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ACCESSORI PER CANI

Giochi per cani

Accessori cane

Giochi per cani: scegliere quelli più adatti e meno pericolosi

Redazione -

Ci sono alcuni giochi per cani non adatti perchè pericolosi: ecco come sceglierli. Il gioco per il nostro cane è di fondamentale importanza perché stimola le sue capacità intellettive, la sua innata curiosità, consente di fare attività fisica, ma anche di socializzare con i propri simili e rafforzare il legame col proprio padrone. Ma tra i vari giochi per cani bisogna scegliere quelli più adatti al nostro e soprattutto conoscere quali sono da evitare perché possono risultare pericolosi per la sua salute. Molti degli oggetti presenti nelle nostre case attirano l’attenzione dei nostri fedeli amici, soprattutto dei cuccioli, ma non sono affatto adeguati a loro e vanno tenuti lontano dalla loro portata. I cani ancora in tenera età, che sono alla “scoperta del mondo” che li circonda, tentano di “rubare” da sotto ai nostri nasi gli oggetti più disparati, come ciabatte, pupazzi, pezzi di carta, stracci e quant’altro, ma bisogna fare molta attenzione! La maggior parte di queste cose, a volte di uso quotidiano, può rivelarsi molto pericolosa per il cane: tutti gli oggetti di stoffa e imbottiti, come calzini, peluche, magliette, coperte, possono essere facilmente lacerati dai denti di Fido, anche da quelli molto affilati dei cuccioli, rompendosi in mille strappi o rilasciando i materiali utilizzati per le imbottiture che, se ingeriti dal cane, provocano soffocamenti o blocchi intestinali. Stesso discorso vale per giornali, involucri in nailon o cartone.Tra i giochi per cani anche gli oggetti in plastica rigida possono rivelarsi dannosi: se rotti, si dividono in pezzetti appuntiti che, oltre a causare delle ferite alla bocca e alle mucose del cane, una volta ingoiati, possono portare a lacerazioni anche importanti degli organi dell’apparato gastrointestinale. Bisogna fare molta attenzione a collocare fuori dalla portata dei nostri pelosi anche tutti i flaconi contenenti detersivi, varechina, prodotti per la pulizia in genere; il cane, soprattutto quando è in casa da solo, può facilmente ingegnarsi fino a riuscire a rimuovere il tappo coi denti o a perforare la confezione, rischiando così di ingerire il prodotto all’interno con gravi conseguenze di intossicazione o avvelenamento. È bene anche fare in modo che il cane non abbia accesso al bidone della spazzatura: attratto dall’odore dei residui di cibo lì presenti, può finire, oltre che per sparpagliare rifiuti in giro per tutta la casa, anche per mangiare avanzi di alimenti che o non sono adatti alla sua dieta, e quindi potrebbero provocargli diarrea e vomito, o possono essere altamente dannosi, come nel caso delle ossa di pollo, coniglio o tacchino, che causano lacerazioni allo stomaco o all’intestino. Occhio dunque a tutte quelle cose che fanno parte della normalità del nostro ambiente domestico, ma che possono trasformarsi in “giochi” pericolosi e quindi non adatti ai nostri cani.Giochi per cani: quali sono quelli adatti? Quando ci accingiamo a giocare con Fido occorre munirsi di giochi appropriati e creati appositamente per i cani. Anzitutto vanno bene i giochi per cani di gomma in vendita nei negozi per animali: devono essere realizzati con materiali appositi, come la gomma siliconica o quella dura, e resi vivaci con appositi colori atossici. Attenzione a non comperare giochi per cani in gomma senza il marchio CE, perché si rischia che, pur essendo all'apparenza uguali agli altri, siano stati costruiti con prodotti non a norma, ad esempio coloranti che una volta a contatto con la saliva del cane si “sciolgono” letteralmente e vengono ingeriti dall'animale, causando possibili intossicazioni. Vanno bene anche palloni, palline e frisbee: sono molto utili anche per insegnare al cane a “lasciare” l’oggetto al padrone, quando glielo chiede, rafforzando la fiducia nei suoi confronti e il legame con lui. Tra i giochi per cani ci sono quelli appositamente studiati per essere “rosicchiati”: ad esempio le ossa di pelle di bufalo, che il cane può masticare e ingoiare senza pericoli, o i giochi in gomma morbida ma resistente, adatti soprattutto ai cuccioli che stanno perdendo i denti da latte e, come i bambini nella fase della dentizione, hanno bisogno di mordere qualcosa per alleviare il prurito alle gengive. Viene infine tutta la gamma dei cosiddetti giochi interattivi, adatti allo sviluppo mentale del cane, che si basano sul principio per cui il quattro zampe deve risolvere una sorta di quiz o di “rompicapo” per ottenere la gratificazione, di solito il bocconcino nascosto all'interno del gioco. Oltre ad essere uno strumento molto utile di attivazione mentale, è particolarmente adatto per evitare che il cane si annoi, ad esempio quando è a casa da solo.

IGIENE E BELLEZZA

Denti del cane

Igiene e bellezza

Come lavare i denti del cane: tartaro, detartrasi, alito e salute

Redazione -

Come si possono pulire i denti del cane? Ecco i suggerimenti utili per una corretta igiene orale del nostro amico a quattro zampe. La buona notizia per i nostri piccoli amici è che loro non sono così inclini a cavità orale come lo sono gli esseri umani. Ma nonostante la vecchia saggezza convenzionale che sostiene che la bocca di un cane è più pulita di quella di un uomo, i cani possono in alcuni casi sviluppare problemi che riguardano il tartaro e l'accumulo di placca ed anche gengiviti. Non sono solo l'alito maleodorante e i denti gialli a doverci preoccupare.Come accade con gli esseri umani, infatti, questi problemi possono poi portare a delle infezioni pericolose per la vita di un cane. Anche loro come noi rischiano di ammalarsi ed avere problemi al cuore, al fegato e ai reni.come pulire i denti al cane in modo naturale pulire denti cane bicarbonato pulire denti cane tartaro bastoncini pulizia denti cane pulizia denti cane costo dentifricio per cani come posso lavare i denti al mio cane dentifricio per cani fatto in casaQui di seguito elenchiamo alcune regole da poter mettere in pratica per una buona cura dell'igiene orale del nostro cane e far sì che la sua vita si possa estendere senza rischiare di ammalarsi troppo presto: Come spazzolare i denti del nostro cane? Se il nostro cane fosse capace di lavarsi i denti da solo prima di andare a letto o dopo che ha finito di mangiare, smettiamo di leggere questo articolo e andiamo subito a postare il video su Youtube. Per tutti gli altri invece si consiglia uno spazzolino da denti adatto al cane, tanta pazienza e un po' di strategia.La spazzola migliore da usare è quella a doppia testa con le spazzole di 45 gradi in modo da riuscire a pulire anche sotto il margine gengivale. Al nostro cane potrebbe non piacere doversi lavare i denti, all'inizio, ma con il passare del tempo si spera che questo momento possa diventare una ragionevole e piacevole esperienza per entrambi. La cosa ideale sarebbe quella di cominciare a provarci scegliendo un attimo in cui il cane ha avuto una discreta quantità di esercizio fisico. Sarà più propenso a rimanere fermo per poter mettere in pratica la procedura.Le prime volte non bisogna mai esagerare. Bisogna iniziare lentamente e dobbiamo assolutamente smettere nel caso in cui il cane si dovesse agitare, anche se non abbiamo lavato tutta la bocca. Sarà possibile poi aumentare questo tempo ogni giorno, mentre lui intanto ci si abitua. Inoltre assicuriamoci di parlargli dolcemente e piacevolmente durante la spazzolata senza dimenticarci di premiarlo con un biscottino alla fine di ogni trattamento. Non passerà molto tempo e ci accorgeremo di come il nostro cane aspetterà impaziente di ripetere l'evento.Iniziare quando il nostro cane è ancora un cucciolo: l'ideale sarebbe quello di cominciare ad eseguire l'operazione quando il cane è ancora un cucciolo anche se, anche i cani adulti possono imparare a sentirsi a proprio agio con la pulizia dei denti. Iniziare a lavorare quando è ancora un cucciolo renderà semplicemente le cose più facili per noi anche in futuro.Come scegliere il dentifricio giusto per il nostro cane: questo è molto importante da sapere. NON bisogna mai utilizzare il nostro normale dentifricio. La maggior parte dei dentifrici per umani includono il fluoro che è esattamente velenoso per il nostro cane. Sarà possibile trovare un dentifricio per cani in un buon negozio di animali.Cibo secco è meglio di cibo morbido: se la spazzolata dei denti finisce in sangue sudore o lacrime significa che bisogna migliorare la salute dell'igiene dentale del nostro cane. Per poter dare il nostro contributo affinché ciò non avvenga, dobbiamo preferire le crocchette al posto di cibi morbidi. Questo perché il cibo morbido è più propenso a incastrarsi tra i denti incollandosi e causare poi la carie.Masticare ossa e masticare giocattoli per pulire i denti: ci sono molte ossa sintetiche e giocattoli adatti alla masticazione appositamente progettati per rafforzare le gengive ed i denti del nostro cane. L'importante è essere consapevoli e prestare attenzione per essere sicuri di fornire al nostro cane oggetti sicuri da poter masticare in quanto oggetti troppo duri possono far sì che il nostro cane si rompa i denti. Comunque dare al nostro cane un buon osso da masticare può aiutare a mantenere i denti sani e forti, ma di sicuro non basta. Immaginiamo un uomo che biascica gomma da masticare e usa solo sciacquarsi la bocca. Questo no è un modo efficace per assicurarci una buona igiene orale ed una buona salute in generale. Lo stesso varrà per il nostro cane.Quando è consigliabile vedere un veterinario: sia che si lavino i denti al nostro cane sia che non lo facciamo, si dovrebbe sempre dare un'occhiata dentro la sua bocca ogni settimana. Se dovessimo notare uno dei segni di problemi dentali qui sotto elencati, sarà necessario portare il nostro cane dal veterinario:Alito cattivo Cambiamento nel mangiare o nelle abitudini di masticazione Portare le zampe al viso o alla bocca Depressione Se sbava eccessivamente Se ci sono dei denti disallineati o mancanti Denti scoloriti, rotti, mancanti o storti Gengive rosse, gonfie, dolorose o sanguinanti Se si nota una crosta di tartaro bruno – giallastra lungo il bordo gengivale Urti o escrescenze all'interno della bocca.Anche con i denti sani, proprio come noi, il nostro cane dovrebbe avere i denti controllati da un professionista ogni sei o dodici mesi. L'esame odontoiatrico dovrebbe essere incluso nella visita di un controllo normale del nostro cane, ma se non dovessero farlo bisognerà chiederlo. La cura dei denti può risultare una seccatura sia per gli esseri umani che per i nostri piccoli amici, ma una corretta manutenzione sarà sicuramente un risparmio di denaro nel lungo periodo. Lasciar perdere può portare a costose e spesso dolorose visite dal veterinario con il passare del tempo. Molti cani, infatti, quando l'accumulo diventa abbastanza grave, vengono sottoposti ad anestesia per poter avere di nuovo i denti e le gengive pulite. Se teniamo la bocca del nostro cane pulita invece potremo entrambi mostrare un sorriso smagliante!Pulire i denti del cane: consigli Anche i denti del cane devono essere sottoposti alle giuste attenzioni e cure, così come tutto quanto riguardi la salute del nostro fedele amico. Troppo spesso invece l’igiene orale del cane viene trascurata dai padroni e qualche volta anche dal veterinario. Secondo recenti statistiche pare che addirittura l’80% dei quattro zampe soffra di problemi dentali, a volte già dalla giovane età. Certo non dobbiamo pensare che i denti del cane vadano trattati nello stesso modo di quelli umani! Sicuramente i nostri pelosi sono molto meno soggetti di noi all’insorgenza di carie perché la loro saliva ha una composizione diversa dalla nostra ed è priva di succhi gastrici dalla potente azione corrosiva. Ci sono però altri problemi legati all’igiene orale del cane che non vanno trascurati, come placca, tartaro, gengiviti, fino alla perdita dei denti. Il cibo masticato, soprattutto se umido e molle, si deposita tra i denti del cane e, sul lungo periodo, può dare origine a infezioni batteriche che, se non trattate in tempo, possono diventare una minaccia non solo per l’igiene orale del cane, ma anche per la sua salute. Anzitutto controllate di tanto in tanto la sua dentatura, sollevando le labbra lateralmente: se notate che la dentatura ha un colore giallo, di solito a partire dalla base, significa che vi è la presenza di placca. Questa, continuando a depositarsi negli anni, può determinare la formazione di tartaro, riconoscibile sotto forma di vere e proprie incrostazioni, che talvolta possono assumere anche una tonalità grigio-nerastra. A questo punto osservate con attenzione le gengive del vostro cane: sono sane quando appaiono rosa chiaro; se invece si presentano rosse o bianche potrebbero essere in atto gengiviti e infezioni del cavo orale. Se non lo avete già fatto prima, occorrerà rivolgersi al veterinario di fiducia per iniziare una trattamento appropriato.Pulire i denti del cane: prevenzione Le affezioni che interessano i denti del cane possono essere prevenute con un’appropriata igiene orale. Di seguito alcuni consigli per garantire un’adeguata pulizia della bocca del vostro amico a quattro zampe. Lavare i denti del vostro cane: occorrono uno spazzolino a setole morbide, per non danneggiare lo smalto del dente, e un apposito dentifricio. Quello ad uso umano non va usato perché contiene delle sostanze che possono essere tossiche per il cane. In alternativa, un efficace rimedio casalingo può essere l’utilizzo del bicarbonato. L’operazione di pulizia potrebbe non essere molto gradita al vostro cane, quindi il suggerimento è di abituarlo gradualmente, senza forzarlo, altrimenti in futuro diventerà impossibile convincerlo a sottoporsi al trattamento. Assicurarsi che il cane segua una dieta equilibrata: mangiare cibi non adatti alla sua alimentazione, come gli avanzi della tavola, può comportare anche una maggiore esposizione a possibili danni per i denti del cane. Non dare al proprio quattrozampe ossa o giocattoli rigidi non adatti a lui, che possono rovinare lo smalto dei suoi denti. Dare al cane snack per la pulizia dei denti: esistono in commercio diversi prodotti, anche appetibili per l’animale, realizzati appositamente per aiutare la rimozione della placca, attraverso l’abrasione meccanica, come ad esempio le ossa di pelle di bufalo. Stessa la funzione di alcuni giochi di gomma che, con la masticazione possono essere utili per prevenire la formazione del tartaro. Sottoporre il cane a controlli periodici: quando portate il vostro peloso dal veterinario, magari per la vaccinazione annuale o per una visita di controllo, ricordate al vostro veterinario, nel caso non lo faccia spontaneamente, di dare un’occhiata anche alla bocca del vostro cane, per accertarsi che non ci siano patologie in atto.Pulire i denti del cane: tartaro Se il vostro quattro zampe ha una massiccia presenza di placca e tartaro, l’igiene orale casalinga può non essere sufficiente. Occorre allora l’intervento del veterinario, che eseguirà una pulizia approfondita dei denti del cane: quest’operazione, detta detartrasi, viene fatta in anestesia generale, quindi il cane verrà precedentemente sottoposto ad esami del sangue e ad una visita di routine, per accertare le condizioni di salute generale. Nei casi più gravi, in cui siano emerse delle serie infezioni a danno del cavo orale, può essere necessaria la somministrazione di antibiotici, onde evitare che i batteri si diffondano nel sangue causando danni agli organi vitali dell’animale.

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Cane da salvataggio terranova: ecco perchè è speciale

Redazione -

Il cane da salvataggio Terranova, una razza di grande taglia proveniente dall'isola di Terranova in Canada, è stato storicamente impiegato dai pescatori locali per diverse mansioni marittime, come il recupero delle reti e il salvataggio di individui in pericolo in acqua.Questi cani, con una storia che risale almeno al 1700, sono presumibilmente discendenti dei Mastini e dei cani da pastore portoghesi. Nel tempo, la razza ha acquisito fama mondiale per la sua lealtà, intelligenza e forza. Si crede che il Terranova sia nato dall'incrocio di varie razze portate sull'isola dai coloni europei, con alcuni esperti che suggeriscono una parentela con il Labrador Retriever, anch'esso originario della stessa area. Le caratteristiche del cane da salvataggio Terranova Le prime mostre canine con esemplari di Terranova risalgono al 1800, e da allora la razza ha guadagnato ampio riconoscimento e stima a livello globale. Questi cani hanno un'altezza alla spalla compresa tra 63 e 71 cm e un peso tra 45 e 70 kg. La loro struttura robusta è completata da una muscolatura forte e un manto lungo, denso e idrorepellente, che li protegge dal freddo e dall'umidità. Il loro pelo può essere nero, bianco, marrone o grigio, spesso con macchie bianche.Il Terranova ha un volto dall'espressione gentile e acuta, con occhi ovali di colore marrone scuro o ambra. Le orecchie, di media grandezza e pendenti, sono posizionate in alto sulla testa. La testa è grande e robusta, con un muso corto e quadrato e una mascella forte. Il collo muscoloso conduce a spalle larghe e inclinate, sostenendo un torace ampio e profondo.Le sue zampe sono dritte e robuste, con ossa solide e articolazioni flessibili, permettendo movimenti eleganti e potenti. I piedi sono larghi e ben imbottiti, con dita arcuate e una membrana interdigitale che agevola il nuoto. La coda è lunga e si assottiglia verso la punta, portata orizzontalmente o leggermente curva verso l'alto in movimento.Il manto del Terranova è distintivo, contribuendo sia alla sua bellezza che alla sua funzionalità. Il pelo è lungo, denso e leggermente ondulato, con un sottopelo morbido che fornisce protezione dal freddo e dall'umidità. Impermeabile, il manto permette al cane di nuotare e lavorare in acqua senza problemi. La sua manutenzione richiede attenzione regolare per prevenire nodi e mantenere la salute della pelle e del pelo. Perchè è indicato per nuotare e salvare le persone Le caratteristiche fisiche del Terranova sono il risultato di una selezione naturale e adattamento alle condizioni ambientali dell'isola di Terranova. La sua forza, resistenza e abilità nel nuoto lo rendono un eccellente cane da lavoro e da soccorso, mentre la sua imponente presenza e aspetto maestoso lo hanno reso un simbolo nel mondo cinofilo.In sintesi, il Terranova è una razza canina affascinante e unica, con una storia ricca e un'eredità di lavoro e fedeltà che continua a incantare gli amanti dei cani in tutto il mondo. Le sue qualità fisiche e il suo temperamento amorevole e protettivo lo rendono un ottimo animale domestico per molte famiglie, a condizione che ci sia impegno nella sua cura, addestramento e benessere generale.Se stai pensando di accogliere un Terranova nella tua vita, considera queste informazioni per assicurarti di poter fornire l'amore, il sostegno e l'attenzione necessari per una vita lunga e felice insieme. I Terranova sono cani versatili e adatti a una varietà di attività e sport, sia in acqua che su terra. Tra le discipline più adatte a questa razza spicca il salvataggio in acqua, che sfrutta le loro capacità natatorie e la loro forza fisica. Questo sport, che può essere praticato sia a livello amatoriale che professionale, consiste nel salvare persone o oggetti dall'acqua, partecipando a competizioni e dimostrazioni.

SALUTE E BENESSERE

il cane si gratta

Salute & Benessere

Perchè il cane si gratta: cause, cosa fare e rimedi naturali

Redazione -

Se il cane si gratta saltuariamente non c'è da preoccuparsi, ma occhio a quando diventa un comportamento frequente. Il cane si gratta e non sai il motivo? Beh, devi sapere intanto che il prurito del cane è una delle tante questioni legate al mondo cinofilo che rischiano di essere prese sottogamba sia dai neofiti che dai padroni più esperti. Diciamo che per il cane grattarsi può assolutamente essere una pratica comune, ma occorre monitorare con attenzione questo fenomeno per evitare che possa degenerare.Un po' come per gli esseri umani, il prurito può essere una "cosa da niente" oppure essere indice e inizio di qualcosa di più grave. Ovviamente bisogna tenere conto anche della soglia di sopportazione del singolo animale/individuo, che potrebbe trarci in inganno.Il cane si gratta: cause Quali possono essere le cause principali e più frequenti di prurito nel cane? Che cosa porta il nostro amico a quattro zampe a grattarsi, magari anche in maniera compulsiva? In generale possiamo fare una prima macro-suddivisione in cause legate a malattie allergologiche (alimentari oppure stagionali) e cause di tipo parassitario.In questo articolo proveremo a dare una panoramica di questo fenomeno, capendo come prevenire e curare l'eccessivo grattarsi del nostro caro quadrupede peloso. Bisogna ad esempio tentare di capire se si tratta di un disturbo estemporaneo oppure cronico, così da agire in maniera adeguata, se necessario consultandosi col veterinario di fiducia. Ad esempio alcuni disturbi sono legati in senso stretto ad alcuni periodi dell'anno, insomma alle stagioni: vedi ad esempio il polline in primavera o le zanzare in estate.Questo genere di pruriti può sfociare nella cosiddetta dermatite: forma più acuta e prolungata che rischia di non dare pace al vostro cane. Se quest'ultimo continua a grattarsi con insistenza, non esitate a portarlo in ambulatorio. Un altro capitolo fondamentale in questa trattazione del prurito canino è quello legato alle pulci.Forse non vi era venuto in mente, eppure si tratta di una causa ancora molto diffusa. Nessun cane è esente dal poter beccare questi fastidiosissimi parassiti, nemmeno il più candido e pulito. Il cane si gratta: rimedi Quali possono essere considerati i rimedi a questa spinosa questione? Ce ne sono sia di naturali che di farmaceutici, a seconda dei casi e della gravità. Insomma, che fare in questi casi? Non allarmatevi e date un'occhiata a questi consigli. In primo luogo, una alimentazione sana o quantomeno più sana: una dieta (ri)equilibrata, magari seguita da un nutrizionista vero e proprio, può ristabilire il "Ph" del nostro amico, sia a livello epidermico che a livello emotivo.Un rimedio se vogliamo un meno ortodosso e più "creativo" è quello della musicoterapia, che potrebbe alleviare lo stress del cane e con esso anche l'impulso di grattarsi. Andiamo ora a presentare alcuni casi specifici, tenendo ben presenti tutte le info elencate fino ad ora:Il cane si gratta l'orecchio: il prurito alle orecchie è in assoluto uno dei più diffusi nell'universo cinofilo. Infatti è legato a delle patologie specifiche come l'otoacariasi, legata ad un parassita invisibile che si annida subdolamente soprattutto tra i cuccioli (non solo di cane ma anche di gatto). Il cane si gratta il muso: un altro prurito piuttosto diffuso, fatto che non stupisce se pensiamo che per i cani l'olfatto ha una importanza molto superiore rispetto a quanta non ne abbia per noi esseri umani. Dunque il nostro amico a quattro zampe utilizza tantissimo il suo musetto, per captare ed interpretare gli odori che lo attraversano. Ovviamente gli capiterà di strusciare il muso un po' ovunque, aumentando il rischio di venire a contatto con sostanze che possono provocare irritazione e dunque pruriti. In alcuni casi si può ricondurre il tutto alle allergie: al polline, agli acari della polvere, al contatto con un qualche materiale presente ad esempio in oggetti con cui si ritrova a stare in stretto contatto (vedi le ciotole in cui mangia). Il cane si gratta sotto la pancia: anche in questo caso cause e rimedi possono essere molteplici. Potrebbe trattarsi una intolleranza alimentare che lo porta a toccarsi sempre all'altezza dello stomaco oppure potrebbe essere qualcosa di legato al contatto: dal momento che il cane si sdraia e struscia un po' ovunque potrebbe grattarsi a causa dello sfregamento con dell'erba o simili. Il cane si gratta e si morde: può succedere che un semplice prurito degeneri in qualcosa di insopportabile per il cane. In alcuni casi, infatti, l'animale non si limita a grattarsi ma arriva addirittura a mordersi. In questi casi possono subentrare anche dei veri e proprio squilibri ormonali e/o emotivi (ansia e nervosismo in genere, ma più raramente anche la noia). In questo caso il grattarsi e il conseguente mordersi rischiano di diventare davvero un'attività quasi compulsiva per l'animale. Il cane si gratta sempre e perde pelo: qualche volta il fatto che il cane si gratti per un periodo di tempo prolungato porta alla perdita di pelo. In questo caso la situazione inizia a complicarsi e farsi seria. C'è anche un termine tecnico-medico per descrivere il diradarsi del pelo: alopecia. In questo senso, quali sono le zone più colpite? Addome, fianchi, ascelle, collo e inguine.Subito dopo questa panoramica, si possono fare una serie di osservazioni di carattere generale in merito ai pruriti dei cani e al modo di comportarsi di fronte ad un cane che si gratta. Da un lato occorre fare attenzione a dove il nostro cane passa le sue giornate, al suo habitat diciamo, che deve essere sempre pulito e salubre.Dall'altro è universalmente riconosciuta l'importanza di una dieta il più possibile sana ed equilibrata, che favorisca anche la salute di pelle e pelo del nostri animale. Sia per l'alimentazione sia per la pulizia, fareste bene a servirvi solo di prodotti certificati e di qualità, per evitare di mettere il cane a contatto con sostanze potenzialmente nocive o addirittura non a norma.Per il resto, monitorate che non si tratti di un semplice "fuoco di paglia" per il quale non val la pena allarmare il veterinario o se invece è meglio ricorrere di corsa ad un parere medico.

ALIMENTAZIONE

cuccioli alimentazione

Alimentazione

Cuccioli, quale alimentazione è la più ideale?

Redazione -

Alimentazione ideale per i nostri cuccioli Nutrire i cani non è semplice come si pensa. Anzi, proprio come gli esseri umani, anche questi animali devono essere curati in modo appropriato. In particolar modo, ciò deve avvenire quando i cani sono ancora cuccioli. A seconda della razza e della loro grandezza, occorre seguire una precisa alimentazione. In questo modo è possibile donare numerosi benefici al proprio animale domestico.Tuttavia, non tutti conoscono questa cosa. Anzi, alcuni comprano una o più varianti di croccantini per cani senza valutare se possono essere una scelta appropriata. Ma come capire qual è la giusta alimentazione da donare ai propri animali? Ecco tutto ciò che bisogna conoscere a questo proposito. Come scegliere gli alimenti appropriati? In primo luogo, occorre comprendere come poter riuscire a scegliere gli alimenti giusti da donare al proprio cucciolo. Ebbene, quando bisogna procedere con questa scelta occorre considerare diversi fattori. Come prima cosa, bisogna soffermarsi sulla razza di un cane. Difatti, alcune razze necessitano di un fabbisogno giornaliero molto elevato, che può essere addirittura maggiore di quello di un uomo adulto.Per riuscire a donare sempre il giusto fabbisogno giornaliero, indipendentemente dalla razza del cane, è appropriato acquistare del cibo per cani di qualità. Difatti, se si acquista cibo scadente, il cucciolo potrebbe mangiare molto ma non saziarsi mai. Ecco perché non occorre sottovalutare il fattore qualità quando si compra cibo per cani.Ancora, un altro aspetto al quale prestare attenzione è quello della formula premium di determinati cibi. Cosa significa ciò? I cibi di qualità premium sono quelli ad alta digeribilità. Questo significa che gli animali non avranno problemi di alcun genere ad assimilarli. Anzi, nutrire i cuccioli con questi cibi può migliorare la loro crescita ed evitare che questi ultimi siano vittima di problemi o complicazioni. Nella fattispecie, chi sceglie per il proprio piccolo animale alimenti premium può godere di benefici come:muscolatura più tonica, forte e ben sviluppata; pelo lucido, sempre morbido e liscio; dentatura e ossatura in perfetta salute; energie giuste per sostenere l'animale durante le attività quotidiane; un aspetto sempre felice, spensierato e sano.Tutti questi benefici derivano dal fatto che gli alimenti premium contengono al loro interno vitamine, minerali ed altri elementi eccellenti che dovrebbero essere assunti da qualsiasi cucciolo di cane. Dunque, è appropriato scegliere alimenti premium per nutrire il proprio cucciolo. Optando per questi articoli, si potrà avere la sicurezza di curare al meglio la crescita del proprio amico a quattro zampe.Cosa prendere in considerazione quando si sceglie l'alimentazione per cuccioli di razze grandi? A questo punto, è bene considerare quelli che sono alcuni aspetti ai quali prestare attenzione quando si sceglie l'alimentazione per cuccioli canini di grandi razze. In effetti, come specificato in precedenza, a seconda della razza del cane è opportuno scegliere l'alimentazione necessaria.Ad esempio, qualcuno potrebbe pensare che a causa della stazza delle loro ossa, questi cani potrebbero necessitare di una maggiore quantità di calcio. Nulla di più sbagliato! Fare questo ragionamento non è salutare ed anzi potrebbe addirittura danneggiare la crescita del piccolo. Dunque, anche con i cuccioli di razze grandi non bisogna esagerare con il calcio negli alimenti.Al contrario, l'alimentazione per questi cuccioli specifici dovrebbe concentrarsi sul tenere a bada la crescita del cucciolo e sul moderare non solo il livello di calcio, ma anche quello di fosforo e di calorie.Tenendo bene in mente questi aspetti, si potrà scegliere un'alimentazione equilibrata sotto ogni punto di vista. Inoltre, è bene concentrarsi anche sulla somministrazione del cibo. Non bisogna esagerare in questa cosa, ma anzi bisogna avere sempre una certa dose di equilibrio. Dimostrando tali caratteristiche, si potrà assistere ad una crescita adeguata del proprio cucciolo a quattro zampe. Cani di razza media: quale alimentazione scegliere? Dopo aver analizzato l'alimentazione per i cuccioli di taglia grande, è bene concentrarsi sui cani di razza media. Anche in questo caso, bisogna analizzare alcuni aspetti prima di conoscere gli alimenti giusti che bisogna somministrare al cane.A dir la verità, ci sono molte similitudini con l'alimentazione che caratterizza anche i cani di razza grande. Tuttavia, ci sono determinate differenze da non prendere sottogamba. Ad esempio, la quantità di cibo da somministrare quotidianamente dovrebbe essere sempre la stessa. Non si deve esagerare, altrimenti il cane potrebbe prendere peso ed abituarsi ad una dieta sostanziosa. Ciò potrebbe far nascere anche uno stato di pigrizia nel cucciolo di razza media con conseguenze negative dal punto di vista fisico.Dunque, occhio anche in questo caso alle calorie presenti nel cibo, cercando di regolare le dosi in modo meticoloso, utilizzando sempre lo stesso metro di misura. Certo, se non si riesce a comprendere quanto cibo somministrare al cane, allora ci si può rivolgere ad un esperto del settore. Un professionista di cani saprà esattamente donare consigli ottimali per quanto riguarda dosi e dieta settimanale da applicare al proprio animale. Cuccioli di razze piccole: quali sono i cibi da somministrare? Infine, è opportuno fare chiarezza anche quando si parla di cuccioli di razze piccole. Questi animali spesso sono davvero minuti e bisogna considerare che i loro bocconi sono piccoli. Dunque, con questo bene in mente, è appropriato ricordare di creare sempre dosi di cibo limitate. In caso contrario, il cane potrebbe sforzarsi di mangiare troppo, danneggiando il proprio corpo ed accumulando grasso in eccesso.La cosa migliore da fare in questo caso, è quella di scegliere alimenti concentrati in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero dell'animale. Difatti, grazie a questi formati speciali, il baby cucciolo potrà ottenere le energie necessarie per correre, giocare, divertirsi e sviluppare la propria muscolatura. Se non viene curato sotto questo punto di vista, un cane potrebbe avere costantemente fame. Di conseguenza, la muscolatura può non svilupparsi a dovere e l'aspetto dell'animale sarebbe scheletrico.In ultima analisi, non occorre sottovalutare la scelta dell'alimentazione di un cucciolo. Anzi, a volte è opportuno informarsi sulle eventuali allergie del proprio animale, scartando quelli che possono essere gli elementi pericolosi. Ad ogni modo, con la giusta attenzione, i cuccioli potranno ottenere un'alimentazione corretta e crescere sani e felici.

ADDESTRAMENTO

Insegnare al cane il "seduto!"

Addestramento

Insegnare al cane il "seduto": i metodi migliori

Redazione -

Come insegnare al cane il "seduto"Avete mai detto al vostro cane con tono perentorio: “seduto!”, e lui ha continuato a guardarvi con occhi interrogativi, senza capire cosa gli steste chiedendo? Non preoccupatevi, rimediare si può anche se non siete addestratori cinofili e, anzi, siete completamente digiuni in materia, perché è molto facile insegnare al cane il "seduto!". Di solito, gli stessi educatori professionisti iniziano proprio da questo esercizio, che il cane riesce ad apprendere già in tenera età, dopo una o due sedute di addestramento. Ovviamente quando il cane è cucciolo l’apprendimento è più immediato, ma si ottengono ottimi risultati anche con cani adulti. Questo perché il “seduto” è per il cane una posizione istintiva, che i nostri quattrozampe assumono anche spontaneamente, senza bisogno di alcun condizionamento particolare; quello che dobbiamo insegnare al cane è a mettersi seduto quando glielo chiediamo noi, quindi ad associare quella postura ad uno specifico comando.Quali sono i metodi più diffusi per insegnare al cane il "seduto"? Esistono diverse tecniche, una delle quali potremmo definire “metodo naturale”: consiste infatti nell’osservare il cane e, quando ci si accorge che sta per sedersi, cosa che capita sempre nell’arco della giornata, pronunciare immediatamente la parola “seduto” e appena assume la posizione premiare il cane con un bocconcino e con sperticate lodi e carezze. Ripetendo questo esercizio per qualche volta il cane sarà ben presto felice di accontentarvi ogni volta che gli chiederete di mettersi seduto, perché saprà che lo aspetta una gradita ricompensa. Questo metodo per insegnare al cane il "seduto!" è più semplice da utilizzare con i cuccioli, che  tendono a stancarsi molto più frequentemente degli adulti e di conseguenza a sedersi molto spesso, perciò si avranno ben più occasioni per metterlo in pratica. Ciò non toglie che sia una tecnica efficace anche con i cani già cresciuti, solo bisognerà fare maggiore attenzione a “cogliere l’attimo” nei non frequentissimi momenti in cui decidono di sedersi. Un altro modo per insegnare al cane il "seduto!" consiste nel farlo avvicinare, meglio se di fronte a voi, mostrandogli un bocconcino o un gioco, e poi portare la mano che tiene il premio in alto, sopra la testa del cane, in modo che l’animale, nel tentativo di seguire col muso l’oggetto tanto desiderato senza arretrare, alzerà tanto la testa all’indietro da sbilanciarsi, fino a sedersi. In questo momento pronuncerete la “fatidica” parola seduto e gli darete il premio.Insegnare al cane il seduto: c'è un metodo non sempre apprezzato Non tutti gli educatori cinofili sono d’accordo sull’utilizzo di un terzo metodo per insegnare al cane il "seduto!", che per la verità è molto simile ai due precedenti, ma con una variante, su cui molti non sono d’accordo. Sempre avendo a disposizione un premio per il cane e sempre pronunciando la parola “seduto”, bisogna contemporaneamente premere con una mano sul sedere del cane spingendolo verso il basso, per fargli capire anche fisicamente cosa vogliamo da lui. Secondo alcuni addestratori questa tecnica sarebbe scorretta perché indurrebbe il cane, invece che a sedersi, ad esercitare una contro-pressione, spingendo verso l’alto mentre noi spingiamo verso il basso; ma anche perché porterebbe il padrone o l’educatore ad assumere una posizione troppo dominante nei confronti del cane. Questo lo indurrebbe a interpretare l’addestramento come un momento poco piacevole, mentre è fondamentale che, qualunque sia l’insegnamento che si vuole impartire al nostro quattrozampe, le fasi dell’apprendimento siano da lui vissute sempre come divertenti e interessanti.

COMPORTAMENTO

Insegnare il comando "resta" al cane

Comportamento

Come insegnare il comando “resta” al cane

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I METODI PER INSEGNARE IL COMANDO "RESTA" AL CANE Tra i comandi base da insegnare al cane affinché possa diventare un quattrozampe “educato” e soprattutto gestibile in ogni situazione, c’è sicuramente il “resta”, che consiste nel far rimanere il cane fermo mantenendo una posizione. Anzitutto va detto che insegnare il comando "resta" al cane può risultare un po’ ostico perché lo obbliga a fare qualcosa che per lui è innaturale, a differenza ad esempio del “seduto”, in cui il cane deve solo mettersi in una posizione che assume già spontaneamente più volte nella giornata, anche senza che nessuno glielo ordini. Nel caso del comando “resta” invece al cane viene chiesto di fare il contrario di quello che il suo istinto gli suggerisce, cioè di rimanere immobile quando il padrone si allontana, mentre la sua natura lo spingerebbe a seguirlo sempre. Come fare? Per prima cosa occorre trovare un momento in cui il cane sia contento ma tranquillo, perché se fosse eccitato, anche solo perché preso dalla foga del gioco, difficilmente riuscirebbe a prestare la necessaria attenzione a quanto gli viene chiesto. Va bene iniziare l’addestramento anche dentro casa, dove ci saranno sicuramente meno distrazioni che in un luogo all’aperto. Le prime volte, per insegnare il comando "resta" al cane bisogna partire da una posizione di “seduto” o “terra”, perché entrambe comportano che l’animale si trovi già in un’attitudine più incline alla posa. A questo punto il padrone dovrà attendere due secondi e, se il cane non si è mosso, pronunciare il comando “resta”, abbinandolo al gesto di tendere un braccio verso il suo muso, e premiare contemporaneamente il quattrozampe con un bocconcino e con lodi. Va precisato che non è importante quale parola venga utilizzata la prima volta: si può usare il “fermo” o qualunque altro termine, purché da lì in avanti rimanga sempre lo stesso, in modo che il cane possa associarlo senza dubbi alla posizione voluta. Dopo due o tre volte si può provare ad aumentare la difficoltà facendo un solo passo indietro mentre si pronuncia il comando e, anche in tal caso, se il cane rimarrà fermo, premiarlo immediatamente; le volte successive si potrà indietreggiare un passo in più e vedere la reazione del cane. Se invece il quattrozampe cerca di alzarsi, non bisogna gratificarlo in nessuna maniera, ma al contrario ribadire il comando “resta!” in modo deciso. Se il cane si rimette seduto allora andrà premiato; se invece finisce di alzarsi, bisogna portarlo almeno un metro più indietro rispetto a dove era inizialmente, per fargli capire che, se non sta fermo, per “punizione” verrà allontanato ancora di più da noi.INSEGNARE IL COMANDO "RESTA" AL CANE: NON DIMENTICARE DI "LIBERARLO" Quando il cane imparerà ad eseguire il comando “resta” senza più alcun tentennamento e lo manterrà per un tempo abbastanza lungo, allora si potrà chiedergli di “restare” anche quando noi ci portiamo in un punto che sia al di fuori del campo visivo del cane. Almeno le prime volte è bene nascondersi in modo da continuare a vedere il cane anche se lui non può vedere noi, ad esempio dietro un albero o un cespuglio, così da osservare il suo comportamento; anche in questo caso, se il cane tenta di alzarsi bisogna ripetere a gran voce il solito comando “resta”, in modo che capisca che noi lo controlliamo anche quando lui crede che non ci siamo più, dato che non può scorgere la nostra presenza. Contemporaneamente, sentendo la nostra voce, il quattrozampe saprà che non lo abbiamo lasciato solo – che è poi ciò che più lo preoccupa e lo spinge a scattare in piedi per venire a cercarci. Ma anche quando il cane sarà diventato bravissimo a mettere in pratica il “resta” e rimarrà immobile pur senza vederci, non dimentichiamoci mai di liberarlo dal comando con un “vieni!” entusiastico, battendo le mani tra loro o battendocele sulle cosce: per quanto paziente e addestrato, il nostro quattrozampe non aspetta altro che gli venga detto che può correrci incontro a prendersi le meritate coccole!