino assolutamente di usare la candeggina. E molte sono state le richieste di smentita inviate alla redazione della trasmissione, soprattutto sulla pagina Facebook ufficiale, proprio nei commenti del post dove viene riproposta l'intervista.«La candeggina non va assolutamente usata neanche diluita – spiega Luca Robutti, presidente dell'ordine dei Medici Veterinari della provincia di Savona - Si rischia di fare dei danni anche molto seri. I cuscinetti nelle zampe sono molto sensibili, si potrebbero generare abrasioni o anche effetti peggiori qualora ad esempio l'animale poi si leccasse le parti trattate. Sul muso ancora più risolutamente no. Tra gli effetti nocivi potrebbe portare a vomito, erosioni della mucosa, del tartufo – il naso ndr - e delle labbra».Il coronavirus che provoca la Covid-19 è molto labile esposto all'ambiente esterno, anche i soli raggi del sole e la pioggia lo eliminano dall'asfalto e dai marciapiedi: «La possibilità che capiti un passaggio dalle zampe alla casa e infine all'uomo è altamente improbabile – prosegue Robutti - Se proprio si ha la necessità di pulire la zampe del proprio cane si possono usare acqua e un poco di sapone neutro sciacquando accuratamente. In commercio, anche se in questi giorni può essere più difficile reperirle, esistono anche salviette e detergenti appositi a base di clorexidina sicuri e certificati».L'istituto Superiore della Sanità ha redatto un elenco di risposte ai quesiti dei cittadini sulle modalità di contagio tra cui quella dedicata proprio al comportamento da tenere di ritorno da un passeggiata con il proprio cane:«La sopravvivenza del nuovo coronavirus negli ambienti esterni non è al momento nota con certezza. Se il cane viene a contatto con le zampe con secrezioni respiratorie espulse a terra da persone infette è teoricamente possibile che possa trasportare il virus anche se non vi sono al momento evidenze di contagi avvenuti in questo modo.Quindi, si tratta di osservare l’igiene accurata delle superfici e delle mani lavando i pavimenti con soluzioni a base di cloro all’0.1% (la comune candeggina o varechina), le altre superfici con soluzioni a base di cloro allo 0,5% e le mani con acqua e sapone per oltre 20 secondi o con soluzioni/gel a base alcolica, per uccidere i virus.È possibile al rientro a casa lavare le zampe del cane con acqua e sapone, analogamente a quanto facciamo con le nostre mani, avendo cura di asciugarle bene e comunque è opportuno evitare di farlo salire con le zampe su superfici con le quali veniamo a contatto (ad esempio su letti o divani)».Articolo tratto da lastampa.it

Psicosi coronavirus in cina, cani uccisi in strada: arriva anche un video

News Redazione -

Nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità confermi che non ci sono prove della possibilità che il coronavirus Covid-19 possa diffondersi contagiando come cani e gatti, da molte zone della Cina arrivano pessime notizie per gli animali domestici: decine di cani sarebbero stati uccisi in strada colpiti in strada da squadroni, più o meno ufficiali, armati di bastoni.La denuncia arriva da un’associazione animalista locale, la Chengdu Pet Adaptation Platform, che attraverso il DailyMail ha diffuso le immagini di quanto starebbe succedendo: in uno di questi filmati, realizzati a Chengdu, si vede un cane Labrador nero che, pur non rappresentando una minaccia per nessuno, viene violentemente colpito a morte con mazze e bastoni.Autori del gesto sarebbero quattro “volontari di un gruppo cittadino locale” intenti a prendersela con i randagi della città “per evitare la diffusione del coronavirus”. In un altro video un agente della contea di Yongjia, armato di un bastone di legno, uccide un cane spaventato a bordo strada. All’intera scena assistono alcuni residenti locali intenti a incitare la soppressione dell’animale.Gli episodi, preoccupantemente sempre più frequenti, sono iniziati dopo che in un’intervista a un quotidiano locale un medico si è detto convinto che il nuovo 2019-nCoV potesse provenire proprio dai quadrupedi domestici o quanto meno che questi potessero essere dei validi diffusori dell’infezione. Notizia che aveva spinto anche all’abbandono in strada degli animali domestici arrivando, in alcuni casi, a gettarli dalle finestre di condomini multipiano.Fonte: La Zampa

Cinque consigli per gestire l’arrivo di un cagnolino in casa

Comportamento Redazione -

Hai finalmente deciso di adottare un cagnolino ma non ne hai mai accudito uno? Le domande e i dubbi che hai sono normalissimi e comuni a tutte le persone che si trovano nella tua situazione. Fortunatamente la gestione di un cane, quando ben organizzata, è più semplice di quello che può sembrare. Sicuramente prendersi cura di un essere vivente totalmente dipendente dalle tue cure e dal tuo affetto potrà sembrarti una cosa più grande di te ma con le giuste dritte potrai diventare un “padrone DOC”. Ecco tutto quello che devi sapere in cinque punti. 1. Come gestire la sua salute La prima grande preoccupazione nei confronti del cagnolino è la sua salute. Quanto costerà portarlo dal veterinario? Cosa bisogna fare? Di cosa avrà bisogno? A tutte queste domande c’è una sola risposta: non devi essere un esperto di benessere canino per assicurarti il benessere del tuo cane.Tutto ciò che devi fare all’inizio è portarlo dal veterinario per l’inserimento del chip di identificazione che è obbligatorio per legge. Sarà lo stesso veterinario a programmare le vaccinazioni e a spiegarti tutto quello che c’è da sapere sulla sua salute.Ci sono poi alcune cose, come l’utilizzo di protezioni da pulci e zecche o che riguardano l’igiene e la salute dei denti che ti saranno spiegate via via che si presenterà l’evenienza. Per l’utilizzo di farmaci e dispositivi sanitari potrai chiedere spiegazioni ogni volta che lo vorrai al tuo veterinario di fiducia. Per semplificarti le cose, tuttavia, eccoti una lista di ciò che non dovrà mai mancare: pulizia dei denti attraverso snack o tramite spazzolino e dentifricio per cani; pulizia generale da effettuare non troppo spesso con prodotti non aggressivi che trovi nei negozi per animali; protezione da zecche, pulci e zanzare da applicare mensilmente sul pelo o sotto forma di collare repellente; vaccinazioni periodiche e richiami; controlli di profilassi che dipendono dalla tua asl,2. Come educarlo senza commettere errori Uno degli errori più comuni ma commessi senza malizia è quello dell’umanizzazione del cane. Si tende a umanizzare i comportamenti canini perché i cani diventano parte della famiglia e sono un concentrato di amore e fiducia in un rapporto che diventa tra i più importanti della nostra vita.Umanizzare il cane significa mancargli di rispetto e minare la fiducia che lo stesso cerca in noi. Il cane, infatti, anche se sembra avere reazioni simili alle nostre, in realtà ha un modo di ragionare del tutto differente. È sbagliato pensare che faccia la pipì in casa per dispetto come lo è interpretare il ghigno sul volto come un sorriso di piacere.Il cane vive il rapporto di fiducia con il padrone in un processo graduale dove desidera i propri spazi e le sue attenzioni. Se credi di non essere all’altezza di gestire questo rapporto rivolgiti ad un educatore. In ogni caso per educarlo dovrai insegnare comandi chiari ed univoci ed evitare di sopraffarlo con abbracci, baci e coccole non richieste. 3. La gestione degli spazi Anche la gestione degli spazi riguarda l’educazione del cane che deve capire dove può e dove non può stare. Il cane deve avere un suo spazio di relax in casa e le sue cose e quest’ordine non dovrebbe mai essere modificato. Il cane può stare sul letto ma solo se lo desideri e questo deve essere un messaggio da comunicare subito, ovvero al suo arrivo. Sono animali molto intelligenti per cui basta mettere le cose in chiaro da subito. 4. L’importanza della passeggiata Portare il cane fuori a passeggiare i primi tempi sarà una scoperta sempre nuova e divertente. Con il tempo potresti sentire il peso della passeggiata, soprattutto se fuori è brutto tempo e non hai tanta voglia di uscire.Ci sono padroni che lasciano liberi i propri cani nelle aree predisposte senza curarsi troppo del fatto che non tutti amino socializzare per imposizione. I cani hanno simpatie ed antipatie verso i propri simili e non è consigliato lasciarlo allo sbando un un’area canina distraendosi dalle sue interazioni mentre scrolliamo Instagram o Facebook.La passeggiata è un importante momento di scoperta e di crescita che rinsalda il vostro rapporto, per cui dedica la giusta attenzione e il tuo cane ti ringrazierà. Lascia a casa il tuo cellulare e gioca con il cane mentre lo guidi nelle sue scoperte e ti amerà per tutta la vita. 5. Cosa devi e cosa non devi comprare Di accessori per cani ne esistono fin troppi ma la maggior parte di questi è totalmente inutile. Un kit di base per un cane felice deve prevedere esclusivamente gli oggetti che seguono. Per l’acquisto puoi affidarti anche a forniti portali online come petingros.it, un rivenditore sempre rifornito e affidabile. Eccoti la lista di ciò che il cane deve assolutamente avere: guinzaglio e collare e se viaggia sui mezzi pubblici anche la museruola in stoffa; ciotole in acciaio o ceramica; cuccia confortevole e lavabile; spazzola; shampoo;Cosa non devi acquistare? Giochi e giochini sono utili ma superflui perché i cani si accontentano di una pallina o di un pallone bucato per giocare con te. Cosmetici e profumi fanno anch’essi parte del superfluo mentre sono da bandire vestiti e cappottini come anche i collari a strozzo (per lo meno secondo il nostro punto di vista). Per ogni altro dubbio il miglior consiglio che possiamo darti è quello di non improvvisare mai e chiedere il parere del veterinario che è sicuramente preparato per risponderti al meglio.

[video] trovano un cagnolino congelato sotto al ponte, i poliziotti lo salvano

News Redazione -

Fino a che punto può spingersi la crudetà umana? Per fortuna però esistono ancora degli angeli, come questi due poliziotti. Con le zampette tese e gli occhi pieni di paura non riesce a smettere di tremare e di lamentarsi, perché qualcuno l’ha lasciata a morire sotto a un ponte, senza neanche un briciolo di pietà. Fino a che punto può spingersi la crudeltà umana? Davanti a queste immagini chiederselo è inevitabile.A Daytona Beach, in Florida, al momento dei fatti le temperature scendono sotto lo zero e una coppia di poliziotti in servizio, gli agenti James Lee e John Pearson, ha appena ricevuto una segnalazione: qualcuno ha visto un cane congelato sulle sponde del fiume Halifax. Per quei poliziotti è davvero un colpo al cuore vedere in che condizioni si trova la cagnolina; così piccola, eppure destinata a un fine tanto ingiusta.Così la portano in macchina per provare a salvarla. Come si può vedere nel video realizzato da Fanpage, alzano al massimo il riscaldamento ma vedendo che nemmeno quello riesce a scaldarla se la portano al petto, coprendola con una copertina; stretta al cuore per spazzare via il freddo e il terrore con il tocco caldo della loro mano. Dopo diversi minuti, finalmente, sembra esserci un briciolo di speranza.È stata chiamata River, che in inglese significa fiume perché in quel luogo che doveva essere la sua tomba, invece lei è nata di nuovo. Dopo essere stata affidata alle cure di un centro veterinario, i suoi angeli custodi hanno continuato a farle visita ogni giorno, fino a quando una loro collega se n’è innamorata all’istante e indovinate un po’? L’ha adottata donandole una casa.Sono passati quasi due anni da quel salvataggio e l’amicizia tra River e gli agenti del distretto di polizia non è mai finita, anzi è cresciuta insieme alla vivace cagnolina, finalmente felice. Perché se è vero che l’uomo è capace di cose terribili, qualcuno ci ricorda ancora che possiamo ancora essere “umani”.

Nella prima notte in canile, un chihuahua si rimbocca le coperte come faceva il suo anziano proprietario

News Redazione -

Si è rimboccato da solo le coperte questo Chihuahua anziano, proprio come ha sempre fatto il suo anziano proprietario salito in cielo. Si è rimboccato da solo le coperte. Proprio come ha sempre fatto il suo anziano proprietario. La foto di questo anziano mix di Chihuahua nella sua prima notte in canile dopo la morte del suo compagno umano ha fatto il giro del web, stringendo il cuore di molti, a partire da quello del volontario che l'ha scattata.Come ogni volta che ha il turno di chiusura, Jan Nageldinger della Humane Society of Branch County di Quincy, nel Michigan, fa un ultimo giro prima di andare via, per controllare che sia tutto a posto. E quando ha visto Scooter non ha potuto che inchinarsi davanti alla sua tristezza, trasformando quella che per lui era una routine in una commovente foto-ricordo.Nella sua gabbia, oltre ad una brandina, Scooter aveva una copertina blu a stelle bianche e azzurre. E per abitudine, si è rimboccato le coperte prima di mettersi a dormire. La tenerissima foto ha centrato il segno, e Scooter in pochi giorni è stato adottato: Jan sapeva che avrebbe convinto qualcuno ad aprire la sua casa a questo cane anziano, e le richieste sono arrivate da tutto il mondo, Italia compresa.Ad accogliere Scooter nella sua vita è stata Jessica Howard, «madre adottiva» di altri due Chihuahua. «Guardare quella foto mi ha fatto venire le lacrime agli occhi: quell'immagine rappresentava tutti i milioni di animali che aspettano una seconda possibilità nei rifugi di tutto il mondo».«Scooter era lì su quella branda pur essendo un animale domestico amato da qualcuno: aveva una storia e la sua vita contava». Poi il suo proprietario è morto, e lui si è trovato catapultato in una gabbia, desolato, in un posto che non aveva mai visto prima di quel momento. Ora invece ha di nuovo una casa, due fratelli a quattro zampe e qualcuno che gli rimboccherà le coperte ogni sera per ancora molto tempo.Fonte: La Zampa

Yulin, attivista aggredita mentre salva i cani dal macello: il video

News Redazione -

L’attivista Du Yufeng è finita in ospedale dopo essere stata aggredita dai venditori mentre tentava di salvare gli animali. È finita in ospedale l’attivista cinese aggredita mentre cercava di salvare circa 300 cani (di cui molti rubati) destinati al Festival di Yulin. Si tratta di Du Yufeng, che Le Iene hanno conosciuto nel reportage di Giulia Innocenzi e Francesca Di Stefano in cui hanno documentato con immagini impressionanti cosa avviene durante il più grosso mercato della carne di cane cinese.Assieme a Du Yufeng, dell’associazione Bo Ai Animal Protection Centre, e Davide Acito, di Action Project Animal, ill programma ha ripreso con telecamere nascoste i maltrattamenti e le condizioni in cui vengono tenuti questi animali. Sono migliaia i cani e gatti che vengono macellati ogni anno in onore di quella che nel sud della Cina viene considerata una tradizione. Una questione culturale, certo, come da noi è considerato normale mangiare il maiale o il coniglio. Ma di una crudeltà inaudita: cani e gatti vengono presi con un punzone di ferro per il collo, bastonati per essere storditi, e poi sgozzati sulla strada. Senza alcun rispetto delle condizioni igieniche.Nel video potete vedere non solo le condizioni in cui vengono tenuti gli animali ma anche la litigata dell’attivista Du con i commercianti di cani finita con l’aggressione avvenuta a fine maggio. Du, che nel video potete vedere in ospedale poco dopo l’aggressione, racconta di aver sofferto di forti capogiri dopo essere stata colpita alla testa e su tutto il corpo.Mentre un suo collaboratore di quasi 60 anni ha riportato due costole fratturate. Du ha raccontato che gli aggressori erano in possesso di armi e stavano cercando di impedire a lei e agli altri attivisti di liberare i cani dal magazzino in cui si trovavano. Gli animali stavano per essere mandati al macello in vista del Festival, iniziato il 21 giugno.Nella sua battaglia Du Yufeng ha salvato migliaia di cani, strappandoli ai mercati per poi prendersene cura nei suoi rifugi protetti. Quando Le Iene l'hanno incontrata, durante il Festival di Yulin 2018, ci ha spiegato che la sua è una battaglia che non si aspetta di vincere molto presto. “Ci sono troppi interessi economici”, ha detto a Giulia Innocenzi. “Quando la gente era povera era normale mangiare il cane, ma adesso che l’economia è buona e possiamo mangiare di tutti, perché mangiare cane?”.Con lei la Redazione è andata al mercato e anche lì ci sono stati momenti molto tesi tra l’attivista e i venditori. “Non picchiarlo sempre”, urla Du a un venditore. “Se tu lo picchi io non compro il tuo cane!”. L’attivista doveva infatti comprare il cane per portarlo in salvo. Du aveva anche cercato di impedire fisicamente al venditore di maltrattare il cane. L'attivista è nota anche per portare avanti sit-in di protesta di fronte alle sedi delle istituzioni governative, una mossa molto coraggiosa in un regime come quello cinese.Proprio in questi giorni, con una mossa senza precedenti, l'Ambasciata italiana a Pechino ha chiesto che il festival di Yulin “possa cessare al più presto". Lo ha fatto con una dichiarazione preceduta da un incontro con alti funzionari diplomatici cinesi, spiega la Farnesina contattata da Iene.it, in cui l'Ambasciata italiana ha reiterato "la sua ferma condanna di ogni forma di violenza e maltrattamento nei confronti degli animali da compagnia",  dando "voce alle sensibilità manifestate da tanti cittadini italiani".

Buon ponte, pippo

News Redazione -

Pippo era il cane di Davide Acito, divenuto il simbolo della lotta contro il festival della carne di cane che si tiene ogni anno a Yulin, in Cina. Pippo non c'è più: era il pechinese salvato da Davide Acito, divenuto simbolo della lotta contro il festival di Yulin, dove vengono macellati migliaia di cani in Cina. Il quattro zampe era stato protagonista assoluto di una puntata de Le Iene insieme ad Alessia Marcuzzi e Nicola Savino.A diffondere la notizia della scomparsa del cagnolino è stato lo stesso attivista con un post pubblicato su Facebook. Pippo era un pechinese di tre anni, che aveva rischiato di finire sulle tavole cinesi nel giugno dello scorso anno, durante il festival di Yulin. Qui ogni anno oltre 10mila cani e almeno 400 gatti vengono uccisi e macellati.Le associazioni internazionali e Davide Acito, con la sua Action Project Animal, si battono perchè tutto questo finisca al più presto. Tra i cagnolini salvati dall'attivista c'era anche Pippo. Il post di Davide è straziante: “Non riesco a realizzare che non ci sei più. Non voglio accettarlo, so che prima o poi mi rassegnerò, ma per intanto il dolore è forte...nell'anima”, ha scritto. “In ogni istante mi manca il fiato... manca il tuo respiro, il tuo profumo, manca tutto di te, anche il mio cuore ha cambiato battito, perché i nostri cuori battevano insieme. Mi manchi da morire Pippo”.Intanto manca esattamente un mese alla nuova edizione del festival di Yulin. Dal 21 giugno e per dieci giorni migliaia di cani verranno uccisi e mangiati. Tantissime persone si stanno già mobilitando per fermare questo massacro. Uniamoci tutti all'hashtag #stopyulin. Anche in memoria di Pippo, che ora starà attraversando il ponte dell'arcobaleno.

vestiti per cani

Da milano un guardaroba alla moda per fido e tutta la famiglia

News Redazione -

Se è vero che i cani somigliano ai padroni, una collezione di moda coordinata a tutta la famiglia non poteva mancare Ci ha pensato Giovanna Temellini a lanciare una collezione per tutta la famiglia abbinata a quello di fido. Completa così l'origine del progetto fatto di accessori iniziato nel 2017: borse e cinture per lei e guinzagli e collari per lui, con colori e materiali rigorosamente en pendant.La nuova collezione Temellini Dog è una linea di abbigliamento total look, dedicata a tutta la famiglia e ai loro cani. Trench, impermeabili, mantelle e spolverini, ma anche bluse, gonne, pantaloni e abiti.Proposte versatili, dai tagli sartoriali impeccabili, tutto realizzato con materiali di pregio, in una raffinata palette sui toni naturali del rosa cipria, verde menta, beige o azzurro polvere per lei e una collezione maschile nella versione Dog-à-Porter con una collezione in eco-cashmere di maglieria a righe rosso e giallo da abbinare al collare coordinato, e con modelli più casual, come le felpe nelle stesse nuance di grigio.L’ispirazione nasce dall’amore per gli animali e dallo sguardo aperto sul mondo. Giovanna Temellini, creatrice di abiti dal gusto raffinato, ha pensato ad una collezione per cani di tutte le tipologie, includendo un’offerta su misura per quelli affetti da disabilità o altri problemi.Una sensibilità che si evidenzia nello spazio aperto da Giovanna in Brera (via dell’Orso 5), nel cuore di Milano: la prima boutique per la donna e il suo cane, dove i modelli sono realizzati su misura sul “canichino”, lo speciale manichino appositamente creato per Fido.

Mal d'auto cani: sintomi, rimedi e farmaci anti-nausea

Salute & Benessere Redazione -

Mal d'auto cani: cos'è e come si manifesta questo problema Viaggiare con il proprio pet è divertente e rafforza ancor più il legame che abbiamo con lui, ma quando abbiamo a che fare con il mal d'auto cani, il viaggio può trasformarsi in un’esperienza poco piacevole per entrambi. La cinetosi, o più comunemente mal d’auto, nel cane non è altro che quell'insieme di fastidiosi sintomi che affliggono anche molti umani durante i viaggi in macchina, bus, treno, aereo o nave ed è causata dall'eccessiva sollecitazione di quella parte dell’orecchio interno, detta vestibolo, che governa l’equilibrio. Durante gli spostamenti a bordo di qualsiasi mezzo di locomozione infatti il movimento irregolare e innaturale che si genera può provocare in alcuni soggetti la comparsa di tutta quella serie di sintomi tipici del mal d’auto.Mal d'auto cani: sintomi Sono diversi i sintomi che si manifestano se il cane soffre l'auto. Ecco i principali:ipersalivazione; agitazione e irrequietezza; mugolii e pianti; sbadigli ripetuti; nausea; vomito; continuo girare in tondo; diarrea; tremori; mancanza di equilibrio.Generalmente tutte queste manifestazioni di malessere scompaiono dopo poco tempo da quando cessa il movimento che le ha generate, il che rende per il padrone abbastanza facile effettuare una diagnosi empirica e capire che il proprio cane soffre di mal d’auto. Non appena compaiono i primi segnali di mal d'auto cane è bene interrompere il viaggio, magari facendo scendere il quattro zampe dalla macchina per prendere un po’ d’aria e recuperare il controllo sul movimento e l’equilibrio.Mal d'auto cani: come prevenirlo Va detto che, soprattutto da cuccioli e durante le prime esperienze di viaggio, è molto probabile che si manifesti il mal d'auto cani; generalmente, crescendo, il pet si adegua al movimento e il fastidio scompare da solo. Ci sono però alcuni comportamenti che il padrone può adottare per far sì che il cane si adatti meglio ai viaggi. Per prima cosa è bene iniziare ad abituare gradualmente il cucciolo alla macchina, ad esempio salendovi a bordo assieme a lui, le prime volte trascorrendovi un po’ di tempo a motore spento, in modo che il pet familiarizzi con il mezzo senza esserne spaventato, poi facendo tragitti molto brevi, magari semplicemente il giro attorno all'isolato. Via via potrete allungare la durata del viaggio, cercando sempre di associare ad esso un’esperienza positiva per il cane. Infatti ciò che farà amare l’auto al vostro quattrozampe da adulto sarà la consapevolezza che al viaggio seguirà, nella maggior parte dei casi, una bella gita in campagna o un pomeriggio di gioco al parco. Se invece farete salire il cane in auto solo per portarlo dal veterinario, mal si adatterà a questa esperienza e odierà la macchina, anche indipendentemente dalla cinetosi fisica. Molti cani iniziano a mostrare i segni tipici del mal d’auto ancora prima di salirvi a bordo, non appena capiscono cosa li aspetta, solo vedendo che il padrone prende la chiave dell’auto o che ci si sta dirigendo verso il garage o il luogo dove siete soliti parcheggiare. In questi casi si va oltre la cinetosi e si parla in genere di fobia post traumatica, ovvero accade che il cane, avendo già sperimentato precedentemente il mal d’auto, sviluppi una fobia nei confronti di quel mezzo di trasporto perché, appena intuisce la possibilità di un viaggio in macchina, anticipa la spiacevole sensazione ed il malessere provati le volte antecedenti e ne teme il ripetersi. Vedrete allora il vostro cane iniziare a salivare, cercare di scappare, tremare anche solo alla vista dell’automobile o addirittura tentare di mordere il padrone che cerca di farlo salire in auto.Mal d'auto cani: rimedi e farmaci anti-nausea per cani Mentre, come detto precedentemente, nel cucciolo di cane la cinetosi tende a risolversi spontaneamente e a scomparire con la crescita, per altri soggetti possono essere necessari alcuni tipi di intervento. In caso di fobia post traumatica, ad esempio, occorre contro-condizionare il cane, avvalendosi di tecniche di desensibilizzazione, che possono richiedere l’intervento di un veterinario comportamentalista. Altre volte possono essere impiegati alcuni farmaci come gli antistaminici, che hanno un blando effetto sedativo e contribuiscono a calmare il cane, soprattutto quando il mal d’auto è generato da una componente a prevalenza ansiogena, oppure gli antiemetici, contenenti fenotiazina, che contrastano la nausea e sono più indicati nei casi in cui il cane soffre di cinetosi legata al movimento fisico stesso. Su Amazon puoi trovare un valido alleato per la prevenzione e nel trattamento del mal d'auto del tuo quattro zampe. Gli estratti di zingiber e di lichen agiscono in sinergia come antiemetici e antinausea. Eccolo di seguito.

Dieci storie di cani eroi che hanno compiuto imprese memorabili

Curiosità Redazione -

Le loro imprese sono famose in tutto il mondo: ecco le storie di questi dieci quattro zampe eroi. Oltre ad essere dei fedeli compagni di viaggio o dei veri e propri componenti della famiglia, i cani spesso si rivelano essere anche qualcosa di più, compiendo gesti che non sono soltanto affettuosi o avventurosi ma addirittura eroici.Ogni cane è speciale a modo suo ed ogni padrone tenderà a considerare il proprio amico a quattro zampe un piccolo-grande eroe di casa. Tuttavia ci sono dei cani che si sono lanciati in imprese davvero incredibili e che si sono guadagnati sul campo il titolo di "eroe".Nel corso di questo articolo andremo ad elencare una serie di esperienze particolarmente memorabili in tal senso: cani che hanno compiuto azioni fuori dall'ordinario, non per forza utilizzando la propria forza fisica bensì anche dimostrando una intelligenza o un attaccamento al padrone che è riuscito a superare ogni confine. Dei cani "speciali" che sono riusciti a ritagliarsi un proprio posto d'onore nel grande libro della Storia cinofila. 1) Laika Iniziamo il nostro viaggio... da Spazio! Partiamo infatti da Laika, piccola cagnolina che ha puntato decisamente e letteralmente in alto: si tratta infatti del primo cane spedito in orbita per un viaggio spaziale. Siamo nel 1957, in piena Guerra Fredda, quando questo cagnolina di razza ibrida (probabilmente metà Husky e metà Samoiedo) venne fatto decollare a bordo della capsula dello Sputnik 2.La cosiddetta "corsa allo Spazio" che vedeva Stati Uniti e Russia fronteggiarsi per la gloria mondiale passa anche per il musetto di Laika. Il suo destino però è fatalmente segnato al momento della partenza dalla Terra: infatti la cagnolina si è sacrificata (o è stata sacrificata, meglio) per la Scienza, morendo non molto tempo dopo il decollo. Laika è uscita di scena da eroina, comunque, entrando contemporaneamente nella Leggenda.2) Nemo Dalle battaglie "intergalattiche" di USA e URSS negli Anni Novanta alla Guerra del Vietnam: raccontiamo adesso la storia di Nemo, forse il più celebre cane/eroe di guerra. Questo nome ricorderà a molti il celebre pesciolino pagliaccio del cartone animato della Pixar intitolato appunto "Alla ricerca di Nemo".Quello di cui parliamo nel corso della nostra carrellata di cani coraggiosi è invece un esemplare di Pastore Tedesco che è stato metaforicamente pluridecorato. Inviato nella giungla di Saigon a seguito delle truppe americane, nel gennaio del '66 Nemo partecipò attivamente al salvataggio del suo battaglione da un assalto dei Vietcong. Perse un occhio ma questo non gli impedì di "assistere" il soldato Airman Robert A. Throneburg in attesa dell'arrivo dei soccorsi veri e proprio. Date una medaglia a quel cane!3) Whizz Possiamo considerare Whizz una specie di Mitch Buchannon del canale d'Oltremanica. Ricordate il celebre bagnino del telefilm Batwatch? Ecco, in un certo senso Whizz gli somiglia. Anche questo magnifico esemplare di Terranova si è reso protagonista di tanti salvataggi in acqua.Certo lo scenario in cui lavora Whizz è un po' diverso dall'assolata California della serie tv americana: la sua storia infatti ha luogo in Inghilterra, nella fattispecie tra Bristol e il fiume Severn. Whizz infatti si occupa ormai da quasi un decennio di pattugliare le acque di quella zona: ha letteralmente salvato la vita di ben 9 persone ed è stato uno dei primi nominati ai Animal Hero Awards del Daily Mirror, un concorso dedicato proprio agli amici a quattro zampe che si cimentano in imprese eroiche. Whizz si merita davvero un tuffo nel mondo delle celebrità!4) Trakr Restiamo sempre nell'ambito dei cani da salvataggio, con un esemplare tanto virtuoso e valoroso da meritarsi addirittura dei... cloni! Prima di fare confusione, procediamo con ordine: Trakr è il più celebre tra i cani-eroi legati alla tragedia dell'attacco terroristico dell'11 settembre. Si tratta di un pastore tedesco, quanto mai sveglio e coraggioso.Infatti, nel caos di fiamme e macerie di quella sciagurata giornata, Trakr e il suo padrone si sono adoperati per portare il salvo tanti feriti da quello che restava del World Trade Center al collasso. Come arriviamo alla clonazione? Ebbene, Trakr è stato in seguito selezionato per partecipare al Best Friends Again Contest indetto dalla società BioArts International, in quanto esemplare particolarmente dotato da ogni punto di vista. Il suo gesto eroico lo ha reso un modello, sia nel senso metaforico della parola che in quello letterale: oggi Trakr vanta ben cinque cloni!5) Hachiko Questa è forse una delle storie più celebri in assoluto nel mondo cinofilo. Buona parte del grande pubblico si ricorda di Hachiko per il film di produzione hollywoodiana omonimo, con protagonista Richard Gere. Per chi se lo fosse perso: Hachiko era un cane di razza Akita. Ogni giorno accompagnava il proprio padrone alla fermata dell'autobus per poi andarlo a aspettare alla medesima fermata al rientro dalla giornata di lavoro.Morto in un incidente in fabbrica, il padrone non tornerà più a casa. Ma Hachiko si recherà lo stesso, tutti i giorni, alla fermata del bus, in attesa del suo amico a due zampe. Un esempio di attaccamento al padrone e affetto che va al di là di ogni razza e specie! Un piccolo-grande gesto eroico che ha consacrato Hachiko nell'Olimpo dei cani in assoluto più speciali della Storia. Se non lo avete fatto vi consigliamo di recuperare il film!6) Shelby Un altro pastore tedesco che copie un atto eroico, aiutato dal suo fiuto. Nel cuore della notte, Shelby sente che c'è qualcosa che non va e sveglia letteralmente tutta la famiglia abbaiando a più non posso.Non si lamenta per un dolore né vuole giocare: ha percepito con un certo anticipo la fuga di monossido di carbonio all'interno della casa: poteva trattarsi di una intossicazione anche mortale, se non fosse stato per la caparbietà di Shelby, che in un colpo solo a salvato la vita a se stesso e alla sua famiglia, guadagnandosi il titolo di Skippy Dog Hero of the Year e ricevendo anche un premio monetario di 500 dollari!7) Lefty Questo Pibull dall'aria sveglia si è rivelato addirittura una egregia guardia del corpo. Infatti Lefty ha salvato il suo padrone da un colpo di proiettile, rimbalzato in circostanze poco chiare all'interno del parco dove i due si trovavano per la consueta passeggiata.Avvertendo qualcosa di sospetto, la coraggiosa Lefty (parliamo di un Pibull femmina) si è letteralmente frapposta tra proiettile e padrone, rimanendo gravemente ferita. Portata d'urgenza in ambulatorio è costretta a vedersi amputare un arto, ma "fortunatamente" le conseguenze non sono ulteriormente nefaste: Lefty si salva e come la più attenta e affezionata delle bodyguard torna al fianco del suo amico a due zampe.8) Leo Non potevamo non citare anche il classico esempio di "Davide contro Golia". A dispetto del nome da Re della Savana, Leo è un piccolo Bassotto che ha salvato la vita alla sua padroncina difendendola dall'attacco di un altro cane. Il fatto è che il "nemico" in questione era un esemplare di grossa taglia: Leo dunque ha perso la vita con grande onore, consentendo alla bambina di salvarsi.Per ricordare a tutti il suo esempio virtuoso e il suo sacrificio, la cittadina nei pressi di Belgrado nella quale è avvenuto l'incidente ha dedicato al cagnolina un statua. Mai giudicare il coraggio di un cane dalla sua stazza!9) Khan Ecco infatti un altro piccoletto dalla grande statura morale. Khan è un Dobermann di piccola taglia che ha evitato una morte certa alla piccola Charlotte, mentre i due si trovavano a giocare in cortile. Siamo in Australia, nel novembre del 2007: nella Terra dei Canguri può capitare che in giardino si presenti nientemeno che un Serpente Bruno Reale, ovvero uno dei più velenosi rettili al mondo.Il piccolo Khan avverte il pericolo e porta letteralmente via la bambina, trascinandola dal pannolone. Purtroppo nel tragitto viene morso ad una zampa! Fortunatamente, grazie ad un intervento tempestivo, il cane si salva. Che l'amore sia stato più forte delle tossine?10) Buddy Leggendo questa classifica capirete come mai il Pastore Tedesco è uno dei cani più apprezzati in ogni parte del mondo. Ecco infatti che ancora una volta ci troviamo a prendere in esame un esemplare di questa razza. Ci troviamo in Alaska, nell'aprile del 2010: Buddy sta lavorando fianco a fianco col suo padrone Ben Heinrich, nell'officina di famiglia.Scoppia in incendio e in circostanze poco chiare Ben si ritrova in trappola, senza la possibilità di chiedere aiuto. Ci pensa Buddy: il cane arriva alla strada più vicina, dove riconosce una volante della polizia. In qualche modo riesce a far capire agli agenti del pericolo imminente, facendosi seguire fino all'officina.L'intraprendenza di Buddy consentirà alle forze dell'ordine di salvare il suo amico a due zampe, l'officina stessa e anche la vicinissima casa dell'uomo. Buddy è stato simbolicamente premiato con scodella placcata d'argento ma soprattutto con l'inserimento nel programma di prevenzione antincendio nel Paese. Che dire, un segugio dotato di incredibile intelligenza e coraggio: e non ha avuto nemmeno bisogno di parlare la nostra lingua!Questi sono sono alcuni degli esempi virtuosi di cani speciali, scovati tra gli archivi dei giornali e del web. Se siete a conoscenza di altri casi di cani-eroi non esitate a segnalarceli sulla pagina Facebook di Razze di cani oppure sul nostro profilo Instagram. Non ci stanchiamo mai di celebrare i nostri amici a quattro zampe!

Cani da compagnia: quindici razze ideali per vivere in appartamento

Curiosità Redazione -

Tutti i quattro zampe possono adattarsi senza problemi alla vita d'appartamento, ma ci sono alcuni cani da compagnia più indicati. Cani da compagnia - Se ami il tuo cagnolino, non c'è se e ma che tenga: (quasi) tutti i quattro zampe possono vivere in appartamento, quello che è fondamentale è la presenza del loro padrone e non per forza un cortile o un prato dove correre tutti i giorni.Infatti i veterinari sostengono che tutti i cani (di qualsiasi taglia) sono adatti a vivere in un ambiente domestico: il fattore determinante è semmai l'educazione che il proprietario riesce ad impartire al suo pet.Certo è che però ci sono alcuni cani da compagnia più portati a vivere in appartamento rispetto ad altri: dai Bichon ai molossoidi mignon, alcune razze (praticamente tutti cani di piccola taglia) sono maggiormente indicate per la vita domestica. Anche perchè questi cagnolini sono più facili da gestire, e hanno minor esigenza di scaricare le loro energie rispetto alle razze più grandi (con ciò non significa che non dovrete portarlo in giro!). Andiamo dunque alla scoperta di questi 15 quattro zampe ideali per vivere insieme a voi nel vostro appartamento: 1) Maltese: è uno dei cani da compagnia più famosi del mondo: affettuoso col padrone, vivace e molto intelligente, mantiene sempre però un certo riserbo. E’ un animale curioso, che prova interesse per quanto lo circonda, e molto docile. A dispetto delle sue dimensioni, può anche essere utile come cane da guardia: infatti il Maltese è estremamente attento ed è in grado di avvertire il minimo rumore.2) Bichon a poil frisè: è un cane intelligente e furbo, un simpaticissimo cane da compagnia dal carattere sempre vivace e allegro. Si affeziona tantissimo alla famiglia, distribuendo a tutti i membri uguale affetto anche se, il suo carattere affettuoso e giocherellone lo porta ad affezionarsi molto di più ai bambini che agli adulti.Proprio per questa sua caratteristica è perfetto come compagno di giochi per i bimbi. È interessante sapere che per via delle proprietà ipoallergenica della sua pelliccia è adatto anche a soggetti solitamente allergici.3) Bichon Avanese: è uno dei cani da compagnia per eccellenza. Vivace, festoso, spensierato e molto intelligente. È simpatico e ama giocare. Instancabile, ama la vita all’aria aperta ed un ottimo cane da compagnia. Adatto anche ai bambini con cui adora giocare.È un cane molto buono e socievole anche con gli estranei, purché si dimostrino gentili, e non tollera la solitudine. Qualche volta volte tende a isolarsi, più che altro per attirare l’attenzione, se ritiene di non ricevere abbastanza considerazione. Tende ad abbaiare felice in presenza di chiunque ma se ripreso dal padrone smette subito.4) Bolognese: è davvero di ottimo carattere, docile, obbediente, allegro e giocoso, cerca sempre il suo padrone per trascorrere tempo con lui ma sa adattarsi anche a famiglie più “tranquille” come quelle di persone anziane. Intelligente e leale, si fa addestrare di buon grado e non è iperattivo o troppo invadente, come altri bichon.Ha soprattutto bisogno di stare molto con il suo padrone, per cui non è certo un cane adatto se lo si vuole tenere in appartamento e da solo per molte ore. In questi casi è meglio prendergli un compagno, anche tenendo conto del fatto che fa amicizia con gli altri cani con grande facilità, anche se non appartengono alla sua razza. È importante farlo uscire con regolarità perché non si tratta affatto di un cane “da borsetta”.5) Coton de Tulear: diciamo che può essere considerato come un bambino affettuoso ma sicuramente anche piuttosto vivace, qualche volta un po’ turbolento. Spieghiamo più nel dettaglio. E’ un cane davvero in grado di mettere di buon umore, molto attivo e gioviale. Si affeziona molto ai padroni e alla famiglia, oltre ad avere un ottimo rapporto coi bambini.Tuttavia ha anche un caratterino non sempre facile da gestire, soprattutto con le persone che non conosce o non è abituato a vedersi ronzare intorno. In questi casi il vostro amichetto bianco tende a diventare un insospettabile bulletto e a “metter sotto” gli altri cani, pur non essendo particolarmente aiutato dalla stazza (per usare un eufemismo!).6) Piccolo cane leone: è generalmente un cane felice e allegro, attivo, giocherellone e molto intelligente, tutte caratteristiche che lo rendono un eccellente animale domestico casalingo. La sua affettuosità non sfocia mai nell’invadenza, anche se è necessario non lasciarlo da solo per troppo tempo.E’ inoltre piuttosto silenzioso, non abbaia molto e quindi si fa ben volere anche dai vicini. Si lascia ben addestrare e ama il gioco. Può essere testardo, se lasciato fare, perché come molti cani della sua taglia pretende di comandare chi gliela dà troppo vinta: per questo, fin da cucciolo, è bene che si abitui a chi è il padrone in modo fermo ma dolce.Il Piccolo cane leone ama le lunghe passeggiata all’aria aperta, e non può essere considerato in toto un cane toy in grado di starsene tranquillo per un tempo indefinito senza pretendere di uscire. Ama molto il gioco e le camminate, ed è difficile che rimanga tranquillo anche in casa se prima non ha fatto il suo giretto di almeno mezz’ora.7) Barbone: è conosciuto come uno dei cani da compagnia più apprezzati del mondo. Apprende velocemente, è vivace e gioioso, attento ed attivo, socievole ed attivo, coccolone e buono. Estremamente fedele ed affettuoso, è forte in lui la predisposizione a compiacere il padrone, caratteristica che sottolinea la sua facilità nell’essere addestrato. Il barbone grande mole ha un carattere tendenzialmente più riflessivo rispetto ai “cugini” delle taglie più piccole.Il barbone gigante è una razza brillante ed allegra, che ben si adatta a qualsiasi famiglia. Che ci siano bambini o anziani, è un cane che sa sempre come comportarsi e come farsi amare per il suo carattere adorabile. Ama la comodità del divano (è difficile pensare ad un barbone gigante costretto a vivere in giardino, giorno e notte), ma anche fare moto e sport: amano infatti camminare, correre, nuotare, fare insomma attività all’aperto.8) Griffone belga: nonostante la sua corporatura minuta, è un cane coraggioso e fiero, oltre che molto leale. Questa razza si affeziona al padrone e alla famiglia, ed è pronta difendere entrambi con determinazione.Ecco allora che questa razza dalla stazza non certo imponente si configura comunque come ottima per quanto riguarda le attività di guardia. Tuttavia il Griffone è anche molto adatto come cane da compagnia, avendo peraltro un buon rapporto sia coi bambini sia con le persone anziane.Attenzione solo a non lasciarlo da solo: pur mostrandosi piuttosto indipendente, questa razza sente particolarmente la mancanza del padrone e punta ad essere al centro dell’attenzione.9) Cavalier King Charles Spaniel: è un cane molto affettuoso, coraggioso, sempre allegro e con una grande capacità di adattamento, non è una razza aggressiva e per questo motivo da secoli è adottato come cane da compagnia. Il suo carattere vivace lo porta a non stare mai fermo, vi dovrete armare di giocattoli per cani se siete intenzionati a prenderne uno.Si adatta con facilità, adora stare in casa ma anche correre e giocare nei prati, va portato fuori spesso perché ha la necessità di fare tanto moto. E’ consigliabile farlo dormire dentro, non è abituato a stare fuori all’aperto e preferisce il calore di casa.10) Boston Terrier: è una razza molto intelligente, dolce e che instaura un ottimo rapporto con i bambini, per questo motivo è uno dei più amati di tutti: abbaia anche raramente e solo se indispensabile (nel caso in cui il padrone sia in pericolo oppure in caso di emergenza). E’ coccoloso, ma non sempre alla ricerca di carezze a tutti i costi: riesce a stare tranquillo nella sua cuccia, non vuole essere sempre al centro dell’attenzione.Tuttavia è un cane estremamente vivace, ma nonostante questo se vede che siamo impegnati e non possiamo stare tutto il tempo con lui, saprà starsene tranquillo per conto suo. E’ molto discreto, e nonostante le sue dimensioni non siano grandi si mostra sempre sicuro si sè: è coraggioso, attento, leale e instancabile. Insomma, è difficile trovare difetti al, anche perchè è veramente l’ideale per i nostri bimbi.11) Carlino: si, è uno dei cani da compagnia per eccellenza: è affettuoso con tutta la famiglia, mentre con gli estranei è dapprima diffidente (a dispetto della sua mole è un ottimo cane da guardia). E’ leale, molto intelligente e con una sua dignità innata.Se da piccolo può sembrare iperattivo, non vi preoccupate: man mano che cresce noterete che ama starsene accovacciato per ore sulla poltrona del salotto davanti alla tv. Cosa che non sempre va bene, perchè unita magari ad un’alimentazione non propriamente sana può aumentare il rischio di obesità. Ama giocare, quindi sta anche a voi tenerlo di tanto in tanto sveglio e in movimento.Ha un carattere giocherellone e molto autoironico: non lasciatevi distrarre dalla sua pigrizia, il Carlino è un cane che ha molta voglia di giocare. Quindi si tratta di un animale impegnativo, non adatto a tutti, che presuppone un padrone comunque presente.12) Bulldog francese: è un cane da compagnia perfetto, e come tale richiede un costante contatto con gli umani: mai lasciarlo da solo per più di qualche ora, perché soffrono di ansia da abbandono, soprattutto da cuccioli, ma anche da adulti. L’esemplare che sta da solo per troppo tempo finisce il più delle volte con lo sviluppare un temperamento distruttivo che lo porta a masticare gli oggetti di casa o i mobili.Questo cane non ha bisogno eccessivo di esercizio, anche se le passeggiate quotidiane sono obbligatorie. Attenzione, come ultima cosa, se si vuole mettere la cuccia del cane vicino al proprio letto: il Bulldog francese russa, e anche parecchio!Rappresenta una scelta ideale come cane da compagnia perché si adatta molto bene alla vita da appartamento e perché ha un carattere che lo spinge a legarsi tantissimo alle persone. In più è un cane che abbaia poco, e non c’è pericolo che disturbi i vicini.13) Shih Tzu: sarà pur difficile da pronunciare, ma lo amerete facilmente. Infatti è un cane adorabile, che si lascerebbe coccolare per tutto il giorno. Ama stare a contatto con l’essere umano, e ovviamente soprattutto con la sua famiglia, per cui farebbe qualsiasi cosa. Inizialmente con gli estranei – cani e umani – è un po’ diffidente e sospettoso, ma poi si lascia andare a mille giochi senza troppi problemi.E’ anche una razza estremamente intelligente, e nonostante la sua statura è molto coraggiosa. Occhio però, anche lui ha un “difetto” se vogliamo chiamarlo così: è un po’ testardo, una caratteristica che deve essere corretta subito con un addestramento mirato. A quel punto risponderà a qualsiasi ordine impartito con gentilezza e senza gridare.14) Chihuahua: è una razza canina allegra, intelligente e molto vispa. Ha una mente molto brillante e ricorda tutto con facilità. Questa, è una delle ragioni per cui è davvero facile addestrarlo. E’ un cane che si adatta a tutte le situazioni e può essere portato ovunque.E’ esclusivamente un cane da compagnia anche se, considerato il suo udito eccellente, può essere un ottimo campanello di allarme dato che abbaia tantissimo ad ogni minimo rumore che non riconosce. Per la difesa invece, nonostante lui abbia la tendenza ad essere estremamente possessivo con il suo padrone, dovrete cavarvela da soli…Si adatta molto bene alla vita domestica e si lega molto ai suoi padroni anche se si affeziona soprattutto ad uno solo. E’ incline al gioco e ama tantissimo stare in braccio al suo padrone. E’ molto coccolone e adora essere viziato. E’ un cane calmo e pacato se non disturbato. Sensibile e abitudinario risente tanto dello stato d’animo degli esseri umani con cui vive.15) Chin: più che un cane è un gatto. In quanto a temperamento, ha caratteristiche che lo rendono davvero più simile a un felino che a un lupo. Come i gatti, è un cane molto attento, intelligente e indipendente, è solito usare le zampe per pulirsi il volto, ama riposare su superfici elevate e ha un ottimo senso dell’equilibrio. In più, proprio come i mici, adorano nascondersi un po’ dappertutto, approfittando delle loro piccole dimensioni. Sono cani coccoloni, che si legano molto al padrone ma senza sentirsi mai subordinato.E’ una razza molto vivace, anche se di solito non abbaia molto; si limita a farlo per avvertire il padrone dell’arrivo di un visitatore o per attirare l’attenzione su qualcosa di fuori dall’ordinario. Esegue di buon grado anche diversi “numeri” dovuti al suo carattere iperattivo, e non è raro vederlo girare su sé stesso in giri velocissimi, danzare sulle zampe posteriori con quelle anteriori giunta in aria, e addirittura “cantare” nei momenti di maggiore contentezza. In altri momenti, è un cane addirittura “zen”.Se l'articolo ti è piaciuto potrebbe interessarti anche:I migliori cani da guardia: le dieci razze più indicate I cani più piccoli del mondo: dieci razze "mignon"

Alpinista eroe sale in montagna per salvare due cani smarriti e al gelo: le immagini

News Redazione -

Ha rischiato la sua vita per salvare quella di due cani che si erano persi e stavano per congelare: ecco la storia di Scott. Aveva scoperto tramite un post su Facebook che una donna aveva smarrito in montagna i suoi due cani, un Pastore tedesco di nome Lilah e un meticcio chiamato Cash. Stiamo parlando di Scott Pilling, un 37enne alpinista che non ci ha pensato due volte: ha preso la sua macchina, ha guidato per 150 km e ha raggiunto il punto di partenza dove iniziare a scalare la montagna.Giunto sul posto, ha capito che non c'era più molto tempo: i due cagnolini erano già da 48 ore là fuori, stavano per congelare. Insieme a lui sono arrivati altri escursionisti, il cui aiuto è stato decisivo per salvare i quattro zampe bloccati su uno strapiombo a oltre 900 metri sul livello del mare.Scott ha raccontato quei momenti: "Sapevo che il lato orientale della montagna, che è il più pericoloso, non era stato controllato. Così ho deciso di andarci io, ma non immaginavo davvero che avrei trovato i cani. Quando li ho visti in lontananza e hanno risposto ai miei fischi, non potevo crederci. Se fossero stati lì molto più a lungo non sarebbero sopravvissuti. Il cane più grosso aveva fatto da scudo al più piccolo, cercando di tenerlo al caldo".Colette Kilroy, proprietaria dei due quattro zampe, non poteva crederci: "Non posso esprimere a parole quanto sono grato e riconoscente a quell’uomo. Sei un eroe ai miei occhi e mi sento così grato che lui fossi lì. Grazie per aver rischiato la sua vita per i miei cani. Ora stanno bene e dormiranno per un bel po'".

[video] tsie hsiung, il labrador che salva le persone dalle macerie del terremoto in taiwan

News Redazione -

Tsie Hsiung in cinese significa "Eroe d'acciaio", ed è anche il nome di un Labrador che sta salvando le persone sotto le macerie del terremoto in Taiwan. "Eroe d'acciaio": così è stato chiamato questo Labrador, diventato a Taiwan un vero e proprio eroe nazionale. Alla sua prima missione, questo cagnone ha salvato due persone dopo che erano rimaste sepolte per 15 ore sotto le macerie del Marshal Hotel, una volta che era finita la furia del terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito la città di Hualien.Il bilancio resta grave: 12 morti, 270 feriti e cinque dispersi, e una delle due persone recuperate da Tsie Hsiung purtroppo è deceduta qualche ora dopo che è stata estratta dalle macerie. A dir la verità il cagnone non doveva essere inserito nella squadra dei soccorsi perchè ancora un po' inesperto.Li Chun-sheng, il suo addestratore, ha dichiarato ai media: "Il terreno era pieno di pezzi di ceramica e di schegge di vetro taglienti. Pensavo che il cane avrebbe avuto paura, invece è riuscito a vincerla ed entrare in mezzo alle macerie. Quando ha trovato un sopravvissuto ha iniziato ad agitare la coda: è stato grande". Nel video si può vedere che non appena ha individuato il corpo, si è messo a scodinzolare.Come vengono scelti i cani? Continua l'addestratore: "Li scegliamo tra i più vivaci e desiderosi di giocare e mangiare, così li incentiviamo nell'addestramento. Devono anche essere coraggiosi e non avere paura dei rumori delle macchine di scavo".Dopo il primo giorno di ricerche, il Labrador aveva accusato un'infiammazione acuta all'orecchio destro (probabilmente provocata dalla polvere). Il tempo di essere medicato ed è ritornato abile e arruolabile per cercare di salvare altre vite. Un vero eroe.

Chihuahua

I cani più piccoli del mondo: undici razze "mignon" che vi faranno innamorare

Curiosità Redazione -

Ci sono alcune razze davvero "pocket" e che vi faranno innamorare proprio per le loro dimensioni ridotte: vediamo quali sono i cani più piccoli del mondo. La scelta di un cane di piccola taglia può essere fatta per diversi motivi: molte famiglie decidono di acquistare/adottare razze di dimensioni ridotte magari perché vivono in appartamenti piccoli, mentre si sa che cani di taglia grande prediligono ampi spazi.Tuttavia molti semplicemente amano i cani piccoli proprio per le loro caratteristiche: come molti altri esemplari infatti essi sono molto attivi, giocherelloni e richiedono molta attenzione da parte del loro proprietario.Sono cani che, nonostante siano "piccoletti", hanno molta grinta e non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno: proprio la caparbietà e la grinta sono caratteristiche che vi faranno innamorare di loro, insieme alla trascinante simpatia. Tra i cani più piccoli del mondo ne abbiamo selezionati undici. Siete pronti? Partiamo! 1) Bichon à poil frisé: con un’altezza di 25-30 cm per un peso di 3-5 kg, dal portamento fiero e distinto che ha un’andatura sciolta e baldanzosa, questo piccoletto è un cane intelligente e furbo. Apprende in fretta e comprende i comandi del suo padrone ma qualche volta non ha voglia di ubbidire. Non ama la solitudine e ama stare al centro dell’attenzione. 2) Pechinese: altezza al garrese sui  15 – 25 cm e come peso può variare dai 2,5 ai 5 kg, questo cagnolino dalle origini cinesi ha una storia nata circa 4000 anni fa. Ha un aspetto assai particolare: è un vero e proprio leoncino in miniatura, dal carattere estremamente fiero. Ama moltissimo il suo padrone e sarà sempre un po' diffidente verso gli estranei.3) Yorkshire Terrier: anche qui dimensioni davvero ridotte, visto che questa razza può pesare al massimo 3 kg. Si tratta di un cane da compagnia e da appartamento tra i più apprezzati, soprattutto tra gli over 65 e dalle famiglie. Vuole continuamente coccole, gli piace stare in compagnia del suo padrone, magari accoccolati su un divano.4) Maltese: la sua si aggira intorno ai 22 centimetri, mentre il peso può variare dai 3 ai 5 kg. Stiamo parlando di uno dei cani più indicati per la vita d’appartamento (anche perchè il suo pelo non è soggetto a muta), uno dei cani da compagnia più famosi del mondo: affettuoso col padrone, vivace e molto intelligente, mantiene – come detto sopra – un certo riserbo.5) Volpino italiano: un quattro zampe tricolore non può mancare tra i cani più piccoli del mondo, e lui arriva al massimo a pesare 5 kg. Il carattere del volpino italiano è docile ma determinato, con un grande attaccamento ai suoi padroni. Si tratta di una razza molto vigile e attenta, dalla spiccata intelligenza e piuttosto territoriale. Proprio per la tendenza a segnalare con l’abbaio la presenza di estranei è stato sovente utilizzato come cane da guardia, a dispetto delle piccole dimensioni.6) Volpino di Pomerania: è un cane da compagnia ideale. È vispo e dotato di una sana curiosità e di una intelligenza acuta. Tuttavia si comporta in maniera così entusiasta quasi solo con il padrone: con gli estranei è spesso diffidente e scontroso, tende ad innervosirsi facilmente e ad abbaiare anche in maniera ossessiva. L’altezza la garrese raramente supera i 25 cm, mentre il peso oscilla dai 3 ai 5 Kg. È un cane piccolo ma ben proporzionato e a suo modo anche tonico e muscoloso.7) Chin: anche lui entra di diritto tra i cani più piccoli del mondo, dal momento che Di norma è lungo circa 25 cm di lunghezza al massimo e pesa sui 3 chili (le femmine anche un po' meno). Più che a un cane assomiglia ad un gatto: il Chin, in quanto a temperamento, ha caratteristiche che lo rendono davvero più simile a un felino che a un lupo. Come i gatti, è un cane molto attento, intelligente e indipendente, è solito usare le zampe per pulirsi il volto, ama riposare su superfici elevate e ha un ottimo senso dell’equilibrio. In più, proprio come i mici, adorano nascondersi un po’ dappertutto, approfittando delle loro piccole dimensioni. Sono cani coccoloni, che si legano molto al padrone ma senza sentirsi mai subordinato.8) Shih Tzu:  26 cm di altezza, per un peso che stenta a superare i 5 kg, questa razza è davvero adorabile, si lascerebbe coccolare per tutto il giorno. Ama stare a contatto con l’essere umano, e ovviamente soprattutto con la sua famiglia, per cui farebbe qualsiasi cosa. Inizialmente con gli estranei – cani e umani – è un po’ diffidente e sospettoso, ma poi si lascia andare a mille giochi senza troppi problemi. E’ anche estremamente intelligente, e nonostante la sua statura è molto coraggiosa. Occhio però, anche lui ha un “difetto” se vogliamo chiamarlo così: è un po’ testardo, una caratteristica che deve essere corretta subito con un addestramento mirato. A quel punto risponderà a qualsiasi ordine impartito con gentilezza e senza gridare.9) Bolognese: altro esemplare di origini italiane, con un'altezza che non supera i 25 centimetri per circa 4-5 chilogrammi di peso. È una razza di origine molto antica, considerando che discende da quei cani “melitensi”, come li chiamava Aristotele, che viaggiavano sulle navi greche e fenicie con l’obiettivo di catturare i topi. Con il suo carattere gioioso e simpatico, questo bichon è un compagno intelligente e affettuoso, che sviluppa un fortissimo legame con le persone con cui trascorre più tempo.10) Piccolo cane leone: arriva all’altezza alla spalla di circa 35 centimetri per un massimo di 8 chilogrammi di peso, e la sua taglia lo colloca secondo alcuni tra le razze toy più grandi. In questa selezione dei cani più piccoli del mondo è già perciò un "peso massimo". E' generalmente un cane felice e allegro, attivo, giocherellone e molto intelligente, tutte caratteristiche che lo rendono un eccellente animale domestico casalingo. La sua affettuosità non sfocia mai nell'invadenza, anche se è necessario non lasciarlo da solo per troppo tempo.11) Chihuahua: con un peso compreso tra 1,5 e 3 Kg, è lui il re dei cani più piccoli del mondo. Il suo fisico però è robusto e compatto.

La storia di fido, l'hachiko italiano che ha aspettato il suo padrone per 14 anni

News Redazione -

La storia di Fido assomiglia incredibilmente a quella di Hachiko. Fido è sicuramente uno dei nomi più diffusi tra i nostri amici a quattro zampe, ripreso dall'aggettivo "fidato" e dunque sinonimo di fedeltà nei confronti del padrone. La storia che andremo a rievocare oggi, tuttavia, ci racconta di un "Fido" davvero fuori dal comune, un cane molto speciale che si è reso protagonista di un fatto di cronaca che riempie il cuore di gioia e compassione.Si tratta di una vicende che ricorda per molti aspetti quella di "Hachiko" e presto scopriremo perché. La storia del nostro Fido però si svolge in un frangente tragico della storia, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Ci troviamo in Toscana, nella frazione Luco del Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze. L'operaio Carlo Soriani trova un cagnolino dallo sguardo dolce: non certo un segugio ma un simpatico compagno di vita.Decide di chiamarlo Fido. Tutte le mattine, Soriani prende la corriera al mattino presto per andare al lavoro: anche Fido si sveglia di buona lena e accompagna il padrone alla fermata, in piazza, per poi attenderlo nello stesso posto a fine turno, intorno alle 19. I due vanno avanti così per ben 2 anni, tutti i giorni. Poi la sera del 30 dicembre la guerra stravolge le loro vite: la fabbrica di Carlo viene bombardata e l'operaio perde la vita sotto i colpi nemici.Stessa identica reazione di Hachiko, da allora Fido ha continuato a recarsi alla fermata della corriera ad ora di cena, sotto gli occhi inteneriti ed increduli di tutto il paese, per ben 14 anni. Di giorno invece Fido se ne stava sull'uscio di casa, con gli occhi e il musetto rivolti verso la piazza della corriera, tesi verso il possibile ritorno del suo padrone.Le istituzioni del Paese non hanno potuto rimanere insensibili a questa vicenda così toccante: qualche anno dopo la morte del padrone infatti il cane viene premiato con una medaglia d'oro e al momento della sua morte la notizia fu riportata sul maggiore quotidiano locale a quattro colonne.Il suo corpicino a quattro zampe è stato poi sepolto in via eccezionale proprio accanto alle spoglie di Carlo Soriani. Poco dopo la vicenda è stata omaggiata e commemorata anche da un'opera d'arte firmata dallo scultore Salvatore Cipolla. La storia di Fido è dunque ancora più significativa di quella del piccolo "Hachiko", finita sul grande schermo: diventa così un barlume di bontà nella narrazione tragica della nostra Storia bellica.

Giochi per cani

Giochi per cani: scegliere quelli più adatti e meno pericolosi

Accessori cane Redazione -

Ci sono alcuni giochi per cani non adatti perchè pericolosi: ecco come sceglierli. Il gioco per il nostro cane è di fondamentale importanza perché stimola le sue capacità intellettive, la sua innata curiosità, consente di fare attività fisica, ma anche di socializzare con i propri simili e rafforzare il legame col proprio padrone. Ma tra i vari giochi per cani bisogna scegliere quelli più adatti al nostro e soprattutto conoscere quali sono da evitare perché possono risultare pericolosi per la sua salute. Molti degli oggetti presenti nelle nostre case attirano l’attenzione dei nostri fedeli amici, soprattutto dei cuccioli, ma non sono affatto adeguati a loro e vanno tenuti lontano dalla loro portata. I cani ancora in tenera età, che sono alla “scoperta del mondo” che li circonda, tentano di “rubare” da sotto ai nostri nasi gli oggetti più disparati, come ciabatte, pupazzi, pezzi di carta, stracci e quant’altro, ma bisogna fare molta attenzione! La maggior parte di queste cose, a volte di uso quotidiano, può rivelarsi molto pericolosa per il cane: tutti gli oggetti di stoffa e imbottiti, come calzini, peluche, magliette, coperte, possono essere facilmente lacerati dai denti di Fido, anche da quelli molto affilati dei cuccioli, rompendosi in mille strappi o rilasciando i materiali utilizzati per le imbottiture che, se ingeriti dal cane, provocano soffocamenti o blocchi intestinali. Stesso discorso vale per giornali, involucri in nailon o cartone.Tra i giochi per cani anche gli oggetti in plastica rigida possono rivelarsi dannosi: se rotti, si dividono in pezzetti appuntiti che, oltre a causare delle ferite alla bocca e alle mucose del cane, una volta ingoiati, possono portare a lacerazioni anche importanti degli organi dell’apparato gastrointestinale. Bisogna fare molta attenzione a collocare fuori dalla portata dei nostri pelosi anche tutti i flaconi contenenti detersivi, varechina, prodotti per la pulizia in genere; il cane, soprattutto quando è in casa da solo, può facilmente ingegnarsi fino a riuscire a rimuovere il tappo coi denti o a perforare la confezione, rischiando così di ingerire il prodotto all’interno con gravi conseguenze di intossicazione o avvelenamento. È bene anche fare in modo che il cane non abbia accesso al bidone della spazzatura: attratto dall’odore dei residui di cibo lì presenti, può finire, oltre che per sparpagliare rifiuti in giro per tutta la casa, anche per mangiare avanzi di alimenti che o non sono adatti alla sua dieta, e quindi potrebbero provocargli diarrea e vomito, o possono essere altamente dannosi, come nel caso delle ossa di pollo, coniglio o tacchino, che causano lacerazioni allo stomaco o all’intestino. Occhio dunque a tutte quelle cose che fanno parte della normalità del nostro ambiente domestico, ma che possono trasformarsi in “giochi” pericolosi e quindi non adatti ai nostri cani.Giochi per cani: quali sono quelli adatti? Quando ci accingiamo a giocare con Fido occorre munirsi di giochi appropriati e creati appositamente per i cani. Anzitutto vanno bene i giochi per cani di gomma in vendita nei negozi per animali: devono essere realizzati con materiali appositi, come la gomma siliconica o quella dura, e resi vivaci con appositi colori atossici. Attenzione a non comperare giochi per cani in gomma senza il marchio CE, perché si rischia che, pur essendo all'apparenza uguali agli altri, siano stati costruiti con prodotti non a norma, ad esempio coloranti che una volta a contatto con la saliva del cane si “sciolgono” letteralmente e vengono ingeriti dall'animale, causando possibili intossicazioni. Vanno bene anche palloni, palline e frisbee: sono molto utili anche per insegnare al cane a “lasciare” l’oggetto al padrone, quando glielo chiede, rafforzando la fiducia nei suoi confronti e il legame con lui. Tra i giochi per cani ci sono quelli appositamente studiati per essere “rosicchiati”: ad esempio le ossa di pelle di bufalo, che il cane può masticare e ingoiare senza pericoli, o i giochi in gomma morbida ma resistente, adatti soprattutto ai cuccioli che stanno perdendo i denti da latte e, come i bambini nella fase della dentizione, hanno bisogno di mordere qualcosa per alleviare il prurito alle gengive. Viene infine tutta la gamma dei cosiddetti giochi interattivi, adatti allo sviluppo mentale del cane, che si basano sul principio per cui il quattro zampe deve risolvere una sorta di quiz o di “rompicapo” per ottenere la gratificazione, di solito il bocconcino nascosto all'interno del gioco. Oltre ad essere uno strumento molto utile di attivazione mentale, è particolarmente adatto per evitare che il cane si annoi, ad esempio quando è a casa da solo.

È arrivata la settimana del primo mega raduno nazionale di superdog

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Presso Up Town, il nuovo smart district pet friendly di Milano, va in scena il Primo Mega Raduno Nazionale di Superdog Domenica dalle 15 in poi a Cascina Merlata (Milano), presso Up Town, andrà in scena il Primo Mega Raduno Nazionale di Superdog: l'evento, organizzato da My Pet's Hero, avrà come obiettivo quello di svelare al Mondo intero i super poteri dei nostri quattro zampe. Tutti i nostri cani sono Super e lo dimostreranno al raduno.Saranno i nostri quattro zampe i protagonisti assoluti dell'evento (clicca qui per tutti gli aggiornamenti). Ma quali saranno le attività che si susseguiranno nel pomeriggio?Durante il raduno potrai:immortalare il tuo cane e vedere le sue foto esposte sulla bacheca dei SuperDog! Giocare e divertirti con attività pensate per i quattro zampe e i 2 ;-), per scoprire le loro abilità segrete, replicheremo il gioco di squadra “Invasione dagli Alieni” con i Blaster Nerf Dog. Vedere e/o partecipare alla sfilata di Supereroi con i loro incredibili mantellini. Hai già iniziato a creare il mantello per il tuo cane eroe? Partecipa alla sfilata con il mantello. Ti attendono gloria e fama eterna! Chiacchierare e conoscere nuovi amici (a due e quattro zampe) Conoscere tante curiosità sui cani grazie alle Super collaborazioni di My Pet’s Hero con Alessandra di ZACKO per info sull’alimentazione e sul benessere dei cani, e per far conoscere il Progetto HOPE che aiuta tanti cani in difficoltà. Ma anche  Pimp My Pug che darà ottimi consigli per come tenere il proprio Pug in salute (per chiunque abbia un carlino Super).A disposizione per info su comportamento, educazione, gestione del proprio cane e tanto altro: ABC DOG Team ASD e Scodinzolami. Chi sono i SuperDog? Queste sono solo alcune delle attività che ci saranno durante il Primo Raduno Nazionale di Superdog. Ma, cosa sono i superdog?Da quando è nata, la community di My Pet’s Hero ha portato avanti la sua idea: ogni cane è speciale ed ha delle capacità innate. E questi poteri vanno mostrati al Mondo! Così come hanno fatto i tantissimi cani che hanno partecipato agli eventi precedenti: i Supergiochi a 6 Zampe.Il potere di trovare un bocconcino a chilometri di distanza, il potere della dolcezza, l’abilità di portare felicità a tutti quelli che gli stanno intorno e tanto altro. Questi e tanti altri poteri fanno di loro dei SuperDog.SuperDog come Joe, il cocker cieco mascotte di My Pet’s Hero, che riesce a superare tutti gli ostacoli e arrivare al tavolo da pranzo senza nessuna difficoltà (dove sa che riceverà un bocconcino). Ogni cane è super e lo dimostrerà al Primo Raduno Nazionale di SuperDog Un evento unico dedicato a tutti coloro che sono orgogliosi del proprio cane e lo considerano un vero e proprio Supereroe!Proprio come gli ospiti e amici speciali che faranno parte di questo epico evento: Diego – Cavalier King Charles Spaniel, Federica Marchini con la sua Luna e Drift che fa cose.Il 15 ottobre 2017, dalle 15.00, tutti i superdog si riuniranno a UpTown per questo grandioso evento interamente dedicato ai quattro zampe. Cosa succederà? Sicuramente qualcosa di Epico!Note ulteriori su My Pet’s Hero: http://www.mypetshero.it/cose-my-pets-hero-quello-ce-sapere/E sui Supergiochi: https://www.mypetshero.it/cosa-sono-i-super-giochi-a-6-zampe/

Salvato cucciolo lasciato in un'auto bollente: il video del salvataggio

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Il cucciolo è stato lasciato nel veicolo con i finestrini chiusi, con temperatura esterna di 38 gradi. Dopo che gli ufficiali di Manor, in Texas, hanno liberato un cucciolo di 8 settimane da una macchina rovente sabato scorso, il Dipartimento di polizia ha rilasciato i video del drammatico salvataggio.Quando gli ufficiali sono arrivati intorno alle 16, hanno visto e sentito il cucciolo ansimare, piangere e cercare di nascondersi sotto il sedile posteriore del passeggero nel tentativo di trovare un po’ di fresco all’ombra.Con tutti e quattro i finestrini chiusi, i funzionari sono stati in grado di accedere al veicolo attraverso il tettuccio apribile e spingere il pulsante di sblocco su una delle portiere.Come si può vedere nel video, dopo l'apertura dell'auto i funzionari hanno trovato il cucciolo di cane pastore di nome Annabelle in condizioni di cattivo stato di salute con i tipici sintomi di un colpo di calore; inoltre, era "infestata da pulci e aveva molte lesioni", secondo la relazione.Ad Annabelle è stata subito data dell’acqua e un rifugio fresco, ma poco dopo, il proprietario tornato al suo veicolo dal negozio dopo mezz’ora ha spiegato che non ha voluto lasciare il veicolo con aria condizionata accesa per non sprecare gas.Gli ufficiali hanno arrestato il proprietario che potrebbe affrontare fino a un anno di carcere e $ 4.000 di ammenda per l’accusa di crudeltà su animali.Adesso, Annabelle è in custodia presso il centro veterinario del posto e presto potrà cercare una famiglia che si prenda cura di lei.

Accoppiamento tra cani: tutto quello che c'è da sapere

Riproduzione e cuccioli Redazione -

Accoppiamento tra cani: meglio essere informati su questo argomento prima di incappare in situazioni indesiderate. Quando decidiamo di accogliere nella nostra famiglia un cane, dobbiamo tener conto delle sue esigenze a tutto tondo. Dovremmo informarci su diversi aspetti, specialmente se è il nostro primo cane: educativi, igienico-sanitari, comportamentali.Conoscere bene le dinamiche, le fasi ed i periodi dell’accoppiamento nei cani ci aiuteranno a non trovarci impreparati davanti ad un bisogno fisiologico del nostro cane.Qualora il nostro cane sia una femmina, è ancora più importante, per non incappare nella “sorpresa” di una gravidanza indesiderata. E’ quindi fondamentale conoscere: le fasi del calore, quando avviene la maturità sessuale del cane e il rituale di corteggiamento che precede l’accoppiamento. Accoppiamento nei cani: la femmina Se il nostro cane è una femmina dobbiamo attendere che raggiunga la maturità sessuale tra il sesto ed il ventesimo mese d’età. Un fattore che influisce in maniera determinante sulla sua capacità riproduttiva è la taglia; i cani di taglia piccola tendono ad essere fertili prima.Hanno in genere due calori l’anno ma anche questo dato varia a seconda di: età, salute ed alimentazione del cane.Qualora scegliessimo la strada della sterilizzazione, il periodo consigliabile è tra il sesto e l’ottavo mese di vita; per evitare qualsiasi rischio di gravidanze indesiderate.Nel caso in cui desiderassimo farla accoppiare invece, si consiglia di saltare il primo ed il secondo estro. Questo perché la maturità sessuale non coincide con il completo sviluppo fisico del cane. La nostra cagnetta potrebbe già rimanere incinta ma essere ancora troppo giovane per la gravidanza.Meglio farle raggiungere uno sviluppo fisico completo e armonico, prima di farla diventare mamma.Accoppiamento tra cani: il calore della femmina Il calore della femmina si divide in tre fasi:proestro: è la fase antecedente l’estro, in cui la femmina appare nervosa e urinerà con maggiore frequenza. Sarà soggetta a perdite rossastre e avrà gli organi genitali gonfi. In questo periodo attira i maschi ma non è disposta all’accoppiamento. estro: è la fase in cui ila femmina è fertile. Ha una durata di 8/10 giorni riconoscibile dalla fuoriuscita di perdite giallastre o trasparenti. Il cane ha un’ovulazione autonoma (non come in altri animali, ad esempio il gatto in cui è indotta dal coito); può bastare quindi un solo coito perché si verifichi la gravidanza.Inoltre è importante ricordare che gli spermatozoi sopravvivono alcuni giorni all’interno dell’apparato riproduttore; quindi anche un rapporto avvenuto nei giorni antecedenti l’estro potrebbe essere fecondo.Infine è bene ricordare che, essendo il calore, un periodo lungo una decina di giorni, se la femmina ha rapporti con diversi partner, potrebbero nascere cuccioli con padri differenti nella stessa cucciolata.Diestro: in questa fase la femmina non è più disposta ad accoppiarsi.L’anestro è invece il periodo di inattività sessuale che coincide con la fine del diestro e l’inizio del successivo proestro.Infine è bene ricordare che la femmina di cane non va in menopausa, certamente l’età influenza il suo grado di fertilità ma potrebbe comunque rimanere gravida anche in età avanzata. L’accoppiamento tra cani: il maschio La prima informazione importante è che il cane maschio non va in calore. Il cane maschio raggiunge la maturità sessuale -cioè la capacità di procreare cuccioli- intorno agli 8/10 mesi di vita, ma come per la femmina su questo dato influisce la taglia.Il cane raggiunge in questo stadio di vita il pieno sviluppo fisco e assume l’aspetto dell’adulto, codificato dagli standard di razza.Nella fase della pubertà il livello di testosterone, del cane maschio, cresce e per questo inizia desiderare una vita sessuale attiva. Il cane per la prima volta, inizia ad essere attratto dall’odore della femmina in calore.Il cane sessualmente attivo fiuta nell’aria la presenza di una femmina in calore e reagisce con i seguenti comportamenti:• sbava • ulula • gratta la porta • scappa dal suo territorio per andare in cerca della femmina • tira molto in guinzaglio in direzione delle femmine in calore Maturità sessuale e comportamento sessuale nel cane maschio Occorre distinguere la maturità sessuale del cane maschio dal comportamento sessuale, che può manifestarsi già nei cuccioli di cinque settimane. La monta canina è un’importante comportamento sociale del maschio adulto.Questa infatti viene spesso usata come segno di dominanza. Un cane sottomesso accetterà la monta, un cane dominante se montato da un altro maschio reagirà con aggressività. Per questo motivo, è molto importante la socializzazione del cane, in modo che impari da subito i rischi.Gli esemplari adulti infatti, si dimostrano usualmente pazienti, concedendo al cucciolo di montare, facendogli però capire con le buone maniere (magari un’innocua ringhiata) che non lo deve fare. Da adulto invece, la monta potrebbe innescare pericolose risseL’accoppiamento: il rituale del corteggiamentoIl cane riconosce il calore della femmina dall’odore. Il corteggiamento inizierà con il maschio che scodinzola attorno alla femmina e la annusa. Presa un po' di confidenza, seguono alcuni giochi come inseguimenti ed inchini.Il maschio a questo punto potrebbe andare vicino alla femmina e poggiare la sua testa sulla sua schiena; questo comportamento equivale alla richiesta, da parte del maschio, di un consenso da parte della femmina, Se la femmina scosta la coda da un lato e rimane ferma accetta la richiesta di accoppiamento del maschio.Il rituale del corteggiamento, varia molto a seconda dell’esperienza sessuale del maschio, che può essere più o meno spregiudicato. Possono esserci anche maschi aggressivi o molto insistenti che cercheranno di obbligare la femmina all’accoppiamento.E’ buona norma, se il padrone del cane maschio conosce il temperamento del suo cane, di porre particolare attenzione alla presenza di femmine in calore.Se l’accoppiamento è pianificato, è regola non scritta far avvenire l’accoppiamento presso il cane maschio, per farlo a sentire più a suo agio, nel suo territorio. L’accoppiamento tra cani: durata La fase successiva al corteggiamento è la monta, in cui il maschio penetra la femmina. Una parte del pene del maschio gonfiandosi all’interno della vulva, forma quello che in gergo è chiamato “nodo”.Serve ad impedire la separazione tra i cani, dopodiché inizia l’eiaculazione ed è la fase di maggior durata. L’accoppiamento ha usualmente una durata due una ventina di minuti.Terminato l’accoppiamento, è necessario aspettare una decina di minuti perché i cani si separino senza dolore ed sconsigliabile e pericoloso cercare di forzare questa fase, che necessita di tempo. Qualora i cani fossero entrambi inesperti, ma noi ci tenessimo in modo particolare a farli accoppiare, potrebbe essere necessario incoraggiarli o addirittura aiutarli manualmente.

La storia di filippa, scappata durante una sosta in autogrill

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La storia a lieto fine di Filippa L’estate si avvicina e al solo sentir parlare di cani, autostrade e autogrill, agli gli amanti dei cani corre subito un brivido lungo la schiena. L’organizzazione delle vacanza, la difficoltà di reperire strutture pet friendly, la crudeltà verso il migliore amico dell’uomo, si tramuta spesso in una realtà triste quanto impietosa: l’abbandono.Ma in questo caso le cose stanno in maniera radicalmente apposta. Il legame fortissimo tra Filippa e i suoi padroni vi sorprenderà. Per una volta l’uomo non è carnefice insensibile, ma tenera “vittima” dell’affetto che nutre verso il suo compagno di vita. Ma non temete, l’amore tra cane e padroni alla fine trionferà, come nelle migliori favole di quando eravamo bambini Cane smarrito in autogrill, il dispiacere è tanto che i padroni si sentono male. La disavventura è avvenuta durante le vacanze pasquali, ed ha come protagonisti due anziani turisti tedeschi, di 84 e 76 anni. Stavano facendo il lungo viaggio in auto di ritorno da Ragusa, destinazione la Baviera. Quando dopo alcune ore di guida ininterrotta, hanno deciso di fermarsi all’autogrill di Ronco Scrivia vicino a Genova, sull’autostrada A7.Volevano riposarsi e rifocillarsi, ma anche interrompere la permanenza in auto di Filippa, la loro Jack Russell. Proprio nei momenti seguente alla discesa dal veicolo, la cagnolina si è allontanata facendo perdere le sue tracce.Il marito della coppia, ha subito iniziato a cercarla, ma preso dall’ansia di non riuscire più a trovarla si è sentito male. Per questo è stato trasportato all’Ospedale Villa Scassi per alcuni controlli. Purtroppo poco dopo, vista la situazione difficile, il cane ancora disperso e il marito in ospedale, si è sentita male anche la donna.Fortunatamente per i due turisti tedeschi è prontamente intervenuta la Polizia Stradale, che dopo essersi occupata del ricovero d’urgenza della donna, ha affidato l’auto dei turisti al carro attrezzi e continuato le ricerche di Filippa. La cagnolina è poi stata ritrovata dopo un’ora di intense ricerche ed affidata al personale del canile del Monte Gazzo di Genova Sestri.Intanto i due anziani turisti erano stati dimessi dall’ospedale, senza conseguenze. I malori erano stati causati solo dal grande spavento. I due signori anziani avevano deciso di soggiornare una notte in hotel per attendere l’evoluzione delle ricerche di Filippa. Proprio in albergo è arrivata la notizia che tanto aspettavano: Filippa era stata ritrovata e dovevano solo andare a riabbracciarla. Ricongiunti e sereni, si sono rimessi in auto per tornare a casa.Quando programmiamo un viaggio in auto con il nostro cane è meglio essere organizzati e consapevoli, per affrontare gli spostamenti al meglio. Per far viaggiare il vostro cane in auto vi ricordiamo che il Codice della Strada prescrive che l’animale non debba essere esposto a pericolo né disturbi il conducente.Inoltre vi elenchiamo qualche piccolo consiglio del veterinario per rendere il viaggio più sicuro e piacevole: • il trasportino: affinché il cane non sia libero nell’abitacolo, la soluzione migliore è il trasportino o kennel. Al contrario di quanto pensano in molti, questo è un metodo di trasporto apprezzato dal cane, che lo vede un po' come una tana. Si consiglia la sua introduzione in maniera graduale fin da cuccioli, in modo che sia un’abitudine per il vostro cane, entrarvi per i viaggi. Inoltre è un dispositivo molto sicuro in caso di incidente.• mal d’auto: il vostro cane potrebbe soffrire il mal d’auto. I sintomi sono vomito, ma anche aumento della salivazione, agitazione e il forte ansimare. Meglio far viaggiare il cane a stomaco vuoto, non dargli più nulla da mangiare 3 ore prima di partire e se il cane ne soffre regolarmente, procurarsi un farmaco contro il mal d’auto, da somministrare prima del partenza.• temperatura abitacolo: una variabile importante è la temperatura all’interno del veicolo. I cani non sudano come noi, ma soprattutto gli esemplari anziani o cuccioli e le razze a pelo lungo soffrono le alte temperature. Qualora disponessimo dell’aria condizionata farne un uso moderato, altrimenti aprire un poco i finestrini, senza esagerare, per evitare il rischio che il cane contragga l’otite.• soste: per rendere il viaggio meno stressante possibile bisognerebbe fermarsi ogni due ore. Ogni qual volta che ci si ferma, far scendere il cane e consentirgli una breve passeggiata e l’espletamento dei suoi bisogni. Infine proporgli dell’acqua per mantenerlo idratato. Quindi tenete a portata di mano: guinzaglio, museruola e ciotola.• cibo: non somministrate al cane cibo, se non in viaggi molto lunghi e preferite comunque alimenti secchi.• sonno: se il cane invece non patisce e dorme, lasciatelo riposare, non forzatelo a scendere dalla macchina ma piuttosto parcheggiate all’ombra e non lasciatelo incustodito.Dal 2003 sulle nostre autostrade sono presenti aree soste, appositamente dedicate a chi viaggia con il proprio cane. Il progetto Fido Park Autogrill propone aree esterne con acqua a gazebo, per rendere più piacevole la sosta del nostro amico a quattro zampe.Nell’area Villoresi Est (A8 Milano-Varese), data la grande disponibilità di spazi è presente anche un’area cani vera e propria, per lasciare libero il nostro cane dal guinzaglio e consentirgli di “sgranchirsi un po le zampe” con il percorso di agility.Dall’estate 2015, in collaborazione con FrontLine Combo, nei week end di grande esodo è previsto anche un servizio di accoglienza e sorveglianza degli animali, per consentire ai viaggiatori una sosta più lunga e serena. Al momento le aree Fido Park Autogrill sono 13:• Conero Ovest (A14 ANCONA-PESCARA) • Po Est (A13 BOLOGNA-PADOVA) • Badia al Pino Ovest (A1 FIRENZE-ROMA) • Medesano Ovest (A15 PARMA-LA SPEZIA) • Stura Ovest (A26 ALESSANDRIA-VOLTRI) • Stura Est (A26 VOLTRI- ALESSANDRIA) • Sillaro Ovest (A14 BOLOGNA ANCONA) • La Macchia Ovest (A1 ROMA-NAPOLI) • Brianza Sud (A4 MILANO-VENEZIA) • Nuova Calaggio Nord (A16 NAPOLI-CANOSA) • La Macchia Est (A1 NAPOLI-ROMA) • Secchia Ovest (A1 MILANO-BOLOGNA) • Villoresi Est (A8 MILANO-VARESE)Viaggiare con il nostro cane è possibile, a patto che si rispettino anche le sue esigenze. Con qualche accortezza si può arrivare tutti insieme e felici alla meta, pronti a godersi le vacanze, con il nostro amico a quattro zampe.

I cani fiutano il diabete: la storia di magic

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Magic è un altro esempio di quanto i cani possano essere di straordinario aiuto nei confronti dell'uomo. Magic è un bellissimo Labrador che abita a Cambridge e come la sua padrona si occupa di accudire la vita di persone affette da problemi di salute: si può dire che entrambi facciano lo stesso lavoro. Claire Pesterfild si occupa dei bambini diabetici, è infermiera presso l’Addenbrooke’s Hospital, il suo cane invece si occupa di lei quando rientra a casaClaire conosce bene il suo mestiere perché a sua volta soffre di diabete 1 e sa quanto può essere pericolosa questa malattia; Magic è un Labrador addestrato proprio per riconoscere lo stato di ipoglicemia dei diabetici. Uno dei rischi peggiori che corre chi ha il diabete è di avere una crisi nel sonno, i cani come Magic sono in grado di accudire questi malati, con efficienza, sanno riconoscere l’ipoglicemia e intervenire se necessario.Incredibile, ci sono cani che come infermieri professionali vegliano sui loro padroni e li soccorrono se necessario, Claire dichiara che Magic gli ha salvato la vita 3.500 volte circa. Le persone affette da diabete di tipo 1 possono essere assistite da cani come Magic, in grado di accorgersi quando si abbassa il livello del glucosio nel sangue e svegliare i padroni prima che la situazione si aggravi e che la persona non riesca neanche a chiedere aiuto.Claire non solo deve la sua vita al cane ma gli deve anche la sua serenità: adesso può dormire tranquillamente perché sa che in caso di necessità Magic con una zampata sulla spalla la sveglia. La donna ci spiega che lei fa parte di quelle persone affette dal diabete di tipo 1 il cui il corpo non dà segnali che anticipano in tempo utile la crisi, non esistono neanche macchinari tecnologici in grado di farlo.Magic sa fare un mestiere particolare e unico, cioè riesce ad avvertirla anche 30 minuti prima. Il diabete 1 è una malattia autoimmune, che riconosce come dannose le cellule prodotte dal pancreas e le distrugge. L’organismo così non produce più insulina, ormone fondamentale per regolare i livelli di glucosio nel sangue.Ad oggi non è stata trovata una cura per il diabete 1, l’unica soluzione per coloro che ne soffrono è dover fare l’insulina per tutta la vita, per questo è così importante il mestiere che sanno fare i cani come Magic.Le persone affette da diabete corrono il rischio di avere un arresto cardiaco o entrare in coma se non avvertono la crisi in tempo. Come fanno i cani a riconoscere l’ipoglicemia e a capire se è necessario svegliare il “paziente” che accudiscono? L’isoprene è il responsabile del respiro esalato: è una sostanza che sembra sia prodotta quando le cellule di colesterolo si assemblano e raddoppia quando si verifica un’ipoglicemia.I ricercatori dell’università di Cambridge hanno trovato la risposta a questo mistero: i cani sanno fiutare l’isoprene. Mark Evans, responsabile della ricerca condotta da Wellcome Trust-MRC Institute of Metabolic Scienze, ci informa che i cani grazie a loro olfatto sviluppato possono essere addestrati per assistere le persone affette da diabete 1.Aggiunge inoltre che “il profumo dell’ipoglicemia potrà dunque essere sfruttato per sviluppare nuovi test diagnostici in modo da ridurre il rischio di complicanze potenzialmente fatali per i pazienti diabetici”. L’obiettivo è quello di creare un dispositivo che funzioni come l’olfatto canino e che elimini il test di automonitoraggio della glicemia che obbliga i diabetici a forarsi.Un dispositivo potrebbe eseguire lo stesso lavoro di Magic ma con l’enorme differenza che essendo una macchina non potrà volevi bene e donarvi l’affetto di un amico a 4 zampe. L’impiego dei cani in campo medico è davvero importante e potrebbe essere utile anche per condurre ricerche per altre malattie come ad esempio il cancro alla prostata.Se addestrati i nostri amici a 4 zampe potrebbero fiutare la presenza di cellule infette nell’urina. Il cane è un animale che sa davvero sorprendere, anche nel campo della medicina riesce ad essere un ottimo ed affidabile assistente. I cani contribuiscono a migliorarci la vita Magic appartiene alla razza dei Labrador retriever: sono cani molto intelligenti, socievoli, tranquilli, indicati per famiglie e bambini, amanti dell’acqua. Grazie alla predisposizione che hanno all’apprendimento ed al carattere molto docile sono la razza perfetta per addestramenti di vario genere: soccorso, antidroga, non vedenti, pet therapy ed anche per diabetici.In America sono stati formati per questo lavoro speciale anche Golden Retriever, in Italia anche razze come Jack russell, pastore Shetland, Border Collie hanno risposto bene a questo tipo di addestramento. In realtà ogni razza di cane può essere addestrata per questo ruolo ma, quelle col muso corto hanno maggiori difficoltà. L’addestramento di un cane dura circa un anno.Alcuni studi, uniti alle testimonianze di diabetici che hanno dei cani, dimostrano che anche se non sono stati addestrati avvertono le crisi glicemiche dei loro padroni e assumono comportamenti insoliti per attirare l’attenzione, come abbaiare ad esempio. I nostri amici 4 quattro zampe hanno una sensibilità naturale che se viene raffinata con un addestramento adeguato può dimostrarsi davvero utile soprattutto in situazioni più pericolose, come di notte quando può verificarsi un “ipoglicemia inconsapevole.Sempre dall’Inghilterra arriva la storia di Rebecca, una bimba di soli 6 anni affetta da diabete 1 che è assistita da un hipo dog. Shirley è stata addestrata da esperti del Medical Detection Dogs. La bambina è accompagnata anche a scuola dalla sua fedele amichetta che le tiene sotto controllo la malattia.Quando fiuta un’ipoglicemia la cagnolina lecca la bambina, se questo non fosse sufficiente ad attirare l’attenzione della maestra il cane provvede a prendere direttamente il kit medico per la glicemia come ulteriore richiamo per comunicare che è necessario fare l’insulina o integrare gli zuccheri. Rebecca ha davvero un’amica speciale, che non l’abbandona mai e soprattutto di cui ci si può fidare

La storia di yakkul, il piccolo cucciolo trovato in afghanistan

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di Lavdie Sijani - Il soldato che ha preso Yakkul, questo piccolo cucciolo tutto bianco, l'ha trovato durante una missione in Afghanistan. Il cucciolo è stato scovato in un complesso abbandonato precedentemente abitato da forze nemiche. Quando è stato recuperato dal soldato aveva appena tre settimane. C'erano anche degli altri cani che quasi sicuramente sono stati utilizzati per combattere perché avevano le orecchie e la coda tagliata. Poi avevano anche delle ferite da morsi, sia vecchie che nuove. Erano tutti malnutriti ed erano maschi adulti, tutti tranne questo piccolo batuffolo bianco. Quando questo soldato guardò il cucciolo che sembrava gli chiedesse con gli occhi: “ Che hai intenzione di fare, amico?”. Allora il soldato si è guardato un po' intorno ed ha notato che non c'erano cani di sesso femminile. Inoltre gli altri cani non avevano alcuna fonte di cibo a disposizione e che molto probabilmente non c'erano dei proprietari che sarebbero tornati indietro per riprenderselo. Quindi ha capito che doveva, sì lui doveva portare il cucciolo con sé.Yakkul, il piccolo nuovo soldato Yakkul in breve tempo è diventato un nuovo residente presso lo stabilimento della squadra. Il soldato riferisce che nonostante le perdite che hanno dovuto sopportare durante tutto il periodo, il piccolo amico era quello che tirava su il morale e teneva di buon umore tutti con le sue buffonate costanti e la sua energia selvaggia e senza limiti. In un primo momento è stato difficile trovare del cibo che Yakkul potesse mangiare data la sua giovane età. Allora il suo amico soldato masticava la carne essiccata per lui e dopo gliela metteva in bocca. Il soldato afferma di amare il suo piccolo Yakkul tanto da considerarlo come un figlio. Da quando lo ha salvato non può più immaginare una vita senza di lui. Quando la squadra doveva spostarsi, Yakkul si muoveva con loro percorrendo anche lui le pericolose ore di macchina per andare da un rifugio all'altro.Il viaggio di Yakkul verso casa Poi grazie a molti donatori generosi e al sito web di collegamento per animali domestici di Steve Caporizzo, i fondi sono stati raccolti molto velocemente. Così in fretta, infatti, che Yakkul ha battuto il suo soldato sul tempo ed è volato a casa dei suoi genitori a New York prima del suo padrone. Lì è stato accolto con tanto amore ed ha ricevuto un calorosissimo benvenuto. Si è fatto il suo primo viaggio in macchina accanto al finestrino dall'aeroporto per arrivare nella sua nuova casa dove lo aspettava una gran ciotola piena di crocchette per cani. I genitori del suo soldato hanno fatto un gran bel lavoro per aiutare Yakkul ad adattarsi alla sua nuova vita negli Stati Uniti. Però in casa con loro c'era già un altro cane. Allora la “nonna” di Yakkul ci ha fornito alcune informazioni riguardo al comportamento ed al adattamento del piccolo cucciolone: “Oggi è solo il primo giorno. Ma le cose sembrano andare bene, credo. Il nostro vecchio cane sia un po' confuso per avere in casa questo nuovo ospite. Lo ignora proprio durante le nostre passeggiate. Yakkul è cordiale ed entusiasta annusa le foglie e l'erba ovunque”. Poi: “Siamo giunti al quarto giorno. Finora c'è solo da segnalare che Yakkul si sente sempre di più a casa e sta diventando sempre più audace”. Una settimana dopo ecco che sono cambiate le cose: “Per la prima volta Naja (il nostro vecchio cane) ha giocato con Yakkul in casa. Mi sono sentita sollevata ma allo stesso tempo li ho accompagnati a giocare fuori perché non volevo che si abituassero al gioco selvaggio dentro casa per il futuro”. Il giorno seguente: “Oggi Naja ha avviato di nuovo il gioco e in generale ha voluto mostrare di essere il cane superiore. Poi mio marito li ha portati fuori al parco dove hanno continuato a giocare insieme. Quando io e mio marito siamo andati a fare shopping li abbiamo presi con noi. Entrambi hanno condiviso lo spazio nella parte posteriore della jeep rannicchiandosi uno accanto all'altra. Si sono comportati molto bene.  Yakkul adesso risponde quando viene chiamato per nome, con Naja che lo segue subito dietro. Naja non ha più mostrato segni di di gelosia nei confronti di Yakkul. Concludiamo dicendo che la formazione in casa e le nostre sessioni problematiche in fase di allenamento si sono risolte”.

Tg cinofilo, adottati i cani "terremotati" abbandonati: allungano la vita ai cardiopatici

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Sono stati assegnati oggi Jack e Lola, i primi due cani terremotati abbandonati a stare insieme a due pazienti cardiopatici. Abbandonati nelle zone terremotate, Jack e Lola oggi rivedono la luce: sono stati assegnati a due persone cardiopatiche con l'obiettivo di allungarsi la vita a vicenda. Il progetto è qualcosa che rientra pienamente nel concetto di pet therapy e forse va oltre, ed è stato voluto dalla Fondazione Iseni di Malpensa. Questa bella notizia si inserisce in un quadro più generale di provvedimenti volti a garantire gratuitamente a tutti i pazienti del Gruppo Iseni di continuare le loro terapie in compagnia di un cane. E' questa la misura firmata insieme all'associazione Animal's Emercency Onlus. Al di là di quello che è accaduto nelle zone terremotate, ci sono migliaia e migliaia di cani che ogni anno vengono abbandonati e che potrebbero trovare una nuova famiglia proprio all'interno degli ospedali. L'obiettivo è infatti quello di ridurre sempre di più le conseguenze (morali e materiali) degli abbandoni di animali stringendo sempre più collaborazioni fra ospedali ed enti animalisti, facendo così sperimentare al tempo stesso i risultati di questo tipo di terapie. Andrea Macchi, direttore generale di Iseni Sanità, ha commentato così l'iniziativa: "La presenza per tutta la vita di un cane, e quindi non con il solo sistema inglese dei cani addestrati per i bambini negli ospedali per breve tempo, può aumentare la vita dei cardiopatici di ben quattro volte. Il tono simpatico si riduce, scendono i valori di pressione, glicemia e colesterolo. Insomma essere positivi, doversi occupare di un cane, fare più moto anche per portarlo fuori migliora la vita per non parlare degli aspetti psicologici". Nino Ussia, presidente di Animal's Emergency, ha parlato così: "I nostri “arlecchini” sono scelti anche valutando le compatibilità con le persone e poi sono inseriti gradualmente nelle famiglie". A queste parole si aggiunge anche il punto di vista di Fabrizio Iseni, presidente della fondazione omonima: "Il progetto rientra nella umanizzazione della cura, nel concetto che il malato deve sempre essere messo al centro della terapia".

hoshi

Perde gli occhi, ma succede un qualcosa di straordinario: la storia di hoshi

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Hoshi: il cane che ha perso gli occhi ma ha trovato un grande amico Il mondo di Hoshi attraverso gli occhi di Zen. Eccomi qui, di nuovo a raccontarvi un’altra di quelle storie speciali che mi piacciono tanto e che fanno bene al cuore e allo spirito. Protagonisti come sempre i nostri amici a quattro zampe. Quelli speciali e meno fortunati, come Hoshi e Zen. Quelli che però trovano nelle loro vite degli amici speciali, umani e non solo, che rendono tutto un po’ migliore. Quindi mettetevi comodi e lasciate che vi presenti Hoshi. A 11 anni è rimasto totalmente cieco a causa di un glaucoma (clicca qui per leggere i sintomi e le possibili cure di questa patologia). Per via di questa patologia Hoshi è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere entrambi gli occhi.  La sua famiglia umana era parecchio preoccupata, temeva infatti che si sarebbe lasciato andare.  Ma non avevano considerato Zen. Sei mesi prima dell’intervento, in famiglia è stato accolto un trovatello a cui è stato dato il nome di Zen. Zen vagava sporco ed affamato per le strade di Spokane, prima che la famiglia umana di Hoshi si innamorasse di lui e decidesse di adottarlo. Anche Zen era malato però. Aveva un ingrossamento del cuore, un edema polmonare acuto e un fortissimo dolore ai denti.  Inoltre la famiglia era preoccupata per la reazione di Hoshi al nuovo arrivato. Pauline, la proprietaria dei due pelosi ha dichiarato che alla fine le sue preoccupazioni sono state del tutto inutili. Hoshi ha annusato un pochino Zen e poi i due insieme si sono messi subito a giocare diventando praticamente inseparabili. E inseparabili lo sono ancora di più ora che Hoshi non può più vedere. Zen sembra comprendere il bisogno di aiuto di Hoshi e non lo lascia mai da solo, camminando sempre al suo fianco. Ma questo “effetto benefico” ha inciso anche su Zen, che da quando ha Hoshi al suo fianco sembra stare molto meglio.  Quando è arrivato in famiglia Zen era silenzioso e nervoso ma la sua amicizia con Hoshi gli ha ridato tutta la vitalità e l’entusiasmo che gli sono proprie.Il potere dell’amicizia Non solo per gli umani è importante l’amicizia. Lo è anche per i nostri amici pelosi. E qualche volta è come quando noi troviamo nella nostra vita qualcuno che in qualche modo ci completa, ci supporta, condivide con noi gioie e dolori e diventa quello che chiamiamo il nostro “migliore amico”. Anche i nostri amici pelosi possono avere la fortuna di trovare questa anima speciale. Hoshi e Zen nella sfortuna dei loro problemi di salute si sono trovati e si sono dati rispettivamente la gioia di vivere e di giocare. Oggi si aiutano e si supportano a vicenda in quella fiducia cieca e in quell’amore incondizionato di cui solo i nostri amici a quattro zampe sono capaci. Ad entrambi non importa se sono di razze diverse, se hanno problemi diversi, se uno è grande e l’altro è piccolo. A loro importa solo che hanno bisogno uno dell’altro. Questa è l’ennesima dimostrazione che abbiamo ancora molto da imparare dai nostri amici cani. Una lezione di “umanità” e lealtà che molti di noi devono davvero ancora apprendere.

intelligenza dei cani

Le razze di cani più intelligenti: la classifica di stanley coren

Curiosità Redazione -

INTELLIGENZA DEI CANI: LE RAZZE PIÙ INTELLIGENTI SECONDO STANLEY COREN Quali sono le razze più intelligenti? Stanley Coren ha stilato una classifica sull' intelligenza dei cani, ma non tutti sono d’accordo. Che i cani siano intelligenti è ormai da tempo assodato, ma c’è chi non si è fermato a questa constatazione di fatto, ma è andato oltre cercando di elaborare una graduatoria delle varie razze di cani sulla base della maggiore o minore intelligenza. Lo ha fatto Stanley Coren, professore e ricercatore dell’Università British Columbia di Vancouver ed appassionato cinofilo, che ne ha studiato a lungo le capacità mentali. È diventato famoso a livello mondiale con la pubblicazione del suo libro “ L’ intelligenza dei cani ”, tradotto in 26 lingue diverse e che gli ha portato vari riconoscimenti. Come si capisce dal titolo, Coren ha stilato una vera e propria classifica delle razze di cani più intelligenti, basandosi sulla capacità di apprendere in fretta nuovi comandi e eseguirli continuativamente nel tempo.Il gradino più alto del podio spetterebbe al Border Collie, un cane di origine inglese, tradizionalmente utilizzato per la conduzione delle greggi: proprio il dover gestire centinaia di pecore, spesso in autonomia, a distanza dal conduttore, avrebbe acuito in questa razza una maggiore capacità di problem solving. Inoltre, svolgendo un lavoro che prevede un preciso coordinamento con il pastore e spesso con altri cani, il Border Collie ha sviluppato particolarmente l’intuito e l’abilità a comprendere immediatamente, anche solo attraverso piccoli cenni, i comandi dell’uomo o i segnali provenienti dagli altri animali. Al secondo posto in classifica compare il Barboncino: è un cane molto attento a ciò che lo circonda e un fine osservatore; inoltre è in grado di adeguarsi con grande facilità alle abitudini dell’umano con cui condivide la propria esistenza. Tra le caratteristiche tipiche di questa razza anche la fedeltà verso il padrone, la docilità e il senso di accudimento nei confronti dei bambini. Ai primi posti della classifica non poteva mancare il Pastore Tedesco: da sempre una delle razze di cani più diffuse al mondo, nella sua storia è stato impiegato in molteplici attività di difesa, di ricerca, di salvataggio. Questo perché è un cane molto versatile, capace quindi di adattarsi a svolgere compiti diversi e impegnativi, che impara velocemente e facilmente. Se a questo aggiungiamo lo spiccato senso del dovere e l’obbedienza verso il padrone, la potenza fisica, la grande velocità e la protezione verso la famiglia, è facile capire perché sia una delle razze di cani più amate. Appena fuori dal podio troviamo il Golden Retriever, un cane molto docile di indole, obbediente, sempre alla ricerca dell’approvazione dell’essere umano, il che lo rende ancor più incline ad apprendere i comandi del padrone, allo scopo di compiacerlo, soddisfacendo le sue richieste. Proprio per queste sue caratteristiche è adatto a svolgere attività con persone affette da varie forme di disabilità, fisica o mentale; da qui il suo largo utilizzo nella Pet therapy. Al quinto posto troviamo Il Dobermann Pinscher: altro che cane destinato ad impazzire come si credeva un tempo! Il Dobermann è un cane intelligente, con un’ottima memoria; non è portatore di aggressività innata, come spesso si pensa, ma è piuttosto molto legato (a volte quasi morbosamente) al proprio padrone e istintivamente portato difendere la proprietà e la famiglia ad ogni costo. Proprio la sua tenacia, forza e coraggio nello svolgere il compito di guardiano e protettore hanno determinato la cattiva fama che ha accompagnato questa razza di cani in passato. LE ALTRE RAZZE DI CANI SARANNO DAVVERO MENO INTELLIGENTI? Dopo questi primi “magnifici cinque” la classifica sull'intelligenza dei cani di Coren prosegue fino al 79° posto, occupato dal Levriero; per completezza la riportiamo di seguito per intero, nel caso qualche padrone fosse curioso di vedere in che posizione si è classificato il suo amato quattrozampe, ma va detto che questa graduatoria ha suscitato molti pareri contrastati, come descritto nell’articolo “L’ intelligenza dei cani (2° parte): ma di quale intelligenza stiamo parlando?”.Ecco per intero la classifica delle razze di cani più intelligenti di Coren (dal 6° al 79° posto): 6 Pastore Shetland 7 Labrador 8 Pappilon 9 Rottweiler 10 Australian Cattle Dog 11 Welsh Corgi Pembroke 12 Zwergschnauzer 13 English Springer Spaniel 14 Tervuren 15 Schpperke - Pastore Belga 16 Collie - Keeshond 17 Kurzhaar 18 Flat coated retriever - Cocker Spaniel- Schnauzer 19 English Spaniel 20 Cocker Americano 21 Weimaraner 22 Malinois - Bernese 23 Volpino di Pomerania 24 Irish Water Spaniel 25 Vizla 26 Welsh Corgi 27 Chesapeake Bay retriever - Puli - Yorkshire 28 Rieseschnauzer - Cao de Agua Portoghese 29 Airedale Terrier - Bovaro delle Fiandre 30 Border terrier - Briard 31 Welsh Springer Spaniel 32 Manchester terrier 33 Samoiedo 34 Field Spaniel - Terranova - Australian Terrier - American Staffordshire terrier - Setter Gordon - Bearded Collie 35 Cairn terrier - Kerry Blue terrier - Setter Irlandese 36 Norwegian Elkhound 37 Affenpincher - Silky terrier - Zwergpinscher - Setter Inglese - Pharaon Hound - Clumber Spaniel 38 Norwich terrier 39 Dalmata 40 Soft Coated Wheaten terrier - Bedlington terrier - Fox terrier 41 Curly Coated retriever - Irish Wolfhound 42 Kuvasz - Australian Shepherd 43 Saluki - Spitz finnico - Pointer 44 Cavalier King Charles Spaniel - Drahtaar - Black and Tan Coonhound - American Water Spaniel 45 Siberian Husky - Bichon Frisé - English Spaniel 46 Tibetan Spaniel - English Foxhound - Otteehound - American Foxhound - Greyhound - Griffone 47 West Highland White terrier - Scottish Deerhound 48 Boxer - Alano 49 Bassotto - Staffordshire Bull terrier 50 Alaskan Malamute 51 Whippet - Shar pei - Fox terrier 52 Rhodesian Ridgeback 53 Ibizan hound - Welsh terrier - Irish terrier 54 Boston terrier - Akita Inu 55 Skye terrier 56 Norfolk terrier - Sealyham terrier 57 Carlino 58 Bouledogue francese 59 Griffone di Bruxelles - Maltese 60 Piccolo Levriero Italiano 61 Chinese crested dog 62 Dandie Dinmont terrier - Vendeen - Tibetan terrier - Japanese Chin - Lakeland terrier 63 Bobtail 64 Pastore dei Pirenei 65 Scottish terrier- San Bernardo 66 Bullterrier 67 Chihuahua 68 Lhasa apso 69 Bullmastiff 70 Shih tzu 71 Basset hound 72 Mastiff - Beagle 73 Pechinese 74 Bloodhound 75 Borzoi 76 Chow Chow 77 Bulldog 78 Basenji 79 Levriero Afgano

dare biscotti al cane

Snack per cani: quali sono i biscottini più indicati? i nostri consigli

Alimentazione Redazione -

Esistono tantissimi snack per cani, alcuni salutari e altri meno, anche a seconda della razza che abbiamo. Gli snack per cani in commercio in tutti i negozi per animali, ma presenti anche sugli scaffali dei supermercati, sono davvero molti. Negli ultimi decenni gli “stuzzichini” creati appositamente per i nostri pet hanno conquistato un’interessante quota di settore nella produzione di alimenti per cani. Ecco così che si vedono “fiorire” nuovi snack per cani continuamente e, complice anche la massiccia pubblicità dedicata, spesso ci troviamo ad acquistarli senza sapere cosa contengono e se sono davvero indicati a far parte della dieta del nostro quattrozampe. A volte scegliere diventa difficile perché la gamma del prodotto è molto ampia: si va dai biscotti per cani, aromatizzati al pollo, coniglio, manzo, agnello (solo per dirne alcuni) ai bastoncini morbidi a base di carne essiccata, alle ossa di pelle di bufalo, alle “gocce” al gusto di formaggio,  agli stick per pulire i denti, e si potrebbe proseguire ancora a lungo. Ma quando ci troviamo di fronte a tutte quelle confezioni colorate ed allettanti ci domandiamo davvero se dare biscottini al cane fa bene alla salute del nostro Fido? Non sempre, anzi spesso tendiamo a scegliere gli stuzzichini in base al gusto del nostro quattrozampe, acquistando quello che a lui piace di più e lasciandoci prendere indirettamente “per la gola”. La prima cosa da considerare invece è la composizione di questi prodotti: bisogna leggere gli ingredienti indicati sulla confezione. In questo modo ci renderemo conto che gli snack per cani sono alimenti completi che contengono proteine (carni), fibre (sottoprodotti di origine vegetale), olii e grassi, sostanze minerali, semi e piante aromatiche, oltre ad antiossidanti, conservanti e spesso additivi nutrizionali, come vitamine (A ed E) o solfati. Questi cosiddetti alimenti complementari quindi, se aggiunti alla già completa dieta quotidiana dell’animale finiscono per andare a sovraccaricarlo: senza rendercene conto rischiamo così di fornire al nostro quattrozampe un eccesivo apporto calorico che, a lungo andare, può contribuire al sorgere di patologie serie come il sovrappeso e il diabete. Recenti studi hanno infatti calcolato che gli snack per cani conterrebbero circa il 9% del fabbisogno calorico giornaliero di un quattro zampe sui venti chili di peso e ben il 30% per uno che pesa intorno ai quattro-cinque chili. È importante dunque limitare l’utilizzo degli snack per cani a specifici momenti, quali l’addestramento, come premio dato all’animale per aver fatto quanto gli abbiamo chiesto, ma non bisogna dispensare golosità “gratuitamente” e abbondantemente nell’arco della giornata oppure quando ce lo richiede il nostro Fido – che tanto non ne sarà mai sazio e ce ne chiederà continuamente; un consiglio per regolarsi è di non superare mai le dosi indicate sulla confezione, in base alla taglia e al peso del cane. Se poi il cane è affetto da qualche specifica patologia (malattie cardiovascolari, insufficienza renale, diabete, ecc) bisogna essere ancora più cauti, perché un eccessivo apporto di proteine, grassi o zuccheri può peggiorare la situazione. Occorre allora ridurre ulteriormente le dosi e cercare gli snack per cani studiati appositamente, ad esempio quelli ipocalorici, senza zuccheri o a base di cereali integrali.Snack per cani fai da te: ci sono diverse ricette Un’ottima soluzione per ovviare al problema può essere quella di preparare in casa degli ottimi e sicuramente più salutari snack per i nostri amici cani. Certo dovremo impegnare un po’ del nostro tempo, ma la soddisfazione di aver fatto qualcosa di buono per il nostro amato quattro zampe ci ripagherà della fatica, e possiamo essere certi che lui apprezzerà il delizioso spuntino. Ci sono diverse ricette per confezionare biscotti 100% naturali per cani: tra tutte, una che è adatta ad ogni quattro zampe (giovane o vecchio, sano o un po’ acciaccato) è quella dei biscotti mela e carote, perché contengono ingredienti “dietetici” e poco calorici. Prepararli è semplice e veloce: bastano 300 gr di farina, 1 uovo, 2 mele frullate, 1 carota frullata, 1 cucchiaio e mezzo di olio di semi e, se volete, 1 cucchiaio di miele. Impastate il tutto, date la forma desiderata (magari con un bello stampino fatto a osso!), cuocete in forno a 180° per 40 minuti e il gioco è fatto! Il vostro cane ne andrà ghiotto e di sicuro non rimpiangerà gli snack acquistati al supermercato!

vacanze con i cani

Tg cinofilo, vacanze con i cani: trenitalia lancia i biglietti a 5 euro

News Redazione -

Ottima iniziativa di Trenitalia: nel mese di agosto si potrà viaggiare in treno con i propri cani al costo di 5 euro.  Grazie all’iniziativa Trenitalia, portare il cane in vacanza, quest’estate e’ più’ facile e più economico, l’offerta speciale prevede che per il mese di agosto un biglietto di 5 euro per gli amici a quattrozampe invece che il 50% della tariffa. Sui treni è possibile viaggiare con il proprio animale. In particolare, i cani di piccola taglia, i gatti ed altri piccoli animali domestici da compagnia (custoditi nell’apposito contenitore di dimensioni non superiori a 70x30x50) sono ammessi gratuitamente nella prima e nella seconda classe di tutte le categorie di treni e nei livelli di servizio Executive, Business, Premium e Standard. E’ ammesso un solo contenitore per ciascun viaggiatore.E’ inoltre consentito, per singolo viaggiatore, il trasporto di un cane di qualsiasi taglia, tenuto al guinzaglio e munito di museruola:sui treni IC ed ICN sia in prima che in seconda classe; sui treni Frecciabianca,  Frecciarossa e Frecciargento, in prima e seconda classe e nei livelli di servizio Business e Standard. Sono esclusi il livello di servizio Executive, Premium, l’Area del silenzio e i salottini; sui treni Regionali nel vestibolo o piattaforma dell’ultima carrozza, con esclusione dell’orario dalle 7 alle 9 del mattino dei giorni feriali dal lunedì al venerdì;  nelle carrozze letto, nelle carrozze cuccette e nelle vetture Excelsior, per compartimenti acquistati per intero.In tali casi per il trasporto del cane è necessario acquistare, contestualmente al biglietto dell’accompagnatore (di qualsiasi tipologia), un biglietto di seconda classe o livello standard al prezzo previsto per il treno utilizzato ridotto del 50% presso qualsiasi biglietteria o agenzia di viaggio abilitata (escluse le agenzie web), anche per i viaggi in prima classe e nel livello di servizio Business. In via promozionale, durante il mese di agosto, i nostri amici a 4 zampe viaggiano a soli 5 euro.In nessun caso gli animali ammessi nelle carrozze possono occupare posti destinati ai viaggiatori e qualora rechino disturbo agli altri viaggiatori l’accompagnatore dell’animale, unitamente all’animale stesso, su indicazione del personale del treno, è tenuto ad occupare altro posto eventualmente disponibile o a scendere dal treno.Nelle carrozza ristorante/bar non è consentito l’accesso agli animali (fatta eccezione solo per il cane guida dei non vedenti)”Il cane guida per i non vedenti può viaggiare su tutti i treni gratuitamente senza alcun obbligo.IMPORTANTE: Per il trasporto dei cani (escluso il cane guida dei non vedenti)  è necessario avere il certificato di iscrizione all’anagrafe canina  e il libretto sanitario (o, per i cani dei cittadini stranieri, il “passaporto del cane” in sostituzione di entrambi i documenti) da esibire al momento dell’acquisto del biglietto per l’animale, ove previsto, ed in corso di viaggio. Se trovati sprovvisti a bordo treno, si è soggetti a penalità e si deve scendere alla prima fermata.

Viaggiare in aereo con il cane

Cani in aereo: si può? le normative da seguire

Curiosità Redazione -

Si può viaggiare in aereo con il cane? Ecco cosa dicono le normative europee. Tra i mezzi di trasporto possibili per compiere viaggi di media e lunga percorrenza assieme al nostro quattrozampe l’aereo è sicuramente quello più problematico. Anzitutto perché non esiste un regolamento unico e condiviso che disciplini il viaggio ad alta quota dei nostri cani, ma le modalità cambiano da una compagnia aerea all’altra. Ad esempio viaggiare in aereo con il cane su Ryanair o easyJet non è possibile, a meno che non si tratti di cani-guida o d'assistenza. Vi sono quelle che non accettano animali sui propri velivoli, a nessuna condizione, altre che li accettano in numero limitato (ad esempio non più di due per aeromobile), mentre la maggior parte delle compagnie consente il trasporto di cani, ma soltanto nella stiva dell’aereo. Ciò costituisce spesso un problema non da poco per il padrone, ma soprattutto per il cane. Esistono determinate regole da rispettare relativamente agli spazi adibiti al trasporto dei pets, come le dimensioni delle gabbie, abbastanza grandi da permettere all’animale di muoversi e girarsi e ambienti sufficientemente aerati, ma per il cane il viaggio in aereo rimane sempre una notevole fonte di stress. Trovandosi in un luogo sconosciuto, solo senza il proprio padrone e chiuso in un kennel, il quattrozampe può riportare conseguenze sia psicologiche che fisiche. Ogni anno infatti un numero tutt’altro che irrilevante di cani addirittura muore durante il trasporto aereo o viene perso, quando la tratta prevede uno o più scali con il conseguente cambio di velivolo. Ciò è assolutamente inaccettabile, così alcune compagnie hanno deciso di aprire le porte della cabine anche ai quattrozampe, che potranno viaggiare assieme al proprio padrone, ovviamente all’interno di apposita gabbia; ma non è tutto oro quel che luccica! Anche le compagnie più “illuminate” come ITA Airways o la statunitense Delta infatti per ora consentono di viaggiare in aereo con il cane in cabina solo per gli esemplari di piccola taglia (per Alitalia, ad esempio, non devono superare i 10 kg di peso), mentre per tutti gli altri “big” rimane il confino all’interno della stiva pressurizzata.Se dunque qualche passo avanti si sta facendo in merito al rispetto dei diritti degli animali anche ad alta quota, c’è ancora molta strada da percorrere nell’ottica di voli pet-friendly. È importante dunque che il padrone valuti molto attentamente l’opportunità di far viaggiare il proprio cane in aereo, anche chiedendo preventivamente consiglio al proprio veterinario che, in base alle condizioni di salute dell’animale, potrà dare delle preziose indicazioni.Viaggiare in aereo con il cane: cosa serve Prima di viaggiare in aereo col proprio cane bisogna informarsi bene non solo sulle condizioni di viaggio imposte da ogni compagnia, ma anche sulla documentazione necessaria. Il cane deve essere dotato di:libretto sanitario che attesti che è in regola con le vaccinazioni; microchip o il tatuaggio leggibile, con relativa certificazione di avvenuta iscrizione all’anagrafe canina; per il vaccino antirabbico, nel nostro paese non è più obbligatorio, ma il Ministero della Salute lo consiglia per le regioni più orientali e nelle Isole; può essere richiesta una dichiarazione sulla buona salute dell’animale, rilasciata dal veterinario prima della partenza.Per i voli internazionali è necessario anche un passaporto sanitario del cane da richiedere al veterinario che riporta, oltre ai dati anagrafici dell’animale e alla sua fotografia, anche l’attestazione delle avvenute vaccinazioni, compresa l’antirabbica, che per l’estero è obbligatoria. È importante inoltre assicurarsi che il paese di destinazione non preveda un periodo di quarantena per il cane una volta sbarcato. Soprattutto va ribadito che è importante informarsi bene sulle regole stabilite dalla singola compagnia aerea con cui decidete di volare: ve ne sono alcune che, oltre ai regolamenti più o meno comuni, pongono delle ulteriori restrizioni, come ad esempio non accettare cuccioli di età inferiore ai tre mesi, femmine gravide o in calore, e cani brachicefali, come il Boxer, il Bulldog, il Carlino o il Pechinese, che per la conformazione schiacciata del muso possono presentare maggiori problemi respiratori.