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Diggy: un bellissimo sorriso che potrebbe spegnersi

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Diggy, un cane e un sorriso da salvare

Questa è la storia di Diggy, un ex cane randagio che ora per colpa di una legge discutibile rischia la morte.

Siamo a Waterford Township, in Michigan. Diggy era un randagio. Recuperato dalla strada, ha passato 100 giorni dentro una gabbia in un canile. Poi ha finalmente trovato un padrone, il musicista Dan Tillery. E il loro rapporto è davvero bellissimo ed è stato immortalato in una foto, a dir poco stupenda, dove padrone e cagnolone sorridono felici. Si avete capito bene, sorridono entrambi. L’espressione di Diggy non può essere scambiata per null’altro che un sorriso felice. L’immagine diffusa sui social è diventata in pochissimo tempo virale.

Proprio quella fotografia però sta causando dei problemi a Diggy e a Dan.  Problemi che potrebbero decretare la morte del cane.  Alcune persone, infatti, vedendo quella bellissima fotografia si sono messi in contatto con la polizia di Waterford Township in quanto, a loro avviso, il cane sarebbe molto simile ad un Pit Bull, una razza che, secondo le leggi del posto, è assolutamente proibita. Una decisione questa che venne presa nel 1988 quando una donna venne aggredita e il suo cane ucciso proprio da due Pit Bull.

A nulla sembra servire la documentazione rilasciata da un veterinario che identifica Diggy come un Bulldog americano. Dan Tillery sarebbe anche in possesso della licenza del Comune che lo identifica ugualmente come Bulldog. La vita di Diggy sembra comunque dipendere esclusivamente dal giudizio visivo, e aggiungerei probabilmente inesperto, del funzionario di polizia piuttosto che sulla valutazione del veterinario. Al momento Dan Tillery sta cercando di trovare una soluzione al problema ma la polizia sembra essere irremovibile: il cane deve trovare un’altra casa in un’altra città oppure verrà riportato al canile e soppresso.

Anche il web si è mobilitato per cercare di aiutare Diggy e Dan aprendo una sottoscrizione on line con cui si spera di poter contrastare questa decisione crudele e assurda.

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Una normativa che sostiene il pregiudizio

Una normativa quella vigente a Waterford Township a mio avviso pregiudizievole e sbagliata. Soprattutto dal momento in cui, un veterinario e perfino un certificato rilasciato dal comune attestano che Diggy non è un Pitt Bull. Una normativa che viene rispettata esclusivamente sulla basa di “quello che sembra”.

E sia ben chiaro, la reputerei sbagliata anche se Diggy fosse stato un Pitt Bull. Una brutta esperienza con una razza non fa di tutti gli elementi di quella razza degli assassini senza se e senza ma. E quando un cane diventa violento e aggredisce senza un apparente motivo, occorre certo prendere provvedimenti, magari verificando anche come è stato educato dal padrone, ma senza fare di tutta l’erba un fascio.

A causa di questo pregiudizio, un cane rischia di essere sottratto ad un padrone che gli vuole bene e con il quale appare davvero dolcissimo, e la fotografia in questo caso ci dà abbondantemente ragione, rischia di essere soppresso perché a qualcuno il cane sembra essere troppo somigliante ad uno di razza pericolosa.

Spero che Dan Tillery riesca a risolvere questa annosa questione aiutato anche dalla sottoscrizione di tantissime persone che hanno partecipato all’iniziativa on line, così che Diggy possa continuare a ridere insieme a lui. Questo cane ha già sofferto quando ha vissuto per strada prima e in canile poi e adesso, merita tutto l’amore che il suo padrone prova per lui e che lui ricambia in modo così allegro e felice.

Teniamo incrociate le dita per Diggy e auguriamoci che questa assurda normativa venga abolita il prima possibile.

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