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obesità cane

Obesità del cane: ecco quello che puoi fare

News Redazione -

Come per l’uomo anche per gli animali domestici si registra un aumento dell'obesità; le conseguenze di un notevole eccesso di grasso corporeo nei cani sta diventando un argomento importante tra i veterinari. Questo articolo nasce dalla volontà dei veterinari di veterinarioincitta.it di sensibilizzare i proprietari, ma anche noi dottori, affinché si dia attenzione a questo argomento.Nel cane, un eccesso del tessuto adiposo superiore al 20 per cento rispetto al peso ideale è considerato il limite oltre il quale si parla di obesità. Il 35% dei cani presenta problemi di obesità; la percentuale aumenta se prendiamo in considerazione solo cani di mezza età. Conseguenze fatali L'effetto dell’aumento del tessuto adiposo causa molteplici effetti sul corpo: deterioramento dovuto alla compressione sugli organi e alla pressione eccessiva sulle articolazioni.Inoltre l'obesità è strettamente connessa la progressione di patologia come i tumori, malattie cardiorespiratorie, urogenitali ed endocrine, malattie dermatologiche e disturbi ortopedici. Cause dell’obesità nei cani La principale causa dell'obesità è l'eccesso di cibo; nelle prime fasi della vita, l'eccesso di cibo provoca la proliferazione delle cellule adipocitiche, che porta all'obesità ipertrofica-iperplastica, mentre l'eccesso di cibo nelle fasi successive provoca solo l'obesità ipertrofica.Un gran numero di cani ha un peso stabile, ma la scarsa attività, la noia, lo stress e altri problemi comportamentali possono portare a un consumo esagerato di cibo e, di conseguenza, al sovrappeso e all’obesità.Anche le diete mal bilanciate possono causare uno squilibrio energetico e, quindi, sovrappeso e obesità. Un altro fattore direttamente correlata allo sviluppo dell’obesità è la genetica; in particolare, il Golden Retriever, il Bassotto, il Labrador, il Beagle e il Cocker Spaniel hanno maggiori probabilità di essere in sovrappeso.L'aumento di peso può essere indotto anche dalla sterilizzazione; soprattutto gli esemplari di sesso femminile hanno maggiore rischio di accumulo di grasso corporeo. Per evitare l'obesità indesiderata dopo la sterilizzazione è necessario cambiare la dieta al cane. Cosa posso fare per contrastare l’obesità del cane? I due fattori più importanti per combattere l’obesità del tuo cane sono l'esercizio fisico e un adeguato piano nutrizionale. L’attività motoria è essenziale per ridurre il peso del tuo cane; fategli fare lunghe passeggiate e fatelo correre al parco, ma non forzate le sue abitudini; incrementate il tempo dedicato all’esercizio fisico, ma in maniera graduale, soprattutto se il vostro cane non è più giovane poiché uno sforzo eccessivo potrebbe dare origine a problemi ostearticolari.La perdita del peso deve essere regolata anche secondo un piano nutrizionale che consenta al cane di dimagrire gradualmente. La gestione della dieta nei cani obesi consiste in una riduzione dell'apporto calorico.Il metodo consiste nel ridurre l'apporto energetico, minimizzando la perdita di massa magra e aumentando la perdita di grasso; tuttavia, il punto critico sta nel determinare questi valori e quanto deve essere la perdita di peso. Affidatevi al vostro medico veterinario in modo che gestisca e monitori  tutto il processo.È anche importante che l'intera famiglia sia consapevole del problema e che cooperino con il piano nutrizionale che è stato programmato. Non applicate mai diete sviluppate per le persone al vostro animale domestico.Mai per nessun motivo dare al tuo animale domestico alcun trattamento sviluppato per le persone, questo è estremamente pericoloso perché può portare a gravi disturbi di salute nel tuo animale domestico.Nel caso in cui il cane abbia subito un intervento di sterilizzazione, è importante concordare col veterinario dei controlli per controllare che il suo peso non superi certi livelli. Questo tipo di intervento chirurgico non dovrebbe causare problemi di salute al tuo animale domestico se il peso viene controllato, e l’animale oltre a fare esercizio segue una dieta equilibrataI principali fattori di rischio nei cani e nei gatti includono uno stile di vita sedentario e l'ignoranza delle esigenze nutrizionali e comportamentali di queste due specie; consultare sempre il proprio medico veterinario in modo che possa istruirvi e quindi essere in grado di aiutare a correggere questo problema.

Treviso - il proprietario viene investito, il cane gli resta accanto con una frattura alla zampa

News Redazione -

Il bassotto ha abbaiato con tutta la sua forza quando l’ottantenne è stato caricato in barella, probabilmente perché voleva continuare a stargli vicino. Un signore di ottant’anni è stato investito da uno scooter mentre attraversava la strada con il suo cane. L’amico a quattro zampe, anche se ferito e con una zampa fratturata, è rimasto sempre accanto al suo proprietario, abbaiando molto forte quando l’anziano è stato caricato in barella, probabilmente perché voleva continuare a stare vicino a lui.Anche il giovane che era in sella allo scooter è rimasto ferito nell'incidente, accaduto lunedì mattina poco prima delle 8 in una zona centrale di Crespano di Pieve del Grappa. I sanitari hanno medicato il guidatore ferito, mentre l'ottantenne è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Castelfranco.La dinamica dell'incidente non è ancora stata ricostruita nei dettagli ma pare che intorno alle 7.30 l'anziano, che abita poco lontano, con il suo cagnolino abbia attraversato la strada principale di Crespano. Lo scooterista ha investito il pensionato e il cagnolino che lo seguiva. Nella caduta il motociclista si è fatto ferito, ma anche l'anziano è rimasto a terra con accanto il fido cagnolino, con la zampa fratturata.Immediatamente è stato dato l'allarme e sul posto è giunta l'ambulanza del Suem 118 di Crespano. Il giovane conducente dello scooter è stato medicato sul posto mentre il pensionato è stato caricato in ambulanza per essere trasportato all'ospedale di Castelfranco.In questo frangente il cagnolino, seppur ferito, abbaiava come se volesse a tutti i costi rimanere accanto al padrone ferito. Fortunatamente sono giunte le figlie del pensionato che si sono prese cura della bestiola. È stato avvertito il servizio veterinario dell'Usl che ha visitato il cane.Il cagnolino, un bassotto marrone, è stata affidato, nel frattempo, alle figlie dell'anziano e il servizio veterinario dell'Usl è stato avvertito per effettuare una visita.

traffico di cani

Cani venduti in centro a milano e torino, c'è l'ombra del racket

News Redazione -

La vendita di un husky nel centro di Torino ha dato il là ad una serie di eventi sospetti: l'Aidaa ha già sporto le prime denunce. Sull'asse Milano-Torino potrebbe essersi sviluppato un vero e proprio traffico di cani. La notizia non è ancora confermata, e per il momento non c'è ancora un'indagine in corso, ma l'associazione Aidaa pare avere le idee molto chiare.Lorenzo Croce, presidente dell'associazione, ha esaminato diverse segnalazioni provenienti dai cittadini del capoluogo piemontese, e ha dichiarato che ci sono individui che «acquistano i cani di razza a prezzi irrisori e poi li rivendono».Le denunce sono partite quando alcuni cittadini hanno visto dei clochard in Via Roma (pieno centro della città) vendere un un husky per 300 euro circa. Ad acquistarlo pare essere stata la stessa donna che lo aveva precedentemente dato al clochard: questa signora sarebbe protagonista di traffici di cani di razza, specialmente in Svizzera.Pare che quel clochard prima non avesse mai avuto husky, e ora è stato segnalato in possesso di un meticcio e di un bassotto. Un alternarsi di animali molto sospetto, nonostante i controlli dei vigili effettuato ieri ne abbia appurato l'effettiva proprietà. Ma l'husky, intanto, è svanito nel nulla.AIDAA SMASCHERA IL TRAFFICO DI CANIAidaa che punta il dito contro il presunto traffico di cani, smaschera i finti sequestri e presunti salvataggi che troppo spesso avvengono sia a Milano che a Torino: « Il sistema è sempre quello, si presentano come guardie finte eco zoofile, esibendo i tesserini falsi e fanno dei finti sequestri ma che in realtà sono furti di cani ai clochard, che vivono in strada a Torino e Milano, oppure acquistano i cani a prezzi molto irrisori, in ogni caso sono cani di razza».Questa la prima fase, a cui segue ovviamente la seconda fase. Quella del piazzamento di questi cani: «Dopo averli acquistati mettono annunci su alcuni siti specializzati italiani ed anche della vicina Confederazione Elvetica o addirittura della Germania, spacciando i cagnolini rubati o fraudolentemente acquistati per propri o sennò per cani salvati dalla strada da adottare e facendo, ovviamente, pagare spese inesistenti» spiega Lorenzo Croce.Sta di fatto che nelle ultime settimane sei signore sono state segnalate alle forze dell’ordine per i reati furto e sottrazione fraudolenta di animali. «Tutte le donne segnalate sono residenti a Milano, Torino, in provincia di Pavia e Monza Brianza, non giovanissime note alle varie liste nere e conosciute nel mondo del volontariato come truffatrici e furbette». Una cosa è certa: i tantissimi amanti degli animali vigileranno su queste situazioni.Ci sono delle curiosità se parli lo spagnolo che potrebbero interesarti come Los perros más grandes del mundo, Las razas ideales para vivir en apartamento, Los mejores perros guardianes, Enfermedades comunes y peligrosas en los perros e tante altre come: Miedo hacia los perros, El perro no hace caso, El perro tira de la correa, El perro tiembla, El perro tiene miedo o questo molto importante El perro tiene fiebre, speriamo che ti siano piaciuti.

cane sordo e cieco

Cane cieco e sordo scompare cinque anni fa: ieri è ritornato a casa

News Redazione -

La storia incredibile di Lady, che dopo cinque anni è di nuovo insieme alla sua famiglia Lady è un bassotto a pelo lungo che ha compiuto la veneranda età di 17 anni, ma che da cinque era come scomparso nel nulla. Tuttavia ieri è ritornato dalla sua famiglia. Ma andiamo con ordine.Ora potrà trascorrere l'ultimo periodo della sua vita insieme ai suoi cari, che ovviamente dopo anni e anni di assenza avevano ormai perso ogni speranza. Quando se la sono vista davanti, non ci potevano credere e sono tutti scoppiati a piangere. Ancora non si conosce dove abbia trascorso davvero questi anni di solitudine, ma quello che importa è che Lady ora sia a casa.Era il 2013 quando la cagnolina, già cieca e sorda, è scomparsa nel nulla a Brooklyn, nel Connecticut. E' stata trovata cinque anni dopo nel Mohegan Park di Norwick. I suoi soccorritori, la Connecticut Animal House, pensavano che fosse stata abbandonata. Ecco le parole del fondatore dell'associazione Chris: "È cieca e sorda. Ed era molto triste"». L'ha così trasferita dal canile in una casa di accoglienza d'emergenza.A quel punto, mentre i volontari gli facevano il bagno, è stato trovato il microchip. E poi l'incredibile scoperta: Lady non mancava da casa da giorni, ma da anni! "Pensavamo che non volessero più prendersi cura di lei. E invece qualcuno in questi anni l'ha trovata e l'ha tenuta con se".La sua famiglia originaria, non appena ha ricevuto la notizia, è andata a prenderla: "Non ci potevano credere. Sono subito saliti in macchina per venire a prendere". Ad aspettarla a casa c'era anche il Golden Retriever con cui Lady è cresciuta: "Erano grandi amici. E appena l'ha vista le è andato incontro scodinzolando con un'aria come per dire "Dove diavolo sei stata per tutto questo tempo?".

Ernia del disco nel cane: cause, sintomi e cura

Salute & Benessere Redazione -

Nel nostro focus andiamo ad analizzare l'ernia del disco nel cane, i suoi sintomi e come curarla. Avrete sicuramente già sicuramente sentito parlare di ernia del disco almeno una volta nella vita. Si tratta di una patologia muscolare non certo rara negli esseri umani, che tuttavia colpisce anche i nostri amici a quattro zampe. In questo focus andremo infatti ad approfondire caratteristiche, analogie e differenze tra l'ernia del disco nell'uomo ed ernia del disco nel cane.In entrambi i casi, parliamo di una malattia degenerativa che va a colpire i dischi invertebrali. In poche parole, dovete partire dal presupposto che tra una vertebra e l'altra ci sono questi dischi "polposi" che fungono un po' da ammortizzatori.Andiamo ad analizzarne meglio la struttura e la composizione: si tratta di un ammasso di polpa che va a formare un nucleo. Questo nucleo ha una consistenza gelatinosa, che col passare degli anni e l'invecchiamento del cane diventa via via più rigida.Come può venire un'ernia del disco? Di base, tramite uno sforzo fisico di qualche tipo. Un salto o un piegamento, ad esempio. Questo sforzo eccessivo genera un trauma: questo è l'incipit dell'ernia del disco. A questo punto è bene fare un distinguo e suddividere questa patologia in due diverse categorie: ernia discale Hansen 1 ed ernia discale Hansen 2.La prima è anche detta ernia discale acuta è colpisce soprattutto gli esemplari canini giovani (dai 3 ai 6 anni) colpendo all'improvviso. La seconda si definisce anche ernia discale cronica e si manifesta in genere su soggetti più anziani. Diverse anche le tipologie di cani coinvolte nell'uno e nell'altro caso.L'acuta colpisce principalmente razze cosiddette "condrodistrofiche" come il bassotto, il barboncino o lo yorkshire; la cronica al contrario è frequente nelle razze "non condrodistrofiche" come il pastore tedesco e il labrador.Ernia del disco nel cane: sintomi Ma cosa provoca esattamente un'ernia del disco? Quali sono insomma i sintomi più diffusi? Ovviamente dolore e scoordinamento, generico e generale. Una progressiva disfunzione del movimento delle zampe posteriori. Ma anche veri e propri danni neurologici (che possono arrivare a provocare lieve zoppia o addirittura paralisi totale).In prima battuta, diciamo che il cane inizierà a cambiare postura e andatura, quasi sempre inarcando la schiena nella zona più a rischio. Inoltre, con l'avanzare della malattia il cane perderà sensibilità e avrà problemi ad urinare o defecare. Va da sé che via via il cane perderà elasticità e tono muscolare, risultando sempre più debole e fiacco. E perdendo peso! Ernia del disco nel cane: cura Qualche volta basta un periodo di riposo, magari di un paio di settimane. Altre volte la situazione degenera o comunque non migliora, di conseguenza occorre rivolgersi assolutamente rivolgersi al veterinario di fiducia e non prendere la questione sottogamba.Soprattutto quando vengono intaccate vistosamente le capacità motorie dell'animale, l'intervento chirurgico è spesso la soluzione più indicata, ovviamente preceduto da risonanza magnetica o comunque dagli esami consigliati dal medico. Un periodo di riabilitazione e fisioterapia sarà ovviamente strettamente necessario.Cose da evitare durante il decorso della malattia sono: pavimenti scivolosi che possono rendere ulteriormente complicato il moto del nostro amico a quattro zampe, percorsi con salite e discese difficili da sostenere.Aiutatelo invece a: mantenere una postura corretta anche durante il sonno con un "materassino" adeguato, in caso di palese difficoltà motorie cambiate posizione al cane per evitare il formarsi di ulcere e lesioni (in tal senso può essere utile - soprattutto per gli spostamenti - munirsi di apposita imbragatura, non fare prendere peso all'animale (magari viziandolo troppo a tavola per "rincuorarlo").

Morbo di cushing

Morbo di cushing nei cani (iperadrenacorticismo): cause, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

Il morbo di Cushing nei cani è una malattia con sintomi vari, che non devono essere sottovalutati. L’iperadrenocorticismo canino, più comunemente conosciuto come morbo di Cushing dal nome del suo scopritore, è una malattia più comune nei cani anziani, la cui incidenza cresce con l’aumentare dell’età. Può colpire tutte le razze, anche se alcune come Barbone, Beagle e Bassotto sembrano essere più soggette. Questa patologia è caratterizzata da una produzione eccessiva di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali, collocate subito sopra ai reni, che può avere tre differenti cause:Tumore all’ipofisi: si tratta di una neoplasia che colpisce la ghiandola ipofisaria collocata nel cervello; ciò porta all’aumento di un ormone chiamato ACTH, che va ad iperstimolare le ghiandole surrenali, provocando la produzione anomala di cortisolo. Questa è la causa più frequente di Cushing nel cane, quantificabile attorno all’85% dei casi; Tumori alle surrenali: in questo caso la neoplasia interessa una o tutt’e due le ghiandole surrenali, che iniziano a produrre cortisolo in eccesso; Somministrazione di cortisonici: il Cushing nei cani può essere provocato anche da una massiccia assunzione di corticosteroidi, in dosi eccessive o protratte nel tempo, oppure da una sospensione improvvisa del farmaco, senza la dovuta riduzione a scalare. In questo caso si parla di Iperadrenocorticismo iatrogeno del cane.Morbo di Cushing nei cani: sintomi I sintomi del Morbo di Cushing sono piuttosto vari e a volte possono essere inizialmente sottovalutati dal padrone perché non specifici o attribuibili alla vecchiaia del cane. È invece importante individuare la malattia il prima possibile, perché ciò può contribuire ad una migliore qualità di vita dell’animale e anche a prolungare il decorso della malattia. I primi segni dell’Iperadrenocorticismo nel cane sono:Produzione di abbondanti quantità di urina (poliuria); Minzione in luoghi inappropriati: il cane, anche se non lo aveva mai fatto prima, a volte urina in casa; Aumento della sete (polidipsia); Aumento della fame (polifagia); Ventre a botteA questi sintomi iniziali, che sono quelli che il proprietario può notare e a cui è bene prestare attenzione, ne possono seguire altri a mano a mano che la malattia progredisce:Iperpigmentazione della pelle, che assume una colorazione scura; Perdita di pelo (alopecia); Infezioni urinarie; Ingrossamento del fegato; Debolezza muscolare; Cecità; Tromboembolia polmonareMorbo di Cushing nei cani: diagnosi Per diagnosticare l’Iperadrenocorticismo nel cane il veterinario, oltre ad osservare i segni clinici e a basarsi sulla descrizione dei sintomi da parte del proprietario, avrà bisogno di effettuare alcuni esami specifici per poter avere conferma della diagnosi. Il primo passo consiste generalmente in esami del sangue, che riveleranno un aumento dei globuli rossi, dell’emoglobina, dell’ematocrito e delle transaminasi, oltre a leucogramma da stress, aumento di colesterolo e glicemia. Un esame delle urine molto spesso indicherà anche un peso specifico basso. Si procederà con l’esecuzione di un’ecografia addominale per osservare lo stato delle ghiandole surrenali, che potrebbero presentare una massa tumorale, nel caso il Cushing sia provocato nel cane proprio da una neoplasia alle surreni, o che comunque potrebbero risultare aumentate di dimensioni in quanto sottoposte ad una eccessiva stimolazione; anche il fegato generalmente apparirà ingrossato. La conferma definitiva della diagnosi di Iperadrenocorticismo però si può avere solo tramite un test specifico: la stimolazione con ACTH. Al cane a digiuno viene effettuato un primo prelievo di sangue per verificare il livello di cortisolo basale, dopodiché viene somministrato per via endovenosa o intramuscolare ACTH, e dopo un’ora si ripete il prelievo per misurare la variazione della concentrazione di cortisolo nel sangue a seguito dell’avvenuta stimolazione. Se il valore è superiore a 20 il sospetto di Cushing nel cane è alto.Morbo di Cushing nei cani: cura Se la causa del Cushing è un tumore alle ghiandole surrenali generalmente si procede chirurgicamente con l’asportazione, mentre quando la malattia è iatrogena si sospendono le terapie a base di corticosteroidi. Se invece si tratta di un Iperadrenocorticismo ipofisario la cura mira a tenere sotto controllo la produzione di cortisolo con farmaci specifici: il più utilizzato è il trilostano, che agisce riducendo l’attività delle ghiandole surrenali. Si tratta di una terapia a cui la maggior parte dei cani risponde positivamente e, di solito, entro 10 giorni di trattamento i sintomi quali la sete e la fame eccessive diminuiscono, ma può avere effetti collaterali. Occorre inoltre un monitoraggio costante dei livelli di cortisolo, sempre tramite il test con ACTH, che inizialmente deve essere ripetuto più frequentemente, anche per individuare il giusto dosaggio del farmaco, poi può essere maggiormente dilazionato nel tempo.Morbo di Cushing nei cani: sopravvivenza e aspettativa di vita La vita media di un cane adeguatamente trattato dopo la diagnosi di Cushing è di circa 2 anni/2 anni e mezzo.

Dieci storie di cani eroi che hanno compiuto imprese memorabili

Curiosità Redazione -

Le loro imprese sono famose in tutto il mondo: ecco le storie di questi dieci quattro zampe eroi. Oltre ad essere dei fedeli compagni di viaggio o dei veri e propri componenti della famiglia, i cani spesso si rivelano essere anche qualcosa di più, compiendo gesti che non sono soltanto affettuosi o avventurosi ma addirittura eroici.Ogni cane è speciale a modo suo ed ogni padrone tenderà a considerare il proprio amico a quattro zampe un piccolo-grande eroe di casa. Tuttavia ci sono dei cani che si sono lanciati in imprese davvero incredibili e che si sono guadagnati sul campo il titolo di "eroe".Nel corso di questo articolo andremo ad elencare una serie di esperienze particolarmente memorabili in tal senso: cani che hanno compiuto azioni fuori dall'ordinario, non per forza utilizzando la propria forza fisica bensì anche dimostrando una intelligenza o un attaccamento al padrone che è riuscito a superare ogni confine. Dei cani "speciali" che sono riusciti a ritagliarsi un proprio posto d'onore nel grande libro della Storia cinofila. 1) Laika Iniziamo il nostro viaggio... da Spazio! Partiamo infatti da Laika, piccola cagnolina che ha puntato decisamente e letteralmente in alto: si tratta infatti del primo cane spedito in orbita per un viaggio spaziale. Siamo nel 1957, in piena Guerra Fredda, quando questo cagnolina di razza ibrida (probabilmente metà Husky e metà Samoiedo) venne fatto decollare a bordo della capsula dello Sputnik 2.La cosiddetta "corsa allo Spazio" che vedeva Stati Uniti e Russia fronteggiarsi per la gloria mondiale passa anche per il musetto di Laika. Il suo destino però è fatalmente segnato al momento della partenza dalla Terra: infatti la cagnolina si è sacrificata (o è stata sacrificata, meglio) per la Scienza, morendo non molto tempo dopo il decollo. Laika è uscita di scena da eroina, comunque, entrando contemporaneamente nella Leggenda.2) Nemo Dalle battaglie "intergalattiche" di USA e URSS negli Anni Novanta alla Guerra del Vietnam: raccontiamo adesso la storia di Nemo, forse il più celebre cane/eroe di guerra. Questo nome ricorderà a molti il celebre pesciolino pagliaccio del cartone animato della Pixar intitolato appunto "Alla ricerca di Nemo".Quello di cui parliamo nel corso della nostra carrellata di cani coraggiosi è invece un esemplare di Pastore Tedesco che è stato metaforicamente pluridecorato. Inviato nella giungla di Saigon a seguito delle truppe americane, nel gennaio del '66 Nemo partecipò attivamente al salvataggio del suo battaglione da un assalto dei Vietcong. Perse un occhio ma questo non gli impedì di "assistere" il soldato Airman Robert A. Throneburg in attesa dell'arrivo dei soccorsi veri e proprio. Date una medaglia a quel cane!3) Whizz Possiamo considerare Whizz una specie di Mitch Buchannon del canale d'Oltremanica. Ricordate il celebre bagnino del telefilm Batwatch? Ecco, in un certo senso Whizz gli somiglia. Anche questo magnifico esemplare di Terranova si è reso protagonista di tanti salvataggi in acqua.Certo lo scenario in cui lavora Whizz è un po' diverso dall'assolata California della serie tv americana: la sua storia infatti ha luogo in Inghilterra, nella fattispecie tra Bristol e il fiume Severn. Whizz infatti si occupa ormai da quasi un decennio di pattugliare le acque di quella zona: ha letteralmente salvato la vita di ben 9 persone ed è stato uno dei primi nominati ai Animal Hero Awards del Daily Mirror, un concorso dedicato proprio agli amici a quattro zampe che si cimentano in imprese eroiche. Whizz si merita davvero un tuffo nel mondo delle celebrità!4) Trakr Restiamo sempre nell'ambito dei cani da salvataggio, con un esemplare tanto virtuoso e valoroso da meritarsi addirittura dei... cloni! Prima di fare confusione, procediamo con ordine: Trakr è il più celebre tra i cani-eroi legati alla tragedia dell'attacco terroristico dell'11 settembre. Si tratta di un pastore tedesco, quanto mai sveglio e coraggioso.Infatti, nel caos di fiamme e macerie di quella sciagurata giornata, Trakr e il suo padrone si sono adoperati per portare il salvo tanti feriti da quello che restava del World Trade Center al collasso. Come arriviamo alla clonazione? Ebbene, Trakr è stato in seguito selezionato per partecipare al Best Friends Again Contest indetto dalla società BioArts International, in quanto esemplare particolarmente dotato da ogni punto di vista. Il suo gesto eroico lo ha reso un modello, sia nel senso metaforico della parola che in quello letterale: oggi Trakr vanta ben cinque cloni!5) Hachiko Questa è forse una delle storie più celebri in assoluto nel mondo cinofilo. Buona parte del grande pubblico si ricorda di Hachiko per il film di produzione hollywoodiana omonimo, con protagonista Richard Gere. Per chi se lo fosse perso: Hachiko era un cane di razza Akita. Ogni giorno accompagnava il proprio padrone alla fermata dell'autobus per poi andarlo a aspettare alla medesima fermata al rientro dalla giornata di lavoro.Morto in un incidente in fabbrica, il padrone non tornerà più a casa. Ma Hachiko si recherà lo stesso, tutti i giorni, alla fermata del bus, in attesa del suo amico a due zampe. Un esempio di attaccamento al padrone e affetto che va al di là di ogni razza e specie! Un piccolo-grande gesto eroico che ha consacrato Hachiko nell'Olimpo dei cani in assoluto più speciali della Storia. Se non lo avete fatto vi consigliamo di recuperare il film!6) Shelby Un altro pastore tedesco che copie un atto eroico, aiutato dal suo fiuto. Nel cuore della notte, Shelby sente che c'è qualcosa che non va e sveglia letteralmente tutta la famiglia abbaiando a più non posso.Non si lamenta per un dolore né vuole giocare: ha percepito con un certo anticipo la fuga di monossido di carbonio all'interno della casa: poteva trattarsi di una intossicazione anche mortale, se non fosse stato per la caparbietà di Shelby, che in un colpo solo a salvato la vita a se stesso e alla sua famiglia, guadagnandosi il titolo di Skippy Dog Hero of the Year e ricevendo anche un premio monetario di 500 dollari!7) Lefty Questo Pibull dall'aria sveglia si è rivelato addirittura una egregia guardia del corpo. Infatti Lefty ha salvato il suo padrone da un colpo di proiettile, rimbalzato in circostanze poco chiare all'interno del parco dove i due si trovavano per la consueta passeggiata.Avvertendo qualcosa di sospetto, la coraggiosa Lefty (parliamo di un Pibull femmina) si è letteralmente frapposta tra proiettile e padrone, rimanendo gravemente ferita. Portata d'urgenza in ambulatorio è costretta a vedersi amputare un arto, ma "fortunatamente" le conseguenze non sono ulteriormente nefaste: Lefty si salva e come la più attenta e affezionata delle bodyguard torna al fianco del suo amico a due zampe.8) Leo Non potevamo non citare anche il classico esempio di "Davide contro Golia". A dispetto del nome da Re della Savana, Leo è un piccolo Bassotto che ha salvato la vita alla sua padroncina difendendola dall'attacco di un altro cane. Il fatto è che il "nemico" in questione era un esemplare di grossa taglia: Leo dunque ha perso la vita con grande onore, consentendo alla bambina di salvarsi.Per ricordare a tutti il suo esempio virtuoso e il suo sacrificio, la cittadina nei pressi di Belgrado nella quale è avvenuto l'incidente ha dedicato al cagnolina un statua. Mai giudicare il coraggio di un cane dalla sua stazza!9) Khan Ecco infatti un altro piccoletto dalla grande statura morale. Khan è un Dobermann di piccola taglia che ha evitato una morte certa alla piccola Charlotte, mentre i due si trovavano a giocare in cortile. Siamo in Australia, nel novembre del 2007: nella Terra dei Canguri può capitare che in giardino si presenti nientemeno che un Serpente Bruno Reale, ovvero uno dei più velenosi rettili al mondo.Il piccolo Khan avverte il pericolo e porta letteralmente via la bambina, trascinandola dal pannolone. Purtroppo nel tragitto viene morso ad una zampa! Fortunatamente, grazie ad un intervento tempestivo, il cane si salva. Che l'amore sia stato più forte delle tossine?10) Buddy Leggendo questa classifica capirete come mai il Pastore Tedesco è uno dei cani più apprezzati in ogni parte del mondo. Ecco infatti che ancora una volta ci troviamo a prendere in esame un esemplare di questa razza. Ci troviamo in Alaska, nell'aprile del 2010: Buddy sta lavorando fianco a fianco col suo padrone Ben Heinrich, nell'officina di famiglia.Scoppia in incendio e in circostanze poco chiare Ben si ritrova in trappola, senza la possibilità di chiedere aiuto. Ci pensa Buddy: il cane arriva alla strada più vicina, dove riconosce una volante della polizia. In qualche modo riesce a far capire agli agenti del pericolo imminente, facendosi seguire fino all'officina.L'intraprendenza di Buddy consentirà alle forze dell'ordine di salvare il suo amico a due zampe, l'officina stessa e anche la vicinissima casa dell'uomo. Buddy è stato simbolicamente premiato con scodella placcata d'argento ma soprattutto con l'inserimento nel programma di prevenzione antincendio nel Paese. Che dire, un segugio dotato di incredibile intelligenza e coraggio: e non ha avuto nemmeno bisogno di parlare la nostra lingua!Questi sono sono alcuni degli esempi virtuosi di cani speciali, scovati tra gli archivi dei giornali e del web. Se siete a conoscenza di altri casi di cani-eroi non esitate a segnalarceli sulla pagina Facebook di Razze di cani oppure sul nostro profilo Instagram. Non ci stanchiamo mai di celebrare i nostri amici a quattro zampe!

Perchè i cani si annusano il sedere? ecco le risposte

Comportamento Redazione -

Perché i cani si annusano il sedere? I motivi di questo comportamento.I cani si annusano il sedere e vi domandate il motivo? Avete preso un cane da poco e non capite per quale motivo fa una cosa che sembra inspiegabile per il nostro modo di comportarci? Vorreste capire perché assume comportamenti del tutto insoliti a noi umani come annusare feci, pipì, e addirittura il sedere di altri cani?Sicuramente la spiegazione non è perché sono animali maleducati ma, a questo strano comportamento dei cani c’è una spiegazione e continuando a leggere l’articolo scoprirai cosa si nasconde dietro l’odore di un cane. I cani si annusano il sedere: perchè? I nostri amici a 4 zampe per conoscersi usano l’olfatto: a volte fanno cose che per noi uomini sfiorano la decenza, atteggiamenti che appartengono al linguaggio dei cani e mai ci sogneremo di ripetere.Tra questi insoliti comportamenti c’è la tendenza per cui i cani si annusano il sedere. L’olfatto è un senso molto importante, i cani sviluppano la percezione del mondo attraverso gli odori. Labbra, orecchie, genitali e parte anale sono i punti del suo simile che il cane annusa, per capire chi ha davanti.La stessa cosa la fa con l’uomo, lo fiuta per capire se si può fidare, per sapere con chi ha a che fare: noi umani utilizziamo le parole, nel mondo canino si comunica con gli odori. Quando i cani si annusano il sedere si stanno parlando: i vostri cani non sono maleducati, ma seguono il loro istinto, il senso olfattivo sviluppato gli serve per conoscere il mondo.Incredibilmente dall’odore sentono chi hanno davanti: i cani non possono raccontarsi bugie, l‘odore non mente. Pensate che il cane è dotato di 220 milioni di recettori olfattivi mentre l’uomo ne ha solo 5. Un cane può riconoscere fino a 500.000 odori, usano l’olfatto come noi usiamo la vista, possono sentire anche chi è passato a distanza di tempo, noi invece non possiamo vedere ciò che non c’è più.Nei lati della parte anale si trovano le ghiandole perianali che secernono vari tipi di feromoni molti dei quali sono ancora sconosciuti, sono sostanze chimiche che variano in relazione alle condizioni emotive, ci sono poi le ghiandole paranali che secernono un odore poco piacevole quando il cane ha paura o è spaventato.I cani si annusano il sedere: cosa sentonoI nostri amici a quattro zampe hanno un’ottima memoria olfattiva, sono in grado di ricordarsi l’odore di un altro cane a distanza di tempo, anche fino a tre anni dopo possono riconoscere un odore. A volte lo avrete sicuramente sorpreso annusare le feci, attraverso l’odore che sentono sono in grado di capire se il cane che le ha lasciate ha un carattere forte, dominante, diffidente, amichevole e sicuro.I cani vedono attraverso l’olfatto, captano informazioni importanti ed ecco perché i cani si annusano il sedere:ordine gerarchico e dominanza stati d’animo, genere se hanno di fronte una cagnolina in calore cosa mangia il soggetto fiutatoDurante il rituale di conoscenza o riconoscenza, tra 2 cani ce n'è uno che indietreggia e smette di annusare: questo sta ad indicare e a suggerire all’altro la dominanza, chi comanda.Se il cane non è disposto a comunicare niente di sé allora reagirà al rituale indietreggiando e tenendo la coda bassa per evitare all’altro di prendere informazioni su di lui.Andando a spasso col vostro cane vi capiterà spesso di assistere a questa scena, ma sappiate che fa parte del codice animale. I cani hanno un olfatto che può essere fino a 100.000 volte più sensibile rispetto a quello degli uomini. Attraverso l’odore sono in grado di capire lo stato emotivo, il genere e anche cosa mangia l’altro cane.Non cercate di allontanare i cani che si stanno annusando il sedere, evitate di tirare il guinzaglio perché per loro è un gesto normale, è come parlarsi o salutarsi.Ci sono casi in cui annusandosi i due cani sentono informazioni che li portano ad azzuffarsi, fate attenzione, in quel caso il dato certo è che non si sono piaciuti ed è il caso di allontanarli. I cani si annusano il sedere: cosa fiutano?Ogni cane ha un odore diverso dall’altro e annusarsi serve per identificarsi e distinguersi, questo anche grazie all’organo di Jacobson che è situato dentro la loro bocca, è collegato al cervello ed è in grado di codificare la chimica.A seconda della razza alla quale appartengono i cani fiutano l’odore in modo diverso: teleolfatto o megaolfatto ad esempio e quelli da caccia appartengono alla prima categoria. Prendono grandi quantità d’aria, sentono un odore e lo seguono fino a percepirlo sempre più intenso e ad arrivare alla fonte di ciò che stanno fiutando.I segugi prendono ripetutamente meno aria e la trattengono. Di seguito ecco un elenco di razze di cani con l’olfatto molto sviluppato:Pointer: si tratta di un cane di origine inglese, molto utilizzato nella caccia. Black and tan coonhound: una razza molto antica originaria degli Stati Uniti, usata nella caccia al procione. Bassotto: cane da caccia con origine tedesca. Spaniel inglese, famoso per il suo olfatto molto fine, riesce a sentire gli animali seguendoli fino all’acqua. Pastore belga: altra razza di cane molto antica, inizialmente utilizzato per badare il gregge ed in seguito apprezzato per il suo olfatto eccezionale, sembra che riesca a fiutare l’odore del tumore alla prostata. Labrador: per il suo fiuto fine viene utilizzato molto anche per i soccorsi e la ricerca di uomini durante catastrofi naturali. Pastore tedesco: è un cane molto intelligente addestrato anche lui per soccorsi grazie alla sua velocità nell’apprendere velocemente, ottimo anche come cane antidroga. Non poteva mancare nell’elenco il Beagle, cane da caccia, utilizzato anche come antidroga e da soccorso. Siamo quasi giunti a termine di questa classifica, con il Basset hound, originario dall’Inghilterra, figura sempre tra i cani col fiuto sviluppato ed infine il Bloodhound anch’ esso ottimo cane da caccia, addestrato per il soccorso e per il ritrovamento di persone.Sentire che odore ha chi ci sta di fronte in certe occasioni potrebbe essere utile per evitare spiacevoli incontri, chissà magari con l’aiuto del vostro cane potreste riuscire a fiutare anche voi le persone sbagliate, quelle dalle quali meglio tenersi lontani.

Rogna nel cane (scabbia): tipologie, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

Una patologia da non sottovalutare per quanto riguarda i nostri cani è la rogna, detta anche scabbia: andiamo a vedere di cosa si tratta. La rogna nel cane è sicuramente una delle malattie più conosciute e temute nel mondo cinofilo. Non si tratta di una patologia eccessivamente pericolosa o mortale, tuttavia può essere davvero molto fastidiosa e non deve essere presa sotto gamba.Di cosa si tratta esattamente? Di una una tremenda irritazione della pelle. Entriamo più nel dettaglio. Innanzitutto, una nota legata al nome della malattia: spesso potrete sentire chiamare la rogna anche scabbia.Questa patologia del derma colpisce diverse specie animali, fondamentalmente in maniera non dissimile da quanto accade tra i cani. Se non è curata adeguatamente può comportare danni anche molto gravi ai nostri amici a quattro zampe. Abbiamo detto che si tratta di una infezione della pelle, ovvero di una malattia dermatologica. Chi sono i malefici artefici di questa "piaga"? Gli acari. Volendo utilizzare il termine più dotto e scientifico potremmo parlare di ectoparassiti.Questi ultimi si annidano all'interno del pelo dell'animale, per poi raggiungere direttamente l'epidermide. Una volta raggiunto lo strato di pelle del cane iniziano a "rosicchiarlo": banchettano col sebo e la cheratina presenti sullo strato epidermico del nostri amico peloso e - se non ostacolati - si moltiplicano a macchia d'olio.Se state provando ad immaginarvi questa scena, possiamo dirvi che al microscopio la situazione è grossomodo questa: ci sono questi "ragnetti" (gli acari) che normalmente vivono nel nostro ecosistema e che quando si "attaccano" ad un animale iniziano letteralmente a cibarsene. Ed è a quel punto che arriva il prurito.Ma facciamo un passo indietro: come arrivano gli acari sul "campo di battaglia" (o forse sarebbe meglio dire "al ristorante")? In questo articolo proveremo a fornire una panoramica sulla rogna nel cane e le sue modalità di azione e diffusione, nonché di contagio e cura. Come sempre per quanto riguarda la nostra piattaforma, ci teniamo a specificare che le nostre indicazioni non possono essere considerate alla pari delle indicazioni ufficiali del veterinario (al quale consigliamo sempre e comunque di rivolgervi).Tornando alla disamina di questa fastidiosa patologia continuiamo col dire che la rogna/scabbia è diffusa praticamente in tutto il mondo. In genere viene trasmessa per contatto diretto con animali contagiati ma può colpire anche solo toccando degli oggetti che sono stati a loro volta toccati da ammalati.Rogna nel cane: tipologie Abbiamo detto che i "vettori" della malattia sono questi ectoparassiti microscopici meglio conosciuti come acari. Tuttavia occorre specificare che esistono diverse tipologie di scabbia, poiché esistono tipi leggermente diversi di acari. Quali sono le tipologie più diffuse di rogna/scabbia?Fondamentalmente sono cinque: c'è quella Demodettica (anche detta "rossa", ereditario e demodicosi) e che a sua volta può essere suddivisa in tre sottocategorie (localizzata, generalizzata o podermatite demodettica). Poi c'è la rogna Sarcoptica, forse la più comune in assoluto tra cani: molto rapida nella sua diffusione, resistente ai fattori ambientali e facilmente contagiosa anche per gli esseri umani.C'è anche un tipo di rogna legata in modo specifico alle orecchie del cane: la rogna o scabbia Otodettica. In questo vedrete proprio dei "puntini bianchi" muoversi all'interno delle orecchie del nostro amico a quattro zampe. Come per le orecchie, esiste una rogna specifica per le cavità nasali: si tratta della "Pneumonyssoides caninum". Anche la Rogna cheyletiella prevede questi "pallini bianchi" che camminano sulla cute dell'animale anche se è più diffusa tra i gatti.La rogna viene spesso trasmessa direttamente al momento del parto e dell'allattamento: la madre infetta la passa ai cuccioli. Al di là di questo caso, più comunemente la rogna si trasmette attraverso il contatto tra vari esemplari. Ovviamente un sistema immunitario basso sarà terreno fertile per gli acari.Ma ci sono diversi fattori che possono "contribuire all'invasione": la scarsa igiene dell'animale, le condizioni ambientali di vita o la dieta del nostro amico peloso. In generale poi ci sono alcune razze di cane geneticamente più predisposti a contrarre questa patologia dermatologica e sono: Bulldog, Pointer, Shar Pei, Terrier, Beagle, Dalmata, Bassotto, Dobermann e Boxer. Rogna nel cane (scabbia): sintomi e cura In genere si tratta di "gesti" piuttosto evidenti: arrossamento della pelle, prurito e bruciore, eruzioni e squame cutanee (quando non vere e proprie ferite e piaghe), pelle secca e maleodorante, perdita di appetito, peso e pelo.Come curare la rogna nel cane? Innanzitutto mantenendo un buon livello di igiene generale: questo vale sia per il nostro cane che per la nostra casa (o qualsiasi ambiente l'animale "viva" come casa). Nel pratico un bagnetto mensile è davvero un toccasana, soprattutto se vengono utilizzati anche prodotti di qualità per insaponare il nostro amico peloso.Poi è bene effettuare con una certa regolarità anche disinfestazioni e vaccinazioni dal nostro veterinario di fiducia. Se avete più animali in cura dovete fare attenzione a dividere bene gli "oggetti" di entrambi per far sì che non ci continui ad infettare a vicenda.Ultimo ma non ultimo per ordine di importanza: curare con attenzione la dieta del nostro cane. Un'alimentazione equilibrata migliora tutto il sistema immunitario! (Il cibo crudi in questo senso è particolarmente indicato: verdure e erbe, ma non solo. Indicati anche aglio kyolic, unghia di gatto ed estratto d'olio d'oliva).Siamo tutti d'accordo che prevenire sia meglio che curare, ok, ma cosa fare in caso di contagio avvenuto? Rivolgetevi subito al veterinario, innanzitutto. Quasi sicuramente - in quanto a medicine - vi prescriverà degli acaricidi orali, topici o iniettabili. In genere i più diffusi-gettonati sono: ivermectina, selamectina o moxidectina.Ovviamente poi saranno previsti anche degli analgesici-antiinfiammatori. Alcuni rimedi "casalinghi" che non possono assolutamente sostituire l'intervento del veterinario ma possono alleviare momentaneamente le sofferenze dell'animale (spalmando estratti o unguenti sulle parti più infette) sono, ad esempio: camomilla, avena, limone o yogurt. Ricordatevi sempre che anche l'effetto e la dolcezza dimostrati al vostro amico - per quanto non risolvano la situazione - saranno sicuramente di conforto.Potrebbe interessarti anche:Dermatite nel cane: cos'è, sintomi, cure e rimedi naturali

Clonare il cane

Clonare il cane: ora si può, ma questa scelta vi soddisferà?

Curiosità Redazione -

Clonare il cane: è possibile? Si, e c'è chi lo sta già facendo: tutto quello che c'è da sapere sulla clonazione dei quattro zampe. Quante volte, guardando il vostro amato quattro zampe, avete pensato: “Darei qualunque cosa per averlo con me per sempre!” Bè, oggi sborsando 100 mila dollari potete clonare il cane. Detto così sembra quasi fantascienza, ma pare che la richiesta di clonazione di animali domestici sia in aumento. Tutto è iniziato a fine anni ’90, quando nacque la pecora Dolly, divenuta famosa in tutto il mondo per essere il primo mammifero clonato da cellule adulte e non da embrioni. Su questa falsa riga, da qualche tempo a questa parte un laboratorio coreano, il Sooam Biotech Research Center di Seul, ha iniziato ad applicare la stessa procedura per soddisfare la richiesta di quei padroni (benestanti) che sono disposti a clonare il cane, nella speranza di non doversi separare mai da lui, nemmeno dopo la sua morte. Così nel 2005 è nato il primo cane clonato, di nome Snuppy, un Levriero Afgano, a cui ne sono seguiti molti altri, fino a raggiungere – pare – i 600 esemplari clonati in Corea. Da lì l’idea di trasformare la clonazione in un vero e proprio business, “esportandola” anche in occidente, in Inghilterra e negli Stati Uniti. Per attirare i clienti, in Texas il servizio è stato offerto, almeno inizialmente, al prezzo scontato di “soli” 50 mila euro, mentre nel Regno Unito si è arrivati addirittura a promuovere una specie di concorso a premi, con in palio per il vincitore la clonazione del proprio cane. Per partecipare era sufficiente raccontare la storia della vita vissuta con il proprio quattro zampe; quella ritenuta più bella e commovente sarebbe stata proclamata vincitrice. Il “fortunato” cane uscito trionfante dalla competizione è stato un Bassotto di 12 anni, che la padrona ha deciso di far clonare, pensando che ormai il suo fedele amico non avesse più molti anni di vita. Simile il percorso che ha portato nel 2009 alla clonazione di un cane “speciale”, il Pastore Tedesco Trakr che, assieme al suo padrone (un agente di polizia), era diventato famoso per aver coraggiosamente salvato molte vite umane nel crollo delle Torri Gemelle, a New York, nel 2001. La società di bio-ingegneria, Bio Arts International, ha deciso di “regalare” la clonazione di Trakr al suo proprietario, visto l’eroismo per cui si era distinto, dando vita così a cinque cloni dell’animale e garantendosi contemporaneamente un’efficace operazione di marketing e un indubbio ritorno d’immagine.Clonazione del cane: come è possibile tecnicamente? Quando e come si può clonare il cane ? Tecnicamente la clonazione può essere condotta sia quando il cane “autentico” è ancora vivo sia entro pochi giorni dal decesso, prelevando del tessuto, dal quale viene estratto il DNA dell’animale, che viene impiantato nell’ovulo di un donatore, svuotato del suo DNA congenito, per poi essere trasferito nell’utero di una madre “surrogata”, che partorirà il clone. In questo modo il nascituro avrà il patrimonio genetico del suo predecessore.Clonare il cane: i contro di questa pratica Gli scienziati che praticano la clonazione assicurano che i cloni saranno identici al “donatore”, ma attenzione a chi vende illusioni. Clonare il cane si può, ma il clone non sarà mai lo stesso cane che avete amato per anni: potrà avere le stesse caratteristiche fisiche (ad esempio la stessa macchia nello stesso punto del mantello), ma la soggettività, quell’insieme di peculiarità che tanto ci hanno fatto amare il nostro cane e che l’hanno reso unico non possono essere replicate. Il temperamento infatti deriva da un insieme di fattori, buona parte dei quali esulano dal DNA, ed è il risultato dell’ambiente in cui il cane cresce, dell’educazione che riceve, delle interazioni con gli umani e con gli altri suoi simili. In sostanza, nessun clone potrà mai restituirci il nostro adorato Fido. Per quanto l’idea di clonare il cane sia frutto dell’immenso amore che il padrone prova per il proprio animale, chi medita di adottare questa soluzione per scongiurare l’allontanamento definitivo dall’adorato quattro zampe, deve considerare che ciò genera inevitabilmente la sofferenza di altri cani, proprio come quello che tanto ama. Basti pensare che possono occorrere anche 1.000 impianti di ovuli in 100 femmine, utilizzate per la riproduzione in serie, per ottenere una gravidanza. Inoltre, il 75% degli embrioni muore nei primi mesi di gestazione e quelli che arrivano alla nascita, nel 25% dei casi, o sono morti o hanno gravi deformità e vengono soppressi. Infine quei pochi che nascono sani hanno un’elevata probabilità di soffrire di molte patologie importanti di tipo cardiaco, renale, articolare, polmonare, intestinale, che condannano questi cani ad avere una vita probabilmente breve. Nemmeno la scienza dunque è in grado di restituirci il nostro migliore amico tale e quale, perciò è bene evitare che l’incommensurabile dolore causato dalla sua perdita possa essere sfruttato per abbagliarci con false speranze, a scopo di lucro. Ma se non si può riprodurre il nostro cane, si può duplicare l’amore che abbiamo provato per lui e allora perché non “adottare” un altro quattro zampe, magari scegliendolo nei canili sempre troppo affollati? Il nostro nuovo amico, non sarà uguale a quel cane che ha fatto parte della nostra vita per tanti anni, ma sicuramente saprà farsi amare allo stesso modo e condividere con noi altrettante gioie, dolori ed esperienze indimenticabili.

Atleta salva i cani destinati ai ristoranti: succede alle olimpiadi invernali sudcoreane

News Redazione -

Meagan Duhamel è una pattinatrice canadese che sta salvando alcuni cani destinati al mercato coreano della carne. E' andata in Corea del Sud per vincere una medaglia d'oro nella sua specialità - il pattinaggio su ghiaccio - ma Meagan Duhamel è già diventata famosa per la sua grande bontà d'animo. Ad aspettarla a casa, nella sua Canada, c'è Moo Tae, un meticcio bassotto che l'atleta ha di fatto salvato dal mercato della carne coreano. Quello che sta accadendo in Sud Corea è tristemente noto: nonostante il Governo abbia vietato ai ristoranti di cucinare carne di cane durante le Olimpiadi, i commercianti continuano a proporla nei loro locali.Meagan con il suo gesto ha voluto richiamare l'attenzione su un fenomeno che purtroppo non accenna a smettere: in tutto il Sud est asiatico, purtroppo, i cani vengono allevati con il solo scopo di finire nei ristoranti, tuttavia la Corea del Sud è l'unico paese al mondo in cui questi allevamenti sono legali. L'atleta si è rivolta a Free Korean Dogs, un'associazione che come tante sul territorio si batte per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'atrocità di questo fenomeno. Grazie al suo interessamento è stato possibile salvare quel bassotto, e probabilmente anche un altro cane che verrà dato in affidamento ad un'altra famiglia canadese.Ecco le parole di Meagan sul suo profilo Instagram: "Spero che altri condividano il mio post,ora Moo Tae è finalmente libero dall’industria di carne di cane coreana".

cani e bambini

Cani adatti ai bambini: esistono razze che vanno meglio?

Curiosità Redazione -

Esistono cani adatti ai bambini maggiormente rispetto ad altri? Ogni genitore si trova prima o poi dinnanzi alla scelta se prendere o meno un cane che cresca insieme al proprio figlio. A nostro avviso ogni bambino dovrebbe crescere avendo un cane, conoscendo l’affetto che questi animali sanno dare e imparando valori come il rispetto e la lealtà. Valori che di sicuro i nostri amici a quattro zampe sanno dispensare ampiamente. Ma ogni genitore che decide di prendere un cane si pone la fatidica domanda: quali sono i cani più adatti ai bambini? E’ vero che ci vuole, a prescindere dalla razza del cane, buonsenso quando iniziamo a far interagire cani e bambini ma è altrettanto vero che alcune razze sono più calme di altre e hanno un istinto materno più sviluppato capace di farli rapportare meglio con i nostri bambini, ed è altresì vero che anche i bambini vanno educati ad avere a che fare con i cani. Se riusciamo in questo assisteremo alla nascita di un rapporto davvero speciale. Cani e bambini hanno la capacità di voler bene senza maschere e senza pregiudizio alcuno ed è questo che rende quel rapporto così meraviglioso.Cani adatti ai bambini: ci sono razze che vanno meglio rispetto ad altre? Quando si vuole accogliere un cane da far crescere con il proprio figlio è bene considerare le peculiarità tipiche delle varie razze così da confrontarle anche con le nostre abitudini familiari. Prendendo coscienza del fatto che in presenza di bambini molto piccoli la socializzazione con il cane deve avvenire sempre in presenza di un genitore, possiamo affermare che ci sono razze canine che possono risultare più adatte ad avere ad avere a che fare con loro. Se il bambino ha un’età inferiore ai cinque anni sarebbe meglio scegliere cani di taglia ridotta come ad esempio il Maltese, il Chihuahua, il Carlino, il Bassotto, il Pinscher. Se al contrario, i bambini hanno più di sei anni si può optare per cani di taglia un po’ più grande ma dal carattere davvero molto mansueto come Labrador, Shar pei o Golden Retriever per passare poi al Border Collie o al Terranova se si desiderano cani di taglia ancora più grande. Se non avete nessuna idea su quale razza far ricadere la vostra scelta allora potete rivolgervi ad un esperto che saprà consigliarvi al meglio. Detto questo mi sento di esprimere un altro pensiero. Cani e bambini avranno un rapporto speciale se gli permettiamo di far crescere quel rapporto con serenità e naturalezza. Abbiamo detto che in questo rapporto è fondamentale scegliere un amico peloso che sia il più sicuro possibile per il nostro bimbo ma non dobbiamo dimenticarci del cane. E’ anche a loro che dobbiamo pensare. Un ambiente sereno renderà il cane più tranquillo e fiducioso permettendo che le caratteristiche di socievolezza del cane vengano ampiamente in superficie. Alcune persone scelgono anche dei cani appartenenti alle cosiddette razze pericolose e molto più spesso di quanto si pensa, il rapporto tra questi cani e i bambini non presenta problemi a testimonianza del fatto che non sono i cani ad essere cattivi ma i padroni che non sanno garantire loro il giusto ambiente familiare in cui crescere.

Atrofia progressiva della retina nel cane: cause, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

Stiamo parlando di una patologia che colpisce in modo violento gli occhi: andiamo a scoprire l'atrofia progressiva della retina nel cane. Avete notato delle difficoltà nei movimenti del vostro cane e non sapete da cosa possono dipendere? E’ possibile che il vostro cane soffra di qualche malattia e voi non ve ne siete accorti. Se ripetutamente si scontra con mobili e ostacoli sparsi per la casa è evidente che ha un problema di vista.In questo articolo trovate la descrizione di una malattia che colpisce la retina dell’occhio e lentamente porta il cane alla cecità totale. L’atrofia progressiva della retina nel cane è una malattia che colpisce gli occhi: si presenta con la morte delle cellule che costituiscono la retina.Fa parte delle malattie genetiche: l’atrofia colpisce a tutte le età e indistintamente le diverse razze di cane. Come vedono i cani, come sono fatti i loro occhi? La retina è posizionata nella parte posteriore dell’occhio, lo ricopre ed ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e trasmetterli alla corteccia visiva che li elabora e li trasforma in un'immagine.Le rod sono le cellule che lavorano in condizione di scarsa visibilità e portano ad una cecità notturna: sono le prime ad essere colpite dall’atrofia progressiva della retina del cane. Le cellule cono sono colpite per seconde e causano la cecità diurna quindi completano il corso della malattia.L’atrofia o pra agisce lentamente: la vista dei cani che vengono affetti da atrofia progressiva della retina è destinata a diminuire progressivamente; è come vedere una luce spegnersi piano piano.Questa malattia non ha effetti o particolari sintomi dolorosi, non è facile per il padrone di un cane accorgersi se l’animale soffre di questo disturbo, anche perché sappiamo bene che il cane saprà compensare la perdita della vista sviluppando maggiormente sensi come con l’olfatto e l’udito.Un modo per capire se il vostro cane ha la pra è sicuramente provare a cambiare la disposizione della casa: se il cane va a sbattere ripetutamente in oggetti che in precedenza erano posizionati diversamente allora è probabile che sia affetto da disturbi alla vista.Tra le razze più colpite da questa malattia ci sono: labrador, cocker, bassotto, bracco tedesco, schnauzer nano, mastiff, setter gordon e inglese, collie, welsh corgi, sloughi, husky, samoiedo e malamute. Atrofia progressiva della retina nel cane: sintomiPer avere conferma se il vostro cane è affetto da questa malattia è necessario recarsi dal veterinario che grazie ad un esame specifico andrà ad indagare in profondità per verificare se sono presenti lesioni alla retina, chiaro indice della presenza di un atrofia.I sintomi dell'atrofia progressiva della retina nel cane sono:• progressione della cecità • vista confusa alla luce • pupille dilatateL’elettroretinogramma è un esame in grado di misurare gli impulsi elettrici generati e propagati all’interno della retina: grazie all’ERG è possibile diagnosticare in anticipo il progredire della malattia, ed è importante per evitare di far riprodurre cani che ne sono affetti.Atrofia progressiva della retina del cane: curaNon esiste una cura che possa fermare l’atrofia progressiva della retina nel cane e la conseguente cecità totale. L’unica cosa che potete fare è evitare di spostare oggetti e arredamento dentro casa per aiutare il cane a muoversi più facilmente.L’atrofia progressiva della retina può dipendere da:• fattori ereditari • inquinamento • alimentazione sbagliata • uso sconsiderato di farmaci • traumi dell’occhioI fattori ereditari sono tra le maggiori cause di atrofia progressiva della retina nel cane. Anche l’uso smodato di vaccini o farmaci sembra che possa influire sui radicali liberi, aumentandone la produzione provocherebbe l’invecchiamento precoce dell’organismo.Anche i traumi possono causare problemi alla retina: cicatrici, glaucomi, infiammazioni e distaccamento della retina. Infezioni presenti nel corpo del cane causano un abbassamento delle difese immunitarie e si allargano raggiungendo anche la vista e gli occhi del cane.La carenza di vitamine A E e ancora una regolazione sbagliata di enzimi, insufficienti o in eccesso, può influire sulla formazione dell’atrofia. Ci sono alcune forme di prevenzioni utili a conservare meglio lo stato della retina del cane, ad esempio è importante mantenere viva l’attività cerebrale del cane poiché la retina fa parte del cervello.Una dieta sana e ricca di antiossidanti, luteina soprattutto, aiuta a mantenere la vista dei cani: è importante per le difese immunitarie e per l’assunzione delle giuste vitamine, fate attenzione all’alimentazione del cane.L’elettroretinogramma è un esame oculistico che consente di analizzare l’occhio del cane, ne misura i tempi di reazione: l’animale viene messo in un macchinario di fronte a flash bianchi e flash blu per poterne valutare i risultati, la diversa colorazione serve a simulare sia il giorno che la notte.E’ necessario fare l’esame una volta sola per avere risultati, raramente è accaduto di doverlo ripetere. Il costo di quest’esame è un pò salato perché va fatto sotto l’effetto di un’anestesia leggera, per riuscire a tenere il cane fermo davanti ai flash.Essendo principalmente una malattia genetica è possibile con un test verificare se il cane è portatore dei geni dell’atrofia della retina. E’ importante per l’accoppiamento dei cani per evitare di far riprodurre quelli portatori, perché avvenga questo entrambe i genitori devono essere portatori del gene. Il test americano optigen suddivide i cani in 3 gruppi:• sani • portatori sani • affetti dalla malattiaNel primo caso i cani sani possono accoppiarsi sia coi portatori sani che con quelli affetti dalla malattia che avranno dei cuccioli senza geni portatori della malattia. Nel secondo caso il portatore sano, è un cane che non soffre di atrofia alla retina ma non deve essere accoppiato con cani affetti dalla malattia o rischia di avere cuccioli con problemi alla retina.Nel terzo caso il cane ha la malattia e subirà la degenerazione della retina quindi può trasmetterla ad eventuali cuccioli con il suo dna.Articolo a cura di Chiara Migliori

La vera storia di pallino: si è automutilato, nessun seviziatore

News Redazione -

Negli scorsi giorni è partita una caccia all'uomo a Castelverde, in provincia di Cremona. Alla fine Le Iene ci hanno indagato sopra svelando il mistero, ma c'è ancora chi non crede alle prove scientifiche. Vicino a Cremona, precisamente a Castelverde, paesino di duemila anime, negli scorsi giorni è partita una caccia all'uomo. Chi ha fatto del male a Pallino? Stiamo parlando di un bassotto a cui sarebbero state tagliate le dita delle zampine. Alla fine però un servizio de Le Iene ha chiarito la vicenda, ma ancora adesso c'è chi ritiene che il cagnolino sia stato macabramente seviziato. “Sono Pallino!!! Non sono stato torturato e non c’è nessun mostro a Castelverde. Lo so, il primo pensiero di tutti è stato questo vedendomi mutilato alle zampette... ma fortunatamente i medici qui non si sono fermati alle apparenze... dalla tac con mezzo di contrasto si evidenzia un grosso trombo all'aorta addominale dove partano le arterie che portano il sangue alle mie gambette... quel giorno il trombo ha bloccato la circolazione e in un attimo ho avuto dolori lancinanti tanto da strapparmi le dita... stamattina la mia amata famiglia mi ha fatto operare... ora sono sveglio e sto meglio e tra un paio di giorni tornerò a casa... ringrazio chi mi ha sostenuto in questi giorni preoccupandosi solo della mia salute" ”. Così, con un post facebook che ha fatto parlare il bassotto in prima persona, la clinica universitaria di Crema rende noti gli sviluppi del caso di Pallino, il cane che si pensava fosse stato mutilato per una forma di sadica vendetta per il fatto che abbaiava troppo. Un’idea che – come racconta la Provincia di Cremona e Crema – è stata ormai abbandonata in favore dell’ipotesi dell’automutilazione. L’animale in preda a una forte trombosi che aveva colpito le sue estremità si sarebbe automutilato parte delle zampe che sono poi state ritrovate nel mezzo del suo vomito. Sollevata la famiglia per cui “svanisce l’incubo che qualcuno vicino a noi potesse essere stato così crudele”. Nonostante le spiegazioni su internet (in gruppi come “IO STO CON PALLINO”) c’è chi non crede nell’automutilazione e continua a pensare a un atto di malvagità umano.

Tg cinofilo, pallino: massacrato perchè abbaia troppo, tutti i dettagli

News Redazione -

Pallino è un cane che abbaiava troppo, perciò ha subito violenza gratuita dai suoi aguzzini. Per fortuna, Pallino sta bene, ferito con cattiveria, ma continua ad offrire coccole e amore ai suoi proprietari. E’ accaduto martedì scorso a Cremona, senza alcun motivo apparentemente normale: Pallino, un bassotto di sette anni e mezzo, è stato ferocemente seviziato da individui senza cuore e senza vergogna; infatti, i suoi proprietari,  Anna Irrighetti e Marco Ianne, lo hanno rinvenuto sotto il tavolo della cucina con gli arti posteriori amputati crudelmente. Il cane è stato trasportato immediatamente, dai suoi proprietari e dal suo veterinario, nella clinica per animali più vicina, sita in via Stazione, dove ha subito un preziosissimo e delicatissimo intervento chirurgico, che gli ha salvato la vita. I proprietari, il comando dei carabinieri di Castelverde e gli abitanti del cremonese, sono ancora increduli e arrabbiati, di fronte a tanta violenza gratuita. Chi ha tagliato le zampette posteriori a Pallino? E, perché tanta cattiveria? I coniugi Ianne, avevano ricevuto in precedenza una lettera anonima in cui si accusava il forte abbaiare del cane, quotidiano, a tutte le ore del giorno e della notte, ma ciò non giustifica un atto così disumano. Intanto l'Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente ha messo una taglia di 30.000 euro, per trovare e denunciare gli autori di questo scempio. Adesso, Pallino sta meglio e presto, potrà continuare ad abbaiare nel suo giardino.

Ipotiroidismo nel cane: diagnosi, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

L'ipotiroidismo nel cane è una patologia che si riscontra molto spesso soprattutto nelle razze più predisposte: vediamo cos'è, cause, sintomi, diagnosi e cura. L'ipotiroidismo nel cane è una malattia ormonale molto comune, che colpisce specialmente i quattrozampe più anziani: è possibile che venga riscontrata nel controllo annuale che facciamo dal nostro veterinario di fiducia. Sostanzialmente la ghiandola tiroidea funziona male: per via di un'infiammazione essa produce pochi ormoni tiroidei provocando tutta una serie di sintomi che ora vedremo. E' una patologia che colpisce i cani più "vecchiotti", senza grosse distinzioni di razza e sesso, anche se a onor del vero esistono tipologie più esposte.Ipotiroidismo nel cane: diagnosi e causa Abbiamo detto che l'ipotiroidismo è una malattia riscontrabile dal veterinario: durante la visita di controllo il nostro esperto potrà notare segni evidenti ma per una diagnosi impeccabile servono comunque gli esami del sangue e la misurazione degli ormoni tiroidei (anche se questa patologia non può essere esclusa a priori per quei cani con un livello di ormoni nella norma). Ad ogni modo la causa principale dell'ipotiroidismo nel cane è la distruzione della tiroide per via di un'infiammazione immunomediata, con conseguente atrofia idiopatica e malfunzionamento della stessa. In parole povere: il sistema immunitario del nostro cane danneggia i tessuti tiroidei come se fossero dei corpi estranei. Ciò, come abbiamo detto, riduce la quantità di ormoni e quindi il pet avrà tutta una serie di problemi metabolici che vediamo adesso.Ipotiroidismo nel cane: sintomi Compaiono in età avanzata, ma non è da escludere che anche cani giovani vengano colpiti dalla patologia. Le razze più predisposte sono: Golden retriever, Pinscher, Alano, Barboncino, Bassotto, Beagle, Boxer, Bulldog inglese, Cocker spaniel, Dobermann, Setter irlandese, Alaskan malamute, Volpino, Schnauzer nano e Terranova. Ma quali sono i sintomi in caso di ipotiroidismo nel cane? Ecco una lista dei più frequenti:letargia inattività aumento di peso perdita di pelo (alopecia) mantello secco e fragile inscurimento della pelle (iperpigmentazione cutanea) dermatiti e otiti ricorrentiIpotiroidismo nel cane: cura e prevenzione Il veterinario vi darà sicuramente la terapia migliore per affrontare il problema: essa si sostanzia nell'assunzione dell'ormone mancante. Si tratta di farmaci orali (come ad esempio la levotiroxina sodica, analogo sintetico dell’ormone T4) da somministrate quotidianamente, una o due volte al dì. Seguendo l'iter prescritto dal nostro esperto il cane affetto dalla malattia potrà condurre una vita normale: in genere i miglioramenti si possono riscontrare già dopo le prime due settimane. Per quanto riguarda invece la prevenzione, il consiglio è quello di far controllare periodicamente il vostro cane: fategli fare un check-up, con il quale poter controllare lo stato generale della sua salute.

La storia di polpetta: non riusciva a camminare, ora corre felice

News Redazione -

Polpetta: il cane difettoso Siamo nel 2014. Pochi giorni prima di Natale Tony Hayden perde, dopo 21 anni passati insieme, il suo Bassotto. Un vuoto enorme per Tony ma lui sa che ha ancora tantissimo amore da dare e decide di prendere un nuovo cucciolo. Così durante una ricerca sul web, Tony trova Polpetta, una bassotta nata con una ipoplasia cerebellare, ossia una disfunzione del cervelletto che comporta dei problemi motori e di coordinamento. Per il suo allevatore, Polpetta era solo un cane difettoso che non avrebbe mai potuto camminare bene. Tony però vede solo quanto questo cucciolo di cane sia speciale e decide di adottarlo. Tony racconta che per i primi mesi ha fatto con lei fisioterapia e due volte alla settimana l’ha sottoposta a sedute di agopuntura per stimolare il flusso sanguino. Così mentre il suo allevatore affermava che non avrebbe mai camminato bene, a otto mesi Polpetta camminava zoppicando leggermente. Oggi a due anni di distanza lei corre felice. Oggi Polpetta è anche una celebrità sui social. Con i suoi 100.000 follower su Instagram sta diventando un perfetto esempio per tutti coloro che devono affrontare delle difficoltà.Cure e amore Lo sapete, amo raccontarvi queste storie con un bellissimo lieto fine. E non potevo certo non raccontarvi la storia di Polpetta che alla fine ha vinto il suo problema ed è oggi una cagnolina felice e sana. Ma il pensiero su cui voglio soffermarmi in questa riflessione finale va al suo proprietario Tony. Spesso leggiamo di quanto i cani aiutino le persone portando loro quell’amore speciale di cui sono capaci. Vediamo quanta importanza sta avendo la Pet therapy e quanto questi splendidi animali aiutino le persone che stanno male. A loro non importa come siamo. Non importa se abbiamo difetti, se siamo brutti o belli, ricchi o poveri. A loro importa solo dare e ricevere amore. Poi per fortuna ci sono persone come Tony. Quando perdi un cane non è sempre facile decidere di prenderne subito un altro, se poi quest’altro ha dei problemi fisici la scelta è ancora più degna di nota. A Tony non è importato che Polpetta avesse un problema. Lui ha visto solo che questa cucciolina aveva bisogno di essere amata prima di tutto. Ha lottato con lei e l’ha sottoposta a delle cure cercando di aiutarla come poteva fino a quando non è avvenuto un piccolo miracolo. La determinazione di Tony e di Polpetta è incredibile e può davvero servire da esempio per tutti coloro che hanno un problema, spingendoli a provare a non arrendersi ma serve anche a comprendere che la diversità spesso è solo nella mente degli stolti. Le cure e l’amore di Tony verso Polpetta possono anche insegnarci che se è vero che i cani hanno il potere di dare a noi esseri umani tantissimo è altrettanto vero che anche noi abbiamo tantissimo da poter dare a loro. Basta solo avere il cuore aperto e aver voglia di lasciarsi conquistare da loro.

cani avvelenati

Tg cinofilo, torino: würstel imbottiti di chiodi, morti quattro cani

News Redazione -

Torino - E' allarma bocconi killer anche "sotto la Mole": negli ultimi cinque mesi sono infatti morti quattro cani. Il punto maledetto è sempre lo stesso, ovvero l'aiuola di Lungo Dora Napoli, poco prima di Corso Vercelli. La sorte di questi poveri quattrozampe è stata segnata da würstel imbottiti di chiodi. E' un bassotto l'ultimo della lista, morto venerdì. La padrona, inconsolabile, è una signora ottantenne che portava ogni giorno il suo cagnolino per fare la passeggiata. Purtroppo non aveva notato la presenza di quei bocconi killer, quando si è accorta che il cane si stava lamentando era troppo tardi. Pietro Stevano, residente della zona racconta: "Ho provato ad aiutarla, ma era troppo tardi. Quella povera signora piangeva disperata. Una scena straziante". Un altro signore residente della zona va nel dettaglio del problema: "Da maggio sono morti cinque cani, una cosa incredibile".E' perciò scattato l'allarme, come conferma lo stesso Stevano: "Venerdì ho chiamato Polizia e Vigili urbani, ma non sono intervenuti. Mi avevano suggerito di buttarli via, ma ci tenevo a far vedere a qualcuno queste esche maledette. Non si può far finta di nulla". Per prevenire altri spiacevoli incidenti, ha deciso di agire in prima persona. Ha preso pennarelli, carta e nastro adesivo e ha affisso due cartelli sui tronchi degli alberi all’angolo con il ponte di via Borgo Dora, in cui avverte del pericolo. "E altri ne attaccherò nei prossimi giorni - assicura - perchè questa strage di animali deve finire. Subito".Anche lui ha un piccolo Bull terrier, è molto preoccupato, e cerca di spiegare razionalmente i motivi di questo gesto orribile: "Forse dipende dal fatto che, troppo spesso, chi porta a spasso i cani poi non raccoglie i loro bisogni".

intelligenza dei cani

Le razze di cani più intelligenti: la classifica di stanley coren

Curiosità Redazione -

INTELLIGENZA DEI CANI: LE RAZZE PIÙ INTELLIGENTI SECONDO STANLEY COREN Quali sono le razze più intelligenti? Stanley Coren ha stilato una classifica sull' intelligenza dei cani, ma non tutti sono d’accordo. Che i cani siano intelligenti è ormai da tempo assodato, ma c’è chi non si è fermato a questa constatazione di fatto, ma è andato oltre cercando di elaborare una graduatoria delle varie razze di cani sulla base della maggiore o minore intelligenza. Lo ha fatto Stanley Coren, professore e ricercatore dell’Università British Columbia di Vancouver ed appassionato cinofilo, che ne ha studiato a lungo le capacità mentali. È diventato famoso a livello mondiale con la pubblicazione del suo libro “ L’ intelligenza dei cani ”, tradotto in 26 lingue diverse e che gli ha portato vari riconoscimenti. Come si capisce dal titolo, Coren ha stilato una vera e propria classifica delle razze di cani più intelligenti, basandosi sulla capacità di apprendere in fretta nuovi comandi e eseguirli continuativamente nel tempo.Il gradino più alto del podio spetterebbe al Border Collie, un cane di origine inglese, tradizionalmente utilizzato per la conduzione delle greggi: proprio il dover gestire centinaia di pecore, spesso in autonomia, a distanza dal conduttore, avrebbe acuito in questa razza una maggiore capacità di problem solving. Inoltre, svolgendo un lavoro che prevede un preciso coordinamento con il pastore e spesso con altri cani, il Border Collie ha sviluppato particolarmente l’intuito e l’abilità a comprendere immediatamente, anche solo attraverso piccoli cenni, i comandi dell’uomo o i segnali provenienti dagli altri animali. Al secondo posto in classifica compare il Barboncino: è un cane molto attento a ciò che lo circonda e un fine osservatore; inoltre è in grado di adeguarsi con grande facilità alle abitudini dell’umano con cui condivide la propria esistenza. Tra le caratteristiche tipiche di questa razza anche la fedeltà verso il padrone, la docilità e il senso di accudimento nei confronti dei bambini. Ai primi posti della classifica non poteva mancare il Pastore Tedesco: da sempre una delle razze di cani più diffuse al mondo, nella sua storia è stato impiegato in molteplici attività di difesa, di ricerca, di salvataggio. Questo perché è un cane molto versatile, capace quindi di adattarsi a svolgere compiti diversi e impegnativi, che impara velocemente e facilmente. Se a questo aggiungiamo lo spiccato senso del dovere e l’obbedienza verso il padrone, la potenza fisica, la grande velocità e la protezione verso la famiglia, è facile capire perché sia una delle razze di cani più amate. Appena fuori dal podio troviamo il Golden Retriever, un cane molto docile di indole, obbediente, sempre alla ricerca dell’approvazione dell’essere umano, il che lo rende ancor più incline ad apprendere i comandi del padrone, allo scopo di compiacerlo, soddisfacendo le sue richieste. Proprio per queste sue caratteristiche è adatto a svolgere attività con persone affette da varie forme di disabilità, fisica o mentale; da qui il suo largo utilizzo nella Pet therapy. Al quinto posto troviamo Il Dobermann Pinscher: altro che cane destinato ad impazzire come si credeva un tempo! Il Dobermann è un cane intelligente, con un’ottima memoria; non è portatore di aggressività innata, come spesso si pensa, ma è piuttosto molto legato (a volte quasi morbosamente) al proprio padrone e istintivamente portato difendere la proprietà e la famiglia ad ogni costo. Proprio la sua tenacia, forza e coraggio nello svolgere il compito di guardiano e protettore hanno determinato la cattiva fama che ha accompagnato questa razza di cani in passato. LE ALTRE RAZZE DI CANI SARANNO DAVVERO MENO INTELLIGENTI? Dopo questi primi “magnifici cinque” la classifica sull'intelligenza dei cani di Coren prosegue fino al 79° posto, occupato dal Levriero; per completezza la riportiamo di seguito per intero, nel caso qualche padrone fosse curioso di vedere in che posizione si è classificato il suo amato quattrozampe, ma va detto che questa graduatoria ha suscitato molti pareri contrastati, come descritto nell’articolo “L’ intelligenza dei cani (2° parte): ma di quale intelligenza stiamo parlando?”.Ecco per intero la classifica delle razze di cani più intelligenti di Coren (dal 6° al 79° posto): 6 Pastore Shetland 7 Labrador 8 Pappilon 9 Rottweiler 10 Australian Cattle Dog 11 Welsh Corgi Pembroke 12 Zwergschnauzer 13 English Springer Spaniel 14 Tervuren 15 Schpperke - Pastore Belga 16 Collie - Keeshond 17 Kurzhaar 18 Flat coated retriever - Cocker Spaniel- Schnauzer 19 English Spaniel 20 Cocker Americano 21 Weimaraner 22 Malinois - Bernese 23 Volpino di Pomerania 24 Irish Water Spaniel 25 Vizla 26 Welsh Corgi 27 Chesapeake Bay retriever - Puli - Yorkshire 28 Rieseschnauzer - Cao de Agua Portoghese 29 Airedale Terrier - Bovaro delle Fiandre 30 Border terrier - Briard 31 Welsh Springer Spaniel 32 Manchester terrier 33 Samoiedo 34 Field Spaniel - Terranova - Australian Terrier - American Staffordshire terrier - Setter Gordon - Bearded Collie 35 Cairn terrier - Kerry Blue terrier - Setter Irlandese 36 Norwegian Elkhound 37 Affenpincher - Silky terrier - Zwergpinscher - Setter Inglese - Pharaon Hound - Clumber Spaniel 38 Norwich terrier 39 Dalmata 40 Soft Coated Wheaten terrier - Bedlington terrier - Fox terrier 41 Curly Coated retriever - Irish Wolfhound 42 Kuvasz - Australian Shepherd 43 Saluki - Spitz finnico - Pointer 44 Cavalier King Charles Spaniel - Drahtaar - Black and Tan Coonhound - American Water Spaniel 45 Siberian Husky - Bichon Frisé - English Spaniel 46 Tibetan Spaniel - English Foxhound - Otteehound - American Foxhound - Greyhound - Griffone 47 West Highland White terrier - Scottish Deerhound 48 Boxer - Alano 49 Bassotto - Staffordshire Bull terrier 50 Alaskan Malamute 51 Whippet - Shar pei - Fox terrier 52 Rhodesian Ridgeback 53 Ibizan hound - Welsh terrier - Irish terrier 54 Boston terrier - Akita Inu 55 Skye terrier 56 Norfolk terrier - Sealyham terrier 57 Carlino 58 Bouledogue francese 59 Griffone di Bruxelles - Maltese 60 Piccolo Levriero Italiano 61 Chinese crested dog 62 Dandie Dinmont terrier - Vendeen - Tibetan terrier - Japanese Chin - Lakeland terrier 63 Bobtail 64 Pastore dei Pirenei 65 Scottish terrier- San Bernardo 66 Bullterrier 67 Chihuahua 68 Lhasa apso 69 Bullmastiff 70 Shih tzu 71 Basset hound 72 Mastiff - Beagle 73 Pechinese 74 Bloodhound 75 Borzoi 76 Chow Chow 77 Bulldog 78 Basenji 79 Levriero Afgano

Quanto vive un cane? vita media di un quattrozampe

Salute del cane Redazione -

Quanto può vivere un cane? Secondo quanto emerso da recenti studi la vita media del cane si sarebbe allungata negli ultimi quarant’anni. Diversi istituti di ricerca hanno rivolto le loro indagini scientifiche a cercare di raccogliere dati statistici per capire quanto vive un cane oggi e se l’età dei cani sia in media aumentata. Ne è emerso che la vita media dei nostri amici a quattro zampe si attesta all’incirca intorno ai 12-13 anni grazie ad alcuni fattori che in buona parte sono gli stessi che hanno determinato una maggiore longevità anche di noi esseri umani, ossia una maggiore attenzione per l’alimentazione, migliori condizioni di vita e cure sempre più mirate. Tuttavia bisogna fare le opportune differenze in base alla taglia e alla razza: è confermato che i cani di taglia piccola hanno una vita media di durata maggiore, così come i meticci risulterebbero godere di un’aspettativa di vita più lunga. Il Chihuahua è risultata essere la razza più longeva: supera facilmente i 15 anni d’età e può arrivare anche fino a 20. Seguono poi il Bassotto e il Barboncino, che spesso vivono 17 anni e più, ma anche lo Shih Tzu, lo Yorkshire e il Volpino di Pomerania non scherzano, se si considerano i picchi di età dei cani mediamente raggiunte. In tutti questi casi si tratta comunque sempre di quattro zampe che non superano generalmente i 4 – 6 chilogrammi di peso. Non si conoscono ancora esattamente le ragioni per cui i cani di taglia superiore siano generalmente destinati ad una vita più breve: è un dato di fatto però che in questi l’incidenza di malattie cardiache e osteoarticolari è più alta, il che potrebbe influire sulla statistica. Se un cane di taglia media, come il Beagle o il Cocker, vive 14-15 anni, un Labrador, un Golden Retriever o un Pastore Tedesco arriva oggi ai 12-13 anni, mentre si scende a mano a mano che le dimensioni del quattro zampe aumentano, fino ad arrivare ad una vita media del cane Bovaro del Bernese, del Terranova o dell’Alano che difficilmente supera i 9-10 anni.Quanto e di cosa si ammalano i cani I nostri amici a quattro zampe vivono più a lungo che in passato anche perché sono curati meglio: la medicina veterinaria infatti ha contribuito notevolmente ad aumentare la vita media del cane perché ha compiuto enormi progressi, mettendo a disposizione nuovi mezzi diagnostici, che permettono una prevenzione molto più efficace. Complice il continuo aumento del numero degli animali domestici e la disponibilità dei padroni a spendere anche cifre considerevoli per la salute dei loro pet, l’industria farmaceutica si è concentrata sempre più sulla ricerca in ambito veterinario e ha realizzato nuovi farmaci sempre più specifici. Il risultato è che l’età dei cani è aumentata progressivamente e sono sempre di più quelli che muoiono per patologie correlate alla vecchiaia: uno studio dell’American Kennel Club rivela infatti che le principali cause di morte dei nostri pet sarebbero l’insufficienza renale, l’insufficienza cardiaca e i tumori. Questa ricerca, d’altro lato, afferma che la salute dei nostri cani sarebbe in media buona: dai quasi 400.000 proprietari di cani interpellati infatti sarebbe emerso che oltre il 65% degli animali non avrebbe malattie in corso e che quelli affetti da qualche patologia, soffrono di problemi di lieve entità, come dermatiti e altre alterazioni cutanee, cisti e lipomi oppure otiti e artrite.

cane gettato da un'auto

Tg cinofilo, lucca: cane gettato da un'auto in corsa

News Redazione -

Lucca - Otto, un bassotto di circa un anno, è stato rubato e lanciato dal finestrino di una macchina. La scena, come raccontano i testimoni, è stata davvero drammatica: "Qualcuno da un’auto in corsa su via delle Pierone ha lasciato cadere un cane, un bassotto, sull'asfalto. Questo delinquente teneva il cane appeso per il collare. Poi lo ha lasciato andare. Il cucciolo si è alzato di scatto e ha preso a correre dietro alla macchina che l'ha abbandonato. Piangeva e barcollava, fino a quando non si è accasciato a terra". C'è poi un altro testimone che racconta altri particolari della scena: "Io e il mio fidanzato abbiamo assistito alla scena, ma non abbiamo fatto in tempo a prendere la targa per via del buio e  per l'incredulità di una scena così agghiacciante. Io mi sono preoccupata di soccorrere il cane, il quale per il dolore e lo spavento mi ha perfino morso una mano nei suoi ultimi stenti. Abbiamo solo visto che era una Opel Zafira station wagon nera con cromature argentate. Abbiamo portato il cane all'ospedale veterinario San Concordio e siamo arrivati là che era morto. Ovviamente non aveva microchip né tatuaggio, e il cane aveva un anno di età". Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri, che sono riusciti in queste ore a rintracciare la padrona di Otto: aveva denunciato la scomparsa dell'animale qualche giorno prima. In questi giorni dovranno essere ricostruiti i fatti per bene. Quello che è sicuro è che il povero Otto non ce l'ha fatta.