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ACCESSORI PER CANI

Accessori cane

App per cani gratuite: quando la tecnologia è utile

Redazione -

Sei alla ricerca di app per cani gratuite che possano facilitarti nella gestione del tuo pet? Molto bene, sei nel posto giusto! Certo esse non possono sostituire la tua attenzione e le tue coccole, ma possono aiutarti nel semplificare alcuni aspetti della tua vita da passare insieme al tuo amico quattro zampe. Andiamo dunque a scoprire quali sono le migliori app per cani in circolazione: ne abbiamo selezionate cinque scaricabili gratuitamente che potranno darti davvero una mano!App per cani: la top 5 GPS ma non solo: in questa lista abbiamo selezionato cinque applicazioni che possono aiutarti nella gestione del tuo peloso in diversi aspetti pratici. Andiamole ad analizzare una per una. Kippy App totalmente free che ci permette di monitorare il nostro cagnolino anche a distanza. Per utilizzarla basta acquistare un piccolo dispositivo da applicare al collare e collegarlo allo smartphone. Avremo quindi un vero e proprio GPS per cani. My Pet World Qui ci spostiamo invece sul terreno delle app dedicate alla ricerca di servizi: questa ad esempio è una delle migliori. Tramite essa potrai individuare spiagge, locali e hotel pet friendly, ma anche dog trainer, pet sitter, farmacie e toelettatori. C'è anche la possibilità di trovare annunci che riguardano animali smarriti oppure in attesa di adozione.Dog Health Probabilmente la migliore tra le app per cani presenti attualmente sul mercato: si tratta di una piattaforma gratuita con la quale poter ordinare in maniera precisa tutti gli impegni che riguardano la gestione del pet. Tra questi: visite veterinarie, vaccini, trattamenti antiparassitari, richiami ecc. Consigliatissima, disponibile sia su Android che iOS! Dog Walk Anch'essa disponibile sia su sistemi operativi Android che iOS, Dog Walk ti permette di analizzare i dati relativi alle tue passeggiate insieme a Fido. Quanti km hai percorso insieme a lui, le distanze fatte e molto altro: insomma, se ami poi condividere tutto ciò sui social e far sapere ai tuoi amici quanto bene vuoi al tuo cagnolino, non ti resta che scaricarla direttamente su Play Store o App Store. Vacanzeanimali L'app ideale se stai cercando di capire come e dove organizzare una vacanza insieme al tuo cagnone. Disponibile sia appunto come applicazione che come sito, tramite essa puoi trovare varie strutture pet friendly in cui Fido è il benvenuto. Hotel, ristoranti, spiagge, campeggi e molte altre strutture: tutto ciò a portata di click. Conclusioni Ci sono diverse applicazioni che possono rivelarsi utili per ciò che concerne la gestione quotidiana del tuo cane, ma ovviamente esse non possono sostituire le attenzioni e l'amore che solo un essere umano può dare al proprio pet (e viceversa). E in ogni caso non demandare tutto alla tecnologia, Fido vuole te e non c'è app che tenga, tuttavia possono davvero essere un valido sostegno nella vita di tutti i giorni.Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Infrodrones.it. Se oltre ai tuoi cagnolini hai anche la passione per il mondo hi-tech, è il sito giusto per te!

IGIENE E BELLEZZA

Fare il bagno al cane

Igiene e bellezza

Fare il bagno al cane: consigli per una corretta igiene

Redazione -

COME FARE IL BAGNO AL CANE Sia sa che i cani non amano particolarmente fare il bagno: se è vero che adorano tuffarsi in un fiume o in un lago per nuotare e giocare spensierati, non si accostano però con altrettanto entusiasmo al bagno fatto in vasca con shampoo e spugna. Va detto anzitutto che, se curare la pulizia del cane è una buona regola igienico-sanitaria, fare il bagno al cane non è un'attività che va ripetuta troppo spesso: si consiglia di lavarlo non più di due o tre volte all’anno, salvo esigenze particolari, perché altrimenti si rischia di danneggiare il film protettivo che il pelo del cane naturalmente possiede, oltre a causare dermatiti o eczemi. La pelle del cane infatti ha un PH pari a 7, diverso da quello umano, che la rende più delicata e vulnerabile della nostra. La necessità di fare il bagno al cane inoltre dipenderà anche dall’ambiente in cui vive: un cane che sta in casa, su materassini o divani, non si sporcherà spesso e non avrà bisogno di essere sottoposto a frequenti lavaggi. D’altro lato, un cane che vive all’aperto, esposto ad agenti inquinanti, o ama giocare rotolandosi nella terra del giardino, potrebbe necessitare di lavaggi un po’ più consueti.Quali regole seguire dunque per fare il bagno al cane, senza che per lui si trasformi in un’esperienza angosciosa?Anzitutto occorre abituare il cane al bagno gradualmente: iniziate a sottoporlo al primo bagnetto da cucciolo, solo però dopo che il veterinario vi avrà dato il permesso, perché non bisogna assolutamente lavare il cane nei primi mesi di vita, almeno finché non ha terminato tutto il ciclo di vaccinazioni. Cercate di presentare il bagno al cane sotto forma di gioco, magari mettendo le prime volte il cane nella vasca senza far scorrere l’acqua, ma facendolo divertire con un giocattolo o premiandolo con biscotto se rimane tranquillo. Prima di iniziare a fare il bagno al cane, spazzolatelo con cura, in modo da rimuovere tutto il pelo cadente, che altrimenti una volta bagnato si staccherebbe, formando delle matasse; senza un’opportuna lisciata inoltre il pelo rischierebbe di formare nodi poi difficili da districare. Fare in modo che il cane non scivoli sulla superficie sdrucciolevole della vasca, mettendo sotto alle zampe un tappetino gommato o un asciugamano, altrimenti potrebbe spaventarsi. Aprite l’acqua con un getto non troppo potente e assicuratevi che la temperatura dell’acqua sia tiepida, prima di dirigere il getto sul cane. Fate molta attenzione a non bagnare il muso del cane, che ne sarebbe molto infastidito, e soprattutto a non far entrare acqua nelle orecchie: potrebbe provocargli otiti e infiammazioni. Insaponate il cane utilizzando solo shampoo appositi: quelli ad uso umano sono troppo aggressivi per l’epidermide delicata del cane e potrebbero causargli dermatiti. Abbiate cura affinché il sapone non finisca negli occhi dell’animale: oltre ad irritarli, si avrebbe un’inevitabile reazione di fastidio, che potrebbe trasformare il bagno del cane in un’esperienza frustrante per entrambi. Risciacquate con cura il cane, in modo da eliminare ogni residuo di sapone, che se rimanesse a contatto con la pelle potrebbe provocare allergie.COSA FARE APPENA TERMINATO IL BAGNO AL CANE Non credete che finito il bagno al cane le operazioni di pulizia siano concluse! Anzitutto fate attenzione perché, appena risciacquato, il cane con tutta probabilità si darà una bella “scrollata” per togliersi di dosso l’acqua in eccesso e, se non vi mettete al riparo, rischiate una bella doccia non voluta… A questo punto bisognerà asciugare il cane: va fatto con accuratezza, per assicurarsi che alla fine non rimanga traccia di umidità: se rimanesse bagnato potrebbe ammalarsi. Soprattutto se il cane ha il pelo lungo, bisogna armarsi di pazienza: potete usare un asciugamano o il phon, se il cane lo tollera. Molti quattrozampe infatti sono spaventati dal rumore che fa l’elettrodomestico e lo fuggono; se riuscite ad abituarlo, posizionate il phon sulla velocità minima e appena tiepido, per non danneggiare la pelle del cane; Per completare il bagno al cane occorre eseguire la pulizia delle orecchie: utilizzate un dischetto di cotone (di quelli leva trucco per intenderci), imbevetelo con un po’ di acqua ossigenata e massaggiate l’interno delle orecchie delicatamente, fino a rimuovere tutto il cerume; Se il cane ha il pelo lungo, spazzolatelo nuovamente per evitare la formazione di grovigli.QUANDO FARE IL BAGNO AL CANE E' DA EVITARE Ci sono alcune circostanze in cui è meglio evitare di fare il bagno al cane:Non fare il bagno al cane in inverno: è bene farlo solo nelle stagioni più miti. Se potete lavarlo all’aperto, fatelo quando la temperatura è più mite perché, per quanto il cane possa essere ricoperto da folto pelo, il freddo e l’umidità potrebbero farlo ammalare. Anche se lo lavate in casa, sarà comunque meglio non portarlo fuori subito dopo il bagno, se non si è certi che il cane sia completamente asciutto. Se il cane non gode di ottima salute è meglio non sottoporlo ad una pratica che per lui potrebbe risultare troppo stressante e peggiorare le sue condizioni. Non fate il bagno al cane nei giorni immediatamente successivi alle vaccinazioni o dopo aver applicato i prodotti antiparassitari; è meglio lasciar trascorrere almeno una settimana. Se il cane ha mangiato da poco, aspettate che abbia digerito prima di fargli il bagno: quindi non lavatelo prima che siano passate tre/quattro ore.

ULTIME NEWS

cane da salvataggio terranova

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Cane da salvataggio terranova: ecco perchè è speciale

Redazione -

Il cane da salvataggio Terranova, una razza di grande taglia proveniente dall'isola di Terranova in Canada, è stato storicamente impiegato dai pescatori locali per diverse mansioni marittime, come il recupero delle reti e il salvataggio di individui in pericolo in acqua.Questi cani, con una storia che risale almeno al 1700, sono presumibilmente discendenti dei Mastini e dei cani da pastore portoghesi. Nel tempo, la razza ha acquisito fama mondiale per la sua lealtà, intelligenza e forza. Si crede che il Terranova sia nato dall'incrocio di varie razze portate sull'isola dai coloni europei, con alcuni esperti che suggeriscono una parentela con il Labrador Retriever, anch'esso originario della stessa area. Le caratteristiche del cane da salvataggio Terranova Le prime mostre canine con esemplari di Terranova risalgono al 1800, e da allora la razza ha guadagnato ampio riconoscimento e stima a livello globale. Questi cani hanno un'altezza alla spalla compresa tra 63 e 71 cm e un peso tra 45 e 70 kg. La loro struttura robusta è completata da una muscolatura forte e un manto lungo, denso e idrorepellente, che li protegge dal freddo e dall'umidità. Il loro pelo può essere nero, bianco, marrone o grigio, spesso con macchie bianche.Il Terranova ha un volto dall'espressione gentile e acuta, con occhi ovali di colore marrone scuro o ambra. Le orecchie, di media grandezza e pendenti, sono posizionate in alto sulla testa. La testa è grande e robusta, con un muso corto e quadrato e una mascella forte. Il collo muscoloso conduce a spalle larghe e inclinate, sostenendo un torace ampio e profondo.Le sue zampe sono dritte e robuste, con ossa solide e articolazioni flessibili, permettendo movimenti eleganti e potenti. I piedi sono larghi e ben imbottiti, con dita arcuate e una membrana interdigitale che agevola il nuoto. La coda è lunga e si assottiglia verso la punta, portata orizzontalmente o leggermente curva verso l'alto in movimento.Il manto del Terranova è distintivo, contribuendo sia alla sua bellezza che alla sua funzionalità. Il pelo è lungo, denso e leggermente ondulato, con un sottopelo morbido che fornisce protezione dal freddo e dall'umidità. Impermeabile, il manto permette al cane di nuotare e lavorare in acqua senza problemi. La sua manutenzione richiede attenzione regolare per prevenire nodi e mantenere la salute della pelle e del pelo. Perchè è indicato per nuotare e salvare le persone Le caratteristiche fisiche del Terranova sono il risultato di una selezione naturale e adattamento alle condizioni ambientali dell'isola di Terranova. La sua forza, resistenza e abilità nel nuoto lo rendono un eccellente cane da lavoro e da soccorso, mentre la sua imponente presenza e aspetto maestoso lo hanno reso un simbolo nel mondo cinofilo.In sintesi, il Terranova è una razza canina affascinante e unica, con una storia ricca e un'eredità di lavoro e fedeltà che continua a incantare gli amanti dei cani in tutto il mondo. Le sue qualità fisiche e il suo temperamento amorevole e protettivo lo rendono un ottimo animale domestico per molte famiglie, a condizione che ci sia impegno nella sua cura, addestramento e benessere generale.Se stai pensando di accogliere un Terranova nella tua vita, considera queste informazioni per assicurarti di poter fornire l'amore, il sostegno e l'attenzione necessari per una vita lunga e felice insieme. I Terranova sono cani versatili e adatti a una varietà di attività e sport, sia in acqua che su terra. Tra le discipline più adatte a questa razza spicca il salvataggio in acqua, che sfrutta le loro capacità natatorie e la loro forza fisica. Questo sport, che può essere praticato sia a livello amatoriale che professionale, consiste nel salvare persone o oggetti dall'acqua, partecipando a competizioni e dimostrazioni.

SALUTE E BENESSERE

il cane si gratta

Salute & Benessere

Perchè il cane si gratta: cause, cosa fare e rimedi naturali

Redazione -

Se il cane si gratta saltuariamente non c'è da preoccuparsi, ma occhio a quando diventa un comportamento frequente. Il cane si gratta e non sai il motivo? Beh, devi sapere intanto che il prurito del cane è una delle tante questioni legate al mondo cinofilo che rischiano di essere prese sottogamba sia dai neofiti che dai padroni più esperti. Diciamo che per il cane grattarsi può assolutamente essere una pratica comune, ma occorre monitorare con attenzione questo fenomeno per evitare che possa degenerare.Un po' come per gli esseri umani, il prurito può essere una "cosa da niente" oppure essere indice e inizio di qualcosa di più grave. Ovviamente bisogna tenere conto anche della soglia di sopportazione del singolo animale/individuo, che potrebbe trarci in inganno.Il cane si gratta: cause Quali possono essere le cause principali e più frequenti di prurito nel cane? Che cosa porta il nostro amico a quattro zampe a grattarsi, magari anche in maniera compulsiva? In generale possiamo fare una prima macro-suddivisione in cause legate a malattie allergologiche (alimentari oppure stagionali) e cause di tipo parassitario.In questo articolo proveremo a dare una panoramica di questo fenomeno, capendo come prevenire e curare l'eccessivo grattarsi del nostro caro quadrupede peloso. Bisogna ad esempio tentare di capire se si tratta di un disturbo estemporaneo oppure cronico, così da agire in maniera adeguata, se necessario consultandosi col veterinario di fiducia. Ad esempio alcuni disturbi sono legati in senso stretto ad alcuni periodi dell'anno, insomma alle stagioni: vedi ad esempio il polline in primavera o le zanzare in estate.Questo genere di pruriti può sfociare nella cosiddetta dermatite: forma più acuta e prolungata che rischia di non dare pace al vostro cane. Se quest'ultimo continua a grattarsi con insistenza, non esitate a portarlo in ambulatorio. Un altro capitolo fondamentale in questa trattazione del prurito canino è quello legato alle pulci.Forse non vi era venuto in mente, eppure si tratta di una causa ancora molto diffusa. Nessun cane è esente dal poter beccare questi fastidiosissimi parassiti, nemmeno il più candido e pulito. Il cane si gratta: rimedi Quali possono essere considerati i rimedi a questa spinosa questione? Ce ne sono sia di naturali che di farmaceutici, a seconda dei casi e della gravità. Insomma, che fare in questi casi? Non allarmatevi e date un'occhiata a questi consigli. In primo luogo, una alimentazione sana o quantomeno più sana: una dieta (ri)equilibrata, magari seguita da un nutrizionista vero e proprio, può ristabilire il "Ph" del nostro amico, sia a livello epidermico che a livello emotivo.Un rimedio se vogliamo un meno ortodosso e più "creativo" è quello della musicoterapia, che potrebbe alleviare lo stress del cane e con esso anche l'impulso di grattarsi. Andiamo ora a presentare alcuni casi specifici, tenendo ben presenti tutte le info elencate fino ad ora:Il cane si gratta l'orecchio: il prurito alle orecchie è in assoluto uno dei più diffusi nell'universo cinofilo. Infatti è legato a delle patologie specifiche come l'otoacariasi, legata ad un parassita invisibile che si annida subdolamente soprattutto tra i cuccioli (non solo di cane ma anche di gatto). Il cane si gratta il muso: un altro prurito piuttosto diffuso, fatto che non stupisce se pensiamo che per i cani l'olfatto ha una importanza molto superiore rispetto a quanta non ne abbia per noi esseri umani. Dunque il nostro amico a quattro zampe utilizza tantissimo il suo musetto, per captare ed interpretare gli odori che lo attraversano. Ovviamente gli capiterà di strusciare il muso un po' ovunque, aumentando il rischio di venire a contatto con sostanze che possono provocare irritazione e dunque pruriti. In alcuni casi si può ricondurre il tutto alle allergie: al polline, agli acari della polvere, al contatto con un qualche materiale presente ad esempio in oggetti con cui si ritrova a stare in stretto contatto (vedi le ciotole in cui mangia). Il cane si gratta sotto la pancia: anche in questo caso cause e rimedi possono essere molteplici. Potrebbe trattarsi una intolleranza alimentare che lo porta a toccarsi sempre all'altezza dello stomaco oppure potrebbe essere qualcosa di legato al contatto: dal momento che il cane si sdraia e struscia un po' ovunque potrebbe grattarsi a causa dello sfregamento con dell'erba o simili. Il cane si gratta e si morde: può succedere che un semplice prurito degeneri in qualcosa di insopportabile per il cane. In alcuni casi, infatti, l'animale non si limita a grattarsi ma arriva addirittura a mordersi. In questi casi possono subentrare anche dei veri e proprio squilibri ormonali e/o emotivi (ansia e nervosismo in genere, ma più raramente anche la noia). In questo caso il grattarsi e il conseguente mordersi rischiano di diventare davvero un'attività quasi compulsiva per l'animale. Il cane si gratta sempre e perde pelo: qualche volta il fatto che il cane si gratti per un periodo di tempo prolungato porta alla perdita di pelo. In questo caso la situazione inizia a complicarsi e farsi seria. C'è anche un termine tecnico-medico per descrivere il diradarsi del pelo: alopecia. In questo senso, quali sono le zone più colpite? Addome, fianchi, ascelle, collo e inguine.Subito dopo questa panoramica, si possono fare una serie di osservazioni di carattere generale in merito ai pruriti dei cani e al modo di comportarsi di fronte ad un cane che si gratta. Da un lato occorre fare attenzione a dove il nostro cane passa le sue giornate, al suo habitat diciamo, che deve essere sempre pulito e salubre.Dall'altro è universalmente riconosciuta l'importanza di una dieta il più possibile sana ed equilibrata, che favorisca anche la salute di pelle e pelo del nostri animale. Sia per l'alimentazione sia per la pulizia, fareste bene a servirvi solo di prodotti certificati e di qualità, per evitare di mettere il cane a contatto con sostanze potenzialmente nocive o addirittura non a norma.Per il resto, monitorate che non si tratti di un semplice "fuoco di paglia" per il quale non val la pena allarmare il veterinario o se invece è meglio ricorrere di corsa ad un parere medico.

ALIMENTAZIONE

cane obeso

Alimentazione

Cane obeso: conseguenze, problemi e dieta

Redazione -

Cane obeso: un fenomeno in aumento Il numero di cani obesi è in costante aumento, tanto da raggiungere in alcuni paesi europei il 50% della popolazione canina. Nelle nostre opulente società occidentali il sovrappeso e l’obesità sono ormai diventate una vera e propria “piaga sociale”, e ciò vale non solo per noi essere umani, ma anche per i nostri amici a quattro zampe. Molto spesso infatti lo stile di vita scorretto che noi conduciamo si riflette anche sui nostri amati “pelosi”. Un cane si considera in sovrappeso quando il suo peso corporeo è del 5-20% superiore al peso previsto per la razza, mentre è considerato obeso quando il suo peso supera di oltre il 20% quello standard. Già a prima vista possiamo renderci conto che il nostro è un cane obeso: quando le anse che ogni cane ha sui fianchi incominciano a non essere più ben definite o addirittura scompaiono, e il tronco appare come un unico “blocco” uniforme, dobbiamo chiederci se il nostro cane non sia troppo grasso. È sempre bene porre questa domanda al veterinario, che farà un attento esame, volto a misurare la percentuale di massa grassa in rapporto alla massa magra, per avere una valutazione completa dello stato fisico del nostro animale. Questo è un primo importante passo che porta il padrone a prendere coscienza del problema dell'obesità nel cane: molti infatti non riconoscono o non ammettono il sovrappeso del proprio cane, che in molti casi, è determinato da sbagliate abitudini alimentari messe in atto dallo stesso proprietario.Obesità nel cane: causeUn regime dietetico non equilibrato: troppo spesso il padrone vede nel cibo una fonte di gratificazione per il cane e un modo per dimostrargli il proprio affetto, quindi tende a iperalimentarlo, dandogli cibo fuori pasto, magari allungandogli dalla tavola bocconi non adatti a lui o concedendogli troppi “premi” sotto forma di snack e biscotti, ogni volta che il cane ne fa richiesta; Una scarsa attività fisica: per bruciare le calorie che ingerisce il cane, come del resto noi umani, ha bisogno di fare movimento. Molte volte però il padrone, preso da mille impegni, non riesce a trovare il tempo necessario per la passeggiata quotidiana con il suo quattrozampe, che finisce per condurre una vita troppo sedentaria e quindi a maggiore rischio obesità; La sterilizzazione o castrazione del cane è spesso un fattore che incide negativamente sull’aumento di peso: quando il cane viene sterilizzato il suo metabolismo subisce dei mutamenti che provocano un aumento dell’appetito e quindi una tendenza ad ingrassare; L’appartenenza ad alcune razze è un elemento che predispone all’ obesità nel cane: in particolare i Retriver (Golden e Labrador), i Beagle, l Bassotti, i Cocker Spaniel sono geneticamente tendenti al sovrappeso; L’età è un altro elemento che può aumentare il rischio di obesità: più il cane è anziano e meno avrà voglia di giocare e fare movimento, magari anche per il sopraggiungere di malattie o problemi nella deambulazione, esponendosi quindi ad una maggiore probabilità di diventare obeso.Cane obeso: conseguenze e problemi Essere un cane obeso non è solo un problema estetico, ma può essere soprattutto causa di importanti problemi di salute. Come per noi umani infatti l’obesità è un fattore che aumenta l’incidenza di gravi patologie, quali il diabete mellito, in cui un malfunzionamento del pancreas causa l’incapacità dell’organismo di produrre la giusta dose di insulina e quindi di regolare la quantità di zuccheri presenti nel sangue, che aumentano oltremisura, andando col tempo a danneggiare molti dei principali organi vitali, come i reni o il cuore. L’insulina inoltre governa il senso di sazietà nel cervello, quindi una scarsa produzione di questo ormone genera un costante stimolo alla fame, dando vita ad un circolo vizioso ancor più pericoloso. L’obesità causa anche problemi cardio-circolatori, ipertensione, difficoltà respiratorie, dermatiti e problemi articolari: soprattutto nei cani anziani, il dover sostenere un peso superiore a quello per cui le articolazioni sono predisposte, provoca o peggiora patologie a carico dell’apparato locomotore.Cane obeso: come fare? È importante cercare di combattere, ma soprattutto prevenire l’insorgere del sovrappeso e dell'obesità nel cane. Per farlo basta seguire alcune semplici regole che, se osservate costantemente, condurranno ad uno stile di vita sano e regolare.un’alimentazione equilibrata: somministrare al proprio cane la giusta quantità di cibo, in base alla taglia, alla razza e all’età dell’animale, senza essere troppo indulgenti quando il vostro adorato quattrozampe vi guarda con occhi pietosi in cerca di cibo. Uno snack ogni tanto può essere concesso, ma senza esagerare e senza mai superare le dosi consigliate sulle confezioni. La dieta va calibrata anche in rapporto allo stato di salute e all’attività fisica del cane: un animale impegnato frequentemente in esercizi sportivi (ad esempio l’agility dog) disperderà maggiori energie e quindi avrà bisogno di un più alto apporto nutritivo; il movimento costante: il cane ha bisogno di fare moto! I nostri “peolsi” non sono nati per poltrire sul divano di casa: un’attività fisica regolare (almeno una mezz’ora quotidiana di passeggiata) è fondamentale per garantire al cane uno stato di salute ottimale, ma anche un giusto equilibrio mentale. Del resto, una piacevole camminata con il nostro migliore amico è un toccasana anche per il padrone, che potrà così condividere con il proprio animale un momento di svago e di benessere; nei casi di obesità resistente, in cui nemmeno il cambiamento dello stile di vita riesce a dare risultati ottimali, il veterinario potrà prescrivere anche dei farmaci specifici, che riducono il senso di fame e l’assorbimento di grassi. Come effetti collaterali possono provocare episodi di vomito o diarrea, che però generalmente si risolvono dopo le prime settimane di somministrazione.

ADDESTRAMENTO

BAT nel cane

Addestramento

Bat nel cane: un metodo di addestramento per cani aggressivi

Redazione -

BAT nel cane (sta per Behavior Adjustment Training) è una tecnica di educazione mirata a riabilitare cani con problemi che li portano a sviluppare atteggiamenti di aggressività. BAT è un metodo di addestramento cani e una terapia comportamentale piuttosto recente, introdotta nel 2009 dalla dottoressa Grisha Stewart che, dopo un Master in Psicologia con specializzazione in comportamento animale, ha iniziato a concentrare i propri studi sulle metodologie di modificazione comportamentale del cane. La BAT nel cane si basa sui principi, già da tempo utilizzati nel campo dell’addestramento cinofilo, della desensibilizzazione e del contro-condizionamento e li utilizza entrambi, associandoli in una sequenza di rinforzo negativo seguito da più rinforzi positivi. Va precisato che per rinforzo negativo non s’intende una punizione, ma semplicemente l’allontanamento del cane da quello stimolo che provoca in lui la reazione aggressiva, il che costituisce per il quattro zampe già di per sé un rinforzo funzionale, cioè un “premio”. Quando infatti il cane abbaia, ringhia, salta e rizza il pelo appena vede un altro cane o una persona lo fa allo scopo di indurli ad allontanarsi da sé, nella maggior parte dei casi perché ne ha paura, e vedendo che con questo suo comportamento ottiene il risultato voluto, viene gratificato e si autoalimenta, in un circolo vizioso che per il padrone è difficile interrompere. Con la tecnica BAT invece si fa in modo che il cane ottenga sempre lo stesso risultato desiderato, cioè l’allontanamento dallo stimolo che provoca in lui reattività, ma solo quando assume un atteggiamento non aggressivo. Così il cane capirà che c’è un altro modo per raggiungere il risultato voluto: non più reagendo, ma al contrario rimanendo calmo e che, anzi, da questo nuovo atteggiamento ricaverà anche altre gratificazioni (i rinforzi positivi), sotto forma di premi in cibo e coccole del padrone. Il Behavior Adjustment Training dunque è una metodologia per nulla coercitiva, che ha il merito di infondere fiducia nel cane ed accrescere la sua autostima, ma anche di insegnargli a controllarsi e a controllare l’ambiente circostante, modificando il proprio atteggiamento nei confronti dello stesso e imparando l’efficacia di comportamenti alternativi.Bat nel cane: dalla teoria alla pratica, come si applica Ma come si applica nella pratica il metodo BAT nel cane? Bisogna creare uno scenario tipo, riproducendo quella situazione che generalmente scatena la reattività del cane: ad esempio, se il vostro quattro zampe manifesta aggressività quando vede i suoi simili, occorre utilizzare la collaborazione di un cane quieto e paziente (e del suo padrone), da far collocare ad una distanza iniziale di circa 70 metri. Dopodiché si avanza col cane da rieducare al guinzaglio in direzione del quattro zampe che fa da “esca” e, appena il primo inizia a mostrare reattività, bisogna fermarsi e osservare con molta attenzione il cane. Al primo segnale calmante dell’animale in addestramento, quando cioè distoglie lo sguardo, volta la testa altrove, annusa a terra, si lecca il naso, ecc, bisogna dare un clicker (se si utilizza questo strumento) oppure un avviso vocale positivo (come un: “Ok” o un “Sì”), voltarsi subito indietro e correre assieme al cane in direzione opposta a quella in cui si trova il quattro zampe “esca”, premiandolo contemporaneamente con un bocconcino e con carezze e lodi. Ripetendo questo esercizio diverse volte si vedrà che il cane riuscirà ad avvicinarsi sempre più allo stimolo senza mostrare segni di reattività quindi, se inizialmente l’atteggiamento aggressivo compariva a 60 metri di distanza, poi si manifesterà a 50 metri, a 40 metri, e via via scendendo fino ad eliminare completamente la reazione del cane. Questo perché il quattro zampe sarà progressivamente desensibilizzato, capendo che avvicinandosi all’oggetto delle sue paure non accade nulla di indesiderato, e contro-condizionato, perché imparerà che per ottenere il risultato voluto (l’allontanamento) non deve diventare aggressivo, ma al contrario restare calmo e tranquillo.

COMPORTAMENTO

il cane non si fa mettere il guinzaglio

Comportamento

Perchè il cane non si fa mettere il guinzaglio: cause e soluzioni

Redazione -

Perchè il cane non si fa mettere il guinzaglio? Scopri le ragioni dietro il rifiuto del tuo cane di indossare il guinzaglio e come risolvere il problema.Molti proprietari di cani si trovano di fronte a un problema comune e frustrante: il loro amato amico a quattro zampe rifiuta categoricamente di farsi mettere il guinzaglio.Questo comportamento può essere sia pericoloso per il cane stesso che per gli altri esseri viventi intorno a lui. In questo articolo, esploreremo le possibili cause di questo problema e forniremo alcune soluzioni pratiche per aiutarti a gestire questa situazione in modo sicuro ed efficace. Il cane non si fa mettere il guinzaglio: cause del problema Ci sono diverse ragioni che potrebbero spingere il tuo cane a rifiutarsi di farsi mettere il guinzaglio. Ecco le più ricorrenti. Paura e ansia Il tuo cane potrebbe percepire il guinzaglio come una minaccia o una restrizione, scatenando sentimenti di paura e ansia. Questa reazione può essere dovuta a esperienze passate negative o a una mancanza di familiarità con il guinzaglio. Mancanza di addestramento adeguato Se il tuo cane non è stato addestrato fin da cucciolo ad accettare il guinzaglio in modo positivo, potrebbe non comprendere il suo scopo e come reagire ad esso. Reattività verso stimoli esterni Alcuni cani possono essere altamente reattivi verso stimoli esterni come altri cani, persone o rumori. In queste situazioni, mettere il guinzaglio potrebbe essere interpretato come un segnale di imminente interazione con tali stimoli, portando il cane a resistere. Eccesso di energia Cani particolarmente attivi e pieni di energia possono rifiutarsi di essere legati poiché desiderano esplorare e muoversi liberamente. Possibili soluzioni Ora che abbiamo identificato alcune delle cause potenziali, vediamo alcune soluzioni per affrontare il problema del cane che rifiuta il guinzaglio. Un primo consiglio è quello di approcciarsi con una desensibilizzazione e addestramento positivo, ovvero esponendo gradualmente il cane al guinzaglio in modo positivo e ricompensare il suo comportamento calmo e cooperativo con elogi e premi. Ciò aiuterà il cane ad associare il guinzaglio a esperienze piacevoli.Se il cane mostra segni di paura o ansia, lavora con lui in un ambiente sicuro e tranquillo, usando il rinforzo positivo per sostituire l'ansia con la fiducia. Inoltre, durante la fase iniziale dell'addestramento al guinzaglio, utilizza giocattoli o premi per distogliere l'attenzione del cane dalla presenza del guinzaglio.Infine, assicurati di dare al tuo cane abbastanza attività fisica ed esercizio prima di tentare di mettergli il guinzaglio. Un cane stanco sarà più incline a cooperare. Conclusioni Il cane che rifiuta di farsi mettere il guinzaglio è un problema comune, ma affrontabile. Identificando le cause del comportamento e adottando le giuste tecniche di addestramento, è possibile superare questa sfida. Ricorda sempre di essere paziente e coerente nell'approccio con il tuo cane.Se il problema persiste o sembra particolarmente difficile da gestire, non esitare a consultare un addestratore professionista per ricevere ulteriori consigli e supporto.Sia per la sicurezza del tuo cane che per la tranquillità della tua mente, indossare il guinzaglio è essenziale, e con dedizione e impegno, il tuo cane potrà imparare a camminare accanto a te con felicità e soddisfazione.