Skip to main content

ACCESSORI PER CANI

migliori robot aspirapolvere peli animali

Accessori cane

Migliori robot aspirapolvere per peli animali: i nuovi modelli di neato

Redazione -

Se sei alla ricerca dei migliori robot aspirapolvere per peli animali, ti consigliamo le nuove versioni Premium Pet Edition del brand Neato. Sei alla ricerca dei migliori robot aspirapolvere per peli animali? Neato Robotics, leader nei robot intelligenti per la casa, presenta oggi i modelli Premium Pet Edition e annuncia contestualmente la compatibilità dei suoi dispositivi connessi con Amazon Alexa in lingua italiana.Tre edizioni speciali dei modelli Neato, dotate di accessori extra: da spazzole per raccogliere i peli degli animali domestici a uno strumento per la pulizia del dispositivo, da spazzole laterali a filtri ultra performanti pensati per chi deve combattere ogni giorno contro lo sporco provocato dai propri amici a quattro zampe.I modelli Neato Pet Edition offrono ai proprietari di animali tutti gli strumenti ideali per tenere a bada ogni giorno lo sporco e i peli dei propri cani e gatti, in modo che possano trascorrere più tempo godendosi la loro compagnia. Il sistema di spazzole Neato, ancora più ampio e versatile, include spazzole progettate proprio per raccogliere più peli possibili e su ogni tipologia di pavimento.La funzionalità della pulizia programmata tramite la app Neato permette di pianificare un’aspirazione quotidiana per una maggiore pulizia della casa. Le “No-Go Lines” fanno sì che il robot possa pulire evitando i giocattoli preferiti o la cuccia del proprio cane. Ma anche le Zone Cleaning che permettono di concentrarsi su aree in cui l’animale mangia o dorme per una pulizia più frequente… su quei tappeti particolarmente soffici.“In Neato siamo convinti che ogni persona, in ogni casa, viva la propria vita in modo unico e distintivo e che abbia esigenze diverse quando si tratta di pulizia” dichiara Matt Petersen, CEO di Neato. “I nostri modelli Premium Pet Edition sono stati pensati per risolvere le particolari necessità di chi ha animali domestici. Dalla nostra caratteristica forma a D, che è il cuore del design di Neato sin dalla nascita del brand, che permette di pulire lungo i bordi e in profondità negli angoli dove si annida la maggior parte dei peli degli animali domestici, alla nostra potente spazzola combinata a ventosa e a spirale. Possiamo davvero aiutare questo tipo di utenti a risolvere il problema dei peli per sempre e affrontarli ogni giorno senza troppo stress. Così potranno godersi la vita con i loro amati compagni a quattro zampe mentre i robot aspirapolvere Neato si prendono cura della casa quotidianamente.”Una pulizia sempre più personalizzata, dunque, anche grazie all’implementazione dei comandi vocali in italiano di Amazon Alexa che permettono di gestire sessioni di pulizia su misura. Gli utenti potranno saltare i passaggi di avvio sull’applicazione parlando direttamente con l’assistente vocale di Amazon e chiedergli di far partire/stoppare il Neato, di controllare il livello di batteria e addirittura scoprire dove si trova il proprio robot.Come attivare i comandi vocali tramite Alexa?Per poter utilizzare le skill Neato di Alexa prima bisogna assicurarsi di avere l’applicazione di Alexa e un account Neato con associato il proprio dispositivo. Dopo questo passaggio basterà andare nella sezione “Casa intelligente (Smart Home)” dell’app Alexa, cercare e selezionare la voce “Neato”, poi “Abilita all’uso (Enable Skill)” e accedere all’account Neato.In questo modo il proprio account sarà collegato ad Alexa e sarà sufficiente dire “Alexa, chiedi a Neato di iniziare a pulire” o “Alexa, chiedi a Neato di controllare il livello di batteria” per ricevere tutte le risposte e vedere il proprio robot lavorare in casa. Migliori robot aspirapolvere per peli animali: ecco i modelli di Neato Dunque, se stavi proprio cercando una guida con i migliori robot aspirapolvere per peli animali, non ptevi capitare nel posto più giusto! Ecco i tre dispositivi lanciati sul mercato da Neato. Sembrano un po' costosi, ma i soldi spesi li valgono tutti: il risultato sarà semplicemente eccezionale.Neato Botvac D450 Connected Premium Pet Edition, uno dei pochi robot aspirapolvere che in questa fascia di prezzo è dotato della tecnologia di navigazione Laser e pulisce in modo metodico. Il risultato è una pulizia più precisa, senza più peli in giro per casa. Questo modello è perfetto per appartamenti e case più piccole e viene fornito con una spazzola aggiuntiva, due filtri e uno strumento di pulizia del dispositivo. Costo: 579,99 euro, disponibile su Amazon.Neato Botvac D650 Connected Premium Pet Edition porta l'esperienza con il robot aspirapolvere a un livello successivo. Creato proprio per chi ha animali domestici, il Botvac D650 Connected ha una spazzola centrale che è più grande del 70% rispetto alla maggior parte dei robot rotondi. Questo robot è perfetto per chi ha una casa di medie dimensioni e viene fornito con una spazzola laterale aggiuntiva, una spazzola per i peli, due filtri e uno strumento per la pulizia del dispositivo. Costo: 779,99 euro su Amazon.Neato Botvac D750 Connected Premium Pet Edition, perfetto per tutta la famiglia, grande o piccola, con cani o gatti. La disponibilità delle Zone Cleaning dà un valore aggiunto maggiore in quanto consente ai proprietari di animali domestici di programmare le pulizie più di frequente in aree specifiche, in cui i peli del proprio animale si annidano di più ad esempio. Il Botvac D750 Connected pulisce spazi grandi in modo potente ed efficiente e viene fornito con una spazzola laterale aggiuntiva, una spazzola per i peli, due filtri e uno strumento di pulizia del dispositivo. Costo: 949,99 euro su Amazon.Entrambi i modelli Neato Botvac D650 Connected e Neato Botvac D750 Connected hanno la funzione Multiple Floor Plan che permette di salvare più di una mappa di pulizia nella stessa casa, in modo da creare tramite l'app Neato diverse planimetrie, una per ogni piano dell’abitazione. Così si potrà aspirare tutti i peli, ovunque sia stato il proprio amico peloso. Entrambi i dispositivi sono inoltre dotati della spazzola laterale per una pulizia più ravvicinata lungo le pareti, dove tendono a raccogliersi pelo e lanugine.Tutti i modelli Neato Pet Edition integrano le “No-Go Lines” virtuali che consentono di dire al proprio robot dove non andare, dando all’utente il pieno controllo della pulizia, e la modalità Turbo che aumenta la potenza di aspirazione e fa ruotare la spazzola più velocemente sollevando più sporco e peli. Inoltre, particolarmente importante, tutti e tre i modelli hanno il filtro ad alte prestazioni che riesce a intrappolare non soltanto la polvere e i peli ma anche eventuali allergeni che in una casa con animali è più facile trovare.I robot aspirapolvere Neato puliscono su tutti i tipi di pavimenti, compresi i tappetini più bassi, il parquet e le piastrelle. Sollevano sporco, briciole, pelo e allergeni con facilità. Ricordano la planimetria che puliscono e con le “No-Go Lines” e il versatile sistema di spazzole, offrono un un’aspirazione approfondita senza disturbare il vostro cucciolo o interferire con i loro giochi preferiti.

IGIENE E BELLEZZA

Cane in giardino o in appartamento consigli e come proteggerlo (1)

Igiene e bellezza

Cane in giardino o in appartamento: consigli e come proteggerlo

Redazione -

Fin dal primo momento in cui il nostro amato cane mette una zampa dentro casa, si innesca un bellissimo processo empatico tra noi e lui che può solo aumentare nel corso del tempo. Tra un gioco di sguardi e una leccata sulla mano, il rapporto con Fido cresce fino a che quest’ultimo per noi diventa inseparabile: una vera e propria ombra con la coda.Le attenzioni che riserviamo agli animali domestici qualificano la nostra personalità: prendersi cura e proteggere a dovere cani, gatti e altri cuccioli è un presidio di civiltà assoluto. La routine quotidiana e l’importanza del benessere dell’animale Molte volte quando si sceglie di adottare un cucciolo oppure un cane adulto la prima cosa da fare è mettere a fuoco se la nostra casa possieda o meno uno sfogo verso l’esterno (un balcone più o meno ampio, un giardino privato o condominiale e così via).Non sempre vi è la possibilità di scegliere, ad ogni modo il fatto di vivere in un appartamento inserito all’interno di un contesto urbano e senza accessi outdoor non deve far ritenere che la scelta di prendere un cane sia sbagliata.Semplicemente vi occorrerà, almeno tre volte al giorno, uscire con Fido per fare una bella passeggiata e magari recarvi nelle aree verdi, dove potrà giocare e fare attività fisica. D’altra parte il cane ha un solo grande desiderio: poter stare il più tempo possibile a contatto con il suo amico umano, vero e proprio punto di riferimento nell’arco di tutta sua vita.Ci sono poi altre situazioni in cui la famiglia possiede invece un cortile oppure un fazzoletto di giardino privato più o meno grande, dove il cane può sempre uscire per muoversi un po’. Vediamo allora alcuni consigli utili per rispondere a una domanda che spesso chi prende un animale per la prima volta si pone e, cioè, se il cane stia meglio dentro casa oppure fuori.Sempre tenendo presente che al centro bisogna comunque mettere il benessere dell’animale. Le sue necessità primarie vanno sempre garantite, a cominciare dalla corretta alimentazione e dalla socializzazione, passando per le coccole e la possibilità di recarsi a fare i bisogni più volte - scandite negli orari - durante il giorno.Sia che teniate l’animale in giardino oppure in casa, e dunque lo portiate a passeggio all’esterno, ricordate che ci sono alcuni insetti e parassiti sempre pronti ad aggredirlo (pulci e zecche in primis). Ecco perché tra le prime preoccupazioni da tenere a mente ci sono quelle relative alla scelta dei migliori prodotti antiparassitari come Advantix. Il rapporto con il cane che vive all’esterno e come gestirlo Nel caso in cui si abbia la possibilità di tenere il cane all’esterno, per esempio quindi in un bel giardino, sarà felicissimo. Potrà infatti dedicarsi ad attività che gli interessano moltissimo: annusare qualsiasi cosa e dormire al sole.Attenzione a che non prenda il brutto vizio di scavare buche, inoltre c’è da dire che l’abitudine di far dormire il cane all’esterno è piuttosto diffusa nei contesti periferici e di campagna.E’ chiaro che comunque l’animale non potrà mai essere lasciato del tutto incustodito: Fido dovrà essere sempre protetto e qualsiasi possibile tentativo di fuga dovrà essere scongiurato dalla presenza di un recinto ad hoc.Anche se il nostro cane vive molte ore del giorno fuori casa, non dovete mai dimenticare quanto sia importante prendersi cura di lui e del vostro legame affettivo. Insomma le attenzioni devono essere mantenute costanti, per evitare la comparsa di problemi del comportamento.Potrebbe crearsi una sorta di barriera invisibile, una distanza che lo porterà a disubbidire e diventare in un certo senso selvatico. Attenzione alla ciotola dell’acqua che deve essere sempre piena e pulita, dotate lo spazio verde di una struttura nella quale possa ripararsi in caso di necessità, inoltre assicuratevi proprio nell’ottica di scoraggiare i parassiti - che non vanno mai in vacanza - che il giardino sia sempre pulito. Il rapporto con il cane che vive in casa e come gestirlo Sono in molti a concordare sul fatto che il rapporto più bello tra umano e cane sia quello che si crea quando l’animale vive nel contesto domestico. La possibilità di uscire insieme per quella passeggiata nel verde, che consentirà a Fido di correre e giocare, va intesa come una splendida occasione per rafforzare il vostro legame.Anche se possedete un giardino o un accesso outdoor nell’appartamento, ritagliatevi sempre del tempo da passare con il vostro amico a quattro zampe en plein air: l’iniezione di felicità è assicurata.Un cane in casa richiede all’interno di quest’ultima tutta una serie di accorgimenti relativamente all’organizzazione degli spazi. I benefici che l’animale è in grado di portare nella vita dei familiari sono impagabili, sempre nel nome di allegria e spensieratezza.Individuate la ‘nicchia’ che il cane predilige in casa e fatene il suo rifugio, inserendo cuccia e cuscino. L’educazione è importante, soprattutto l’animale dovrà imparare ad adattarsi ai vostri ritmi.Spazzolare Fido sarà un antistress per voi e un piacere per lui, inoltre sarà l’occasione - al netto di collari antiparassitari e altri prodotti ad hoc - per verificare l’assenza di ospiti indesiderati su manto e cute.Attenzione poi ad alcuni step chiave che potranno orientare la scelta di prendere un cane per poi tenerlo in casa. In primis fate mente locale sul fatto che perderà i peli - e ne perderà moltissimi in certi periodi dell’anno - oltre che sulla necessità, specie quando ad arrivare in casa sia un cucciolo, di eliminare tappeti e altri oggetti a cui tenete.Il cane infatti può distruggere molte cose, mordicchiare le gambe dei tavoli e rovinare la copertura dei divani. Quando piove e rientrate a casa dalla passeggiata abbiate cura di pulire e asciugare bene il cane. Ne va della sua salute e dell’igiene nell’ambiente domestico.Concludiamo questo approfondimento sottolineando il fatto che, come spesso avviene, la via di mezzo tra questi due stili di vita sarebbe l’ideale. Ovvero assicurare al cane di poter trascorrere qualche ora del giorno in giardino ma anche di stare a lungo dentro casa.

ULTIME NEWS

cane da salvataggio terranova

News

Cane da salvataggio terranova: ecco perchè è speciale

Redazione -

Il cane da salvataggio Terranova, una razza di grande taglia proveniente dall'isola di Terranova in Canada, è stato storicamente impiegato dai pescatori locali per diverse mansioni marittime, come il recupero delle reti e il salvataggio di individui in pericolo in acqua.Questi cani, con una storia che risale almeno al 1700, sono presumibilmente discendenti dei Mastini e dei cani da pastore portoghesi. Nel tempo, la razza ha acquisito fama mondiale per la sua lealtà, intelligenza e forza. Si crede che il Terranova sia nato dall'incrocio di varie razze portate sull'isola dai coloni europei, con alcuni esperti che suggeriscono una parentela con il Labrador Retriever, anch'esso originario della stessa area. Le caratteristiche del cane da salvataggio Terranova Le prime mostre canine con esemplari di Terranova risalgono al 1800, e da allora la razza ha guadagnato ampio riconoscimento e stima a livello globale. Questi cani hanno un'altezza alla spalla compresa tra 63 e 71 cm e un peso tra 45 e 70 kg. La loro struttura robusta è completata da una muscolatura forte e un manto lungo, denso e idrorepellente, che li protegge dal freddo e dall'umidità. Il loro pelo può essere nero, bianco, marrone o grigio, spesso con macchie bianche.Il Terranova ha un volto dall'espressione gentile e acuta, con occhi ovali di colore marrone scuro o ambra. Le orecchie, di media grandezza e pendenti, sono posizionate in alto sulla testa. La testa è grande e robusta, con un muso corto e quadrato e una mascella forte. Il collo muscoloso conduce a spalle larghe e inclinate, sostenendo un torace ampio e profondo.Le sue zampe sono dritte e robuste, con ossa solide e articolazioni flessibili, permettendo movimenti eleganti e potenti. I piedi sono larghi e ben imbottiti, con dita arcuate e una membrana interdigitale che agevola il nuoto. La coda è lunga e si assottiglia verso la punta, portata orizzontalmente o leggermente curva verso l'alto in movimento.Il manto del Terranova è distintivo, contribuendo sia alla sua bellezza che alla sua funzionalità. Il pelo è lungo, denso e leggermente ondulato, con un sottopelo morbido che fornisce protezione dal freddo e dall'umidità. Impermeabile, il manto permette al cane di nuotare e lavorare in acqua senza problemi. La sua manutenzione richiede attenzione regolare per prevenire nodi e mantenere la salute della pelle e del pelo. Perchè è indicato per nuotare e salvare le persone Le caratteristiche fisiche del Terranova sono il risultato di una selezione naturale e adattamento alle condizioni ambientali dell'isola di Terranova. La sua forza, resistenza e abilità nel nuoto lo rendono un eccellente cane da lavoro e da soccorso, mentre la sua imponente presenza e aspetto maestoso lo hanno reso un simbolo nel mondo cinofilo.In sintesi, il Terranova è una razza canina affascinante e unica, con una storia ricca e un'eredità di lavoro e fedeltà che continua a incantare gli amanti dei cani in tutto il mondo. Le sue qualità fisiche e il suo temperamento amorevole e protettivo lo rendono un ottimo animale domestico per molte famiglie, a condizione che ci sia impegno nella sua cura, addestramento e benessere generale.Se stai pensando di accogliere un Terranova nella tua vita, considera queste informazioni per assicurarti di poter fornire l'amore, il sostegno e l'attenzione necessari per una vita lunga e felice insieme. I Terranova sono cani versatili e adatti a una varietà di attività e sport, sia in acqua che su terra. Tra le discipline più adatte a questa razza spicca il salvataggio in acqua, che sfrutta le loro capacità natatorie e la loro forza fisica. Questo sport, che può essere praticato sia a livello amatoriale che professionale, consiste nel salvare persone o oggetti dall'acqua, partecipando a competizioni e dimostrazioni.

SALUTE E BENESSERE

Salute & Benessere

Mal d'auto cani: sintomi, rimedi e farmaci anti-nausea

Redazione -

Mal d'auto cani: cos'è e come si manifesta questo problema Viaggiare con il proprio pet è divertente e rafforza ancor più il legame che abbiamo con lui, ma quando abbiamo a che fare con il mal d'auto cani, il viaggio può trasformarsi in un’esperienza poco piacevole per entrambi. La cinetosi, o più comunemente mal d’auto, nel cane non è altro che quell'insieme di fastidiosi sintomi che affliggono anche molti umani durante i viaggi in macchina, bus, treno, aereo o nave ed è causata dall'eccessiva sollecitazione di quella parte dell’orecchio interno, detta vestibolo, che governa l’equilibrio. Durante gli spostamenti a bordo di qualsiasi mezzo di locomozione infatti il movimento irregolare e innaturale che si genera può provocare in alcuni soggetti la comparsa di tutta quella serie di sintomi tipici del mal d’auto.Mal d'auto cani: sintomi Sono diversi i sintomi che si manifestano se il cane soffre l'auto. Ecco i principali:ipersalivazione; agitazione e irrequietezza; mugolii e pianti; sbadigli ripetuti; nausea; vomito; continuo girare in tondo; diarrea; tremori; mancanza di equilibrio.Generalmente tutte queste manifestazioni di malessere scompaiono dopo poco tempo da quando cessa il movimento che le ha generate, il che rende per il padrone abbastanza facile effettuare una diagnosi empirica e capire che il proprio cane soffre di mal d’auto. Non appena compaiono i primi segnali di mal d'auto cane è bene interrompere il viaggio, magari facendo scendere il quattro zampe dalla macchina per prendere un po’ d’aria e recuperare il controllo sul movimento e l’equilibrio.Mal d'auto cani: come prevenirlo Va detto che, soprattutto da cuccioli e durante le prime esperienze di viaggio, è molto probabile che si manifesti il mal d'auto cani; generalmente, crescendo, il pet si adegua al movimento e il fastidio scompare da solo. Ci sono però alcuni comportamenti che il padrone può adottare per far sì che il cane si adatti meglio ai viaggi. Per prima cosa è bene iniziare ad abituare gradualmente il cucciolo alla macchina, ad esempio salendovi a bordo assieme a lui, le prime volte trascorrendovi un po’ di tempo a motore spento, in modo che il pet familiarizzi con il mezzo senza esserne spaventato, poi facendo tragitti molto brevi, magari semplicemente il giro attorno all'isolato. Via via potrete allungare la durata del viaggio, cercando sempre di associare ad esso un’esperienza positiva per il cane. Infatti ciò che farà amare l’auto al vostro quattrozampe da adulto sarà la consapevolezza che al viaggio seguirà, nella maggior parte dei casi, una bella gita in campagna o un pomeriggio di gioco al parco. Se invece farete salire il cane in auto solo per portarlo dal veterinario, mal si adatterà a questa esperienza e odierà la macchina, anche indipendentemente dalla cinetosi fisica. Molti cani iniziano a mostrare i segni tipici del mal d’auto ancora prima di salirvi a bordo, non appena capiscono cosa li aspetta, solo vedendo che il padrone prende la chiave dell’auto o che ci si sta dirigendo verso il garage o il luogo dove siete soliti parcheggiare. In questi casi si va oltre la cinetosi e si parla in genere di fobia post traumatica, ovvero accade che il cane, avendo già sperimentato precedentemente il mal d’auto, sviluppi una fobia nei confronti di quel mezzo di trasporto perché, appena intuisce la possibilità di un viaggio in macchina, anticipa la spiacevole sensazione ed il malessere provati le volte antecedenti e ne teme il ripetersi. Vedrete allora il vostro cane iniziare a salivare, cercare di scappare, tremare anche solo alla vista dell’automobile o addirittura tentare di mordere il padrone che cerca di farlo salire in auto.Mal d'auto cani: rimedi e farmaci anti-nausea per cani Mentre, come detto precedentemente, nel cucciolo di cane la cinetosi tende a risolversi spontaneamente e a scomparire con la crescita, per altri soggetti possono essere necessari alcuni tipi di intervento. In caso di fobia post traumatica, ad esempio, occorre contro-condizionare il cane, avvalendosi di tecniche di desensibilizzazione, che possono richiedere l’intervento di un veterinario comportamentalista. Altre volte possono essere impiegati alcuni farmaci come gli antistaminici, che hanno un blando effetto sedativo e contribuiscono a calmare il cane, soprattutto quando il mal d’auto è generato da una componente a prevalenza ansiogena, oppure gli antiemetici, contenenti fenotiazina, che contrastano la nausea e sono più indicati nei casi in cui il cane soffre di cinetosi legata al movimento fisico stesso. Su Amazon puoi trovare un valido alleato per la prevenzione e nel trattamento del mal d'auto del tuo quattro zampe. Gli estratti di zingiber e di lichen agiscono in sinergia come antiemetici e antinausea. Eccolo di seguito.

ALIMENTAZIONE

dare biscotti al cane

Alimentazione

Snack per cani: quali sono i biscottini più indicati? i nostri consigli

Redazione -

Esistono tantissimi snack per cani, alcuni salutari e altri meno, anche a seconda della razza che abbiamo. Gli snack per cani in commercio in tutti i negozi per animali, ma presenti anche sugli scaffali dei supermercati, sono davvero molti. Negli ultimi decenni gli “stuzzichini” creati appositamente per i nostri pet hanno conquistato un’interessante quota di settore nella produzione di alimenti per cani. Ecco così che si vedono “fiorire” nuovi snack per cani continuamente e, complice anche la massiccia pubblicità dedicata, spesso ci troviamo ad acquistarli senza sapere cosa contengono e se sono davvero indicati a far parte della dieta del nostro quattrozampe. A volte scegliere diventa difficile perché la gamma del prodotto è molto ampia: si va dai biscotti per cani, aromatizzati al pollo, coniglio, manzo, agnello (solo per dirne alcuni) ai bastoncini morbidi a base di carne essiccata, alle ossa di pelle di bufalo, alle “gocce” al gusto di formaggio,  agli stick per pulire i denti, e si potrebbe proseguire ancora a lungo. Ma quando ci troviamo di fronte a tutte quelle confezioni colorate ed allettanti ci domandiamo davvero se dare biscottini al cane fa bene alla salute del nostro Fido? Non sempre, anzi spesso tendiamo a scegliere gli stuzzichini in base al gusto del nostro quattrozampe, acquistando quello che a lui piace di più e lasciandoci prendere indirettamente “per la gola”. La prima cosa da considerare invece è la composizione di questi prodotti: bisogna leggere gli ingredienti indicati sulla confezione. In questo modo ci renderemo conto che gli snack per cani sono alimenti completi che contengono proteine (carni), fibre (sottoprodotti di origine vegetale), olii e grassi, sostanze minerali, semi e piante aromatiche, oltre ad antiossidanti, conservanti e spesso additivi nutrizionali, come vitamine (A ed E) o solfati. Questi cosiddetti alimenti complementari quindi, se aggiunti alla già completa dieta quotidiana dell’animale finiscono per andare a sovraccaricarlo: senza rendercene conto rischiamo così di fornire al nostro quattrozampe un eccesivo apporto calorico che, a lungo andare, può contribuire al sorgere di patologie serie come il sovrappeso e il diabete. Recenti studi hanno infatti calcolato che gli snack per cani conterrebbero circa il 9% del fabbisogno calorico giornaliero di un quattro zampe sui venti chili di peso e ben il 30% per uno che pesa intorno ai quattro-cinque chili. È importante dunque limitare l’utilizzo degli snack per cani a specifici momenti, quali l’addestramento, come premio dato all’animale per aver fatto quanto gli abbiamo chiesto, ma non bisogna dispensare golosità “gratuitamente” e abbondantemente nell’arco della giornata oppure quando ce lo richiede il nostro Fido – che tanto non ne sarà mai sazio e ce ne chiederà continuamente; un consiglio per regolarsi è di non superare mai le dosi indicate sulla confezione, in base alla taglia e al peso del cane. Se poi il cane è affetto da qualche specifica patologia (malattie cardiovascolari, insufficienza renale, diabete, ecc) bisogna essere ancora più cauti, perché un eccessivo apporto di proteine, grassi o zuccheri può peggiorare la situazione. Occorre allora ridurre ulteriormente le dosi e cercare gli snack per cani studiati appositamente, ad esempio quelli ipocalorici, senza zuccheri o a base di cereali integrali.Snack per cani fai da te: ci sono diverse ricette Un’ottima soluzione per ovviare al problema può essere quella di preparare in casa degli ottimi e sicuramente più salutari snack per i nostri amici cani. Certo dovremo impegnare un po’ del nostro tempo, ma la soddisfazione di aver fatto qualcosa di buono per il nostro amato quattro zampe ci ripagherà della fatica, e possiamo essere certi che lui apprezzerà il delizioso spuntino. Ci sono diverse ricette per confezionare biscotti 100% naturali per cani: tra tutte, una che è adatta ad ogni quattro zampe (giovane o vecchio, sano o un po’ acciaccato) è quella dei biscotti mela e carote, perché contengono ingredienti “dietetici” e poco calorici. Prepararli è semplice e veloce: bastano 300 gr di farina, 1 uovo, 2 mele frullate, 1 carota frullata, 1 cucchiaio e mezzo di olio di semi e, se volete, 1 cucchiaio di miele. Impastate il tutto, date la forma desiderata (magari con un bello stampino fatto a osso!), cuocete in forno a 180° per 40 minuti e il gioco è fatto! Il vostro cane ne andrà ghiotto e di sicuro non rimpiangerà gli snack acquistati al supermercato!

ADDESTRAMENTO

paragility dog

Addestramento

Corsi di paragility dog: cos’È e a chi È rivolto

Redazione -

COS’È LA PARAGILITY DOG Recentemente, all’interno dei programmi di pet therapy (terapia fatta con l’utilizzo di cani), è nata una nuova disciplina, chiamata paragility dog. La paragility unisce l’attività motoria per persone disabili con la più tradizionale agility dog, uno sport cinofilo in cui il cane guidato dal conduttore deve affrontare nel minor tempo possibile un percorso ad ostacoli. La particolarità della paragility dog consiste nel fatto che a guidare il cane è un soggetto affetto da una qualche disabilità fisica, motoria o anche psichica. I percorsi sono adattati alle esigenze della persona portatrice di handicap: se può correre o muoversi velocemente, magari anche con l’ausilio di una carrozzina elettrica, viene conteggiato il tempo a fine gara, mentre se non ha la possibilità di spostarsi rapidamente, il tempo impiegato a portare a termine il percorso non verrà quantificato nella determinazione del punteggio finale. La paragility dog è dunque uno sport a tutti gli effetti e una vera competizione con una classifica e una coppia cane-conduttore vincitrice. Anch’essa, come l’ormai diffusa pet therapy, comporta tutta una serie di benefici per chi la pratica, ma con alcuni elementi aggiuntivi: contribuisce infatti a creare un rapporto ancor più profondo e intuitivo tra la persona e il cane che, durante la gara, devono agire come se fossero un tutt’uno, quasi in simbiosi; stimola l’attività fisica, contribuendo a migliorare la coordinazione dei movimenti, permette di trascorrere del tempo all’aria aperta, di socializzare, di praticare un’attività divertente che è appagante a livello psichico, quindi aiuta ad accrescere l’autostima, anche grazie al fatto di spingere i partecipanti ad impegnarsi al massimo per raggiungere un buon piazzamento in classifica. In sostanza contribuisce a migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità. Alle competizioni di paragility dog possono partecipare cani di ogni razza, adeguatamente addestrati, e persone portatrici di handicap di ogni età.Questa nuova disciplina sportiva, rivelatasi piacevole ed efficace per la sua doppia valenza ludica e motoria, si sta diffondendo sempre più, tanto che tutte le principali scuole di addestramento cinofilo stanno dando vita al proprio interno a corsi specifici, volti a formare istruttori preparati. Al termine del corso viene rilasciato un tesserino di Tecnico di Paragility dog e l’abilitazione di uno o più cani per la partecipazione ad allenamenti e gare; con tale qualifica si potranno introdurre a questo sport persone con disabilità. Per partecipare a questi corsi di formazione occorre essere Educatori-Istruttori cinofili o Coadiutori del cane in pet therapy con qualifica riconosciuta, e aver preparato almeno un cane ad eseguire un intero percorso di agility, oppure essere Atleti in agility che abbiano condotto il proprio cane in percorsi di secondo grado. I candidati dovranno partecipare al corso con uno o più cani già preparati per affrontare i vari ostacoli di agility. Non è necessario che i cani coinvolti abbiano partecipato a gare ufficiali.LA PARAGILITY WORLD CUP Ogni anno si svolge in uno dei paesi partecipanti la Paragility World Cup (PAWC), che è ormai arrivata alla sua quindicesima edizione. La manifestazione viene organizzata da un Comitato composto fin’ora dai rappresentanti di Italia, Olanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Austria e Spagna, ma ha avuto negli anni una crescente partecipazione di molti altri paesi d’Europa e del mondo intero, con quasi trecento concorrenti. L’Italia ha avuto l’onore di ospitare questo appuntamento nel 2014, quando la Paragility World Cup si è svolta a Voghera e ha visto i concorrenti tricolori trionfare in più occasioni, al punto che oggi il nostro paese rappresenta agli occhi degli avversari la squadra da battere. L’idea dei principali Enti Cinofili nostrani è quella di dar vita al più presto anche ad un vero e proprio Campionati Italiano di Paragility dog e a questo si sta già lavorando con ottimi risultati.

COMPORTAMENTO

Insegnare il comando "resta" al cane

Comportamento

Come insegnare il comando “resta” al cane

Redazione -

I METODI PER INSEGNARE IL COMANDO "RESTA" AL CANE Tra i comandi base da insegnare al cane affinché possa diventare un quattrozampe “educato” e soprattutto gestibile in ogni situazione, c’è sicuramente il “resta”, che consiste nel far rimanere il cane fermo mantenendo una posizione. Anzitutto va detto che insegnare il comando "resta" al cane può risultare un po’ ostico perché lo obbliga a fare qualcosa che per lui è innaturale, a differenza ad esempio del “seduto”, in cui il cane deve solo mettersi in una posizione che assume già spontaneamente più volte nella giornata, anche senza che nessuno glielo ordini. Nel caso del comando “resta” invece al cane viene chiesto di fare il contrario di quello che il suo istinto gli suggerisce, cioè di rimanere immobile quando il padrone si allontana, mentre la sua natura lo spingerebbe a seguirlo sempre. Come fare? Per prima cosa occorre trovare un momento in cui il cane sia contento ma tranquillo, perché se fosse eccitato, anche solo perché preso dalla foga del gioco, difficilmente riuscirebbe a prestare la necessaria attenzione a quanto gli viene chiesto. Va bene iniziare l’addestramento anche dentro casa, dove ci saranno sicuramente meno distrazioni che in un luogo all’aperto. Le prime volte, per insegnare il comando "resta" al cane bisogna partire da una posizione di “seduto” o “terra”, perché entrambe comportano che l’animale si trovi già in un’attitudine più incline alla posa. A questo punto il padrone dovrà attendere due secondi e, se il cane non si è mosso, pronunciare il comando “resta”, abbinandolo al gesto di tendere un braccio verso il suo muso, e premiare contemporaneamente il quattrozampe con un bocconcino e con lodi. Va precisato che non è importante quale parola venga utilizzata la prima volta: si può usare il “fermo” o qualunque altro termine, purché da lì in avanti rimanga sempre lo stesso, in modo che il cane possa associarlo senza dubbi alla posizione voluta. Dopo due o tre volte si può provare ad aumentare la difficoltà facendo un solo passo indietro mentre si pronuncia il comando e, anche in tal caso, se il cane rimarrà fermo, premiarlo immediatamente; le volte successive si potrà indietreggiare un passo in più e vedere la reazione del cane. Se invece il quattrozampe cerca di alzarsi, non bisogna gratificarlo in nessuna maniera, ma al contrario ribadire il comando “resta!” in modo deciso. Se il cane si rimette seduto allora andrà premiato; se invece finisce di alzarsi, bisogna portarlo almeno un metro più indietro rispetto a dove era inizialmente, per fargli capire che, se non sta fermo, per “punizione” verrà allontanato ancora di più da noi.INSEGNARE IL COMANDO "RESTA" AL CANE: NON DIMENTICARE DI "LIBERARLO" Quando il cane imparerà ad eseguire il comando “resta” senza più alcun tentennamento e lo manterrà per un tempo abbastanza lungo, allora si potrà chiedergli di “restare” anche quando noi ci portiamo in un punto che sia al di fuori del campo visivo del cane. Almeno le prime volte è bene nascondersi in modo da continuare a vedere il cane anche se lui non può vedere noi, ad esempio dietro un albero o un cespuglio, così da osservare il suo comportamento; anche in questo caso, se il cane tenta di alzarsi bisogna ripetere a gran voce il solito comando “resta”, in modo che capisca che noi lo controlliamo anche quando lui crede che non ci siamo più, dato che non può scorgere la nostra presenza. Contemporaneamente, sentendo la nostra voce, il quattrozampe saprà che non lo abbiamo lasciato solo – che è poi ciò che più lo preoccupa e lo spinge a scattare in piedi per venire a cercarci. Ma anche quando il cane sarà diventato bravissimo a mettere in pratica il “resta” e rimarrà immobile pur senza vederci, non dimentichiamoci mai di liberarlo dal comando con un “vieni!” entusiastico, battendo le mani tra loro o battendocele sulle cosce: per quanto paziente e addestrato, il nostro quattrozampe non aspetta altro che gli venga detto che può correrci incontro a prendersi le meritate coccole!