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Coronavirus in cina, proprietari in quarantena calano dal balcone di casa i cani per farli passeggiare in strada

News Redazione -

Per il momento sono casi marginali, ma alcuni proprietari di cani sono arrivati a questo. I proprietari di animali domestici cinesi che si trovano in quarantena domestica hanno iniziato a "portare a spasso" i loro cani calandoli dai balconi di casa usando dei guinzagli allungati con cavi.E' questa l'ultima immagine triste e pericolosa che arriva dalla Cina alle prese con l'epidemia di Coronavirus. La pratica è iniziata subito a circolare sui social network diventando subito virale. Anche per questo i media statali cinesi hanno esortato i cittadini del Paese a non copiare quel tipo di comportamento.Il primo filmato, diffuso su Weibo, è stato girato domenica nella città nord-orientale di Qiqihar: nelle immagini si vede un uomo che cala un cane legato a una lunga corda verde per circa tre o quattro metri fino al piano strada.Così il residente ha "permesso" al suo cane di farsi una breve passeggiata prima di essere ritirato in casa. Sui social qualcuno ha trovato la clip "divertente", mentre la maggior parte delle persone l'hanno definito un comportamento "pericoloso", "un abuso" e "irresponsabile".Oltre a queste situazioni, che per fortuna sono ancora marginali, sono molti i proprietari che hanno scelto di far indossare una speciale mascherina ai propri cani nella convinzione che possa contrarre il virus e possano essere portatori e diffusori del coronavirus.Il tutto nonostante l'Organizzazione mondiale della sanità abbia smentito questa ipotesi e abbia semplicemente suggerito di seguire le normali regole di igiene domestica.Ma ci sono anche situazioni peggiori: sono numerosi gli animali abbandonati in strada, altri addirittura gettati dalle finestre dei palazzi multi-piano. E in alcune città volontari o impiegati pubblici hanno aperto la caccia ai cani e gatti in strada uccidendoli anche con il supporto della paura degli abitanti.

Il professore perde il suo amato cane, i suoi studenti gli regalano un cucciolo

News Redazione -

Gran bel gesto di alcuni studenti, che hanno regalato al loro professore un cucciolo dopo che il suo adorato cagnolino era spirato. Troy Rogers è un professore di storia del Texas che tre settimane fa, dopo undici anni, il suo cagnolino Chip è mancato. Dopo essere scappato di casa, non è più tornato. Quando lo hanno trovato, non c'è stato niente da fare.Le parole di Troy sono davvero addolorate: "E' stato terribile dirgli addio". Tuttavia il regalo che ha ricevuto gli ha sicuramente risollevato il morale: i suoi studenti gli hanno fatto tornare il sorriso con un regalo inaspettato.Infatti, arrivato a scuola una mattina come tante altre, il professore si è trovato davanti i suoi studenti insieme alla moglie e ad un amico di famiglia con in braccio un meraviglioso cucciolo di Golden Retriever. Nastro rosso al collo, Troy è rimasto a bocca aperta: "Sono rimasto senza parole. Non mi sarei mai aspettato una sorpresa del genere, non potrò mai vantarmi abbastanza dei miei studenti".Infatti i suoi ragazzi hanno fatto una colletta per regalargli Clementine: "Sono rimasto completamente atterrito e accecato dalla loro gentilezza". Parlano anche gli studenti, che spiegano così il loro bellissimo gesto: "Lui fa così tanto per i suoi studenti... Così abbiamo voluto fare qualcosa di speciale per lui. Quando abbiamo visto la sua faccia sorpresa, abbiamo subito capito di averlo reso felice".

Scelta del cucciolo

Come scegliere il cucciolo: ecco cosa c'è da sapere

Riproduzione e cuccioli Redazione -

LA SCELTA DEL CUCCIOLO DI CANE: COME PRENDERLA Avete deciso di prendere un cucciolo di cane? Splendida decisione! Ma prima di passare all’azione e portare a casa il nuovo membro della famiglia è importante fermarsi a fare alcune considerazioni. Anzitutto bisogna essere consapevoli che il cane farà parte della vostra vita per molti anni (per fortuna!), quindi occorre essere disposti a prendersi cura di lui e ad amarlo a lungo termine, anche quando sarà malato e anziano e avrà ancor più bisogno di noi. Avere un cane accanto a sé è una gioia enorme, che ci arricchisce emotivamente e a volte riesce anche a renderci migliori, ma è allo stesso tempo un impegno che non va sottovalutato: un impegno che vale sicuramente la pena assumersi, ma di cui bisogna avere coscienza. Detto ciò, vediamo quali sono le principali valutazioni che è bene fare prima di accogliere il cucciolo in casa: LA RAZZA E LA TAGLIA: la scelta del cucciolo di cane non si deve basare semplicemente sull’estetica. Se è normale che ci siano delle razze che ci “piacciono” di più per le loro caratteristiche fisiche, non bisogna assolutamente fermarsi a questo, così come non bisogna farsi influenzare dalla “moda”, come troppo spesso accade. Prima di scegliere una razza è necessario informarsi bene sulle sue caratteristiche, soprattutto dal punto di vista caratteriale e comportamentale. Per quanto sia fondamentale l’educazione del cane, ciascun cucciolo si porta dietro tutta una serie di istinti e caratteristiche innate, tipiche di ogni razza: quindi se volete un cane da guardia, un Dobermann sarà perfetto, ma dovete anche considerare che avrà la tendenza ad essere molto protettivo nei vostri confronti, così come verso la vostra proprietà, quindi non sarà sicuramente il cane pronto a scodinzolare a tutti quelli che verranno a trovarvi a casa. Al contrario, un Labrador si mostrerà sempre felice di accogliere chiunque, perfino gli estranei, anche se si trattasse di uno sconosciuto male intenzionato.IL TEMPO A DISPOSIZIONE E LE ABITUDINI DI VITA: Sono due elementi da considerare con attenzione nella scelta del cucciolo di cane. Se siete persone pigre, a cui non piace fare movimento, o avete poco tempo a disposizione da dedicare al cane, razze come il Border Collie o il Pastore Tedesco non sono adatte a voi. Si tratta di cani che, storicamente utilizzate per accompagnare le greggi e quindi abituate a percorrere anche molti chilometri al giorno, hanno assolutamente bisogno di fare attività fisica, per sfogare la loro energia e per avere un buon equilibrio mentale. Se li lasciate per tutto il giorno in casa o li portate fuori per pochi minuti, solo per fare i bisogni, non dovrete lamentarvi se finiranno per distruggere la vostra abitazione, per diventare nevrotici e iperattivi o talvolta addirittura aggressivi: la colpa è vostra, perché non date loro la possibilità di dare sfogo alla naturale vitalità, al bisogno di “sentirsi utili” ed essere impegnati in qualche attività. Se svolgete una vita sedentaria allora sarà molto più adatto a voi un cane che ama poltrire sul divano e non gradisce le passeggiate troppo lunghe e impegnative, come ad esempio il Bulldog.LO SPAZIO A DISPOSIZIONE: Anche le dimensioni della vostra abitazione contano sulla scelta del cucciolo di cane. È vero che un cane di taglia grande può vivere felice anche in un piccolo appartamento, perché per lui l’importante è stare assieme al proprio padrone, ma se quest’ultimo gli assicura uno stile di vita adatto: passeggiate, giochi al parco con altri quattrozampe, ecc. Lasciare un Alano o un San Bernardo in un monolocale per tutto il giorno non è ovviamente una buona idea… sarebbe deleterio per il cane e per il suo umano. Altrettanto sbagliato però è anche pensare che se il cane ha un bel giardino o terrazzo a disposizione, è possibile lasciarlo tutto il giorno da solo senza problemi: al di là dello spazio per fare i propri bisogni, il cane, in quanto animale sociale, necessita di trascorrere del tempo con il proprio padrone, ha bisogno di compagnia, quindi piuttosto valutate la soluzione di assumere un dog sitter.SCEGLIERE IL CUCCIOLO DI CANE IN ALLEVAMENTO Se decidete di prendere un cane di razza, vi sono alcuni accorgimenti che è bene adottare nel momento della scelta del cucciolo:Anzitutto informatevi bene sull’allevamento: è opportuno che sia tra quelli riconosciuti dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), il che rappresenta una maggiore garanzia di serietà e conformità delle condizioni in cui i cani vengono allevati e i criteri con cui vengono fatti accoppiare; Chiedete all’allevatore tutte le certificazioni obbligatorie, come il certificato di iscrizione all’anagrafe canina e l’esenzione da patologie tipiche di razza (ad esempio la displasia per i Pastori Tedeschi o i Retriever); Pretendete di vedere almeno uno dei genitori del cucciolo (meglio se entrambi), per capire se sono in buone condizioni di salute e se sembrano caratterialmente equilibrati; Prima di scegliere il cucciolo di cane preferito prendetevi il tempo necessario per osservare tutta la cucciolata (anche più di un’ora): è molto importante vedere come i cuccioli interagiscono con i cani adulti, con gli umani e con i fratellini. Il cucciolo deve essere sicuro di sé, ma non aggressivo verso i suoi simili, quindi se vedete un cucciolo che tiene la coda tra le gambe e sta in disparte oppure che tende ad usare troppo il morso con i fratellini è meglio non prenderlo. Assicuratevi anche che il cagnolino sia entrato in contatto con gli umani sin da piccolissimo e abbia imparato a socializzare anche con loro, altrimenti c’è il rischio che da adulto sviluppi paura e tensioni nei confronti dell’uomo; Diffidate di tutti quegli allevatori o privati che sono disposti a darvi il cucciolo prima che abbia compiuto i 60 giorni di vita. Il cane deve rimanere con la madre almeno per due mesi (la stessa legge italiana lo impone), perché questo è il tempo necessario affinché apprenda importanti regole di socializzazione e di comportamento dai genitori.

Terranova nero sdraiato sull'erba, razza di cane grande e affettuosa

Terranova, il cane del profondo nord

Alessandro DT -

Benvenuti nel fantastico mondo del Terranova cane! In questo articolo, scoprirete tutto ciò che c'è da sapere su questa razza affascinante e imponente.Pronti a conoscere il carattere dolce e protettivo di questi giganti buoni? Vi parleremo del loro temperamento, delle loro origini e della loro storia. Ma non solo: vi forniremo anche consigli preziosi su come prendervi cura del vostro Terranova, dalla sua alimentazione alle sue esigenze di esercizio fisico e salute.Inoltre, esploreremo insieme le caratteristiche fisiche uniche che rendono il Terranova una razza così speciale e apprezzata. Vi sorprenderete di quanto siano adatti a svolgere svariate attività, tra cui il salvataggio in acqua e la terapia con gli animali.Il cane Terranova ha molto da offrire, e siamo certi che leggendo il nostro articolo vi innamorerete di questa razza, se non lo avete già fatto.Introduzione al Terranova caneOrigine e storia Caratteristiche fisicheTemperamento e carattere del Terranova Comportamento generale Interazione con bambini e altri animali Intelligenza e addestrabilitàCura del TerranovaAlimentazione Toelettatura e pulizia Esercizio fisico Salute e problemi comuniAddestramento del TerranovaTecniche di addestramento Socializzazione e comportamento Attività e sportCome scegliere un cucciolo di TerranovaSelezione dell'allevatore Cosa cercare in un cuccioloCane Terranova: prezzo e allevamenti Conclusioni Domande frequentiIntroduzione al Terranova caneOrigine e storia Il Terranova cane è una razza canina di grandi dimensioni originaria dell'isola di Terranova, in Canada. Questi cani sono stati utilizzati per secoli dai pescatori locali per tirare le reti, salvare persone in difficoltà in acqua e compiere altre attività legate al mare. La loro storia risale almeno al XVIII secolo e si ritiene che abbiano discendenza dai Mastini e dai cani da pastore portoghesi. Nel corso degli anni, la razza ha guadagnato popolarità in tutto il mondo grazie alle sue notevoli doti di fedeltà, intelligenza e forza.L'origine del Terranova è avvolta nel mistero, ma si pensa che sia il risultato di incroci tra diverse razze importate in Terranova dai coloni europei. Alcuni studiosi ritengono che il Terranova sia imparentato con il Labrador Retriever, un'altra razza canina originaria della stessa regione. Le prime esposizioni canine che presentavano Terranova risalgono al XIX secolo, e da allora la razza ha ottenuto grande riconoscimento e apprezzamento a livello internazionale. Caratteristiche fisiche Il Terranova è un cane di grande stazza, con un'altezza al garrese tra i 63 e i 71 centimetri e un peso compreso tra i 45 e i 70 kg. La sua corporatura massiccia è equilibrata da una muscolatura potente e da un pelo lungo, fitto e impermeabile che gli consente di resistere al freddo e all'umidità. Il colore del mantello può essere nero, bianco, marrone o grigio, e talvolta presenta macchie bianche sul petto, sulla punta della coda e sui piedi. Viso Il viso del Terranova è caratterizzato da un'espressione dolce e intelligente, con occhi di forma ovale e di colore marrone scuro o ambra. Le orecchie sono di dimensioni medie, pendenti e attaccate alte sulla testa. La testa è ampia e massiccia, con un muso corto e quadrato, e una mascella forte e ben sviluppata. Il collo è robusto e muscoloso, e si unisce a delle spalle larghe e inclinate che sostengono un torace profondo e ampio. Zampe Le zampe del Terranova sono dritte e forti, con un'ossatura solida e articolazioni flessibili che gli permettono di muoversi con eleganza e potenza. I piedi sono larghi e ben imbottiti, con dita arcuate e membrana interdigitale che facilitano il nuoto. La coda è lunga, spessa alla base e si assottiglia verso la punta, portata orizzontalmente o leggermente ricurva verso l'alto quando il cane è in movimento. Mantello Il mantello è uno degli aspetti più distintivi della razza, contribuendo alla sua bellezza e funzionalità. Il pelo è lungo, fitto e leggermente ondulato, con un sottopelo morbido e lanoso che offre protezione dal freddo e dall'umidità. Il mantello è impermeabile, permettendo al Terranova di nuotare e lavorare in acqua senza problemi. La sua cura richiede una certa dedizione da parte del proprietario, poiché è necessario spazzolarlo regolarmente per evitare la formazione di nodi e per mantenere la pelle e il pelo sani. Altre caratteristiche In generale, le caratteristiche fisiche del Terranova sono il risultato di una selezione naturale e di un'evoluzione adattativa alle sfide ambientali dell'isola di Terranova. La sua forza, resistenza e capacità di nuotare lo rendono un eccellente cane da lavoro e da soccorso, mentre la sua imponente stazza e il suo aspetto maestoso lo hanno reso un'icona nel mondo cinofilo.In conclusione, il Terranova è una razza canina affascinante e unica, con una storia ricca e un'eredità di lavoro e lealtà che continua a stupire gli amanti dei cani di tutto il mondo. Le sue caratteristiche fisiche e la sua indole amorevole e protettiva lo rendono un animale domestico ideale per molte famiglie, purché si sia disposti a dedicare tempo e impegno alla sua cura, all'addestramento e al benessere generale. Se stai considerando di accogliere un Terranova nella tua vita, tieni presente tutte queste informazioni per assicurarti di essere pronto a offrirgli l'amore, il sostegno e l'attenzione di cui ha bisogno per vivere una vita lunga e felice al tuo fianco. Carattere del Terranova caneComportamento generale Il comportamento generale del Terranova è caratterizzato da una grande dolcezza e affabilità. Si tratta di un cane estremamente socievole, che si adatta perfettamente alla vita familiare. La loro innata capacità di relazionarsi con gli esseri umani li rende particolarmente inclini a stabilire legami profondi e duraturi con i propri padroni e con gli altri membri della famiglia. Anche in presenza di bambini e di altri animali, il Terranova è in grado di mostrare un'eccezionale pazienza e tolleranza, il che ne fa un compagno ideale per le famiglie di ogni tipo. Nonostante la loro mole possa intimorire, in realtà questi cani sono noti per la loro natura pacifica e tranquilla, che li rende piacevoli compagni di vita. Interazione con bambini e altri animali L'interazione del Terranova con bambini e altri animali è generalmente molto positiva. Grazie alla loro pazienza e tolleranza, questi cani sono in grado di relazionarsi in modo eccellente con i più piccoli, diventando spesso i loro migliori amici e compagni di giochi. Inoltre, il Terranova è solitamente amichevole anche con altri cani e animali domestici, purché sia stato opportunamente socializzato fin da cucciolo. Per garantire un'armoniosa convivenza tra il Terranova e gli altri animali, è fondamentale introdurli gradualmente e sotto supervisione, in modo da evitare eventuali tensioni o conflitti. Intelligenza e addestrabilità I cani della razza Terranova sono noti per la loro intelligenza e la capacità di apprendimento. Sono cani estremamente desiderosi di compiacere i loro padroni e, grazie alla loro intelligenza e al loro temperamento docile, risultano essere relativamente facili da addestrare. È importante, tuttavia, iniziare l'addestramento e la socializzazione il prima possibile, preferibilmente fin da cuccioli, per evitare che si sviluppino cattive abitudini o comportamenti indesiderati. Un'educazione coerente e basata sul rinforzo positivo aiuterà il Terranova a diventare un cane equilibrato, ben educato e felice Cura del Terranova Alimentazione Un'adeguata alimentazione è fondamentale per mantenere il Terranova cane in buona salute. È importante fornire loro un'alimentazione bilanciata e di qualità, tenendo conto delle loro specifiche esigenze in termini di:età peso livello di attivitàIn genere, i Terranova richiedono una dieta ricca di proteine, grassi e carboidrati complessi, con un apporto calorico adeguato al loro fabbisogno energetico. Optare per cibi di alta qualità, sia secchi che umidi, è essenziale per garantire un'alimentazione corretta e completa.Per assicurarsi che il Terranova riceva tutti i nutrienti di cui ha bisogno, è consigliabile consultare un veterinario o un esperto in nutrizione animale per definire il piano alimentare più adatto alle sue esigenze. È importante prestare particolare attenzione alle dosi e alle frequenze dei pasti, evitando sovralimentazione o carenze nutrizionali. Un'alimentazione corretta contribuirà non solo a mantenere il cane in forma, ma anche a prevenire problemi di salute legati a una dieta scorretta, come obesità, problemi articolari e disturbi digestivi. Toelettatura e pulizia Il mantello del Terranova richiede una toelettatura regolare per mantenere la sua bellezza e salute. È consigliabile:spazzolare il cane almeno due o tre volte alla settimana per evitare la formazione di nodi e ridurre la perdita di pelo pulire regolarmente le orecchie tagliare le unghie controllare la presenza di parassiti come pulci e zecche.La toelettatura è un'ottima occasione per instaurare un legame più profondo con il proprio cane, oltre a permettere di controllare il suo stato di salute generale.Per la pulizia delle orecchie, è consigliabile utilizzare prodotti specifici e seguire le indicazioni del veterinario per evitare infezioni o irritazioni. Anche la cura dei denti è importante: è possibile utilizzare spazzolini e dentifrici appositamente studiati per i cani, oltre a prevedere una dieta che favorisca la salute dentale. Infine, il bagno periodico (non troppo frequente) con uno shampoo specifico per la razza aiuterà a mantenere il pelo pulito, morbido e lucente. Esercizio fisico Nonostante la loro mole, i Terranova sono cani piuttosto attivi e necessitano di regolare esercizio fisico per mantenere la loro forma fisica e il benessere psicologico. È importante offrire loro passeggiate quotidiane e occasioni di gioco, preferibilmente in un'area recintata dove possano correre liberamente e in sicurezza. Grazie alle loro origini, i Terranova amano nuotare e questa può essere un'ottima attività da proporre loro. L'esercizio fisico contribuisce a prevenire problemi di salute legati al sovrappeso e all'obesità e favorisce un comportamento equilibrato e sereno.Le attività fisiche possono variare in base all'età e alle condizioni di salute del cane. Per i cuccioli e i cani anziani, è preferibile prevedere passeggiate più brevi e giochi meno intensi, adattando l'esercizio alle loro capacità e necessità. Inoltre, è fondamentale prestare attenzione alle condizioni climatiche: durante le giornate più calde, è consigliabile evitare di sottoporre il cane a sforzi eccessivi e fornire sempre acqua fresca a disposizione.Oltre alle classiche passeggiate e nuotate, il Terranova cane può trarre beneficio da attività come l'agility, l'obedience, il dog dancing e il canicross. Queste discipline non solo aiutano a mantenere il cane in forma, ma stimolano anche la sua mente e rafforzano il legame con il padrone. Salute e problemi comuni Il Terranova è generalmente una razza robusta e sana, ma come tutti i cani di grande taglia, può essere soggetto a specifici problemi di salute. Tra questi, si annoverano la displasia dell'anca e del gomito, la torsione gastrica, la cardiomiopatia dilatativa e alcuni disturbi oculari. Per prevenire e identificare precocemente eventuali problemi, è fondamentale portare il cane regolarmente dal veterinario per controlli e vaccinazioni.La displasia dell'anca e del gomito è una malformazione articolare che può causare dolore e limitare la mobilità del cane. La diagnosi precoce e un intervento adeguato possono migliorare notevolmente la qualità della vita. La torsione gastrica è un'emergenza medica che richiede un intervento immediato: è importante conoscere i sintomi e agire tempestivamente in caso di sospetto. La cardiomiopatia dilatativa è un disturbo cardiaco progressivo, per cui è essenziale effettuare controlli periodici e seguire le indicazioni del veterinario per gestire al meglio la patologia.Per ridurre il rischio di problemi di salute, è importante seguire una corretta alimentazione, garantire un'adeguata attività fisica e sottoporre il Terranova a visite veterinarie regolari. Inoltre, è fondamentale acquistare cuccioli da allevatori responsabili e affidabili, che effettuino test genetici e controlli sanitari per assicurare la salute e il benessere dei loro cani.In sintesi, l'attenzione all'alimentazione, alla toelettatura, all'esercizio fisico e alla salute sono aspetti fondamentali per garantire al cane una vita lunga, felice e in forma. Con la giusta cura e dedizione, il Terranova sarà un compagno fedele e affettuoso, in grado di offrire amore e protezione a tutti i membri della famiglia. Addestramento del Terranova  Tecniche di addestramento L'addestramento del Terranova deve basarsi su metodi positivi e rinforzi, come l'uso di lodi, premi e giochi. È importante essere coerenti e pazienti nell'addestramento, in quanto questi cani apprendono meglio in un ambiente sereno e amorevole. Ricordati di non utilizzare metodi punitivi, in quanto possono avere effetti negativi sul rapporto con il tuo cane e sul suo apprendimento. L'addestramento basato sul rinforzo positivo è il metodo più efficace e rispettoso per insegnare al tuo Terranova comportamenti corretti e obbedienza.Durante le sessioni di addestramento, è fondamentale stabilire una comunicazione chiara e comprensibile con il tuo cane, utilizzando comandi brevi e semplici. Mantenere un tono di voce calmo e assertivo è essenziale per trasmettere sicurezza e autorità senza intimidirlo. Inoltre, è importante premiare immediatamente il cane quando esegue correttamente un comando, per rafforzare il comportamento desiderato e incoraggiare la sua ripetizione.Per ottenere risultati ottimali, è consigliabile programmare sessioni di addestramento brevi ma frequenti, evitando di stancare o annoiare. Iniziare l'addestramento fin da cucciolo è fondamentale per instaurare fin da subito buone abitudini e prevenire comportamenti indesiderati. Inoltre, considera l'opportunità di rivolgerti a un addestratore professionista per ricevere supporto e consigli specifici per il tuo cane. Socializzazione e comportamento La socializzazione è fondamentale per garantire un comportamento equilibrato e sicuro nei confronti delle persone, degli altri cani e degli animali in generale. È importante esporre il cucciolo a diverse situazioni, luoghi e persone fin dai primi mesi di vita, per abituarlo a diverse esperienze e stimoli. Inoltre, partecipare a corsi di addestramento e socializzazione in gruppo può essere molto utile per insegnare al cane a comportarsi correttamente in presenza di altri cani e persone.La socializzazione precoce è essenziale per prevenire timidezza, paura o aggressività nei confronti di situazioni, persone o animali sconosciuti. Un buon modo per esporre il tuo Terranova a vari stimoli è portarlo a passeggio in ambienti diversi, come parchi, aree commerciali o eventi canini, sempre prestando attenzione al suo benessere e al suo livello di stress. Ricorda di elogiare e premiare il tuo cane quando mostra comportamenti adeguati e confidenti, per rafforzare il suo equilibrio emotivo e la sua sicurezza. Attività e sport I Terranova sono cani versatili e si adattano bene a diverse attività e sport, sia acquatici che terrestri. Tra le discipline più adatte a questa razza, si annoverano il salvataggio in acqua, l'agility, il drafting (tiro di carretti) e l'obbedienza avanzata. Queste attività non solo aiutano a mantenere il cane in forma fisica, ma contribuiscono anche al suo benessere mentale e al rafforzamento del legame con il padrone.Il salvataggio in acqua è un'attività particolarmente adatta ai Terranova, che sfrutta le loro innate doti di nuotatori e la loro forza fisica. Questo sport consiste nel recupero di persone o oggetti dall'acqua e può essere praticato a livello amatoriale o professionale, partecipando a competizioni e dimostrazioni.L'agility è un altro sport adatto ai Terranova, che mette alla prova le loro abilità di coordinazione, velocità e obbedienza. Questa disciplina prevede il superamento di una serie di ostacoli, come salti, tunnel e passerelle, guidati dal padrone. Nonostante la loro mole, i Terranova possono eccellere in questa attività, dimostrando una notevole agilità e destrezza.Il drafting, o tiro di carretti, è un'attività tradizionale praticata dai Terranova, che sfrutta la loro forza e resistenza. In questa disciplina, il cane viene addestrato a tirare un carretto o un altro tipo di carico, spesso partecipando a competizioni e raduni. È importante assicurarsi che il cane sia in buona forma fisica e che il carico sia adeguato al suo peso e alle sue capacità, per evitare di sovraccaricarlo.L'obbedienza avanzata è un'ulteriore attività che può essere praticata con il tuo Terranova, che mette alla prova le sue capacità di autocontrollo, disciplina e apprendimento. In questo sport, il cane deve eseguire una serie di esercizi complessi e precisi, come il camminare al fianco del padrone, il sedersi e il coricarsi su comando, e il recupero di oggetti. Questa attività può essere molto gratificante sia per il cane che per il padrone, migliorando la comunicazione e il legame tra di loro.In conclusione, la pratica di attività e sport con il tuo Terranova è un ottimo modo per mantenerlo in forma, stimolare la sua mente e rafforzare il vostro legame. Scegliere l'attività più adatta al tuo cane e alle tue esigenze può rendere l'esperienza ancora più piacevole e appagante, contribuendo al benessere e alla felicità del tuo fedele amico a quattro zampe. Come scegliere un cucciolo di Terranova  Selezione dell'allevatore Scegliere un allevatore responsabile e affidabile è fondamentale quando si decide di acquistare un cucciolo di Terranova. Un buon allevatore si preoccupa della salute e del benessere dei suoi cani e cuccioli, effettua i test genetici necessari per identificare eventuali problemi ereditari e fornisce tutte le informazioni e il supporto necessari ai futuri proprietari. Per trovare un allevatore affidabile, è consigliabile rivolgersi a club e associazioni di razza, chiedere consigli ad amici o esperti del settore e visitare personalmente l'allevamento per valutare le condizioni in cui vivono i cani e cuccioli. Cosa cercare in un cucciolo Quando si sceglie un cucciolo di Terranova, è importante osservare il suo comportamento e le sue interazioni con gli altri cuccioli e le persone. Un cucciolo sano e ben socializzato sarà curioso, giocherellone e affettuoso. Presta attenzione ai segni di ansia o aggressività, in quanto potrebbero indicare un'inadeguata socializzazione o problemi comportamentali.È inoltre importante controllare che il cucciolo sia stato sottoposto alle vaccinazioni e alle visite veterinarie di routine e che provenga da genitori testati per le principali malattie ereditarie della razza. Chiedi all'allevatore di mostrarti i certificati dei test genetici e le cartelle cliniche dei genitori, così come la documentazione relativa al cucciolo stesso.Un cucciolo di Terranova dovrebbe avere un aspetto sano, con occhi luminosi e vivaci, un manto pulito e lucido e una buona conformazione fisica. Un allevatore responsabile sarà in grado di rispondere a tutte le tue domande riguardo alla salute, alla socializzazione e all'addestramento del cucciolo e ti fornirà consigli e assistenza anche dopo l'acquisto.L'acquisto di un cucciolo richiede una ricerca accurata e una selezione attenta dell'allevatore e del cucciolo stesso. Dedicando il tempo necessario a questo processo, aumenterai le possibilità di accogliere nella tua famiglia un cane sano, equilibrato e felice, pronto a condividere con te una vita di affetto, lealtà e gioia. Cane Terranova: prezzo e allevamenti Il costo di un cucciolo di Terranova ben allevato parte da almeno 1500 euro. Nonostante le sue dimensioni imponenti, non è particolarmente costoso da mantenere, poiché non ha bisogno di grandi quantità di cibo. Tuttavia, è importante sottolineare che il Terranova è un cane molto socievole che soffre la solitudine e ama la compagnia di persone o di altri animali, in quanto non è un cane indipendente.Sebbene abbia origini lontane, il Terranova in Italia è molto noto e amato. Il sito dell'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI) elenca oltre 40 strutture in tutto il territorio nazionale dedicate all'allevamento di questa razza. Ad esempio, ci sono nove allevamenti in Piemonte, sei in Lombardia e quattro in Emilia-Romagna, solo per citarne alcuni.Poiché il Terranova appartiene alla categoria dei cani molossoidi, potresti essere interessato anche ad altre razze simili, come:Alano Boxer Bulldog inglese Bullmastiff Cane Corso Cane da montagna dei Pirenei Pastore del Caucaso Cane da pastore dell’Asia centrale Cane di San Bernardo Dogo argentino Dogue de Bordeaux Leonberger Mastiff Mastino napoletano Mastino spagnolo Rottweiler Shar Pei TosaConclusioni Il Terranova è un cane affettuoso, protettivo e intelligente, ideale per famiglie con bambini e amanti degli animali. La sua cura richiede attenzione all'alimentazione, alla toelettatura e all'esercizio fisico, oltre a un addestramento basato su metodi positivi e rinforzi. Scegliere un cucciolo da un allevatore responsabile e informarsi sulle sue caratteristiche e necessità è fondamentale per garantire una convivenza serena e felice con questa splendida razza. Domande frequentiIl Terranova è adatto a vivere in appartamento? Sì, il Terranova può adattarsi alla vita in appartamento purché gli vengano garantite sufficienti opportunità di esercizio fisico e di socializzazione all'esterno. Quanto vive un Terranova? L'aspettativa di vita media del Terranova è di circa 8-10 anni, anche se alcuni esemplari possono vivere più a lungo con una corretta cura e attenzione alla salute. Il Terranova perde molto pelo? Sì, il Terranova ha un mantello fitto e lungo che perde regolarmente, soprattutto durante i periodi di muta. È importante spazzolare il cane regolarmente per ridurre la perdita di pelo e mantenere il mantello in buone condizioni. Il Terranova è un buon cane da guardia? Il Terranova non è un cane da guardia nel senso tradizionale del termine, in quanto non è naturalmente aggressivo o territoriale. Tuttavia, la sua mole imponente e il suo istinto protettivo nei confronti della famiglia possono scoraggiare eventuali intrusi. Qual è il livello di energia del Terranova? Il Terranova ha un livello di energia medio-alto, il che significa che richiede un'adeguata quantità di esercizio quotidiano per rimanere in forma e soddisfatto. Tuttavia, non è un cane iperattivo e può adattarsi anche a uno stile di vita più tranquillo, purché gli vengano garantite le opportunità di esercizio e stimolazione necessarie. Come si comporta il Terranova in presenza di altri animali domestici? Il Terranova è generalmente molto tollerante e gentile con gli altri animali domestici, soprattutto se è stato adeguatamente socializzato fin da cucciolo. Tuttavia, come per ogni cane, è importante monitorare le interazioni tra il Terranova e gli altri animali, soprattutto all'inizio, per assicurarsi che si instauri un rapporto armonioso. Il Terranova è adatto ai principianti? Sì, il Terranova può essere un'ottima scelta anche per chi non ha mai avuto un cane prima, grazie al suo temperamento docile, alla sua intelligenza e alla sua voglia di compiacere il padrone. Tuttavia, è importante essere pronti a dedicare tempo e impegno all'addestramento, alla socializzazione e alle cure necessarie per mantenere il cane in buona salute e felice. Quanto spesso è necessario portare il Terranova dal veterinario? È consigliabile portare il Terranova dal veterinario almeno una volta all'anno per un controllo generale e per le vaccinazioni di routine. Tuttavia, se si notano segni di malessere o problemi di salute, è importante consultare il veterinario il prima possibile. Inoltre, i cuccioli dovrebbero essere sottoposti a controlli più frequenti durante il primo anno di vita per assicurarsi che crescano sani e forti. Quali sono i costi associati all'allevamento di un Terranova? I costi associati all'allevamento di un Terranova includono l'acquisto del cucciolo, le spese veterinarie, l'alimentazione, la toelettatura, gli accessori e le eventuali spese di addestramento. Inoltre, bisogna considerare anche i costi indiretti, come il tempo e l'impegno necessari per prendersi cura del cane e per garantirgli un ambiente adeguato e stimolante. Posso adottare un Terranova anziché acquistarne uno da un allevatore? Sì, l'adozione di un Terranova attraverso rifugi e associazioni di salvataggio è un'ottima alternativa all'acquisto di un cucciolo da un allevatore. Adottare un cane adulto può offrire diversi vantaggi, come la possibilità di conoscere il suo temperamento e le sue abitudini prima di portarlo a casa e di offrire una seconda possibilità a un animale in cerca di una famiglia amorevole. Tuttavia, è importante essere pronti a dedicare tempo e pazienza all'addestramento e alla socializzazione del cane, soprattutto se ha avuto esperienze negative in passato. Quali sono i migliori giochi e attività per un Terranova? I Terranova amano nuotare, quindi portarli a fare il bagno in un lago o in una piscina per cani può essere un'ottima attività. Altri giochi adatti a questa razza includono il recupero, il tiro alla fune e l'esplorazione di percorsi naturalistici durante le passeggiate. Inoltre, i Terranova possono essere coinvolti in discipline come il salvataggio in acqua, il drafting e l'agility, che oltre a stimolare fisicamente il cane, aiutano a rafforzare il legame tra il cane e il padrone. Qual è la temperatura ideale per un Terranova? Il Terranova è originario delle regioni fredde del Canada, quindi è in grado di sopportare temperature più basse rispetto ad altre razze. Tuttavia, è importante prestare attenzione alle condizioni climatiche e assicurarsi che il cane abbia sempre accesso a un riparo adeguato e a una fonte di acqua fresca. Durante i mesi più caldi, è importante monitorare il cane per segni di sovraccaldamento e limitare l'esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. Il Terranova è un buon cane da terapia? Sì, il Terranova può essere un eccellente cane da terapia grazie al suo temperamento affettuoso, calmo e paziente. Questi cani hanno una naturale capacità di instaurare un legame con le persone e di offrire conforto e sostegno emotivo. Tuttavia, è importante che il cane venga adeguatamente addestrato e certificato come cane da terapia attraverso un'organizzazione riconosciuta. Qual è la taglia del Terranova? Il Terranova è una razza di cane di grande taglia, con i maschi che raggiungono un'altezza al garrese di 69-74 cm e un peso di 60-70 kg, mentre le femmine hanno un'altezza al garrese di 63-69 cm e un peso di 45-54 kg. Tuttavia, alcuni esemplari possono essere leggermente più grandi o più piccoli rispetto a queste misure standard. Come viaggiare in sicurezza con un Terranova? Per viaggiare in sicurezza con un Terranova, è importante assicurarsi che il cane sia adeguatamente protetto e contenuto all'interno del veicolo. È consigliabile utilizzare una gabbia per cani di dimensioni adeguate o un sistema di sicurezza specifico per cani, come un'imbracatura o un cinturino di sicurezza. Inoltre, è importante fare regolari pause durante il viaggio per permettere al cane di sgranchirsi, bere acqua e fare i bisogni.

Roma, ristorante vieta ingresso a bambini e animali: "rovinano l’atmosfera"

News Redazione -

Le mamme del quartiere: «Comportamento gravissimo». Il gestore del «La Palapa»: "Qui si viene per un pranzo d’affari, una cena speciale. E poi la musica è alta e ai tavoli esterni si fuma". Mamme indignate e proteste sui social segnalano che «c’è un locale, nel quartiere Prati a Roma, che vieta l’ingresso a cani e bambini...».Un affronto per molti, qualcosa di socialmente e politicamente scorretto, ma invece lui, Vittorio Esposito, il direttore del ristorante-gastronomia «La Palapa», una sorta di parola esotica che dovrebbe richiamare l’immagine di una palafitta sul mare cristallino, dai Caraibi alle Maldive, rivendica candidamente questa scelta, anche con un pizzico di orgoglio: «C’è molta richiesta, i posti con il Covid sono limitati e poi chi viene qui cerca qualcosa di unico, elegante, rilassante. Bambini e animali rovinano l’atmosfera. Qui si viene per un pranzo d’affari, una cena speciale. E poi la musica è alta e ai tavoli esterni si fuma».Un muro di fiori colorati, un ragazzo cubano trentenne di due metri di altezza per la tutela della sicurezza, poltroncine in velluto color crema e due enormi gazebo su strada, anch’essi tappezzati di fiori finti che possono accogliere centinaia di persone, ma non soggetti under 14. «Qui in Prati arrivano con due passeggini e due-tre cani. E’ chiaro che si crei subito una situazione difficilmente gestibile — prosegue Esposito — noi non vogliamo essere scortesi, ci appelliamo al buon senso della gente. E non diciamo mai che il locale è proibito per le famigliole amanti degli animali, ma, alla richiesta di un tavolo, rispondiamo semplicemente: “E’ tutto pieno”.Aperto nel settembre scorso in via Fabio Massimo durante la pandemia, La Palapa si definisce Osteria di mare. «E’ stato un investimento coraggioso — aggiunge Esposito — io ho lavorato a Londra e a Dubai: così abbiamo cercato di fare una sintesi di tendenze food internazionali che circolano in queste due metropoli».Forse per l’impatto estetico decisamente insolito nel quartiere, molti bambini di erano mostrati attratti dal nuovo bistrot. «Invece siamo stati respinti — racconta un gruppo di mamme che definisce “gravissimo questo comportamento” — il personale ripete ai clienti: “non sono ammessi cani e bambini” e alcune famiglie sono state cacciate dai tavoli all’esterno posti su suolo pubblico anche dopo aver acquistato da mangiare all’interno».Per il gestore, che non nega quanto denunciato dalle mamme di Prati «si è trattato di episodi spiacevoli in cui i bambini erano lasciati correre ovunque, in due casi rompendo un vetro e un lampadario. Un altro ragazzino, infine, mentre i genitori si disinteressavano del suo comportamento “irrequieto”, è caduto sbattendo la testa sullo spigolo di un tavolino e mi volevano anche denunciare. Sui cani invece, posso dire che, oltre a sporcare per terra e ad abbaiare, hanno anche litigato come fossero su un ring da combattimento».Eppure un happy end della contesa potrebbe profilarsi all’orizzonte: «Con le regole anti-Covid sempre in aggiornamento dovremo rivedere tutta la logistica — conclude Esposito — e uno dei due gazebo potremmo dedicarlo a famiglie con animali al seguito».Fonte: Corriere della Sera

In cina cane positivo al coronavirus: facciamo chiarezza

News Redazione -

L’animale è stato messo in quarantena per 14 giorni in una struttura veterinaria vicino al ponte che collega l’ex colonia con Macao. Probabilmente è contaminazione ambientale. L’Oms: «Gli animali non si ammalano, stiamo cercando di capire»Non c’è motivo di avere panico. Non ci sono conferme che il virus possa contagiare animali domestici». Nella ricca Hong Kong (nella foto Epa, il lungomare), dove i cani sono uno status symbol delle classi più agiate, ha creato allarme la storia del cagnolino risultato positivo al test per il coronavirus, come scrive il South China Morning Post. I veterinari dell’ex colonia si sono mobilitati per dissipare ogni dubbio: «Deve trattarsi di un caso di contaminazione ambientale», ha suggerito il dottor Michael Bradley, dello Stanley Veterinary Center: «È molto improbabile che un cane o gatto possa essere infettato dal coronavirus — ha aggiunto —: ma può essere un oggetto che trasporta il virus, allo stesso modo di un fazzoletto di carta». «È possibile che delle goccioline di saliva infetta abbiano contaminato l’ambiente e poi il cane», ha precisato il professor David Hui Shu-cheong, esperto di medicina respiratoria dell’Università cinese. E questo perché la coppia di proprietari che aveva il cagnolino, un volpino di Pomerania, ugualmente è risultata infetta; come la domestica che era in servizio da loro, peraltro.Dei tre sono stati resi pubblici su Internet tutti i dati relativi all’indirizzo, l’età e il trattamento ospedaliero a cui sono stati sottoposti, esattamente come per tutti e 94 i casi di contagio finora accertati. Del cagnolino invece, a parte la razza, si sa solo che «usciva poco di casa», come ha rivelato la sottosegretaria per l’alimentazione e la salute dell’isola, Sophia Chan Siu-chee, confermando che l’animale è stato messo in quarantena per 14 giorni in una struttura veterinaria vicino al ponte che collega l’ex colonia con Macao.Il provvedimento sarà adottato in futuro per tutti gli animali che dovessero essere positivi al test. Il dottor Florence Chan, segretario dell’Associazione veterinari di Hong Kong, ha però invitato la popolazione a non trarre conclusioni affrettate, visto che — ha sottolineato — « il volpino non mostrava alcun sintomo».Insomma, lo Spitz non aveva né tosse né febbre. Consigliando solo di lavarsi sempre le mani, evitando di portare gli animali in luoghi sporchi. E se non dovesse bastare il lavaggio con acqua e sapone delle loro zampette, possono sempre ricorrere a delle scarpe, da rimuovere e disinfettare separatamente.Fonte: corriere.it

Regolamento cani: ecco le razze per le quali a milano servirà il patentino

News Redazione -

E' entrato in vigore il nuovo regolamento animali, che prevede il patentino per possedere una serie di razze considerate "pericolose". Ecco quali sono. Sono 27 le razze di cani per le quali, a Milano, i proprietari dovranno dotarsi di "patentino". Lo prescrive il nuovo regolamento per la tutela e il benessere degli animali, approvato lunedì in consiglio comunale.Inizialmente si era pensato all'obbligo di museruola per tutti i cani anche nelle aree a loro dedicate, ma questo è parso un provvedimento eccessivo e così si è preferito istituire l'obbligo di un patentino (con corso di 3 giorni) per i proprietari di razze specifiche.Non è invece stato approvato un emendamento che chiedeva di estendere il patentino a tutti i cani, indistintamente. Le razze sono quindi state scelte tra quelle "potenzialmente pericolose", per così dire, e agli incroci derivati da quelle razze. Ecco l'elenco.Le razze per le quali serve il patentino sono queste (per quelle sottolineate abbiamo preparato degli approfondimenti ad hoc):American bulldog Pastore dell’Anatolia Pastore di Charplanina Pastore dell’Asia centrale Pastore del Caucaso Pastore Maremmano Abruzzese Cane da Serra da Estreilla Dogo argentino Fila brazileiro Perro da canapo majoero Perro da presa canario Perro da presa Mallorquin Pit bull Pit bull mastiff Pit bull terrier Rafeiro do alentejo Rottweiler Rhodesian ridgeback Tosa inu American Staffordshire Bandog + molossoidi di grande taglia Bull terrier Boerboel Cane Corso Lupo Cecoslovacco Cane lupo di Saarloos Cane lupo italianoL'elenco però non è completamente esaustivo. Oltre ai già citati incroci derivati da queste razze, infatti, si nota l'accenno ai "molossoidi di grossa taglia", tra cui per esempio vanno inclusi il San Bernardo, l'Alano o il Terranova, seppure non in elenco.C'è infine il "caso" del Dobermann che, stando alla classificazione internazionale della F.C.I., rientrerebbe tra i molossoidi. Altre la includono invece tra i lupoidi. Fonti comunali vicine ai consiglieri che hanno proposto il patentino, contattate in merito da MilanoToday, riferiscono semplicemente che il Dobermann «non è in elenco».Chiunque sia già proprietario di una di queste razze ha due anni di tempo dall'entrata in vigore del regolamento per acquisire il "patentino cane speciale" rilasciato dall'Ats. Per le adozioni dal canile, si hanno sei mesi di tempo dall'adozione; per le nuove acquisizioni, la disposizione si applica dopo sei mesi dall'entrata in vigore del regolamento, dopodiché occorrerà avere il patentino per poter acquisire il cane.Fonte: MilanoToday

[video] tenta di rapinare una donna, i cani la difendono e mettono in fuga il ladro

News Redazione -

Ancora una volta i quattro zampe si rivelano utili, oltre che degli inseparabili amici. Una donna cammina sola verso casa a Guayaquil, in Ecuador. Alle sue spalle all’improvviso arriva un uomo intenzionato a rapinarla. In mano ha un’arma. La donna riesce a indietreggiare qualche metro, ma l’uomo, immaginiamo, gli intima di consegnargli la borsa.L’uomo la strattona. Nei dintorni sembra non esserci nessuno in quel momento. Ma non è così: come si può vedere nel video, dal nulla spuntano due cani che si avventano sull’uomo e lo mettono in fuga. Intanto arriva anche un’altra persona in difesa della donna che raccoglie una pietra da terra e la lancia verso il rapinatore che si sta allontanando a gambe levate.La scena, durata qualche secondo, è stata filmata da una telecamera di sicurezza della zona. La notizia così inizia a circolare sui giornali locali e si scoprono altri dettagli: i due eroi con la coda si chiamano Precioso e Hermoso, e sono due cani quartiere che tutti nella zona conoscono e a cui regalano del cibo e qualche attenzione.Il più orgoglioso dell'atto coraggioso è Wilson Bernal, un commerciante di 62 anni, che racconta come Precioso, il quattrozampe con due enormi occhi azzurri, è stato portato da sua suocera dalla 15 anni fa.L’altro cane, che ha 10 anni, è stato chiamato Hermoso, ossia bello, sebbene il suo pelo riccio sia spesso sporco. Entrambi i cani sono quasi sempre insieme e conoscono anche tutti i vicini del quartiere, quindi ogni volta che vedono arrivare uno sconosciuto lo spaventano e gli abbaiano contro.Wilson spera che ciò che i cani hanno fatto serva da lezione e motivazione affinché tutti i quattrozampe di strada ricevano un trattamento più equo: «Questo è un esempio di ciò che possono fare i cani e le persone devono prendersi cura di loro e non devono maltrattarli».

Torsione dello stomaco nel cane: sintomi, prevenzione, cosa fare e cura

Salute & Benessere Redazione -

La torsione dello stomaco nel cane è pericolosa e richiede un immediato intervento. Avete mai sentito parlare della torsione dello stomaco nel cane? Colpisce soprattutto i quattro zampe con determinate caratteristiche fisiche e con una tendenza a non alimentarsi nella corretta maniera.In questo articolo vi spieghiamo i sintomi della torsione dello stomaco nel cane da non sottovalutare, come si cura, quali sono le cause scatenanti e come evitare che il vostro cane possa soffrirne.La torsione dello stomaco nel cane, conosciuta anche come GDV, è causata da un accumulo di gas che causa un rigonfiamento progressivo e trasforma lo stomaco in un sacchetto chiuso, all’interno del quale fermentano tutti i cibi. Nei casi più gravi va a nuocere anche gli organi circostanti, che vengono compressi a causa dello stomaco dilatato.La torsione gastrica nel cane, come suggerisce il termine, è dovuta ad una contorsione dello stomaco su se stesso che causa un blocco dei vasi sanguigni e una quantità minore di sangue per lo stomaco. Aumentano le dimensioni della milza; il piloro tende a spostarsi a destra dell’addome, sotto lo stomaco, e potrebbe arrivare fin sopra il cardias.Lo stomaco del cane tende a dilatarsi e le funzioni gastriche si bloccano. Si ostruisce la vena cava caudale e la vena porta, si verifica una conseguente riduzione cardiaca, la congestione del mesentere, la coagulazione intravasale disseminata.La torsione dello stomaco nel cane o torsione gastrica potrebbe causare emorragie interne e nei peggiore dei casi provoca anche la morte dell’animale, è importante provvedere subito a curarla e operare il cane con urgenza perché questa patologia può solo peggiorare. Torsione dello stomaco nel cane: cause Non esiste una causa specifica scatenante il rigonfiamento dello stomaco, questo problema dipende principalmente dallo spostamento dell’intestino che a sua volta è il risultato di altri fattori tra cui:• I cani di taglia grande con un torace profondo. • Cani con predisposizione a vomito e diarrea. • Una scorretta alimentazione. • Scorretta modalità del consumo del cibo. • Movimento poco indicato dopo i pasti. • Scorretto consumo dell’acqua.I cani di media e grossa taglia hanno un torace stretto, lo stomaco è grande, è sostenuto da legami grossi e lunghi per questo motivo sono maggiormente soggetti alla torsione gastrica.Educate il vostro cane a mangiare correttamente, non deve consumare i pasti troppo velocemente e deve fare piccoli bocconi, non deve ingerire grosse quantità di cibo tutte assieme, i cani che mangiano una volta al giorno tendono spesso a consumare troppo rapidamente il pasto.I cibi come pane riso, pasta, cereali se consumati troppo velocemente minacciano alla salute del cane perché tendono a fermentare nello stomaco. Bere troppa acqua durante i pasti e consumarli voracemente non è salutare e se in più aggiungete anche delle attività molto frenetiche e faticose prima o subito dopo il pasti il vostro cane rischia seriamente di trovarsi a dover affrontare questo problema.In più se il vostro fedele amico purtroppo è predisposto al vomito o alla diarrea potrebbe soffrire più facilmente di torsione dello stomaco.Torsione dello stomaco nel cane: sintomi Il segnale più visibile fisicamente è sicuramente la dimensione del ventre perché tende ad aumentare e se il cane è nervoso, si lamenta, non riesce a stare fermo e ripetutamente ha conati di vomito senza rigetto, con una salivazione abbondante, questi sono tutti gli indizi che non dovete tralasciare.Se sono presenti attenzione: potrebbe essere in corso una torsione allo stomaco. Tra i sintomi della torsione allo stomaco nel cane abbiamo:• Dilatazione dell’addome • Conati di vomito senza rigetto • Forte dolore addominale • Depressione, sguardo fisso, guaiti frequenti e spossatezza • Stato di agitazione e abbattimentoQuesti sintomi si manifestano nell’arco di poche ore, se li notate correte immediatamente dal veterinario che provvederà a fare gli esami necessari: radiografie, ecografie e palpazione dell’addome sono sufficienti a capire se il cane ha una torsione dell’addome, solitamente si procede con un’operazione. Torsione dello stomaco nel cane: cura Ma come funziona questa operazione? Il veterinario fa passare dalla bocca del cane un tubo e cerca di rimuovere il cibo, il gas e tutti i liquidi presenti nello stomaco. Poi procede facendo un lavaggio con l’acqua tiepida per eliminare i cibi che fermentano nello stomaco: se c’è la torsione dello stomaco per il tubo è impossibile passare quindi è necessario un intervento chirurgico.Lo stomaco viene svuotato e ricollocato nella posizione iniziale, se necessario la milza va asportata. Per precauzione o per evitare nuovamente torsioni allo stomaco si può fare una gastropessi: è un intervento che serve per fissare permanentemente lo stomaco che viene suturato alla parete addominale.Il cane potrebbe presentare aritmie cardiache e un arresto cardiocircolatorio dovuto a alterazioni elettrolitiche, quindi fate sempre attenzione a non fargli compiere sforzi fisici e movimenti poco indicati.Come abbiamo già detto i cani di medie e grossa taglia sono maggiormente predisposti alla torsione dello stomaco, tra le razze che ne vengono maggiormente colpite ci sono: il Pastore tedesco, l’Alano tedesco, il Labrador retriever, il Setter irlandese, Golden retriever, Mastino dei Pirenei e Mastino napoletano.Prevenire questa disfunzione significa evitare di far compiere al cane movimenti sbagliati come avvitamenti: sono quelli più pericolosi perché il corpo si sposta mentre lo stomaco rimane fermo e immobile, attenzione alle posizioni innaturali, evitate di far fare attività fisica attività che possono rappresentare una fonte di stress e sforzo poco prima e poco dopo i pasti.Date al cane il la giusta razione di cibo quotidianamente e suddividetela in 2 o tre pasti al giorno, meglio più pasti in piccole quantità che un unico pasto che rischia di diventare una vera e propria abbuffata per il vostro cane.Cercate di “apparecchiare” su un rialzo di 10 cm circa da terra per facilitare il pasto al vostro cane e indurlo a mantenere una postura più corretta, che contribuirà a diminuire il rischio di torsione. Considerate che in vendita esistono anche ciotole per cani rialzate indicate per prevenire questo tipo problema.

Mastino tibetano

I cani più grandi del mondo: ecco 20 razze giganti

Curiosità Redazione -

I cani più grandi del mondo possono mettere soggezione per la loro mole, ma sono dei veri campioni di coccole: andiamo alla scoperta di queste razze. Tra gli amanti dei cani, ci sono quelli che adorano i piccoli cuccioli da proteggere e coccolare, tanto da ricercare taglie super mignon, come: nano, toy e teacup. Amano portarli con se ovunque, stanno in una borsetta e sono teneri e minuti come appena nati.Altri invece preferiscono i cani grandi e rassicuranti. Non c’è una definizione universale di razza gigante, anche se parte del mondo cinofilo identifica come taglia gigante le razze che superano i 45 kg di peso. I cani XL possono essere robusti e possenti o alti e longilinei. Al contrario di quello che si pensa, questi cagnoni hanno usualmente un temperamento mite e sono eccellenti compagni per tutta la famiglia.Se siete interessati a farvi coccolare sul divano da una montagna di pelo, date un’occhiata alla lista dei 20 cani più grandi del mondo:1) Pastore del Caucaso: molto diffusi in Russia, Armenia, Azerbaijan e Georgia, hanno una possente struttura e una buona muscolatura. Appartengono alla famiglia dei molossoidi. Possono raggiungere i 70 centimetri per le femmine anche 75 per i maschi.2) Mastiff: è sicuramente uno dei cani più grandi del mondo come mole. Questa razza ha origine antichissime e sembra sia stata censita per la prima volta dai Romani durante la conquista dell’Inghilterra. Un esemplare maschio può arrivare a pesare anche 113 kg di peso. Il Mastiff inglese più grande che sia mai stato documentato è Zorba, peso record 154 chilogrammi. Il cane più grande del mondo, nel periodo in cui è vissuto.3) Terranova: originariamente usato come cane da lavoro per i pescatori, è famoso per la sua intelligenza e le sue capacità natatorie. Un cagnone dolce e morbidissimo che può arrivare a pesare anche 70 kg.4) Mastino tibetano: provengono da Tibet, appunto, ma anche Cina, Nepal e India. Possono raggiungere i 65 centimetri di altezza e più di 80 kg di peso.5) Levriero scozzese: allevati originariamente per cacciare i cervi, hanno un carattere mite e dolce. Annoverati giustamente tra i cani più grandi del mondo, sono davvero molto alti, visto che i maschi possono raggiungere gli 80 cm, ma relativamente leggeri tra i 34 e i 50 chilogrammi.6) Mastino napoletano: le proporzioni di questo cane sono davvero impressionanti, possono pesare anche 70 chilogrammi, e sono molto protettivi verso la casa e la loro famiglia. Non di certo un cane al quale si vuol dare fastidio volentieri.7) San Bernardo: originario dell’Italia e delle Alpi Svizzere, veniva impiegato per il soccorso alpino. Può essere considerato uno dei cani più grandi del mondo, i maschi adulti più imponenti misurano fino a 90 centimetri d altezza e 120 chilogrammi di peso.8) Levriero irlandese: viene considerata la razza più alta del mondo, misura tra i 70 e i 90 centimetri.Usato in antichità per la caccia e la guardia, è un cane che ama stare da solo e può essere soggetto a qualche capriccio.9) Alano: rinomati nel mondo proprio per la loro taglia, sono pazienti, gentili e affidabili. L’altezza oscilla tra i 70 e i 90 centimetri e il peso tra i 45 e i 90 chilogrammi. Purtroppo non sono cani molto longevi, in media l’aspettativa di vita è 8/10 anni. Il cane più grande del mondo è stato Zeus, Alano di 120 centimetri.10) Leonberger: detto anche il leone gentile, prende il nome dalla città tedesca  di Leonberga. Possono arrivare ai 75 centimetri di altezza e 68 chilogrammi di peso. Sono contraddistinti da un folto pelo, un carattere gentile e giocoso, che lo rende adatto alla vita in famiglia.11) Boerboel: è una razza grande e robusta proveniente dal Sud Africa. Le sue proporzioni sono formidabili: alto fino a 70 centimetri, può pesare anche 100 chilogrammi. Sono molto fedeli, particolarmente amanti dei bambini, molto protettivi verso la famiglia e il proprio territorio.12) Pastore dell'Anatolia: è un cane antichissimo, allevato in Turchia già 6 mila anni fa. Viene annoverato giustamente tra i cani più grandi del mondo, poiché alto fino a 80 centimetri e pesante fino ai 70 chilogrammi. Sono dei veri e propri giganti. Allevati in origine per prendersi cura del gregge, erano in grado di gestire gli animali senza supervisione umana, anche in vaste aree selvagge. Per questo hanno sviluppato un carattere indipendente e vigoroso, e si consiglia la socializzazione con altri cani, fin da cuccioli per prevenirne l’aggressività.13) Cane da montagna dei Pirenei: questa razza è stata selezionata per proteggere le capre ed essere idonea alla vita montana. Sono molto intelligenti, molto affettuosi ma anche molto grandi: dai 65 agli 82 centimetri di altezza, dai 40 ai 54 chilogrammi di peso.14) Landseer: molto simile al Terranova, si differenzia dal cugino americano per arti più lunghi ed una maggiore attitudine alla guardia. Anche questa razza ama molto l’acqua. Gli esemplari maschi più grandi possono arrivare a 80 centimetri di altezza e circa 80 chilogrammi di peso.15) Mastino pakistano: è il discendente di una razza ormai estinta chiamata Alaunt, a discapito delle sue dimensioni, fino a 90 centimetri di altezza per anche 90 chilogrammi di peso è un cane socievole, docile e facile da addestrare.16) Kangal: un altro cane di origine turca, allevato per la vita in montagna e la protezione del bestiame. Alti fino  a 81 centimetri sono relativamente più leggeri, pur facendo parte della famiglia dei molossoidi, da 54 a 66 chilogrammi; il peso minore li rende agili e veloci. Sono cani calmi, controllati, indipendenti, robusti e protettivi. Se adeguatamente socializzati adatti al contatto con estranei e bambini.17) Akbash: anche questa razza è originaria della Turchia, è stata selezionata per difendere le greggi. Caratterizzati da un folto manto candido possono arrivare a misurare anche 85 centimetri di altezza e circa 64 chilogrammi di peso. Hanno un temperamento calmo e attento, hanno ottima resistenza e perseveranza, e buone capacità di concentrazione.18) Cane corso: è il cugino del Mastino Napoletano. Una razza selezionata in Italia per la caccia e la guardia. Il Corso è un cane molto muscoloso ma meno imponente degli altri mastini, pesa massimo 50 chilogrammi per un altezza che raggiunge un massimo di 70 centimetri.19) Kuvasz: è un cane di origini ungheresi, selezionato dai nomadi per la guardia dei greggi. Si contraddistingue per un folto pelo bianco, un carattere intelligente e furbo, con molto senso dell’umorismo.20) Komondor: anche lui di origini ungheresi sarebbe arrivato dalle steppe asiatiche con le orde degli Unni, impossibile da confondere, per la conformazione del suo pelo definito cordato. Un cane molto ubbidiente, di indole tranquilla, attenta ma diffidente. Misura fino a 70 centimetri di altezza e 60 chilogrammi di peso.I cani più grandi del mondo potranno essere sicuramente impegnativi ma ispirano una fiducia e una protezione proporzionale alla loro mole.

Dermatite nel cane: cos'è, sintomi, cure e rimedi naturali

Salute del cane Redazione -

Cos'è la dermatite nel cane? Si tratta di una patologia che provoca irritazione e prurito, ma anche altri sintomi piuttosto pesanti. La dermatite è una delle malattie più frequenti nel cane. Non ne hai mai sentito parlare? Non sai di cosa si tratta e come si manifesta? Se non la conosci, in questo articolo ti parliamo delle dermatiti e dei problemi che causano alla pelle. Qui trovi le spiegazioni sulle tipologie di dermatiti che attaccano la cute del cane e sui sintomi che comportano. Le dermatiti possono dipendere da diversi fattori sia interni che esterni all’organismo e va fatta una visita accurata per evitare di sbagliare la cura viste le innumerevoli forme che può avere questa infezione. Un chiaro indizio di un principio di dermatite è il sintomo più comune, il classico prurito del cane, oltre ai segni come le lesioni o le chiazze che la malattia provoca sulla pelle.Dermatite essudativa iperacuta nel cane: una malattia frequenteLa dermatite essudativa iperacuta rientra tra le malattie della pelle del cane, tra le più frequenti nel nostro amico a 4 zampe. La pelle, è ciò che riveste e protegge il corpo, è la parte più esterna dell’organismo, quella che si confronta e relaziona con l’ambiente e tutto quello che ne fa parte: la temperatura, il caldo, il freddo, l’inquinamento, gli organismi come i batteri. La pelle, essendo lo strato più superficiale, deve fare i conti con eventuali lesioni provocate da malattie o urti. La pelle ha uno spessore di pochi millimetri ed è la parte dell’organismo che mette in contatto l’esterno con l’interno e viceversa. Qui si manifestano alcuni sintomi dovuti a malattie e infezioni che provocano la formazione della dermatite del cane, le più frequenti sono:Le piodermiti La foruncolosi L’acne Le ulcere cutaneeDermatite nel cane: sintomi La dermatite nel cane si manifesta con un edema che provoca prurito e generale fastidio. La conformazione del pelo e della cute predispongono alcune razze ad essere più sensibili a questo tipo di dermatite, ad esempio il Pastore tedesco e i cani che hanno un pelo fitto, abbondante o anche riccio come il Chow chow, che possono riscontrare con più facilità delle patologie alla pelle. Al di là del prurito continuo, la dermatite nel cane è una patologia che provoca anche altri sintomi ben più gravi, tra cui:Estesi arrossamenti, eczema, forfora e croste Formazione di piaghe, pustole, ulcere e sanguinamento Presenza di parassiti, rigonfiamenti e sangue Starnuti Odore maleodorante della parte interessata Senso generale di dolore fisicoQuindi è bene non trascurarla e portare Fido dal veterinario: un'iniziale prurito frequente, se non curato in maniera tempestiva, può portare a questi problemi propri della dermatite nel cane. Ma quali sono le zone più interessate? Sicuramente le ascelle, ma anche l'addome, le orecchie e le zampe. Se il cane inizia a leccarsi sempre significa che esiste un problema.Dermatite nel cane: tipologiePer capire di che tipo di dermatite si tratta è meglio rivolgersi al veterinario: una volta visitato il cane saprà indicare la cura adeguata. Dermatite è un termine utilizzato genericamente per indicare un’infiammazione della pelle. Si può manifestare in tre fasi diverse: dermatite acuta, subacuta o cronica con conseguente lesione della cute, arrossamenti o pruriti e a volte si manifesta anche l'otite. L’infezione della pelle è di vari tipi e può essere la conseguenza di cause diverse, ad esempio la dermatite atopica si manifesta sul muso e alle estremità degli arti, è dovuta all'inalazione di certi elementi presenti nell'aria soprattutto durante il periodo primaverile. La dermatite allergica è causata da alimenti e come suggerisce la parola stessa è dovuta ad una dieta sbagliata che crea pruriti: la cura consiste nel cambiare il regime alimentare del cane, spesso viene utilizzata la dieta ad eliminazione. Un'altra forma di dermatite molto diffusa nei cani è l’acne: si presenta nel muso sotto forma di puntini e come nell’uomo appare durante la fase della pubertà che va dai 5 agli 8 mesi. Dipende sicuramente dagli ormoni e dai geni, non è necessario fare delle cure specifiche perché tende ad andarsene da sola, le razze predisposte ad avere l’acne sono l'Alano e il Boxer. Nella pelle ci sono delle ghiandole sebacee che se non funzionano bene possono causare la seborrea che può essere secca o grassa: la prima ha come conseguenza il pelo secco e forfora, ne soffrono molto i Setter, la seborrea grassa rende il pelo del cane oleoso ed è diffusa tra cocker, Basset-hound e springer. Le micosi sono il risultato di un’infezione dovuta ai funghi: la pericolosità di questa dermatite è che si attacca anche all'uomo, si individua facendo le analisi. Si cura isolando il cane per evitare contagi al padrone e ad altri animali, lo si mette in un ambiente pulito e gli si dà una pomata l’antifungino, ma se è grave è meglio passare alle pillole. E' importante selezionare cibi di qualità e far seguire una dieta sana al cane. La rogna è un'altra forma di dermatite: è causata da un acaro sarcoptes saibei, si manifesta con la presenza di pustole, pelle squamosa, ispessimento della cute, alopecia localizzata e nei casi più gravi anche con la febbre. Può essere di due tipi: quella rossa e quella sarcoptica. La rogna rossa è meno pericolosa perché non si trasmette all'uomo, si riconosce dalle pustole che forma sulla pelle del cane. Si riproduce sulla testa e nelle zampe. La rogna sarcoptica è trasmissibile anche all'uomo, è causata da un parassita che si posiziona solo in certe zone del corpo del cane, tra cui le ascelle, la coda, nelle zampe e vicino alle orecchie. Provoca un prurito talmente insopportabile che porta il cane a sfregarsi contro le superfici o a crearsi delle lesioni dovute al fastidio che gli crea il parassita. La probabilità di prendere la rogna sarcoptica aumenta quando arriva la bella stagione e aumentano le temperature. Questo tipo di rogna può infettare anche il gatto, la volpe, il coniglio e infine l’uomo che vive a diretto contatto con animali che hanno contratto questa infezione. Anche in questo caso è fondamentale igienizzare e tenere il cane in luoghi puliti. Tra i cani nordici come l’Husky è molto diffusa anche la dermatite dovuta alla carenza di zinco, che provoca l’arrossamento della pelle e la formazione di croste attorno agli occhi, sul muso, nelle zampe e nelle orecchie. Prestate attenzione anche ai traumi: se il vostro cane ha subito delle operazioni chirurgiche, delle bruciature, dei colpi, potrebbe manifestare dei disturbi alla pelle, così come dovete prestare attenzione alle ferite che non son state curate bene, se non hanno cicatrizzato definitivamente è importante disinfettarle. Viste le numerose forme con le quali si può manifestare una dermatite è importante far visitare il cane al veterinario per non sbagliare la cura. La dermatite nel cane non è un infezione pericolosa, non provoca la morte ma può essere molto fastidiosa e creargli dolore.Dermatite nel cane: cure e rimedi Una volta determinate le cause e i sintomi del problema, il vostro veterinario saprà darvi la miglior cura possibile: potrebbe essere necessaria l'assunzione di antibiotici, antinfiammatori e antistaminici nei casi più gravi mentre in altri più "soft" basteranno degli shampoo per i lavaggi della cute. E’ consigliato l’utilizzo di shampoo, particolarmente adatti per alleviare il prurito. Ecco quelli che consigliamo:Se però si tratta di dermatite dovuta ad un'allergia alimentare allora sarà il caso di cambiare l'alimentazione del vostro pet. Nel caso in cui il tuo cane sviluppi una dermatite ti consigliamo di introdurre nella sua dieta questa linea di crocchette (ottime anche e soprattutto per i cani che hanno intolleranze o allergie alimentari):Vi diamo un consiglio: annotatevi su un'agenda i miglioramenti/peggioramenti in modo tale che il veterinario sappia eventualmente correggere il tiro. Può anche essere che il vostro quattro zampe sia allergico a qualche erba del vostro prato: stiamo parlando di dermatite nel cane da contatto e nel caso evitate in modo assoluto che la sua pelle si strofini con essa.Dermatite nel cane: rimedi naturali In alcuni casi possono essere molto utili anche alcuni rimedi naturali per la dermatite nel cane, come ad esempio impacchi di decotto freddo con malva o camomilla da applicare sulle ferite. Un'altra pianta molto indicata è l'aloe, soprattutto quando la parte interessata si presenta secca.

Pet therapy: cos'è, addestramento e quali cani scegliere

Addestramento Redazione -

Quando parliamo di Pet therapy a cosa ci riferiamo? Di cosa si tratta? Vediamo cos'è e come si applica. Il termine pet therapy è stato ideato dallo psichiatra americano Boris Levinson, all'inizio degli anni ’60 e si può tradurre letteralmente con “terapia dell’animale da affezione”.Si tratta di una pratica cha va ad affiancare e rafforzare altre forme di terapia tradizionali. La pet therapy utilizza il beneficio che gli individui traggono dal rapporto con gli animali. Si utilizzano queste sensazioni per rafforzare la salute e supportare il morale degli individui sottoposti a pesanti trattamenti farmacologici o lungodegenti in ospedale.Si utilizza il rapporto con l’animale anche per migliorare il benessere degli anziani nelle case di riposo. Ultimamente, la pet therapy è impiegata anche con i bambini e gli adolescenti, sia nelle terapie psicologiche che, con i più piccoli, per favorire lo sviluppo e la creatività. Pet therapy: perché si sceglie il cane La pet therapy, può essere svolta solo con animali da compagnia: cani, gatti, asini, conigli e cavalli. La maggior parte delle Associazioni sceglie però il cane. Questo è dovuto alle caratteristiche comportamentali dell’animale.Molti studi hanno comprovato che il cane, per sua natura, riesce a riconoscere un’autorità esterna a lui pur mantenendo integra la sua personalità. La predisposizione ad imparare da un soggetto che riconosce di grado gerarchico superiore (sia esso animale o umano), spiega perché il cane è addestrabile, tanto da diventare collaboratore fondamentale dell’uomo. Pensiamo ai cani poliziotto, le guide per ciechi e appunto gli esemplari impiegati nella pet therapy.Inoltre l’uomo, selezionando le varie razze, ha cercato di coltivare le componenti di arrendevolezza, obbedienza e dipendenza dalla figura di riferimento, per farne un compagno di vita perfetto. In alcuni casi questo lavoro è riuscito meglio che in altri.Pet therapy: quali razze preferire Il lavoro di selezione sulle razze canine, associato alle caratteristiche genetiche e attitudinali di alcune tipologie di cani, ha prodotto risultati in alcuni casi eccellenti. Cani cioè maggiorante predisposti all’interazione con l’uomo e ad essere trainizzati per lavori specifici.Si pensi alle razze di cani da caccia e riporto, in ci si è insegnato al cane ad inibire il senso di appartenenza rispetto alla preda, favorendo lo sviluppo delle doti collaborative con l’uomo e di socievolezza con il branco.Per queste ragione si può identificare nei Retrievers o cani da riporto, la razza maggiormente idonea alla pet therapy. Questi cani, hanno infatti più probabilità di sviluppare quelle doti attitudinali fondamentali per un lavoro delicato come questo.Le caratteristiche che ne fanno “il cane perfetto” sono: il desiderio di interagire con l’uomo e di essere partecipi alle attività quotidiane del proprietario, la capacità di imparare, l’istinto collaborativo, la naturale curiosità e giocosità. Oltre alla genetica, risulta fondamentale il percorso di crescita del cane e naturalmente, le risposte che il cane stesso darà durante il programma di preparazione.Pet therapy: a chi si rivolge Le attività con il cane hanno trovato numerosi ambiti applicativi, che ormai esulano da contesti strettamente terapeutici. I cani vengono impiegati anche in contesti: educativi, ludici, ricreativi, di utilità sociale, di promozione della salute. Per questo motivo si può distinguere la pet therapy in 3 diversi sottogruppi:• AAA attività assistita con animali: ad esempio nelle carceri. • TAA terapia assistita con animali: svolta soprattutto in ospedali e case di riposo. • EAA educazione assistita con animali: asili, scuole.In linea di massima tutti possono trarre beneficio dagli interventi con il cane: bambini, anziani, persone con disabilità, malati psichiatrici.  L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi.In sua compagnia diminuisce il battito cardiaco e calano le ansie e le paure. Inoltre, favorisce la piena espressione delle persone, che tra gli umani è solo verbale, mentre con l’animale, avviene anche a livello corporeo. Il cane, dal canto suo, non viene utilizzato come mero strumento, bensì si sfrutta la relazione che si crea tra l’animale e le persone a cui viene rivolto l’intervento. Pet therapy: come addestrare un cane che cura Se vogliamo che il nostro cucciolo diventi un operatore di pet therapy, il percorso parte da molto lontano:• studio genetico: si ricercano alcuni tratti temperamentali e comportamentali • scelta dei genitori: i genitori devono essere esenti da problemi di salute e difetti genetici • gestione della gravidanza: una gestazione priva di stress produce effetti molto positivi sui cuccioli • sviluppo e imprinting: una vita stimolante fin dai primi giorni e l’inibizione repentina di comportamenti mordaci o aggressivi può agevolare la crescita di un buon cane da pet therapy. • scelta del cucciolo: utilizzando test caratteriali si può scegliere l’esemplare più idoneo. • socializzazione: è uno dei momenti di sviluppo più delicato nella vita del cane e i problemi nella relazione con l’uomo usualmente insorgono qui. • educazione e addestramento: il futuro conduttore deve rendere il cane equilibrato e capace di rispondere con un determinato comportamento a specifici comandi e situazioni • esperienza graduali: il cane giovane inizia assistendo agli interventi, frequentando i luoghi ed associandoli a sensazioni positive. • inserimento nei programmi: soltanto la valutazione della coppia conduttore-cane come un vero team, decreterà la possibilità di essere inseriti in un programma di pet therapy. Pet therapy: test finaleDopo aver seguito un adeguato percorso di preparazione, il nostro cane verrà valutato dal punto di vista delle capacità acquisite e attitudinali, in  “coppia” con il proprio Conduttore.Potrà essere  utilizzato un test  introdotto nel 1989 dall’American Kennel Club e definito: “Canine Good Citizen Test”, cioè “Prova del Cane Buon Cittadino”, che verrà adattato al contesto operativo in cui il cane andrà ad operare, aggiungendo cioè diversi oggetti ed attrezzature che potrebbero ritrovarsi nelle varie strutture e situazioni.I dieci punti sono i seguenti:1. Accettare un estraneo amichevolmente 2. Sedersi e lasciarsi accarezzare 3. Esame dell’aspetto esteriore e cure da parte di un estraneo 4. Passeggiata al guinzaglio 5. Camminare in mezzo ad un gruppo di persone 6. Comandi di base: seduto, terra e resta sul posto 7. Richiamo del cane 8. Reazione all’incontro di altri animali (in particolare di cani) 9. Reazione alle distrazioni 10. Separazione del cane dal conduttoreSe pensiamo al piacere di accoccolarci vicino al nostro amico peloso sul divano, non ci riesce difficile comprendere che i cani possano: curare, educare, alleviare le sofferenze, stimolare il benessere psicofisico dell’individuo.

Dieta Barf

Dieta barf per cani: cos'è, opinioni, pro e contro di questo metodo

Salute del cane Redazione -

Cerchiamo di capire insieme in cosa consiste la dieta Barf e quali sono i suoi lati positivi e negativi per i nostri cani. In questo articolo andremo a vedere in cosa consiste la dieta Barf dedicata ai nostri cani. Come per noi esseri umani si registra un continuo fiorire di nuove diete o presunte tali, che promettono ogni volta risultati sorprendenti e una forma fisica perfetta, anche per i nostri amici a quattro zampe, pur con le dovute proporzioni, hanno iniziato a diffondersi, soprattutto nell'ultimo decennio, diverse “filosofie” alimentari, tra cui la dieta BARF per cani. Ma di cosa si tratta? BARF sta per Bones And Raw Food, ossia dieta a base di cibo crudo ed ossa. Eh sì, l’idea di alimentare il nostro quattro zampe con ossa può sorprendere molti, ma non i sostenitori di quest’orientamento nutrizionale. Chi appoggia la BARF per cani ritiene che i nostri pelosi debbano tornare ad un regime alimentare “naturale”, il più possibile simile a quello dei loro antenati lupi, che si nutrono principalmente delle carni degli animali cacciati. Questa dieta quindi è costituita principalmente da carne (70-90%), rigorosamente da consumarsi cruda e completa delle ossa cui è attaccata e per un 10%-30% da prodotti vegetali. Le ossa, che ingerite cotte sarebbero molto pericolose perché facili a spezzarsi (soprattutto quelle sottili di pollo), se mangiate crude non comporterebbero questo rischio e comunque il quantitativo non dovrebbe superare il 30% dell’alimentazione. I tipi di carne devono essere varie: sia cerne rossa che bianca e non solo muscolo e ossa, ma anche frattaglie (trippa, stomaci, fegato, colli, cervello, ecc), nelle giuste proporzioni, considerando che in natura gli organi interni negli animali cacciati dal lupo sono in percentuale limitata sul totale della preda. Da non dimenticare di tanto in tanto il pesce, ovviamente crudo e senza lische, ricco di Omega 3 e Omega 6. Secondo la BARF i cereali dovrebbero essere somministrati al cane in quantità moderate e mai insieme alla carne, perché, presenti nella maggior parte dei mangimi industriali, sarebbero una delle principali cause dei numerosi problemi digestivi e intestinali dei nostri pet. La verdura invece deve essere cotta a vapore e frullata, come la frutta, per distruggerne la membrana, contenente cellulosa, che l’animale non digerisce. La dieta ideale per la BARF sarebbe costituita da 5 giorni alla settimana a base di carne cruda e ossa, un giorno senza carne (sostituita da frutta, verdura, cereali, latticini) e un giorno di digiuno per consentire agli organi di riposare. A completare la dieta la somministrazione di oli ricchi di acidi grassi, come quello di pesce, uova crude e un po’ di frutta secca. Secondo i sostenitori della dieta BARF per cani questo tipo di dieta garantirebbe al cane una migliore salute e una minore incidenza di determinate patologie in aumento, come deficit del sistema immunitario, tumori e alcune malattie genetiche.  Dieta Barf per i cani: i contro di questa scelta Molti veterinari sono contrari alla dieta BARF per il cane: vediamo quali sono le principali motivazioni. Ecco i contro della dieta BARF per i cani:Anzitutto equiparare il cane al lupo sarebbe sbagliato perché è chiaro che i nostri quattro zampe ormai addomesticati da millenni hanno perso molte delle caratteristiche dei loro antenati, a partire dallo stile di vita originario. Il lupo macina chilometri e chilometri al giorno, mentre i nostri pet si limitano a qualche passeggiata al parco, quindi anche il fabbisogno di energie è molto diverso. Somministrare ossa al cane, anche se crude, può essere pericoloso, perché non sono infrequenti i casi di cani alimentati secondo la BARF che presentano sintomi di ostruzione intestinale o qualche volta di soffocamento, oltre al rischio di calcio in eccesso, con conseguenti danni renali e ossei. Molta attenzione anche alla somministrazione di fegato, che può causare un sovradosaggio di vitamina A, che può portare a disfunzioni nella crescita, malformazioni alle ossa, carenza di globuli rossi e coagulazione ritardata.Prima di scegliere la dieta BARF per i cani dunque è importante informarsi bene sugli eventuali rischi, in modo da valutare opportunamente il rapporto rischi/benefici. È doveroso inoltre sottolineare che ad oggi non esistono studi scientifici che dimostrino che i cani che seguono la BARF godano di una migliore salute. Che i lupi in natura siano più sani è tutto da vedere, anzitutto perché nessuno va ad indagare quale sia l’incidenza delle varie patologie sulla popolazione lupina e inoltre bisogna anche chiedersi quanto vivano i lupi rispetto ai nostri cani domestici, che si ammalano di più anche perché raggiungono età difficili da pensare per i lupi.

razze di cani pericolose

Cani pericolosi: la normativa in italia e le leggi europee

Comportamento Redazione -

“Dimmi qual è la tua razza e ti dirò se sei buono o cattivo…”. Potrebbe iniziare così un articolo sulle razze di cani pericolose, ma sarebbe fuorviante. Eh sì, perché non esistono cani sulla carta più aggressivi di altri, ma tutto dipende sempre dall’educazione che ricevono, dal contesto in cui crescono e vivono e dalle caratteristiche del singolo soggetto. Per anni si è cercato di stilare graduatorie che mettessero nero su bianco i nomi delle razze di cani più pericolose , magari pensando anche che questo potesse diminuire le potenziali aggressioni nei confronti dell’uomo. È quanto avvenuto nel 2006 con l’ordinanza del Ministro Livia Turco sulla "Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani", che relegava 17 razze canine nella lista dei “cattivi”, rovinando la reputazione di alcune di queste in modo quasi irrimediabile (vedi i Pitbull). Sin dall’inizio questo elenco suscitò numerose polemiche e dissensi, soprattutto da parte degli addetti ai lavori: educatori cinofili, veterinari, allevatori, che di cani ne capivano per esservi direttamente a contatto ogni giorno. Quel provvedimento era nato anche come risposta ad alcuni casi di aggressioni di cani nei confronti dell’uomo, ravvicinate nel tempo, a cui i media avevano dato grande rilievo, sulla base di quel meccanismo di agenda-setting che porta a selezionare e riproporre le notizie simili tra loro che hanno notevole impatto sull’opinione pubblica. Per onestà intellettuale va detto che le aggressioni canine esistono, ma, oltre ad essere sempre precedute da segnali premonitori che troppo spesso noi non sappiamo cogliere, sono una percentuale infinitesimale se rapportate al numero di quattrozampe che vivono pacificamente nelle famiglie italiane; solo che fanno molta più notizia rispetto ai circa 6 milioni di cani non aggressivi presenti nelle nostre case.Anche per questo l’ordinanza del 2006 ebbe vita breve e già dal 2009 la lista dei cani pericolosi venne abolita, dopo le critiche dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), dell’Associazione nazionale medici  veterinari, del Consiglio Superiore della Sanità e del Ministero delle Politiche agricole, tutti d’accordo nel sostenere che la correlazione tra razze e aggressività non aveva alcun fondamento scientifico.Cani pericolosi: perché alcuni sono considerati così? Tutte le principali Associazioni di categoria cinofile dunque affermano che la causa della potenziale aggressività del cane non è innata, ma affonda le sue radici nel rapporto con l’uomo, ma allora perché comunque si ritiene che esistano razze di cani pericolose? Anzitutto perché una cattiva fama è dura da “redimere” e l’uso improprio o addirittura criminale fatto dall’essere umano di certe razze, come nel caso dei Pitbull da combattimento, ha danneggiato gravemente la loro immagine, generando un pensiero comune che è difficile da sradicare. Anche la fisicità non aiuta alcune razze di cani, che per la loro taglia e potenza fisica sono considerati più pericolosi di altri: va da sé che un morso dato da un Rottweiler fa molti più danni di quello di un Chihuahua, ma ciò non significa che un cane delle dimensioni di un Chihuahua non possa essere aggressivo. Anche l’aspetto più o meno minaccioso gioca a sfavore di certe razze: molti associano ancora il Pastore Tedesco al lupo per la somiglianza delle forme, mentre alcuni cani dalla fisionomia con caratteristiche più neoteniche, come la testa tondeggiante, il muso arrotondato, le orecchie penzoloni, il corpo un po’ tozzo, come i retrievers, sono già visivamente associati al cucciolo e considerati meno pericolosi.Cani pericolosi in Italia: la normativa Quante volte è successo di sentire al telegiornale di un fatto grave che coinvolge i cani e dover ascoltare conseguenti commenti che attribuiscono la colpa dell’aggressione all’indole di una certa razza canina?Dopo l’attacco da parte di un cane, è tutto un susseguirsi di: “quella razza canina è pericolosa”, “sono cani da proibire”, “tutti lo sapevano che prima o poi sarebbe successo qualcosa”, “le leggi dovrebbero essere più severe per quel tipo di razza” ecc.Eppure tutti gli etologi dicono che l’aggressività di un cane non dipende dall’appartenere o meno ad una specifica razza bensì dall’educazione e l’ambiente nel quale cresce. Anche la legge italiana è d’accordo con questa linea di pensiero.Razze canine pericolose: legge italiana La normativa vigente in Italia basa la sua struttura generale sull’ Ordinanza del 23 marzo 2009 del Sottosegretario alla Salute Francasca Martini che cancella la lista di razze pericolose introdotte nel 2006 da Livia Turco con l’Ordinanza “Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani”.Nel testo firmato dalla Martini si specifica infatti che l'ordinanza precedente «non solo non ha ridotto gli episodi di aggressione ma, come confermato dalla letteratura scientifica di Medicina Veterinaria, non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell'appartenenza a una razza o ai suoi incroci».Una bella vittoria contro la discriminazione delle razze di cani pericolose a prescindere, elogiato anche da molte Associazioni Animaliste.Il corpo principale della legge, che accumuna anche le Ordinanze successive, prevede una serie di divieti e obblighi a tutti i cani a prescindere dalla loro appartenenza ad una razza canina pericolosa. Cani pericolosi normativa: i divietiNon si può possedere un cane per compiere queste attività:Addestramento che ne esalti l’aggressività. Qualsiasi operazione di selezione o di incrocio di cani con lo scopo di svilupparne l’aggressività. La sottoposizione di cani a doping. Gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi, con particolare riferimento a: recisione delle corde vocali, taglio delle orecchie, estirpazione delle unghie e dei denti, taglio della coda. La vendita, l'esposizione ai fini di vendita e la commercializzazione di cani sottoposti a interventi chirurgici.Razze di cani pericolose normativa: resposabilità e obblighi I proprietari devono poi attenersi ad una serie di regole e obblighi:Il padrone è sempre responsabile del benessere e del controllo del proprio animale, pertanto risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni che questi arreca a persone, animali o cose. E' l’obbligato a utilizzare sempre e in ogni luogo il guinzaglio di una misura non superiore a mt. 1,50 per i cani condotti nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico - fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni - e di avere sempre con sé la museruola (rigida o morbida) da applicare in caso di potenziale pericolo l’obbligo di affidare il proprio animale solo a persone in grado di gestirlo il proprietario ed il detentore devono, inoltre, assumere informazioni sulle caratteristiche fisiche ed etologiche dei cani e sulle normative in vigore. è obbligatorio per chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle feci.Razze canine pericolose: Ordinanza 13 luglio 2016 Attualmente nel nostro Paese è in vigore l’Ordinanza del 13 luglio 2016 che, come le precedenti, conferma i contenuti del Decreto Martini illustrato precedentemente.Unica modifica rilevante di questo testo, è il ruolo centrale di prevenzione affidato ai veterinari. Per la prima volta infatti, nel 2016, si rendono i medici veterinari responsabili e promotori dell’educazione dei proprietari, rispetto alle razze canine considerate maggiormente impegnative.Gli si da per la prima volta la possibilità di organizzare percorsi formativi in tal senso, compito che fino ad allora era stata ad esclusivo appannaggio delle ASL territoriali. Inoltre possono e devono segnalare alle Asl di competenza le situazioni a rischio per la salute Pubblica.I cani soggetti a questo tipo di segnalazione vengono iscritti nel Registro dei cani morsicatori e con problemi di comportamento. Se il nostro cane è iscritto a questo registro saremo obbligati a stipulare un’assicurazione di responsabilità civile (di cui parleremo più avanti) e applicare contestualmente guinzaglio e museruola al proprio animale quando si trovano in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico. Razze canine pericolose: lista Prima dell’Ordinanza Martini in Italia, vigeva L’Ordinanza del 13 Gennaio 2007, del Ministro della Salute Livia Turco. Tale disposizione conteneva una vera e propria “lista nera” di razze canine pericolose.Aspetto altrettanto inquietante della passata normativa era l’approccio discriminatorio e brutale rivolto alle razze canine pericolose. Per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico infatti, veniva considerata l’ipotesi dell’abbattimento eutanasico di cani pericolosi, di cui il padrone non fosse in grado di prendersi cura adeguatamente.Solo questa Ordinanza nella storia dell’Italia ha preso in considerazione l’abbattimento dei cani in base alla razza e non in base al loro stato di salute o comportamento.Come abbiamo detto questa legge NON è più in vigore, ma ne parliamo poiché la lista Turco viene ancora tenuta in considerazione da alcune Compagnie Assicurative.Di seguito l’elenco di tutte le razze canine pericolose in essa contenute:American Bulldog Cane da pastore di Charplanina Cane da pastore dell'Anatolia Cane da pastore dell'Asia centrale Cane da pastore del Caucaso Cane da serra da Estreilla Dogo argentino Fila brazileiro Bull terrier Perro da canapo majoero Dogo canarioPerro da presa mallorquin Pit bull mastiff Pit bull terrier Rafeiro do alentejo Tornjak Rottweiler Tosa inuRazze canine pericolose patentino Chi deve conseguire il patentino?I corsi sono obbligatori per i proprietari di cani che richiedono una valutazione comportamentale in quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell’incolumità pubblica; i casi singoli sono identificati dai veterinari a livello territoriale e iscritti in apposito registro.In cosa consiste il conseguimento del patentino?Per i proprietari di cani considerati impegnativi sono stati ideati dei percorsi formativi fatti da veterinari con specializzazione comportamentale. Il patentino è un attestato che viene rilasciato a chi frequenta con successo i corsi, cioè supera i test finali. Generalmente i corsi si articolano in percorsi da dieci ore, divisi in due giornate.I contenuti didattici sono focalizzati sulle responsabilità del proprietario verso il cane e la società: informazioni sulle origini del cane domestico e sulle esigenze come animale sociale; la descrizione delle fasi dello sviluppo comportamentale da cucciolo a cane adulto; la comunicazione tra uomo e animale domestico; i campanelli d’allarme rispetto ai comportamenti aggressivi; la convivenza tra cani e bambini; gli obblighi e i doveri del buon proprietario, il rispetto delle leggi per promuovere una civile convivenza.Il link successivo vi porta al testo ufficiale del Minstero della Salute, usato come materiale didattico durante i corsi: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_50_allegato.pdfRazze canine pericolose: assicurazione Come illustrato in precedenza,  se il nostro cane viene inserito nel Registro dei cani morsicatori sarà obbligatorio per noi, oltre al conseguimento del patentino, sottoscrivere un’assicurazione per cani RC, cioè di responsabilità civile.Alcune assicurazioni non stipulano polizze per i cani appartenenti alla lista Turco (anche se ribadiamo che non è più in vigore) o elevando di molto il premio da pagare, ravvisando nelle razze canine pericolose un aumento teorico del rischio.Vi sono altre assicurazioni invece che sono specializzate nell’assicurazione per cani, senza maggiorazioni del premio.Le assicurazioni per cani coprono:La responsabilità civile per danni causati dal nostro cane a persone terze. La responsabilità civile per danni causati dal nostro cane a cose di terzi. Spese di ricerche in caso di scomparsa. Spese veterinarie per interventi chirurgici. Tutela legale.Il tutto con vari massimali a seconda dei pacchetti scelti. I cani pericolosi: normative europee Gli olandesi, da sempre considerati popolo ospitale e particolarmente attento alle tematiche green, ha optato per una stretta decisa sulla normativa riguardante i cani pericolosi.Il governo olandese ha infatti stilato una lista che comprende una ventina di razze ed i loro incroci, considerate pericolose, tra cui si annoverano: Pitbull, Rottweiler e Pastori Caucasici.Dall’anno prossimo i proprietari di queste razze dovranno sottoporsi ad una procedura obbligatoria, se vogliono continuare ad ospitare il cane nelle loro case; tale procedura è volta a comprovare la non violenza di tali razze, considerate a prescindere, pericolose.Il Governo ha scelto la linea dura contro gli attacchi di cani pericolosi, con la finalità di ridurne al minimo il numero. Il Ministro per gli Affari Economici Martin Van Rijn, oltre ad aver introdotto l’elenco di cani pericolosi e la procedura obbligatoria per i proprietari, sta lavorando ad una lista di cani vietati e l’introduzione di nuovi poteri nelle amministrazioni locali, affinché possano sopprimere i cani pericolosi in alcune aree delle città.Inoltre lo Stato Olandese sta per introdurre un Registro Centrale, dove verranno annotati tutti i casi di aggressione da parte dei cani, ed una linea telefonica dedicata, per i cittadini che vogliono segnalare cani pericolosi o proprietari poco attenti.Una presa di posizione decisamente netta da parte dell’Amministrazione Pubblica contro l’aumento di incidenti in cui sono stati coinvolti cani aggressivi.L’iniziativa ha creato d’altro canto parecchie polemiche sia tra gli allevatori di cani che tra le Associazioni Animaliste che ritengono la nuova legge discriminatoria e lesiva di alcune razze, che se correttamente addestrate e gestite non sviluppano comportamenti violenti, come invece vorrebbe far intendere la normativa. Cani pericolosi: come si comportano gli altri Paesi Sono molti altri i Paesi che hanno legiferato, riguardo i cani pericolosi.Il nostro consiglio, quando si viaggia con un cane ritenuto impegnativo, è sempre di informarsi prima della partenza, sulle norme vigenti, aggiornamenti, regolamenti locali e possibili sanzioni.Di seguito riportiamo le leggi di alcuni Paesi, particolarmente severi, sull’introduzione di  cani pericolosi I cani pericolosi: Francia Il Paese distingue i cani potenzialmente pericolosi, in due categorie:cani da attacco: questi cani non sono iscritti in un libro genealogico riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura francese ed assimilabili per caratteristiche morfologiche ai cani di razza della seconda categoria (sono incroci con sembianze delle seguenti razze):Staffordshire terrier (Pit-bull) American Staffordshire terrier Mastiff Tosa InuPurtroppo da maggio di quest’anno questi sono considerati cani vietati sul territorio francese e non più tollerati anche di passagio, in compagnia di turisti esteri.cani da difesa o da guardia: Staffordshire terrier (Pit-bull) American Staffordshire terrier Rottweiler Tosa InuChi sceglie di avere con se questi cani in Francia va incontro ad una miriade di divieti: non si possono introdurre nelle comuni degli immobili collettivi per esempio. Deve attenersi a obblighi stringenti: dichiarare presso il Comune di residenza del proprietario del cane il luogo di residenza dello stesso.Deve attenersi diligentemente agli adempimenti burocratici: vaccinazione antirabbica fatta da meno di un anno, polizza assicurativa di responsabilità civile in regola con i pagamenti ed essere in possesso del documento che comprava l’appartenenza del cane pericoloso al LOF (libro genealogico riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura francese).Questi cani pericolosi non possono essere detenuti da: minori di 18 anni, maggiorenni sotto tutela, persone con condanne per crimini violenti, persone a cui sia già stato revocata la proprietà di un cane. I cani pericolosi, infine devono sempre avere la museruola.Per i cani di difesa o guardia, verranno richiesti ai turisti i medesimi requisiti per la loro permanenza nel territorio, imposta ai cittadini francesi. I cani pericolosi: Gran Bretagna La legislazione inglese vieta di possedere le seguenti razze di cani:Pit Bull Tosa Inu Dogo Argentino Fila BrazileiroI cani appartenenti a queste razze e relativi incroci non possono essere introdotti nel Paese. I turisti che li introducono, possono essere perseguiti legalmente e gli animali sequestrati o soppressi. I cani pericolosi: Germania La legge tedesca vieta l'importazione di cani pericolosi e loro incroci:Pitbull terrier American Staffordshire terrier Staffordshire bull terrier Bull terrierMa vieta anche l’importazione di razze di cani potenzialmente pericolosi quali:Alano American bulldog Bullmastiff Cane corso Dogo argentino Dogue de Bordeaux Fila Brazileiro Mastiff Mastino Spagnolo Mastino Napoletano Pitbull bandog Perro de presa Canario Perro de presa MallorquinRhodesian ridgeback Tosa InuI turisti che soggiornano nel Paese per meno di 4 settimane, possono portare con sé il proprio cane anche se appartenente alle liste precedenti.Il cane deve essere però in possesso della seguente documentazione: certificato di origine/razza, certificato di vaccinazioni e certificato di personalità (rilasciato dopo un test di carattere) redatti da un veterinario. Altri certificati possono essere richiesti a seconda del Lander (regione tedesca) nel quale decideremo di soggiornare.I cani pericolosi: Spagna La legge spagnola stila una lista di razze potenzialmente pericolose ed i loro incroci con altre razze:Pitbull terrier Staffordshire bull terrier American staffordshire terrier Rottweiler Dogo argentino Fila brazileiro Tosa inu Akita inuI cani che presentano caratteristiche morfologiche e di aggressività (muscolatura forte, carattere marcato, pelo corto, mandibola grande ecc.) simili a quelli citati sono assimilati ad essi.Inoltre, sono considerati cani pericolosi quelli che sebbene non si ritrovino nella lista, manifestino un carattere marcatamente aggressivo o che siano stati protagonisti di aggressioni a persone o altri animali. Questa circostanza sarà verificata dalle Autorità competenti.Gli spagnoli per detenere questi tipi di cani pericolosi, devono ottenere una licenza amministrativa che dura 5 anni. Tale licenza viene data a: maggiorenni, persone che non abbiano precedenti penali, o che non siano stati privati del diritto di avere animali pericolosi in passato, che dispongano delle capacità ed attitudini psicologiche per poter condurre questo tipo di cani e che possano assicurarsi con una polizza di responsabilità civile.Per essere riconosciuti in possesso dell’idoneità si è sottoposti ad appostiti test per comprovare l’assenza di malattie e deficienze tali per cui, il cane pericoloso non potrebbe essere affidato.

[video] la terribile condizione dei levrieri in spagna: ecco l'inchiesta

News Redazione -

I levrieri spagnoli in patria non sono affatto trattati bene: ecco la loro situazione L'eccidio dei galgos, i levrieri spagnoli che popolano la Spagna, è un dato di fatto ormai reso noto da diverse inchieste nel corso di questi anni. Si tratta di una delle specie europee più antiche, vittima di una terribile strage proprio nel suo paese d'origine.Gli autoctoni lo considerano un cane da caccia oppure viene impiegato per la brutale pratica delle corse clandestine, dal momento che il levriero è uno dei cani più veloci del mondo. Quindi non viene considerato un cane da compagnia nè un amico,per questo motivo spesso vengono lasciati all'addiaccio.Non gli vengono date cure e vaccini, spesso nemmeno molto da mangiare o bere. I levrieri spagnoli per i loro padroni sono solo delle cose da sfruttare per un certo periodo di vita: quando non servono più, vengono uccisi o addirittura torturati se perdono le gare o non cacciano bene. Si stima che nei mesi in cui la caccia termina (gennaio/febbraio), vengono uccisi almeno 50mila cani.Come vivono? Spesso senza ripari e cucce, all'aperto ma con catene di pochi centimetri. Non hanno molto cibo e non ricevono molte attenzioni dai loro padroni, nonostante i levrieri siano dei cani molto affettuosi.Due anni fa la video-inchiesta di Striscia la Notizia fece molto scalpore, ma la situazione non sembra migliorata: i video e le foto hanno attivato molte associazioni, che però da sole possono fare ben poco.

Perchè il cane sbava? i motivi di questo comportamento

Comportamento Redazione -

Se ultimamente il cane sbava in maniera eccessiva potremmo trovarci di fronte ad una malattia. Il vostro cane negli ultimi tempi sbava in maniera eccessiva e non sapete perché? Qui trovate alcuni suggerimenti per capire quali sono i motivi che provocano un’eccessiva salivazione e quali rimedi potreste adottare per evitare che il vostro cane soffra se la causa dipende da una malattia.Tra le motivazioni c’è anche la predisposizione che alcune razze di cani hanno a causa della conformazione della bocca e certi comportamenti tipici degli animali.Con tutto il bene che possiamo volere al nostro cane ci sono alcuni comportamenti e modi di fare che rimangono sempre un pò indigesti per noi uomini, poiché distano tanto dal nostro modo di comportarci e perché associati a quello che potrebbe essere considerato un portamento non propriamente da galateo.Uno di questi è sicuramente la bava, quante volte vi sarà capitato di accarezzare il cane e ritrovarvi la sua bava nella maglia? E quante volte vi sarete trovati a dover cedere un pò di cibo al vostro cane che guardandovi mangiare vi ha fatto quasi passare la fame a causa dell’acquolina che scendeva a cascata dalla sua bocca? Perchè il cane sbava? Alcune razze più di altreI motivi che portano il vostro cane a sbavare possono essere di vario genere, per alcune razze si tratta della conformazione che hanno della bocca, ad esempio il San Bernardo, o gli alani: essi hanno la salivazione più sviluppata di altri e le labbra pendenti, a causa della pelle attorno alla bocca dove tendono a raccogliere tutta la saliva ai lati fino a farla traboccare quando è piena.Come il San bernardo ci sono altre razze che hanno la tendenza ad avere questo tipo di problema ad esempio: il Basset hound, il Bulldog, il Labrador e infine come già indicato il cane più grande del mondo, l’Alano che non poteva mancare nell’elenco di quelli che hanno una salivazione abbondante.Ci sono razze di cani che tendono ad avere una salivazione meno evidente e più regolare, se però da qualche tempo notate che il cane sbava più del solito è bene procedere con alcune verifiche. Prendete una pallina che vi aiuterà a tenere aperta la bocca del cane e munitevi di una torcia per dare un occhiata e capire cosa sta succedendo al vostro amico. Il cane sbava tanto: quali sono le causeTra le cause comuni che non sono motivo di preoccupazione ci sono anche stati d’animo come l’eccitazione, il nervosismo o lo spavento. Tutte le situazioni che nel cane possono portare un aumento di adrenalina, come il combattimento, il gioco o l’accoppiamento, al contrario dell’uomo che se messo in stati di agitazione si ritrova a “bocca asciutta”.Altri motivi che causano un abbondante salivazione del cane sono: la sete, un’alta temperatura esterna, il cane se ha caldo non suda, infine quella più comune l’acquolina alla bocca davanti al cibo.Tra le cause più serie e frequenti che possono provocare un’ipersalivazione che meritano più attenzione e cura ci possono essere:Ascesso a un dente Parodontite Tumore Corpi estranei in bocca, corpi estranei nell’esofago AvvelenamentiL’ascesso a un dente così come per l’uomo anche per il cane è molto doloroso. Potreste individuarlo vicino ai denti, se notate sacche di pus. Se il dente colpito è il quarto premolare superiore potrebbe causare gonfiore sotto gli occhi e al viso. Altri sintomi sono la febbre, mancanza di appetito e depressione.La parodontite si manifesta col gonfiore alle gengive, sanguinamenti e alitosi: anche questa è molto dolorosa e colpisce in profondità le strutture che sorreggono i denti fino a trasformarsi in gengivite.Se il dolore è molto forte può portare il cane a rifiutarsi di mangiare, a causa della sofferenza provata nella fase della masticazione. Malattie come tumori alla bocca del cane possono provocare melanomi, sanguinamento, alitosi e un forte dolore.I cani si sa che giocano con tante cose e usano principalmente la bocca per fare tutto quello che noi uomini normalmente facciamo con le mani. Analizzate all’interno della bocca del cane perché potrebbe avere un corpo estraneo incastrato dentro, ad esempio un pezzettino di osso, bloccato tra i denti, nelle gengive o anche nella lingua.Il rischio aumenta soprattutto con la bella stagione quando si inizia ad uscire spesso e si frequentano con regolarità i prati. Se non siete in grado di rimuoverlo meglio rivolgersi al vostro veterinario.Da non escludere anche la possibilità che il corpo estraneo si trovi nell’esofago: se ha difficoltà a deglutire potrebbe avere qualche piccolo ostacolo che ostruisce, è importante fare subito la verifica e rivolgersi al veterinario perché se si tratta di un oggetto tagliente potrebbe perforare l’esofago.Un eccesso di salivazione potrebbe dipendere anche dall’Encefalopatia apatica dovuta ad un malfunzionamento del fegato, che non riesce ad eliminare l’eccesso di ammoniaca nel corpo, anche questa malattia deve essere seguita da un veterinario e si manifesta con disorientamento, debolezza e cambiamento comportamentale.Infine ci sono i casi di avvelenamento, dovuti all’ingestione di sostanze chimiche o velenose, queste ultime provocano un aumento di bava del cane che si presenta bianca e schiumosa: in questi casi è bene correre subito dal veterinario perché il cane potrebbe rimetterci la vita.Anche la rabbia si manifesta con un eccessiva ipersalivazione dovuta ad una paralisi dei muscoli usati per deglutire. Oltre ad avere una bava più sviluppata il cane può assumere comportamenti irrazionali come aggressività, disorientamento e mancata coordinazione. Se invece il vostro cane soffre di chinetosi e di mal d’auto potete dargli dello zenzero, o alimenti che ne contengano, aiuta a combattere il senso di nausea e a limitare la produzione di bava.Quali rimedi bisogna adottare per far fronte a questi tipi di problemi?Un modo per asciugare la bava del vostro cane potrebbe essere quello di legargli una bandana intorno al collo che assorba la saliva in eccesso. L’ipersalivazione del cane può dipendere da punture di insetti, avvelenamenti, problemi allo stomaco, infiammazioni alle gengive, al cavo orale e tumori.Tra le cure ci sono sicuramente la somministrazione di antibiotici e anti infiammatori. Ma non dimenticativi che una buona prevenzione è molto utile, fate attenzione all’igiene orale e alla pulizia dei denti.

Malattie cardiache del cane: tipologie, sintomi, trattamento, cure e rimedi

Salute del cane Redazione -

Le malattie cardiache del cane sono un problema che può palesarsi senza alcun preavviso, perciò è bene far visitare spesso il vostro pet da un veterinario. Le insufficienze cardiache e gli infarti colpiscono l’uomo e anche i cani. Il cuore è un organo molto importante dal quale parte l’ossigeno e tutte le sostanze nutritive per le cellule del corpo. E’ il motore dell’organismo vivente e di seguito troverai le varie patologie dalle quali può essere affetto il cane e i sintomi che possono indicare alcuni indizi riguardanti problemi o difetti al cuore. Ci sono dei piccoli accorgimenti da adottare per mantenere il cane in salute ma è difficile prevedere un malfunzionamento del cuore del cane. Ci sono delle cure da fare in caso il tuo cane abbia sofferenze cardiache ma il consiglio più indicato è quello di sottoporlo alle visite del veterinario. Il cuore del cane cosi come quello del suo padrone può soffrire di malattie cardiache. Un cane raggiunge fino a 150.000 pulsazioni del cuore al giorno, un’attività intensa che necessita di un organo allenato ed in forma. Il cuore è il muscolo più importante dell’apparato circolatorio, si occupa di pompare sangue in ogni organo del corpo, è un azione importantissima perché con la circolazione del sangue arrivano ossigeno e sostanze nutritive alle cellule.Malattie cardiache del cane: cosa sono Una malattia cardiaca comporta l’alterazione della circolazione del sangue, se viene pompato con minore intensità significa che alle cellule arriverà un minor quantitativo di ossigeno e sostanze nutritive e ovviamente può provocare conseguenze gravissime sulla salute del cane. Tra le patologie più diffuse del cuore ci sono:Le insufficienze cardiache o malformazioni Il soffio al cuore Il malfunzionamento del nodo sinusale La dap Stenosi aortica o polmonare Aumenti o diminuzione dei battiti cardiaciUn’insufficienza cardiaca è dovuta al mal funzionamento del miocardio che dipende a sua volta da un deposito di liquidi nei polmoni. L’accumulo di liquidi dei polmoni si manifesta con tosse, difficoltà respiratorie, mancanza di respiro, perdita di peso e fatica. Può venire a tutti i cani indistintamente dalla razza e dall’età anche se quelli di grande taglia sono maggiormente predisposti. L’insufficienza cardiaca nei cani di età anziana e in quelli di piccola taglia si verifica nel momento in cui c’è una degenerazione del tessuto della valvola. Il soffio al cuore è un rumore anomalo del muscolo che il veterinario può diagnosticare ascoltando i battiti con lo stetoscopio. Il soffio al cuore non è una malattia ma un’anomalia del muscolo che può essere presente sin dalla nascita o subentrare dopo. I difetti dell’anatomia del cuore del cane potrebbero essere un derivato di malattie infettive, o di un’infiammazione della stenosi valvolare. Tra le cause più comuni dei difetti al cuore c’è l’endocardiosi che è un ispessimento dei bordi delle valvole cardiache. L’endocardite è un’infiammazione dei tessuti delle valvole cardiache del cuore e assieme alla stenosi ovvero il restringimento di una vena o un’arteria sono altre cause frequenti di soffio al cuore. Il veterinario una volta confermato il problema non deve far altro che individuarne la causa e tenere sotto controllo il cane con visite più frequenti, di solito non è necessario nessun intervento chirurgico o terapia. L’alterazione del battito cardiaco rappresenta un altro problema che rientra nelle malattie del cane. Un aumento di battiti cardiaci è definito tachicardia mentre una diminuzione del battito si definisce brachicardia. Come conseguenza alla tachicardia si possono verificare le fibrillazioni, che si suddividono in atriali o ventricolari. Le fibrillazioni possono rappresentare un pericolo per la salute del cane perché nel tempo potrebbero ricreare delle gravi aritmie e provocarne la morte. Il veterinario riesce a diagnosticare problemi al cuore grazie ad una serie di esami specifici che aiutano a capire quale sia la disfunzione di questo organo:Misurazione della pressione arteriosa Radiografia al torace Ecocardiogramma ElettrocardiogrammaTra le cure da effettuare in caso di insufficienza cardiaca c’è sicuramente un drenaggio in caso si debba eliminare il versamento di liquidi nei polmoni, la somministrazione di diuretici, una dieta specifica che prevenga la ritenzione idrica e a ridotta presenza di sodio, integratori per rinforzare il cane.Malattie cardiache del cane: sintomiI sintomi spesso sono invisibili e silenziosi, solo nel suo stadio più avanzato abbiamo i segnali di malattie cardiache. Sintomi come l’insufficienza cardiaca se siamo bravi osservatori possiamo individuarli: se il cane è spesso stanco e dorme molto, se non vuole giocare, ha la tosse e fa fatica a respirare, se non vuole uscire e addirittura ha uno svenimento allora è bene fare degli accertamenti. Il cane può soffrire di diverse patologie al cuore e quelle più gravi possono fermare il battito cardiaco e provocarne un infarto. I problemi di cuore possono essere una conseguenza di una disfunzione dovuta alla predisposizione genetica o ereditaria, può incidere se il cane ha un età avanzata, anche se lo stile di vita condotto dall’animale non comprende una dieta equilibrata e del movimento. Non ci sono delle precauzioni valide che se eseguite possano far evitare l’insufficienza cardiaca ma alcuni piccoli accorgimenti possono essere d’aiuto, ad esempio dare sempre da bere al cane, evitare eccessi di attività fisica e diete ricche di sodio, infine evitare ambienti umidi e ad alte temperature.Malattie cardiache del cane: le razze più predisposte Tra i cani ci sono delle razze che al di là della loro taglia e dell’età sono maggiormente predisposte ad avere un insufficienza cardiaca: Boxer, pechinese, alano, cocker spanish, poodles, boston terrier, wolfhounds irlandese, doberman pinscher. In caso di difetti al cuore non si scappa dalle medicine anche se una dieta adeguata aiuta a vivere meglio e mantenere il cane in forma, perchè le malattie al cuore si portano dietro alcuni problemi tra cui: ritenzione idrica, obesità, ipertensione, cachessia e carenza di alcuni valori nutrienti che devono essere reinseriti, acidi grassi e antiossidanti aiutano l’organismo a reagire meglio. Ad esempio la taurina è ottima per l’insufficienza cardiaca. Acidi grassi omega 3 e omega 6 aiutano a regolarizzare il battito cardiaco. Sono molto importanti anche le vitamine per cani in particolare quelle del gruppo b che vengono espulse con la pipi e spesso mancano ai cani con problemi di cuore. Il magnesio è un sale minerale molto importante per l’apparato cardiocircolatorio come pure le sostanze antiossidanti che combattono i danni causati dai radicali liberi. Infine la carnitina che è una sostanza simile ad un enzima e molto utile per la salute del cane.

Salute del cane anziano: tutte le patologie e come affrontarle

Salute del cane Redazione -

Salute del cane anziano: ecco tutte le patologie che possono colpire il nostro quattrozampe appena aumentano gli anni. Il cane come l’uomo subisce l'invecchiamento, ma a differenza nostra ha una vita media più breve circa da 13 ad un massimo di 20 anni, dipende dalla razza e lo stile di vita. Qui descriviamo le varie patologie che possono incontrare i nostri cani invecchiando. Alcune sono molto simili a quelle che anche a noi uomini possono venire in età senile. Ci sono piccoli accorgimenti per far vivere con serenità il cane e fargli affrontare questa fase della vita in maniera meno sofferta se affetto da patologie di un certo tipo. Alcune malattie tendono a far parte dell'invecchiamento di tutti i cani, altre si manifestano come tipiche di certe razze e sono patologie strettamente legate alla fisicità del cane, alle sue dimensioni. I nostri adorati amici a 4 zampe oggi vantano di maggiori attenzioni e anche le cure a disposizione sono migliorate e in continua evoluzione, quindi niente paura anche l’invecchiamento del cane può essere vissuto in maniera più serena.Salute del cane anziano: ecco le patologieI nostri amati cani hanno una vita media di che va dai 10 ai 13 anni, molto limitata rispetto a quella di noi uomini: per avere una stima più precisa non bisogna dimenticare che la loro aspettativa di vita è determinata anche dalla taglia che il cane raggiungerà da adulto. Le taglie piccole vanno dai 15 ai 18 anni, quelle medie dai 12 ai 14 anni e quelle grandi dai 9 agli 11 anni. Che dire, sette dei nostri anni potrebbero equivalere ad un anno di vita del nostro cane. Già dai 7 anni in su possiamo iniziare a classificare i cani dentro una fase di anzianità ma questo dipende molto dalla razza, la taglia e lo stile di vita che ha fatto il cane. L’invecchiamento ovviamente non è solo un fattore fisico ma anche cognitivo, che compromette le funzioni della memoria e dell’apprendimento. L'invecchiamento senile nei cani può manifestarsi con la difficoltà nel riconoscimento dei familiari, un disorientamento che si ripropone anche quando si muove e si ritrova in luoghi che non riconosce, a tal punto che nello smarrimento hanno difficoltà anche a rientrare a casa. Obbedisce meno al padrone, gioca poco e può sfasare anche i cicli di sonno e veglia stando sveglio di notte e dormendo di giorno. Come nell’uomo anche l’invecchiamento del cane è caratterizzato da alcuni segni, ad esempio i peli bianchi sul muso, una ridotta capacità uditiva, movimenti e riflessi più lenti seguiti ovviamente da una tendenza ad essere meno vivace e la necessità di riposare più a lungo. Possono insorgere problemi di cataratta e diminuzione della vista. Anche la masticazione diventa più difficoltosa, può essere caratterizzata dalla perdita di qualche dente. Rallenta il metabolismo, l’apparato digerente lavora meno, si riduce anche il fabbisogno energetico. Questo può portare all’obesità e di conseguenza generare problemi al cuore e ai polmoni, perciò è importante fare attenzione all’alimentazione e informarsi sul cibo per cani anziani più adatto. L’incontinenza è un altro problema che si può riscontrare in un cane di età avanzata, può essere dovuta a disfunzioni organiche ma anche a disorientamenti confusionali dove ad esempio non riconosce il tappeto dall’erba. Il cane anziano diventa più debole ed esposto alle malattie, che possono essere prevenute con le apposite vaccinazioni. Artriti, tumori, problemi cardiaci, disturbi renali sono altri problemi che possono subentrare nell’età avanzata di un cane.Salute del cane anziano: occhio al morbo di Cushing Per prevenire alcune di queste malattie è importante far visitare il proprio cane al veterinario e prendere alcuni piccoli accorgimenti come ad esempio fargli seguire una dieta adeguata. L’invecchiamento può portare anche alcune malattie come il morbo di cushing nel cane, è causato da una sovra produzione del cortisolo, l’ipotiroidismo è dovuto al malfunzionamento della ghiandola tiroidea: con i farmaci adeguati si possono alleggerire i sintomi di queste malattie. Il diabete è un’altra malattia diffusa nei cani, comporta ovviamente una regolazione dell’alimentazione e potrebbe essere necessario fare l’insulina. Nell'elenco indico alcune azioni che possiamo fare per mantenere il nostro cane in forma:Regolari controlli dal veterinario dopo un certa età Seguire una dieta adeguata Non far mancare al cane il movimento fisico Cura dei dentiQuesti piccoli accorgimenti possono aiutare il nostro cane a vivere con maggior serenità anche la sua vecchiaia. Oggi si presta più attenzione ai propri animali, le cure si sono evolute anche nel settore della veterinaria, esistono specifici antinfiammatori per cani anziani e anche integratori cani anziani che consentono di far vivere meglio i nostri adorati amici a 4 zampe. Si possono adottare metodi curativi alternativi come piccoli accorgimenti e terapie più olistiche e legate ai metodi naturali oltre alle classiche soluzione farmacologiche.Salute del cane anziano: alcune patologie si manifestano solo in determinate razze Ci sono malattie che si manifestano nella vecchiaia dei cani e sono tipiche di determinate razze ma anche del tipo di taglia del cane, sono patologie dovute alla specifica struttura e forma fisica. La cheratocongiuntivite secca ad esempio è una malattia che colpisce spesso i pechinesi o gli shih-tzu poiché sono razze con gli occhi sporgenti e in anzianità tendono ad avere problemi alla vista. Il cane corso fa parte delle razze di grande mole e in vecchiaia può tendere a manifestare problemi osteoarticolari come displasia dell’anca, indebolimento dei legamenti del ginocchio. Il barboncino vanta la fortuna di avere una vita piuttosto longeva, nella sua vecchiaia tende ad avere problemi agli occhi che possono portarlo alla cecità, è soggetto alla displasia dell’anca e la lussazione rotulea. La cardiopatia è un altro problema di salute che sorge nei cani di una certa età, può essere di due tipi: una è dovuta all’assottigliamento delle pareti del cuore con conseguente indebolimento e l’altra è dovuta ad un’anomalia della circolazione del flusso sanguigno dovuto al malfunzionamento della chiusura delle valvole cardiache. Sono diverse le razze di cani che soffrono di cardiomiopatia tra cui: San Bernardo, Pastore Tedesco, Golden Retriever, Boxer, Dobermann, Alano, Irish Wolfhound e Cocker Spaniel; l’indebolimento del muscolo cardiaco può portare ad un insufficienza e l’arresto cardiaco quindi alla morte.Salute del cane anziano: esistono delle vitamine apposite Un cane anziano non è sinonimo di cane malato: va comunque trattato e rispettato, considerato come un animale in grado di fare ancora tante cose tra cui quella di continuare anche a giocare, perchè le migliori vitamine per cani anziani sono le cure e l’affetto che gli diamo ogni giorno. A parte questo sicuramente una visita dal vostro veterinario riuscirà anche a fare luce sulla possibilità di somministrare ricostituenti al vostro cane da "confondere" insieme al cibo. Potrebbe interessarti anche https://www.razzedicani.net/alimentazione-del-cane-anziano/

Esche avvelenate per cani e gatti: un fenomeno in aumento

News Redazione -

La diffusione di esche volte ad avvelenare cani e gatti in giro per l'Italia è in costante espansione. A Monte di Colognola è scattato l’allarme bocconi avvelenati. Per qualche giorno sui social ha girato la notizia del ritrovamento di esche contenenti sostanze letali per gatti e cani, fino a quando sono apparsi, su muri e pali dei lampioni in centro storico, dei cartelli con un messaggio che non lascia nessun dubbio: «Cercasi la persona incivile che gode della sofferenza degli animali! Mettere dei bocconi avvelenati è un reato perseguibile con la reclusione da 3 ai 18 mesi (Art. 544 bis Codice Penale). Se ti becco, ti denuncio!». Questa è la scritta presente nei manifesti che segnalano, il fatto, accompagnata dalla foto di un’esca: si tratta di un pezzo di würstel con nascosta all’interno una sostanza blu tossica in granuli.Il ritrovamento delle esche è stato annunciato anche sulle pagine Facebook di diversi gruppi pubblici locali dove i commenti si sono in breve moltiplicati: «Ho appena trovato il mio gatto che giocava in giardino con un oggetto e penso sia un’esca col veleno», ha scritto il cittadino che ha scattato la foto, precisando di trovarsi «in via Mazzini, zona Monte e su suggerimento del veterinario, abbiamo fatto ingoiare al mio gatto dell’acqua ossigenata per farlo vomitare. In pancia aveva le palline blu. Potrebbero anche essere quelle usate per le lumache e quindi facilmente reperibili. Credo che faremo una segnalazione ai vigili». Non è certo di quale sostanza si tratti, per qualcuno «sembra l’anticoagulante per i topi», comunque non vi sono dubbi sulla finalità del gesto.Un’azione che parrebbe non essere isolata ai danni soprattutto dei gatti, sempre sui social, è stato riferito che «in zona Monte, vive una persona che “si diverte” a mirare ai gatti con una carabina. Non li uccide, ma “si limita” ad accecarli», invitando i proprietari degli animaletti del posto «a fare attenzione, i mici sono in pericolo». Per attestare questo, una cittadina ha postato su un profilo Facebook la foto di un gatto con scritto: «Ecco il micio colpito e accecato. Poverino, ha subito tre operazioni chirurgiche per l’estrazione dei proiettili», aggiungendo «il soggetto che si sta divertendo in questo modo sappia che gli amanti degli animali sorveglieranno molto bene la zona, anche perché ci sono altri gatti e cani che girano intorno. Ai proprietari o custodi degli amici a quattro zampe dico che stiano attenti».

La storia del cane balto è reale e folle

Curiosità Redazione -

Balto è l'eroe a quattrozampe che salvò l'Alaska: la sua storiadi Lavdie Sijani - Il film d'animazione “Balto” è stato ed è uno dei cartoni animati preferiti dai bambini, sino da quando è uscito nel 1995. La sua storia tiene i bambini affascinati davanti allo schermo per 2 ore di fila con le avventure di tutti quei cani e la neve bianca. Ma in realtà la storia di “Balto” (un Siberian husky) è basata su una vicenda realmente accaduta. Nel film, Balto è un affascinante ma socialmente emarginato cane lupo che vive in una remota città dell'Alaska chiamata Nome. I suoi unici amici sono un'oca di nome Boris e un paio di orsi polari goffi chiamati Muk e Luk. Una notte, tutti i bambini di Nome si ammalano di difterite e l'unico medico della città ha finito l'antitossina. Il medico così ordina un carico di medicinali da Juneau. Ma una tempesta invernale di neve rende impossibile il trasporto sia per via aerea che per mare. La città allora decide di inviare una squadra di cani da slitta via terra per recuperare la medicina. I cani devono percorrere 600 miglia e per stabilire quali sono i cani più adatti per compiere la missione viene organizzata una gara. Balto purtroppo viene squalificato perché è un bastardo. Il gruppo di cani raggiunge la città e recupera la medicina con successo. Ma sulla via del ritorno, l'uomo in sella alla slitta perde il controllo del mezzo di trasporto e sviene. Quando Balto si accorge dell'accaduto, ordina alla sua squadra, composta dai suoi tre amici Boris, Muk e Luk, di trovare la slitta. Nonostante il maltempo, gli orsi ed essere caduto in un burrone, alla fine Balto riesce a recuperare la medicina e portare in salvo la slitta nella città di Nome. La medicina salva tutti i bambini e Balto viene acclamato come eroe.Ecco cosa è realmente accaduto nel lontano gennaio 1925 a Nome in Alaska Si era diffusa una epidemia di difterite e per avere l'antitossina sufficiente, l'unico medico della città Curtis Welch, sapeva che avrebbe dovuto recuperarla dalla città di Anchorage, distante da Nome più di 1000 miglia. Gli aerei non potevano volare durante gli inverni in Alaska e allora il medico ordinò di mettere il siero su un treno da Anchorage a Nenana, la città più vicina a Nome raggiungibile in treno. Tra Nenana e Nome ci sono all'incirca 674 miglia di distanza. La città di Nome aveva inviato un gruppo di 150 cani da slitta e 20 uomini per poter prendere il farmaco anti-difterite a Nenana. Ottenere la medicina era la parte più facile. Quello che preoccupava tutti era poterla riportare a casa. I medici stimarono che il siero avrebbe potuto sopportare la brutale temperatura invernale dell'Alaska ( che era scesa a – 60° F) per non più di 6 giorni. Durante il viaggio in slitta , infatti più di uno degli uomini è venuto a mancare per il congelamento e molti dei cani da slitta devoti, sono morti lungo la strada. Alla fine il team rimasto è riuscito a raggiungere Nome in cinque giorni e mezzo. Anche se alcuni degli abitanti perirono per la difterite, l'arrivo della medicina ha fatto esattamente quello che doveva: impedire che si propagasse un focolaio. A quel tempo il mezzo più popolare per dare le notizie, era la radio. E gli uomini con i loro cani arrivati a destinazione erano diventati rapidamente dei personaggi conosciuti da tutti tramite le onde radio. La grande quantità di pubblicità che circondò l'evento fece sì che si rinnovasse l'interesse per la ricerca di un vaccino antidifterico, che è ancora oggi quello utilizzato per prevenire la malattia.  Oggi la controversa statua di Balto si trova nel Central Park di New York. Molte persone credono che un altro cane da slitta, Togo, avrebbe dovuto essere accreditato come eroe. Togo infatti ha attraversato la parte più lunga e più difficile del viaggio, ben 350 miglia. Mentre Balto ne ha percorsi soltanto 53, ed essendo stato il tratto finale, è diventato lui il protagonista, ottenendo, così tutta la successiva fama.

Classici di natale: la storia di balto

News Redazione -

Balto è l'eroe a quattrozampe che salvò l'Alaska: la sua storiadi Lavdie Sijani - Il film d'animazione “Balto” è stato ed è uno dei cartoni animati preferiti dai bambini, sino da quando è uscito nel 1995. La sua storia tiene i bambini affascinati davanti allo schermo per 2 ore di fila con le avventure di tutti quei cani e la neve bianca. Ma in realtà la storia di “Balto” è basata su una vicenda realmente accaduta.  Nel film, Balto è un affascinante ma socialmente emarginato cane lupo che vive in una remota città dell'Alaska chiamata Nome. I suoi unici amici sono un'oca di nome Boris e un paio di orsi polari goffi chiamati Muk e Luk. Una notte, tutti i bambini di Nome si ammalano di difterite e l'unico medico della città ha finito l'antitossina. Il medico così ordina un carico di medicinali da Juneau. Ma una tempesta invernale di neve rende impossibile il trasporto sia per via aerea che per mare. La città allora decide di inviare una squadra di cani da slitta via terra per recuperare la medicina. I cani devono percorrere 600 miglia e per stabilire quali sono i cani più adatti per compiere la missione viene organizzata una gara. Balto purtroppo viene squalificato perché è un bastardo. Il gruppo di cani raggiunge la città e recupera la medicina con successo. Ma sulla via del ritorno, l'uomo in sella alla slitta perde il controllo del mezzo di trasporto e sviene . Quando Balto si accorge dell'accaduto, ordina alla sua squadra, composta dai suoi tre amici Boris, Muk e Luk, di trovare la slitta. Nonostante il maltempo, gli orsi ed essere caduto in un burrone, alla fine Balto riesce a recuperare la medicina e portare in salvo la slitta nella città di Nome. La medicina salva tutti i bambini e Balto viene acclamato come eroe.Ecco cosa è realmente accaduto nel lontano gennaio 1925 a Nome in Alaska. Si era diffusa una epidemia di difterite e per avere l'antitossina sufficiente, l'unico medico della città Curtis Welch, sapeva che avrebbe dovuto recuperarla dalla città di Anchorage, distante da Nome più di 1000 miglia. Gli aerei non potevano volare durante gli inverni in Alaska e allora il medico ordinò di mettere il siero su un treno da Anchorage a Nenana, la città più vicina a Nome raggiungibile in treno. Tra Nenana e Nome ci sono all'incirca 674 miglia di distanza. La città di Nome aveva inviato un gruppo di 150 cani da slitta e 20 uomini per poter prendere il farmaco anti-difterite a Nenana. Ottenere la medicina era la parte più facile. Quello che preoccupava tutti era poterla riportare a casa. I medici stimarono che il siero avrebbe potuto sopportare la brutale temperatura invernale dell'Alaska ( che era scesa a – 60° F) per non più di 6 giorni. Durante il viaggio in slitta , infatti più di uno degli uomini è venuto a mancare per il congelamento e molti dei cani da slitta devoti, sono morti lungo la strada. Alla fine il team rimasto è riuscito a raggiungere Nome in cinque giorni e mezzo. Anche se alcuni degli abitanti perirono per la difterite, l'arrivo della medicina ha fatto esattamente quello che doveva: impedire che si propagasse un focolaio. A quel tempo il mezzo più popolare per dare le notizie, era la radio. E gli uomini con i loro cani arrivati a destinazione erano diventati rapidamente dei personaggi conosciuti da tutti tramite le onde radio. La grande quantità di pubblicità che circondò l'evento fece sì che si rinnovasse l'interesse per la ricerca di un vaccino antidifterico, che è ancora oggi quello utilizzato per prevenire la malattia.  Oggi la controversa statua di Balto si trova nel Central Park di New York. Molte persone credono che un altro cane da slitta, Togo, avrebbe dovuto essere accreditato come eroe. Togo infatti ha attraversato la parte più lunga e più difficile del viaggio, ben 350 miglia. Mentre Balto ne ha percorsi soltanto 53, ed essendo stato il tratto finale, è diventato lui il protagonista, ottenendo, così tutta la successiva fama.

Beagle

La provenienza e la nascita delle razze di cani: come nascono tutte queste diversità?

Curiosità Redazione -

La provenienza e la nascita delle razze di cani: un dilemma difficile da risolvere. di Sijani Lavdie - Capire l'esatta provenienza della nascita della razza di un cane risulta complicato tanto quanto quella dell'origine del cane. Il nostro fedele amico, che sia piccolo o grande, affonda le proprie radici in antiche e molteplici razze mischiatosi poi tra loro. Il più delle razze che oggi conosciamo come “pure”, altro non sono che il risultato di miscele di parentela, degli incroci tra cani avvenuti nel corso degli anni. Evidenziamo quindi il fatto che la maggior parte delle razze riconosciute a livello mondiale nel corso degli ultimi cento anni o più, sono state create. Non sono nate. In pratica una nuova razza non può essere “scoperta”e ancor meno trovarsi in natura allo stato selvatico. Facciamo spesso l'errore di credere che “pedigree” sia sinonimo di razza pura, ovvero senza legami di nessun tipo con altri tipi di cane. E ahimè, purtroppo non é così! Anche le razze di cane con un pedigree riconosciuto hanno alle loro spalle incroci con miscugli di altre specie più anziane e dalle più diverse.Come sappiamo se il nostro cane è di razza oppure no? Diciamo che la parola “pedigree” potrebbe indurci in inganno, facendoci pensare che sia una sicurezza riguardo alla purezza della razza del nostro cane. In realtà il pedigree è semplicemente un certificato d'iscrizione ai Libri Genealogici. In questo documento vengono riportati i dati anagrafici di un cane come la razza, la genealogia, data di nascita, genitori, nonni, bisnonni e trisnonni. Inoltre vengono riportati i dati anagrafici dell'allevatore e del proprietario. Mentre sappiamo chi sia stato ad allevare la mamma, al momento della nascita del cucciolo, non viene fatto nessun tipo di controllo su chi sia realmente il padre. In Italia ci affidiamo alla parola e all'onestà dell'allevatore in questione. In pratica, il pedigree altro non è se non la decisione di un ente riconosciuto a livello nazionale ad approvare la nascita di una nuova razza ritenuta pura, secondo gli standard stabiliti da ogni paese. Infatti in Italia chi si occupa di rilasciare il certificato d'iscrizione del nostro cane, è il famoso ente ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana). Mentre in alcuni paesi esteri (ad esempio Inghilterra, Honduras, Costa Rica, ecc), un analogo compito spetta al Kennel Club. Si tratta di un' organizzazione che si trova in numerose parti del mondo, alla quale fanno parte diverse autorità con il compito di riconoscere ed approvare lo status di pedigree ad ogni tipo di cane. Ogni ente impiega standard di valutazione della razza in modo diverso. Non è detto, difatti, che lo stesso cane riconosciuto in un paese possa necessariamente essere riconosciuto come cane di razza in un altro paese. In altre parole, ciò che rende il nostro cane un esemplare di razza è la possibilità di rintracciare la sua discendenza tornando indietro di diverse generazioni sia dalla parte della mamma che dalla parte del padre. Ed essere quindi in possesso di un documento ufficiale per poterlo dimostrare, ovvero il suo pedigree.Vediamo insieme le origini del nome di alcune razze di cane Finora ci siamo soffermati a distinguere se un cane fosse o meno di razza, mentre risulta molto interessante scoprire il perché un determinato tipo di razza ha poi preso quel particolare nome. Qui riportiamo solo alcuni brevi esempi. Akita: questa razza giapponese prende il nome dalla prefettura del nord – ovest di Honshu, dove si pensa abbia avuto origine. Chiamato anche Akita inu (letteralmente “cane Akita”). Beagle: la storia sull'origine esatta della parola “beagle” è assai curiosa. Si pensa che il loro nome risalga al 16° secolo quando a questi cani si associò la parola francese “becguele” (persona rumorosa) dato il frastuono dei loro ululati durante le battute di caccia. Dobermann: questo cane deve il suo nome al suo primo allevatore che si chiamava Ludwig Dobermann (1834 – 1894). Era un esattore tedesco del 19°secolo. Jack Russel: il loro nome, invece, deriva da Jack Russell; un parroco inglese, soprannominato anche “The Sporting Parson” visto che, nella prima metà del 19° secolo, ha iniziato ad allevare terrier per sport.

Ipotiroidismo nel cane: diagnosi, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

L'ipotiroidismo nel cane è una patologia che si riscontra molto spesso soprattutto nelle razze più predisposte: vediamo cos'è, cause, sintomi, diagnosi e cura. L'ipotiroidismo nel cane è una malattia ormonale molto comune, che colpisce specialmente i quattrozampe più anziani: è possibile che venga riscontrata nel controllo annuale che facciamo dal nostro veterinario di fiducia. Sostanzialmente la ghiandola tiroidea funziona male: per via di un'infiammazione essa produce pochi ormoni tiroidei provocando tutta una serie di sintomi che ora vedremo. E' una patologia che colpisce i cani più "vecchiotti", senza grosse distinzioni di razza e sesso, anche se a onor del vero esistono tipologie più esposte.Ipotiroidismo nel cane: diagnosi e causa Abbiamo detto che l'ipotiroidismo è una malattia riscontrabile dal veterinario: durante la visita di controllo il nostro esperto potrà notare segni evidenti ma per una diagnosi impeccabile servono comunque gli esami del sangue e la misurazione degli ormoni tiroidei (anche se questa patologia non può essere esclusa a priori per quei cani con un livello di ormoni nella norma). Ad ogni modo la causa principale dell'ipotiroidismo nel cane è la distruzione della tiroide per via di un'infiammazione immunomediata, con conseguente atrofia idiopatica e malfunzionamento della stessa. In parole povere: il sistema immunitario del nostro cane danneggia i tessuti tiroidei come se fossero dei corpi estranei. Ciò, come abbiamo detto, riduce la quantità di ormoni e quindi il pet avrà tutta una serie di problemi metabolici che vediamo adesso.Ipotiroidismo nel cane: sintomi Compaiono in età avanzata, ma non è da escludere che anche cani giovani vengano colpiti dalla patologia. Le razze più predisposte sono: Golden retriever, Pinscher, Alano, Barboncino, Bassotto, Beagle, Boxer, Bulldog inglese, Cocker spaniel, Dobermann, Setter irlandese, Alaskan malamute, Volpino, Schnauzer nano e Terranova. Ma quali sono i sintomi in caso di ipotiroidismo nel cane? Ecco una lista dei più frequenti:letargia inattività aumento di peso perdita di pelo (alopecia) mantello secco e fragile inscurimento della pelle (iperpigmentazione cutanea) dermatiti e otiti ricorrentiIpotiroidismo nel cane: cura e prevenzione Il veterinario vi darà sicuramente la terapia migliore per affrontare il problema: essa si sostanzia nell'assunzione dell'ormone mancante. Si tratta di farmaci orali (come ad esempio la levotiroxina sodica, analogo sintetico dell’ormone T4) da somministrate quotidianamente, una o due volte al dì. Seguendo l'iter prescritto dal nostro esperto il cane affetto dalla malattia potrà condurre una vita normale: in genere i miglioramenti si possono riscontrare già dopo le prime due settimane. Per quanto riguarda invece la prevenzione, il consiglio è quello di far controllare periodicamente il vostro cane: fategli fare un check-up, con il quale poter controllare lo stato generale della sua salute.

Denti del cane

Iperplasia gengivale nel cane: cause, sintomi e cura

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Iperplasia gengivale nel cane: sintomi Non solo l’uomo ma anche il cane può essere soggetto a disturbi gengivali. Qualche volta anche nei cani si può sviluppare una crescita eccessiva delle gengive. Questo disturbo viene chiamato iperplasia gengivale nel cane. Esso comporta un fastidioso gonfiore che può portare sia malessere che dolore al nostro cane quindi è opportuno intervenire subito. L’iperplasia gengivale nel cane è generalmente una malattia ereditaria e si riscontra più spesso nei cani di taglia grande come l’Alano, il Dalmata e il Boxer, il Collie, il Dobermann. La causa però può essere anche dovuta ad una somministrazione cronica di farmaci quali nitrendipine, difenilidantoina, nifedipina e ciclosporina. È bene sapere che se questa patologia non viene curata possono insorgere anche problemi alle ossa e alla struttura di sostegno dei denti. I sintomi più comuni che si riscontrano in presenza di iperplasia gengivale nel cane sono il sanguinamento delle gengive e l’inspessimento del tessuto gengivale. La diagnosi effettiva può essere effettuata solo dal veterinario che effettuerà sia un controllo fisico che le analisi del sangue e delle urine. Necessario sarà anche un accurato controllo del cavo orale ed eventualmente una biopsia della gengiva. Quest’ultima è infatti l’unico modo per diagnosticare con assoluta certezza questa patologia.Iperplasia gengivale nel cane: cura L’iperplasia gengivale nel cane è assolutamente curabile e tale cura dipende dall'entità del disturbo. Se è lieve non si prescrive alcuna terapia. Nella maggior parte di questi casi infatti il disturbo scompare da solo. Nei casi gravi o cronici invece è necessaria una terapia farmacologica con antibiotici e antidolorifici così da ridurre il disagio del cane nel periodo di terapia. Nei casi più gravi un intervento chirurgico volto a rimuovere la parte ingrossata. Se è stata causata dai farmaci il veterinario potrebbe raccomandare l’interruzione del farmaco che l’ha provocata oppure effettuare una gengivoplastica qualora le lesioni impediscano al cane di mangiare e soprattutto qualora non possa essere sospesa la terapia farmacologica. Questa è una procedura chirurgica che si effettua in anestesia generale e che ristabilisce altezza e contorno delle gengive alle dimensioni normali. Ovviamente il cane deve essere sottoposto a regolari visite di controllo di modo che il disturbo possa essere tenuto sotto controllo e una volta scomparso che ne scongiurino la ricomparsa. Il cane deve essere seguito anche a casa perché spesso parte della terapia comprende anche una dieta leggera e dei risciacqui del cavo orale.L’importanza dell’igiene orale L’igiene orale dei nostri cani è spesso sottovalutata. Invece è importante controllare il nostro amico a quattro zampe anche da quel punto di vista. Problemi gengivali come l’iperplasia gengivale o altri disturbi legati a denti e gengive possono portare a danni ben più gravi se trascurati. Le infezioni alla bocca possono estendersi arrivando fino al cuore e causando patologie ben più pericolose di una gengivite o di un po’ di tartaro. Cerchiamo quindi di non trascurare questo aspetto importante per la salute dei nostri cani. Certo in casi come quello della iperplasia gengivale nel cane la prevenzione serve a ben poco ma in molti altri casi è fondamentale quindi cerchiamo di non trascurarne l’importanza.

La storia di mojito: senza i suoi giocattoli non dorme

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Mojito e la sua grande passione per i giocattoli Lei si chiama Mojito, è una cucciolona di tre anni di Golden Retriever e da circa un anno e mezzo ogni notte, prima di andare a dormire, sceglie un nuovo giocattolo da portare con sé per fare la nanna. La sua padrona Kim Downie, racconta che Mojito ha tantissimi giocattoli. Alcuni glieli compra lei perché ogni volta che passano davanti ad un negozio Mojito scalpita per averne assolutamente uno nuovo e altri ancora glieli regalano. Kim afferma che ogni sera prima di andare a dormire con lei al piano di sopra Mojito non si tranquillizza fino a quando non ha scelto un gioco da portare con sé.  E badate bene, non sceglie il primo che capita.  Questa dolcissima cagnolona, che oltretutto ha ricevuto da poco la certificazione come cane da Pet Therapy, è molto selettiva con i suoi giochi. Sembra quasi che ricordi esattamente tutti i suoi giocattoli perché ogni sera, svuota tutte le scatole in cui sono riposti fino a quando non trova quello di suo gradimento per quella notte. Oltretutto è Mojito che decide quando riportare giù i suoi giochi. Ogni gioco che lei ha scelto deve rimanere esattamente dove lo mette lei e se Kim prova a riportarlo di sotto, lei in tutta tranquillità va’ e lo riporta nuovamente di sopra fino a quando non ritiene sia arrivato il momento di riportarlo al piano di sotto. Qualche volta Mojito permette anche al gatto di casa di intrattenersi insieme a lei con i suoi giochi. Per evitare l’invasione di giocattoli che aumentano dentro casa Kim ha anche richiesto un pare ad un esperto che sembra averle consigliato di nasconderne uno ogni tanto così da sembrare nuovo se non viene visto per un po’. Una storia dolcissima Quando vado a caccia di storie da raccontarvi mi imbatto sempre in tantissime storie diverse. Alcune strazianti e sofferte altre divertenti e davvero dolcissime. La storia di Mojito direi che rientra tranquillamente nella seconda categoria. Trovo che sia davvero stupenda la passione di Mojito per i suoi giochi e il modo in cui la sua padrona asseconda questa passione. Ognuno di noi infondo ha la propria passione quindi perché non dovrebbero averla anche i nostri amati amici a quattro zampe. Sappiamo bene che i cani adorano giocare, quindi chiunque di noi abbia un cane sappia quanto è meraviglioso il loro entusiasmo nel gioco. Certo la passione di Mojito è abbastanza particolare, tanto che la sua padrona si è divertita a fotografarla mentre ogni sera fa le scale con un gioco sempre diverso. Possiamo vederla con un pupazzo a forma di giraffa, o di panino oppure vederla nella sua cuccia attorniata di tantissimi giochi diversi con cui si diverte a giocare per tutto il giorno. Le fotografie di Mojito e dei suoi giocattoli ha fatto il giro del web diventando virale in poco tempo e guardandole non c’è da stupirsi vista l’infinita dolcezza e simpatia che ispirano.

Tg cinofilo, torino: cani uccisi da veleni invisibili sparsi nell'erba

News Redazione -

Numerosi casi d'avvelenamento sono stati registrati nel quartiere Parella, ma non solo. Il veleno è praticamente invisibile e molto spesso mortale TORINO - E' allarme tra i proprietari di cani in zona Parella: nell'ultimo periodo infatti gli episodi di avvelenamento si susseguono con una frequenza davvero preoccupante, tanto da scatenare l'ira e le proteste dei residenti, oltre che dei padroni degli animali. L'ultimo (tristissimo) episodio è toccato a Golia, un bellissimo esemplare di pastore tedesco: il cane ha ingerito il veleno ed è morto a causa della presenza di quest'ultimo nel pancreas, nel fegato e nei reni. Il veleno "invisibile" sparso nell'erba Chi compie questi gesti ignobili pare aver studiato tutto nei minimi particolari: la sostanza velenosa è una polvere diluita nell'acqua e sparsa nell'erba. I cani non ingeriscono nulla, ma annusando inalano il veleno e rischiano la vita. Numerosi episodi sono stati riscontrati in zona Parella, vicino a corso Telesio, alla Pellerina, alla Tesoriera e in altre zone della città. Purtroppo prevenire questo tipo d'attività criminosa è difficilissimo. L'allarme, oltre che per i cani è esteso anche ai bambini: la presenza del veleno è stata riscontrata persino vicino ad alcune aree giochi. I residenti si mobilitano per porre fine alle barbarie Numerose le telefonate e le mail all'Enpa, mentre anche il presidente della Circoscrizione 4 Claudio Cerrato è stato avvisato. I residenti stanno organizzando anche una raccolta firme per smuovere la situazione, ma non è escluso che qualche padrone esasperato possa prendere iniziative solitarie, "pattugliando" la zona in cerca del responsabile degli avvelenamenti. I padroni di cani si sentono impotenti di fronte a simili brutalità e per questo motivo stanno cercando di fare rete tra loro. Si consiglia dunque la massima attenzione, nella speranza che qualcuno ponga fine a questi atti ignobili. Fonte: http://www.diarioditorino.it/torino/articolo/?nid=20161004_392392

intelligenza dei cani

Le razze di cani più intelligenti: la classifica di stanley coren

Curiosità Redazione -

INTELLIGENZA DEI CANI: LE RAZZE PIÙ INTELLIGENTI SECONDO STANLEY COREN Quali sono le razze più intelligenti? Stanley Coren ha stilato una classifica sull' intelligenza dei cani, ma non tutti sono d’accordo. Che i cani siano intelligenti è ormai da tempo assodato, ma c’è chi non si è fermato a questa constatazione di fatto, ma è andato oltre cercando di elaborare una graduatoria delle varie razze di cani sulla base della maggiore o minore intelligenza. Lo ha fatto Stanley Coren, professore e ricercatore dell’Università British Columbia di Vancouver ed appassionato cinofilo, che ne ha studiato a lungo le capacità mentali. È diventato famoso a livello mondiale con la pubblicazione del suo libro “ L’ intelligenza dei cani ”, tradotto in 26 lingue diverse e che gli ha portato vari riconoscimenti. Come si capisce dal titolo, Coren ha stilato una vera e propria classifica delle razze di cani più intelligenti, basandosi sulla capacità di apprendere in fretta nuovi comandi e eseguirli continuativamente nel tempo.Il gradino più alto del podio spetterebbe al Border Collie, un cane di origine inglese, tradizionalmente utilizzato per la conduzione delle greggi: proprio il dover gestire centinaia di pecore, spesso in autonomia, a distanza dal conduttore, avrebbe acuito in questa razza una maggiore capacità di problem solving. Inoltre, svolgendo un lavoro che prevede un preciso coordinamento con il pastore e spesso con altri cani, il Border Collie ha sviluppato particolarmente l’intuito e l’abilità a comprendere immediatamente, anche solo attraverso piccoli cenni, i comandi dell’uomo o i segnali provenienti dagli altri animali. Al secondo posto in classifica compare il Barboncino: è un cane molto attento a ciò che lo circonda e un fine osservatore; inoltre è in grado di adeguarsi con grande facilità alle abitudini dell’umano con cui condivide la propria esistenza. Tra le caratteristiche tipiche di questa razza anche la fedeltà verso il padrone, la docilità e il senso di accudimento nei confronti dei bambini. Ai primi posti della classifica non poteva mancare il Pastore Tedesco: da sempre una delle razze di cani più diffuse al mondo, nella sua storia è stato impiegato in molteplici attività di difesa, di ricerca, di salvataggio. Questo perché è un cane molto versatile, capace quindi di adattarsi a svolgere compiti diversi e impegnativi, che impara velocemente e facilmente. Se a questo aggiungiamo lo spiccato senso del dovere e l’obbedienza verso il padrone, la potenza fisica, la grande velocità e la protezione verso la famiglia, è facile capire perché sia una delle razze di cani più amate. Appena fuori dal podio troviamo il Golden Retriever, un cane molto docile di indole, obbediente, sempre alla ricerca dell’approvazione dell’essere umano, il che lo rende ancor più incline ad apprendere i comandi del padrone, allo scopo di compiacerlo, soddisfacendo le sue richieste. Proprio per queste sue caratteristiche è adatto a svolgere attività con persone affette da varie forme di disabilità, fisica o mentale; da qui il suo largo utilizzo nella Pet therapy. Al quinto posto troviamo Il Dobermann Pinscher: altro che cane destinato ad impazzire come si credeva un tempo! Il Dobermann è un cane intelligente, con un’ottima memoria; non è portatore di aggressività innata, come spesso si pensa, ma è piuttosto molto legato (a volte quasi morbosamente) al proprio padrone e istintivamente portato difendere la proprietà e la famiglia ad ogni costo. Proprio la sua tenacia, forza e coraggio nello svolgere il compito di guardiano e protettore hanno determinato la cattiva fama che ha accompagnato questa razza di cani in passato. LE ALTRE RAZZE DI CANI SARANNO DAVVERO MENO INTELLIGENTI? Dopo questi primi “magnifici cinque” la classifica sull'intelligenza dei cani di Coren prosegue fino al 79° posto, occupato dal Levriero; per completezza la riportiamo di seguito per intero, nel caso qualche padrone fosse curioso di vedere in che posizione si è classificato il suo amato quattrozampe, ma va detto che questa graduatoria ha suscitato molti pareri contrastati, come descritto nell’articolo “L’ intelligenza dei cani (2° parte): ma di quale intelligenza stiamo parlando?”.Ecco per intero la classifica delle razze di cani più intelligenti di Coren (dal 6° al 79° posto): 6 Pastore Shetland 7 Labrador 8 Pappilon 9 Rottweiler 10 Australian Cattle Dog 11 Welsh Corgi Pembroke 12 Zwergschnauzer 13 English Springer Spaniel 14 Tervuren 15 Schpperke - Pastore Belga 16 Collie - Keeshond 17 Kurzhaar 18 Flat coated retriever - Cocker Spaniel- Schnauzer 19 English Spaniel 20 Cocker Americano 21 Weimaraner 22 Malinois - Bernese 23 Volpino di Pomerania 24 Irish Water Spaniel 25 Vizla 26 Welsh Corgi 27 Chesapeake Bay retriever - Puli - Yorkshire 28 Rieseschnauzer - Cao de Agua Portoghese 29 Airedale Terrier - Bovaro delle Fiandre 30 Border terrier - Briard 31 Welsh Springer Spaniel 32 Manchester terrier 33 Samoiedo 34 Field Spaniel - Terranova - Australian Terrier - American Staffordshire terrier - Setter Gordon - Bearded Collie 35 Cairn terrier - Kerry Blue terrier - Setter Irlandese 36 Norwegian Elkhound 37 Affenpincher - Silky terrier - Zwergpinscher - Setter Inglese - Pharaon Hound - Clumber Spaniel 38 Norwich terrier 39 Dalmata 40 Soft Coated Wheaten terrier - Bedlington terrier - Fox terrier 41 Curly Coated retriever - Irish Wolfhound 42 Kuvasz - Australian Shepherd 43 Saluki - Spitz finnico - Pointer 44 Cavalier King Charles Spaniel - Drahtaar - Black and Tan Coonhound - American Water Spaniel 45 Siberian Husky - Bichon Frisé - English Spaniel 46 Tibetan Spaniel - English Foxhound - Otteehound - American Foxhound - Greyhound - Griffone 47 West Highland White terrier - Scottish Deerhound 48 Boxer - Alano 49 Bassotto - Staffordshire Bull terrier 50 Alaskan Malamute 51 Whippet - Shar pei - Fox terrier 52 Rhodesian Ridgeback 53 Ibizan hound - Welsh terrier - Irish terrier 54 Boston terrier - Akita Inu 55 Skye terrier 56 Norfolk terrier - Sealyham terrier 57 Carlino 58 Bouledogue francese 59 Griffone di Bruxelles - Maltese 60 Piccolo Levriero Italiano 61 Chinese crested dog 62 Dandie Dinmont terrier - Vendeen - Tibetan terrier - Japanese Chin - Lakeland terrier 63 Bobtail 64 Pastore dei Pirenei 65 Scottish terrier- San Bernardo 66 Bullterrier 67 Chihuahua 68 Lhasa apso 69 Bullmastiff 70 Shih tzu 71 Basset hound 72 Mastiff - Beagle 73 Pechinese 74 Bloodhound 75 Borzoi 76 Chow Chow 77 Bulldog 78 Basenji 79 Levriero Afgano

Quanto vive un cane? vita media di un quattrozampe

Salute del cane Redazione -

Quanto può vivere un cane? Secondo quanto emerso da recenti studi la vita media del cane si sarebbe allungata negli ultimi quarant’anni. Diversi istituti di ricerca hanno rivolto le loro indagini scientifiche a cercare di raccogliere dati statistici per capire quanto vive un cane oggi e se l’età dei cani sia in media aumentata. Ne è emerso che la vita media dei nostri amici a quattro zampe si attesta all’incirca intorno ai 12-13 anni grazie ad alcuni fattori che in buona parte sono gli stessi che hanno determinato una maggiore longevità anche di noi esseri umani, ossia una maggiore attenzione per l’alimentazione, migliori condizioni di vita e cure sempre più mirate. Tuttavia bisogna fare le opportune differenze in base alla taglia e alla razza: è confermato che i cani di taglia piccola hanno una vita media di durata maggiore, così come i meticci risulterebbero godere di un’aspettativa di vita più lunga. Il Chihuahua è risultata essere la razza più longeva: supera facilmente i 15 anni d’età e può arrivare anche fino a 20. Seguono poi il Bassotto e il Barboncino, che spesso vivono 17 anni e più, ma anche lo Shih Tzu, lo Yorkshire e il Volpino di Pomerania non scherzano, se si considerano i picchi di età dei cani mediamente raggiunte. In tutti questi casi si tratta comunque sempre di quattro zampe che non superano generalmente i 4 – 6 chilogrammi di peso. Non si conoscono ancora esattamente le ragioni per cui i cani di taglia superiore siano generalmente destinati ad una vita più breve: è un dato di fatto però che in questi l’incidenza di malattie cardiache e osteoarticolari è più alta, il che potrebbe influire sulla statistica. Se un cane di taglia media, come il Beagle o il Cocker, vive 14-15 anni, un Labrador, un Golden Retriever o un Pastore Tedesco arriva oggi ai 12-13 anni, mentre si scende a mano a mano che le dimensioni del quattro zampe aumentano, fino ad arrivare ad una vita media del cane Bovaro del Bernese, del Terranova o dell’Alano che difficilmente supera i 9-10 anni.Quanto e di cosa si ammalano i cani I nostri amici a quattro zampe vivono più a lungo che in passato anche perché sono curati meglio: la medicina veterinaria infatti ha contribuito notevolmente ad aumentare la vita media del cane perché ha compiuto enormi progressi, mettendo a disposizione nuovi mezzi diagnostici, che permettono una prevenzione molto più efficace. Complice il continuo aumento del numero degli animali domestici e la disponibilità dei padroni a spendere anche cifre considerevoli per la salute dei loro pet, l’industria farmaceutica si è concentrata sempre più sulla ricerca in ambito veterinario e ha realizzato nuovi farmaci sempre più specifici. Il risultato è che l’età dei cani è aumentata progressivamente e sono sempre di più quelli che muoiono per patologie correlate alla vecchiaia: uno studio dell’American Kennel Club rivela infatti che le principali cause di morte dei nostri pet sarebbero l’insufficienza renale, l’insufficienza cardiaca e i tumori. Questa ricerca, d’altro lato, afferma che la salute dei nostri cani sarebbe in media buona: dai quasi 400.000 proprietari di cani interpellati infatti sarebbe emerso che oltre il 65% degli animali non avrebbe malattie in corso e che quelli affetti da qualche patologia, soffrono di problemi di lieve entità, come dermatiti e altre alterazioni cutanee, cisti e lipomi oppure otiti e artrite.

Abbandono dei cani

Abbandono dei cani: un reato penale

Curiosità Redazione -

Abbandono dei cani: un fenomeno sempre presente Ogni anno il bollettino che riporta i numeri (elevati, parliamo di oltre 100.000 casi all’anno) delle vittime del fenomeno dell’abbandono dei cani, ma non solo loro, conferma una volta di troppo una realtà che, nonostante gli interventi del legislatore e delle campagne pubblicitarie di sensibilizzazione, non cessa di esistere. Ma cosa intendiamo con abbandono dei cani e, in genere, di tutti gli animali? Con quale definizione viene identificato questo crudele fenomeno? L'abbandono degli animali è l'intenzionale allontanamento di un animale domestico o d'affezione del quale si sia responsabili. L'animale viene in genere liberato in luoghi dai quali si prevede non possa riavvicinarsi all'abitazione in cui era tenuto. In Italia l'abbandono dei cani, e di tutti gli animali in genere,  è vietato ai sensi dell'art. 727 del codice penale, che al primo comma recita: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini dell’attività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro". La Dichiarazione universale dei diritti dell'animale sancisce all'art. 6 che «L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante». Conseguenza diretta dell’abbandono dei cani è il randagismo degli stessi. Inoltre questa pratica riprovevole è spesso causa anche di gravi incidenti stradali. A tale proposito è intervenuto anche il Ministero della Salute italiano sentenziando che chi abbandona un cane non solo commette un illecito penale (Legge 20 luglio 2004, n. 189), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo, quando gli animali abbandonati provocassero incidenti stradali mortali Ogni anno contro l'abbandono dei cani vengono realizzate campagne informative e di sensibilizzazione volte a combattere il fenomeno che vede il fiorire di nuovi casi di abbandono soprattutto nel periodo estivo.Quali sono i motivi che spingono all'abbandono dei cani? Uno dei motivi principali che spiega l’abbandono dei cani è che i nostri amici a quattro zampe che, fino a poco prima dell’abbandono, abbiamo considerato come parte della nostra famiglia diventano, qualche volta, semplicemente “scomodi”. Organizzare le vacanze dovendo pensare ad una sistemazione per loro diventa davvero troppo faticoso per alcuni di noi umani. Perché non tutti possiamo permetterci di lasciare i nostri animali in strutture specializzate o lasciarli da amici o parenti o, e questo sarebbe l’ideale, possiamo portarli in vacanza con noi. Quindi l’abbandono dei cani che ci dividono dalle nostre tanto agognate vacanze sembra la soluzione ideale! E senza porci il minimo scrupolo lo facciamo. Ma le vacanze estive sono solo una delle ragioni. Qualche volta, l’abbandono dei cani capita perché non ci sentiamo proprio in grado di curarli se si ammalano, che ci stanchiamo di portarli fuori almeno due volte al giorno, che ci stufiamo di pensare che loro hanno bisogno delle nostre attenzioni quando magari noi vorremo solo uscire la sera a divertirci. Qualche volta capita che il nostro intelletto, che è ciò che dovrebbe renderci “esseri superiori” si inceppa e anziché farci ragionare, ci fa fare delle scelte crudeli che ci rendono tutto fuorché intelligenti. Perché impegnarci a cercare delle soluzioni che permettano di andare incontro alle nostre esigente e a quelle dei nostri amici animali a volte è chiederci davvero troppo. Andrò forse contro corrente ma sono dell’idea che dal momento in cui decidi che un cane farà parte della tua vita, della tua famiglia allora metti in conto di adeguare la tua vita alla sua e la sua alla tua. Si chiamano compromessi miei cari umani intelligenti. Si chiama essere responsabili delle proprie scelte, si chiama rispetto per colui che non ti farà mai mancare il suo affetto e che si adatterà sempre a te e alle tue esigenze purché si senta amato, certo del fatto che tu, che sei il suo più caro amico, non lo abbandonerai mai.