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ACCESSORI PER CANI

Accessori cane

Amici a quattro zampe: recinzioni per il giardino

Redazione -

Una efficiente recinzione della proprietà ne delimita i confini e assicura la protezione di tutto ciò che si trova al suo interno: per questo deve essere scelta secondo criteri razionali che garantiscano la funzionalità degli spazi utili e tengano conto delle singole preferenze estetiche. Reti e recinzioni: come garantire la sicurezza perimetrale degli spazi esterni Se il tuo giardino rappresenta il "tesoro verde" in cui trascorrere momenti di assoluta serenità, basterà qualche semplice accorgimento per trasformarlo in una vera e propria oasi di relax per te e per i tuoi animali domestici.I cani, infatti, così come i gatti, sono esseri fantastici che migliorano la qualità della vita di chi decide di accoglierli in casa: il problema nasce quando si desidera garantire loro un’esistenza sicura senza limitarne la libertà, perché la loro innata curiosità li rende inclini a sperimentare sempre nuove avventure, anche oltrepassando i limiti del giardino di un'abitazione.Per tenere i tuoi amici all’interno della zona dedicata a loro, puoi definirne i confini con una recinzione adeguata, realizzata con tecniche e materiali idonei, che tenga conto delle dimensioni dell'area verde e delle abitudini di vita degli animali, oltre che del tuo budget disponibile.A questo proposito, quando si parla di recinti per cani da esterno le opzioni comprendono tutta una serie di soluzioni, permanenti o provvisorie, modulabili sulle esigenze di libertà di movimento e sulla taglia dei tuoi amici a quattro zampe. Come scegliere la recinzione più adatta al tuo giardino Le zone esterne in cui soggiornare devono essere caratterizzate dalla comodità e dalla sicurezza: è indispensabile, quindi, scegliere i materiali e i profili più adatti per le diverse esigenze, focalizzando l’attenzione sulla salvaguardia degli animali domestici che frequentano il giardino.Essenzialmente le recinzioni metalliche sono economiche e affidabili, ma vanno installate accuratamente per evitare inconvenienti come quelli derivanti da un cane che scava il terreno sotto il recinto, oppure da un gatto che decida di scavalcarlo.Per questo, la posa in opera di una recinzione deve avvenire in modo da garantire una protezione efficace, qualunque sia la stazza dell'animale domestico al suo interno, permettendogli, comunque, di muoversi liberamente e di svolgere la sua vita senza correre rischi.Per i cani più grandi, per esempio, è meglio una recinzione alta e robusta che resista alle loro sollecitazioni e non possa essere oltrepassata, mentre per quelli di taglia piccola è perfetta una rete a maglie strette, che non possa essere attraversata e ostacoli l’ingresso di intrusi e altri animali.Non a caso, la rete metallica è una delle scelte più popolari, perché:è poco dispendiosa; offre un grado di protezione alto rispetto ai potenziali pericoli; è resistente e richiede poca manutenzione; si monta in modo facile e veloce; permette ai tuoi amici a quattro zampe di osservare il mondo fuori dal giardino.Reti e recinzioni per giardino: le soluzioni Retissima per delimitare i confini Dal 1990 l’azienda Retissima si occupa di progettare, produrre e installare recinzioni Made in Italy, tenendo conto delle tendenze di mercato e facendo riferimento ai criteri di sostenibilità dei materiali costruttivi.La funzionalità di ogni prodotto è garantita da una struttura composta da elementi delimitanti facilmente adattabili a ogni contesto e rispettosi dell’ambiente anche dal punto di vista estetico, con un impatto visivo gradevole, che si armonizza al quadro d’insieme e si coordina agli elementi naturali presenti nel giardino.Il materiale delle recinzioni è solido e ben progettato, resiste agli agenti atmosferici e ha un’ottima tolleranza dell’usura, dura a lungo senza richiedere una manutenzione né particolare né troppo frequente.Uno dei prodotti ideali per le recinzioni delle zone in cui vivono animali domestici è il pannello Royal: versatile e resistente, è zincato a caldo e rivestito di poliestere; le nervature orizzontali di rinforzo e la sua struttura a maglie orizzontali permettono una doppia funzionalità, delimitando i confini senza effetto oscurante e lasciando passare l’aria, assicurando così la salubrità delle zone verdi.Particolarmente adatto all’area cani, il pannello Royal può essere interrato o installato su muretto ed è sempre disponibile in magazzino nelle due colorazioni verde RAL6005 e grigio micaceo, mentre su ordinazione è possibile ottenere qualsiasi altra tonalità. L’importanza di un prodotto certificato e di un intervento professionale Il recinto per il tuo giardino deve essere di qualità, ben progettato e composto da elementi privi di difetti strutturali, che ne comprometterebbero efficacia e durata. Allo stesso modo, una posa in opera effettuata senza la necessaria perizia potrebbe incidere negativamente sulla stabilità dell’intera recinzione, rendendola vulnerabile agli agenti atmosferici e diminuendone la resistenza all’usura.Se stai pensando di realizzare una recinzione per cani o di delimitare i confini del tuo giardino, ti conviene informarti sulle offerte delle ditte specializzate in questo settore, in modo tale da poterle valutare e scegliere quella più adatta alle tue esigenze logistiche ed economiche.Contattando Retissima, potrai conoscere altri interessanti dettagli riguardanti il pannello Royal e le recinzioni per cani progettate e realizzate dalla nostra azienda. Potrai anche richiedere un preventivo personalizzato e pianificare l’installazione professionale del nuovo recinto: i loro consulenti tecnici ti consiglieranno, chiarendo i tuoi dubbi e guidandoti nella scelta del prodotto più adatto alle tue esigenze e ai tuoi desideri.

IGIENE E BELLEZZA

Igiene del cane

Igiene e bellezza

L’igiene del cane: non c’È solo il bagnetto

Redazione -

CONSIGLI PER L’IGIENE DEL CANE La cura e l’igiene del cane sono molto importanti per la sua salute. Ma tenere il cane pulito non significa soltanto fargli il bagnetto: ci sono molte altre operazioni di igiene quotidiana e periodica che non vanno trascurate. Vediamo quali sono e come vanno effettuate. Anzitutto va adeguatamente curato e pettinato il pelo del cane: per farlo occorre dotarsi di una spazzola o pettine appositamente realizzati per i nostri amici a quattrozampe, meglio se a denti larghi, perché così eviteranno di tirare e strappare il pelo, il che ovviamente risulterebbe fastidioso e doloroso per il nostro Fido. Questa operazione di igiene del cane va ripetuta di frequente, anche tutti i giorni, soprattutto per le razze a pelo lungo o medio e con abbondante sottopelo; rimuoverete così il pelo morto, oltre ad eventuali residui di sporcizia depositata e avrete anche modo di tenere sotto controllo lo stato di salute della cute dell’animale, notando l’eventuale presenza di parassiti. In più eviterete di trovare in giro per casa costantemente folte matasse di pelo che, ormai staccato, cadrebbe comunque naturalmente, soprattutto nella stagione della muta (due volte all’anno – in primavera e in autunno). Se notate la presenza di nodi nel pelo, più usuali in alcune razze come lo Shih Tzu, sarà opportuno tagliarli utilizzando comuni forbicine se sono pochi, mentre se il mantello risulta molto aggrovigliato converrà rivolgersi ad un bravo toelettatore. Una zona altrettanto importante per l'igiene del cane sono le parti intime : spesso i nostri amici a quattrozampe tendono a leccarsi; così facendo però non solo non si “lavano” con la saliva, ma rischiano di ingerire eventuali batteri presenti nelle urine e nelle feci, con la possibilità di contrarre infezioni. Per mantenere pulite le parti intime del cane è sufficiente utilizzare delle salviette igienizzanti, passandole delicatamente ogni giorno sulle zone interessate. Non va affatto trascurata la pulizia delle orecchie: i cani infatti sono abbastanza soggetti a sviluppare otiti e altre infezioni, quindi è importante mantenere il padiglione auricolare pulito. Per farlo occorre un pezzetto di garza sterile o un dischetto di cotone (quelli per struccarsi) inumiditi con un po’ di acqua ossigenata, facendo attenzione a strizzarlo perché non coli eccessivamente; dopodiché pulire delicatamente l’orecchio senza spingersi troppo in profondità per non rischiare di creare danni, ma cercando di rimuovere tutte le secrezioni e impurità. È bene ripetere questa operazione di igiene del cane almeno ogni dieci giorni circa. Meglio non utilizzare batuffoli di cotone o ritagli di stoffa che possano lasciare residui o fili che, depositandosi all’interno dell’orecchio, rischierebbero di causare infiammazioni.Nell' igiene del cane vanno curati adeguatamente anche gli occhi: spesso al risveglio o, ad esempio, dopo un viaggio in auto con il finestrino aperto, i nostri quattrozampe tendono a sviluppare lacrimazione dagli occhi. Basta rimuoverla anche tutti i giorni, a seconda della necessità, sempre con una garza o un dischetto di cotone bagnati con acqua o con apposite soluzioni oftalmiche. Le zampe del cane, pur essendo una parte del corpo apparentemente meno delicata, devono essere controllate: in particolare è bene guardare di tanto in tanto che, dopo la passeggiata in strada, ma soprattutto nei boschi, non siano rimasti incastrati in mezzo ai polpastrelli dei residui di sporcizia o dei corpi estranei (come pezzi di ramoscelli) e, nel caso, rimuoverli.L’IGIENE DEL CANE : IL TAGLIO DELLE UNGHIE Merita un discorso a parte il taglio delle unghie del cane: è necessario soprattutto per i cani domestici, che vivono in appartamento e che, se non fanno molto moto, non hanno modo di consumarle. Questo fa sì che le unghie crescano eccessivamente, impedendo al cane di poggiare la zampa correttamente a terra e talvolta anche provocando dolore, oltre a metterlo a rischio di scivolamenti, soprattutto in appartamento, dove i polpastrelli non riescono a fare presa sui pavimenti lucidati. Quando sentiamo che camminando per casa il cane fa quello strano ticchettio, vuol dire che le unghie sono troppo lunghe. Per fare in modo che le unghie del cane mantengano la giusta misura si può portare il quattrozampe a fare lunghe e frequenti camminate oppure tagliarle con gli appositi tronchesi o forbici in vendita in tutti i negozi per animali, in base alla taglia del cane. Questa operazione di igiene è più delicata in alcune razze, come il Pastore Tedesco o il Barboncino perché, avendo le unghie interamente di colore nero, non è facile capire fin dove vadano tagliate e si rischia quindi di andare a toccare i nervetti all’interno dell’unghia, provocando dolore e sanguinamento. È opportuno dunque, in ogni caso, tagliare un piccola porzione di unghia alla volta, in modo da essere sicuri di non far male all’animale. Se invece proprio non ve la sentite di farlo, rivolgetevi ad un bravo toelettatore o al vostro veterinario di fiducia.

ULTIME NEWS

cane da salvataggio terranova

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Cane da salvataggio terranova: ecco perchè è speciale

Redazione -

Il cane da salvataggio Terranova, una razza di grande taglia proveniente dall'isola di Terranova in Canada, è stato storicamente impiegato dai pescatori locali per diverse mansioni marittime, come il recupero delle reti e il salvataggio di individui in pericolo in acqua.Questi cani, con una storia che risale almeno al 1700, sono presumibilmente discendenti dei Mastini e dei cani da pastore portoghesi. Nel tempo, la razza ha acquisito fama mondiale per la sua lealtà, intelligenza e forza. Si crede che il Terranova sia nato dall'incrocio di varie razze portate sull'isola dai coloni europei, con alcuni esperti che suggeriscono una parentela con il Labrador Retriever, anch'esso originario della stessa area. Le caratteristiche del cane da salvataggio Terranova Le prime mostre canine con esemplari di Terranova risalgono al 1800, e da allora la razza ha guadagnato ampio riconoscimento e stima a livello globale. Questi cani hanno un'altezza alla spalla compresa tra 63 e 71 cm e un peso tra 45 e 70 kg. La loro struttura robusta è completata da una muscolatura forte e un manto lungo, denso e idrorepellente, che li protegge dal freddo e dall'umidità. Il loro pelo può essere nero, bianco, marrone o grigio, spesso con macchie bianche.Il Terranova ha un volto dall'espressione gentile e acuta, con occhi ovali di colore marrone scuro o ambra. Le orecchie, di media grandezza e pendenti, sono posizionate in alto sulla testa. La testa è grande e robusta, con un muso corto e quadrato e una mascella forte. Il collo muscoloso conduce a spalle larghe e inclinate, sostenendo un torace ampio e profondo.Le sue zampe sono dritte e robuste, con ossa solide e articolazioni flessibili, permettendo movimenti eleganti e potenti. I piedi sono larghi e ben imbottiti, con dita arcuate e una membrana interdigitale che agevola il nuoto. La coda è lunga e si assottiglia verso la punta, portata orizzontalmente o leggermente curva verso l'alto in movimento.Il manto del Terranova è distintivo, contribuendo sia alla sua bellezza che alla sua funzionalità. Il pelo è lungo, denso e leggermente ondulato, con un sottopelo morbido che fornisce protezione dal freddo e dall'umidità. Impermeabile, il manto permette al cane di nuotare e lavorare in acqua senza problemi. La sua manutenzione richiede attenzione regolare per prevenire nodi e mantenere la salute della pelle e del pelo. Perchè è indicato per nuotare e salvare le persone Le caratteristiche fisiche del Terranova sono il risultato di una selezione naturale e adattamento alle condizioni ambientali dell'isola di Terranova. La sua forza, resistenza e abilità nel nuoto lo rendono un eccellente cane da lavoro e da soccorso, mentre la sua imponente presenza e aspetto maestoso lo hanno reso un simbolo nel mondo cinofilo.In sintesi, il Terranova è una razza canina affascinante e unica, con una storia ricca e un'eredità di lavoro e fedeltà che continua a incantare gli amanti dei cani in tutto il mondo. Le sue qualità fisiche e il suo temperamento amorevole e protettivo lo rendono un ottimo animale domestico per molte famiglie, a condizione che ci sia impegno nella sua cura, addestramento e benessere generale.Se stai pensando di accogliere un Terranova nella tua vita, considera queste informazioni per assicurarti di poter fornire l'amore, il sostegno e l'attenzione necessari per una vita lunga e felice insieme. I Terranova sono cani versatili e adatti a una varietà di attività e sport, sia in acqua che su terra. Tra le discipline più adatte a questa razza spicca il salvataggio in acqua, che sfrutta le loro capacità natatorie e la loro forza fisica. Questo sport, che può essere praticato sia a livello amatoriale che professionale, consiste nel salvare persone o oggetti dall'acqua, partecipando a competizioni e dimostrazioni.

SALUTE E BENESSERE

Come tranquillizzare un cane

Salute & Benessere

Come tranquillizzare un cane: la soluzione di adaptil

Redazione -

Da qualche tempo ti stai chiedendo se, oltre ai suggerimenti del tuo addestratore cinofilo, ci siano delle valide soluzioni per capire come tranquillizzare un cane? Beh, allora sei capitato nel posto giusto al momento giusto! In questa guida ti daremo una serie di consigli che potrebbero rivelarsi molto utili. Ma andiamo con ordine. Statisticamente, uno dei motivi più frequenti per cui i padroni si rivolgono all'educatore cinofilo è che il proprio quattro zampe manifesta delle paure.Possono essere diverse le circostanze per cui un cane si mostra spaventato: quando ad esempio viaggia in auto, oppure quando incrocia altri cani o ancora nel momento in cui dovesse verificarsi un temporale.Non sempre poi certe paure possono essere circoscritte a situazioni contingenti: se ad esempio hai adottato un cane dal canile, potrebbe essere che la sua vita sia stata purtroppo macchiata da abbandoni o maltrattamenti. Cose che segnano insomma, e che non si possono superare in pochi giorni.Ovviamente ciascun cane ha poi il proprio carattere, la propria soggettività e il proprio bagaglio genetico ed esperienziale. Ogni caso va dunque valutato singolarmente, così da individuare la linea di azione adatta di volta in volta. Tuttavia esistono alcuni principi generali e delle ulteriori soluzioni per riuscire a tranquillizzare il tuo cagnolino. Come tranquillizzare un cane: cosa fare Il primo step da fare per riuscire a calmare il proprio pet è conquistare la sua fiducia: per lui noi dobbiamo essere un rifugio sicuro, una base forte su cui poter contare in ogni momento. Per questo dobbiamo rapportarci con il nostro quattro zampe con grande equilibrio e sicurezza.Se ad esempio ha paura di un determinato oggetto, facciamogli vedere che non è pericoloso: avviciniamoci, tocchiamolo e vedrai che anche Fido si avvicinerà curioso e meno spaventato. Devi dimostrarti inoltre un padrone attivo, disposto a divertirsi insieme al proprio cane, magari nascondendo un gioco o... te stesso!Il gioco è fondamentale: se ad esempio il tuo cane si inquieta in presenza di bambini, iniziate a giocare insieme a lui dicendo al bimbo in questione di non toccarlo né di avvicinarsi. A poco a poco, giocando, vi ritroverete vicino al piccolo umano, senza che il pet se ne sia accorto.Quando noterà la presenza del bambino magari si spaventerà, ma capirà anche che non c'è pericolo dal momento che non gli è successo nulla. Questo contribuirà un po’ alla volta a desensibilizzarlo, esponendolo cioè all’oggetto delle sue paure molto gradualmente e senza mai forzarlo, finché si abituerà e le sue reazioni fobiche svaniranno o diminuiranno.Certo non bisogna pensare che ciò avvenga da un giorno all’altro: per alcuni cani possono occorrere anche mesi o addirittura anni. È necessario dunque avere pazienza, calma e serenità. Come tranquillizzare un cane: cosa non fare Se proprio non sai come comportarti di fronte alle paure del tuo cane, la cosa migliore è sempre rivolgersi ad un bravo educatore cinofilo, senza improvvisarsi addestratori perché rischiereste di peggiorare la situazione.Ma ci sono alcune cose che sicuramente non vanno fatte:1. Non sgridatelo o picchiatelo: non solo il cane continuerà ad avere paura di ciò che tanto lo spaventa, ma in questo modo imparerà a temere anche voi. Niente di peggio per chi già è timido e pavido!2. Non costringetelo ad accostarsi all’oggetto o alla persona che lo intimorisce: aumenterete ancor di più la sua ansia e il suo senso di sottomissione;3. Non premiate le sue fobie: se il cane ha paura, magari in presenza di un altro cane, non coccolatelo o ricompensatelo con del cibo, perché in questo modo rafforzereste il suo atteggiamento fobico, comunicandogli che fa bene ad avere paura.Detto questo, vogliamo fornirti un ultimo consiglio, ovvero una soluzione che potrebbe rappresentare un ottimo modo per tranquillizzare il tuo quattro zampe. Adaptil: la gamma di prodotti per il benessere dei cani Un valido aiuto per la gestione delle situazioni di disagio è rappresentato dalla gamma di prodotti Adaptil, che con la loro azione non farmacologica portano serenità e tranquillità sia al cane ma anche al padrone.Sviluppati da Ceva Salute Animale, azienda globale nel settore della veterinaria e leader nell'ambito degli aspetti comportamentisti, i prodotti Adaptil sfruttano i feromoni, che portano un messaggio di naturale appagamento al tuo cucciolo o cane adulto.I feromoni contenuti in Adaptil riproducono tutte le proprietà di quelli naturali materni: per questo motivo infondono uno stato di benessere nell'animale e forniscono un valido aiuto ai disturbi comportamentali associati a stress o paura.Lo ribadiamo: non sono farmaci, ma hanno un'efficacia clinicamente dimostrata. Non danno effetti collaterali. Per quanto riguarda le maggiori situazioni d'uso, sono l'alleato ideale per la prevenzione/riduzione dello stress quando il cane:Percepisce alcune situazioni come difficili (ospiti in casa, visite veterinarie ecc.) Deve adattarsi ad un nuovo ambiente e affrontare nuove esperienze Mostra problemi legati all'assenza del proprietario, com distruzioni, deiezioni inappropriate ecc. In questo caso c'è un prodotto specifico, ovvero Adaptil Calm Home Diffusore Ha paura dei rumori forti (parlavamo dei temporali, ma anche dei fuochi d'artificio) Ha ansia di viaggiare in auto o su altri mezzi di trasporto E' cucciolo ed entra nel periodo di socializzazioneIn conclusione, questa linea di prodotti - lanciata con l'hashtag #semprefeliciinsieme - risulta un fedele alleato per la serenità del tuo amico del cuore.#ad #Adaptil

ALIMENTAZIONE

dieta vegana per il cane

Alimentazione

Dieta vegana per il cane: fa bene alla sua salute?

Redazione -

Far seguire una dieta vegana al cane è una scelta positiva? I nostri consigli. Negli ultimi anni l’alimentazione (per uomini e cani) è sempre più oggetto di studi, ricerche, dibattiti e soprattutto sempre maggiormente al centro del nostro interesse. L’attenzione per una dieta che sia sana e bilanciata è in crescita in particolar modo nei paesi occidentali, dove decenni di incuria alimentare hanno condotto all’aumento preoccupante di importanti malattie quali l’obesità e il diabete; questo vale non solo per noi umani, ma in buona parte anche per i nostri pet, spesso iper alimentati. Come sempre quando i temi sono importanti e coinvolgenti, capita che appassionino e dividano allo stesso tempo, soprattutto se si fanno scelte radicali, come quella di far seguire una dieta vegana anche al proprio cane. Se essere vegetariani (leggi il nostro focus sulla dieta vegetariana nel cane) significa bandire completamente dall’alimentazione ogni tipologia di carni e derivati, il veganesimo è ancora più estremo, perché elimina tutti i prodotti di origine animale, compresi quindi uova, latte, formaggi, ecc. Ma il cane può seguire una dieta vegana? Ha senso una dieta vegana per il cane ? A questa domanda non è così facile rispondere e, soprattutto, non esiste un’opinione univoca e universalmente condivisa, anzi, i pareri sono spesso molto discordanti. Per cercare di capire qualcosa in più sulla questione, bisogna anzitutto considerare che:uomo e cane non sono uguali dal punto di vista alimentare. I cani hanno mantenuto una struttura dell’apparato digerente in buona parte simile a quella del loro antenato lupo, tipica di un animale prevalentemente carnivoro, la cui dieta è composta per un 80% di proteine animali. In base a ciò il sistema digerente dei cani non sarebbe naturalmente fatto per cibarsi di sola frutta e vegetali.Di contro c’è chi sostiene che nei lunghi millenni di convivenza domestica con l’uomo il cane avrebbe subìto dei mutamenti anche fisici, che lo avrebbero distinto dal suo progenitore carnivoro e cacciatore, come, ad esempio, i canini meno pronunciati o la conformazione delle zampe e gli artigli meno aguzzi. I nostri pets addomesticati sarebbero diventati onnivori e quindi non avrebbero difficoltà ad adattarsi ad un’alimentazione vegana. Certo, ma “onnivoro” è chi mangia sia carne che vegetali, non chi mangia solo vegetali – ribattono i detrattori…Chi è contrario alla dieta vegana per il cane afferma che l’uomo adotterebbe questa “filosofia” alimentare principalmente per ragioni ideologiche, cioè per rispettare la vita di tutti gli animali e non provocare loro nessuna sofferenza derivante da allevamenti intensivi.Nel caso dei nostri pets però questo ragionamento non avrebbe senso perché al cane ovviamente non possono appartenere simili considerazioni etiche, quindi i padroni imporrebbero loro qualcosa che non li riguarda, ma che anzi è contrario alla loro indole originariamente predatoria. In questo modo i vegan, presi dall’apprezzabile intenzione di rispettare tutti gli animali, finirebbero in realtà per non rispettare la natura dei loro cani. Chi invece è favorevole ad una dieta vegana a quattrozampe sostiene che anche nutrire i nostri cani con cibi commerciali, come crocchette e scatolette, non avrebbe nulla a che fare con le loro origini e la loro natura, solo che in questo caso nessuno si sarebbe posto mai il problema.  Dieta vegana per il cane: scelta giusta? Al di là delle questioni concettuali e naturiste, la domanda più importante che dovremmo porci quando valutiamo la possibilità di far adottare al nostro cane una dieta vegana, è quella che riguarda il suo benessere. Alimentarsi solo di frutta e vegetali fa bene o male al nostro pet? Anche in questo caso le risposte sono contrastanti: secondo molti, se la natura ha reso il cane prevalentemente carnivoro un motivo ci sarà che, se alimentato solo con frutta e verdura, alla lunga, potrebbe risentire della carenza delle proteine animali, necessarie al suo organismo. Altri invece citano alcuni studi, come quelli della PeTa (associazione senza scopo di lucro in difesa dei diritti degli animali), secondo cui i pet che seguono da anni la dieta vegana godrebbero di buona salute e la loro vita media sarebbe nel range della vita media attuale di tutti gli altri cani. Qualunque sia il regime alimentare che si sceglie per il proprio quattrozampe, carnivori, onnivori o vegani che siano, è anzitutto fondamentale scegliere sempre cibi di qualità, che si tratti di crocchette o di alimenti freschi, cucinati in casa. Ma soprattutto, l’importante è non procedere “alla cieca”, ma farsi sempre consigliare e suggerire dal veterinario di fiducia, perché una dieta estrema e non controllata potrebbe avere conseguenze anche serie sulla salute del vostro cane.

ADDESTRAMENTO

Addestramento

Pet therapy: cos'è, addestramento e quali cani scegliere

Redazione -

Quando parliamo di Pet therapy a cosa ci riferiamo? Di cosa si tratta? Vediamo cos'è e come si applica. Il termine pet therapy è stato ideato dallo psichiatra americano Boris Levinson, all'inizio degli anni ’60 e si può tradurre letteralmente con “terapia dell’animale da affezione”.Si tratta di una pratica cha va ad affiancare e rafforzare altre forme di terapia tradizionali. La pet therapy utilizza il beneficio che gli individui traggono dal rapporto con gli animali. Si utilizzano queste sensazioni per rafforzare la salute e supportare il morale degli individui sottoposti a pesanti trattamenti farmacologici o lungodegenti in ospedale.Si utilizza il rapporto con l’animale anche per migliorare il benessere degli anziani nelle case di riposo. Ultimamente, la pet therapy è impiegata anche con i bambini e gli adolescenti, sia nelle terapie psicologiche che, con i più piccoli, per favorire lo sviluppo e la creatività. Pet therapy: perché si sceglie il cane La pet therapy, può essere svolta solo con animali da compagnia: cani, gatti, asini, conigli e cavalli. La maggior parte delle Associazioni sceglie però il cane. Questo è dovuto alle caratteristiche comportamentali dell’animale.Molti studi hanno comprovato che il cane, per sua natura, riesce a riconoscere un’autorità esterna a lui pur mantenendo integra la sua personalità. La predisposizione ad imparare da un soggetto che riconosce di grado gerarchico superiore (sia esso animale o umano), spiega perché il cane è addestrabile, tanto da diventare collaboratore fondamentale dell’uomo. Pensiamo ai cani poliziotto, le guide per ciechi e appunto gli esemplari impiegati nella pet therapy.Inoltre l’uomo, selezionando le varie razze, ha cercato di coltivare le componenti di arrendevolezza, obbedienza e dipendenza dalla figura di riferimento, per farne un compagno di vita perfetto. In alcuni casi questo lavoro è riuscito meglio che in altri.Pet therapy: quali razze preferire Il lavoro di selezione sulle razze canine, associato alle caratteristiche genetiche e attitudinali di alcune tipologie di cani, ha prodotto risultati in alcuni casi eccellenti. Cani cioè maggiorante predisposti all’interazione con l’uomo e ad essere trainizzati per lavori specifici.Si pensi alle razze di cani da caccia e riporto, in ci si è insegnato al cane ad inibire il senso di appartenenza rispetto alla preda, favorendo lo sviluppo delle doti collaborative con l’uomo e di socievolezza con il branco.Per queste ragione si può identificare nei Retrievers o cani da riporto, la razza maggiormente idonea alla pet therapy. Questi cani, hanno infatti più probabilità di sviluppare quelle doti attitudinali fondamentali per un lavoro delicato come questo.Le caratteristiche che ne fanno “il cane perfetto” sono: il desiderio di interagire con l’uomo e di essere partecipi alle attività quotidiane del proprietario, la capacità di imparare, l’istinto collaborativo, la naturale curiosità e giocosità. Oltre alla genetica, risulta fondamentale il percorso di crescita del cane e naturalmente, le risposte che il cane stesso darà durante il programma di preparazione.Pet therapy: a chi si rivolge Le attività con il cane hanno trovato numerosi ambiti applicativi, che ormai esulano da contesti strettamente terapeutici. I cani vengono impiegati anche in contesti: educativi, ludici, ricreativi, di utilità sociale, di promozione della salute. Per questo motivo si può distinguere la pet therapy in 3 diversi sottogruppi:• AAA attività assistita con animali: ad esempio nelle carceri. • TAA terapia assistita con animali: svolta soprattutto in ospedali e case di riposo. • EAA educazione assistita con animali: asili, scuole.In linea di massima tutti possono trarre beneficio dagli interventi con il cane: bambini, anziani, persone con disabilità, malati psichiatrici.  L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi.In sua compagnia diminuisce il battito cardiaco e calano le ansie e le paure. Inoltre, favorisce la piena espressione delle persone, che tra gli umani è solo verbale, mentre con l’animale, avviene anche a livello corporeo. Il cane, dal canto suo, non viene utilizzato come mero strumento, bensì si sfrutta la relazione che si crea tra l’animale e le persone a cui viene rivolto l’intervento. Pet therapy: come addestrare un cane che cura Se vogliamo che il nostro cucciolo diventi un operatore di pet therapy, il percorso parte da molto lontano:• studio genetico: si ricercano alcuni tratti temperamentali e comportamentali • scelta dei genitori: i genitori devono essere esenti da problemi di salute e difetti genetici • gestione della gravidanza: una gestazione priva di stress produce effetti molto positivi sui cuccioli • sviluppo e imprinting: una vita stimolante fin dai primi giorni e l’inibizione repentina di comportamenti mordaci o aggressivi può agevolare la crescita di un buon cane da pet therapy. • scelta del cucciolo: utilizzando test caratteriali si può scegliere l’esemplare più idoneo. • socializzazione: è uno dei momenti di sviluppo più delicato nella vita del cane e i problemi nella relazione con l’uomo usualmente insorgono qui. • educazione e addestramento: il futuro conduttore deve rendere il cane equilibrato e capace di rispondere con un determinato comportamento a specifici comandi e situazioni • esperienza graduali: il cane giovane inizia assistendo agli interventi, frequentando i luoghi ed associandoli a sensazioni positive. • inserimento nei programmi: soltanto la valutazione della coppia conduttore-cane come un vero team, decreterà la possibilità di essere inseriti in un programma di pet therapy. Pet therapy: test finaleDopo aver seguito un adeguato percorso di preparazione, il nostro cane verrà valutato dal punto di vista delle capacità acquisite e attitudinali, in  “coppia” con il proprio Conduttore.Potrà essere  utilizzato un test  introdotto nel 1989 dall’American Kennel Club e definito: “Canine Good Citizen Test”, cioè “Prova del Cane Buon Cittadino”, che verrà adattato al contesto operativo in cui il cane andrà ad operare, aggiungendo cioè diversi oggetti ed attrezzature che potrebbero ritrovarsi nelle varie strutture e situazioni.I dieci punti sono i seguenti:1. Accettare un estraneo amichevolmente 2. Sedersi e lasciarsi accarezzare 3. Esame dell’aspetto esteriore e cure da parte di un estraneo 4. Passeggiata al guinzaglio 5. Camminare in mezzo ad un gruppo di persone 6. Comandi di base: seduto, terra e resta sul posto 7. Richiamo del cane 8. Reazione all’incontro di altri animali (in particolare di cani) 9. Reazione alle distrazioni 10. Separazione del cane dal conduttoreSe pensiamo al piacere di accoccolarci vicino al nostro amico peloso sul divano, non ci riesce difficile comprendere che i cani possano: curare, educare, alleviare le sofferenze, stimolare il benessere psicofisico dell’individuo.

COMPORTAMENTO

cani guardano la televisione

Comportamento

I cani guardano la televisione?

Redazione -

Lasciando la televisione accesa il cane si sente meno solo. Quante volte ci siamo chiesti se i cani guardano la televisione? Quante volte abbiamo pensato, quando dovevamo lasciare a casa fido da solo, che la televisione accesa fosse un modo per non farlo sentire solo?  Quando hai un cane ti preoccupi che stando da solo per qualche ora possa risentirne e stare male sentendosi quasi abbandonato. E allora come fare a farlo sentire meno solo? Lasciando acceso quello che, per molte persone, è non solo uno strumento di informazione ma anche di compagnia. Mala domanda iniziale è d’obbligo. I cani guardano la televisione?  Come reagiscono i nostri amici davanti alle immagini trasmesse? Ci sono dei programmi in particolari che catturano la loro attenzione? Oppure sono totalmente indifferenti?  Proviamo a dare delle risposte.L’esperimento di James Randi. James Randi era un celebre illusionista, che divenne poi uno smascheratore di truffe. Randi decise di mettere in palio un milione di dollari per chiunque fosse stato in grado di dimostrare un qualsiasi fatto paranormale. A Randi venne proposto il caso di Terr, un barboncino, che a detta del suo padrone guardava la televisione. Inizialmente al barboncino vennero mostrati dei video dove non vi erano cani. Video a cui Terr si mostrò totalmente disinteressato. La situazione cambiò quando Randi mostrò a Terr dei video riguardanti alcuni episodi di Lassie.  Appena il cane entrava in scena, Terr si dimostrava subito attento e interessato e iniziava ad abbaiare. Si avvicinava allo schermo cercando di raggiungere l’altro cane e lo seguiva con lo sguardo da una parte all’altra dello schermo. Randi appurò anche che a Terr piacevano i documentari dove erano presenti altri animali ma che al contrario era disinteressato ai cartoni animati, anche se erano presenti cani. Ovviamente quello non fu riconosciuto come un fenomeno paranormale ma fornisce a noi degli indizi per provare a capire se davvero i cani guardano la televisione.I cani guardano la televisione? Un argomento ancora aperto e una tv apposta per loro Ad oggi non è davvero possibile affermare con certezza se i cani guardano o meno la televisione. O meglio non è possibile affermare se capiscano o meno che i programmi che vengono trasmessi sono finzione e che non stanno veramente accadendo davanti ai suoi occhi. Quello che si può fare invece è affermare che sì, i cani guardano la televisione o quanto meno vedono le immagini che scorrono. Uno studio pubblicato su Science Daily National Veterinary School of Lion sembrerebbe dimostrare che non solo i cani hanno la capacità di vedere le immagini in televisione ma hanno anche la capacità di distinguere tra cani e altri animali, compresi gli esseri umani. Inoltre sembrerebbe che l’introduzione delle televisioni moderne avrebbe favorito una maggiore interazione tra questa e i cani. Non tutti i cani però vengono però catturati da questo potente mezzo. Alcune razze sono più predisposte di altre. Ad esempio i cani territoriali pare siano più stimolati dagli oggetti in movimento sullo schermo mentre lo stesso non si può dire per i cani cacciatori che prediligono l’olfatto alla vista. A seguito di questi studi negli USA un gruppo di scienziati, veterinari ed educatori hanno creato un canale televisivo apposta per i nostri amici a quattro zampe con contenuti speciali che possono aiutare o stimolare il cane. È nata così DOGTV. Qui si possono trovare cani che giocano, primi piani di musi, palline e tanto altro ancora.